Per le mie osservazioni mi sono basato su quello che ho visto nel primo schema che hai inserito, quello con due pannelli da 330 W e il collegamento all'alternatore attraverso un relè
Presupponendo che quei pannelli da 330 W lavorassero a tensioni elevate, tra i 50 e i 60V
In questo caso il convertitore DC/DC dovrebbe essere 12/48/60V ma non un caricabatterie, dovrebbe essere solo un convertitore in modo da poter lavorare come se fossero i pannelli FV, cioè con tensioni molto simili, il regolatore è di fatti un caricabatterie e più fasi e questo è un sistema anche per risparmiare sui costi, ottenendo il meglio, la ricarica avverrebbe da un unico caricabatterie e non ci sarebbero problemi di correnti troppo alte nella somma alternatore/FV
Lo stesso discorso vale per la ricarica da rete quando si è fermi, un alimentatore 230V AC 48/60 V DC, collegato all'ingresso del regolatore con altro diodo (ma in questo caso è sufficiente anche un deviatore che scollega l'arrivo da alternatore e FV e collega l'alimentatore da rete, non credo che si abbia bisogno di caricare contemporaneamente da FV/alternatore e rete 230V)
Avere un alternatore non troppo potente non è proprio uno svantaggio in questo caso, proprio per il motivo delle correnti eccessive che possono circolare in fase di ricarica contemporanea
Di cavolate ne ho gia fatte abbastanza e se posso evito, il mio alternatore ha 150A e collegato direttamente alla batteria servizi un po scarica (ad esempio 85% di carica) fa circolare 70 A al mattino appena metto in moto, se fosse al 50% potrebbero circolarne anche tutti quelli disponibili, dura poco il picco perchè dopo l'accensione cala progressivamente ma bene non fa.
buon lavoro
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica
Modificato da rubylove il 21/02/2021 alle 16:33:26