In risposta al messaggio di Paolo62 del 05/11/2018 alle 12:16:42Buongiorno Paolo,
Nel primo camper cha acquistai, un Rimor Superbrig, la cosa più ben realizzata era l'impianto elettrico e, in particolare la centralina della Arsilicii. Tra le informazioni offerte c'era anche il consumo istantaneo ecumulato di energia elettrica. In pratica se si azzerava lo strumento a carica BS completa, attraverso la sola centralina si era in grado di conoscere sia il consumo delle utenze utilizzate in quel momento, sia il cumulato dall'ultimo azzeramento. Ovviamente, se si metteva in carica la batteria attraverso il caricabatteria del camper, lo strumento registrava anche la quantità di energia inserita, facendone una somma algebrica. In buona sostanza, pur con l'approssimazione legata alla tipologia di energia e la tolleranza degli strumenti, si poteva avere, in qualsiasi momento, conoscenza dell'energia residua presente nelle batterie. Ora, né nel secondo camper, né in quello appena acquistato ho uno strumento del genere e vorrei installarlo. Qualcuno sa suggerirmi cosa acquistare e come/dove collegarlo ? Non voglio fare io questo impianto, ma nel momento in cui lo andrò a richiedere all'installatore vorrei capire se la proposta che mi farà sarà sensata o meno. Ho capito che questa cosa non la chiede quasi nessuno e quindi mi aspetto una certa impreparazione. Ringrazio fin d'ora chi potrà essermi utile. Siamo qui per portare la nostra esperienza, non per avere ragione né per contestare l'opinione degli altri.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 06/11/2018 alle 11:59:48Mi aspetto che Paolo62 fosse quantomeno cosciente del fatto che più che "contare" gli Ah in uscita ed in ingresso non si può fare..
Non vorrei dare una brutta notizia ma lo strumento che misura l'energia residua in una batteria non è stato ancora inventato. Anche perché non è chiaro cosa si intende per energia residua. Spolpando la BS fino alla tensionedi 8 volt magari si prelevano tante amperora ma poi la batteria dura quanto un gatto sull'Aurelia. Allora a quanto ci si ferma prima di scollegare il carico? 10,5 volt? oppure 11 o meglio 11,8 volt come ho impostato sul mio mezzo... Quindi il concetto di batteria scarica è talmente labile da non poter essere definito elettricamente. Io metterei un semplice amperometro che misura sia correnti positive che negative e un voltmetro e finita lì. Per carità, quegli strumenti son belli e forse dicono numeri giusti ma indicare l'energia residua in una batteria al piombo mi fa veramente ridere. Però per chi non conosce l'elettronica vanno benissimo...scena la fanno. Marco
In risposta al messaggio di Paolo62 del 06/11/2018 alle 17:31:06Quello che sottolinea Emme48, giustamente, è che puoi vedere il livello dello stato di carica basandoti sui Volt, ma non la quantità reale di energia (Ah) nella batteria: per esempio una batteria da 100Ah usata potrebbe essere in grado di accumulare solo 70Ah dei 100 nominali, ecco che la tensione salirebbe a livello di "batteria carica" ma effettivamente dentro ci sarebbe "meno energia", il tutto senza considerare che la sovrascarica rovina l'accumulatore. Considera la batteria un serbatoio e gli Ah la quantità di acqua al suo interno: se sulle pareti del serbatoio si formasse tanto calcare da occupare il 30% del volume, a te il serbatoio sembrerebbe pieno (non ci entra più acqua in fase i carico) ma realisticamente ci starebbe solo il 70% di quella ipotetica, senza che tu possa vederci dentro.
Vi ringrazio per le risposte. Sono, sicuramente in modo parziale, al corrente del fatto che non può essere efficiente come un flussometro o come l'indicatore di autonomia di un motore, ma devo dire che con la centralinaArsilicii, che però misurava Ampere e Volt, sono sempre riuscito a conoscere, con sufficiente approssimazione, se l'energia residua era sufficiente per le mie future esigenze. E' anche vero che mi basavo di più sulla tensione. Devo anche dire che, a 220 collegata, il vedere che entravano solamente frazioni di ampere mi faceva capire che la batteria era praticamente carica. Insomma non mi aspetto un dato preciso ed univoco, ma un'indicazione che, seppur approssimata, è migliore dell'attuale indicatore a barrette luminose...Su quella centralina c'era anche un indicatore a chiocciola che dava l'idea grafica del consumo istantaneo.... sicuramente d'effetto, ma anche utile.
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In risposta al messaggio di Roca del 08/11/2018 alle 06:20:12Questi li avevo visti e mi sembrano ottimi,io ne ho montati altri che costano molto meno.
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In risposta al messaggio di subzer0 del 08/11/2018 alle 09:27:52Se capisco bene, però, nel mio caso, con 200 Ampere disponibili questo non andrebbe bene ! Corretto ?
io ho montato il cbe pt652 e mi trovo un gran bene. misura correnti da +130 a -130
In risposta al messaggio di Paolo62 del 08/11/2018 alle 20:39:03Il mio e da 100 amp,mi pare ne ho messo uno per batteria servizi,questo è il link che ho trovato i rete,comunque esternamente e uguale, cambierà la scala e il shunt.Un'idea di massima la da' un po' da deterrente per la moglie che usava phon con inverter l'ha fatto perché si è spaventata quando ha visto un assorbimento di 40/50 amp.
Se capisco bene, però, nel mio caso, con 200 Ampere disponibili questo non andrebbe bene ! Corretto ?
In risposta al messaggio di Paolo62 del 08/11/2018 alle 20:39:03quello ti basta e avanza...
Se capisco bene, però, nel mio caso, con 200 Ampere disponibili questo non andrebbe bene ! Corretto ?
In risposta al messaggio di pigi975 del 09/11/2018 alle 13:31:06Perché due amperometri?
Buongiorno , proprio in questo periodo sto installando anch'io degli amperometri digitali per monitorare l'assorbimento in entrata ed in uscita. Ho due amperometri uno per monitorare carica e l'altro scarica della batteria, devo ancora effettuare il collegamento, poi vi saprò dire. Ho speso circa 30 euro per entrambi compresi di shunt da 100A.
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In risposta al messaggio di Paolo62 del 07/11/2018 alle 19:17:18É proprio il motivo per cui avevo intenzione di fare una modifica e collegatre la centralina (utenze) all uscita"carico" del regolatore di carica mppt, al posto che direttamente la batteria, visto che é dotato tra le altre cose di un preciso amperometro/wattometro per monitorare consumi e fare alcune statistiche, ma mi hanno evidenziato le complicazioni e i conflitti della modifica. É un peccato, ma tuttalpiu dovró ricorrere alla soluzione che stai cercando tu per ottenere il risultato...
Si, sono abbastanza consapevole dei limiti di una verifica di questo tipo. Diciamo che mi servono alcuni indicatori per capire lo stato delle batterie e la riserva disponibile. Per come uso il camper non mi troverò mai adover usare l'80/90% della energia elettrica disponibile (ho 2 AGM da 100 Ah in parallelo) senza aver testato in qualche modo la loro efficenza. (magari con altre uscite dove ne ho utilizzato il 50/60%). Le indicazioni che mi aspetto di valutare, ad esempio, sono: ho consumato 50 Ampere e mi trovo con la tensione a 12,1 V. Questo sarebbe, per me un campanello d'allarme. Lo scorso inverno mi è capitato qualcosa di simile. Allora ho smontato la batteria servizi (in quel caso era solo 1) l'ho caricata per bene con un caricabatterie a 7 fasi (Ctek 5.0) e vi ho applicato un carico noto (valeva circa 4 A/h) dopo aver assorbito 85 Ampere la batteria è scesa sotto i 12 V di tensione. (in quel caso scoprii che l'alimentatore del camper caricava a tensione troppo bassa). Quindi la comparazione dei valori di consumo e di tensione mi deve servire per questo tipo di valutazione e, una volta accertata, decidere cosa fare (ad esempio andare in cerca di un'area di sosta o camping dove attaccarmi alla rete). Certo non penso di usarla come l'indicatore del livello di Gasolio... Grazie ancora sia dei suggerimenti che delle precisazioni.