quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 15/06/2014 13:51:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nel tuo caso di Battery Aktivator dovresti metterne uno sui terminali della BS e uno su quelli della BM, in quanto mi pare di aver capito che la BM e la BS sono separate [;)] Correggimi se sbaglio Cordialmente Max
quote:Risposta al messaggio di gandalf61 inserito in data 15/06/2014 21:56:20 Max, diciamo che un cavo sarà lungo circa 80 cm l'altro 120 cm perchè sono appena sotto il sedile. Mi chiedo perchè hanno portato 2 cavi separati per poi riunirli ad un metro più su, non si poteva collegare le batterie subito e poi portare un unico filo al carica batterie? Che senso può avere tutto ciò. >> Se puoi, elimina i due spezzoni di cavo e metti in parallelo le due batterie utilizzando un breve spezzone di cavo avente sezione proporzionale agli Ampere massimi che vi transiteranno più il 50% a titolo di fattore di sicurezza. Considera che su spezzoni corti (al di sotto dei 40 cm di lunghezza), puoi considerare che su 1 mmq di sezione puoi far transitare 5A, di seguito ti faccio un esempio per permetterti eventualmente di fare i conti nel tuo caso specifico. Ipotesi:id="red"> 1) N° 2 batterie da 100A - quindi 200A totali 2) Carico massimo 25% della capacità nominale delle due batterie 3) Massima corrente prelevabile = 200 x 25% = 50A 4) Corrente massima di calcolo (fattore di sicurezza + 50%) = 50A + 50% = 75A 5) Corrente massima per mmq = 5A 6) Sezione del cavo in mmq = 75A : 5A = 25 mmq So che alcuni storceranno il naso per i ridotti valori di corrente per mmq e il fattore di sicurezza che applico, so che su 1mmq si possono far passare anche 8A, e quindi secondo alcuni basta anche un cavo da 10mmq, ma sui nostri veicoli è meglio essere più sicuri che meno sicuri, vedere un VR che va a fuoco non fa mai piacere[;)][;)] Importantissimo, il fusibile da porre tra i due poli positivi delle 2 batterie in parallelo, nel nostro esempio non deve essere da 75A ma da 50A, cioè il carico massimo che si intende prelevare. Nell'esempio che ho portato ho considerato che il carico massimo che verrà prelevato sarà molto vicino al limite erogabile da ogni batteria, è chiaro che se il carico massimo fosse minore o maggiore, tutto dovrà essere ridotto o aumentato di conseguenza (anche il fusibile chiaramente). Sottolineo e ribadisco di valutare bene quanto sopra indicato in funzione delle caratteristiche delle vostre batterie, in modo da non trovarvi mai nella condizione di tiriate loro il collo!! Prelevare il 25% della capacità nominale è un gran bel prelevare [;)] Cordialmente Max
quote:Risposta al messaggio di Iz2lwe inserito in data 15/06/2014 19:00:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sono collegate tra loro solo dal parallelatore di carica ovvero dal dispositivo che devia la corrente da Bs a Bm quando la prima e ' carica. In teoria quindi lavorerebbe su ognuna a fasi alterne , non potrebbe bastare ? Anni fa feci desolfatare la BS in un centro e funziono'. Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 15/06/2014 23:28:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per avere un buon risultato i collegamenti devono risultate i più brevi possibili, per cui credo che avresti uno scarso risultato, visto il basso costo dei dispositivi penso che il gioco non valga la candela no? ******** https://www.youtube.com/watch?v=fKHbscGAy98 Cordialmente Max
quote:Risposta al messaggio di gandalf61 inserito in data 16/06/2014 19:14:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Schema di principio[;)][;)] ATTENZIONE!!id="size4">id="Arial Black">id="red"> I fusibili vanno posizionati all'inizio di ogni tratta, partendo dai poli positivi delle due batterie per proteggere ogni tratta Cordialmente Max
quote:Risposta al messaggio di Iz2lwe inserito in data 15/06/2014 23:40:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Vige anche la regola che cio' che non c' e' non si rompe ( e non ti guasta la vacanza)[:D] Da bs a bm vi saranno 2mt di cavo , sono troppi ? Ciao Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 16/06/2014 21:41:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Tutto dipende dalla sezione del cavo (dalla sua resistenza) e dalla corrente che vi transita. Innanzitutto i conduttori in rame hanno una resistenza specifica che varia in base alla sezione e alla lunghezza, a titolo informativo pubblico una tabella che indica il valore di resistenza dei conduttori in rame espressa in ohm per silometro di conduttore: Come si calcola la resistenza di un conduttore? Molto semplice basta moltiplicare la resistenza specifica di quella determinata sezione di cavo (vedasi tabella) per la lunghezza espressa in kilometri del cavo usato. Ipotizziamo di voler calcolare la resistenza del conduttore da 2 metri che hai e che esso sia di 6 mmq di sezione: 3,3 ohm/km x 2 metri : 1000 (fattore di rapporto km/m) = 0,0066 ohm A cosa ci serve sapere il valore della resistenza? Ci serve a calcolare sia la caduta di tensione che a calcolare quanti Watt verranno dissipati in calore per una certa corrente in transito in quel conduttore. Ora ipotizziamo di far passare 50 Ampere nel nostro conduttore che è di 2 metri di lunghezza e che ha sezione di 6mmq e che ha una resistenza di 0,0066 ohm: Dalla legge di ohm sappiamo che i Volt si ottengono moltiplicando la Resistenza per la Corrente (V = R x I) quindi la caduta di tensione è pari a: 0,0066 ohm x 50 Ampere = 0,33 Volt Cosa significa che tra l'ingresso e l'uscita del nostro conduttore abbiamo una caduta di tensione di 0,33 Volt? Significa che il conduttore si è opposto al passaggio della corrente, producendo per effetto joule del calore. Come facciamo a calcolare quanto calore (energia) abbiamo disperso? Sempre dalla nota legge di ohm sappiamo che i Watt si ottengono moltiplicando i Volt per gli Ampere (W = V x I), quindi la nostra "dispersione" è pari a: 0,33 Volt x 50 Ampere = 16,5 W sembra poco ma... Trasformiamo ora i Watt in Ampere, sempre dalla nota legge di ohm gli Ampere si ottengono dividendo i Watt per i Volt (I = W:V): 16,5W : 12V (tensione ipotetica dell'impianto) = 1,29 Ampere Allora riassumendo con un conduttore da 6 mmq di 2 metri, una tensione di lavoro di 12 Volt per avere 50 Ampere in transito, disperderemo 1,29 Ampere [:0][:0][:0] in pratica perdiamo il 2,28% di energia ! Siccome la perdita di energia dovuta a caduta di tensione è direttamente proporzionale al diametro del conduttore (per medesime lunghezze di conduttore), se per la stessa linea si dovesse usare un conduttore da 25 mmq al posto di quello da 6 mmq, si capisce da soli che il risultato sarebbe assai migliore [:D][:D][:D] Cordialmente Max
quote:Risposta al messaggio di gandalf61 inserito in data 16/06/2014 22:34:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Cordialmente Max