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L'Aquila - Grandi Speranze

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ik6Amo
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Inserito il 17/04/2019 alle: 13:24:07
Il buongiorno si vede dal mattino e se questo è il buongiorno... questa fiction è una grande schifezza.

A parte l'ambientazione completamente diversa dalla realtà, questa fiction offende L'Aquila quale città, i suoi abitanti e tutto il territorio della zona.

La storia è ambientata nel 2011, nelle immagini si vedono vari ponteggi, operai al lavoro e quant'altro si può  trovare in una situazione di attiva ricostruzione del centro storico cittadino. Dall'altra parte vediamo chi manifesta, a questo punto in maniera ridicola, perchè la ricostruzione non parte.

Nel 2011 nel centro storico cittadino NON C'ERANO CANTIERI ATTIVI, SE NON QUELLI DEI PUNTELLAMENTI ANCORA IN CORSO. Le manifestazioni che nella fiction appaiono ridicole perchè chiedono l'attuazione di una cosa che già si sta realizzando, sono state fatte perchè LA RICOSTRUZIONE NON PARTIVA.

Gli aquilani si sentono offesi da queste immagini che, invece di valorizzare, denigrano un territorio e la sua popolazione.

Venite a L'Aquila, venite a vedere la ricostruzione, le case lesionate, i cantieri. Poi andate anche nelle piccole frazioni. Lì troverete ancora, nella maggior parte dei casi, la situazione della notte del 6 aprile 2009. Nelle frazioni non si è fatto praticamente nulla. Questo la fiction, ad oggi, non lo dice. Vedremo le prossime puntate, se ci saranno, perchè stanno già sorgendo comitati per chiedere la sospensione di quell'obbrobrio
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!
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poesiadAmore
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Inserito il 17/04/2019 alle: 17:57:52
In risposta al messaggio di ik6Amo del 17/04/2019 alle 13:24:07

Il buongiorno si vede dal mattino e se questo è il buongiorno... questa fiction è una grande schifezza. A parte l'ambientazione completamente diversa dalla realtà, questa fiction offende L'Aquila quale città, i suoi
abitanti e tutto il territorio della zona. La storia è ambientata nel 2011, nelle immagini si vedono vari ponteggi, operai al lavoro e quant'altro si può  trovare in una situazione di attiva ricostruzione del centro storico cittadino. Dall'altra parte vediamo chi manifesta, a questo punto in maniera ridicola, perchè la ricostruzione non parte. Nel 2011 nel centro storico cittadino NON C'ERANO CANTIERI ATTIVI, SE NON QUELLI DEI PUNTELLAMENTI ANCORA IN CORSO. Le manifestazioni che nella fiction appaiono ridicole perchè chiedono l'attuazione di una cosa che già si sta realizzando, sono state fatte perchè LA RICOSTRUZIONE NON PARTIVA. Gli aquilani si sentono offesi da queste immagini che, invece di valorizzare, denigrano un territorio e la sua popolazione. Venite a L'Aquila, venite a vedere la ricostruzione, le case lesionate, i cantieri. Poi andate anche nelle piccole frazioni. Lì troverete ancora, nella maggior parte dei casi, la situazione della notte del 6 aprile 2009. Nelle frazioni non si è fatto praticamente nulla. Questo la fiction, ad oggi, non lo dice. Vedremo le prossime puntate, se ci saranno, perchè stanno già sorgendo comitati per chiedere la sospensione di quell'obbrobrio / L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!
...
Ciao, non ho visto la fiction, guardo poco la tv ma sicuramente andrò a rivedere quella puntata perchè sono curiosa.
Sono curiosa di capire, di vedere, di rivedere i luoghi che ho visitato a Natale del 2017.
Sono particolarmente sensibile al problema, sono friulana e ho vissuto, per fortuna senza gravi conseguenze, il  terremoto del 1976 che ha fatto1000 morti e interi paesi distrutti.
Ho fortemente voluto andare a L'Aquila non per la morbosa curiosità di vedere la sofferenza ma per conoscere e, se possibile, portare un contributo ai ristoranti e negozi del luogo.
Sarò sincera non mi aspettavo di vedere una situazione così difficile. E' vero che alcuni cantieri sono aperti ma ci sono intere abitazioni con enormi ponteggi, intere vie del centro e non parlo della zona rossa.
Capisco i problemi di chi vive la vostra realtà, ho parlato con i pochi negozianti, con gli abitanti, con una splendida ragazza che imperterrita lavorava a tombolo anche se nessuno quasi frequentava la piazza in festa. Loro ci hanno detto che a L'Aquila sono gli stessi abitanti che per primi non hanno consapevolezza del valore della città.
Sono tornata a casa con un qualcosa di non risolto, col desiderio di capire cos'erano quella accuse scritte lungo le vie, appese ai cancelli, vorrei capire. NOn ho intento polemico scusa se ho detto qualcosa che involontariamente può ferire.
Adoro L'Aquila e tornerei subito così come gli altri paesi della zona ed invito tutti ad andare a visitare l'Abruzzo.
ik6Amo
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Inserito il 17/04/2019 alle: 20:44:44
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 17/04/2019 alle 17:57:52

Ciao, non ho visto la fiction, guardo poco la tv ma sicuramente andrò a rivedere quella puntata perchè sono curiosa. Sono curiosa di capire, di vedere, di rivedere i luoghi che ho visitato a Natale del 2017. Sono particolarmente
sensibile al problema, sono friulana e ho vissuto, per fortuna senza gravi conseguenze, il  terremoto del 1976 che ha fatto1000 morti e interi paesi distrutti. Ho fortemente voluto andare a L'Aquila non per la morbosa curiosità di vedere la sofferenza ma per conoscere e, se possibile, portare un contributo ai ristoranti e negozi del luogo. Sarò sincera non mi aspettavo di vedere una situazione così difficile. E' vero che alcuni cantieri sono aperti ma ci sono intere abitazioni con enormi ponteggi, intere vie del centro e non parlo della zona rossa. Capisco i problemi di chi vive la vostra realtà, ho parlato con i pochi negozianti, con gli abitanti, con una splendida ragazza che imperterrita lavorava a tombolo anche se nessuno quasi frequentava la piazza in festa. Loro ci hanno detto che a L'Aquila sono gli stessi abitanti che per primi non hanno consapevolezza del valore della città. Sono tornata a casa con un qualcosa di non risolto, col desiderio di capire cos'erano quella accuse scritte lungo le vie, appese ai cancelli, vorrei capire. NOn ho intento polemico scusa se ho detto qualcosa che involontariamente può ferire. Adoro L'Aquila e tornerei subito così come gli altri paesi della zona ed invito tutti ad andare a visitare l'Abruzzo.
...
Al momento la città è invivibile, sia perchè le poche abitazioni ristrutturate si trovano in mezzo a cantieri che bloccano le strade, sia perchè in molte zone mancano ancora servizi tipo gas, energia elettrica e telefono.

 Si sta facendo molto, ma c'è stato un enorme ritardo per iniziare la ricostruzione del centro storico.

Non è vero che gli aquilani non si rendono conto del valore della città; se così fosse, non ci sarebbero le proteste che ci sono e ci sono state in precedenza.

Gli aquilani sanno bene cosa significa la città ma sanno anche che, se non si riuscirà a riaprire gli uffici nel centro storico, la città non rivivrà mai. Il lavoro porterà anche la ripresa economica delle attività commerciali che, al momento, sono in maggior parte relegate in periferia.

Ormai le zone periferiche sono quasi interamente ricostruite, ma nelle frazioni ancora quasi non si mette mano. Il comune di L'Aquila è molto esteso, basta dire che da un'estremità all'altra fra le due frazioni più distanti  ci sono ben 44 Km di strada.

Nel 2009 c'è stato chi pensava che, una volta costruito il progetto CASE, si potesse tralasciare, per il momento, la ricostruzione della città; da qui sono nati i vari comitati e le varie proteste. Siamo andati anche a Roma a manifestare pacificamente e ci hanno presi a manganellate. Anche il nostro sindaco di allora è stato malmenato insieme agli altri aquilani.

Siamo una popolazione attiva; ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo, ma purtroppo abbiamo pochi mezzi finanziari. Non siamo una zona ricca, non abbiamo grandi industrie, quindi abbiamo bisogno di aiuto. Gli italiani  tutti ci hanno aiutato, stiamo finalmente ricostruendo e spero che nei prossimi dieci anni si riesca a tornare come prima.

Purtroppo c'è anche la burocrazia a complicare e rallentare il tutto, altrimenti si riuscirebbe ad andare più rapidamente.

 
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 18/04/2019 alle: 09:00:42
Non ho visto la fiction e di solito non guardo queste fiction, e se posso evitarlo lo evito, per cui non metto in dubbio il giudizio di ik6Amo.
Mi chiedo però una cosa.
Se fai una fiction all'Aquila nel 2018-19 e ti riferisci al 2011, quando dovrebbe lavorare di effetti speciali la regia per tornare al 2011 ? Potrebbero permetterselo per Avengers end-of-game, ma per una fiction rai ...
Ho ascoltato una intervista al vostro attuale sindaco, trovata nei giorni scorsi online ma ammetto non so più dove. L'ho trovata molto interessante e veritiera, sopratutto in alcuni passaggi sui criteri di ricostruzione che oggi scopre potevano essere pensati meglio. Io spero solo che da questi errori si impari per il futuro. Purtroppo, ne dubito molto. E stando alle statistiche di ricorrenza dei terremoti in Italia, ci stiamo avvicinando al prossimo evento.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 18/04/2019 alle 09:15:06
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14/09/2010 8274
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Inserito il 18/04/2019 alle: 09:32:17
In risposta al messaggio di ik6Amo del 17/04/2019 alle 20:44:44

Al momento la città è invivibile, sia perchè le poche abitazioni ristrutturate si trovano in mezzo a cantieri che bloccano le strade, sia perchè in molte zone mancano ancora servizi tipo gas, energia elettrica e telefono.
 Si sta facendo molto, ma c'è stato un enorme ritardo per iniziare la ricostruzione del centro storico. Non è vero che gli aquilani non si rendono conto del valore della città; se così fosse, non ci sarebbero le proteste che ci sono e ci sono state in precedenza. Gli aquilani sanno bene cosa significa la città ma sanno anche che, se non si riuscirà a riaprire gli uffici nel centro storico, la città non rivivrà mai. Il lavoro porterà anche la ripresa economica delle attività commerciali che, al momento, sono in maggior parte relegate in periferia. Ormai le zone periferiche sono quasi interamente ricostruite, ma nelle frazioni ancora quasi non si mette mano. Il comune di L'Aquila è molto esteso, basta dire che da un'estremità all'altra fra le due frazioni più distanti  ci sono ben 44 Km di strada. Nel 2009 c'è stato chi pensava che, una volta costruito il progetto CASE, si potesse tralasciare, per il momento, la ricostruzione della città; da qui sono nati i vari comitati e le varie proteste. Siamo andati anche a Roma a manifestare pacificamente e ci hanno presi a manganellate. Anche il nostro sindaco di allora è stato malmenato insieme agli altri aquilani. Siamo una popolazione attiva; ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo, ma purtroppo abbiamo pochi mezzi finanziari. Non siamo una zona ricca, non abbiamo grandi industrie, quindi abbiamo bisogno di aiuto. Gli italiani  tutti ci hanno aiutato, stiamo finalmente ricostruendo e spero che nei prossimi dieci anni si riesca a tornare come prima. Purtroppo c'è anche la burocrazia a complicare e rallentare il tutto, altrimenti si riuscirebbe ad andare più rapidamente.  
...
Mi spiace per le difficoltà. Ricordo le persone che vivevano nei prefabbricati, non era facile, nemmeno noi in Friuli abbiamo industrie, non siamo ricchi, non nelle zone terremotate. Siamo però diventati un modello di ricostruzione, con orgoglio oggi andiamo a visitare quegli stessi palazzi distrutti e ricostruiti con le stesse pietre numerate e riposizionate al loro posto.
Il mio augurio è che presto si possa dire lo stesso a L'Aquila.
Ieri ho visto la fiction, due puntate una dietro l'altra. Stiamo a vedere come procederà, per me emozionante rivedere i luoghi sicuramente per voi è una grande ferita ancora aperta.

 
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Inserito il 18/04/2019 alle: 09:36:01
In risposta al messaggio di dani1967 del 18/04/2019 alle 09:00:42

Non ho visto la fiction e di solito non guardo queste fiction, e se posso evitarlo lo evito, per cui non metto in dubbio il giudizio di ik6Amo. Mi chiedo però una cosa. Se fai una fiction all'Aquila nel 2018-19 e ti riferisci
al 2011, quando dovrebbe lavorare di effetti speciali la regia per tornare al 2011 ? Potrebbero permetterselo per Avengers end-of-game, ma per una fiction rai ... Ho ascoltato una intervista al vostro attuale sindaco, trovata nei giorni scorsi online ma ammetto non so più dove. L'ho trovata molto interessante e veritiera, sopratutto in alcuni passaggi sui criteri di ricostruzione che oggi scopre potevano essere pensati meglio. Io spero solo che da questi errori si impari per il futuro. Purtroppo, ne dubito molto. E stando alle statistiche di ricorrenza dei terremoti in Italia, ci stiamo avvicinando al prossimo evento.
...
Lasciamo perdere gli errori sui criteri di ricostruzione. Da persona direttamente coinvolta nel ramo, preferisco non parlarne. Di errori ne sono stati fatti tanti e, da quando mi sembra di capire, non sono neanche stati di insegnamento per gli eventi successivi.

Riguardo il ricreare l'ambiente del 2011, non sono poi tanto d'accordo, poichè ci sono ancora zone della città non toccate dai cantieri o dove comunque c'è possibilità di girare scene che non riprendano installazioni di ponteggi.

La fiction riporta innanzitutto l'effettuazione di una protesta per l'immobilità dimostrata nella ricostruzione, sullo sfondo di cantieri in piena attività; poi l'opera di una banda di sciacalli nella quale fanno parte ben attiva ragazzi aquilani.

Nel primo caso la cosa suona come una diffamazione a chi a suo tempo ha manifestato perchè la ricostruzione non partiva; nel secondo caso, degli sciacalli presi, nessuno era aquilano e quest trama risulta diffamatoria nei riguardi della gente del posto.

Altra cosa che salta all'occhio degli aquilani, è l'uso delle biciclette. Da noi i ragazzi vanno molto poco in bici. A scuola si va con l'autobus perchè la città non è pianeggiante e l'uso della bicicletta è possibile solo a livello sportivo. Non si può andare in bici all'ufficio od alla scuola, perchè si arriverebbe troppo sudati per affrontare poi la giornata. Oggi, con le bici elettriche la situazione sta un pò cambiando. Questo elemento non pesa sugli aquilani ma la maggior parte di noi l'ha visto come cosa innaturale.
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03/09/2007 31232
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Inserito il 18/04/2019 alle: 10:18:40
In risposta al messaggio di ik6Amo del 18/04/2019 alle 09:36:01

Lasciamo perdere gli errori sui criteri di ricostruzione. Da persona direttamente coinvolta nel ramo, preferisco non parlarne. Di errori ne sono stati fatti tanti e, da quando mi sembra di capire, non sono neanche stati di
insegnamento per gli eventi successivi. Riguardo il ricreare l'ambiente del 2011, non sono poi tanto d'accordo, poichè ci sono ancora zone della città non toccate dai cantieri o dove comunque c'è possibilità di girare scene che non riprendano installazioni di ponteggi. La fiction riporta innanzitutto l'effettuazione di una protesta per l'immobilità dimostrata nella ricostruzione, sullo sfondo di cantieri in piena attività; poi l'opera di una banda di sciacalli nella quale fanno parte ben attiva ragazzi aquilani. Nel primo caso la cosa suona come una diffamazione a chi a suo tempo ha manifestato perchè la ricostruzione non partiva; nel secondo caso, degli sciacalli presi, nessuno era aquilano e quest trama risulta diffamatoria nei riguardi della gente del posto. Altra cosa che salta all'occhio degli aquilani, è l'uso delle biciclette. Da noi i ragazzi vanno molto poco in bici. A scuola si va con l'autobus perchè la città non è pianeggiante e l'uso della bicicletta è possibile solo a livello sportivo. Non si può andare in bici all'ufficio od alla scuola, perchè si arriverebbe troppo sudati per affrontare poi la giornata. Oggi, con le bici elettriche la situazione sta un pò cambiando. Questo elemento non pesa sugli aquilani ma la maggior parte di noi l'ha visto come cosa innaturale.
...
Se possibile dopo è stato fatto peggio.
Riguardo alla fiction, a mio avviso è un atteggiamento di chi le fa abbastanza tipico, il voler mettere cose fuorvianti per licenza artistica spesso del tutto immotivata.
Io credo che qualsiasi ricostruzione uno veda di fatti di cui è a diretta conoscenza non possa che portare a simili conclusioni.
Il mio consiglio, guarda altro.

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michele16
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27/03/2019 277
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Inserito il 19/04/2019 alle: 00:21:38
Nell'agosto scorso,sono stato una settimana in ferie a L'Aquila e alloggiavo all'hotel Federico 2° che si trova a 1 passo dal centro.Bellissime zone e stupendo il comprensorio del Gran Sasso.Parlando della città,la cosa che mi ha fatto scalpore è stato vedere tutte quelle chiese ristrutturate e tirate a nuovo,per non parlare poi del palazzo della regione e tutto pagato con i nostri soldi! Premetto che le chiese portano turismo ed io non ce l'ho con nessuno,ma scusate, non si poteva sistemare solo il duomo e dare casa ai cittadini? Si vedeva nel volto della gente tristezza,e nei pochi negozi ancora aperti,quando entravo ricevevo un buongiorno sincero e caloroso e a sua volta acquistavo cose non perchè mi servissero ma per dare contributo a quella gente che stà ancora lottando avere un minimo di dignità.Non vi dico nei paesi limitrofi,commovente le persone anziane che si fermano a parlare raccontando la disgrazia subita e la lotta che stanno facendo per sopravvivere e dopo 3 minuti,vedi le lacrime a scendere. Poco o quasi nulla è stato fatto ma le chiese sono a impeccabili.Se vogliamo anche aiutare italiani,presumo ne abbiamo ancora tantissimi!!
michele16
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Inserito il 19/04/2019 alle: 13:06:38
In risposta al messaggio di michele16 del 19/04/2019 alle 00:21:38

Nell'agosto scorso,sono stato una settimana in ferie a L'Aquila e alloggiavo all'hotel Federico 2° che si trova a 1 passo dal centro.Bellissime zone e stupendo il comprensorio del Gran Sasso.Parlando della città,la cosa
che mi ha fatto scalpore è stato vedere tutte quelle chiese ristrutturate e tirate a nuovo,per non parlare poi del palazzo della regione e tutto pagato con i nostri soldi! Premetto che le chiese portano turismo ed io non ce l'ho con nessuno,ma scusate, non si poteva sistemare solo il duomo e dare casa ai cittadini? Si vedeva nel volto della gente tristezza,e nei pochi negozi ancora aperti,quando entravo ricevevo un buongiorno sincero e caloroso e a sua volta acquistavo cose non perchè mi servissero ma per dare contributo a quella gente che stà ancora lottando avere un minimo di dignità.Non vi dico nei paesi limitrofi,commovente le persone anziane che si fermano a parlare raccontando la disgrazia subita e la lotta che stanno facendo per sopravvivere e dopo 3 minuti,vedi le lacrime a scendere. Poco o quasi nulla è stato fatto ma le chiese sono a impeccabili.Se vogliamo anche aiutare italiani,presumo ne abbiamo ancora tantissimi!!
...
Le chiese che sono state ristrutturate sono San Bernardini e la basilica di Collemaggio, oltre che quella delle Anime Sante, in piazza.

Non dimenticare che L'Aquila centro storico ha 99 chiese ed altrettante piazze e fontane. E' quindi ben poco quello che è stato fatto a questo livello. I restauri sono stati effettuati in maggior parte per non perdere un patrimonio storico ed artistico notevole; altri debbono esser fatti ed attendono il loro turno.

 
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14/09/2010 8274
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Inserito il 03/05/2019 alle: 16:58:24
Sto seguendo il telefilm, ieri sera ho visto su Raiplay  tre puntate una dietro l'altra e oggi mi son vista la sesta.
Non sempre riesco a vederla in diretta così quando ho un po' di tempo la ripesco e me la gusto.
Vista dal di fuori non è male ( non è certo un capolavoro!) ma forse chi ha vissuto quell'esperienza preferirebbe si parlasse della città e della sua ricostruzione in altri termini.
ik6Amo
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Inserito il 03/05/2019 alle: 17:30:55
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 03/05/2019 alle 16:58:24

Sto seguendo il telefilm, ieri sera ho visto su Raiplay  tre puntate una dietro l'altra e oggi mi son vista la sesta. Non sempre riesco a vederla in diretta così quando ho un po' di tempo la ripesco e me la gusto. Vista
dal di fuori non è male ( non è certo un capolavoro!) ma forse chi ha vissuto quell'esperienza preferirebbe si parlasse della città e della sua ricostruzione in altri termini.
...
Una delle cose completamente false, è rappresentata dalle rastrelliere per le biciclette fuori dalle scuole. Chi è stato a L'Aquila sa bene perchè: l'uso della bici (a parte quelle eventualmente elettriche) è riservato ai soli puristi del campo. La città è piena di salite e discese molto pesanti, oltre che soggetta a temperature che non consentono certamente un uso agevole del velocipede. Le biciclette  non le usa praticamente nessuno.
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14/09/2010 8274
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Inserito il 15/05/2019 alle: 17:50:49
Declassato su raitre il venerdì.
Il film fatto al posto di questo era molto meno bello.
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franco49tn
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24/01/2008 10345
Rispondi Abuso
Inserito il 15/05/2019 alle: 18:25:17
Spero solo che passato questo tanto tempo sia stato per 
ricostruire tutti gli immobili , chiese comprese con la
certezza di resistere ad una eventuale scossa
(speriamo mai succeda) del  GRADO 8 .
Se non fosse possibile raggiungere questo livello , preferirei
lasciare il vecchio e ricostruire una nuova "casa" con le norme
migliori possibili ed i materiali ora disponibili, sicuramente meglio
che vecchie pietre , se pur numerate .

Non per fare pubblicità
ma chi ha ricostruito con questi sistemi : ?

https://www.blocchiisotex.com/




Antisismico collaudato


Risparmio
energetico


Inerzia
termica


Permeabilità al vapore e all’aria


Ecologico
certificato


Isolamento
acustico


Resistenza
al fuoco


Resistenza allo scoppio


Riduzione
dei costi


Velocità
di posa
Franco

Modificato da franco49tn il 15/05/2019 alle 21:48:41
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Inserito il 17/05/2019 alle: 09:13:25
Non ho capito cosa c'entra tale pubblicità con la discussione sulla fiction in discussione che, fortunatamente, è stata dirottata su  rai3 a causa del poco gradimento.

Penso che alla base della grande decisione di spostamento siano state anche le numerose proteste inviate alla Rai dagli Organi Politici locali, oltre alle varie petizioni sorte negli ambienti cittadini.
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14/09/2010 8274
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Inserito il 17/05/2019 alle: 09:46:41
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 17/04/2019 alle 17:57:52

Ciao, non ho visto la fiction, guardo poco la tv ma sicuramente andrò a rivedere quella puntata perchè sono curiosa. Sono curiosa di capire, di vedere, di rivedere i luoghi che ho visitato a Natale del 2017. Sono particolarmente
sensibile al problema, sono friulana e ho vissuto, per fortuna senza gravi conseguenze, il  terremoto del 1976 che ha fatto1000 morti e interi paesi distrutti. Ho fortemente voluto andare a L'Aquila non per la morbosa curiosità di vedere la sofferenza ma per conoscere e, se possibile, portare un contributo ai ristoranti e negozi del luogo. Sarò sincera non mi aspettavo di vedere una situazione così difficile. E' vero che alcuni cantieri sono aperti ma ci sono intere abitazioni con enormi ponteggi, intere vie del centro e non parlo della zona rossa. Capisco i problemi di chi vive la vostra realtà, ho parlato con i pochi negozianti, con gli abitanti, con una splendida ragazza che imperterrita lavorava a tombolo anche se nessuno quasi frequentava la piazza in festa. Loro ci hanno detto che a L'Aquila sono gli stessi abitanti che per primi non hanno consapevolezza del valore della città. Sono tornata a casa con un qualcosa di non risolto, col desiderio di capire cos'erano quella accuse scritte lungo le vie, appese ai cancelli, vorrei capire. NOn ho intento polemico scusa se ho detto qualcosa che involontariamente può ferire. Adoro L'Aquila e tornerei subito così come gli altri paesi della zona ed invito tutti ad andare a visitare l'Abruzzo.
...
Venite a L'Aquila, venite a vedere la ricostruzione, le case lesionate, i cantieri.

Io sono venuta a L'Aquila e quello che ho visto mi ha sconvolta. Chi non vive in quelle zone non può capire perchè non le vede, non se ne parla se non nei tiggì che già a suo tempo parlavano di ricostruzione. Nei miei resoconti di viaggio amo mettere in evidenza le cose positive, valorizzando i luoghi. L'ho fatto per L'Aquila, l'ho fatto per il Vajont, per il Friuli lo farò sempre.
Credo che parlare dei luoghi sia fondamentale per far conoscere e per incuriosire.
Quel film a me piaceva, era una storia romanzata ma si parla di L'Aquila, dei suoi problemi, dei suoi abitanti.
Che importa a me, cittadina del nord, se i bambini vanno o no in bici? mica è un falso storico, insomma di fronte alla possibilità di conoscere una città io credo che si possa lasciar correre alcune imprecisioni.
Sai perchè ho voluto venire a visitare la tua città? perchè ho letto sul touring club di un locale, il primo, aperto tra le macerie ed ho desiderato portare il mio piccolissimo contributo, più simbolico che altro.
Mi spiace molto questa opposizione al film, non la capisco e non la condivido.

Ps: volevo associarmi alla tua risposta non alla mia!!

Modificato da poesiadAmore il 17/05/2019 alle 09:48:32
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Inserito il 17/05/2019 alle: 11:16:22
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 17/05/2019 alle 09:46:41

Venite a L'Aquila, venite a vedere la ricostruzione, le case lesionate, i cantieri. Io sono venuta a L'Aquila e quello che ho visto mi ha sconvolta. Chi non vive in quelle zone non può capire perchè non le vede, non se
ne parla se non nei tiggì che già a suo tempo parlavano di ricostruzione. Nei miei resoconti di viaggio amo mettere in evidenza le cose positive, valorizzando i luoghi. L'ho fatto per L'Aquila, l'ho fatto per il Vajont, per il Friuli lo farò sempre. Credo che parlare dei luoghi sia fondamentale per far conoscere e per incuriosire. Quel film a me piaceva, era una storia romanzata ma si parla di L'Aquila, dei suoi problemi, dei suoi abitanti. Che importa a me, cittadina del nord, se i bambini vanno o no in bici? mica è un falso storico, insomma di fronte alla possibilità di conoscere una città io credo che si possa lasciar correre alcune imprecisioni. Sai perchè ho voluto venire a visitare la tua città? perchè ho letto sul touring club di un locale, il primo, aperto tra le macerie ed ho desiderato portare il mio piccolissimo contributo, più simbolico che altro. Mi spiace molto questa opposizione al film, non la capisco e non la condivido. Ps: volevo associarmi alla tua risposta non alla mia!!
...
Se hai visto L'Aquila, non puoi mancare di vedere Amatrice. E' una cittadina che NON C'E' PIU'!!.

Sono stato di recente, anche perchè sono originario di quella città, ed ho trovato solo una grande pianura, con i resti di una torre in mezzo, e qualche rudere qua e là. L'occhio spazia su tutta la superficie del centro storico senza ostacoli. I fabbricati non ci sono più. Le macerie sono state rimosse quasi completamente e le vie si distinguono solo perchè si intravede l'asfalto od il selciato.

E' una cosa veramente orrenda. Chi non ha visto certe cose di persona, non può rendersi conto come non ci si può rendere conto di cosa è un terremoto se non lo si vive direttamente, non come soccorritore, ma come terremotato.
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!
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Inserito il 17/05/2019 alle: 11:38:23
In risposta al messaggio di ik6Amo del 17/05/2019 alle 11:16:22

Se hai visto L'Aquila, non puoi mancare di vedere Amatrice. E' una cittadina che NON C'E' PIU'!!. Sono stato di recente, anche perchè sono originario di quella città, ed ho trovato solo una grande pianura, con i resti
di una torre in mezzo, e qualche rudere qua e là. L'occhio spazia su tutta la superficie del centro storico senza ostacoli. I fabbricati non ci sono più. Le macerie sono state rimosse quasi completamente e le vie si distinguono solo perchè si intravede l'asfalto od il selciato. E' una cosa veramente orrenda. Chi non ha visto certe cose di persona, non può rendersi conto come non ci si può rendere conto di cosa è un terremoto se non lo si vive direttamente, non come soccorritore, ma come terremotato.
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A mio avviso ad Amatrice la vicenda sarà più lunga, complicata e dolorosa rispetto all'Aquila. Spero di sbagliarmi.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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Inserito il 17/05/2019 alle: 12:50:46
In risposta al messaggio di dani1967 del 17/05/2019 alle 11:38:23

A mio avviso ad Amatrice la vicenda sarà più lunga, complicata e dolorosa rispetto all'Aquila. Spero di sbagliarmi.
Purtroppo debbo darti ragione, anche perchè la realtà amatriciana è molto diversa dalla nostra. Lì la maggior parte sono seconde case e gli abitanti sono pochi. Limitare la ricostruzione ai residenti significherebbe non ricostruire.
A questo si aggiunge un territorio molto particolare. Se la cittadina è stata rasa al suolo, non so se si potrà ricostruire sullo stesso luogo.
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Inserito il 17/05/2019 alle: 14:09:25
Dopo il terremoto del Belice fu costruita Gibellina Nuova, una città inventata da architetti di grido in un territorio rurale, su cui si discute ancora se sia stata una totale cavolata o una intuizione, con netta propensione per la prima risposta. Nel mentre quasi tutta la popolazione fuggì al Nord, come già stava facendo.
In seguito si impose il concetto di ricostruzione come e dove era prima, col grave guaio però di pagare spesso molto di più del valore delle case o di fare delle ricostruzioni molto parziali e malfatte, mantenendo una notevole vulnerabilità degli edifici; sopratutto nella zona di Norcia, ho visto molte case che erano già state ristrutturate che hanno avuto gravi danni.
Il problema è che quei paesi sono nati e si sono sviluppati in tempi molto diversi dall'attuale, e già oggi il tessuto urbanistico non risponde più alle esigenze attuali. Paesi sovradimensionati, pieni di case abbandonate che sono più un rischio che un valore.
A mio avviso in casi come Amatrice bisognerebbe avere il coraggio di ripensarli prima che dal punto di vista edilizio, sotto il profilo del  tessuto urbano, senza le esagerazioni di Gibellina e tenendo lontane le archistar, mantenendo una struttura tradizionale, però con maggiori spazi e "pulizia", in proporzione a quella che è la reale popolazione.
Probabilmente potrebbe essere un modo di fare prima, fare meglio, e pagare di meno. Ma ammetto che si tratta solo di fantasia, che li serve ben poco.
Comunque mi risultava che nei  maggiori centri le seconde case, a differenza dei precedenti terremoti, non sarebbero state discriminate. E comunque anche altrove se il contributo non era al 100%, sarebbe comunque stato molto importante. Ma ammetto di non aver letto le ultime ordinanze.

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Inserito il 18/05/2019 alle: 08:19:14
Nella puntata di ieri sera ho visto il massimo. Ad un certo punto è stato inquadrato uno stemma cittadino, evidentemente realizzato per l'occasione e da un INCOMPETENTE ED IGNORANTE nel quale, ai lati dell'aquila era scritto "IMMOTA MANENT".

Dico INCOMPETENTE, poichè chi ha realizzato lo stemma non ha neanche saputo copiare; IGNORANTE perchè ha mescolato un singolare femminile (IMMOTA) con un plurale (MANENT). Il significato, tradotto alla lettera è: immobile (sta per ferma, salda) rimangono.

La dicitura esatta riportata sullo stemma è: IMMOTA MANET.

Altro strafalcione sempre realizzato da IGNORANTI è la scritta AQUILA menzionando con ciò il nome della città che invece è L'AQUILA.



 
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Inserito il 18/05/2019 alle: 08:37:29
In risposta al messaggio di dani1967 del 17/05/2019 alle 14:09:25

Dopo il terremoto del Belice fu costruita Gibellina Nuova, una città inventata da architetti di grido in un territorio rurale, su cui si discute ancora se sia stata una totale cavolata o una intuizione, con netta propensione
per la prima risposta. Nel mentre quasi tutta la popolazione fuggì al Nord, come già stava facendo. In seguito si impose il concetto di ricostruzione come e dove era prima, col grave guaio però di pagare spesso molto di più del valore delle case o di fare delle ricostruzioni molto parziali e malfatte, mantenendo una notevole vulnerabilità degli edifici; sopratutto nella zona di Norcia, ho visto molte case che erano già state ristrutturate che hanno avuto gravi danni. Il problema è che quei paesi sono nati e si sono sviluppati in tempi molto diversi dall'attuale, e già oggi il tessuto urbanistico non risponde più alle esigenze attuali. Paesi sovradimensionati, pieni di case abbandonate che sono più un rischio che un valore. A mio avviso in casi come Amatrice bisognerebbe avere il coraggio di ripensarli prima che dal punto di vista edilizio, sotto il profilo del  tessuto urbano, senza le esagerazioni di Gibellina e tenendo lontane le archistar, mantenendo una struttura tradizionale, però con maggiori spazi e pulizia, in proporzione a quella che è la reale popolazione. Probabilmente potrebbe essere un modo di fare prima, fare meglio, e pagare di meno. Ma ammetto che si tratta solo di fantasia, che li serve ben poco. Comunque mi risultava che nei  maggiori centri le seconde case, a differenza dei precedenti terremoti, non sarebbero state discriminate. E comunque anche altrove se il contributo non era al 100%, sarebbe comunque stato molto importante. Ma ammetto di non aver letto le ultime ordinanze.
...
Concordo con quanto dici, ma bisogna purtroppo fare i conti con diversi fattori.

Da persona direttamente interessata alla ricostruzione cittadina, posso dirti che l'adeguamento sismico previsto, per i fabbricati riparati, era fra il 60 e l'80%, con limiti di spesa definiti, salvo diverse determinazioni da valutare caso per caso.

Non hai idea di quanti progetti ho visto bocciare poichè eccedevano la spesa determinata, magari di poco, con l'invito al progettista a prevedere un'adeguamento sismico inferiore, sia pure entro i limiti specificati.

E' chiaro che, per un risparmio immediato, possiamo trovarci ad un esborso molto più forte in futuro, a causa di un ulteriore sisma.

Non parliamo poi di quello che accade quando un bene è catalogato come storico. Ho visto fabbricati rabberciati alla meglio solo perchè certi lavori di consolidamento non erano stati approvati dalla Soprintendenza. Non si trattava comunque di costruzioni di grande interesse storico quindi penso che qualche eccezione, in nome della sicurezza, poteva esser fatta..

Riguardo Amatrice, visto che la conoscevo molto bene poichè ho trascorso lì, anche se non in maniera continuativa, una parte della mia infanzia e giovinezza, possi dire che era un centro che non aveva grossi problemi urbanistici.
Le strade erano tutte sufficientemente larghe ed il paese, a fronte di una sola via importante che l'attraversava, aveva varie possibilità di fuga per strade che, anche se sterrate, permettevano comunque alla gente di mettersi in salvo.

C'erano poi frequenti piazzette e larghi, tali da permettere un raggruppamento in sicurezza. I fabbricati erano quasi tutti bassi, in genere due piani o al massimo tre. Naturalmente mi riferisco al centro storico, quello che è stato completamente distrutto.

Le case erano tutte in pietra ed antiche. Questo ha contribuito alla totale distruzione, complici anche il  susseguirsi dei vari terremoti nel tempo. 
Il problema che mi pongo invece è che penso (ma non ne ho la certezza) che Amatrice sia stata costruita su un territorio con particolari reazioni al terremoto. In altre parole, probabilmente il terreno amplifica l'onda sismica, quindi è sconsigliabile ricostruire in quel posto. Ma in questo caso, cosa si fa? Non credo che gli amatriciani vogliano abbandonare i luoghi, come non l'abbiamo voluto noi.
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Modificato da ik6Amo il 18/05/2019 alle 08:39:09
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