In risposta al messaggio di spadiz del 17/10/2018 alle 18:34:19se chiedi direttamente a baumot italia, costa meno.
A quanti volevano informazioni riguardo alla richiesta che ho fatto ad assomarmitte, riporto testualmente quanto scritto nella loro mail: RingraziandoVi per la gentile richiesta di fornitura del FAP per il veicolo in oggettoinviata alla Spett. Asso Marmitte azienda con la quale collaboriamo nel settore FAP retrofit, di seguito la nostra migliore offerta economica: il veicolo in oggetto monta il FAP tipo N1 7512 prezzo listino installato € 3600, prezzo netto a Voi dedicato € 3400+ IVA l'offerta economica comprende: Fornitura FAP Baumot AG, montaggio, copertura termo isolante e de sistema di controllo con display digitale. Direi che piuttosto me lo tengo così com'è e fra qualche anno lo vendo.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 17/10/2018 alle 18:49:44Vabbè anche costasse 3400 iva compresa sarebbe in ogni caso una spesa difficilmente ammortizzabile in un camper con 17 anni sulle spalle...
se chiedi direttamente a baumot italia, costa meno.
In risposta al messaggio di spadiz del 17/10/2018 alle 18:34:19hanno risposto la stessa cosa anche a me...
A quanti volevano informazioni riguardo alla richiesta che ho fatto ad assomarmitte, riporto testualmente quanto scritto nella loro mail: RingraziandoVi per la gentile richiesta di fornitura del FAP per il veicolo in oggettoinviata alla Spett. Asso Marmitte azienda con la quale collaboriamo nel settore FAP retrofit, di seguito la nostra migliore offerta economica: il veicolo in oggetto monta il FAP tipo N1 7512 prezzo listino installato € 3600, prezzo netto a Voi dedicato € 3400+ IVA l'offerta economica comprende: Fornitura FAP Baumot AG, montaggio, copertura termo isolante e de sistema di controllo con display digitale. Direi che piuttosto me lo tengo così com'è e fra qualche anno lo vendo.
In risposta al messaggio di gieffe del 17/10/2018 alle 23:50:53Mi associo, nella risposta data non si fa cenno alla omologazione ed ai suoi costi presso la motorizzazione, il che mi fa pensare che te lo montano paghi e poi sono cavoli tuoi per sistemare il libretto, questo vuol dire che se non è tutto a posto si deve fare la spola tra l'officina e la motorizzazione, forse sarebbe stato meglio che il ciclo l'avessero chiuso loro. Ho una curiosità che non so se nel forum qualcuno mi darà risposta, sapete in germania quanto costa fare questa modifica? ciaoo.
Al di la del costo decisamente alto mi chiedo due cose: 1 cosa ci faccio col display digitale, Cosa devo gestire o controllare? 2 la questione più importante, ovvero il salto di classe euro e relativa trascrizione sui documenti del mezzo. Chi ci pensa ed è compreso nel costo?
In risposta al messaggio di spadiz del 17/10/2018 alle 21:30:40Il costo è sicuramente importante ma secondo me è da valutare da un punto di vista diverso:
Vabbè anche costasse 3400 iva compresa sarebbe in ogni caso una spesa difficilmente ammortizzabile in un camper con 17 anni sulle spalle...
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 18/10/2018 alle 13:15:43"evidentemente non leggete o capite i miei messaggi precedenti.
evidentemente non leggete o capite i miei messaggi precedenti. ripeto. un utente di col di cui non ricordo il nome ( forse mirton), lo ha fatto montare quest 'anno sul suo sprinter in zona roma, spendendo 2800 compresomontaggio e collaudo. io ne ho montati due, uno su un grosso camion della HJS med è costato 3 anni fa circa 8000€+iva e uno su un furgone nissan della baumot dal costo di circa 4000€ + iva il display serve per monitorare la contropressione a monte del filtro e per avvisarti delle anomalie. se si dovesse intasare, si smonta facilmente e si può continuare a viaggiare, senza dover preoccuparsi del fermo mezzo
In risposta al messaggio di spadiz del 18/10/2018 alle 18:16:07Dal mio punto di vista non ne vale la candela... Anzi con un dispositivo del genere si creano problemi ed esborsi di soldi per manutenzioni. Di certo i consumi si alzano, anche se di poco nella miglior delle ipotesi. Poi se uno sta valutando di vendere il proprio mezzo sicuramente è più vendibile uno con il dispositivo che uno senza.
evidentemente non leggete o capite i miei messaggi precedenti. ripeto. Io ho letto fin qui, questa cosa l'hai ripetuta già due volte e non capisco a che pro. Avessi portato dei dati concreti, ma si sono (più o meno) materializzatisolo ora. Si sta cercando di capire se i sistemi che ci sono, valgono la candela sia dal punto di vista economico che ecologico/burocratico.
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/10/2018 alle 19:07:27Secondo me l'unica cosa che serve è il timbro sul libretto, poi a quel punto che il filtro ci sia o non ci sia, funzioni o non funzioni, a me non me ne importerebbe nulla, e se si tappa, si sa cosa fare
Dal mio punto di vista non ne vale la candela... Anzi con un dispositivo del genere si creano problemi ed esborsi di soldi per manutenzioni. Di certo i consumi si alzano, anche se di poco nella miglior delle ipotesi. Poise uno sta valutando di vendere il proprio mezzo sicuramente è più vendibile uno con il dispositivo che uno senza. Vale la candela dal punto di vista ecologico? Io dico di no e su questo mi sono già esposto su altri topic con tanto di leggi chimiche e facendo riflettere sulle reazioni chimiche... Forse solo a livello burocratico si è a posto... ma comunque un E3 non potrà mai diventare un E6... forse neanche un E5 (poi dipende dal motore); quindi si è salvi da blocchi per un periodo limitato (di preciso non si sa... ma vedendo ultimamente come si sta evolvendo la situazione... direi un lasso di tempo non troppo ampio). PS: il FAP trattiene il particolato... ma quando è saturo, quindi produce una contropressione molto elevata nei collettori di scarico, bisogna pulirlo o per meglio dire rigenerarlo... E tutto quello che ha trattenuto poi dove va? Di certo non svanisce nel nulla. La materia non si può distruggere, si può solo trasformare... Questo è ciò che ci insegna Lavoisier.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/10/2018 alle 19:07:27Buongiorno
Dal mio punto di vista non ne vale la candela... Anzi con un dispositivo del genere si creano problemi ed esborsi di soldi per manutenzioni. Di certo i consumi si alzano, anche se di poco nella miglior delle ipotesi. Poise uno sta valutando di vendere il proprio mezzo sicuramente è più vendibile uno con il dispositivo che uno senza. Vale la candela dal punto di vista ecologico? Io dico di no e su questo mi sono già esposto su altri topic con tanto di leggi chimiche e facendo riflettere sulle reazioni chimiche... Forse solo a livello burocratico si è a posto... ma comunque un E3 non potrà mai diventare un E6... forse neanche un E5 (poi dipende dal motore); quindi si è salvi da blocchi per un periodo limitato (di preciso non si sa... ma vedendo ultimamente come si sta evolvendo la situazione... direi un lasso di tempo non troppo ampio). PS: il FAP trattiene il particolato... ma quando è saturo, quindi produce una contropressione molto elevata nei collettori di scarico, bisogna pulirlo o per meglio dire rigenerarlo... E tutto quello che ha trattenuto poi dove va? Di certo non svanisce nel nulla. La materia non si può distruggere, si può solo trasformare... Questo è ciò che ci insegna Lavoisier.
http://www.automoto.it/news/enr...
http://www.automoto.it/news/de-...
In risposta al messaggio di spadiz del 18/10/2018 alle 18:16:07di che dati hai bisogno?
evidentemente non leggete o capite i miei messaggi precedenti. ripeto. Io ho letto fin qui, questa cosa l'hai ripetuta già due volte e non capisco a che pro. Avessi portato dei dati concreti, ma si sono (più o meno) materializzatisolo ora. Si sta cercando di capire se i sistemi che ci sono, valgono la candela sia dal punto di vista economico che ecologico/burocratico.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 18/10/2018 alle 19:24:09forse per te, 15/20 mila euro sono bruscolini, ma per altri possono essere tanti soldini, e se uno non può permettersi di cambiare camper, altre alternative non ci sono
Secondo me l'unica cosa che serve è il timbro sul libretto, poi a quel punto che il filtro ci sia o non ci sia, funzioni o non funzioni, a me non me ne importerebbe nulla, e se si tappa, si sa cosa fare , ma il timbro sullibretto rimane. Secondo me puo convenire su camper die elevatissimo costo, che anche usato avesse un valore superiore ai 50mila euro, e allora vale la pena, ma su camper di basso livello, che casomai vale 15/20mila euro, secondo me il costo non vale la pena. Prima o poi puo essere che subiscano limitazioni anche gli Eu5 diesel, quindi ovviamente si allunga la usabilitàlibera, ma non in eterno. Io piuttosto che spendere quei soldi, se avessi un camper a 4 posti (e ovviamente essendo in due in famiglia) cercherei di declassarlo a tre posti e così in due a bordo si gira sempre e quando si vuole, e sicuramente sarà una spesa molto modesta della agenzia per la pratica. Il mio è gia a tre posti per il peso , gran colpo di fortuna, e quindi quando ci saranno blocchi anche per gli Eu6 ci gireremo tranquilamete . Almeno qui a Bologna, con veicolo due o tre posti si gira sempre se si è in due a bordo, penso che forse sarà così anche altrove, lo chiamano car -pooling.
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/10/2018 alle 19:07:27PS: il FAP trattiene il particolato... ma quando è saturo, quindi produce una contropressione molto elevata nei collettori di scarico, bisogna pulirlo o per meglio dire rigenerarlo... E tutto quello che ha trattenuto poi dove va?
Dal mio punto di vista non ne vale la candela... Anzi con un dispositivo del genere si creano problemi ed esborsi di soldi per manutenzioni. Di certo i consumi si alzano, anche se di poco nella miglior delle ipotesi. Poise uno sta valutando di vendere il proprio mezzo sicuramente è più vendibile uno con il dispositivo che uno senza. Vale la candela dal punto di vista ecologico? Io dico di no e su questo mi sono già esposto su altri topic con tanto di leggi chimiche e facendo riflettere sulle reazioni chimiche... Forse solo a livello burocratico si è a posto... ma comunque un E3 non potrà mai diventare un E6... forse neanche un E5 (poi dipende dal motore); quindi si è salvi da blocchi per un periodo limitato (di preciso non si sa... ma vedendo ultimamente come si sta evolvendo la situazione... direi un lasso di tempo non troppo ampio). PS: il FAP trattiene il particolato... ma quando è saturo, quindi produce una contropressione molto elevata nei collettori di scarico, bisogna pulirlo o per meglio dire rigenerarlo... E tutto quello che ha trattenuto poi dove va? Di certo non svanisce nel nulla. La materia non si può distruggere, si può solo trasformare... Questo è ciò che ci insegna Lavoisier.
In risposta al messaggio di joecastax del 19/10/2018 alle 09:13:06Quegli articoli dicono tutto e niente... Come si dice, "riempiono la bocca".
Inoltre anche questa intervista, sempre di de Vita nella quale, DATI ALLA MANO, mostra come in qualche misura l'auto diesel produce meno particolato persino delle auto ELETTRICHE. I dati riportati sono relativi ad uno studio di un ente americano e di quattro università europee, quindi attendibili anche se opinabili per il metodo. Però fanno riflettere.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 19/10/2018 alle 10:28:25Ok, il particolato immediatamente non viene reimmesso nell'ambiente ma viene smaltito come rifiuto pericoloso... Per smaltire questo rifiuto pericoloso bisogna spendere energia (anche solo per trasportarlo nei depositi)... ogni dispositivo, macchina ha il suo rendimento; alla fine dei conti se valutiamo l'intero sistema quasi certamente si è inquinato di più.
PS: il FAP trattiene il particolato... ma quando è saturo, quindi produce una contropressione molto elevata nei collettori di scarico, bisogna pulirlo o per meglio dire rigenerarlo... E tutto quello che ha trattenuto poidove va? i fap in aftermarket, lavorano diversamente da quelli montati in origine. non fanno nessuna rigenerazione, una volta intasati vengono portati in ditte specializzate e subiscono un lavaggio ad ultrasuoni, e tutto il particolato accumulato, viene smaltito come rifiuto pericoloso. non so se viene trattato o depositato come avviene ad esempio con l'eternit, ma non viene immesso nell'ambiente.