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latrofa124
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Inserito il 03/10/2022 alle: 18:23:59
In risposta al messaggio di pupo46 del 03/10/2022 alle 15:14:24

Ciao Roberto, Non è questione di essere convinto o meno. Purtroppo, io non sono un gran esperto in materia, perciò, quando mi danno delle indicazioni (anche se alcune sigle per me sono arabo) su come svolgere il compito,
ben vengano. Vedi, io prima avevo sempre spostato il Generatore da un camper all'altro (questo è il nono ) perciò non ho mai avuto problemi con la corrente 220. Adesso sono un po' in braghe di tela perché ogni tanto, un po' per scelta e un po' per mancanza di aree attrezzate, comode, faccio molta libera. Poi, visto che ci siamo ti chiedo un'altra cosa in merito: Il camper (Rapido Motorhome 866F) precedente aveva un pannello da 160 W; una centralina MPPT oltre a un dispositivo elettronico marca REDARC BCDC 1240D. Anche questo camper nuovo ha questo dispositivo. In Fiera a Parma ho chiesto allo Stand della BCE se loro conoscessero la centralina MPPT. Mai vista! Tanto che a quel punto ho detto al concessionario di mettermi un CBE come regolatore del pannello. Ora però sto vedendo su YouTube che quel dispositivo REDARC non solo è un ottimo elemento ma, andrebbe accoppiato proprio con una centralina MPPT. Secondo te/voi? Non so se sono riuscito a spigarmi bene. Resta il fatto che vorrei fare le cose per bene. Grazie. P. S. Magari se c'è qualche anima buona, (non so Laikone; Emme48…) e mi vuole contattare, ringrazio anticipatamente. 3331130485 Pupo 46 
...
Pupo, ora comincio a capirne di più,
per via dell'alternatore intelligente hai già su montato un buon booster DC DC da 40A.
Scusa se ti chiedo la marca e modello del camper, è importante per capire se l'impianto è adeguato, specie per quanto riguarda la sezione dei cavi, da e per batteria motore e servizi già in sede sul camper, una volta appurata la sufficiente sezione può ragionare meglio per l'eventuale inverter e le relative batterie servizi.
Sul mio Hymer Modern Confort t 580 ho già di serie un DCDC Schaudt WA121545 roba da anche 70A, cavi da batteria motore a servizi mostruosamente cicciotti già tutto cablato, arrivano in un vano che può contenere fino a 3 batterie di cui una o due al litio, tutto questo per poi avere un inverter della potenza da te richiesta, c'è un pacchetto già predisponibile in fabbrica o successivamente, per una cifra non modica, che non penso mai di spendere, ma serve per farti ragionare sul da farsi. Ti allego foto del listino, 
Come vedi si può già realizzare con due AGM della Varta, che non farei mai, al limite come ho già avuto farei con 4 Optima da 50 A o due Optima da 75A. Certo con 2 Litio è meglio, ma lo è di più avere 7000€ in. tasca
La signora ai voglia a parrucchiere. 
Nel caso con 7000€ c'è ne è  per una bella sedia per la suocera
Roberto IMG_20221003_180354.jpg

Modificato da latrofa124 il 03/10/2022 alle 18:29:07
Giuliopgn
Giuliopgn
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Inserito il 03/10/2022 alle: 20:12:17
In risposta al messaggio di Steu851 del 03/10/2022 alle 06:49:36

La tua affermazione sulle LFP su che dati si basa? Ho verificato i data sheet di 2 LFP di marca (victron e liotron) ed entrambe per le 100 Ah danno almeno 150A di scarica, 1,5 C non è una scarica eccessiva per le celle, il limite è sicuramente dato dal BMS. Il cablaggio per correnti così alte diventa critico e non deve certamente essere improvvisato 
Dove si basa la mia affermazione sulla scarica opportuna delle  LFP?
Dall'analisi dei dati delle schede tecniche dei costruttori incrociati con quelli delle mie esperienze, forse è meglio che impari a leggere le schede tecniche.
Sotto i link ed i dati salienti anche delle batterie che hai citato (riferito a quelle delle 100 Ah), se vuoi puoi scaricare anche le AGM della NDS a 214 A come da tabella sotto riportata, poi vedi quanto ti durano...
Per le gialle ti dicono fino a 1000 A di picco, consigliato 50 A
Per le Victron che citi, dicono 200 A di scarica massima continua ma raccomandata minore di 100 A, ma ti avvisano che passando da scarica al 50%  all' 80% la vita si dimezza, se uno vuole cambiare le batterie molto frequentemente lo può anche fare...

https://shop.gwl.eu/Winston-40A...



Capacity (Ah)    100
Max discharge current (A)    1000
Optimal discharge current (A)    50

https://www.victronenergy.it/up...



Corrente di scarica massima continua A 200
Corrente di scarica raccomandata continua A ≤100 
80 % Intensità di scarica 2500 cicli
70 % Intensità di scarica 3000 cicli
50 % Intensità di scarica 5000 cicli

https://www.amazon.it/LIONTRON-...



Tensione nominale 12,8 V – Tensione di carica 14,4 – 14,6 V – Corrente di carica 50 – 150 A – Corrente di scarica (continua/picco) 150 – 200 A

https://www.dropbox.com/sh/hk3l...



CARATTERISTICHE DELLA CORRENTE DI SCARICA COSTANTE (A, 25°C)
F.V/ TEMPO 10 MIN 15 MIN 30 MIN 60 MIN 2H 3H 4H 5H 8H 10H 20H
9,60 V             214   167  101  62,6 36,5 25,5 20,9 17,9 12,2 10,2 5,07
 
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 03/10/2022 alle 23:14:22
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Steu851
Steu851
27/08/2018 2995
Rispondi Abuso
Inserito il 03/10/2022 alle: 23:53:34
I dati mi pare che li leggi in modo asettico senza rapportarli al mondo reale. Una durata di 2500 cicli ti sembra significhi cambiarla molto di frequente? Allora una Agm che mediamente ne fa 500 cosa vuol dire, che la devi cambiare ad un ritmo forsennato?
Quei dati non si riferiscono forse ad un uso continuativo con scarica completa? Sicuro che un assorbimento di 1,5C saltuario è per pochi minuti, che comporta una diminuzione del SOC di pochi punti percentuali abbia un effetto così deleterio? 
 
Adria Coral Compact, il camper coupè
Giuliopgn
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Inserito il 04/10/2022 alle: 08:05:39

I dati dei costruttori sono chiari per chi li sa leggere, poi non siamo in laboratorio ma su un camper, una AGM  da 100 AH che con scarica da 5 A va a zero in 20 ore, va a zero in 20 minuti con 125 A, due AGM  da 100 Ah vanno a - 33% con la stessa corrente, senza considerare gli altri utilizzi e partendo da una carica al 100%, spesso non è così, mettiamo che siano cariche all' 80/90 % e che ci sia accesa anche la Truma D od altro, due AGM con 10/15 minuti di ulteriore carico del phon di 125 A le fai durare poche decine di cicli.
Hai mai provato con una batteria d'avviamento a far partire un motore che non ne vuol sapere di avviarsi insistendo per minuti, al posto che i normali due secondi, fallo un paio di volte e butti la batteria, ma uno può anche decidere di farlo, io non lo consiglierei ad altri.
Giuliopgn
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Steu851
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27/08/2018 2995
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Inserito il 04/10/2022 alle: 08:21:49
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 04/10/2022 alle 08:05:39

I dati dei costruttori sono chiari per chi li sa leggere, poi non siamo in laboratorio ma su un camper, una AGM  da 100 AH che con scarica da 5 A va a zero in 20 ore, va a zero in 20 minuti con 125 A, due AGM  da 100 Ah
vanno a - 33% con la stessa corrente, senza considerare gli altri utilizzi e partendo da una carica al 100%, spesso non è così, mettiamo che siano cariche all' 80/90 % e che ci sia accesa anche la Truma D od altro, due AGM con 10/15 minuti di ulteriore carico del phon di 125 A le fai durare poche decine di cicli. Hai mai provato con una batteria d'avviamento a far partire un motore che non ne vuol sapere di avviarsi insistendo per minuti, al posto che i normali due secondi, fallo un paio di volte e butti la batteria, ma uno può anche decidere di farlo, io non lo consiglierei ad altri.
...
Corretto per le piombo, ma io mi riferivo alle lfp che sono cosa ben diversa, con una corrente massima di 200A prelevare 125 per 5 minuti gli fa il solletico, visto che usandola intensivamente (come può essere un test di laboratorio) con tale corrente ne riduce la vita a soli 1500 cicli, 5 volte la vita media di una AGM trattata normalmente e senza poter avere la comodità di poter usare un phon quando serve. 
Adria Coral Compact, il camper coupè
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pupo46
pupo46
02/04/2009 240
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Inserito il 04/10/2022 alle: 11:35:31
In risposta al messaggio di Dbdcm 5 del 03/10/2022 alle 15:40:10

Quel Redarc è un DCDC anche chiamato booster per avere una ricarica da alternatore con curva adeguata alla batteria servizi, piuttosto che la tensione fissa dell'alternatore stesso. Ha già al suo interno un regolatore MPPT, quindi potresti collegarci i pannelli direttamente senza un ulteriore regolatore di carica per il fotovoltaico.
Cioè, in buona sostanza non serviva installare un altro regolatore MPPT (se riesco mando la foto) Secondo me in concessionaria hanno fatto un po' di pasticci. Infatti, per quei pochi mesi che ho usato il camper ho sempre riscontrato anomalie riguardo la carica batterie di servizio e quella del motore. A volte quando mi fermavo dopo aver percorso centinaia di km controllavo la bm e mi segnava 12,4/5 ampere. Idem quando ero attaccato alla corrente 220 ed anche con motore acceso. Come dicevo non sono un esperto in materia però con tutti gli altri camper che ho avuto, quando mi attaccavo alla 220 le batterie motore e servizi schizzavano, subito, a 13,6/7 come valore nominale. Con questo non è mai successo. Boh! Adesso, il nuovo camper (lo devono immatricolare) ha lo stesso componente elettronico REDARC e devono montare il pannello. spero che facciano un buon lavoro. saluti e grazie.
Pupo 46 

Test%2029%20maggio%20(5)(1).jpg
Giuliopgn
Giuliopgn
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Inserito il 04/10/2022 alle: 21:12:24
In risposta al messaggio di Steu851 del 04/10/2022 alle 08:21:49

Corretto per le piombo, ma io mi riferivo alle lfp che sono cosa ben diversa, con una corrente massima di 200A prelevare 125 per 5 minuti gli fa il solletico, visto che usandola intensivamente (come può essere un test di
laboratorio) con tale corrente ne riduce la vita a soli 1500 cicli, 5 volte la vita media di una AGM trattata normalmente e senza poter avere la comodità di poter usare un phon quando serve. 
...
Se due AGM da 100 Ah non risolvono il problema phon, tanto meno lo risolve una sola LFP da 100 Ah.
Prova a digitare in Google corrente scarica massima continua su lifepo4 100ah e mi dici quanti consigliano 1.5 C, oppure guarda il link che hanno appena postato, oppure i consigli di NDS sulla scarica LFP, oppure i dati qui sotto, che sono validi per tutte le celle che trovi in giro.
Evidentemente non hai esperienza sulle LFP, 150 A di prelievo da una 100 Ah equivale a distruggerla in poco tempo, quando la loro peculiarità dovrebbe essere invece la longevità
Evidentemente neghi l'evidenza o a tutti i costi non ti va di ammettere che hai sbagliato la valutazione.

100%20Ah%20(1)(1).jpg
 
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 04/10/2022 alle 21:16:23
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Steu851
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27/08/2018 2995
Rispondi Abuso
Inserito il 05/10/2022 alle: 09:12:48
Mi pare che abbiamo idee diverse su cosa sia corrente massima continua e di picco (non impulsi come erroneamente tradotto)
Nelle specifiche che hai postato c'è scritto come corrente massima continua 1C, 100A, di picco 2C, 200A, il mio phon assorbe tramite inverter 70 A, quindi dentro le specifiche della massima continua, gli ipotizzati 120A per 5 minuti non li considero un assorbimento continuo, ma di picco, non in grado di 'distruggere' la lfp. 
Ma la finisco qui, inutile proseguire la discussione. 
Adria Coral Compact, il camper coupè
Giuliopgn
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Inserito il 05/10/2022 alle: 20:17:01

Non è che si possono avere idee diverse, non su cosa significano i dati, si può avere idee diverse esempio sullo spendere su LFP da assemblarsi o prendere quelle brandizzate.
Una corrente di 70 A (900 W) è accettabile per una LFP da 100 Ah, è il limite a cui la porterei ma accettabile e prove in tal senso le ho fatte alcuni anni fa, altri 20 A in più per servizi diventano troppi per la salvaguardia delle prestazioni delle stesse.
Il picco di corrente (vale anche per i dati delle tabelle) non è interpretabile a piacimento, i 5/10 minuti o se la signora allunga il tempo perché c’è umido a 15 minuti non è un picco, è un funzionamento continuo.
Anche per me è l’ultima risposta su questo tema, penso di essere stato più che esaustivo per chi volesse prelevare 125 A continui per il phon più gli altri per il funzionamento dei restanti utilizzi da una batteria in condizioni di normale uso, non in laboratorio, dove la batteria non è detto che sia completamente carica e non credo che la signora accetti di farsi la doccia solo quando la strumentazione conferma la carica al 100% e si siano spenti gli altri utilizzi.
Il picco di corrente delle batterie è definito secondo diverse norme, non a personam, varia da 10 a 30 secondi.
A me non piace arrampicarmi sugli specchi, se è una mia impressione, scrivo che è una mia impressione/sensazione, se scrivo che è così, è perché il tema l’ho studiato e provato anche sperimentalmente, e sono sempre in grado di allegare la documentazione relativa, vedi sotto.
 

https://www.batteriaper.com/it/...


 
La  corrente di spunto è la capacità di una batterie fornire energia sotto forma di corrente di “spunto” in A (Ampere) , serve per la messa in moto del motore al quale è collegata.
Quello che comunemente viene chiamato “spunto” è scientificamente definito  CCA (Cold Cranking Ampere) ed è la corrente che la batteria è in grado di erogare per circa 30 secondi a -17,8 ° C .
Ci sono altre “unità di misura” con cui viene misurato lo spunto di una batteria e sono SAE, DIN,IEC e EN tra loro differiscono per la modalità e le condizioni di misura.
Non tutti i motori sono uguali tra loro ed ognuno richiede diversi quantitativi di energia per l’avviamento che dipendono da molti fattori, che possono essere le dimensioni, i carichi collegati all’albero motore, l’anzianità di servizio, le condizioni generali e l’assorbimento dei sistemi di controllo elettronici.
Ogni motore che si rispetti ha riportato nel manuale d’uso le specifiche minime che la batteria deve avere per consentire l’avviamento del motore, poi ci sono anche le caratteristiche qualitative che indicano l’adeguatezza della batteria alla specifica applicazione.
 

https://batteriaitalia.com/come...


 
Ma che cos’è il  picco di corrente? Il picco di corrente è l’ erogazione massima di corrente che la batteria riesce a darti in un brevissimo lasso di tempo (massimo 10 secondi). Facciamo un esempio pratico. Nel caso di un  trapano o di un  avvitatore mi sarà fondamentale avere un  alto picco di corrente per permettere all’utensile di fare il proprio lavoro, un grande sforzo in poco tempo. 
 

https://www.yuasa.it/informazio...


 
Capacità di spunto a freddo (Ampere)
La capacità di spunto a freddo (CCA) misura le performance di avvio della batteria. In parole povere, più alto è il valore di CCA, più semplice risulterà l’avviamento del veicolo.
SAE (Standard Americano, J537 giugno 1994)
Si tratta del test di avviamento secondo lo standard americano SAE (Society of Automotive Engineers – Società degli ingegneri automobilistici). Il test prevede che la batteria a una temperatura di -18°C fornisca una corrente uguale al valore di capacità di spunto a freddo per 30 secondi, con una tensione che si mantiene superiore a 7,2 Volt (3,6 Volt per una batteria da 6 Volt).
Nonostante questo valore sia dipendente dalla progettazione della batteria, una formula che permette di ottenere un valore approssimato della relazione tra CCA DIN e SAE è: – SAE = (DIN x 1,5) + 40
Le prestazioni della batteria decadono rapidamente con la temperatura, perciò questo test è una buona verifica della capacità di avviamento, quanto la necessità di erogare 10 secondi di tensione come da classificazione EN, e la capacità di sostenere 7,2 Volt per 30 secondi forniscono una buona stima delle capacità di alte prestazioni della batteria.
DIN (Deutsche Industrie-Norm – Standard industriale tedesco a -18°C)
Come nel caso del SAE, il test è condotto a -18°C. La batteria completamente carica è scaricata a 6V, con il valore di corrente nominale. La tensione deve essere almeno 9,0V dopo 30 secondi e il tempo per raggiungere i 6V deve essere di almeno 150 secondi.
Nonostante questo valore sia dipendente dalle caratteristiche di progettazione della batteria, una formula che permette di ottenere un valore approssimato della relazione tra CCA DIN e SAE è: – DIN = (SAE – 40) x 0,66
A partire dall’introduzione dei moderni veicoli a iniezione e la conseguente necessità di avviamento rapido, lo standard DIN ha perso favore tra i produttori di autoveicoli. In effetti, esso fornisce una relazione chiara rispetto alla quantità di materia attiva all’interno della batteria, ma non rispetto all’avviabilità.
IEC (International Electro Technical Commission – Commissione elettrotecnica internazionale) (IEC 60095-1 novembre 2006)
Di nuovo, come i test DIN e SAE, il test è condotto a -18°C. Dopo un periodo di riposo fino a 24 ore, in conformità con il punto 6.2 dello standard, la batteria è posta in una camera di raffreddamento con circolazione d’aria a una temperatura di -18°C +/- 1°C, finché la temperatura della cella mediana ha raggiunto i -18°C +/- 1°C. La batteria è successivamente scaricata in conformità con lo standard, e deve mantenersi a una tensione di 7,5V dopo 10 secondi e di 7,2V dopo 30 secondi. La batteria viene poi lasciata a riposo per 20 +/- 1 secondi, dopo i quali è scaricata al 60% della corrente originaria e terminata a 6,0V. Un tempo t6V (fase 2) >= 40 secondi è opzionale secondo la tabella 7 dello standard. Lo standard IEC offre una relazione standard tra gli standard SAE e IEN1, e per le batterie Yuasa il valore SAE si può considerare uguale a quello IEC.
EN (EN50342.1 A1 novembre 2011 Punto 5.3)
Anche questo test è condotto a -18°C. I requisiti EN sono però divisi in due livelli, EN1 e EN2.
EN1 – La batteria dove mantenersi a una tensione di 7,5V dopo 10 secondi, e dopo un periodo di riposo di 10 secondi, la batteria è ulteriormente scaricata a 0,6 x corrente originaria, e deve resistere per 73s nella seconda fase, fornendo un periodo totale di scarica di 90 secondi (con periodo iniziale equivalente a (10s/0,6)  16,7 secondi.
EN2 – Come EN1, eccetto per il fatto che il secondo periodo di scarica a 6,0V deve raggiungere 133 secondi, fornendo un tempo totale di 150 secondi. La relazione di corrente di scarica che soddisfi entrambi i test è largamente dipendente dal design della batteria e può variare da un fabbricante all’altro. Tuttavia, una panoramica delle ricerche di benchmarking condotte da Yuasa su batterie concorrenti ha indicato la seguente relazione tra EN1 e EN2: –
EN2 = tra 0,85% e 0,92% di EN1
Considerata tale relazione, Yuasa tende a preferire lo standard SAE, per evitare confusioni.
JIS (D5301: 1999)
Il test per lo standard industriale giapponese (JIS) è condotto a -15°C. Le batterie per autoveicoli sono di solito testate a 150A oppure 300A, con tensioni differenti a 10s/30s e requisiti di durabilità a 6V. Per applicazioni europee, Yuasa considera che questo standard non fornisca una visione chiara al cliente della capacità di avviamento, e pertanto è impiegato di rado nel mercato ricambistico europeo.
Marine Cranking (MCA)
Questo test è basato sui requisiti di CCA dello standard SAE, ma è condotto a una temperatura più alta, di 0°C, ed è di solito indicato sulle batterie come CA (Cranking Amps) o MCA (Marine Cranking Amps) piuttosto che CCA (Cold Cranking Amps). La corrente di spunto (CA/MCA) indicata è di solito maggiore del 25% rispetto a quella di batterie corrispondenti contrassegnate con CCA SAE. Si raccomanda di controllare questo dato in relazione a ogni richiesta relativa alla corrente di spunto.
Sul mercato mondiale è presente un gran numero di standard relativi alle batterie per autoveicoli . Al momento, Yuasa adotta lo standard CCA SAE come norma, per cercare di fornire una rappresentazione chiara della capacità di spunto delle batterie, che offra una dato bilanciato tra avviabilità e durata dell’avviamento.
In conformità con la direttiva EU1103: 2010 relativa all’indicazione di capacità, Yuasa adotta la capacità a 20 ore e CCA EN1, come specificato nella norma EN50342.1 A1 2011. Va considerato che, a causa di problemi negli algoritmi dei tester di impendenza esistenti sul mercato, tutti i test sulle batterie Yuasa dovrebbero seguire i vecchi algoritmi SAE (non EN o IEC, dato che i range sono ancora tarati in base a versioni obsolete dello standard)
 
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 05/10/2022 alle 20:17:58
6
Dbdcm 5
Dbdcm 5
09/09/2019 542
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Inserito il 05/10/2022 alle: 23:03:28
In risposta al messaggio di pupo46 del 04/10/2022 alle 11:35:31

Cioè, in buona sostanza non serviva installare un altro regolatore MPPT (se riesco mando la foto) Secondo me in concessionaria hanno fatto un po' di pasticci. Infatti, per quei pochi mesi che ho usato il camper ho sempre
riscontrato anomalie riguardo la carica batterie di servizio e quella del motore. A volte quando mi fermavo dopo aver percorso centinaia di km controllavo la bm e mi segnava 12,4/5 ampere. Idem quando ero attaccato alla corrente 220 ed anche con motore acceso. Come dicevo non sono un esperto in materia però con tutti gli altri camper che ho avuto, quando mi attaccavo alla 220 le batterie motore e servizi schizzavano, subito, a 13,6/7 come valore nominale. Con questo non è mai successo. Boh! Adesso, il nuovo camper (lo devono immatricolare) ha lo stesso componente elettronico REDARC e devono montare il pannello. spero che facciano un buon lavoro. saluti e grazie. Pupo 46 
...
Diciamo che si poteva evitare e che invece installandolo si hanno 2 sistemi separati e ridondanti. Se si guasta il fotovoltaico l'alternatore carica e viceversa.
La BM non va ricaricata, ma mantenuta tramite diodo-resistenza o Csb2. I caricabatterie moderni hanno diverse fasi e se la BS è carica rimane in mantenimento.
...chi ben comincia...
7
Steu851
Steu851
27/08/2018 2995
Rispondi Abuso
Inserito il 05/10/2022 alle: 23:40:12
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 05/10/2022 alle 20:17:01

Non è che si possono avere idee diverse, non su cosa significano i dati, si può avere idee diverse esempio sullo spendere su LFP da assemblarsi o prendere quelle brandizzate. Una corrente di 70 A (900 W) è accettabile
per una LFP da 100 Ah, è il limite a cui la porterei ma accettabile e prove in tal senso le ho fatte alcuni anni fa, altri 20 A in più per servizi diventano troppi per la salvaguardia delle prestazioni delle stesse. Il picco di corrente (vale anche per i dati delle tabelle) non è interpretabile a piacimento, i 5/10 minuti o se la signora allunga il tempo perché c’è umido a 15 minuti non è un picco, è un funzionamento continuo. Anche per me è l’ultima risposta su questo tema, penso di essere stato più che esaustivo per chi volesse prelevare 125 A continui per il phon più gli altri per il funzionamento dei restanti utilizzi da una batteria in condizioni di normale uso, non in laboratorio, dove la batteria non è detto che sia completamente carica e non credo che la signora accetti di farsi la doccia solo quando la strumentazione conferma la carica al 100% e si siano spenti gli altri utilizzi. Il picco di corrente delle batterie è definito secondo diverse norme, non a personam, varia da 10 a 30 secondi. A me non piace arrampicarmi sugli specchi, se è una mia impressione, scrivo che è una mia impressione/sensazione, se scrivo che è così, è perché il tema l’ho studiato e provato anche sperimentalmente, e sono sempre in grado di allegare la documentazione relativa, vedi sotto.     La corrente di spunto è la capacità di una batterie fornire energia sotto forma di corrente di “spunto” in A (Ampere) , serve per la messa in moto del motore al quale è collegata. Quello che comunemente viene chiamato “spunto” è scientificamente definito CCA (Cold Cranking Ampere) ed è la corrente che la batteria è in grado di erogare per circa 30 secondi a -17,8 ° C . Ci sono altre “unità di misura” con cui viene misurato lo spunto di una batteria e sono SAE, DIN,IEC e EN tra loro differiscono per la modalità e le condizioni di misura. Non tutti i motori sono uguali tra loro ed ognuno richiede diversi quantitativi di energia per l’avviamento che dipendono da molti fattori, che possono essere le dimensioni, i carichi collegati all’albero motore, l’anzianità di servizio, le condizioni generali e l’assorbimento dei sistemi di controllo elettronici. Ogni motore che si rispetti ha riportato nel manuale d’uso le specifiche minime che la batteria deve avere per consentire l’avviamento del motore, poi ci sono anche le caratteristiche qualitative che indicano l’adeguatezza della batteria alla specifica applicazione.     Ma che cos’è il picco di corrente? Il picco di corrente è l’erogazione massima di corrente che la batteria riesce a darti in un brevissimo lasso di tempo (massimo 10 secondi). Facciamo un esempio pratico. Nel caso di un trapano o di un avvitatore mi sarà fondamentale avere un alto picco di corrente per permettere all’utensile di fare il proprio lavoro, un grande sforzo in poco tempo.      Capacità di spunto a freddo (Ampere) La capacità di spunto a freddo (CCA) misura le performance di avvio della batteria. In parole povere, più alto è il valore di CCA, più semplice risulterà l’avviamento del veicolo. SAE (Standard Americano, J537 giugno 1994) Si tratta del test di avviamento secondo lo standard americano SAE (Society of Automotive Engineers – Società degli ingegneri automobilistici). Il test prevede che la batteria a una temperatura di -18°C fornisca una corrente uguale al valore di capacità di spunto a freddo per 30 secondi, con una tensione che si mantiene superiore a 7,2 Volt (3,6 Volt per una batteria da 6 Volt). Nonostante questo valore sia dipendente dalla progettazione della batteria, una formula che permette di ottenere un valore approssimato della relazione tra CCA DIN e SAE è: – SAE = (DIN x 1,5) + 40 Le prestazioni della batteria decadono rapidamente con la temperatura, perciò questo test è una buona verifica della capacità di avviamento, quanto la necessità di erogare 10 secondi di tensione come da classificazione EN, e la capacità di sostenere 7,2 Volt per 30 secondi forniscono una buona stima delle capacità di alte prestazioni della batteria. DIN (Deutsche Industrie-Norm – Standard industriale tedesco a -18°C) Come nel caso del SAE, il test è condotto a -18°C. La batteria completamente carica è scaricata a 6V, con il valore di corrente nominale. La tensione deve essere almeno 9,0V dopo 30 secondi e il tempo per raggiungere i 6V deve essere di almeno 150 secondi. Nonostante questo valore sia dipendente dalle caratteristiche di progettazione della batteria, una formula che permette di ottenere un valore approssimato della relazione tra CCA DIN e SAE è: – DIN = (SAE – 40) x 0,66 A partire dall’introduzione dei moderni veicoli a iniezione e la conseguente necessità di avviamento rapido, lo standard DIN ha perso favore tra i produttori di autoveicoli. In effetti, esso fornisce una relazione chiara rispetto alla quantità di materia attiva all’interno della batteria, ma non rispetto all’avviabilità. IEC (International Electro Technical Commission – Commissione elettrotecnica internazionale) (IEC 60095-1 novembre 2006) Di nuovo, come i test DIN e SAE, il test è condotto a -18°C. Dopo un periodo di riposo fino a 24 ore, in conformità con il punto 6.2 dello standard, la batteria è posta in una camera di raffreddamento con circolazione d’aria a una temperatura di -18°C +/- 1°C, finché la temperatura della cella mediana ha raggiunto i -18°C +/- 1°C. La batteria è successivamente scaricata in conformità con lo standard, e deve mantenersi a una tensione di 7,5V dopo 10 secondi e di 7,2V dopo 30 secondi. La batteria viene poi lasciata a riposo per 20 +/- 1 secondi, dopo i quali è scaricata al 60% della corrente originaria e terminata a 6,0V. Un tempo t6V (fase 2) >= 40 secondi è opzionale secondo la tabella 7 dello standard. Lo standard IEC offre una relazione standard tra gli standard SAE e IEN1, e per le batterie Yuasa il valore SAE si può considerare uguale a quello IEC. EN (EN50342.1 A1 novembre 2011 Punto 5.3) Anche questo test è condotto a -18°C. I requisiti EN sono però divisi in due livelli, EN1 e EN2. EN1 – La batteria dove mantenersi a una tensione di 7,5V dopo 10 secondi, e dopo un periodo di riposo di 10 secondi, la batteria è ulteriormente scaricata a 0,6 x corrente originaria, e deve resistere per 73s nella seconda fase, fornendo un periodo totale di scarica di 90 secondi (con periodo iniziale equivalente a (10s/0,6)  16,7 secondi. EN2 – Come EN1, eccetto per il fatto che il secondo periodo di scarica a 6,0V deve raggiungere 133 secondi, fornendo un tempo totale di 150 secondi. La relazione di corrente di scarica che soddisfi entrambi i test è largamente dipendente dal design della batteria e può variare da un fabbricante all’altro. Tuttavia, una panoramica delle ricerche di benchmarking condotte da Yuasa su batterie concorrenti ha indicato la seguente relazione tra EN1 e EN2: – EN2 = tra 0,85% e 0,92% di EN1 Considerata tale relazione, Yuasa tende a preferire lo standard SAE, per evitare confusioni. JIS (D5301: 1999) Il test per lo standard industriale giapponese (JIS) è condotto a -15°C. Le batterie per autoveicoli sono di solito testate a 150A oppure 300A, con tensioni differenti a 10s/30s e requisiti di durabilità a 6V. Per applicazioni europee, Yuasa considera che questo standard non fornisca una visione chiara al cliente della capacità di avviamento, e pertanto è impiegato di rado nel mercato ricambistico europeo. Marine Cranking (MCA) Questo test è basato sui requisiti di CCA dello standard SAE, ma è condotto a una temperatura più alta, di 0°C, ed è di solito indicato sulle batterie come CA (Cranking Amps) o MCA (Marine Cranking Amps) piuttosto che CCA (Cold Cranking Amps). La corrente di spunto (CA/MCA) indicata è di solito maggiore del 25% rispetto a quella di batterie corrispondenti contrassegnate con CCA SAE. Si raccomanda di controllare questo dato in relazione a ogni richiesta relativa alla corrente di spunto. Sul mercato mondiale è presente un gran numero di standard relativi alle batterie per autoveicoli . Al momento, Yuasa adotta lo standard CCA SAE come norma, per cercare di fornire una rappresentazione chiara della capacità di spunto delle batterie, che offra una dato bilanciato tra avviabilità e durata dell’avviamento. In conformità con la direttiva EU1103: 2010 relativa all’indicazione di capacità, Yuasa adotta la capacità a 20 ore e CCA EN1, come specificato nella norma EN50342.1 A1 2011. Va considerato che, a causa di problemi negli algoritmi dei tester di impendenza esistenti sul mercato, tutti i test sulle batterie Yuasa dovrebbero seguire i vecchi algoritmi SAE (non EN o IEC, dato che i range sono ancora tarati in base a versioni obsolete dello standard)  
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Non posso esimermi dal farti notare che lo spataffuone sulla corrente di spunto che hai citato è per batterie al piombo da avviamento, a seconda sella normativa citata viene misurato tra - 10 e - 18°  a quelle temperature la corrente di spunto di una lfp è zero, il bms va in protezione e comunque per qualsiasi batteria la corrente erogabile a - 18° è ben diversa da quella erogabile a +20.
Semplice differenza tra laboratorio di test e vita reale 
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Giuliopgn
Giuliopgn
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Rispondi Abuso
Inserito il 06/10/2022 alle: 07:38:57

Ho portato esempi anche per litio ebike e batterie di utensili elettrici, per le temperature infatti i costruttori LFP evidenziano i limiti propri delle stesse, per tutti la scarica consigliata è 0.5C, scarica massima 1C e scarica di picco tra i 10 ed i 30 secondi.
Le nuove norme Steu851 definiscono i nuovi standard, scarica ad 1.5C e definizione dell'intervallo per la scarica di picco portata da 10/30 secondi a 5/10 minuti.
Secondo questi nuovi standard si potrà, da una LFP da 100 Ah, scaricare 150 A per 5/10 minuti, buona batteria a tutti...
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 06/10/2022 alle 08:23:10
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