In risposta al messaggio di Alexanto05 del 03/02/2024 alle 10:55:17Abbiamo circa lo stesso impianto anche se, alla mia prima da 280Ah, al momento vi è ancora affiancata una Agm Start&Stop da 100Ah, la quale non si spaventa ad essere in parallelo alla litio con lo stesso selettore come il tuo.
Quando si approccia un intervento non banale sul mezzo come può essere il passaggio a batterie lifepo4 secondo me ci deve essere sempre a priori una valutazione quantitativa e non qualitativa del bilancio energetico trafonti e utilizzatori, in base al tipo di esperienza che si vuole ottenere. Dire passo al litio perché preferisco la libera o passo al litio perché faccio il weekend poi carico a casa secondo me significa poco. Io libera estiva illimitata la facevo anche con 240ah di Agm. E con le stesse facevo 4 giorni sotto la neve senza fonti di ricarica. Quando vedo video di gente che tira via 200ah di Agm per mettere su una lifepo4 da 100ah a tre zeri di costo, pensando di aver trovato finalmente il sacro Graal, mi viene solo da immaginare a quale sia la lingua che hanno adottato oggi per le bestemmie. Passando al mio caso, ho puntato al litio perché volevo poter stare almeno 8 ore con il condizionatore acceso in libera e poter ricaricare quanto consumato in altrettante ore di viaggio, e non volevo più preoccuparmi di batterie che soffrono accendendo un carico da 1Kw in cellula. Mi sono fatto due conti, ho accettato una mole imponente di rischi e lo scorso giugno ho montato al posto delle due Agm due lifepo4 cinesi liitokala da 300ah ciascuna in parallelo secco (selettore 3 vie) e senza Dc-Dc. Il mio impianto era già pronto ad accoglierle in quanto lo avevo rifatto anni prima per far andare il condizionatore in cellula durante la marcia. Ho speso 1200€ ed ho ottenuto ciò che volevo ottenere, con i dovuti scongiuri per il futuro. Ciò che è cambiato non è tanto l'autonomia quanto la possibilità che ho adesso di non stare a preoccuparmi di non passare la notte se accendo questo piuttosto che quello. Diciamo che adesso consumo sensibilmente più energia. Però vivo il mezzo con una leggerezza impensabile prima. Per avere gli stessi risultati avrei dovuto montare almeno 2 quintali di Agm in spazi che non ho. È questo secondo me il principale aspetto che porterà il vero boom delle lifepo4, cioè quando la massa realizzerà che 100ah di lifepo4 hanno poco senso. Con i nuovi giocattoli sono salito al Tonale in libera la sera del 29 dicembre e le batterie sono arrivate a 11,2V il 6 gennaio a mezzogiorno. Acceso il motore solo per un'ora circa per una sciata in notturna a Ponte di Legno. Condizioni ombra h24 e neve sui pannelli, trumavent h24 e cinebasto da mattina a sera, 4-5h/g Tv, luci Led la sera, 3 telefoni in carica, friggitrice ad aria 1kw 15min/g a spanne, frigo a gas e niente asciugacapelli perché andavamo per spa e piscine degli hotel. Il 6 dovevo ripartire ma avrei potuto ricaricare completamente le batterie con 24h all'area sosta e fare due settimane. Ps. Prima dell'inverno avevo aggiunto un secondo CB a 220V, 15A+21A, circa 120€, e montato alternatore maggiorato 150A per 400€ al posto del 90A di fabbrica.
In risposta al messaggio di Szopen del 03/02/2024 alle 14:39:52Cirooo!
Abbiamo circa lo stesso impianto anche se, alla mia prima da 280Ah, al momento vi è ancora affiancata una Agm Start&Stop da 100Ah, la quale non si spaventa ad essere in parallelo alla litio con lo stesso selettore comeil tuo. Ho previsto comunque che entro maggio monterò una seconda litio da almeno 280Ah se non qualcosina in più. Proprio per come avevo pensato io, vedo che anche tu hai considerato in primis il fattore o rapporto tra carica e scarica delle batterie. Aggiungo, le 4 celle che sto utilizzando da 280Ah cui credo siano simili alle tue, permettono una scarica fino a 3C vale a dire, uno spunto di circa 840A capace di avviare il motore, credo che molte altre siano in grado di fare ciò, purtroppo però, spesso non possono a causa delle limitazioni dettate dal piccolo BMS interno o esterno che sia, giusto per precisare che non è solo la batteria NDS da oltre 1500 euro a potersi permettere certe cose. Ciro.
In risposta al messaggio di giornifelici del 03/02/2024 alle 15:00:32Carlo settimana prossima vengo a trovarti, scusate OT.
Cirooo!
In risposta al messaggio di salvatore del 03/02/2024 alle 11:54:28Il mio impianto può essere fuori dal comune oggi, perché ho azzardato, ma sono certo che nel giro di 1-2 anni qualche brand uscirà sul mercato con le 280ah con tutte le garanzie a meno di 1000€ e allora credo che diventeranno il nuovo standard per RV.
Condivido in pieno il tuo approccio. E apprezzo molto il fatto che parli di cose provate. Hai un impianto decisamente fuori dal comune.
In risposta al messaggio di Armando del 03/02/2024 alle 14:34:50Ciao Armando.
Ciao Salvatore. Dai tuoi racconti di stufa D che spesso non partiva per la bassa tensione (prima della LFP) mi ero fatto un po' l'idea che ci potesse essere una caduta di tensione eccessiva sull'alimentazione della stessa,forse per cavi sottili o qualche resistenza localizzata. Quel che racconti oggi riconferma i sospetti. Hai mai fatto qualche verifica in tal senso? Forse la mia impressione è perché avevo sul VW T5 un Eber 2 kW che non perse mai un colpo in partenza anche dopo le notti invernali, pur dividendosi con un frigo portatile a compressore (col solito compr. Danfoss usato da tutti i FaC) una batteria ausiliaria sugli 80-85A, forse AGM.
In risposta al messaggio di Szopen del 03/02/2024 alle 14:39:52Come credo tu sappia Lfp e Agm hanno curve caratteristiche diverse, più alta e piatta quella Lfp. Quindi immagino che, seppur non litighino troppo, una parte della carica della Lfp si perda scaricandosi sulla Agm. E la agm comincia a lavorare solo quando la Lfp è quasi alla frutta.
Abbiamo circa lo stesso impianto anche se, alla mia prima da 280Ah, al momento vi è ancora affiancata una Agm Start&Stop da 100Ah, la quale non si spaventa ad essere in parallelo alla litio con lo stesso selettore comeil tuo. Ho previsto comunque che entro maggio monterò una seconda litio da almeno 280Ah se non qualcosina in più. Proprio per come avevo pensato io, vedo che anche tu hai considerato in primis il fattore o rapporto tra carica e scarica delle batterie. Aggiungo, le 4 celle che sto utilizzando da 280Ah cui credo siano simili alle tue, permettono una scarica fino a 3C vale a dire, uno spunto di circa 840A capace di avviare il motore, credo che molte altre siano in grado di fare ciò, purtroppo però, spesso non possono a causa delle limitazioni dettate dal piccolo BMS interno o esterno che sia, giusto per precisare che non è solo la batteria NDS da oltre 1500 euro a potersi permettere certe cose. Ciro.
In risposta al messaggio di salvatore del 03/02/2024 alle 14:02:33dei km per ricaricare una batteria, qualsiasi tipo di batteria, puoi frane anche 1000, ma non esiste un kmtraggio ipotetico per garantire la completa ricarica SE non si sa con precisione quanta corrente si riversa sulla BS, anche avendo un DC-DC.
Qualche settimana ho usato la Combi D per un pomeriggio e per la notte seguente (tempo brutto). La mattina son partito e ho fatto circa 250 chilometri. Dopo pranzo ho acceso la stufa. Verso mezzanotte mi sono accorto chela stufa non partiva. Quando si accendeva la candeletta, la tensione scendeva intorno a 12 ,5 volt e quindi la stufa andava in blocco. Fortunatamente avevo con me il generatore ed ero praticamente perso nel nulla. Un' ora di generatore e' stata sufficente per coprire il riscaldamento per il resto della notte. Frigorifero trivalente e nessun altro consumo particolare.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 03/02/2024 alle 17:11:24Solo riguardo al parallelo, ovviamente si, dalla Agm alla litio c’è di mezzo uno Smart Battery Protect della Victron, la corrente scorre solo verso là litio.
Come credo tu sappia Lfp e Agm hanno curve caratteristiche diverse, più alta e piatta quella Lfp. Quindi immagino che, seppur non litighino troppo, una parte della carica della Lfp si perda scaricandosi sulla Agm. E la agmcomincia a lavorare solo quando la Lfp è quasi alla frutta. Controlla di non avere queste correnti parassite tra le batterie. Per la corrente massima di scarica io non sono mai andato oltre i 100A, quindi 50 per batteria, un pò perché non mi è servito e un pò perché non conosco il BMS che c'è dentro. Prima o poi le aprirò per verificare. Ho optato per due batterie per avere ridondanza in caso salti uno dei due BMS e ho sovradimensionato la capienza per stare la maggior parte del tempo lontano dalle tensioni di soglia di carica e scarica complete, riducendo rischi da equalizzazione imperfetta. Il Dc-Dc sarebbe utile per velocizzare l'ultima parte della ricarica in cui la corrente viene frenata di più dall'impianto, ma vedendo la cosa da un altro punto di vista il fatto di avere l'ultima parte di ricarica più lenta credo che favorisca il processo di equalizzazione. E anche il fatto di non arrivare sempre al 100% di carica sembra sia più salutare per questa chimica. Quindi ho ignorato la leggenda degli alternatori fumanti e il parallelatore ci pensa. Quello che non c'è non si può rompere!
In risposta al messaggio di Laikone del 03/02/2024 alle 17:49:38Senza troppe complicazioni, seguo la carica della batteria in due modi: mediante tensione e corrente.
dei km per ricaricare una batteria, qualsiasi tipo di batteria, puoi frane anche 1000, ma non esiste un kmtraggio ipotetico per garantire la completa ricarica SE non si sa con precisione quanta corrente si riversa sulla BS,anche avendo un DC-DC. Abbiamo letto parecchie volte qui su COL di mezzi che non riescono a caricare bene le BS a causa del cablaggio BM/BS. Se il cavo fosse correttamente dimensionato con 250km e un buon alternatore si ricaricano non al 100% ma quasi due batterie da 100Ah. E' chiaro che se dopo poche ore la stufa non parte, quella batterie non si sono caricate...
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 03/02/2024 alle 16:34:39Le batterie al litio per camper sono sul mercato sicuramente da almeno 5 anni.
Il mio impianto può essere fuori dal comune oggi, perché ho azzardato, ma sono certo che nel giro di 1-2 anni qualche brand uscirà sul mercato con le 280ah con tutte le garanzie a meno di 1000€ e allora credo che diventerannoil nuovo standard per RV. Magari affiancate da DC-DC da un centinaio di Ampere per non castrarne troppo il punto forte che è la ricarica veloce.
In risposta al messaggio di Szopen del 03/02/2024 alle 14:39:52Come tu sai mi sono buttato anche io nel fai da te con la litio, 2000 euro per una 200A di marca possono anche far prendere qualche rischio e io me lo sono preso
Abbiamo circa lo stesso impianto anche se, alla mia prima da 280Ah, al momento vi è ancora affiancata una Agm Start&Stop da 100Ah, la quale non si spaventa ad essere in parallelo alla litio con lo stesso selettore comeil tuo. Ho previsto comunque che entro maggio monterò una seconda litio da almeno 280Ah se non qualcosina in più. Proprio per come avevo pensato io, vedo che anche tu hai considerato in primis il fattore o rapporto tra carica e scarica delle batterie. Aggiungo, le 4 celle che sto utilizzando da 280Ah cui credo siano simili alle tue, permettono una scarica fino a 3C vale a dire, uno spunto di circa 840A capace di avviare il motore, credo che molte altre siano in grado di fare ciò, purtroppo però, spesso non possono a causa delle limitazioni dettate dal piccolo BMS interno o esterno che sia, giusto per precisare che non è solo la batteria NDS da oltre 1500 euro a potersi permettere certe cose. Ciro.
In risposta al messaggio di salvatore del 03/02/2024 alle 18:49:36Non vorrei sbagliarmi ma gli allestitori si fermano al Dc-Dc e lasciano la scelta e il montaggio della BS ai concessionari in fase di messa su strada.
Le batterie al litio per camper sono sul mercato sicuramente da almeno 5 anni. Cinque anni fa erano molto piu' care di oggi (diciamo 1200-1500 euro per una 100ah) un costo comunque percentualmente poco significativo su unveicolo del valore di svariate decine di migliaia di euro. Oggi costano molto meno e nonostante cio' gli allestitori non le propongono neanche in opzione, salvo qualche rara eccezione. Continuo a chiedermi il motivo.
In risposta al messaggio di salvatore del 03/02/2024 alle 18:34:24ok,
Senza troppe complicazioni, seguo la carica della batteria in due modi: mediante tensione e corrente. Vediamo se riesco a spiegarmi. Nella mia batteria la corrente che entra e' limitata a 20 ampere massimi sia da caricabatteriache da laternatore (non so da cosa viene limitata, ma e' cosi'). Quando avvio il motore, vedo entrare circa 15 -17 ampere e noto una certa caduta di tensione rispetto alla tensione della batteria motore. Man mano che la batteria si ricarica, diminuiscono gli ampere e aumentano i volt. Quando vedo entrare 4-5 ampere, so che la batteria e' praticamente carica A questo punto mi trovo la tensione a 13,3 volt. Quando vedo la tensione a 12,9- 12,8 volt, so che devo ricaricare. Funziona cosi' da quattro anni. Alternatore da 180 ampere, euro 4, nessun elevatore di tensione.
In risposta al messaggio di rubylove del 03/02/2024 alle 20:49:23Mettere in moto un 3000 cc penso proprio di sì, un BMS da 200A può arrivare ad avere uno spunto intorno ai 600A, se non ricordo male, tu hai un Cyrix da 230A per il quale è dichiarato dalla Victron uno spunto di circa 500A ed è stato ritenuto idoneo per l'avviamento dei nostri mezzi i quali spaziano tra i 2000 ed i 3000 cc.
Come tu sai mi sono buttato anche io nel fai da te con la litio, 2000 euro per una 200A di marca possono anche far prendere qualche rischio e io me lo sono preso Ho visto batterie Optima Yellow da 75A da 300 euro, morireprecocemente e AGM da 130 euro per 100 A, durare anni con piena soddisfazione, di conseguenza mi sento aperto alla sperimentazione, anche perchè spesso ha dato risultati sorprendenti Vero che non è sempre così ma è un esperimento che ha fondamenti (400 euro contro circa 2000) Vista la mia ignoranza in materia di litio, volevo chiederti se una 200A con un BMS da 200A riesce in emergenza a mettere in moto un 3000 cc (daily) senza che la protezione dello stesso BMS lo impedisca Ho sentito di un certo ritardo dei BMS sullo spunto, cio consentirebbe la messa in moto prima dell'intervento del BMS stesso mi viene in mente l'esclusione del.BMS in caso di emergenza ma è necessario?
In risposta al messaggio di Szopen del 03/02/2024 alle 22:47:35Il cyrix ce la fa senza problemi, sono anni che è montato insieme al DC/DC e anche se non ho mai avuto bisogno, lo uso in alternativa al DC/DC per parallelare, ad esempio per il compressore e la messa in moto di emergenza
Mettere in moto un 3000 cc penso proprio di sì, un BMS da 200A può arrivare ad avere uno spunto intorno ai 600A, se non ricordo male, tu hai un Cyrix da 230A per il quale è dichiarato dalla Victron uno spunto di circa500A ed è stato ritenuto idoneo per l'avviamento dei nostri mezzi i quali spaziano tra i 2000 ed i 3000 cc. Ricordo non molto tempo fa, si era parlato per l'appunto con Francesco (eremita Hunter85), aveva anch'egli provato ad avviare il suo Ducato da 2500 cc con ottimo risultato, considera anche il fatto che aveva utilizzato il modello da 120A che aveva installato sul suo camper e che lo stesso ha uno spunto di 250A. Il vero problema è a mio avviso un'altro e la domanda che dovremmo porci è : Un dispositivo booster o dc-dc è in grado di lasciar passare detto spunto per poter avviare il motore? Ecco perché considero fondamentale un generoso negativo diretto tra BS e motorino d'avviamento a monte del BMS e con in mezzo un'ottimo staccabatterie. Ciro.
In risposta al messaggio di rubylove del 04/02/2024 alle 00:45:48Ciao,
Il cyrix ce la fa senza problemi, sono anni che è montato insieme al DC/DC e anche se non ho mai avuto bisogno, lo uso in alternativa al DC/DC per parallelare, ad esempio per il compressore e la messa in moto di emergenzaLa mia domanda era sulla batteria, cioè sul BMS, se prima di intervenire regge uno spunto anche di solo mezzo secondo di 5/600A, allora ce la fa di sicuro, se invece la protezione è instantanea, superando i 200A potrebbe bloccare l'uscita della batteria e allora servirebbe la disattivazione del circuito BMS Non ho capito quanto affermi sul sul DC/DC, che centra? il DC/DC non lascia passare nulla dalla BS alla BM, per il parallelamento in caso di messa in moto di emergenza serve o il cyrix, o un generico relè di potenza o un parallelatore manuale, tenendo sempre conto che il DC/DC è in parallelo e va momentaneamente bloccato con il comando remote per evitare che venga cortocircuitato Nel mio caso l'Orion si attiva solo a motore in moto, a motore spento si attiva il cyrix ma solo se c'è una ricarica, oppure manualmente se voluto, eliminerò l'attivazione automatica del Cyrix per il mantenimento visto che ci sarà una litio e userò un piccolo DC/DC puro da 5/6A impostato su 13,5V per il mantenimento della BM, mentre il cyrix servirà solo per emergenza (oramai ce l'ho)
In risposta al messaggio di Laikone del 03/02/2024 alle 21:14:24"solitamente, nel mezzo c'è il frigo che si frega 10/15A per funzionare a 12V."
ok, i 20A di ricarica da CB sono tali perchè la potenza del CB è appunto di 20A. Cosa diversa per i 20A che vedi entrare dall'alternatore; con un alternatore da 180A è impossibile rimangano quei pochi Ampere per la BS.Dalla BM parte un cavo che arriva prima al parallelatore per poi arrivare alla BS; solitamente, nel mezzo c'è il frigo che si frega 10/15A per funzionare a 12V. E' chiaro a questo punto che il collo di bottiglia sia la linea BM/BS e parallelatore al seguito. Non possono essere solo 20/30A quelli che da un alternatore da 180A arrivano al complessivo BS+Frigo+ecc. ecc. Detto questo, è vero che per caricare una BS al 100% servono molte ore e che non saranno certo 250km a caricartela, ma dopo aver percorso quei km in un relativo tempo di 3 ore circa, SE quei 20A arrivano davvero la batteria si ripristina un bel po'.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 03/02/2024 alle 20:59:39Visto i soldi che spendiamo per gli accessori, penso che il concessionario non avrebbe difficolta' a proporre una litio, anche da 1.000 euro, se il costruttore garantisse che l' impianto e' adatto alla litio stessa.
Non vorrei sbagliarmi ma gli allestitori si fermano al Dc-Dc e lasciano la scelta e il montaggio della BS ai concessionari in fase di messa su strada. Il concessionario ha la sua comfort zone ultradecennale con le Agm, quindia meno di pressioni dell'acquirente non si avventura con un prodotto di oltre 1000€ che comunque è più delicato della classica Agm e magari gli ritorna da buttare dopo qualche settimana perché caricato sottozero. Aspettano dai big del settore (Nds Dometic / Victron) un prodotto robusto che difficilmente gli rientri per problemi e che possono sostituire senza troppi patemi anche se dovesse rientrare. Evidentemente un prodotto del genere non è ancora sul mercato. Altro non mi viene da ipotizzare.
In risposta al messaggio di Frank Blue del 04/02/2024 alle 07:59:43Frank si tratta di una situazione limite in emergenza, situazione in cui la mancata accensione del motore potrebbe essere vitale e non si ha il tempo materiale per attendere un carro attrezzi e a questo punto, me ne frego dei 200 euro spesi per le 4 celle, vuol dire che ne comprero` altre ma almeno saro` ancora vivo.
Ciao, avviare un motore attraverso un bms non va tanto bene. il bms usa dei mosfet per interrompere il circuito. il motorino è un cairco induttivo quindi alla disconnessione violenta da parte dei mosfet il transiente generaspike di tensione perfettamente in grado di bucare la giunzione dentro al mosfet con una scarica disruptiva..e di solito i condensatori a protezione sono ridicoli o assenti (dovrebbero essere enormi, impraticabile). Non servono 500A, posso cuocerti un bms da 200A con 50A, basta farglieli aprire su un carico fortemente induttivo per fargli superare la tensione tollerata dai mosfet. Se dovessi far partire un motore con una litio la metterei in parallelo con la bm (cosa da fare con cautela e per niente banale) cosi che assorba lei gli spike e aiuti nell'erogazione iniziale di corrente. Comunque io chiamerei il carro attrezzi piuttosto che stressare cosi la mia litio, anche perchè non vedo perchè sporcarsi le mani e portarsi dietro attrezzi quando paghiamo profumatamente un assicurazione.