Inserito il 04/09/2006 alle: 18:48:03
Facendo una riflessione, ma avete presente quando Laika era di
proprieta' della famiglia Moscardini o Arca di Barbieri e Cogliati
e (saltando fascia di prezzo) Elnagh della famiglia Ghezzi? Tanto
per citarne tre.
Venivano realizzati dei mezzi per qualita' robustezza e linee
che hanno fatto scuola in europa, poi che dire dell'unicita'
del design che ogni allestitore inseguiva, con dei risultati
stupefacenti per l'epoca, ma nessuno ricorda i Laika Motorpolo
dei primi anni 80? se vi capita saliteci sopra, guardate le soluzioni di quei mezzi di venticinque anni fa'.
Adesso tutti si parla di Ci,Arca,Roller Team,Laika ecc. ecc.
ma facciamo una breve analisi.
La scuola è oramai franco/tedesca, Ci,Roller Team, Chausson e Challenger sono oramai uno stesso calderone, linee un pochino
differenziate ma soluzioni tecniche identiche.
Di Arca si è detto prima, il suo destino è di uniformarsi ad
Autostar e Auto trail.
Laika sta piano piano unformandosi alle linee guida del suo
"proprietario" tedesco, veicoli dignitosi, disegno sempre piu'
"teutonico", quando nel 1994 Laika presento' la serie Ecovip
non c'era niente di simile sul mercato europeo, e con le serie
precedenti di "Lasercar e Laserhome", era stata la stessa musica,
questa era la Laika, e di Arca si puo' dire la stessa cosa.
Passiamo poi ad Elnagh, nella sua fascia di prezzo era imbattibile
come qualita', negli anni 80 chi girava per la Francia, ne vedeva
in quantita', e anche in Germania non si scherzava, che fine ha
fatto adesso? ceduta dalla famiglia Ghezzi e perduta nei meandri
della SEA.
Non parlo di altri costruttori come Mobilvetta (Fam.Giotti) o
Rimor (Fam. Niccolai),tanto si potrebbero dire le stessa cose.
E' dunque questo il progresso fatto dall'autocaravan all'italiana?
I nostri marchi, anche quelli piu' prestigiosi e blasonati, sono
oramai snaturati, e seguono delle logiche uniformate a linee
di pensiero che di italianita' hanno ben poco.
Saluti gippi