In risposta al messaggio di Obelix 1 del 24/04/2018 alle 11:57:35Anch'io ho pensato a tutto, ho scollegato una delle due bobine (che ognuna fa due candele) e il motore è rimasto in moto, ho scollegato l'altra bobina e si è subito spento. Quindi ho ridotto la possibilità di guasto al 50%. Poi ho provato a sostituire una delle due candele nuove che potenzialmente davano il difetto, con una di quelle vecchie, e ci ho beccato al primo colpo.
Anche a me é capitato con una candela molto meno performante su una punto gpl il difetto si manifestò circa 1000 km dopo la sostituzione e per le mie conoscenze non fu facile determinare che era colpa delle candele che avevo appena cambiato Obelix
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In risposta al messaggio di vadopiano del 24/04/2018 alle 13:19:56A me hanno detto che le candele con elettrodi in irridio non vanno toccate, la distanza è quella e non va modificata. Spero mi abbiano detto giusto.
Permettete una domanda: quando cambiate le candele, controllate che la distanza elettrodi sia comunque quella prescritta per il motore in questione? Le case auto indicano sempre, oltre al tipo di candela, anche il correttogap (distanza elettrodi) da utilizzare. E per quanto riguarda il gap, i motori hanno esigenze molto diverse: si va dai canonici 0,6 - 0,7 mm al millimetro e ben oltre in presenza di motori particolari e/o sistemi di gestione motore (quindi anche accensione) più performanti. Non basta quindi aprire la scatoletta della candela e montarla, tanto è nuova... Tutti i fabbricanti di candele questo lo sanno e di solito hanno in gamma, per ogni singola sigla di loro candela, diversi codici della stessa con diverse pre-regolazione del gap. Ma a chi distribuisce candele chi lo fa fare di tenere in magazzino, per ogni sigla di candela (che sono già un'enormità), tre-quattro codici diversi a secondo del gap pre-regolato in fabbrica? Una volta con pochi tipi di candela si copriva gran parte del fabbisogno del circolante. Oggi, ogni motore ha la propria candela e spesso il proprio gap. Quindi suggerisco di controllare sempre la distanza elettrodi sulle candele nuove e, se da registrare, non farlo con mezzi impropri (cacciavite a mo' di leva o pinze...) ma con l'apposito attrezzino che ogni fabbricante di candele fornisce. Soprattutto con candele ad elettrodo/elettrodi sottili, come adesso in voga. Buon pomeriggio da Vittorio (MI)
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In risposta al messaggio di vadopiano del 24/04/2018 alle 14:33:45Buona idea, controllerò di certo, costa poca fatica.
Può essere, relativamente a NGK Iridio, vista la fragilità e la dimensione degli elettrodi. Io farei una verifica: Suzuki indica il gap delle candele, per la tua auto? Se sì, controllerei comunque che il valore di pre-registrazione delle candele acquistate coincida con quello richiesto dal motore... Vittorio
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