quote:Originally posted by IvanoPP> SONO UNA SERIE DI CONCETTI MESSI INSIEME A CASO CHE MI RIPROMETTO DI TRATTARE A PARTE PER EVIDENZIARNE LA NON INERENZA ALLA FINALITA' D'USO DELL'AUTOCARAVAN: TURISMO. Anzi ricorrere a questi concetti significa per i camperisti dare l'impressione di volere strare A SCROCCO presso i comuni. Motivo che fa poi nascere i divieti. CHI SI COMPORTA SECONDO QUANTO DETTO SOPRA DA IVANOP PUO' CADERE IN COMPORTAMENTI CHE LA CITTADINANZA LOCALE VEDE COME "INVASIONE" E STUZZICA LA LOCALE AUTORITA' PER L'APPOSIZIONE DI DIVIETI. id="red">id="size2">
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno ...motivo per il quale la teoria di IVANOP SOSTA LIBERA SENZA VINCOLI si scontra contro il dovere degli amministratori locali di salvaguardare gli interessi locali finalizzati allo sviluppo della comunità che amministrano... >> Sorry ma non e' quello che dico io (l'ho scritto piu' volte, sia di qui che di la' inhttp://www.movimentocamperisti....
) quindi visto che hai la memoria corta (o la zucca dura) te lo riscrivo di seguito : 1) CIRCOLAZIONE 1a) ove possibile, gli enti proprietari/gestori delle strade devono garantire il diritto di circolazione (e relativa sosta) in ogni localita’ anche in prossimità del centro e dei siti di interesse, cosi’ come normalmente avviene per il turismo effettuato con altri tipi di veicolo; 1b) la condizione di "OVE NON POSSIBILE" deve essere ben chiara e codificata, ovvero devono essere chiaramente descritte e non interpretabili le motivazioni; 1c) gli enti proprietari/gestori delle strade devono mettere a disposizione un congruo numero di parcheggi con stalli che permettano di ospitare anche le autocaravan; 1d) la condizione di parcheggio deve essere omogenea con quella delle autovetture (ovvero e p.e. se la sosta e’ gratuita per le autovetture lo deve essere anche per le autocaravan) e in caso di parcheggi a pagamento i prezzi per le autocaravan non devono superare del 50% quello per le autovetture; 1e) per evitare inopportuni assembramenti e’ possibile limitare il numero di autocaravan (max 10) che possono sostare attiguamenteid="red">; 1f) e’ possibile limitare temporalmente la durata max della sostaid="red">; 1g) gli enti proprietari/gestori delle strade devono provvedere alla rimozione dei divieti di circolazione/sosta le cui motivazioni non sono valide e/o sufficienti - Da definire il congruo numero di parcheggi: la proposta potrebbe essere un numero proporzionale rispetto al numero di parcheggi disponibili comprendente tutte le varie tipologie di veicoli, non inferiore all’ 1%id="red"> - Da definire MOLTO bene le motivazioni che possono negare la circolazione/sosta che devono essere proposte. - Da definire un periodo di tempo ben determinato per la rimozione degli attuali divieti: la proposta potrebbe essere 1 anno dall’entrata in vigore della legge. - Da definire il limite temporale max di sosta: la proposta potrebbe essere 72 oreid="red">. - Da definire le sanzioni per gli enti proprietari/gestori delle strade che non rispettano la normativa. 2) SOSTA 2a) la condizione di sosta delle autocaravan deve essere quella definita dall’attuale CdS con la possibilita’ di utilizzo dei servizi che l’autocaravan mette a disposizione e dell’apertura dei finestrini a compasso quando non si eccede lo stallo di sosta. 2b) In tale condizione di sosta non devono essere permessi comportamenti e situazioni che implichino l’occupazione in eccedenza dello stallo di sosta quali p.e. uso del tendalino, uso esterno di tavolino e sedie, uso antenne su treppiede, uso di stendini biancheria, uso di barbecue.id="black"> Ovvero e riassumendo brevemente (come si puo' ben leggere sopra) a parer mio la sosta non deve essere vietata indiscriminatamente ma deve essere permessa pur se con delle "accettabili" limitazioni/vincoli (sopra in rosso) Inoltre e in ogni caso, ri-ri-ri-ripeto che i sindaci non possono vietare la circolazione/sosta per i motivi da te indicati (ovvero "salvaguardia degli interessi locali finalizzati allo sviluppo della comunità che amministrano"), e cio' e' chiaramente indicato nella "Direttiva 24 ottobre 2000 del Min. LLPP" qui riportata https://www.camperonline.it/for... Poi che lo facciano lo stesso ("fregandosene" della normativa e delle direttive, emettendo ordinanze illegittime in quanto non correttamente/sufficientemente motivate, basandosi sul fatto che un multato difficilmente ricorre presso il GdP e/o prefetto a causa di tutti gli s***** che gli toccherebbero tra cui la distanza/tempo/spese) e' a parer mio preoccupante (cosa su cui invece tu mi pare hai nulla in contrario, anzi... se non dire non "facciamoli innervosire"...) PS: quanto da me sopra scritto (a mo' di "normativa" in quanto e' una delle iniziative del Movimento Camperisti) e' piu' o meno quello che "bruno b" ha scritto molto piu' semplicemente con la frase di un post precedente (da me quotato) che dice "...affinchè quella piazza si dotasse di stalli per camper dove anche se accendi un frigo sei sicuro che nessuno potrà comunque romperti le tasche..." id="blue">
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quote:Originally posted by Carlito Brigante> A Orvieto ci sono andato una domenica con l'auto ed ho speso, solo di ristorante, 125 euro in due. Se avessi dormito lì ne avrei spesi altri 90 per l'albergo per una notte. A parte i souvenir. Sui servizi, se intendi le AA ti ricordo che IVANOP e Calosci, tanto per fare due esempi, ma sono molti che la pensano così, sono quelli che affermano che non sono obbligatorie e che quindi se possono ne fanno volentieri a meno. Quindi di quali servizi parliamo se proprio i camperisti dichiarano di non volerli usare? Chi li dovrebbe fare i servizi con questa bella premessa? E poi spendiamo mediamente meno degli altri turisti la differenza la fanno le spese di pernottamento e ristoranti e pizzeri. Noi quando possiamo compriamo nei negozi normale e cuciniamo. Coma faciamo a casa. Trasferiamo gli acquisti, ma no apportiamo un granché al circuito turistico che per vivere deve programmare le presenze. Diciamocelo chiaramente.
Il camperista spende in modo diverso: questa è la chiave. E vi dirò di più, il camperista è in un segmento di mercato completamente ignorato e in Italia, da quanto emerge chiaramente anche da alcuni discorsi molto superficiali che ho letto sopra, il marketing applicabile al segmento del camperista è completamente assente. Vedrete che, non appena qualche testa illuminata inizierà a dare i servizi adeguati ai campersiti, anziché trattarli come gli altri vacanzieri, farà quattrini a palate. Una cosa, noi camperisti, dobbiamo iniziare a farla: spiegamo per bene quali sono le nostre esigenze e cerchiamo di creare consapevolezza che il nostro è un segmento ricco e potenzialmente appetibile. Ho molto apprezzato quella ricerca pubblicata sul profilo del camperista: questo dobbiamo fare, facciamo conoscere il nostro profilo e creiamo le condizioni perché diventi un mercato di servizi effettivi. Il problema è che i commericianti italiani sono delle mezze seghe: anziché salutare una potenziale fonte di reddito diversa da quella che sanno gestire, preferiscono affossarla. Ma ciò che non capiscono è che in ogni caso quella fetta di mercato non l'avranno comunque. Quindi, tanto vale, che si decidano a fornire servizi anche per i camperisti. Se solo ne fossero capaci ... Altro che turismo povero: tanto per darvi qualche cifra, ad Orvieto - visto che non ho speso soldi per l'albergo - ho acquistato per circa 100 euro cibo e specialità locali, più un paio di scarpe. Altro che turismo povero ! Carlo >
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno (...) E poi spendiamo mediamente meno degli altri turisti la differenza la fanno le spese di pernottamento e ristoranti e pizzeri. Noi quando possiamo compriamo nei negozi normale e cuciniamo. Coma faciamo a casa. Trasferiamo gli acquisti, ma no apportiamo un granché al circuito turistico che per vivere deve programmare le presenze. Diciamocelo chiaramente. >> Ciao Anto, possiamo dircelo pure chiaramente, ma è una stupidaggine: e te lo dico da consulente aziendale di business. Noi spendiamo meno degli altri turisti nel portafoglio di prodotti destinati agli altri turisti (grazie al ciufolo !), ma spenderemmo molto di più se fossero disponibili servizi adeguati alle nostre esigenze. Perché vuoi insistere a vendere frigoriferi agli esquimesi ? Il camperista ha diversi soldini che gli restano nel portafoglio ed è più che felice di spenderli se ne vale la pena. Vuoi un esempio pratico ? A Nepi, data l'accoglienza che ci è stata riservata per la festa di S.Antonio, in 60 camper abbiamo completamente svuotato i negozi del paese, tanto che per tutta la settimana sono stati a corto di carne. E non è che un esempio. Altro fattore trascuratissimo è la frequenza con cui il campersita esce: prima di uscire col camper facevo al massimo 3-4 uscite l'anno in macchina, mentre ora sono aumentate di un ordine di grandezza. Questo vuol dire che, mentre prima spendevo circa 300 euro di week-end l'anno, adesso ne spendo oltre 700, quindi di più. Certo, se noi stessi camperisti facessimo un minimo di sforzo per portare avanti le nostre esigenze e consentire alle aziende di farne un prodotto e di costruirci sopra dei servizi anziché tranciare giudizi netti insomma muovessimo il deretano, le cose cambierebbero eccome. Altro errore enorme che vedo continuiamo a fare è confondere l'universale con il particolare: Ivano e il Prof. Calosci sono liberissimi di fare quello che vogliono, ma sono due e i camperisti sono parecchie migliaia, ci vuole un bel pò di immaginazione (o mala fede, fai tu) a pensare che questa sia la regola generale. Comunque il discorso che fai è estremamente pericoloso e discriminatorio: allora potrei dire tranquillamente che mi stanno sui cosiddetti tutti quelli che guadagnano meno di 2.500 euro al mese e che non possono permettersi beni di lusso o di distrazione. Che faccio, posso iniziare a fucilarli uno per uno perché spendono meno ? Mi dai il permesso ? Carlo
quote:Originally posted by Carlito Brigante> Bada bene, io sono per i servizi di accoglienza ai Turisti Camperisti - leggi spazi di accoglienza adeguati e anche a pagamento - e sono convinto che è così che si sviluppa e bene il nostro mondo. Poi ho detto che spendiamo meno, no che non spendiamo affatto. Vale quello che dici tu e quello che dice Vertigo, soldi li portiamo, pochi o meno degli altri ma li portiamo. Non sono convito che ciò che risparmiamo per la ricettività (quindi la rendita del consumatore camperista) la investiamo tutta in spese in loco. Ma questo è un altro discorso. Dico alla fine che se vogliamo affermare il nostro modo di fare turismo dobbiamo accettare compromessi ed usare le infrastrutture, solo con questa premessei comuni ed i privati avranno la possibilità di realizzarle programmando. Chi pensa di insistere su "non sono obbligato ad usarle" ci sta portando a chiusure sempre più nette.
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno (...) E poi spendiamo mediamente meno degli altri turisti la differenza la fanno le spese di pernottamento e ristoranti e pizzeri. Noi quando possiamo compriamo nei negozi normale e cuciniamo. Coma faciamo a casa. Trasferiamo gli acquisti, ma no apportiamo un granché al circuito turistico che per vivere deve programmare le presenze. Diciamocelo chiaramente. >> Ciao Anto, possiamo dircelo pure chiaramente, ma è una stupidaggine: e te lo dico da consulente aziendale di business. Noi spendiamo meno degli altri turisti nel portafoglio di prodotti destinati agli altri turisti (grazie al ciufolo !), ma spenderemmo molto di più se fossero disponibili servizi adeguati alle nostre esigenze. Perché vuoi insistere a vendere frigoriferi agli esquimesi ? Il camperista ha diversi soldini che gli restano nel portafoglio ed è più che felice di spenderli se ne vale la pena. Vuoi un esempio pratico ? A Nepi, data l'accoglienza che ci è stata riservata per la festa di S.Antonio, in 60 camper abbiamo completamente svuotato i negozi del paese, tanto che per tutta la settimana sono stati a corto di carne. E non è che un esempio. Altro fattore trascuratissimo è la frequenza con cui il campersita esce: prima di uscire col camper facevo al massimo 3-4 uscite l'anno in macchina, mentre ora sono aumentate di un ordine di grandezza. Questo vuol dire che, mentre prima spendevo circa 300 euro di week-end l'anno, adesso ne spendo oltre 700, quindi di più. Certo, se noi stessi camperisti facessimo un minimo di sforzo per portare avanti le nostre esigenze e consentire alle aziende di farne un prodotto e di costruirci sopra dei servizi anziché tranciare giudizi netti insomma muovessimo il deretano, le cose cambierebbero eccome. Altro errore enorme che vedo continuiamo a fare è confondere l'universale con il particolare: Ivano e il Prof. Calosci sono liberissimi di fare quello che vogliono, ma sono due e i camperisti sono parecchie migliaia, ci vuole un bel pò di immaginazione (o mala fede, fai tu) a pensare che questa sia la regola generale. Comunque il discorso che fai è estremamente pericoloso e discriminatorio: allora potrei dire tranquillamente che mi stanno sui cosiddetti tutti quelli che guadagnano meno di 2.500 euro al mese e che non possono permettersi beni di lusso o di distrazione. Che faccio, posso iniziare a fucilarli uno per uno perché spendono meno ? Mi dai il permesso ? Carlo
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quote:carlo b Inserito - 03/03/2007 : 22:35:35 -------------------------------------------------------------------------------- Salve a tutti, siamo una famiglia composta da 2 adulti e due bamine di 9 e 5 anni - neocamperisti. Leggendo nei vari forum e nelle riviste specializzate ci eravamo fatti un'idea di come il comune di Vaireggio trattava i camperisti. Sfidando i vari commenti, abbiamo deciso di andare in occasione del carnevale. Ebbene abbiamo parcheggiato nell'area di sosta che vi è nei pressi del boowling, precedentemente prenotata (gentilissima la sig. Anna) al costo di 12 euro x 24 ore. Per giumgere alla citata area ci siamo persi appunto per Viareggio e nessuno nemmeno la pattuglia di vigili urbani al quale abbiamo chiesto informazioni ci ha fatto sentire la nostra presenza indesiderata. Lasciato il mezzo ci siamo recati lungomare e essendo quasi l'ora di cena abbiamo chiesto dove poter mangiare del pesce senza dover chiedere un mutuo. Dei signori ci hanno indirizzato presso il BARSANTIBEACH presso il Bagno Barsanti in Terrazza della Repubblica 24 (www.barsantibeach.com)tel. 3933318981 dove abbiamo mangiato un pesce veramente ottimo (i grandi la zuppa e i piccoli frittura mista. Con l'occasione vogliamo ringraziare MARCO e CINZIA (i gestori) per l'ottima accoglienza e per la simpatia che solo dei viareggini D.O.C.G. sanno dare. Grazie davvero. Carlo, Alessandra, Valentina e Sofia >> Certo che, forse, se avessero voluto caparbiamente sostare nei parcheggi del lungomare (interdetto ai camper)... Ciao
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno Sui servizi, se intendi le AA ti ricordo che IVANOP e Calosci, tanto per fare due esempi, ma sono molti che la pensano così, sono quelli che affermano che non sono obbligatorie e che quindi se possono ne fanno volentieri a meno. Quindi di quali servizi parliamo se proprio i camperisti dichiarano di non volerli usare? Chi li dovrebbe fare i servizi con questa bella premessa?>> Sorry (di nuovo…) io quanto dico cose un po’ diverse (e invece tu continui a mettermi in bocca parole non mie…) ovvero: SI alle AA (anche io le uso) ma … 1) NON quando sono relegate/ghettizzate magari nella piu’ squallida e distante periferia 2) NON quando i prezzi sono troppo alti (cio’ anche considerando le poche necessita’ ed esigenze dei camperisti) e quando si specula/approfitta (p.e. si veda https://www.camperonline.it/for...) 3) NON se vengono usate come “scambio” con le amm. comunali per “legittimare” i divieti di sosta SOLO ai camper su tutto il resto del territorio comunale (ovvero se/quando si vuole andare nei pressi del centro p.e. per cenare al ristorante, fare acquisti, … ma non ci sono parcheggi e l’AA e’ a distanze kilometriche cosi’ come indicato al prec. punto 1 che cosa si puo’ fare ? a piedi ? trasporti pubblici che non sempre ci sono oppure hanno orari non confacenti con il bisogno ? taxi ? autostop ? …) Concludo facendo presente (per la millesima volta…) che il fatto che NON deve essere obbligatorio sostare in AA non lo dico solo io (pazzo visionario…) ma bensi’ il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (vedi p.e.
http://www.camper.netsurf.it/fo...
) a conferma che la libera circolazione/sosta non puo’ essere vietata se non per motivi BEN determinati e chiari (ovvero non puo’ essere vietata ai camper per motivi di salute e igiene pubblica e/o per particolari interessi economici, cosi’ come chiaramente indicato inhttp://www.camper.netsurf.it/fo...
) id="blue">quote:Originally posted by cippalippa> Bene, Francesco, e allora dico che "quel" Paese è ammirevole per civiltà e onestà d'intenti. Si offrono servizi senza "lo scopo" del "ritorno" economico. E, pur tuttavia, in Francia la popolazione non lamenta grossi problemi economici che possano essere additati a mancati introiti derivanti da "quei" servizi a "gratisse". E' giusta la nomea, quindi, "di italiani mafiosi, capziosi, faccendieri e quant'altro" ci affibbia l'opinione pubblica estera? E ciò nonostante, questo Paese è sempre con l'acqua alla gola nel suo bilancio economico!! Prendere esempio da altri Paesi è disonorevole? Bisogna a tutti i costi essere "originali", e perciò soggetti a sbagliare, piuttosto che ammettere che altri hanno fatto meglio di noi e con risultati lusinghieri, alla lunga, in termini di ritorno turistico/culturale? Francesco, questa mentalità dell'Italia, è, e sarà, per me, sempre indigesta e incomprensibile. A maggior ragione per me che amo il mio Paese, appare come una ferita questa "cosa". Non li capirò mai certi miei connazionali. Specie se politici. Ciao Francesco Elio Vita.
Elio, tu citi la Francia e ne hai ben donde. Però, menzioni un paese che ha una storia nell'erogazione dei servizi che è tutta peculiare: in Francia si offrono servizi a prescindere dal ritorno economico degli stessi, quindi trovi numerose aree di sosta, come trovi le spiagge libere. Fanno eccezione le autostrade, tutte a pagamento (e a caro prezzo) con l'offerta, tuttavia, di alternative non a pagamento. In Italia, questa cultura dei servizi pubblici essenziali è vista diversamente: basta prendere in considerazione proprio i parcheggi e il demanio marittimo, che sono sempre più in regime di concessione, quindi a titolo oneroso. In questo contesto, si costruiscono parcheggi per auto in un'ottica di "ritorno economico dell'investimento", tant'è che oggi non trovi pressochè più parcheggi gratuiti, perlomeno nelle grandi città, dove sono state create aposite aziende miste pubblico-privato per la gestione. In questo contesto, difficilmente prolifereranno aree del genere che dici tu. >
quote:Originally posted by bruno b> Ciao Bruno, è un piacere risentirti su Col. Elio Vita.
Carissimi , dumito e cippa: Oggi è un piacere leggervi. Bruno.id="green"> >