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Diodo SI diodo NO su impianto fotovoltaico

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time69
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07/12/2008 357
Rispondi Abuso
Inserito il 25/03/2023 alle: 18:35:56
Ciao a tutti. Volevo condividere questa mia prova dopo aver rifatto completamente l impianto solare sul mio camper. Ho montato due pannelli Moscatelli da 24V e 200W in parallelo. Ho letto di tutto e di più sul argomento diodo SI/NO. Ebbene oggi sotto il sole ho effettuato un test che mi ha portato a decidere per il NO. Passo al test: in ricarica a circa 150W totali, con due amperometri in serie sul positivo di entrambi  i pannelli leggevo circa 1,8A. Portando in ombra completa uno dei due pannelli con un cartone  ho registrato una corrente inversa di appena 0,05A. Ho ripetuto il test anche sul secondo pannello con stesso risultato. Questo chiaramente è il caso limite perché non avrò mai un pannello completamente al sole e l altro in ombra completa. È bastato scoprire leggermente il pannello in ombra per azzerare anche la corrente inversa. Data l evidenza ho deciso di non montare i diodi di blocco.
Un saluto a tutti
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13/01/2006 24154
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Inserito il 25/03/2023 alle: 20:05:11
In risposta al messaggio di time69 del 25/03/2023 alle 18:35:56

Ciao a tutti. Volevo condividere questa mia prova dopo aver rifatto completamente l impianto solare sul mio camper. Ho montato due pannelli Moscatelli da 24V e 200W in parallelo. Ho letto di tutto e di più sul argomento
diodo SI/NO. Ebbene oggi sotto il sole ho effettuato un test che mi ha portato a decidere per il NO. Passo al test: in ricarica a circa 150W totali, con due amperometri in serie sul positivo di entrambi  i pannelli leggevo circa 1,8A. Portando in ombra completa uno dei due pannelli con un cartone  ho registrato una corrente inversa di appena 0,05A. Ho ripetuto il test anche sul secondo pannello con stesso risultato. Questo chiaramente è il caso limite perché non avrò mai un pannello completamente al sole e l altro in ombra completa. È bastato scoprire leggermente il pannello in ombra per azzerare anche la corrente inversa. Data l evidenza ho deciso di non montare i diodi di blocco. Un saluto a tutti
...
Ci sono componenti funzionali e componenti di sicurezza.
Eliminando i componenti funzionali il sistema funziona male oppure non funziona.
Eliminando i componenti di sicurezza, come i diodi di non ritorno, il sistema funziona perfettamente, ma alcuni particolari tipi di guasto non sono gestiti e i risultati sono imprevedibili.

La prova che hai fatto è errata perchè hai provato la funzionalità eliminando un dispositivo di sicurezza.

Mi spiego meglio... prova a eliminare il fusibile di protezione della pompa dell'acqua, potrai verificare che i rubinetti funzionano perfettamente, dopo potrai scrivere "fusibile sull'autoclave NO". 

Nel caso di due soli pannelli in parallelo, senza diodi di protezione, anche il guasto più svantaggioso provoca danni minimi, ma non lo puoi certo verificare con un amperometro e un cartone...
I calcoli teorici di quello che può succedere nello scenario peggiore sono una cosa complessa, una eventuale verifica sarebbe distruttiva.

Esistono pannelli solari con mezze celle, sul mio camper ne ho due, sono due pannelli in parallelo sullo stesso vetro, ma sono installati sempre sollevati e una cella in sovratemperatura non fa grossi danni, i flessibili Moscatelli sono attaccati al tetto del camper, se è alluminio o lamiera di un furgonato rischi poco, se è vetroresina rischi qualcosa.
Non è banale eliminare un dispositivo di sicurezzza e poi valutare cosa può succedere in tutte le possibili casistiche di guasto.
Potremmo dire che i pannelli flessibili, in parallelo senza diodi, vanno bene su un furgonato ma non con la vetroresina, ma non è certo così che si progetta ..

Marco.
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Modificato da Emme48 il 25/03/2023 alle 20:26:23
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time69
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07/12/2008 357
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Inserito il 25/03/2023 alle: 20:55:15
In risposta al messaggio di Emme48 del 25/03/2023 alle 20:05:11

Ci sono componenti funzionali e componenti di sicurezza. Eliminando i componenti funzionali il sistema funziona male oppure non funziona. Eliminando i componenti di sicurezza, come i diodi di non ritorno, il sistema funziona
perfettamente, ma alcuni particolari tipi di guasto non sono gestiti e i risultati sono imprevedibili. La prova che hai fatto è errata perchè hai provato la funzionalità eliminando un dispositivo di sicurezza. Mi spiego meglio... prova a eliminare il fusibile di protezione della pompa dell'acqua, potrai verificare che i rubinetti funzionano perfettamente, dopo potrai scrivere fusibile sull'autoclave NO.  Nel caso di due soli pannelli in parallelo, senza diodi di protezione, anche il guasto più svantaggioso provoca danni minimi, ma non lo puoi certo verificare con un amperometro e un cartone... I calcoli teorici di quello che può succedere nello scenario peggiore sono una cosa complessa, una eventuale verifica sarebbe distruttiva. Esistono pannelli solari con mezze celle, sul mio camper ne ho due, sono due pannelli in parallelo sullo stesso vetro, ma sono installati sempre sollevati e una cella in sovratemperatura non fa grossi danni, i flessibili Moscatelli sono attaccati al tetto del camper, se è alluminio o lamiera di un furgonato rischi poco, se è vetroresina rischi qualcosa. Non è banale eliminare un dispositivo di sicurezzza e poi valutare cosa può succedere in tutte le possibili casistiche di guasto. Potremmo dire che i pannelli flessibili, in parallelo senza diodi, vanno bene su un furgonato ma non con la vetroresina, ma non è certo così che si progetta .. Marco.
...
Ciao Marco. Ti seguo da tanto e sono un tuo ammiratore.
Non ho mai parlato di pannelli flessibili. Ho pannelli sollevati dal tetto di due centimetri. Capisco cosa vuoi dire. Se un pannello va in corto subisce il massimo passaggio della corrente prodotta dall altro pannello. A quel punto basta un fusibile sulle due linee  dei pannelli ma certamente non un diodo. Con i fusibili sei in totale sicurezza. Sbaglio?
Saluti
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Emme48
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Inserito il 25/03/2023 alle: 21:37:25
In risposta al messaggio di time69 del 25/03/2023 alle 20:55:15

Ciao Marco. Ti seguo da tanto e sono un tuo ammiratore. Non ho mai parlato di pannelli flessibili. Ho pannelli sollevati dal tetto di due centimetri. Capisco cosa vuoi dire. Se un pannello va in corto subisce il massimo passaggio
della corrente prodotta dall altro pannello. A quel punto basta un fusibile sulle due linee  dei pannelli ma certamente non un diodo. Con i fusibili sei in totale sicurezza. Sbaglio? Saluti
...
Purtroppo no.
La corrente di corto circuito è simile a quella del funzionamento normale.

La tensione e quindi la potenza persa da un diodo Schottky è irrisoria in inverno con correnti minime, in estate non ci importa nulla di mezzo Watt su 200, per questo conviene metterli, non ci sono controindicazioni.

I pannelli flessibili e quelli rigidi hanno un diverso comportamento in caso di surruscaldamento di una cella, è difficile dare una regola generale valida sempre e con tutte le tipologie di matetiali.

"quello che potrebbe succedere" non è facile da immaginare, per questo si preferisce eliminare un problema invece cercare di immaginare cosa potrebbe accadere quando questo problema si presenta.

Una probabilità su 1000 che un pannello crei delle fiamme, più una su 1000 che l'autoclave crei fiamme abbinata a una su 1000 che il regolatore MPPT faccia incendiare le batterie ecc... alla fine tante minime probabilità fanno una probabilità importante.

Per questo io ho un MPPT per ciascun pannello solare e due sensori di temperatura per ciascuna batteria che staccano tutto in caso di surtuscaldamento.
Idem per troppa corrente o troppa tensione, ma io sono strano...

Marco.
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time69
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07/12/2008 357
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Inserito il 25/03/2023 alle: 21:54:52
In risposta al messaggio di Emme48 del 25/03/2023 alle 21:37:25

Purtroppo no. La corrente di corto circuito è simile a quella del funzionamento normale. La tensione e quindi la potenza persa da un diodo Schottky è irrisoria in inverno con correnti minime, in estate non ci importa nulla
di mezzo Watt su 200, per questo conviene metterli, non ci sono controindicazioni. I pannelli flessibili e quelli rigidi hanno un diverso comportamento in caso di surruscaldamento di una cella, è difficile dare una regola generale valida sempre e con tutte le tipologie di matetiali. quello che potrebbe succedere non è facile da immaginare, per questo si preferisce eliminare un problema invece cercare di immaginare cosa potrebbe accadere quando questo problema si presenta. Una probabilità su 1000 che un pannello crei delle fiamme, più una su 1000 che l'autoclave crei fiamme abbinata a una su 1000 che il regolatore MPPT faccia incendiare le batterie ecc... alla fine tante minime probabilità fanno una probabilità importante. Per questo io ho un MPPT per ciascun pannello solare e due sensori di temperatura per ciascuna batteria che staccano tutto in caso di surtuscaldamento. Idem per troppa corrente o troppa tensione, ma io sono strano... Marco.
...
Ok. Mi hai convinto wink
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Giuliopgn
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Inserito il 25/03/2023 alle: 22:50:14
Non farti convincere da chi porta avanti leggende metropolitane che non hanno fondamento tecnico
Giuliopgn
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Inserito il 26/03/2023 alle: 23:33:57

Cos'è una leggenda metropolitana?
E' una diceria che circola in alcuni ambienti ma che non è suffragata da prove e documentazioni, è frutto della fantasia di qualcuno che ha male interpretato eventi.
I fusibili sono consigliati quando i pannelli in parallelo sono più di 2, qualcuno dice 4, altri quando sono più di 6/7, è ovvio che nel caso di due pannelli il fusibile non interverrebbe mai, perché essendo dimensionato per qualcosa di più della corrente del singolo pannello non potrebbe intervenire; come dicevo è infatti da inserire nel caso di più pannelli in parallelo, non per solo due.
Ma perché un pannello potrebbe bruciare? In realtà gli incendi sono quasi tutti dovuti a cattive connessioni (un diodo in più può essere fonte di cattiva connessione), raramente per fenomeni di hot-spot che si verificano quando una singola cella viene danneggiata dalle altre celle dello stesso pannello a causa di ombre persistenti sulla singola cella o per collegamento non buono della cella stessa con le altre, non dagli altri pannelli, ecco che il diodo di blocco non interverrebbe perché completamente esterno al problema.
In questa relazione dei VV.FF. infatti si parla del rischio incendio del pannello per mancanza di diodi di by-pass e altre cause.

https://www.vigilfuoco.it/alleg...


Per quanto riguarda diodi di blocco e/o fusibili, avevo già postato la relazione ABB che consigliava fusibili e non diodi, parlando ovviamente di un certo numero di stringhe di pannelli.
Sarebbe bene sempre documentare quello che si dice.

@Time69, la prova che hai effettuato dimostra ancora una volta che non esiste corrente inversa.
 
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 27/03/2023 alle 23:22:49
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Inserito il 27/03/2023 alle: 10:15:17
Cos'è un progetto elettronico realizzato a regola d'arte?
E' la capacità di immaginare qualsiasi tipo di guasto possibile, anche se improbabile, soprattutto per quanto riguarda i guasti multipli e di prendere tutte le contromisure necessarie in modo che il comportamento dell'intero sistema sia sempre gestito, sia da un punto di vista prestazionale che di sicurezza.

I diodi di blocco sono commercializzati da molte aziende e ad un prezzo decisamente basso,

QUI

li vendono a 1,40 euro illustrando a cosa servono, ma anche altri costruttori li commercializzano, direi proprio che non lo fanno certo per guadagno, con 1,40 euro non ci si arricchisce di certo.
Quelli sfusi su Amazon costano anche meno...

Non sono però convinto dei diodi venduti nei connettori MC4 perché questo prevede di installarli sul tetto del camper, all'esterno.
I componenti elettronici io preferisco sempre tenerli dentro il mezzo al riparo dalle intemperie e soprattutto facili da verificare in caso di problemi.
Al posto dei diodi di blocco si possono installare anche dei fusibili, come spiega bene 

QUI

l'università di Napoli a pag 35,  ma solo se i pannelli solari in parallelo sono molti, altrimenti non c'è versi di trovare il valore giusto del fusibile che sia capace di saltare in caso di corto circuito di un pannello, grazie alla corrente totale fornita dagli altri in parallelo, ma di non saltare con le correnti normali di quel pannello, per questo i diodi di blocco facilitano la soluzione elettrica e si preferiscono ai fusibili.
In pratica con due soli pannelli solari gemelli in parallelo non esiste valore di fusibile che salti in caso di corto circuito e che non salti in caso di uso normale.
E' anche vero però che i fusibili servono a sezionare l'impianto permettendo misurazioni separate dei pannelli in caso di problemi.

I diodi sono generalmente usati per disaccoppiare più "generatori elettrici", questo permette di non dover prevedere una miriade di possibili malfunzionamenti elettrici e di assicurarsi che non ci siano correnti che vanno nella direzione non voluta, qualunque sia il tipo di guasto che avviene, compresi i cablaggi che vanno a massa, improbabili ma possibili, in quel caso basterebbe un fusibile? Non è detto che il contatto sia netto, potrebbe essere "ballerino" impedendo al fusibile (di solito ritardato) di saltare.

La prova effettuata da @Time69 dimostra che in assenza di un guasto al pannello o ai cablaggi la corrente inversa è irrisoria.

Non che a me interessi più di tanto fare questi discorsi, ma un pannello è una cosa complicata, si tratta spesso di un oggetto composto da 36 generatori in serie tra loro, le celle, in assenza di produzione energetica, applicandogli una tensione, non è affatto garantito che ciascuna cella abbia ai suoi capi 1/36 della tensione applicata, se una cella è particolarmente ben riuscita ed ha una corrente inversa irrisoria è possibile che la tensione ai suoi capi sia elevata e che si inneschi l'effetto zener della cellula che, in fondo, è un diodo con elevato drogaggio (boro & fosforo o anche altro) e che quindi non ha una elevata tensione inversa sopportabile, ma qui si va troppo nell'elettronica e nella tecnologia costruttiva, si potrebbe parlare di un danno molto localizzato su un punto molto piccolo di una cellula dovuto alla corrente inversa, ecc...
Per evitare una miriade di considerazioni elettroniche e impiantistiche io consiglio sempre di mettere gli economici  diodi di blocco che vendono tutti i fornitori di pannelli solari, si evitano improbabili, ma possibili, zone grigie nel funzionamento totale dell'impianto.

---------------------------------------
A questo punto sarebbe davvero gradita l'opinione di un elettronico, uno che ha una laurea, e che per mestiere fa progettazione.
Le "soluzioni commerciali" e le "soluzioni elettroniche" spesso non coincidono e sono addirittura diverse alle "soluzioni normative".

Marco.
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Modificato da Emme48 il 27/03/2023 alle 10:19:51
Giuliopgn
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Inserito il 27/03/2023 alle: 11:09:53

Fino a qualche anno fa, prima che postassi le mie prove, le dichiarazioni dei costruttori e le sperimentazioni ben documentate sul web, la necessità di installare i diodi di blocco era da alcuni sostenuta dal fatto che ci possa essere una corrente inversa in grado di cuocere il pannello in ombra, ora che anche da molti altri è stato dimostrato che non esiste questa possibilità, si passa a sostenere che servono per un principio di sicurezza.
Come ho già evidenziato prima, il pannello può bruciare se una cella di cui è composto salta, e le altre celle del pannello stesso la alimentano, un diodo di blocco esterno al pannello non può fare nulla, tantomeno il fusibile.
Teoricamente per impedire questa situazione ogni cella dovrebbe avere il diodo di bypass (che tra l'altro non essendo in serie ma in parallelo, non provoca cadute di tensione), ma costruttivamente non è possibile farlo ed infatti viene inserito per serie di 16 o più celle, come anche segnalato dal documento dei VV.FF..
Nella stringa civile, abbiamo molti pannelli in serie, se uno salta può essere alimentato dalla corrente degli altri (attenzione sono in serie, non in parallelo, se per qualche motivo il diodo di bypass non funziona continua ad essere attraversato da corrente generata dagli altri pannelli in serie sulla stringa), con tensioni anche elevate; nel caso del singolo pannello in parallelo con altri, non esistendo la famosa corrente inversa, è solo la singola cella che viene alimentata dalle altre celle del pannello stesso.
Aspettando l'ingegnere che tu citi, smettiamola di alimentare una leggenda metropolitana priva di fondamento, andando addirittura a modificare le ragioni che renderebbero necessario il diodo di blocco.
Le documentazioni che postai riguardano:

La domanda e la risposta di quattro costruttori/rivenditori di pannelli, dove tutti asserivano la non necessità di installare i diodi di blocco.
Link dei test eseguiti da molti.
Documentazione ABB.
Mie semplici prove con foto.
Relazione dei Vigili del Fuoco.

Per continuare ad alimentare questa leggenda, è necessario che tu posti qualcosa di più del link del prezzo del diodo, non è sufficiente che tu dica che hai un regolatore per ogni pannello...
 
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 27/03/2023 alle 23:26:32
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Inserito il 27/03/2023 alle: 11:44:35
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 27/03/2023 alle 11:09:53

Fino a qualche anno fa, prima che postassi le mie prove, le dichiarazioni dei costruttori e le sperimentazioni ben documentate sul web, la necessità di installare i diodi di blocco era da alcuni sostenuta dal fatto che
ci possa essere una corrente inversa in grado di cuocere il pannello in ombra, ora che anche da molti altri è stato dimostrato che non esiste questa possibilità, si passa a sostenere che servono per un principio di sicurezza. Come ho già evidenziato prima, il pannello può bruciare se una cella di cui è composto salta, e le altre celle del pannello stesso la alimentano, un diodo di blocco esterno al pannello non può fare nulla, tantomeno il fusibile. Teoricamente per impedire questa situazione ogni cella dovrebbe avere il diodo di bypass (che tra l'altro non essendo in serie ma in parallelo, non provoca cadute di tensione), ma costruttivamente non è possibile farlo ed infatti viene inserito per serie di 16 o più celle, come anche segnalato dal documento dei VV.FF.. Nella stringa civile, abbiamo molti pannelli in serie, se uno salta può essere alimentato dalla corrente degli altri (attenzione sono in serie, non in parallelo, se per qualche motivo il diodo di bypass non funziona continua ad essere attraversato da corrente generata dagli altri pannelli in serie sulla stringa), con tensioni anche elevate; nel caso del singolo pannello in parallelo con altri, non esistendo la famosa corrente inversa, è solo la singola cella che viene alimentata dalle altre celle del pannello stesso. Aspettando l'ingegnere che tu citi, smettiamola di alimentare una leggenda metropolitana priva di fondamento, andando addirittura a modificare le ragioni che renderebbero necessario il diodo di blocco. Le documentazioni che postai riguardano: La domanda e la risposta di quattro costruttori/rivenditori di pannelli, dove tutti asserivano la non necessità di installare i diodi di blocco. Link dei test eseguiti da molti. Documentazione ABB. Mie semplici prove con foto. Relazione dei Vigili del Fuoco. Per continuare ad alimentare questa leggenda, è necessario che tu posti qualcosa di più del link del prezzo del diodo, non è sufficiente che tu dica che hai un regolatore per ogni pannello...  
...
Hai detto la tua.
Aspettiamo l'opinione di chi progetta impianti per mestiere.

Marco.
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Giuliopgn
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Inserito il 27/03/2023 alle: 11:56:40

Io ho detto la mia suffragata da motivazioni tecniche, documentazioni, test ed esperienze.
Tu porta il tuo ingegnere.
Giuliopgn
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Armando
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11/08/2003 7401
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Inserito il 27/03/2023 alle: 12:31:51
Io partii da una risposta a esplicita domanda, fatta da me ai tecnici di Helios Technology (marca dei miei pannelli di allora) sia nel 1995 sia nel 2000. Notare si parlava di parallelo realizzato sui cavi sul tetto, quindi prima dei due ingressi (eventualmente già protetti) sul regolatore che allora era pwm. La stessa situazione circuitale che si realizza con i nostri mppt che hanno di solito un solo ingresso.
Questi "pareri di chi progetta" li ho ricercati (a titolo di ricontrollo) e trovati in rete più volte a ogni successiva installazione di FV sul camper. In genere si trattava di progettisti non italiani, gente comunque che lavorava a tempo pieno su impianti fotovoltaici e non c'era alcun dubbio di nessuno: per due pannelli i diodi di blocco non servono. Esperienze fatte sui miei pannelli hanno confermato, come pure l'utilizzo pratico del parallelo dal 1995 in poi.
Talora, più volte nei vari anni che bazzico questo forum,  ho riportato qui i link se magari c'era in corso la solita discussione.
Francamente non ho voglia di rifare queste ricerche una volta di più. Sono sempre stato considerato, dai tempi del 100/100 al Poli di Mi in poi, tecnicamente affidabile e a me basta di aver valutato per bene e tratto una conclusione, non è che devo conquistare l'auditorio o convincere qualcuno.
Se a un certo punto i camperisti vogliono seguire comunque il parere del guru date le sue benemerenze su tanti (altri!) argomenti, per conto mio possono pure farlo ...

Ora è il tuo turno di sbattimento, Giulio  .. té dür, mòla mìa.
_____________ Armando

Modificato da Armando il 27/03/2023 alle 14:59:55
22
Giovanni
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28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 27/03/2023 alle: 15:05:22
In risposta al messaggio di Armando del 27/03/2023 alle 12:31:51

Io partii da una risposta a esplicita domanda, fatta da me ai tecnici di Helios Technology (marca dei miei pannelli di allora) sia nel 1995 sia nel 2000. Notare si parlava di parallelo realizzato sui cavi sul tetto, quindi
prima dei due ingressi (eventualmente già protetti) sul regolatore che allora era pwm. La stessa situazione circuitale che si realizza con i nostri mppt che hanno di solito un solo ingresso. Questi pareri di chi progetta li ho ricercati (a titolo di ricontrollo) e trovati in rete più volte a ogni successiva installazione di FV sul camper. In genere si trattava di progettisti non italiani, gente comunque che lavorava a tempo pieno su impianti fotovoltaici e non c'era alcun dubbio di nessuno: per due pannelli i diodi di blocco non servono. Esperienze fatte sui miei pannelli hanno confermato, come pure l'utilizzo pratico del parallelo dal 1995 in poi. Talora, più volte nei vari anni che bazzico questo forum,  ho riportato qui i link se magari c'era in corso la solita discussione. Francamente non ho voglia di rifare queste ricerche una volta di più. Sono sempre stato considerato, dai tempi del 100/100 al Poli di Mi in poi, tecnicamente affidabile e a me basta di aver valutato per bene e tratto una conclusione, non è che devo conquistare l'auditorio o convincere qualcuno. Se a un certo punto i camperisti vogliono seguire comunque il parere del guru date le sue benemerenze su tanti (altri!) argomenti, per conto mio possono pure farlo ... Ora è il tuo turno di sbattimento, Giulio  .. té dür, mòla mìa.
...

Anche io ho sempre saputo che sui pannelli fotovoltaici collegati in parallelo non fosse necessario alcun diodo di protezione contro le correnti inverse in quanto ogni pannello ha già l'uscita protetta. Metterne un altro, son due giunzioni in più sul conduttore sempre fonte di problemi e qualche piccola (schottky) o significativa (diodo normale) caduta di tensione.

Giovanni
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13/01/2006 24154
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Inserito il 27/03/2023 alle: 16:44:22
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 27/03/2023 alle 11:56:40

Io ho detto la mia suffragata da motivazioni tecniche, documentazioni, test ed esperienze. Tu porta il tuo ingegnere.
Ecco un documento redatto dal reparto ingegneria dell'Università di Bologna, sono le pubblicazioni scientifiche di un professore ordinario di Ingegneria dell'Energia Elettrica.

http://www.die.ing.unibo.it/per...



Fa riferimento alla norma CEI 82-25 punto 3.34, che sicuramente conosci, la quale recita:
Diodo di Blocco.
Diodo connesso in serie a moduli, pannelli, stringhe e generatori FV, al fine di bloccare la eventuale corrente inversa, prevenendone quindi gli effetti indesiderati (perdita di potenza, eventuali danneggiamenti dei moduli, ecc).


Marco.
Marco

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Armando
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11/08/2003 7401
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Inserito il 27/03/2023 alle: 16:51:17
Non penso sia quello il motivo, Giovanni.
I pannelli hanno nella scatola due o tre  diodi di bypass cioè connessi in antiparallelo alle  sottostringhe di ½ o ⅓ del totale.
Non ci sono diodi di blocco, che andranno connessi esternamente, in serie al pannello, solo se la situazione lo richiede. E questa è data da un parallelo da 3 pannelli (c'è chi dice da 4) in su. Con due, anche ammesso che ci sia riflusso totale della corrente del pannello al sole su quello in ombra, sarà comunque inferiore alla Icc, che danni non ne fa. Ma comunque di solito è mooolto meno (vedi ad es. prova di Time69 .. io feci le mie prove a suo tempo).

 
_____________ Armando
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Inserito il 27/03/2023 alle: 17:54:38
In risposta al messaggio di Emme48 del 27/03/2023 alle 16:44:22

Ecco un documento redatto dal reparto ingegneria dell'Università di Bologna, sono le pubblicazioni scientifiche di un professore ordinario di Ingegneria dell'Energia Elettrica. Fa riferimento alla norma CEI 82-25 punto
3.34, che sicuramente conosci, la quale recita: Diodo di Blocco. Diodo connesso in serie a moduli, pannelli, stringhe e generatori FV, al fine di bloccare la eventuale corrente inversa, prevenendone quindi gli effetti indesiderati (perdita di potenza, eventuali danneggiamenti dei moduli, ecc). Marco.
...

Con calma la analizzo, sicuramente sarà qualcosa di meglio di una generica e poco tecnica dispensa universitaria datata dieci anni fa.

P.S., mi riferivo a quella postata precedentemente da Marco, in questo thread.
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 27/03/2023 alle 23:27:27
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Armando
Armando
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11/08/2003 7401
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Inserito il 27/03/2023 alle: 18:05:32
In risposta al messaggio di Emme48 del 27/03/2023 alle 16:44:22

Ecco un documento redatto dal reparto ingegneria dell'Università di Bologna, sono le pubblicazioni scientifiche di un professore ordinario di Ingegneria dell'Energia Elettrica. Fa riferimento alla norma CEI 82-25 punto
3.34, che sicuramente conosci, la quale recita: Diodo di Blocco. Diodo connesso in serie a moduli, pannelli, stringhe e generatori FV, al fine di bloccare la eventuale corrente inversa, prevenendone quindi gli effetti indesiderati (perdita di potenza, eventuali danneggiamenti dei moduli, ecc). Marco.
...
Marco, vorrei far notare che, leggendo bene:

1) quel documento Uni-Bo è dichiaratamente una raccolta di slide per fare lezione, i documenti e gli argomenti sono ancora tutti da approfondire. Ad es. le immagini sono immagini standard che si trova facilmente in rete, viste molte volte. Dove dice dell'esigenza dei diodi di blocco, c'è in effetti una figura con 5 pannelli, non con soli due. Si nota che in alto nella slide dice "il collegamento in parallelo  PUÒ prevedere diodi di blocco" e sotto fa riferimento alla CEI 82-25 solo per dire cosa sono, non per quantificarne l'uso. 

2) Era già stato linkato da me, in un'analoga discussione, che la CEI 82-25 al punto (4.1.3.2) dice che si deve inserire un dispositivo di protezione per sovracorrente (diodo di blocco o fusibile) per un numero di stringhe in parallelo uguale o superiore a tre. Qui si sta parlando di due. 
Ricordo che avevi commentato l'uso dei fusibili .. però hai dimenticato N>=3

3) con normali considerazioni elettrotecniche, in caso di parallelo di N stringhe uguali la corrente inversa sarà inferiore (o uguale, come limite teorico  raggiungibile solo se per gli altri Ws=1000 W/m² ma un pannello produce 0) al valore:

Corrente inversa <= (N-1)*Isc

dove Isc è la corrente di corto circuito di una singola stringa. Quindi se i pannelli sono due, la corrente inversa può essere al massimo uguale alla Isc. (I pannelli sopportano bene correnti inverse più che doppie o anche triple della loro Isc, si vede ove dichiarato tra i dati di targa)
Ma con le illuminazioni e le ombre correnti in utilizzo reale è anche molto meno, come si può facilmente misurare, ad es. in una prova come ha fatto Time69.
Io ne feci di analoghe a suo tempo.
_____________ Armando

Modificato da Armando il 27/03/2023 alle 18:15:26
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Szopen
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06/09/2019 5873
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Inserito il 27/03/2023 alle: 19:01:11
Ritornando in ambito "camper" mi piacerebbe capire cosa potrà mai accadere in un caso del genere:

Sul tetto abbiamo diversi pannelli, 2, 3, 4 in parallelo per cui con tensione simile ma potenze diverse magari collegati ad un 'famigerato' pseudo-regolatore Mppt da 40A da 20 eurozzi (sui camper se ne vedono tanti), siamo in viaggio e l'alternatore provvede anche lui a fornire corrente in quel mentre il regolatore 'puff' si guasta mettendo in collegamento sulla/nella morsettiera i cavi che vanno alla batteria con quelli che vanno ai pannelli, ora vi chiedo: Potrebbe arrivare ai pannelli una corrente molto superiore alla loro corrente di corto circuito? 

Ciro.

P. S. Anche nella relazione dei VV. FF postata da Giulio sono presenti i diodi di blocco, a pag. 16 nel primo schema in alto sono chiaramente raffigurati sulla connessione positiva in basso dei pannelli parallelati e descritti come: CASETTA DI DERIVAZIONE CON DIODI 24V.
nomade analogico e fanciulla all'imbrunire. Non ho nulla da vendere nè consigli da dare, solo qualche piccolo suggerimento da prendere con le pinze, possibilmente, amperometriche. Buoni Km a tutti e......... rammentate sempre che....... TESTAR NON NUOCE!

Modificato da Szopen il 27/03/2023 alle 19:46:00
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Emme48
Emme48
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13/01/2006 24154
Rispondi Abuso
Inserito il 27/03/2023 alle: 20:25:48
In risposta al messaggio di Armando del 27/03/2023 alle 18:05:32

Marco, vorrei far notare che, leggendo bene: 1) quel documento Uni-Bo è dichiaratamente una raccolta di slide per fare lezione, i documenti e gli argomenti sono ancora tutti da approfondire. Ad es. le immagini sono immagini
standard che si trova facilmente in rete, viste molte volte. Dove dice dell'esigenza dei diodi di blocco, c'è in effetti una figura con 5 pannelli, non con soli due. Si nota che in alto nella slide dice il collegamento in parallelo PUÒ prevedere diodi di blocco e sotto fa riferimento alla CEI 82-25 solo per dire cosa sono, non per quantificarne l'uso.  2) Era già stato linkato da me, in un'analoga discussione, che la CEI 82-25 al punto (4.1.3.2) dice che si deve inserire un dispositivo di protezione per sovracorrente (diodo di blocco o fusibile) per un numero di stringhe in parallelo uguale o superiore a tre. Qui si sta parlando di due.  Ricordo che avevi commentato l'uso dei fusibili .. però hai dimenticato N>=3 3) con normali considerazioni elettrotecniche, in caso di parallelo di N stringhe uguali la corrente inversa sarà inferiore (o uguale, come limite teorico  raggiungibile solo se per gli altri Ws=1000 W/m² ma un pannello produce 0) al valore: Corrente inversa <= (N-1)*Isc dove Isc è la corrente di corto circuito di una singola stringa. Quindi se i pannelli sono due, la corrente inversa può essere al massimo uguale alla Isc. (I pannelli sopportano bene correnti inverse più che doppie o anche triple della loro Isc, si vede ove dichiarato tra i dati di targa) Ma con le illuminazioni e le ombre correnti in utilizzo reale è anche molto meno, come si può facilmente misurare, ad es. in una prova come ha fatto Time69. Io ne feci di analoghe a suo tempo.
...
Concordo, la norma descrive bene i diodi ma non dice altro.

Per due pannelli secondo me si può farne a meno per via della potenza in gioco limitata, ma in generale è sempre una buona cosa disaccoppiare due generatori, è proprio uno stile progettuale che ho sempre avuto, sono troppi i possibili scenari per poter essere sicuri al 100% di aver previsto qualsiasi cosa, il rischio di aver clamorosamente dimenticato uno scenario sfavorevole, mi fa suggerire di andare sul sicuro e disaccoppiare comunque.
Con quella precauzione su un pannello/cablaggio può capitare qualsiasi cosa, ma sul pannello "in produzione" non ci saranno ricadute.

Marco.
Marco

http://www.m48.it

Giuliopgn
Giuliopgn
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Inserito il 27/03/2023 alle: 21:14:08
In risposta al messaggio di Emme48 del 27/03/2023 alle 16:44:22

Ecco un documento redatto dal reparto ingegneria dell'Università di Bologna, sono le pubblicazioni scientifiche di un professore ordinario di Ingegneria dell'Energia Elettrica. Fa riferimento alla norma CEI 82-25 punto
3.34, che sicuramente conosci, la quale recita: Diodo di Blocco. Diodo connesso in serie a moduli, pannelli, stringhe e generatori FV, al fine di bloccare la eventuale corrente inversa, prevenendone quindi gli effetti indesiderati (perdita di potenza, eventuali danneggiamenti dei moduli, ecc). Marco.
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Marco, mi aspettavo qualcosa di buono, come ho detto quella che hai postato prima è una dispensa universitaria che informa gli "alunni" su cosa è un fotovoltaico, questa proprio non ci sta, non da un tecnico.
Sono sincero, ci ho pensato un po' prima di linkare quella dei VV.FF. decisamente terra-terra, l'ho ritenuta invece interessante, non a carattere tecnico perché dice poco o niente, è interessante perché è una raccolta dati da chi gli incendi li deve soffocare.

Riguardo la potenza in gioco a cui tu accenni, ho sempre evidenziato che, per esempio, la specifica ABB si riferisce ad un impianto civile, dove il dispositivo di blocco, leggi fusibile, ha il compito di intervenire su una stringa di magari una decina di pannelli in serie (la stringa), cioè una potenza in gioco di dieci (pannelli per ogni stringa) o venti/trenta/cento volte quella che si trova su un camper.
Nonostante questo, nei cinque impianti FV che monitoro (ovviamente a norma perché tutti sotto GSE), sui nostri tetti non c'è traccia di diodi.
Il GSE è di una pignoleria che definirei assurda (specialmente riguardo la sicurezza), ma tu riesci ad essere oltre.
Lasciamo morire e seppelliamo questa leggenda metropolitana che non ha fondamento tecnico.

P.S. se leggi anche solo gli errori di ortografia ecc. di questa ultima dispensa, dovresti in realtà disconoscerla, e questo notato da me che sono stato definito analfabeta funzionale
 
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 27/03/2023 alle 23:30:29
Giuliopgn
Giuliopgn
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Rispondi Abuso
Inserito il 27/03/2023 alle: 21:45:37
In risposta al messaggio di Szopen del 27/03/2023 alle 19:01:11

Ritornando in ambito camper mi piacerebbe capire cosa potrà mai accadere in un caso del genere: Sul tetto abbiamo diversi pannelli, 2, 3, 4 in parallelo per cui con tensione simile ma potenze diverse magari collegati ad
un 'famigerato' pseudo-regolatore Mppt da 40A da 20 eurozzi (sui camper se ne vedono tanti), siamo in viaggio e l'alternatore provvede anche lui a fornire corrente in quel mentre il regolatore 'puff' si guasta mettendo in collegamento sulla/nella morsettiera i cavi che vanno alla batteria con quelli che vanno ai pannelli, ora vi chiedo: Potrebbe arrivare ai pannelli una corrente molto superiore alla loro corrente di corto circuito?  Ciro. P. S. Anche nella relazione dei VV. FF postata da Giulio sono presenti i diodi di blocco, a pag. 16 nel primo schema in alto sono chiaramente raffigurati sulla connessione positiva in basso dei pannelli parallelati e descritti come: CASETTA DI DERIVAZIONE CON DIODI 24V.
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"P. S. Anche nella relazione dei VV. FF postata da Giulio sono presenti i diodi di blocco, a pag. 16 nel primo schema in alto sono chiaramente raffigurati sulla connessione positiva in basso dei pannelli parallelati e descritti come: CASETTA DI DERIVAZIONE CON DIODI 24V."

Faccio fatica a leggere uno schema elettrico così esposto, a me sembra uno schema funzionale (sicuro che intendessero diodi di blocco e non di bypass?), senza togliere nulla al lavoro dei VV.FF. che devono spegnere gli incendi, spetterebbe ai progettisti evitarli, ma nulla si può fare se un operatore si dimentica di stringere bene un morsetto.
Giuliopgn

Modificato da Giuliopgn il 27/03/2023 alle 23:32:30
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