In risposta al messaggio di sergiozh del 01/05/2018 alle 20:57:05E perché Non dovrebbe reggere?
Commento messner.
In risposta al messaggio di vecchio orso del 02/05/2018 alle 10:16:51Cosa non dovrebbe reggere?
E perché Non dovrebbe reggere? Stefano
http://www.montagna.tv/cms/1230...
In risposta al messaggio di masivo del 02/05/2018 alle 10:49:27Era in risposta ad un messaggio precedente, ma devo ave sbagliato qualcosa..
Cosa non dovrebbe reggere? Comunque a me queste cose non meravigliano, da sempre l' uomo fa cose pericolose, poi la fatalità, la sfortuna, l' inesperienza, un errore,... cioè come detto un insieme di concause creano ilfatto e ci sono vittime....quello che in generale non tollero sono le eventuali vittime tra i soccorritori, queste non dovrebbero esserci, anche a costo di ulteriori vittime tra chi va a rischiare.... Chi di Noi non ha mai fatto cose pericolose scagli la prima pietra....
In risposta al messaggio di dani1967 del 02/05/2018 alle 11:11:36Perche' non si portano dietro un sms satellitare che funziona anche dove la rete cellulare non c'e' ?
Qui una disamina da un portale con un minimo più di esperienza A me cosa colpisce è che, perita la guida nel primo tragico incidente, nessuno dei restanti avesse un gps con la gita tracciata. A quelle temeprature uno smartphonedura poco, ma forse quella mezzora dura. Le regole da manuale dicono che uno dovrebbe tracciare sulla mappa la gita con traverse note in modo da orientarsi con la bussola, ma il manuale non tiene conto del fatto che per usare quel metodo si deve avere un punto di partenza noto, che in quei casi è proprio quello che ti manca, e che con il vento a 50 km/h la mappa ti dura in mano 10 secondi. Pur avendole fatte pure io da insegnante, ho sempre trovato ridicole le lezioni di topografia e orientamento, insegnano ad orientarsi quando sai dove sei, cosa del tutto inutile. Però oggi con un gps o una app sullo smartphone con mappe offline, come locusmap+openandroidmaps, è impossibile pedersi. E' per questo che ritengo che sia una sommatoria di cause la tragedia, a partire dallo shock iniziale per la prima tragedia, sentirsi persi senza guida, non essere scesi dalla forcella per cercare un posto dove scavare una truna, essere in una zona crepacciata e quindi col timore di non vedere un crepo. Credo che quest'ultima parte sia stata quella fondamentale, in quanto in effetti muoversi su ghiacciaio a visibilità zero è estremamente pericoloso. Mi è capitato una volta di trovare condizioni simili cercando di andare alla Capanna Margherita al Colle del Lys (non quello sopra Rubiana !). Beh centinaia di persone ferme, già il giorno prima c'era stato un incidente mortale. Poi un ******o a caso (immaginate chi) ha cominciato a scendere cercando a fatica le tracce di salita seguito da una fila di 200 persone, cui solo il suo socio (oggi guida) ha dato qualche cambio, alla faccia di diverse guide con cliente del posto. Ma in quel caso sapevo perfettamente dove ero, dove andavo, e il percorso era tracciato in stile autostradale.
https://trekking.it/abbigliamen...
https://explore.garmin.com/it-I...
In risposta al messaggio di dani1967 del 02/05/2018 alle 13:35:46200 grammi in più valgono la vita di 10 persone ?
Chi va in montagna consce l'esistenza diq uesti strumenti, pochi però li sanno usare. poi sai, pesano sulle spalle.
In risposta al messaggio di sergiozh del 02/05/2018 alle 13:41:31Orgoglio no. Ti assicuro, consco l'ambiente, in una raid di skialp 200 g sono considerato una immensità.
200 grammi in più valgono la vita di 10 persone ? ci sono anche apparecchi simili in cui bisogna solo schiacciare un tasto per dare l'allarme e chiamare i soccorsi. non è che non li usano per orgoglio ?
https://www.google.it/url?sa=t&...
https://www.ilfattoquotidiano.i...
In risposta al messaggio di Roberto66 del 02/05/2018 alle 21:02:25Questa vicenda sarà oggetto di inchiesta penale italiana e svizzera. Uno dei sopravvissuti da quello che ho capito era istruttore del CAI, come me, e anche se non in attività sociale potrebbe avere una responsabilità in merito in quanto avrà difficoltà a dichiararsi zavorra inconsapevole della guida. Se non lo dimostrerà, potrebbe passare dei guai se non dimostrerà di aver fatto tutto il possibile. Il che è umanamente senza ogni ombra di dubbio vero, ma lo sarà tecnicamente e legalmente ? Solo gli inquirenti sapranno rispondere.
Dai vostri scritti mi pare di capire che al di fuori della guida non ci fossero altre persone realmente preparate . Penso si possa avere esperienza nel muoversi in montagna avendo fatto svariate escursioni ma a poco servese non si hanno le basi per affrontare le situazioni difficili. Probabilmente il gruppo si e' incontrato / visto solo il giorno dell' escursione e ciascuno avra' riposto fiducia negli altri senza sapere che tutti erano nelle medesime condizioni. Forse , se cosi ' non fosse stato vi sarebbero stati 10 GPS e magari due guide.
In risposta al messaggio di salito del 02/05/2018 alle 21:26:30@salito:
...le batterie al freddo non rendono nulla per tenerle al caldo devi mettertele nelle mutande il tragitto e' di più giorni con tappe in rifuggì... Date una letta a come viene ptlroposto organizzato .facile sufficiente essere buoni camminatori ..poi la natura ci mette lo zampino... .
In risposta al messaggio di mapalib del 03/05/2018 alle 13:07:42Quote:
Col senno di poi è tutto facile e chiaro, anche perchè noi sappiamo già cosa è successo e a cosa sono andati incontro, ma loro? Quando hanno realmente capito la gravità della loro posizione? Probabilmente hanno persotroppo tempo ad aspettare il ritorno della guida e nel frattempo la situazione è peggiorata. Quando si sono resi conto che era addirittura drammatica era probabilmente troppo tardi. Quanto ai telefoni, magari qualcuno avrà provato a fare come dite (anzi, ne sono sicuro) ma se nella zona dove sono rimasti bloccati i cellulari non prendono c'è poco da fare, per quanto possa sembrarci incredibile... Il perchè nessuno avesse un gps e nessuno abbia pensato a creare un riparo in effetti resta un bel mistero...
In risposta al messaggio di dani1967 del 03/05/2018 alle 13:46:39Queste cose hanno del' incredibile,.... ormai non esiste più la responsabilità personale, per forza deve esserci la responsabilità di qualcun' altro,...pensavo che queso genere di problemi rigurdasse: il mondo del lavoro e le attività di pubblico servizio,....ma se anche guide e istruttori, ...siamo considerati tutti bambini incoscienti, incapaci di intendere,...il bello è che in parecchi casi è proprio così .
Io in montagna uso sia un garmin cartografico escursionstico a batterie (backup nello zaino) che, in ordinario, lo smartphone. Per lo smartphone uso una app, locus, che utilizza mappe offline, ovvero non ho necessità diavere campo per orientarmi. Le openandoridmaps sono basate su openstreetmap che hanno i rifugi e una buona topografia , su cui se uno è prudente ci schiaffa i gpx dei possibili tracciati. Quello che dice dash è correttissimo, così andava fatto, ma verosimilmente a mio avviso si è presa coscienza dell'incombere della tragedia troppo tardi. Inoltre difficilmente una guida suddivide i compiti con i non guide, quando sono con loro mi trattano come un bambino anche se vado in montagna da ben prima che entrassero in pancia di mamma. Di certo dal punto di vista normativo le responsabilità legali cadono sulle spalle di chi ha più dichiarata esperienza a prescindere da dolo o colpa grave, per cui in primis sulle guide, ma esaurite loro, una abilitazione da istruttore in questi casi può costare cara. Guardate, è una fregatura che delle volte mi impedisce di andare in giro con amici. Se si organizzasse su col di fare un giro comune con le ciaspe, me ne guarderei bene. Anche solo uno che non fosse dotato di Artva Pala Sonda, o che uscisse dal gruppo per i cacchi suoi, potrebbe mettere ME nei guai.
In risposta al messaggio di dani1967 del 03/05/2018 alle 13:46:39Mappe offline anch'io (su TomTom con applicativo TTMaps), con anche mappa cartacea, che piegata in modo opportuno illustra la zona d'interesse attraverso una busta trasparente e impermeabile chiusa con velcro. Quella non si scarica mai...
Io in montagna uso sia un garmin cartografico escursionstico a batterie (backup nello zaino) che, in ordinario, lo smartphone. Per lo smartphone uso una app, locus, che utilizza mappe offline, ovvero non ho necessità diavere campo per orientarmi. Le openandoridmaps sono basate su openstreetmap che hanno i rifugi e una buona topografia , su cui se uno è prudente ci schiaffa i gpx dei possibili tracciati. Quello che dice dash è correttissimo, così andava fatto, ma verosimilmente a mio avviso si è presa coscienza dell'incombere della tragedia troppo tardi. Inoltre difficilmente una guida suddivide i compiti con i non guide, quando sono con loro mi trattano come un bambino anche se vado in montagna da ben prima che entrassero in pancia di mamma. Di certo dal punto di vista normativo le responsabilità legali cadono sulle spalle di chi ha più dichiarata esperienza a prescindere da dolo o colpa grave, per cui in primis sulle guide, ma esaurite loro, una abilitazione da istruttore in questi casi può costare cara. Guardate, è una fregatura che delle volte mi impedisce di andare in giro con amici. Se si organizzasse su col di fare un giro comune con le ciaspe, me ne guarderei bene. Anche solo uno che non fosse dotato di Artva Pala Sonda, o che uscisse dal gruppo per i cacchi suoi, potrebbe mettere ME nei guai.