In risposta al messaggio di ledzep del 26/02/2019 alle 11:13:58A me sia alla mutua all'estero sia dal ministero della sanita e' stato detto, che la tessera europea deve rilasciare italia. Adesso mi sono presa la briga di ricotrollare tutti i siti possibili e ho trovato la dichiarazione della responsabile della assicurazione che abbiamo scelto, dice che sono loro che devono rilasciare la tessera europea per i pensionati eu residenti nel paese. Guarda, non si finisce mai di imparare! Ho gia stampato tutto \e appena li partiro in quinta. Anche perche nache io sono assicurata con loro, ma non e' mio problema, ho anche la tessera italiana, anche la loro regolare avendo io due cittadinanze e due passaporti. E due pensioni... :)
per iscriversi all'Aire si va al proprio Comune e si comunica il paese e il luogo di residenza (non tutti i paesi hanno la procedura di residenza italiana. Per esempio in Francia una bolletta elettrica intestata vale comeresidenza, non si va mai in Comune) Per quel che riguarda la Carta di Identità vale quella che si ha fino alla scadenza e comunque si può sempre rifare nel proprio Comune, alla quale anagrafe si rimane iscritti me nell'elenco dei cittadini iscritti all'Aire. Per rinnovare il passaporto si va invece al Consolato più vicino alla nuova residenza. Per l'assistenza sanitaria ci si avvale di quella del paese di residenza e, se temporaneamente in Italia, si usa la tessera Europea.
In risposta al messaggio di chorus del 25/02/2019 alle 22:45:29Si, tanta familiarità con le norme al punto di doverle prendere in considerazione, oramai, con molta leggerezza ma contestualmente con le opportune "pinze"!! Perdonami ma, proprio in virtù di stare alle dipendenze pubbliche, ne ho viste tante al punto da dedurre che se una cosa fa comodo non c'è norma che tenga! Specie se da ambo le parti...
Mi sembra di ricordare che tu abbia una certa familiarità con le norme: digita su Google convenzione contro le doppie imposizioni Italia Portogallo e leggi l'art. 19, secondo paragrafo (secondo comma, nelle convenzioni internazionaliil comma si chiama paragrafo). Ti consiglio di stamparlo e di leggerlo con calma, magari scrivendo sopra alla parola Stato lo Stato di riferimento (Italia o Portogallo). Purtroppo le convenzioni internazionali, ancorché tradotte in italiano, sono molto difficili da leggere e da comprendere (almeno io faccio molta fatica). Fammi poi sapere, ciao!
In risposta al messaggio di morodirho del 26/02/2019 alle 08:41:30ciao Moro di Rho
potrei farlo, vendendo la mia casa di residenza ( a rho) e prendendo una casa in Portogallo, essendo separato, la mia ex moglie rimarrebbe in Italia, poi avendo anche una casa al mare potrei farmi le vacanze in Italia,Pero'vorrei raccontare quello che mi è successo a Zagabria il mese di novembre u.s.Stavo telefonando e ,logicamente ,parlavo italiano quando sono stato interpellato da uno sconosciuto il quale mi ha detto di essere un pensionato italiano residente in Bulgaria ,che si trovava a Zagabria per turismo.Alla mia domanda come si trovasse in Bulgaria, la risposta è stata lapidaria: ''si sta malissimo'',ma almeno non pago le tasse '' Questo è il motivo che mi trattiene dal trasferirmi all'estero,certo non andrei in Bulgaria , ma in definitiva ( visto il mio reddito) mi domando se valga la pena tagliare i ponti con tutto il passato per qualche centinaia di euro di differenza,
In risposta al messaggio di carlobg del 27/02/2019 alle 08:53:16Detta così tu hai solo la residenza formale in Bulgaria, attestata da documentazione più o meno idonea.
ciao Moro di Rho io risiedevo in bulgaria da diversi anni perche ci ho lavorato fino al 2002 ma da 3 anni ho spostato la residenza fiscale per percepire la pensione lorda,dunque il paese è in costante evoluzione sta moltomigliorando non come in italia che peggiora nella mia citta che è la terza come percentuale di criminalita,è inutile dire che l'italia è il più bel paese sia come clima che come gente,come sicurezza mi sento più sicuro in bulgaria non si vedono africani ubriachi in giro e nella metropolitana non è raro trovare un polizziotto che controlla i documenti,per la convenienza bisogna vedere la cifra netta che si percepiva in italia per far si che il gioco valga la candela la cifra a mio parere deve essere almeno sopra euro.1500.netti mensili,e poi se hai una piccola proprieta in italia viene tassata come seconda casa e viene un botto,per dovere permanere in loco non credo che possano controllarti io vado ha svernare in marocco per circa 4 mesi poi in estate vado in grecia 3 mesi qualche viaggio culturale circa 15 gg.in italia per un saluto agli amici (che sono quelli che più mi mancano) e per pagare le varie tasse praticamente in bg ci resto solo 2 o 3 mesi all'anno non ho avuto mai nessun controllo ho ricevuto solo una lettera dell'esistenza in vita che mi sono recato all'ambasciata di sofia e mi hanno regolarizzato loro,per quello che riguarda il portogallo ho degli amici che risiedono in algarve ma mi dicono che c'è sempre vento,e per vie traverse non sò se è vero ma dicono che dal 2020 non sarà più possibile l'esenzione totale per i 10 anni della tassazione sulle pensioni,
In risposta al messaggio di vincenzo 59 del 26/02/2019 alle 21:39:30si prende la macchina, si torna in italia, si va in comune e si comunica il cambio di residenza. I vigili vengono a controllare, si viene cancellati dall'Aire e morta lì. Si chiede una nuova tessera sanitaria e quando scade si fa anche una nuova carta di identità.
Una curiosità: se per una qualunque necessità (una cosa classica e naturale potrebbe essere avere bisogno di assistenza) l'esule volesse tornare in Italia? Si sente sempre parlare delle modalità per potersene andare,ma nessuno accenna alle formalità del rientro (se esistono). Precedentemente qualcuno ha accennato alla ' perdita di diritti pregressi'. Qualcuno ha informazioni? Grazie.
In risposta al messaggio di chorus del 27/02/2019 alle 09:18:06Scusa, pero se sono residente in italia poi sto 3 mesi in Marocco e 3 in Spagna piu faccio altri giri piu corti, che conseguenze avro? E se la stessa cosa la faccio se vivo in Bulgaria che conseguenze avro?
Detta così tu hai solo la residenza formale in Bulgaria, attestata da documentazione più o meno idonea. Sostanzialmente non vi dimori tutto l'anno ma per un periodo limitato e comunque inferiore ai sei mesi, immagino tusia un cittadino italiano, con la disponibilità di un'abitazione in Italia. Fossi in te mi informerei bene sulle conseguenze (parere spassionato e da non addetto ai lavori).
In risposta al messaggio di jana del 27/02/2019 alle 11:14:29Restando nell'ambito della residenza delle persone fisiche (per le attività economiche si parla di stabile organizzazione, concetto particolarmente impegnativo da spiegare e da comprendere, spesso oggetto di cronache giornalistiche, con richieste miliardarie di tasse), nell'articolo sotto postato il principio è spiegato in modo semplice.
Scusa, pero se sono residente in italia poi sto 3 mesi in Marocco e 3 in Spagna piu faccio altri giri piu corti, che conseguenze avro? E se la stessa cosa la faccio se vivo in Bulgaria che conseguenze avro? Io so per certo,che non devi essere presente in Italia piu di meta del anno piu un giorno. Per il resto non capisco cosa c'entra. CHi controlla cosa? Inps controlla se e quanto sei stato a casa tua all'estero o hai viaggiato?
https://www.fisco7.it/2012/11/i...
In risposta al messaggio di chorus del 27/02/2019 alle 11:24:35Nel mio primo messaggio scritto in questi topic ho dato alcuni consigli spassionati: rileggili jana, vedrai che sono coerenti con quanto scritto nel link che ho postato.
Restando nell'ambito della residenza delle persone fisiche (per le attività economiche si parla di stabile organizzazione, concetto particolarmente impegnativo da spiegare e da comprendere, spesso oggetto di cronache giornalistiche,con richieste miliardarie di tasse), nell'articolo sotto postato il principio è spiegato in modo semplice. Ti riporto un passo importante dell'articolo: Secondo quanto stabilito dalla Circolare n. 304/E/I/2/705 del 2 dicembre 1997, “la cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente e l’iscrizione all’AIRE non costituisce elemento determinante per escludere la residenza o il domicilio dello Stato, ben potendo, questi ultimi, essere desunti con ogni mezzo di prova, anche in contrasto con le risultanze dei registri anagrafici”.
In risposta al messaggio di chorus del 27/02/2019 alle 11:24:35Ma ovviamente! Non basta che trasferisci la residenza all'estero! Se poi stai in Italia piu di quello che devi. E ci mancherebbe... Ma non e' Italia che puo controllare quanto stai nel paese di residenza. E infatti non gliene frega nulla quanto ci stai. Sara specifico forse dico forse il caso di Portogallo, dovei diritti fiscali degli pensionati stranieri mi sembrano piu favorevoli degli stessi portoghesi. Se questa e' una legge speciale per far spendere i soldi degli "immigrati" in Portogallo, giustamente il paese si tutela che li spendi li, Un po come sarebbe se prendi la residenza al sud italia con le agevolazioni fiscali diverse dal resto della popolazione. Se - credo - ti trasferisci in Portogallo ma non chiedi esenzione dalle tasse, non gliene puo fregare di meno, dove e quanto stai. In Italia emplicemente non devi starci neanche un giorno di piu della meta dell'anno piu un giorno. E non devi avere affari in Italia che fanno pensare che la tua attivita si svolge in italia anche se stai all'estero. Mi riferisco sempre ai pensionati, non ho "studiato" i diritti e doveri degli lavoratori e investitori.
Restando nell'ambito della residenza delle persone fisiche (per le attività economiche si parla di stabile organizzazione, concetto particolarmente impegnativo da spiegare e da comprendere, spesso oggetto di cronache giornalistiche,con richieste miliardarie di tasse), nell'articolo sotto postato il principio è spiegato in modo semplice. Ti riporto un passo importante dell'articolo: Secondo quanto stabilito dalla Circolare n. 304/E/I/2/705 del 2 dicembre 1997, “la cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente e l’iscrizione all’AIRE non costituisce elemento determinante per escludere la residenza o il domicilio dello Stato, ben potendo, questi ultimi, essere desunti con ogni mezzo di prova, anche in contrasto con le risultanze dei registri anagrafici”.
In risposta al messaggio di jana del 27/02/2019 alle 12:49:20Guarda, ben lungi da me fare il terrorista, ma qui
Ma ovviamente! Non basta che trasferisci la residenza all'estero! Se poi stai in Italia piu di quello che devi. E ci mancherebbe... Ma non e' Italia che puo controllare quanto stai nel paese di residenza. E infatti nongliene frega nulla quanto ci stai. Sara specifico forse dico forse il caso di Portogallo, dovei diritti fiscali degli pensionati stranieri mi sembrano piu favorevoli degli stessi portoghesi. Se questa e' una legge speciale per far spendere i soldi degli immigrati in Portogallo, giustamente il paese si tutela che li spendi li, Un po come sarebbe se prendi la residenza al sud italia con le agevolazioni fiscali diverse dal resto della popolazione. Se - credo - ti trasferisci in Portogallo ma non chiedi esenzione dalle tasse, non gliene puo fregare di meno, dove e quanto stai. In Italia emplicemente non devi starci neanche un giorno di piu della meta dell'anno piu un giorno. E non devi avere affari in Italia che fanno pensare che la tua attivita si svolge in italia anche se stai all'estero. Mi riferisco sempre ai pensionati, non ho studiato i diritti e doveri degli lavoratori e investitori.
https://www.ilsole24ore.com/art...
In risposta al messaggio di chorus del 27/02/2019 alle 13:06:11Io mi riferisco alle persone i nregola con quanto richiesto dal regolamento italiano, non certo ai furbetti che trasferiscono residenza e poi vivono in italia. Tral 'altro, sinceramente, no ncapisco perche uno non potrebbe vivere in un camper all'estero. Ad esempio in USA e' una pratica diffusa. Ho conosciuto un italiano che ha avuto attivata in italia - specificatamente a Bologna, poi visto la concorenza non riusciva stare sul mercato (ditta delle pulizie e manutenzione giardini...) ha venduto tutto preso un camper vecchio e vissuto in camping in Spagna. Certo non aveva bisogno di agevolazioni fiscali visto che era senza reddito in Italia. Si arrangiava con piccoli lavoretti da un paio di anni. Poi ha iniziato fare cameriere, ha preso un appartamento in affitto, sta programmando di mettere un bar tutto suo. Un personaggio simpatico sui 50 anni. Come vedi, ha vissuto in un campeggio nel camper senza fare furbo, senza chiedere nulla. Quanti oldtimer ci sono in giro che vivono in camper? Io sono convinta che se uno mette residenza comprovata in un camping, va benissimo. Semplicemente i controlli saranno molto piu pignoli per la iscrizione a AIRE: Ma questo lo penso, non lo so...
Guarda, ben lungi da me fare il terrorista, ma qui c'è scritto che l'Inps eroga ogni anno 1 miliardo ai pensionati residenti all'estero. Una cifra di tutto rispetto: prima o poi vedrai che qualcuno costituirà una taskforce di esperti (Inps + Agenzia delle Entrate) per fare qualche (giustissima e sperabilissima) verifica. Aggiungo: su queste cose c'è una superficialità incredibile (non ci sono controlli, non succede mai niente), prova provata è che viene chiesto se ci si può trasferire in Portogallo e soggiornare in campeggio, immagino in camper visto che siamo camperisti. A quel punto vedi come all'Italia gliene frega (uso parole tue).
In risposta al messaggio di jana del 27/02/2019 alle 13:34:58L'art 43 codice civile definisce la residenza come il luogo della dimora abituale; mi spieghi come un camper possa essere considerato una "dimora abituale"?
Io mi riferisco alle persone i nregola con quanto richiesto dal regolamento italiano, non certo ai furbetti che trasferiscono residenza e poi vivono in italia. Tral 'altro, sinceramente, no ncapisco perche uno non potrebbevivere in un camper all'estero. Ad esempio in USA e' una pratica diffusa. Ho conosciuto un italiano che ha avuto attivata in italia - specificatamente a Bologna, poi visto la concorenza non riusciva stare sul mercato (ditta delle pulizie e manutenzione giardini...) ha venduto tutto preso un camper vecchio e vissuto in camping in Spagna. Certo non aveva bisogno di agevolazioni fiscali visto che era senza reddito in Italia. Si arrangiava con piccoli lavoretti da un paio di anni. Poi ha iniziato fare cameriere, ha preso un appartamento in affitto, sta programmando di mettere un bar tutto suo. Un personaggio simpatico sui 50 anni. Come vedi, ha vissuto in un campeggio nel camper senza fare furbo, senza chiedere nulla. Quanti oldtimer ci sono in giro che vivono in camper? Io sono convinta che se uno mette residenza comprovata in un camping, va benissimo. Semplicemente i controlli saranno molto piu pignoli per la iscrizione a AIRE: Ma questo lo penso, non lo so...
In risposta al messaggio di carlobg del 27/02/2019 alle 08:53:16Veramente non so come si fa a abitare in Bulgaria mi sembra di tornare indietro di 250 anni
ciao Moro di Rho io risiedevo in bulgaria da diversi anni perche ci ho lavorato fino al 2002 ma da 3 anni ho spostato la residenza fiscale per percepire la pensione lorda,dunque il paese è in costante evoluzione sta moltomigliorando non come in italia che peggiora nella mia citta che è la terza come percentuale di criminalita,è inutile dire che l'italia è il più bel paese sia come clima che come gente,come sicurezza mi sento più sicuro in bulgaria non si vedono africani ubriachi in giro e nella metropolitana non è raro trovare un polizziotto che controlla i documenti,per la convenienza bisogna vedere la cifra netta che si percepiva in italia per far si che il gioco valga la candela la cifra a mio parere deve essere almeno sopra euro.1500.netti mensili,e poi se hai una piccola proprieta in italia viene tassata come seconda casa e viene un botto,per dovere permanere in loco non credo che possano controllarti io vado ha svernare in marocco per circa 4 mesi poi in estate vado in grecia 3 mesi qualche viaggio culturale circa 15 gg.in italia per un saluto agli amici (che sono quelli che più mi mancano) e per pagare le varie tasse praticamente in bg ci resto solo 2 o 3 mesi all'anno non ho avuto mai nessun controllo ho ricevuto solo una lettera dell'esistenza in vita che mi sono recato all'ambasciata di sofia e mi hanno regolarizzato loro,per quello che riguarda il portogallo ho degli amici che risiedono in algarve ma mi dicono che c'è sempre vento,e per vie traverse non sò se è vero ma dicono che dal 2020 non sarà più possibile l'esenzione totale per i 10 anni della tassazione sulle pensioni,
In risposta al messaggio di chorus del 27/02/2019 alle 13:43:03Cosi a caso ho trovato questo.
L'art 43 codice civile definisce la residenza come il luogo della dimora abituale; mi spieghi come un camper possa essere considerato una dimora abituale?
http://www.vivereincamper.com/2...
In risposta al messaggio di oscar12 del 27/02/2019 alle 13:47:20Noi abbiamo girato Bulgaria diverse volte in largo e in lungo. Sono da distinguere diverse zone. A vivere nelle zone sul mare, Nesebar, Burgas, Varna, ti garantisco che sono posti belli e molto vivibili.
Veramente non so come si fa a abitare in Bulgaria mi sembra di tornare indietro di 250 anni Dalla bocca di lupo sulla strada si comprano le sigarette dico bocca di lupo La scrittura è cirillica non si capisce una parolaQuando fa freddo si pela quando fa caldo si crepa e un paese mussulmano, in albergo bisogna pagare prima perché hanno paura; ogni albergo ha il casinò gestito dalla bo!! Puoi perdere tutto allora soldi prima anche il parcheggiatore li vuole prima. E'il peggior stato ex comunista che esiste nel mondo non so se (ex o no) è un incubo solo gli antichi romani hanno fatto belle cose Vuoi mettere con Argave Portogallo pesce a volontà pescano dall'oceano,una coda di rospo può pesare 10 kg una triglia 500 gr;a proposito mi hanno raccontato che il baccalà non lo cucinano poi cosi bene o c visto mangiare (50 anni fa) dei Portoghesi lo stoccafisso secco con il pane a colazione come noi pane e salsiccia secca Del Noce ex direttore della Rai vive in Portogallo risparmia 120 mila Euro di pensione l ha detto la scorsa settimana in TV. Vieni via non ti rovinare o almeno no illudere gli altri con la Bulgaria.
In risposta al messaggio di jana del 27/02/2019 alle 14:00:51Con la scritta sulla carta d'identità "senza fissa dimora" sarebbe uno spasso; chiunque ti accoglierebbe con gioia: in banca ti darebbero credito illimitato, alle frontiere ti stenderebbero i drappi rossi, in aeroporto al momento dell'imbarco si presenterebbe il capo turno a stringerti la mano e ti porterebbe personalmente le valigie, in caso di ordinari controlli di polizia e carabinieri saresti un modello da seguire, in qualsiasi concessionaria di camper ti farebbero uno sconto irripetibile, e improponibile a coloro che vivono ordinariamente. Insomma, una vera e propria pacchia, ci penserò seriamente!
Cosi a caso ho trovato questo. .**********.it/notizie/il-camper-come-residenza-lavvocato-dei-camperisti.html Ho impressione che u ncamping potrebbe essere sufficiente. O questo: Circolare del Ministero dell’Interno del29 maggio 1995, n. 8 “La richiesta di iscrizione anagrafica, che costituisce un diritto soggettivo del cittadino, non appare vincolata ad alcuna condizione, né potrebbe essere il contrario, in quanto in tal modo si verrebbe a limitare la libertà di spostamento e di stabilimento dei cittadini sul territorio nazionale in palese violazione dell’art. 16 della Carta costituzionale”. D'altronde, come vivono i circensi?