CamperOnLine
  • Camper
    • Camper usati
    • Camper nuovi
    • Produttori
    • Listino
    • Cataloghi
    • Concessionari e rete vendita
    • Noleggio
    • Van
    • Caravan
    • Fiere
    • Rimessaggi
    • Le prove di CamperOnLine
    • Provati da voi
    • Primo acquisto
    • Area professionisti
  • Accessori
    • Accessori e Prodotti
    • Camping Sport Magenta accessori
    • Produttori
    • Antenne TV
    • Ammortizzatori
    • GPS
    • Pneumatici
    • Rimorchi
    • Provati da Voi
    • Fai da te
  • Viaggi
    • Diari di viaggi in camper
    • Eventi
    • Foto
    • Check list
    • Traghetti
    • Trasporti
  • Sosta
    • Cerca Strutture
    • Sosta
    • Aree sosta camper
    • Campeggi
    • Agriturismi con sosta camper
    • App Camperonline App
    • 10 Consigli utili per la sosta
    • Area strutture
  • Forum
    • Tutti i Forum
    • Sosta
    • Gruppi
    • Compagni
    • Italia
    • Estero
    • Marchi
    • Meccanica
    • Cellula
    • Accessori
    • Eventi
    • Leggi
    • Comportamenti
    • Disabili
    • In camper per
    • Altro Camper
    • Altro
    • Extra
    • FAQ
    • Regolamento
    • Attivi
    • Preferiti
    • Cerca
  • Community
    • COL
    • CamperOnFest
    • Convenzioni Convenzioni
    • Amici
    • Furti
    • Informativa Privacy
    • Lavoro
  • COL
    • News
    • Newsletter
    • Pubblicità
    • Contatto
    • Ora
    • RSS RSS
    • Video
    • Facebook
    • Instagram
  • Magazine
  • Italiano
    • Bienvenue
    • Welcome
    • Willkommen
  • Accedi
CamperOnLine
Camping Sport Magenta
  1. Forum
  2. Varie
  3. Altro, non sui camper
Galleria

Sempre più alluvioni.

Rispondi
Cerca
SostaGruppiCompagniItaliaEsteroMarchiMeccanicaCellulaAccessoriEventiLeggiComportamentiDisabiliIn camper perAltro CamperAltroExtra
2 20 61
19
marcoalderotti
marcoalderotti
rating

01/10/2006 9436
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 05:48:13
Pulire i fiumi è l'ultimo dei problemi di questa catena che porta alle inondazioni. Quelle masse di detriti che si vedono in varia parti,iniziano a accumularsi nelle fosse che ci sono nei campi,questa vanno nei ruscelli e poi nei fiumi..Una volta il singolo contadino provvedeva con regolarita' a pulire le fosse,specialmente in settemete e mio padre le " rilevava" ogni anno ripulendole di tutto.Adesso i comuni si limitano a fare un ordinanza in cui obbnligano le persona a tenere puliti i propri terreni ma poi non fa multe,almeno nel mio comune di Larciano PIstoia. Una cosa va detta,non si puo' nemmeno pretendere che un agricltore anziano,con la pensione minima di 500 €  o giu0 di li,possa pagere qualcuno che tenga pulito il proprio terreno,figuriamoci l'operaio che si fa 8 ore al giorno se ha voglia di andare a fare l'erba e rimuoverla,dpo il lavoro in fabbrica.
Il problema è molto complesso e assolutamente non di facile soluzione anche perche' il mondo ,ormai,va avanti su quanto la gente spende di piu' ogni anno per far crescere i vari settori...
Marco alderotti
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 08:08:19
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 20/09/2024 alle 05:48:13

Pulire i fiumi è l'ultimo dei problemi di questa catena che porta alle inondazioni. Quelle masse di detriti che si vedono in varia parti,iniziano a accumularsi nelle fosse che ci sono nei campi,questa vanno nei ruscelli
e poi nei fiumi..Una volta il singolo contadino provvedeva con regolarita' a pulire le fosse,specialmente in settemete e mio padre le rilevava ogni anno ripulendole di tutto.Adesso i comuni si limitano a fare un ordinanza in cui obbnligano le persona a tenere puliti i propri terreni ma poi non fa multe,almeno nel mio comune di Larciano PIstoia. Una cosa va detta,non si puo' nemmeno pretendere che un agricltore anziano,con la pensione minima di 500 €  o giu0 di li,possa pagere qualcuno che tenga pulito il proprio terreno,figuriamoci l'operaio che si fa 8 ore al giorno se ha voglia di andare a fare l'erba e rimuoverla,dpo il lavoro in fabbrica. Il problema è molto complesso e assolutamente non di facile soluzione anche perche' il mondo ,ormai,va avanti su quanto la gente spende di piu' ogni anno per far crescere i vari settori...
...
Il sindaco che fa le ordinanze non è detto che sappia un gran che. Comunque sopratutto questi corsi d'acqua ai piedi di colline/montagna, il flottante lo prendono da fuori il corso d'acqua molto spesso, bastano due o tre franette e il patatrack è fatto. Inoltre ricordate, quando l'acqua è "pulita" erode ancora di più; uno degli scopi dell'idraulica è RALLENTARE il corso d'acqua, in quanto il problema non è solo l'allagamento, ma anche e soprattutto l'erosione. 
Inoltre fossi e canalette fanno spesso parte di consorzi irrigui che le risorse le hanno eccome.
 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 08:10:17
In risposta al messaggio di caronbz del 19/09/2024 alle 18:42:38

@dani1967, piccolo OT ieri ho sentito la spiegazione di uno dei geologi che si è occupato di studiare il segnale sismico durato 9 giorni e registrato in tutto il mondo prodotto della frana di un ghiacciaio in Groenlandia che, tra l'altro, ha prodotto uno tsunami alto 200 m. storia appassionante se non fosse che in mezzo ci sono le nostre mani.  fine OT
Io ho fatto un lungo sopralluogo con una tua collega della bassa valle che ha avuto l'opera di adduzione della centralina idroelettrica che alimenta il rifugio distrutta per il torrente che ha eroso per due metri, se non si trovano risorse in tempo rischia di perdere la stagione invernale.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
22
Giovanni
Giovanni
rating

28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 09:06:29
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/09/2024 alle 19:32:46

Ma guarda che io non difendo mica qualsiasi cosa sia di ambientalista ! E poi distinguo e spero di farlo fatti da opinioni. la questione di scavare i fiumi, le nutrie, etc .. fanno parte di un set di luoghi comuni che non
becco solo sul forum, ma ovunque vada; mi è capitato di esporre la pubblico la meccanica di un evento AGLI SFOLLATI per mano di me medesimo, e nessuno ha eccepito. Se sapessi quali lotte ho condotto contro il nimby, con quali rischi, forse cambieresti certe idee. poi ovviamente ho anche opinioni. La mia OPINIONE sul nucleare è semplice, fintanto che i depositi cnapi non verranno realizzati, non si può nemmeno iniziare a parlarne, e farle ai tempi senza i depositi fu una stupidaggine. Inoltre ci sono parti del mondo dalla densità abitativa bassissima dove la contaminazione di x km2 può essere accettabile. Ma ad esempio Trino è posto in mezzo ad una delle zone con la maggiore densità abitativa e produttiva del mondo, e non è una scelta ideale. Il rischio è sempre una funzione di pericolosità, esposizione e vulnerabilità. Il valore della pericolosità è certamente bassissimo, ma non nullo e fukushima lo insegna, ma i valori di esposizione e vulnerabilità sono drammaticamente eccessivi. Ma non è un no a priori, un no del tipo parliamone.  Ma torniamo ai fiumi, per le sistemazioni idrauliche in realtà si spendono cifre colossali. A proposito, normalmente si formulano i luoghi comuni senza un soggetto, non lascino non puliscono. Ma nel mondo dell'idraulica esistono moltissimi soggetti che sono responsabili, autorità di bacino, magistrati, aipo, regioni, comuni, consorzi di bonifica, consorzi irrigui. Centinaia, migliaia di persone che ci lavorano.  Proprio le associazioni ambientalistiche ad ogni alluvione si spendono in una cavolata, ovvero dicono se si spende x si mette IN SICUREZZA il territorio. A questo proposito la frase è una sciocchezza colossale, anche senza limiti di spesa (e quasi ci siamo) è impossibile mettere in SICUREZZA del territorio. possiamo ridurre i rischi, renderlo il più accettabili possibili. E questo mettendo insieme più azioni diverse, che in altri paesi vengono concertate con la popolazione senza il modello topdown italiano. Un esmepio, dove necessario e economicamente compatibile farò interventi e manutenzioni, altrove posso pensare di fare anche qualche riallocazione, in molti posti agirò con azioni di protezione civile educando la popolazione alle inevitabili conseguenze. Ma non pensate che in un posto come Faenza (non lo so nel dettaglio, magari è così) ci si debba organizzare accettando la possibilità di allagamento, dando un ruolo a chiunque, progettando la città e le infrastrutture per reagire adeguatamente all'alluvione ? Bisogna accettare il fatto che in certe parti del paese questi eventi esistono e si ripeteranno, meglio prepararsi TUTTI all'evento piuttosto che fantasticare interventi fantasiosi o inventarsi nemici con cui prendersela ? In italia i volontari di protezione civile sono pochi e un mondo isolato, ma tutti dovremmo esserlo, ma proprio tutti.
...

In fin dei conti  mi dici che lasciare i fiumi intasati di detriti e colmi di canneti, alberi vivi ed alberi caduti, arbusti vari, foci tappate verso il mare, tutte queste situazioni che io ritengo una delle cause delle alluvioni (una delle cause, non la sola), sono invece ininfluenti se non positive ai fini della riduzione del problema.

Ne prendo nota.

Giovanni 
Spagna del Nord e Portogallo
Spagna del Nord e Portogallo
Marocco
Marocco
Valle d'Aosta e Francia  in camper - Ago
Valle d'Aosta e Francia in camper - Ago
Marche d’ottobre: viaggio in camper
Marche d’ottobre: viaggio in camper
Francia in camper: Loira Atlantica e un
Francia in camper: Loira Atlantica e un
Previous Next
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 09:25:23
In risposta al messaggio di Giovanni del 20/09/2024 alle 09:06:29

In fin dei conti  mi dici che lasciare i fiumi intasati di detriti e colmi di canneti, alberi vivi ed alberi caduti, arbusti vari, foci tappate verso il mare, tutte queste situazioni che io ritengo una delle cause delle alluvioni (una delle cause, non la sola), sono invece ininfluenti se non positive ai fini della riduzione del problema. Ne prendo nota. Giovanni 
Ti invio quanto scritto da un geologo comunicatore che leggo oggi, non sono solo io

chpdb


"L'ennesima alluvione in Emilia Romagna fa impressione con picchi di acqua caduta superiori a quelli del disastro del 2023. E, di nuovo, si ripropone il tema della pulizia dei fiumi. Ecco qui molte risposte.

MANUTENZIONE. La manutenzione va bene per eventi moderati. Quello sopra è tutto tranne che moderato. Il sistema di scolo delle acque, con fiumi ristretti nel tempo e argini costruiti molto tempo fa, non sono più sufficienti a far defluire questi carichi idraulici.

PULIZIA FIUMI.
Questo concetto trae la sua origine in una distorsione storica, ovvero che “una volta” si facesse manutenzione. In realtà non è così, “una volta” i fiumi godevano di maggior rispetto da parte dell’uomo, come il territorio ad essi circostante.
Dagli anni ‘40 i fiumi sono stati visti come cave a cielo aperto. È iniziato cosí un processo di incisione dell’alveo stesso tramite l’erosione causando una canalizzazione innaturale dei fiumi con aumento della velocità della corrente e dell’incisione, una minor espansione e una minor ricarica delle falde acquifere.

FIUMI DI PIANURA.
Il parametro più importante é la sezione idraulica ridotta all’osso. I fiumi sono ridotti a canali in pianura estremamente stretti circondati da case e aree industriali.
L’unica pulizia fluviale sensata è la rimozione del legname secco che crea sbarramenti e ostruisce i ponti. Gli alberi “vivi” sono in grado di far rallentare la corrente.
Il cavare sedimento “a mo’ di pulizia” è sciocco: aumenta velocità ed erosione e ostacola il sano trasporto solido dei fiumi fondamentale per il mantenimento dei litorali.
Inoltre se ho un’area di 1 km quadrato a terreno naturale e metà lo perdo perché ho cementato, rendendolo impermeabile, l’acqua caduta non verrà mai assorbita e finirà nei fiumi.

SPAZIO AI FIUMI.
Nessuno dice di lasciare i fiumi al naturale come migliaia di anni fa. Bisogna concentrarsi su aree specifiche con interventi organici. Il sistema va "allargato" per far riprendere certe aree golenali ai fiumi. O arretramenti di argine e/o eliminazione degli stessi. Solo cosí la sezione si allarga e tutto ne trae beneficio. Altrimenti sarà sempre peggio."


Non è che non si debba mai fare nulla, ma alcune volte i corsi d'acqua funzionano in maniera controintuitiva; l'idea di fare dei "tubi" lisci e puliti per far correre via l'acqua non è praticabile ed è dannosa, ma non (solo) per questioni ecologiche, ma soprattutto di sicurezza. Io non sto facendo discorsi ecologici, ma a tutela della vita e dei beni delle persone. Ma non sono mie opinioni, è la prassi. Poi alcuni colleghi per far carriera vogliono compiacere ai politici che hanno le stesse idee prive di fondamento, e spendono cifre colossali in disalvei con le conseguenze che si vedono, non servono a nulla. 
Tu vedi un fiume pieno di vegetazione, magari era stato manutenuto pochi mesi fa e la vegetazione ci mette un amen a colmarlo.
Un ultimo dato, inun evento che sto osservando in area alpina il medesimo corso d'acqua nello spazio di un'ora circa prima ha colmato l'intero alveo uscendo e coinvolgendo diversi automezzi nella vicina strada (nessun morto per puro caso) e poi lo stesso è stato sottoescavato di un metro, per una escursione del fondo alveo di 5-6 metri nel giro di un'ora. Sai cosa gliene frega al torrente della quota di fondo alveo all'inizio dell'evento ? Niente.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 20/09/2024 alle 09:28:32
19
Grinza
Grinza
rating

16/02/2006 63172
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 09:41:24
Chissà che fine hanno fatto i soldi stanziati….
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 09:47:58
In risposta al messaggio di Grinza del 20/09/2024 alle 09:41:24

Chissà che fine hanno fatto i soldi stanziati….
Guarda, alcune cose hanno senza dubbio funzionato, perché quello su cui non si riflette è che poteva andare molto peggio. Altro ... nei primi minuti dell'alluvione completamente spostato dal corso d'acqua. In ogni caso per questi interventi ci sono troppi, troppi soldi.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
7
Gege01
Gege01
18/07/2018 2049
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 11:10:42
Oltre a condividere in toto l' intervento di dani1697 delle 9.25 (che in sostanza riprende quello di cui avevo parlato, il letto di esondazione dei fiumi...), mi permetto di segnalare l'intervista al Corriere della Sera del Dottor Paride Antolini, presidente dell'ordine dei Geologi dell'Emilia Romagna.

Buona lettura.

Invita ad avere «coraggio». E a guardare in faccia una realtà nella quale ci sono zone « difficilmente difendibili dalle alluvioni». Il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna, Paride Antolini, avverte che di fronte a eventi del genere, così imponenti e ormai tutt’altro che eccezionali, «c’è poco da fare. Non bastano le casse di espansione, non basta abbassare le golene e adeguare le sezioni, occorre dare spazio all’acqua senza se e senza ma».

E dunque ci vuole il coraggio. Inteso come «il coraggio di dirsi le cose in faccia, il coraggio per chi ha sempre rifiutato l’idea del cambiamento climatico di ammetterlo, il coraggio di smettere di fare polemiche politiche, il coraggio di fare azioni sul territorio drastiche. E il cittadino capisca che qui ci vorranno anni per risolvere in parte i problemi». Insomma il messaggio è che  vivere vicino a certi corsi d’acqua è un rischio che qualsiasi tipo di intervento non riuscirà a prevenire o scongiurare, sicuramente non nel breve periodo secondo Antolini. Anche la pulizia dei fiumi e dei fossi, con piogge di questa intensità, «è paragonabile alle cure omeopatiche» continua lo specialista, per rendere l’idea dell’impotenza. «Determinate aree vicine ai fiumi, che noi geologi conosciamo benissimo, sono difficilmente difendibili dalle alluvioni». Le precipitazioni di questi giorni hanno  «vanificato il lavoro di un anno e mezzo: troppo vicino all’alluvione del maggio 2023 e troppo intenso questo evento, non ha lasciato il tempo per realizzare i complessi interventi necessari per affrontare il tema del cambiamento climatico». Nella precedente occasione l’indicazione dei geologi andava nel senso di «dare spazio ai fiumi» come «strada principale da intraprendere. Oggi più che mai, nella drammaticità di queste ore, ribadiamo il concetto come principale tipo di intervento necessario per affrontare i problemi legati agli eventi alluvionali». 


E fa l’esempio di Modigliana dove, dice, «la situazione sarebbe addirittura peggiore». Nelle prossime ore il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna andrà in sopralluogo in alcuni dei luoghi colpiti dalla nuova alluvione. «Un particolare pensiero e  piena solidarietà ai cittadini, ai sindaci e agli operatori di Protezione civile — è stato il suo pensiero — vivere queste situazioni ti fa sentire impotente. Guardi i livelli idrometrici dei fiumi, i punti di misura che progressivamente da verde diventano gialli, arancioni e rossi; il pensiero corre ai cittadini coinvolti, ai sindaci, agli operatori della Protezione civile». La conclusione dell’esperto è che «il pubblico dovrà fare  passi da gigante per adeguare le azioni sul territorio a questi eventi, ma anche il privato non è esente dall’essere coinvolto nella gestione del territorio: ognuno nel suo, piccolo o grande che sia, specialmente in ambito agricolo dove vanno cambiate determinate pratiche. Il messaggio è chiaro, il momento è difficile, niente polemiche e lavoriamo per uscire da questa situazione».
Gegè (e non Gege01!) su Boeing 747 (Katamarano 50 MY19)

Modificato da Gege01 il 20/09/2024 alle 11:11:37
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 11:36:55
In risposta al messaggio di Gege01 del 20/09/2024 alle 11:10:42

Oltre a condividere in toto l' intervento di dani1697 delle 9.25 (che in sostanza riprende quello di cui avevo parlato, il letto di esondazione dei fiumi...), mi permetto di segnalare l'intervista al Corriere della Sera del
Dottor Paride Antolini, presidente dell'ordine dei Geologi dell'Emilia Romagna. Buona lettura. Invita ad avere «coraggio». E a guardare in faccia una realtà nella quale ci sono zone «difficilmente difendibili dalle alluvioni». Il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna, Paride Antolini, avverte che di fronte a eventi del genere, così imponenti e ormai tutt’altro che eccezionali, «c’è poco da fare. Non bastano le casse di espansione, non basta abbassare le golene e adeguare le sezioni, occorre dare spazio all’acqua senza se e senza ma». E dunque ci vuole il coraggio. Inteso come «il coraggio di dirsi le cose in faccia, il coraggio per chi ha sempre rifiutato l’idea del cambiamento climatico di ammetterlo, il coraggio di smettere di fare polemiche politiche, il coraggio di fare azioni sul territorio drastiche. E il cittadino capisca che qui ci vorranno anni per risolvere in parte i problemi». Insomma il messaggio è che vivere vicino a certi corsi d’acqua è un rischio che qualsiasi tipo di intervento non riuscirà a prevenire o scongiurare, sicuramente non nel breve periodo secondo Antolini. Anche la pulizia dei fiumi e dei fossi, con piogge di questa intensità, «è paragonabile alle cure omeopatiche» continua lo specialista, per rendere l’idea dell’impotenza. «Determinate aree vicine ai fiumi, che noi geologi conosciamo benissimo, sono difficilmente difendibili dalle alluvioni». Le precipitazioni di questi giorni hanno «vanificato il lavoro di un anno e mezzo: troppo vicino all’alluvione del maggio 2023 e troppo intenso questo evento, non ha lasciato il tempo per realizzare i complessi interventi necessari per affrontare il tema del cambiamento climatico». Nella precedente occasione l’indicazione dei geologi andava nel senso di «dare spazio ai fiumi» come «strada principale da intraprendere. Oggi più che mai, nella drammaticità di queste ore, ribadiamo il concetto come principale tipo di intervento necessario per affrontare i problemi legati agli eventi alluvionali».  E fa l’esempio di Modigliana dove, dice, «la situazione sarebbe addirittura peggiore». Nelle prossime ore il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna andrà in sopralluogo in alcuni dei luoghi colpiti dalla nuova alluvione. «Un particolare pensiero e piena solidarietà ai cittadini, ai sindaci e agli operatori di Protezione civile — è stato il suo pensiero — vivere queste situazioni ti fa sentire impotente. Guardi i livelli idrometrici dei fiumi, i punti di misura che progressivamente da verde diventano gialli, arancioni e rossi; il pensiero corre ai cittadini coinvolti, ai sindaci, agli operatori della Protezione civile». La conclusione dell’esperto è che «il pubblico dovrà fare passi da gigante per adeguare le azioni sul territorio a questi eventi, ma anche il privato non è esente dall’essere coinvolto nella gestione del territorio: ognuno nel suo, piccolo o grande che sia, specialmente in ambito agricolo dove vanno cambiate determinate pratiche. Il messaggio è chiaro, il momento è difficile, niente polemiche e lavoriamo per uscire da questa situazione».
...
Grazie :-)
In quello che scrivi c'è un elemento fondamentale che dobbiamo cambiare culturalmente. Che questo è un processo che ci vede tutti partecipi, non ci sono soggetti, anzi non soggetti (visto che si dice "non scavano" "non fanno" senza soggetto) che fanno e altri che conducono la vita ignorando la questione, aspettando che ci pensi lo stato. tempo fa sentii i corrispettivi svizzeri che dicevano che  sopratutto nelle aree rurali i progetti venivano illustrati e discussi in pubblico con i tecnici, decidendo collettivamente i rapporti costi benefici delle singole opere. E' chiaro che discutendo quotidianamente con i tecnici a nessuno viene più in mente di dire "non scavano i fiumi", pena essere preso in giro dagli altri per la stupidaggine nota a tutti.
Ma nell'essere tutti partecipi, io intendo soprattutto la parte di protezione civile; se si accetta come inevitabile che se si vive in certi luoghi si possa andare a bagno, io lo ripeto, credo che tutta la popolazione deve essere allo stesso tempo soccorsa e soccorritrice. Oggi gli "angeli del fango" non hanno più senso. Tutti devono avere giacca ad alta evidenza e stivaloni, sapere dove andare e cosa fare con dovuta formazione. Vi faccio ridere, anche i bambini, sopratutto i bambini.
 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
19
Grinza
Grinza
rating

16/02/2006 63172
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 11:37:15
Qualcuno però ne dovrà rispondere, dovrà spiegare il perché 
IMG_8905.jpeg
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
8
superduke46
superduke46
27/09/2017 2701
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 11:42:36
in Thailandia che sono abituati con i monsoni alle alluvioni non hanno mai visto fino ad ora delle piogge torrenziali come quest'anno
prima si trattava solo di strade allagate ma era la norma ora l'acqua ha sommerso quasi del tutto le case
 
7
Gege01
Gege01
18/07/2018 2049
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 12:21:40
In risposta al messaggio di Grinza del 20/09/2024 alle 11:37:15

Qualcuno però ne dovrà rispondere, dovrà spiegare il perché 
Sentivo che i soldi sono stati stanziati, ma mancano i decreti per poterli spendere.

Non ho approfondito la questione perché non mi interessa, ma la cosa non mi meraviglierebbe affatto.
D'altronde la politica è fatta di annunci e proclami ad effetti "dimenticandosi" volutamente di alcune informazioni per tirare l'opinione pubblica al proprio partito.

Che s. c. h. i. f. o.!
Gegè (e non Gege01!) su Boeing 747 (Katamarano 50 MY19)

Modificato da Gege01 il 20/09/2024 alle 12:27:47
7
Gege01
Gege01
18/07/2018 2049
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 12:27:09
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/09/2024 alle 11:36:55

Grazie :-) In quello che scrivi c'è un elemento fondamentale che dobbiamo cambiare culturalmente. Che questo è un processo che ci vede tutti partecipi, non ci sono soggetti, anzi non soggetti (visto che si dice non scavano
non fanno senza soggetto) che fanno e altri che conducono la vita ignorando la questione, aspettando che ci pensi lo stato. tempo fa sentii i corrispettivi svizzeri che dicevano che  sopratutto nelle aree rurali i progetti venivano illustrati e discussi in pubblico con i tecnici, decidendo collettivamente i rapporti costi benefici delle singole opere. E' chiaro che discutendo quotidianamente con i tecnici a nessuno viene più in mente di dire non scavano i fiumi, pena essere preso in giro dagli altri per la stupidaggine nota a tutti. Ma nell'essere tutti partecipi, io intendo soprattutto la parte di protezione civile; se si accetta come inevitabile che se si vive in certi luoghi si possa andare a bagno, io lo ripeto, credo che tutta la popolazione deve essere allo stesso tempo soccorsa e soccorritrice. Oggi gli angeli del fango non hanno più senso. Tutti devono avere giacca ad alta evidenza e stivaloni, sapere dove andare e cosa fare con dovuta formazione. Vi faccio ridere, anche i bambini, sopratutto i bambini.  
...
Ho fatto parte per oltre 10 anni della Protezione Civile e gli unici incarichi che coprivamo erano le gare ciclistiche (come addetti alla viabilità), qualche fiera di paese e l'assistenza stradale davanti alle scuole elementari e media.

In 10 anni solo una volta abbiamo partecipato alla pulizia di circa 20 metri di un fiume.

Anche qui manca una riforma totale del settore con conoscenze e mezzi adeguati. Fino a quando l'amministrazione comunale vedrà la Protezione Civile come "manodopera gratis" come sostituzione di personale pubblico, temo che non andremo da nessuna parte.

PS: ho lasciato la Protezione Civile proprio perché gli incarichi erano tutto tranne che "protezione civile" 
Gegè (e non Gege01!) su Boeing 747 (Katamarano 50 MY19)
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 12:32:45
In risposta al messaggio di Gege01 del 20/09/2024 alle 12:27:09

Ho fatto parte per oltre 10 anni della Protezione Civile e gli unici incarichi che coprivamo erano le gare ciclistiche (come addetti alla viabilità), qualche fiera di paese e l'assistenza stradale davanti alle scuole elementari
e media. In 10 anni solo una volta abbiamo partecipato alla pulizia di circa 20 metri di un fiume. Anche qui manca una riforma totale del settore con conoscenze e mezzi adeguati. Fino a quando l'amministrazione comunale vedrà la Protezione Civile come manodopera gratis come sostituzione di personale pubblico, temo che non andremo da nessuna parte. PS: ho lasciato la Protezione Civile proprio perché gli incarichi erano tutto tranne che protezione civile 
...
Ai comuni vengono lasciate responsabilità che non sono assolutamente in grado di ottemperare.
Opere idrauliche complesse non sono realizzabili in un anno, inutile guardarci intorno un anno è insufficiente. Polemica politica che è rumore di fondo.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
9
Kiboko
Kiboko
25/08/2016 406
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 13:01:46
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/09/2024 alle 09:25:23

Ti invio quanto scritto da un geologo comunicatore che leggo oggi, non sono solo io chpdb L'ennesima alluvione in Emilia Romagna fa impressione con picchi di acqua caduta superiori a quelli del disastro del 2023. E, di nuovo,
si ripropone il tema della pulizia dei fiumi. Ecco qui molte risposte. MANUTENZIONE. La manutenzione va bene per eventi moderati. Quello sopra è tutto tranne che moderato. Il sistema di scolo delle acque, con fiumi ristretti nel tempo e argini costruiti molto tempo fa, non sono più sufficienti a far defluire questi carichi idraulici. PULIZIA FIUMI. Questo concetto trae la sua origine in una distorsione storica, ovvero che “una volta” si facesse manutenzione. In realtà non è così, “una volta” i fiumi godevano di maggior rispetto da parte dell’uomo, come il territorio ad essi circostante. Dagli anni ‘40 i fiumi sono stati visti come cave a cielo aperto. È iniziato cosí un processo di incisione dell’alveo stesso tramite l’erosione causando una canalizzazione innaturale dei fiumi con aumento della velocità della corrente e dell’incisione, una minor espansione e una minor ricarica delle falde acquifere. FIUMI DI PIANURA. Il parametro più importante é la sezione idraulica ridotta all’osso. I fiumi sono ridotti a canali in pianura estremamente stretti circondati da case e aree industriali. L’unica pulizia fluviale sensata è la rimozione del legname secco che crea sbarramenti e ostruisce i ponti. Gli alberi “vivi” sono in grado di far rallentare la corrente. Il cavare sedimento “a mo’ di pulizia” è sciocco: aumenta velocità ed erosione e ostacola il sano trasporto solido dei fiumi fondamentale per il mantenimento dei litorali. Inoltre se ho un’area di 1 km quadrato a terreno naturale e metà lo perdo perché ho cementato, rendendolo impermeabile, l’acqua caduta non verrà mai assorbita e finirà nei fiumi. SPAZIO AI FIUMI. Nessuno dice di lasciare i fiumi al naturale come migliaia di anni fa. Bisogna concentrarsi su aree specifiche con interventi organici. Il sistema va allargato per far riprendere certe aree golenali ai fiumi. O arretramenti di argine e/o eliminazione degli stessi. Solo cosí la sezione si allarga e tutto ne trae beneficio. Altrimenti sarà sempre peggio. Non è che non si debba mai fare nulla, ma alcune volte i corsi d'acqua funzionano in maniera controintuitiva; l'idea di fare dei tubi lisci e puliti per far correre via l'acqua non è praticabile ed è dannosa, ma non (solo) per questioni ecologiche, ma soprattutto di sicurezza. Io non sto facendo discorsi ecologici, ma a tutela della vita e dei beni delle persone. Ma non sono mie opinioni, è la prassi. Poi alcuni colleghi per far carriera vogliono compiacere ai politici che hanno le stesse idee prive di fondamento, e spendono cifre colossali in disalvei con le conseguenze che si vedono, non servono a nulla.  Tu vedi un fiume pieno di vegetazione, magari era stato manutenuto pochi mesi fa e la vegetazione ci mette un amen a colmarlo. Un ultimo dato, inun evento che sto osservando in area alpina il medesimo corso d'acqua nello spazio di un'ora circa prima ha colmato l'intero alveo uscendo e coinvolgendo diversi automezzi nella vicina strada (nessun morto per puro caso) e poi lo stesso è stato sottoescavato di un metro, per una escursione del fondo alveo di 5-6 metri nel giro di un'ora. Sai cosa gliene frega al torrente della quota di fondo alveo all'inizio dell'evento ? Niente.
...
Come già avevo scritto, non sono d'accordo
Geologo anche io, ma preferisco lasciare la parola al presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna che conosce  il territorio molto meglio di me

https://www.cesenatoday.it/cron...


"Di fronte ad eventi del genere c’è poco da fare, non bastano le casse di espansione, non basta abbassare le golene e adeguare le sezioni, occorre dare spazio all’acqua senza se e senza ma"

E poco dopo
"Sappiamo che c’è un folto gruppo di pensiero che i nvoca continuamente come un mantra la pulizia dei fiumi e dei fossi come operazione necessaria e sufficiente per affrontare il problema, soluzioni che con queste precipitazioni sono paragonabili alle cure omeopatiche.
Determinate aree vicine ai fiumi che noi geologi conosciamo benissimo sono difficilmente difendibili dalle alluvioni, ora ci vuole coraggio, il coraggio di dirsi le cose in faccia, il coraggio per chi ha sempre rifiutato l’idea del cambiamento climatico di ammetterlo, il coraggio di smettere di fare polemiche politiche, il coraggio di fare azioni sul territorio drastiche, e il cittadino capisca che qui ci vorranno anni per risolvere in parte i problem
i"

Dare "spazio all'acqua" vuol dire che non ci deve essere nulla di umano nei paraggi dei fiumi, perchè in queste situazioni verrebbe spazzato via.. 
Quando bagnate l'orto con i canali fatti da voi con la zappa e il terriccio, sono sicuro che fate attenzione a quanta acqua immettete, se no correte il rischio di esondare nei canali vicini.
E che se non riuscite a regolare bene la portata, forse farete canali più largi e argini più alti, o predisporrete delle aree dove l'eccesso possa fluire senza inondare i canali vicini, così che si possano gestire i picchi con più acqua
E siccome siete bravi,, avete fatto il tutto pure con ampi margini
Bene, ora che avete preparato i canali per bene per affrontare anche i picchi, che li tenete puliti, che avet elasciato spazio intorno, avete anche cacciato le nutrie e pure il gatto che si era addormentato al fresco sotto i pomodori, ecco, ora prendete un bidone da 100 lt pieno d'acqua e rovesciatelo in un colpo solo nel vostro canaletto.
Cosa accadrà?. 
Che itutto quello che avete fatto, non sarà servito a nulla e che i vostri canali, ben fatti, larghi e puliti, con le golene e quant'altro, saranno spazzati via e l'acqua arriverà dappertutto 
Ecco, la stessa cosa è successa in Polonia, Austria, Romania e in Emilia Romagna

Sarebbe ora di capire che i fenomeni violenti sono causati dal cambiamento climatico, i danni alle persone e alle cose  dal consumo eccessivo del suolo e dall'incomprensione delle conseguenze del cambiamento climatico.
Solo che i fenomeni violenti crescono sia in frequenza che in intensità, ma l'incomprensione della gravità della situazione cresce anch'essa. 
 
Cercate la vostra anima, andate a fiutare il vento, andate via, lontano. (J. Kerouac)
18
archimede1
archimede1
18/09/2007 6155
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2024 alle: 18:57:36
Qui dove abito c'era una volta tra due anse di fiumi campagna, che ogni 6/7 anni andava sotto acqua parlo di 50 anni fa.
QUando andava sotto acqua problemi 0 perché i raccolti erano Gia fatti. Rimaneva l'acqua 1/2 giorni e poi si ritirava.
Poi hanno messo un'idrovora per evitare che si allagasse, poi hanno costruito un centro commerciale visto che non si allargava più.
Nel 2018 c'è stata una pioggia intensissima per 4 giorni, i livelli dei due fiumi sono arrivati a 10 cm per esondare e l'idrovora lavorava intensamente per tenere asciutto il centro commerciale.
Quanto ci vorra perche prima o poi finisca a mollo?
Hanno alzato gli argini di 20cm, però hanno messo un'altra idrovora nell'argine piu a monte per impedire che si allarghi una zona residenziale di nuova costruzio, sempre in zona dove anni fa senza idrovore finiva sotto acqua ma allora era campagna. 
Quanto manchera che piova una giornata in più con la intensita del 2018. 
Quanti finiranno sotto acqua idrovora compresa, quando qualche argine verrà superato e poi spianato dall'acqua?
Visto come ultimamente si intensificano le precipitazioni in cosi poco tempo.
Perché qui quando c'è scirocco con il mare che non riceve e le nuvole scaricano precipitazioni intense che permangono per giorni e giorni perché incontrano la montagna.
Però continuano a tombare fossi che erano larghi 3m e fondi 2 e facevano da casse di scomata e al loro posto vengono costruire zone industriali dove una volta si andava sotto acqua ogni 5/7 anni senza l'aiuto delle idrovore.
Mah.

Modificato da archimede1 il 20/09/2024 alle 19:04:43
22
Giovanni
Giovanni
rating

28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 22/09/2024 alle: 15:45:09

Volevo evitare altri interventi ma i polpastrelli mi prudono e non posso star zitto. Sono stati fatti esempi a pene di segugio tipo l'innaffiamento dell'orto, l'erosione dei margini o cose del genere. Nell'inaffiamento originariamente l'acqua deve restare sul posto, non andarsene; l'erosione avviene con medie e forti correnti e non con le miti correnti delle pianure ma guarda caso, queste alluvioni avvengono di frequente nelle pianure. L'erosione in pianura, nelle curve strette, c'è anche nelle miti correnti ma, prima di apprezzarne gli effetti, passano decenni e decenni.

Non sono geologo, per fortuna. Si, perché se questi sono i geologi, quelli che si arrogano il diritto di curare l'ambiente, stiamo freschi; siamo come con gli ambientalisti che predicano che l'edera attaccata agli alberi faccia bene all'albero.

Se un fiume all'origine, quando le sue sponde erano pulite, quando il suo letto era sgombro (era così perché sviluppato così e l'uomo aveva provveduto affinché quella portata non si riducesse), poteva portare esempio 100 mila litri/secondo, oggi come sono ridotti i fiumi avranno si e no la portata ridotta ad un decimo. E' ovvio che se cade pioggia che sarebbe necessaria una evacuazione di 120 mila litri/secondo, quel fiume dell'origine, esonderebbe, ma esonderebbe solo per 20 mila litri/secondo. Quel fiume com'è conciato oggi, può portare 10 mila litri/secondo per cui una pioggia eccezionale di 120 mila litri/secondo esonderebbe per ben 100 mila litri/secondo. La matematica non è un'opinione. 

Nessuno che abbia parlato dell'alluvione provocata dal fiume Lamone. Le televisioni, hanno famiglia pure loro, hanno fatto vedere uno o due secondi del perché quel fiume è esondato: bloccato dai detriti lasciati nel letto del fiume che al primo ponte ha creato un tappo insuperabile.

Spero di riuscire a restare in silenzio anche perdurando gli stridori delle unghie dei geologi sugli specchi. Per favore, geologi, lo so che tenete anche voi famiglia ed oggi è obbligo il political correct, ma un po' di amor proprio non guasterebbe. Non portatevi a confrontarvi con le assistenti sociali, struttura assolutamente inutile se non dannosa. 

Giovanni
12
penguin46
penguin46
02/10/2013 1074
Rispondi Abuso
Inserito il 22/09/2024 alle: 16:23:16
In risposta al messaggio di Giovanni del 22/09/2024 alle 15:45:09

Volevo evitare altri interventi ma i polpastrelli mi prudono e non posso star zitto. Sono stati fatti esempi a pene di segugio tipo l'innaffiamento dell'orto, l'erosione dei margini o cose del genere. Nell'inaffiamento originariamente
l'acqua deve restare sul posto, non andarsene; l'erosione avviene con medie e forti correnti e non con le miti correnti delle pianure ma guarda caso, queste alluvioni avvengono di frequente nelle pianure. L'erosione in pianura, nelle curve strette, c'è anche nelle miti correnti ma, prima di apprezzarne gli effetti, passano decenni e decenni. Non sono geologo, per fortuna. Si, perché se questi sono i geologi, quelli che si arrogano il diritto di curare l'ambiente, stiamo freschi; siamo come con gli ambientalisti che predicano che l'edera attaccata agli alberi faccia bene all'albero. Se un fiume all'origine, quando le sue sponde erano pulite, quando il suo letto era sgombro (era così perché sviluppato così e l'uomo aveva provveduto affinché quella portata non si riducesse), poteva portare esempio 100 mila litri/secondo, oggi come sono ridotti i fiumi avranno si e no la portata ridotta ad un decimo. E' ovvio che se cade pioggia che sarebbe necessaria una evacuazione di 120 mila litri/secondo, quel fiume dell'origine, esonderebbe, ma esonderebbe solo per 20 mila litri/secondo. Quel fiume com'è conciato oggi, può portare 10 mila litri/secondo per cui una pioggia eccezionale di 120 mila litri/secondo esonderebbe per ben 100 mila litri/secondo. La matematica non è un'opinione.  Nessuno che abbia parlato dell'alluvione provocata dal fiume Lamone. Le televisioni, hanno famiglia pure loro, hanno fatto vedere uno o due secondi del perché quel fiume è esondato: bloccato dai detriti lasciati nel letto del fiume che al primo ponte ha creato un tappo insuperabile. Spero di riuscire a restare in silenzio anche perdurando gli stridori delle unghie dei geologi sugli specchi. Per favore, geologi, lo so che tenete anche voi famiglia ed oggi è obbligo il political correct, ma un po' di amor proprio non guasterebbe. Non portatevi a confrontarvi con le assistenti sociali, struttura assolutamente inutile se non dannosa.  Giovanni
...
Bagnacavallo sta a 11 metri sul livello del mare
forse anche per questo il terreno non assorbe in presenza di forti piogge
 
15
naldorm
naldorm
05/08/2010 1077
Rispondi Abuso
Inserito il 22/09/2024 alle: 16:54:09
In Corea del Nord sono per le (non) soluzioni drastiche.

www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/21/la-corea-del-nord-ha-giustiziato-numerosi-funzionari-accusandoli-dellalluvione-di-luglio-la-ricostruzione-dei-servizi-sudcoreani/7702284/
Fernando
6
michele16
michele16
27/03/2019 277
Rispondi Abuso
Inserito il 22/09/2024 alle: 21:24:32
Ora come commissario, hanno incaricato la Priolo, vedrete che non ci saranno più problemi.
michele16
SostaGruppiCompagniItaliaEsteroMarchiMeccanicaCellulaAccessoriEventiLeggiComportamentiDisabiliIn camper perAltro CamperAltroExtra
Come-scegliere-il-camper
2
164k Facebook
342k Instagram
42,6k TikTok
72,6k Youtube
CamperOnLine - Copyright © 1998-2025 - P.Iva 06953990014
Informativa privacy
Loading...

Accedi

Recupera Password
Nuovo utente

Vuoi eliminare il messaggio?

Sottoscrizione

Anteprima

PREFERENZA

Il messaggio è in fase di inserimento.

loading

CamperOnLine

Buongiorno gentile utente,

da oltre 20 anni Camperonline offre gratuitamente tutti i suoi servizi
grazie agli inserzionisti che ci hanno dato la loro fiducia, permettici di continuare il nostro lavoro disattivando il blocco delle pubblicità.

Grazie della collaborazione.

Azione eseguita con successo

Azione Fallita

Condividi

Condividi questa pagina con:

O copia il link