Olio da fritti come gasolio: sviluppi?

In risposta al messaggio di Giovanni del 16/02/2017 alle 13:07:35

Si è tanto parlato, due tre anni fa, dell'uso dell'olio per fritti, pre o post uso, per l'alimentazione dei motori diesel. Sembrava l'unica soluzione  alternativa all'inquinamento, al costo del carburante classico e che avrebbe messo in ginocchio le sette sorelle. Non se ne parla più: come mai? Giovanni

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Forse qualche pompa inchiodata e qualche iniettore partito avranno fatto desistere dal continuare l'esperimento.
Ricordo che Quattroruote qualche anno fa fece una prova di durata su una Punto o Uno diesel alimentata con l'olio di colza ed i danni furono ingenti.
 
Claudio

Ciao ... Mi sembrava che avevano detto di non mettere olio di colza su motori nuova generazione ma su motori senza eletronica ciò fino a euro due non c'erano problemi ...per non sbagliarmi gli euro zero andavano meglio é inquinavano meno il problema era solo con il freddo ciao
Gian

Se ne parlava 10 anni fa e anche di più, l'olio di colza funzionava nei motori pre-common rail, meglio se mescolato con il gasolio. Comunque diverse compagnie petrolifere mescolano al gasolio piccole percentuali di olii vegetali anche oggigiorno. In alcuni paesi europei mi sembra sia obbligatorio per legge.

 
il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra...(Vasco Rossi)

In risposta al messaggio di 4road del 16/02/2017 alle 20:57:00

Se ne parlava 10 anni fa e anche di più, l'olio di colza funzionava nei motori pre-common rail, meglio se mescolato con il gasolio. Comunque diverse compagnie petrolifere mescolano al gasolio piccole percentuali di olii

vegetali anche oggigiorno. In alcuni paesi europei mi sembra sia obbligatorio per legge.   il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra...(Vasco Rossi)

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Anche in Italia, se non erro ci mettono fino l'otto % di bio diesel, non sul gasolio invernale
 

In risposta al messaggio di clau59 del 16/02/2017 alle 22:28:45

Anche in Italia, se non erro ci mettono fino l'otto % di bio diesel, non sul gasolio invernale  

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In internet ci sono le schede tecniche delle compagnie più famose a riguardo del gasolio che viene messo nelle loro pompe, la percentuale di "vegetale" è 7 % , a riguardo dell'estero penso che dipende dal paese e dalla compagnia, spesso ho trovato solo un tipo di gasolio, però la cosa strana è che rende molto di più del nostro .
Media kilometrica con gasolio Danese e Tedesco, Austriaco , Francese 12 km litro , gasolio Italiano anche quello senza la componente vegetale max 10 km litro,
se metto quello con la parte vegetale a fatica faccio  i 9 litro  se in mezzo c'è molta montagna ancora peggio , quindi ne faccio veramente poco e in rare occasioni.
Saluti


Le parole sono quelle nere.

ma come si fà a sapere se è tutto gasolio o se c'è una parte vegetale? è scritto sulle pompe?
vittorio

Nel rispetto della direttiva europea (la EU-RED del 23 aprile 2009, detta "direttiva sulle rinnovabili") nel gasolio la componente bio può essere composta da olio di palma, colza, soia, ma non solo: ci sono anche  grassi animali ed olii esausti in percentuale attualente del 7%.
La composizione però cambia, e molto, a seconda del Paese,  in Europa la colza è la pianta più utilizzata, tranne che in Olanda e in Italia.  Il Diesel che finisce nei nostri serbatoi è infatti composto in media da: un 40% di olii esausti (tecnicamente definiti come biocarburanti non convenzionali provenienti da riufiuti vegetali, come l'olio di frittura), un 37% di olio di palma, un 15% di soia, un 5% di grassi animali e da un 3% di colza. In realtà queste percentuali variano, ed anche tanto, a seconda di compagnia petrolifera e posizione geografica: un campione dell'Agip prelevato a Bari contiene il 70% di olio di palma e un 30% di soia, mentre a Roma la quota di biocarburante è composta al 100% da olii esausti.
Claudio

Quello che posso dire io e' che un mio amico aveva un camper con il 1.9 TD di origine Peugeot e l'ho visto personalmente fare diversi pieni con olio di colza. Anche al 70% il motore e' sempre andato perfettamente e apparentemente andava forse meglio con l'olio di colza che con il gasolio. Poi ha smesso, per la scomodita' di comprare la colza alla Lidl e per l'aumento del costo dell'olio, ma il motore non ha mai dato problemi.
Andrea IW5CI

Mi permetto di segnalare che quello che viene definito "biodiesel" o "biocarburante" è un combustibile ottenuto "a partire da olii vegetali" (generalmente colza, ma migliori risultati quanti-qualitativi si otterrebbero dai semi di altre Brassicacee) che è un'altra cosa che dire che si tratta direttamente "dell'olio vegetale"...
La glicerina (o meglio, il glicerolo) contenuta naturalmente negli olii di semi rende l'olio tal quale del tutto poco indicato ad alimentare un motore a ciclo Diesel; è necessario infatti che l'olio subisca un trattamento chimico (transesterificazione) a base di esteri del metanolo o dell'etanolo utile a separare appunto la componente glicerica che rende l'olio originario troppo viscoso. A quel punto il biocombustibile ottenuto potrebbe essere usato tranquillamente su ogni tipo di motorizzazione a gasolio, senza distinguere tra "vecchi" e "nuovi" motori.
Quello che le Compagnie petrolifere mescolano in percentuali diverse ai loro prodotti è a tutti gli effetti un biodiesel, cioè un olio vegetale (generalmente di colza) transesterificato
 

Il fratello di un mio amico e' andato avanti parecchi anni con una vecchia ford Mondeo nella quale versava due taniche di olio per friggere del discount ad ogni pieno.

uno degli inconvenienti era il terribile odore di Mc Donald per chi stava in scia...

Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)

Basta montare uno scambiatore di calore per riscaldare la miscela o anche 100% di olio in modo da abbassare la viscosità e rendere tutto più fluido,funziona garantito e collaudato. 
Cosimo