Inserito il 03/03/2007 alle: 16:28:47
Come sa chi mi conosce e ormai dovrebbero sapere quelli che leggono qui sul forum di COL, io sono un nazionalista, orgoglioso di essere italiano, sostenitore convinto della superiorità del prodotto italiano da quasi ogni punto di vista.
Sono un appassionato di tutto ciò che è tecnica, innamorato di una gran parte della passata produzione motoristica italiana e ho avuto varie autovetture Fiat che mi hanno molto fedelmente accompagnato per anni.
Non esistono motivi per ritenenrci in qualche modo inferiori a nessun altro popolo del mondo, ma questo non significa che per questo io mi debba sentire legato ad acquistare Fiat per sole ragioni di campanilismo.
Come ho già ampiamente scritto, la mia decisa avversione per Fiat è dettata da molte considerazioni, di cui quelle tecniche sono solo una parte.
In Italia, nel periodo in cui nascevano alcuni dei marchi più prestigiosi in vari settori industriali, si era formata una piccola cerchia di industriali di una razza molto particolare: la razza degli Olivetti, o dei fondatori della Perugina, che avevano fatto uso del proprio capitale per generare benessere nelle proprie zone e aiutare la gente che veniva a lavorare per loro e con loro; questi capitalisti molto molto particolari avevano costruito delle solide realtà industriali che sono poi state smantellate dagli affaristi alla De Benedetti, da gente senza scrupoli che a volte ha messo sul lastrico la gente che lavorava in queste realtà industriali e a volte ha svenduto agli stranieri marchi e industrie che potevano essere realmente un vanto per l'Italia, come fecero a suo tempo con praticamente tutti i grossi nomi del comparto alimentare.
Io, come italiano, mi vergogno di come una certa parte del capitalismo nostrano, con la connivenza di una classe politica in alcuni casi vergognosamente corrota ed in altri vergognosamente incapace, abbia parcellizzato e distrutto realtà industriali fiorenti ed importanti in tantissimi settori pensando unicamente al proprio profitto immediato.
La Fiat ha sofferto pesantemente di questo modo di agire e ha contato troppo sugli appoggi avuti da decenni di governi di sinistra perché possa far parte di quelle cose che risvegliano il mio orgoglio di italiano.
Come non mi sento onorato di avere Prodi al governo o Luxuria in parlamento, pur ammettendo che da un punto di vista motoristico in Fiat non hanno moltissimo da imparare da altri, non mi sento onorato del fatto che la Fiat sia quel baraccone che è attualmente.
Se poi mi si dice che in passato la Fiat ha fatto delle auto meravigliose ed all'avanguardia, che è stata una pietra miliare nella crescita industriale italiana, che ha avuto un peso notevolissimo in tutta la storia del secolo passato, non posso che essere d'accordo.
Anch'io ho avuto la 500, una 500 Giannini, una 850, una 126 preparata, una Ritmo Abarth e, ultima del gruppo Fiat una Alfa 33 1.7ie Sportwagon; eccetto la Alfa che aveva un motore meraviglioso ma ha avuto tanti di quei problemi continui che neanche è possibile immaginare, di ognuna di queste auto ho un ricordo meraviglioso e ci sono rimasto legato quasi affettivamente, ma questo non è sufficiente a farmi pensare bene della Fiat.
Ciao a tutti, Aldo