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Ciclisti... urge normativa!

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Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
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Inserito il 25/10/2018 alle: 12:47:05
Ieri sera, mi sono recato per fare delle fotografie in via del Conero (strada che attraversa il parco del Conero e serve per raggiungere Sirolo, Numana, Portnovo).

Ho dovuto subire la coda che si era creata a causa di un gruppo di ciclisti in allenamento.
Questi oltre a non aver nessun dispositivo luminoso viaggiavano a "nuvola" creando intralcio tanto in una direzione dove creandosi la fila le auto per superare dovevano invadere la opposta carreggiata quanto nell'altra carreggiata dove le auto dovevano evitare le auto che per sorpassare invadevano la loro carreggiata.

Strombazzamenti continui di automobilisti inferociti. GIUSTAMENTE inferociti.

Io ho chiamato il 112 che mi riferiva che erano stati già avvisati e che stava arrivando una pattuglia dei Carabinieri.

Intanto il sole è tramontato e questi ciclisti continuavano ad impegnare la sede stradale senza luci o altro atto a segnalarne la presenza.

Per fortuna, e MI SONO GODUTO LA SCENA perché purtroppo ero accodato a questi rompi-c0gli0ni, sono finalmente intervenuti i Carabinieri che li hanno fermati e impedito loro di proseguire imponendo di farsi da parte in uno spiazzo e farsi venire a prendere da auto appoggio.

Spero li abbiano pesantemente multati.

Poi i ciclisti si lamentano, viaggiando a nuvola e senza luci, di venire presi sotto!

Per quel che mi riguarda la percorrenza (Sirolo-Ancona) - che solitamente faccio in 15-20 minuti - è durata oltre un'ora!

BASTA!

Quando faranno una legge con sequestro della bicicletta a chi non rispetta le regole della strada sarà sempre troppo tardi!

Sarebbe, inoltre, necessario - come per i ciclomotori 48 cc - introdurre un patentino OBBLIGATORIO per usare le bici fuori dai parchi giochi per bambini!
. iCalosci [:D]
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chorus
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05/10/2006 12456
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Inserito il 25/10/2018 alle: 12:59:23
Si, hai ragione, il nostro legislatore deve introdurre le norme già esistenti in altre nazioni a noi vicine: l'automobilista deve lasciare un metro e mezzo tra se e la bicicletta e nelle nostre città i ciclisti devono essere liberi di circolare in tutte le strade, comprese quelle a senso unico.
Per tutto ciò che ti è capitato ieri sono d'accordo con te, non se ne può più dei ciclisti che non usano le luci di giorno (nonostante la tecnologia esistente) e che pedalano in gruppo occupando buona parte della strada.
 
19
IZ4DJI
IZ4DJI
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12/11/2006 57950
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Inserito il 25/10/2018 alle: 13:33:51
Come in ogni categoria ci sono le persone brave e intelligenti e gli stupidi e prepotenti e non criminalizzerei una categoria, anche se la piaga dei ciclisti su certe strade a volte crea intralcio e pericolo.
Purtroppo spesso il grupo fa diventare prepotenti anche queli che da soli sarebbero brave persone.

Secondo me andrebbe regolamentata la circolazione delle bici, per l'incolumità dei ciclisti, vietandone la circolazione in strade con limite superiore ai 50km/h dove non ci sia una ciclabile separata.
A me è capitato in Polonia di girare in bici su una strada anche stretta dove i TIR mi passavano a fianco ai 90 e devo dire che dopo un po ho capito che era meglio smontare e camminare nell erba.
Altra cosa, dove c'è una ciclabile appore il divieto di circolazione delle bici sulla carreggiata perchè spesso i ciclisti ignorano le ciclabili.

La norma che obbliga a passarea a una certa distanza dalle bici, è sacrosanta e giusta, e segno di civiltà, ma contestualmente ne farei anche una che le bici non possono circolare a piu di 50cm dal bordo della strada.
Se i vari utenti della strada si rispettassero e favorissero a vicenda sarebbe meglio per tutti.

L'idea di un patentino, ma piu che altro di un contrassegno di riconoscimento (targhina) ee di una assicurazione per i ciclisti, non sarebbe male.
Chiunque circola su una strada deve potere essere riconosciuto e prendersi quindi le colpe di cio che fa, e non fuggire nell anonimato.
Io ho una assicurazione generica, ma che mi copre anche quando circolo in bici, io e la mia famiglia, per 90 euro all anno, e mi sembra una cosa indispensabile, potrei urtare qualcuno a piedi o in bici, o graffiare un auto e in tal caso sono coperto.
Sarebbe una cifra che chiunqe gira in bici potrebbe spendere, se ci sono ciclisti che hanno bici che costano piu di un auto. Ma penso ch qualsiasi ciclista con la testa sulle spalle la abbia.

 
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it




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chorus
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05/10/2006 12456
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Inserito il 25/10/2018 alle: 14:18:48
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/10/2018 alle 13:33:51

Come in ogni categoria ci sono le persone brave e intelligenti e gli stupidi e prepotenti e non criminalizzerei una categoria, anche se la piaga dei ciclisti su certe strade a volte crea intralcio e pericolo. Purtroppo spesso
il grupo fa diventare prepotenti anche queli che da soli sarebbero brave persone. Secondo me andrebbe regolamentata la circolazione delle bici, per l'incolumità dei ciclisti, vietandone la circolazione in strade con limite superiore ai 50km/h dove non ci sia una ciclabile separata. A me è capitato in Polonia di girare in bici su una strada anche stretta dove i TIR mi passavano a fianco ai 90 e devo dire che dopo un po ho capito che era meglio smontare e camminare nell erba. Altra cosa, dove c'è una ciclabile appore il divieto di circolazione delle bici sulla carreggiata perchè spesso i ciclisti ignorano le ciclabili. La norma che obbliga a passarea a una certa distanza dalle bici, è sacrosanta e giusta, e segno di civiltà, ma contestualmente ne farei anche una che le bici non possono circolare a piu di 50cm dal bordo della strada. Se i vari utenti della strada si rispettassero e favorissero a vicenda sarebbe meglio per tutti. L'idea di un patentino, ma piu che altro di un contrassegno di riconoscimento (targhina) ee di una assicurazione per i ciclisti, non sarebbe male. Chiunque circola su una strada deve potere essere riconosciuto e prendersi quindi le colpe di cio che fa, e non fuggire nell anonimato. Io ho una assicurazione generica, ma che mi copre anche quando circolo in bici, io e la mia famiglia, per 90 euro all anno, e mi sembra una cosa indispensabile, potrei urtare qualcuno a piedi o in bici, o graffiare un auto e in tal caso sono coperto. Sarebbe una cifra che chiunqe gira in bici potrebbe spendere, se ci sono ciclisti che hanno bici che costano piu di un auto. Ma penso ch qualsiasi ciclista con la testa sulle spalle la abbia.  
...
I ciclisti più odiati (quelli vestiti tutti attillati per intenderci) sono generalmente iscritti a squadre ciclistiche, si sottopongono ad una visita medico sportiva una volta all'anno, necessaria per poter partecipare a competizioni agonistiche, e sono coperti da una polizza assicurativa, garantita dall'iscrizione alla squadra ciclistica stessa.
Il divieto di circolazione delle biciclette su strade extraurbane che tu invochi, non lo reputo applicabile: ci dovrebbe essere un intervento legislativo a livello europeo; te li vedi i popoli grandi pedalatori (olandesi, belgi, scandinavi) che fanno soccombere i ciclisti agli automobilisti?
In un'era storica in cui viene messo al bando il motore a combustione a favore della cosiddetta mobilità sostenibile stai parlando di utopia.
Prevedo un futuro glorioso per la bicicletta, i detrattori di questo meraviglioso mezzo di trasporto devono farsene una ragione.

Modificato da chorus il 25/10/2018 alle 14:19:32
19
chorus
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05/10/2006 12456
Rispondi Abuso
Inserito il 25/10/2018 alle: 14:39:17
IZ4DJI,
ritorno su questa tua frase: "Secondo me andrebbe regolamentata la circolazione delle bici, per l'incolumità dei ciclisti, vietandone la circolazione in strade con limite superiore ai 50km/h dove non ci sia una ciclabile separata".
La convenzione di Vienna sulla circolazione stradale, sottoscritta da decine di Stati nel 1968, all'art. 7, rubricante (cioè titolante) "regole generali" (ovvero norme di portata generale, non norme derivate, secondarie o speciali), ad un certo punto così recita: 

"I conducenti devono dimostrare maggiore prudenza nei confronti delle categorie di utenti più vulnerabili quali i pedoni e i ciclisti, in particolare i bambini, gli anziani e gli invalidi".
Tu invochi la messa al bando delle biciclette sulla quasi totalità delle strade a favore degli automobilisti, che potrebbero così liberamente circolare senza prestare attenzione a questi utenti deboli della strada.
Secondo te una simile norma come si sposerebbe con l'ammonimento ai conducenti di prestare maggiore attenzione agli utenti deboli della strada?
E ancora, come potresti giustificare una simile norma in un panorama giuridico globale dove minoranze e parti deboli sono particolarmente protette dalla legislazione in ogni ambito? 
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IZ4DJI
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12/11/2006 57950
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Inserito il 25/10/2018 alle: 14:48:49
In risposta al messaggio di chorus del 25/10/2018 alle 14:18:48

I ciclisti più odiati (quelli vestiti tutti attillati per intenderci) sono generalmente iscritti a squadre ciclistiche, si sottopongono ad una visita medico sportiva una volta all'anno, necessaria per poter partecipare a
competizioni agonistiche, e sono coperti da una polizza assicurativa, garantita dall'iscrizione alla squadra ciclistica stessa. Il divieto di circolazione delle biciclette su strade extraurbane che tu invochi, non lo reputo applicabile: ci dovrebbe essere un intervento legislativo a livello europeo; te li vedi i popoli grandi pedalatori (olandesi, belgi, scandinavi) che fanno soccombere i ciclisti agli automobilisti? In un'era storica in cui viene messo al bando il motore a combustione a favore della cosiddetta mobilità sostenibile stai parlando di utopia. Prevedo un futuro glorioso per la bicicletta, i detrattori di questo meraviglioso mezzo di trasporto devono farsene una ragione.
...
Io personalmente non odio nessuno in particolare, ma auguro una veloce dipartita da questo mondo solo a chi si comporta male indipendentemente dal tipo di bici, abbigliamento, razza o religione laugh, di cete persone forse la società civile farebbe volentieri a meno.
Ma vale anche per tantissimi automobilisti, forse molto piu che ciclisti, la testa bacata non dipende dal veicolo che si conduce.

In Olanda, sulls atrade statali o comunque al difuori dei centri abitati e quindi con limite superiore a 50, c'è sempre la ciclabile a doppio senso che corre a fianco, separata da cordolo o striscia di erba, lo vedi bene qui nella ultima parte di questo mio video dal minuto 5:45. Tali cicabli hanno i semafori per le bici, la segnaletica stradale per le bici e precise norme di circolazione delle bici.



e quindi io auspicherei una sitazione del genere e quindi il divieto di circolazione nella corsia delle automobili. Sarebbe meglio sia per i ciclisti che per gli altri.

Come è viatato andare in bici in autostrada o superstrada o in certe gallerie senza marciapiede, cos' secondo me dovrebbe essere vietato in ogni strada dove la velocità del traffico risulta pericolosa per una bici. Per un veicolo che arriva a 90, la bici è come un ostacolo fermo, e quindi impossibile da evitare se non lo si riesce a vedere con largo anticipo.
Capita spesso che un auto passa perchè ha visto la bici, ma l auto che segue e quindi non puo vedere la bici, la travolge senza potere fare nulla data la grande differenza di velocità che non da il tempo ne di frenare ne di sterzare.
Lo dico come norma di buon senso e a favore della incolumità dei cicisti, non in senso punitivo.
A dire il vero, vedo sempre piu sulle statali tratti con divieto di transito per ciclisti e pedoni e trattori, e mi sembra solo buon senso. Sicuramente ci saranno strade alternative per queste categorie deboli.

La bici è sicuramente un mezzo impagabile, ma negli ambiti giusti, cioè in città e dove la velocità del traffico è limitata, diventa un oggetto pericoloso se usato dove non sarebbe opportuno. Secondo me se certi ciclisti non lo capiscono, dovrebbe pensarci lo stato a proteggerli convogliandoli su percorsi sicuri e vietando quelli pericolosi.




 
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Tommaso IZ4DJI

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chorus
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05/10/2006 12456
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Inserito il 25/10/2018 alle: 17:02:12
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/10/2018 alle 14:48:49

Io personalmente non odio nessuno in particolare, ma auguro una veloce dipartita da questo mondo solo a chi si comporta male indipendentemente dal tipo di bici, abbigliamento, razza o religione , di cete persone forse la
società civile farebbe volentieri a meno. Ma vale anche per tantissimi automobilisti, forse molto piu che ciclisti, la testa bacata non dipende dal veicolo che si conduce. In Olanda, sulls atrade statali o comunque al difuori dei centri abitati e quindi con limite superiore a 50, c'è sempre la ciclabile a doppio senso che corre a fianco, separata da cordolo o striscia di erba, lo vedi bene qui nella ultima parte di questo mio video dal minuto 5:45. Tali cicabli hanno i semafori per le bici, la segnaletica stradale per le bici e precise norme di circolazione delle bici. e quindi io auspicherei una sitazione del genere e quindi il divieto di circolazione nella corsia delle automobili. Sarebbe meglio sia per i ciclisti che per gli altri. Come è viatato andare in bici in autostrada o superstrada o in certe gallerie senza marciapiede, cos' secondo me dovrebbe essere vietato in ogni strada dove la velocità del traffico risulta pericolosa per una bici. Per un veicolo che arriva a 90, la bici è come un ostacolo fermo, e quindi impossibile da evitare se non lo si riesce a vedere con largo anticipo. Capita spesso che un auto passa perchè ha visto la bici, ma l auto che segue e quindi non puo vedere la bici, la travolge senza potere fare nulla data la grande differenza di velocità che non da il tempo ne di frenare ne di sterzare. Lo dico come norma di buon senso e a favore della incolumità dei cicisti, non in senso punitivo. A dire il vero, vedo sempre piu sulle statali tratti con divieto di transito per ciclisti e pedoni e trattori, e mi sembra solo buon senso. Sicuramente ci saranno strade alternative per queste categorie deboli. La bici è sicuramente un mezzo impagabile, ma negli ambiti giusti, cioè in città e dove la velocità del traffico è limitata, diventa un oggetto pericoloso se usato dove non sarebbe opportuno. Secondo me se certi ciclisti non lo capiscono, dovrebbe pensarci lo stato a proteggerli convogliandoli su percorsi sicuri e vietando quelli pericolosi.  
...
Conosco benissimo il rispetto verso ciclisti e pedoni che hanno francesi, olandesi, tedeschi e scandinavi.
Mai e poi mai questi popoli si permetterebbero di ghettizzare i ciclisti, semmai ghettizzerebbero gli automobilisti.
Mai ho ricevuto una strombazzata pedalando in Francia, Olanda, Germania o Scandinavia, anche in Svizzera e in Spagna mi sentivo particolarmente rispettato. 
La tua proposta, scusami, sa tanto di privilegiare gli automobilisti rispetto ai ciclisti.
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IZ4DJI
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12/11/2006 57950
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Inserito il 25/10/2018 alle: 19:16:21
In risposta al messaggio di chorus del 25/10/2018 alle 17:02:12

Conosco benissimo il rispetto verso ciclisti e pedoni che hanno francesi, olandesi, tedeschi e scandinavi. Mai e poi mai questi popoli si permetterebbero di ghettizzare i ciclisti, semmai ghettizzerebbero gli automobilisti.
Mai ho ricevuto una strombazzata pedalando in Francia, Olanda, Germania o Scandinavia, anche in Svizzera e in Spagna mi sentivo particolarmente rispettato.  La tua proposta, scusami, sa tanto di privilegiare gli automobilisti rispetto ai ciclisti.
...
Giro in bici anch'io, anche se saltuariamente (anche sabato ho usato la bici, ho ancora male al sedere laugh) , e per me, dove c'è una sede ciclabile separata sto molto piu tranquillo, quindi quella di fare ciclabili obbligatorie parallele alle strade extraurbane, secondo me sarebbe ottima e di buon senso.
Semmai, non servono a nulla le ciclabili in centro città, tanto le auto vanno a passo d'uomo e non sono di pericolo alle bici.
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Tommaso IZ4DJI

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Kurt
Kurt
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Inserito il 25/10/2018 alle: 19:31:10
Mi sono comprato un Ducati Monster
Ora che vado in moto non mi scordo che ho macchina  ed il camper
Insomma non mi infilo  tra un specchietto e l'altro, faccio la fila al max per paura di subire un tamponamento,  mi infilo  sulla destra dell' ultima auto in fila. 
Morale: il ciclista dovrebbe fare il ciclista e non  rompere in coniglioni agli altri
Saluti  e faccio come Provolino tenendo la boccaccia chiusa
 
Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
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Inserito il 25/10/2018 alle: 19:37:18
In risposta al messaggio di chorus del 25/10/2018 alle 14:18:48

I ciclisti più odiati (quelli vestiti tutti attillati per intenderci) sono generalmente iscritti a squadre ciclistiche, si sottopongono ad una visita medico sportiva una volta all'anno, necessaria per poter partecipare a
competizioni agonistiche, e sono coperti da una polizza assicurativa, garantita dall'iscrizione alla squadra ciclistica stessa. Il divieto di circolazione delle biciclette su strade extraurbane che tu invochi, non lo reputo applicabile: ci dovrebbe essere un intervento legislativo a livello europeo; te li vedi i popoli grandi pedalatori (olandesi, belgi, scandinavi) che fanno soccombere i ciclisti agli automobilisti? In un'era storica in cui viene messo al bando il motore a combustione a favore della cosiddetta mobilità sostenibile stai parlando di utopia. Prevedo un futuro glorioso per la bicicletta, i detrattori di questo meraviglioso mezzo di trasporto devono farsene una ragione.
...
In tutta sincerità non ho mai, sottolineo MAI, visto in Belgio, Olanda e Germania ciclisti FUORI delle piste ciclabili e sempre in questi Paesi, salvo alcune strade urbane, mai visto ciclisti su strade extraurbane.

Tu parli di ciclisti più odiati e indichi quelli sportivi.
In verità questi li incontri su strade extraurbane e viaggiano sempre in modo da costituire pericolo per se e per gli altri!
Sono molto odiati, GIUSTAMENTE, anche quelli non sportivi, che rompono (perché non rispettano nessuna regola del CdS) in città viaggiando costantemente incuranti dei sensi unici delle ZTL, delle precedenze, delle zebre, e delle zone pedonali!

Il fatto quelli sportivi che si sottopongano a visita medica è un loro problema di salute, non mio.

Servirebbe, invece, un patentino come quello per i ciclomotori da 48 cc.
Oltre che, ovviamente, obbligo di luci, catarifrangenti, CASCO (come per le moto di qualunque cilindrata, in mancanza dei quali dovrebbe scattare il sequestro DEFINITIVO della bicicletta!

In Olanda, Germanio o Belgio non ho mai incontrato biciclette senza ludi e praticamente mai ciclisti senza caschetto (qualcuno, certo, ma davvero pochissimi).

Quello che mi è capitato ieri non era di giorno ma si sera!

E in effetti per le moto (anche per le auto) è obbligatorio tenere i fari accesi.
Perché per le biciclette non deve essere altrettanto?

Ma soprattutto non si lamentino se li prendiamo sotto quando viaggiano a nuvola o lontani dalla banchina!
. iCalosci [:D]

Modificato da Prof. Antonio Calosci il 25/10/2018 alle 19:38:00
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12/11/2006 57950
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Inserito il 25/10/2018 alle: 19:45:38
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 25/10/2018 alle 19:37:18

In tutta sincerità non ho mai, sottolineo MAI, visto in Belgio, Olanda e Germania ciclisti FUORI delle piste ciclabili e sempre in questi Paesi, salvo alcune strade urbane, mai visto ciclisti su strade extraurbane. Tu parli
di ciclisti più odiati e indichi quelli sportivi. In verità questi li incontri su strade extraurbane e viaggiano sempre in modo da costituire pericolo per se e per gli altri! Sono molto odiati, GIUSTAMENTE, anche quelli non sportivi, che rompono (perché non rispettano nessuna regola del CdS) in città viaggiando costantemente incuranti dei sensi unici delle ZTL, delle precedenze, delle zebre, e delle zone pedonali! Il fatto quelli sportivi che si sottopongano a visita medica è un loro problema di salute, non mio. Servirebbe, invece, un patentino come quello per i ciclomotori da 48 cc. Oltre che, ovviamente, obbligo di luci, catarifrangenti, CASCO (come per le moto di qualunque cilindrata, in mancanza dei quali dovrebbe scattare il sequestro DEFINITIVO della bicicletta! In Olanda, Germanio o Belgio non ho mai incontrato biciclette senza ludi e praticamente mai ciclisti senza caschetto (qualcuno, certo, ma davvero pochissimi). Quello che mi è capitato ieri non era di giorno ma si sera! E in effetti per le moto (anche per le auto) è obbligatorio tenere i fari accesi. Perché per le biciclette non deve essere altrettanto? Ma soprattutto non si lamentino se li prendiamo sotto quando viaggiano a nuvola o lontani dalla banchina!
...
A proposito di casco, per stemperare la polemica racconto un fatto esilarante.

Sabato a Cesenatico io e mia moglie giravamo con le nostre bici pieghevoli, ma per nostra convinzione in bici giriamo solo con il caschetto....non si sa mai, non vorrei cadere e poi mi fanno pulire la segatura che mi esce dalla testa laugh

Entro e mi siedo a un tavolo di un piadinaro (chiosco dove si mangia la piadina), arriva il ragazzo e ci chiede: "do you need menu in English?"

Quando gli ho detto che eravamo Italiani ci ha detto che è stato tradito perchè siamo gli unici Italiani che girano (con bici da città) con il caschetto e è abituato a vederlo solo in caso di clienti stranieri.

laugh
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Tommaso IZ4DJI

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ziodani
ziodani
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07/03/2011 2042
Rispondi Abuso
Inserito il 25/10/2018 alle: 20:47:02
Eccomi qua... ciclista incallito, agonista, depilato ma poco aereodinamico... purtroppo il mio fisico non mi consente di avere un cx degno di un ciclista serio...
Scherzi a parte... sono un automobilista-ciclista, rispetto entrambi le categorie purche entrambi rispettino regole e senso civico. In merito alle normative già qualcosa c'è, ad esempio è stato introdotto il divieto d'uso di smartphone, sia per telefonare, messaggiare o, con gli auricolari, ascoltare musica. Da tempo vige l'obbligo di utilizzo di opportuni fanali e pettorine catarinfrangenti e quello dell'utilizzo delle piste ciclabili ove presenti.
Per tornare al tema del topic... Concordo che il reciproco rispetto in strada ci vuole, concordo con la multa per coloro che circolano come greggi, piuttosto che semafori rossi ecc ecc... Però non concordo nel fare di un erba un fascio.
Sono tren'anni che vado in bici e mai e poi mai difenderò coloro che si comportano male, ma al contrario difenderò chi si comporta in maniera educata. Nella mia società sportiva sono presenti entrambi i casi, anche se, facendo prevalentemente mtb, ci troviamo spesso soli in mezzo ai monti, quindi con ampi spazi dove stare anche in quattro senza problemi. Per quel che riguarda le ciclabili purtroppo il nostro paese per morfologia ha poco spazio da dedicare ad esse, sovente vengono create in spazi risicati al limite della transitabilità in entrambi i sensi, quindi pretendere che vengano create ovunque è forse troppo, anche pretendere che tutto il popolo dei ciclisti, e non solo, visto che molte volte sono da condividere con pedoni, vengano convogliati in esse è fantascienza...
Le leggi ci sono, basta applicarle e sapiamo bene come funziona in Italia...
Ribadisco che la convivenza è difficile ma non impossibile, basterebbe il reciproco rispetto, immedesimarsi nell'automobilista piuttosto che nel ciclista sarebbe cosa utile se siamo, in quell'occasione, dalla controparte.
Un saluto da un camperista-automobilista-ciclista...wink
Danilo...

Modificato da ziodani il 25/10/2018 alle 20:50:11
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IZ4DJI
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12/11/2006 57950
Rispondi Abuso
Inserito il 25/10/2018 alle: 20:58:15
In risposta al messaggio di ziodani del 25/10/2018 alle 20:47:02

Eccomi qua... ciclista incallito, agonista, depilato ma poco aereodinamico... purtroppo il mio fisico non mi consente di avere un cx degno di un ciclista serio... Scherzi a parte... sono un automobilista-ciclista, rispetto
entrambi le categorie purche entrambi rispettino regole e senso civico. In merito alle normative già qualcosa c'è, ad esempio è stato introdotto il divieto d'uso di smartphone, sia per telefonare, messaggiare o, con gli auricolari, ascoltare musica. Da tempo vige l'obbligo di utilizzo di opportuni fanali e pettorine catarinfrangenti e quello dell'utilizzo delle piste ciclabili ove presenti. Per tornare al tema del topic... Concordo che il reciproco rispetto in strada ci vuole, concordo con la multa per coloro che circolano come greggi, piuttosto che semafori rossi ecc ecc... Però non concordo nel fare di un erba un fascio. Sono tren'anni che vado in bici e mai e poi mai difenderò coloro che si comportano male, ma al contrario difenderò chi si comporta in maniera educata. Nella mia società sportiva sono presenti entrambi i casi, anche se, facendo prevalentemente mtb, ci troviamo spesso soli in mezzo ai monti, quindi con ampi spazi dove stare anche in quattro senza problemi. Per quel che riguarda le ciclabili purtroppo il nostro paese per morfologia ha poco spazio da dedicare ad esse, sovente vengono create in spazi risicati al limite della transitabilità in entrambi i sensi, quindi pretendere che vengano create ovunque è forse troppo, anche pretendere che tutto il popolo dei ciclisti, e non solo, visto che molte volte sono da condividere con pedoni, vengano convogliati in esse è fantascienza... Le leggi ci sono, basta applicarle e sapiamo bene come funziona in Italia... Ribadisco che la convivenza è difficile ma non impossibile, basterebbe il reciproco rispetto, immedesimarsi nell'automobilista piuttosto che nel ciclista sarebbe cosa utile se siamo, in quell'occasione, dalla controparte. Un saluto da un camperista-automobilista-ciclista...
...

yes

Belle parole di persona civile e equilibrata, se in tutte le categorie ci fossero piu persone come te, si vivrebbe tutti meglio wink
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Tommaso IZ4DJI

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faraklo
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20/06/2011 881
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Inserito il 25/10/2018 alle: 21:54:06
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/10/2018 alle 20:58:15

Belle parole di persona civile e equilibrata, se in tutte le categorie ci fossero piu persone come te, si vivrebbe tutti meglio
Automobilisti,camperisti,motociclisti impazienti,non usate il telefonino quando siete alla guida
rispettate le regole e soprattutto RISPETTATE I CICLISTI.
GRAZIE!
 
........................................ mi sento un uomo vero solo quando sono in mare
14
bradipo66
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31/07/2011 1333
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Inserito il 25/10/2018 alle: 22:01:46
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 25/10/2018 alle 12:47:05

Ieri sera, mi sono recato per fare delle fotografie in via del Conero (strada che attraversa il parco del Conero e serve per raggiungere Sirolo, Numana, Portnovo). Ho dovuto subire la coda che si era creata a causa di
un gruppo di ciclisti in allenamento. Questi oltre a non aver nessun dispositivo luminoso viaggiavano a nuvola creando intralcio tanto in una direzione dove creandosi la fila le auto per superare dovevano invadere la opposta carreggiata quanto nell'altra carreggiata dove le auto dovevano evitare le auto che per sorpassare invadevano la loro carreggiata. Strombazzamenti continui di automobilisti inferociti. GIUSTAMENTE inferociti. Io ho chiamato il 112 che mi riferiva che erano stati già avvisati e che stava arrivando una pattuglia dei Carabinieri. Intanto il sole è tramontato e questi ciclisti continuavano ad impegnare la sede stradale senza luci o altro atto a segnalarne la presenza. Per fortuna, e MI SONO GODUTO LA SCENA perché purtroppo ero accodato a questi rompi-c0gli0ni, sono finalmente intervenuti i Carabinieri che li hanno fermati e impedito loro di proseguire imponendo di farsi da parte in uno spiazzo e farsi venire a prendere da auto appoggio. Spero li abbiano pesantemente multati. Poi i ciclisti si lamentano, viaggiando a nuvola e senza luci, di venire presi sotto! Per quel che mi riguarda la percorrenza (Sirolo-Ancona) - che solitamente faccio in 15-20 minuti - è durata oltre un'ora! BASTA! Quando faranno una legge con sequestro della bicicletta a chi non rispetta le regole della strada sarà sempre troppo tardi! Sarebbe, inoltre, necessario - come per i ciclomotori 48 cc - introdurre un patentino OBBLIGATORIO per usare le bici fuori dai parchi giochi per bambini! . iCalosci [:D]
...
Da ciclista amatoriale e con un figlio piccolo che milita in una squadra di mtb ti do perfettamente ragione. Gli viene insegnato a rispettare il codice e a stare in fila indiana quando si spostano su strada: come già detto su altro forum, anche i ciclisti, ebbene si, devono rispettare il cds ( magari anche i motociclisti per es.).Per quanto riguarda piste ciclabili, magari ci fossero, ma piste ciclabili vere non quelle che di ciclabile hanno solo il simbolo. Spesso su marciapiedi, in condivisione con pedoni, con uscite di strade e case private dove gli automobilisti saltano di principio lo stop della ciclabile, sedi dedicate assolutamente inadeguate ( se doppiosenso deve essere almeno 3 metri) e senza manutenzione del verde che limita ancora lo spazio, lunghe poche centinaia di metri con gimcane per entrare e uscire, canali di scoli per l'acqua ecc.. E' impensabile poter pretendere che i ciclisti utilizzino queste ciclabili ( corro meno rischi sulle statali)i, diverso quando sono fatte come si deve ( per es. Trentino) dove sono molto utilizzate. Concordo invece sulle pesanti sanzioni su chi non rispetta le regole, quando mi capita anch'io gli strombazzo.
Per quanto riguarda l'accesso dei ciclisti nei centri abitati ( ovviamente non sto parlando di ciclisti sportivi, ma di persone che usano la bici come mezzo di trasporto) bisogna ampliare il più possibile e agevolare questo tipo di mobilità riducendo al contempo la circolazione automobilistica. Un ottimo esempio è Pesaro con la sua bicipolitana
bradipo66
14
bradipo66
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31/07/2011 1333
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Inserito il 25/10/2018 alle: 22:15:22
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/10/2018 alle 14:48:49

Io personalmente non odio nessuno in particolare, ma auguro una veloce dipartita da questo mondo solo a chi si comporta male indipendentemente dal tipo di bici, abbigliamento, razza o religione , di cete persone forse la
società civile farebbe volentieri a meno. Ma vale anche per tantissimi automobilisti, forse molto piu che ciclisti, la testa bacata non dipende dal veicolo che si conduce. In Olanda, sulls atrade statali o comunque al difuori dei centri abitati e quindi con limite superiore a 50, c'è sempre la ciclabile a doppio senso che corre a fianco, separata da cordolo o striscia di erba, lo vedi bene qui nella ultima parte di questo mio video dal minuto 5:45. Tali cicabli hanno i semafori per le bici, la segnaletica stradale per le bici e precise norme di circolazione delle bici. e quindi io auspicherei una sitazione del genere e quindi il divieto di circolazione nella corsia delle automobili. Sarebbe meglio sia per i ciclisti che per gli altri. Come è viatato andare in bici in autostrada o superstrada o in certe gallerie senza marciapiede, cos' secondo me dovrebbe essere vietato in ogni strada dove la velocità del traffico risulta pericolosa per una bici. Per un veicolo che arriva a 90, la bici è come un ostacolo fermo, e quindi impossibile da evitare se non lo si riesce a vedere con largo anticipo. Capita spesso che un auto passa perchè ha visto la bici, ma l auto che segue e quindi non puo vedere la bici, la travolge senza potere fare nulla data la grande differenza di velocità che non da il tempo ne di frenare ne di sterzare. Lo dico come norma di buon senso e a favore della incolumità dei cicisti, non in senso punitivo. A dire il vero, vedo sempre piu sulle statali tratti con divieto di transito per ciclisti e pedoni e trattori, e mi sembra solo buon senso. Sicuramente ci saranno strade alternative per queste categorie deboli. La bici è sicuramente un mezzo impagabile, ma negli ambiti giusti, cioè in città e dove la velocità del traffico è limitata, diventa un oggetto pericoloso se usato dove non sarebbe opportuno. Secondo me se certi ciclisti non lo capiscono, dovrebbe pensarci lo stato a proteggerli convogliandoli su percorsi sicuri e vietando quelli pericolosi.  
...
In Olanda e in Danimarca i ciclisti hanno la precedenza su tutti, pedoni compresi, tutti rispettano le regole (Copenaghen non ha un corpo di polizia municipale perché confidano sull'autodisciplina dei cittadini) e hanno bellissime ciclabili capillari e ottimamente tenute ( il territorio pianeggiante aiuta). In città le ciclabili devono esistere e hanno molto senso per evitare contatto tra veicoli a motore e bici, non è vero che vanno a passo d'uomo ( a parte negli orari di punta) e permettono ai ciclisti di viaggiare in sicurezza anche con gli autoveicoli in coda ( sensibilizziamo le persone alla mobilità alternativa, vedi bicipolitana di Pesaro). Per quanto riguarda il fatto che il secondo veicolo in coda possa non vedere l'ostacolo della bici ricordo che quando si effettua un sorpasso bisogna attivare la freccia ( questa sconosciuta)per avvisare chi segue dell'ostacolo e se si mantiene la distanza di sicurezza non ci sono problemi.. Se poi mi fai dei percorsi sicuri, magari vietati alle auto …..
bradipo66
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ziodani
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07/03/2011 2042
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Inserito il 25/10/2018 alle: 22:24:28
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/10/2018 alle 20:58:15

Belle parole di persona civile e equilibrata, se in tutte le categorie ci fossero piu persone come te, si vivrebbe tutti meglio
Ti ringrazio per l'apprezzamento yes
Danilo...
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IZ4DJI
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12/11/2006 57950
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Inserito il 25/10/2018 alle: 22:26:19
In risposta al messaggio di faraklo del 25/10/2018 alle 21:54:06

Automobilisti,camperisti,motociclisti impazienti,non usate il telefonino quando siete alla guida rispettate le regole e soprattutto RISPETTATE I CICLISTI. GRAZIE!  
Io rispetto sempre i ciclisti RISPETTOSI wink
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it




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IZ4DJI
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12/11/2006 57950
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Inserito il 25/10/2018 alle: 22:27:12
In risposta al messaggio di ziodani del 25/10/2018 alle 22:24:28

Ti ringrazio per l'apprezzamento
Beh, quello che è giusto è giusto yes
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it




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IZ4DJI
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12/11/2006 57950
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Inserito il 25/10/2018 alle: 22:37:52
In risposta al messaggio di bradipo66 del 25/10/2018 alle 22:15:22

In Olanda e in Danimarca i ciclisti hanno la precedenza su tutti, pedoni compresi, tutti rispettano le regole (Copenaghen non ha un corpo di polizia municipale perché confidano sull'autodisciplina dei cittadini) e hanno
bellissime ciclabili capillari e ottimamente tenute ( il territorio pianeggiante aiuta). In città le ciclabili devono esistere e hanno molto senso per evitare contatto tra veicoli a motore e bici, non è vero che vanno a passo d'uomo ( a parte negli orari di punta) e permettono ai ciclisti di viaggiare in sicurezza anche con gli autoveicoli in coda ( sensibilizziamo le persone alla mobilità alternativa, vedi bicipolitana di Pesaro). Per quanto riguarda il fatto che il secondo veicolo in coda possa non vedere l'ostacolo della bici ricordo che quando si effettua un sorpasso bisogna attivare la freccia ( questa sconosciuta)per avvisare chi segue dell'ostacolo e se si mantiene la distanza di sicurezza non ci sono problemi.. Se poi mi fai dei percorsi sicuri, magari vietati alle auto …..
...
Hai toccato un bel tasto, qui da noi le freccie sono quelle cose che usano gli indiani (con l arco) ! laugh

Io quando supero una bici specie su strada extraurbana, metto sempre la freccia proprio per segnalare a chi segue che c'è un ostacolo, ma mi guardano come un UFO.
Ora il discorso si allarga troppo, ma secondo me, ogni 5 ann al rinnovo della patente bisognerebbe fare fare un piccolo corso almeno di una mezza giornata per ripassare le norme stradali, seguito da un esame di guida dove si valuta se uno è in grado di guidare correttamente (freccie, svolte, incroci, rotonde) e solo dopo approvare il rinnovo quinquennale.
C'è gente che ha preso la patente 40 o 50 anni fa e pensa che si guidi ancora così. Io ho la patente nel 1977 ma  fortunatamente 12 anni fa ho fatto la C e così mi sono ristudiato tutto, fatto le guide, e così ho imparato tante regole che allora non esistevano, e ne ho tratto grande giovamento per migliorare la guida.
Visto che pochi sono interessati a migliorare e conoscere come si guida correttamente, andrebbe imposto l aggiornamento.
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it




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ziodani
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07/03/2011 2042
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Inserito il 25/10/2018 alle: 22:39:47
In risposta al messaggio di ziodani del 25/10/2018 alle 22:24:28

Ti ringrazio per l'apprezzamento
angel
Danilo...

Modificato da ziodani il 25/10/2018 alle 22:41:27
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