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masivo
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24/08/2008 15192
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 09:26:09
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 08:47:28

siamo daccordo ed io non nego questa necessita di tanti nel poter prendere decisioni in liberta e partire quando si vuole. Pero nel mio caso se qualcuno mi chiede: vuoi un camper furgonato tutto tuo da 18000 euro per poter
prendere decisioni in liberta vuoi un camper furgonato tutto tuo da 72000 euro per poter prendere decisioni in liberta ​​​​​​​vuoi un camper furgonato da 72000 euro per poterlo usare solo una settimana al mese e pagandolo 18000 euro Io scelgo la terza opzione senza nemmeno pensarci Per fare due conti, un camper nuovo tutto mio da 72.000 euro , in 3 anni perderebbe 20% del suo valore (14.400 euro) ed ogni hanno produce 2400 per costi di mantenimento (7.200 euro), per un totale di 21.600 euro in 3 anni Quindi per utilizzarlo in 1 mese di ferie all'anno, dovrei pagare  7.200 euro solo per disporre del camper. Poi se in quel mese viaggio, ci sono tutti i costi di viaggio e arriviamo facilmente a 10.000 euro.  Ammettiamo che io sia in pensione e prendo 1800 euro al mese, che fanno 21.600 euro all'anno, ne dovrei togliere 15.000 euro all'anno per viaggiare con il camper in liberta. Questa spesa non e' proprio ridicola, pero almeno posso godermi il mezzo. ​​​​​​​ Ma pagare 10.000 euro all'anno, per usarlo un solo mese all'anno, per me risulta uno sproposito.  
...
Vedo che continui con i numeri teorici, questo perché non hai un camper ne Tuo e ne in comproprietà, quando avrai un camper in qualunque modo Tuo o in comproprietà, capirai tutto il resto, oltre i problemi elencati, anche tutti gli altri costi da Te imprevisti della realtà di utilizzo.

Lo so che non ci credi, ma il noleggio Ti costerebbe molto meno, e hai sempre un camper nuovo senza impegni.
Ivo
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 09:36:00
In risposta al messaggio di masivo del 25/09/2025 alle 09:26:09

Vedo che continui con i numeri teorici, questo perché non hai un camper ne Tuo e ne in comproprietà, quando avrai un camper in qualunque modo Tuo o in comproprietà, capirai tutto il resto, oltre i problemi elencati, anche
tutti gli altri costi da Te imprevisti della realtà di utilizzo. Lo so che non ci credi, ma il noleggio Ti costerebbe molto meno, e hai sempre un camper nuovo senza impegni.
...

Hai scritto:
Lo so che non ci credi, ma il noleggio Ti costerebbe molto meno, e hai sempre un camper nuovo senza impegni.

A suo tempo qualcuno fece due conti e venne fuori che la convenienza tra proprietà ed affitto si può sintetizzare in conveniente l'acquisto rispetto al noleggio se si fanno almeno 40 notti in camper. Da parte mia ne ho fatte, complessivamente, molte di più di media. Perché? Perché quando vedo il meteo favorevole, parto; a parte il viaggio lungo dell'anno. E questo anche quando non ero ancora pensionato.

Giovanni

Modificato da Giovanni il 25/09/2025 alle 09:38:16
9
giorgioste
giorgioste
19/07/2016 4609
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 09:58:15
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 08:47:28

siamo daccordo ed io non nego questa necessita di tanti nel poter prendere decisioni in liberta e partire quando si vuole. Pero nel mio caso se qualcuno mi chiede: vuoi un camper furgonato tutto tuo da 18000 euro per poter
prendere decisioni in liberta vuoi un camper furgonato tutto tuo da 72000 euro per poter prendere decisioni in liberta ​​​​​​​vuoi un camper furgonato da 72000 euro per poterlo usare solo una settimana al mese e pagandolo 18000 euro Io scelgo la terza opzione senza nemmeno pensarci Per fare due conti, un camper nuovo tutto mio da 72.000 euro , in 3 anni perderebbe 20% del suo valore (14.400 euro) ed ogni hanno produce 2400 per costi di mantenimento (7.200 euro), per un totale di 21.600 euro in 3 anni Quindi per utilizzarlo in 1 mese di ferie all'anno, dovrei pagare  7.200 euro solo per disporre del camper. Poi se in quel mese viaggio, ci sono tutti i costi di viaggio e arriviamo facilmente a 10.000 euro.  Ammettiamo che io sia in pensione e prendo 1800 euro al mese, che fanno 21.600 euro all'anno, ne dovrei togliere 15.000 euro all'anno per viaggiare con il camper in liberta. Questa spesa non e' proprio ridicola, pero almeno posso godermi il mezzo. ​​​​​​​ Ma pagare 10.000 euro all'anno, per usarlo un solo mese all'anno, per me risulta uno sproposito.  
...
Continuo a parlare di una settimana al mese ma in genere si cercano di fare due o tre settimane concentrate tra luglio e agosto, poi pasqua, natale, ponti, ecc.. mentre in certi periodi devi impegnarti per fare un weekend... la divisione è più difficile... mi sembra che la stai pensando un po' troppo come se fossero dei turni in fabbrica.
Per me la libertà di usarlo quando voglio/posso è molto superiore al problema burocratica e sociale della condivisione. Anche il costo viene dopo, se posso permettermelo lo faccio, se no, no. Se posso affittarlo per un mese, lo faccio, se per due settimane, scelgo quelle.
Comunque spero sinceramente che troverai qualcuno che la pensi allo stesso modo, e sarò curioso di conoscerne l'evoluzione.

 
Il dubbio è l'inizio della conoscenza.


Modificato da giorgioste il 25/09/2025 alle 10:02:14
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31234
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 10:02:08
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 24/09/2025 alle 12:54:54

in realta non sto cercando di convincere nessuno, cerco solo di capire delle valide ragioni per cui non vengono acquistati camper in comproprieta. Non posso replicare a tutti, altrimenti dovrei scrivere repliche e ripetere
piu o meno le stesse cose. Quindi lo faccio in modo sintetico in un unica replica. I veicoli possono essere cointestati a piu persone. Se e' pur vero che avere un camper in assoluta proprieta offre dei vantaggi, ha comunque dei costi molto maggiori sia per l'acquisto che per i costi di mantenimento, compresi quelli di esercizio. Per esempio le gomme o la batteria o la cinghia di distribuzione,  bisogna cambiarli o perche si consumano o perche ho il camper in rimessa e le gomme si sono indurite. La questione e' che i camper non possono essere usati 365 giorni all'anno o 200 giorni all'anno, tranne che da persone che vivono in pensione o situazioni simili Un lavoratore ha generalmente 30 giorni di ferie all'anno, quindi puo usarlo in quel periodo di tempo, piu i week and. Per il resto del tempo il camper sta in rimessa, e produce costi. Quindi spendere 72.000 euro piu i costi accessori , o spenderne 18.000 euro piu i costi accessori (ridotti ad un 1/4), fa una grossa differenza. Comunque nella seconda ipotesi si ha a disposizione un camper per 3 mesi all'anno, per almeno 15 anni. Inoltre un camper furgonato si svaluta mediamente il 10% nel primo anno di acquisto, del 6% il secondo anno e del 4% il terzo anno. Questo significa che un camper puo  essere acquistato oggi a 72.000 euro e per statuto, rivenduto fra 3 anni. Sul mercato quel camper varra circa 57.600 euro, producendo un rientro di 14.400 euro procapite. Quindi nella peggiore delle ipotesi, ammettendo che va tutto male, avro una perdita di 3600 euro piu i costi di mantenimento di 1800 euro, in 3 anni. Mentre se ne acquisto uno in assoluta proprieta, solo di svalutazione per il primo anno avro un costo di 7.200 euro, piu tutti gli altri di mantenimento. Quindi se va tutto male nella comproprieta, avro una perdita molto minore, che se invece ne acquisto uno in proprieta assoluta  e va tutto bene. Ma in entrambi i casi potro disporre di un camper da utilizzare nel tempo in cui non lavoro. Poi qui si ipotizza che tutte le persone siano disoneste, ed in parte puo anche essere vero. Tuttavia quando una persona disonesta sa di avere delle complicazioni legali, tende a comportarsi correttamente. Se davvero ci sono le problematiche che avete evidenziato, anzicche per l'acquisto mettere 18000 euro, se ne posono mettere 25.000 euro dove gli altri 7.000 fungono da fondo di garanzia, per eventuali danni. Quindi se uno rovina il tavolo per incuria e questo non rientra nella polizza kasco, allora si andra sul suo conto e si prende la somma.  Se invece non si riesce a trovare il colpevole, allora si attingera all'intero fondo comune. Pero 25000 euro, sono sempre un cifra molto piu piccola di 72000 euro. Ed inoltre se davvero molte delle problematiche che avete evidenziato fossero insuperabili, non potrebbero esserci nemmeno i camper in affitto, per cui vengono affittati camper del valore di 60.000-70.000 euro a degli sconosciuti, che potenzialmente potrebbero distruggere tutto e non avere nessuna conseguenza. Io nei fatti concreti ho affittato un camper di 50.000 km, ed era in ottime condizioni, nonostante migliaia di persone lo avevo usato prima di me.  
...
Ti rispondo qui.
Non è che non esista un razionale in quello che dici, ma all'atto pratico non è possibile attraverso dei vincoli legali, ma solo attraverso una vera coordinazione tra persone.
Anche dei miei vicini camperisti, fratello e sorella, condividevano il camper del padre. Dopo un po' uno ha rilevato la quota dell'altro. Questo indica la difficoltà della cosa, e l'unico caso che conosco, ripeto, è di un gruppo di persone che hanno un notevole coordinamento e ABITUDINE all'uso di risorse condivise, persone che hanno fatto di questo metodo uno stile di vita.
In pratica per fare una cosa simile DEVI trovare rarissime persone che siano davvero non solo disposte, e questo potrebbe anche essere facile, ma anche essere in grado di farlo, e qui c'è il passo più complicato.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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masivo
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24/08/2008 15192
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 10:22:35
In risposta al messaggio di Giovanni del 25/09/2025 alle 09:36:00

Hai scritto: Lo so che non ci credi, ma il noleggio Ti costerebbe molto meno, e hai sempre un camper nuovo senza impegni. A suo tempo qualcuno fece due conti e venne fuori che la convenienza tra proprietà ed affitto si
può sintetizzare in conveniente l'acquisto rispetto al noleggio se si fanno almeno 40 notti in camper. Da parte mia ne ho fatte, complessivamente, molte di più di media. Perché? Perché quando vedo il meteo favorevole, parto; a parte il viaggio lungo dell'anno. E questo anche quando non ero ancora pensionato. Giovanni
...
Ovviamente parlo più conveniente della comproprietà di ben 4 persone.
Noi unipropietari pensionati non facciamo testo, sappiamo benissimo cosa conviene.

Lui pensa di aver trovato l' uovo di colombo e nessuno abbia mai pensato alla convenienza della comproprietà, pensa pure che questa cosa possa durare 15 anni, già questo fa capire che non sa di cosa sta parlando, probabilmente è giovane ma crescerà laugh...è l' esperienza che insegna.wink.
 
Ivo
17
caronbz
caronbz
02/01/2008 1355
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 10:25:43
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 08:47:28

siamo daccordo ed io non nego questa necessita di tanti nel poter prendere decisioni in liberta e partire quando si vuole. Pero nel mio caso se qualcuno mi chiede: vuoi un camper furgonato tutto tuo da 18000 euro per poter
prendere decisioni in liberta vuoi un camper furgonato tutto tuo da 72000 euro per poter prendere decisioni in liberta ​​​​​​​vuoi un camper furgonato da 72000 euro per poterlo usare solo una settimana al mese e pagandolo 18000 euro Io scelgo la terza opzione senza nemmeno pensarci Per fare due conti, un camper nuovo tutto mio da 72.000 euro , in 3 anni perderebbe 20% del suo valore (14.400 euro) ed ogni hanno produce 2400 per costi di mantenimento (7.200 euro), per un totale di 21.600 euro in 3 anni Quindi per utilizzarlo in 1 mese di ferie all'anno, dovrei pagare  7.200 euro solo per disporre del camper. Poi se in quel mese viaggio, ci sono tutti i costi di viaggio e arriviamo facilmente a 10.000 euro.  Ammettiamo che io sia in pensione e prendo 1800 euro al mese, che fanno 21.600 euro all'anno, ne dovrei togliere 15.000 euro all'anno per viaggiare con il camper in liberta. Questa spesa non e' proprio ridicola, pero almeno posso godermi il mezzo. ​​​​​​​ Ma pagare 10.000 euro all'anno, per usarlo un solo mese all'anno, per me risulta uno sproposito.  
...
"Ma pagare 10.000 euro all'anno, per usarlo un solo mese all'anno, per me risulta uno sproposito."

lo spirito del post sta tutto qui: devi accettare che, in questo forum (non so in altri), ci siano persone che non la pensano come te. quello che per te è uno sproposito per altri non lo è.

continui a impantanarti nelle analisi economiche tralasciando lo spirito fondamentale del camper, forse perchè non fai ancora parte della tribù. quando lo sarai comprenderai tante cose oggi incomprensibili.

materialisticamente, avere il camper vuol dire avere delle grosse spese. il camper non è economicamente conveniente ma è LIBERTA', e la libertà si paga...purtroppo
"El tiempo es la materia de la que he sido creado." J. L. Borges
Hilda Moya
Hilda Moya
22/09/2025 142
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 12:06:16
In risposta al messaggio di masivo del 25/09/2025 alle 10:22:35

Ovviamente parlo più conveniente della comproprietà di ben 4 persone. Noi unipropietari pensionati non facciamo testo, sappiamo benissimo cosa conviene. Lui pensa di aver trovato l' uovo di colombo e nessuno abbia mai
pensato alla convenienza della comproprietà, pensa pure che questa cosa possa durare 15 anni, già questo fa capire che non sa di cosa sta parlando, probabilmente è giovane ma crescerà ...è l' esperienza che insegna..  
...
È assolutamente vero che esistono due difficoltà principali:
  1. La difficoltà nel trovare persone disposte a condividere un camper in comproprietà.
  2. La difficoltà nel mettere in atto condizioni chiare, per cui tutti rispettino regole intransigenti di comproprietà.
La prima difficoltà deriva da un fatto culturale: molti preferiscono avere un camper ad uso esclusivo, anche se costa una fortuna e con quella somma potrebbero permettersi vacanze all-inclusive in resort a cinque stelle a Samoa. Queste persone non sarebbero nemmeno disposte a valutare un uso condiviso, nonostante il costo molto inferiore.
Bisogna considerare che, per chi non è in pensione, un camper ad uso esclusivo non è sfruttabile e rimane in rimessa per la maggior parte del tempo, generando solo costi.
Dobbiamo altresi tenere a mente, che in Italia, c'è una mentalità per cui tutti preferiscono avere la casa di proprietà, mentre in Germania, ad esempio, la maggioranza preferisce prendere casa in affitto. Quindi, le maggioranze in entrambi i paesi ritengono giuste scelte diametralmente opposte, per un semplice fatto di mentalità culturale, a prescindere da ciò che sia oggettivamente giusto o sbagliato.

La seconda difficoltà sta nel fatto che, spesso, chi ha provato la comproprietà non ha stabilito delle regole intransigenti che garantissero i diritti di ogni comproprietario, in modo da rendere equa e conveniente questa scelta.
In genere ci si è basati sulla parola data e su qualche accordo scritto superficialmente; quando poi sono sorti problemi, ognuno si è ritrovato convinto di avere ragione, anche quando non era così.
Spesso non è nemmeno questione di malafede: molte persone sono semplicemente convinte di essere nel giusto a prescindere che siano nel giusto.
Ho visto, per esempio, molti coeredi sgozzarsi l'un l'altro, perché entrambi assolutamente certi che uno ha ragione e l'altro ha torto.

Inoltre, la seconda difficoltà origina dalla prima: se poche persone sono disposte a considerare la comproprietà, questo modello non viene esplorato. Quei pochi che ci provano, lo fanno senza stabilire regole legalmente valide e l'esperienza finisce male.
Questi fallimenti vanno quindi a rinforzare l'idea che il camper in comproprietà non debba assolutamente essere preso in considerazione, nonostante possa potenzialmente dare molti vantaggi.
Disporre per 3 mesi all'anno di un camper nuovo, con 18.000 euro e 600 euro di costi fissi, quando si ha 1 mese di ferie all'anno, dovrebbe essere una scelta molto allettante per chiunque.

 
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 12:25:35
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 12:06:16

È assolutamente vero che esistono due difficoltà principali:La difficoltà nel trovare persone disposte a condividere un camper in comproprietà. La difficoltà nel mettere in atto condizioni chiare, per cui tutti rispettino
regole intransigenti di comproprietà.La prima difficoltà deriva da un fatto culturale: molti preferiscono avere un camper ad uso esclusivo, anche se costa una fortuna e con quella somma potrebbero permettersi vacanze all-inclusive in resort a cinque stelle a Samoa. Queste persone non sarebbero nemmeno disposte a valutare un uso condiviso, nonostante il costo molto inferiore. Bisogna considerare che, per chi non è in pensione, un camper ad uso esclusivo non è sfruttabile e rimane in rimessa per la maggior parte del tempo, generando solo costi. Dobbiamo altresi tenere a mente, che in Italia, c'è una mentalità per cui tutti preferiscono avere la casa di proprietà, mentre in Germania, ad esempio, la maggioranza preferisce prendere casa in affitto. Quindi, le maggioranze in entrambi i paesi ritengono giuste scelte diametralmente opposte, per un semplice fatto di mentalità culturale, a prescindere da ciò che sia oggettivamente giusto o sbagliato. La seconda difficoltà sta nel fatto che, spesso, chi ha provato la comproprietà non ha stabilito delle regole intransigenti che garantissero i diritti di ogni comproprietario, in modo da rendere equa e conveniente questa scelta. In genere ci si è basati sulla parola data e su qualche accordo scritto superficialmente; quando poi sono sorti problemi, ognuno si è ritrovato convinto di avere ragione, anche quando non era così. Spesso non è nemmeno questione di malafede: molte persone sono semplicemente convinte di essere nel giusto a prescindere che siano nel giusto. Ho visto, per esempio, molti coeredi sgozzarsi l'un l'altro, perché entrambi assolutamente certi che uno ha ragione e l'altro ha torto. Inoltre, la seconda difficoltà origina dalla prima: se poche persone sono disposte a considerare la comproprietà, questo modello non viene esplorato. Quei pochi che ci provano, lo fanno senza stabilire regole legalmente valide e l'esperienza finisce male. Questi fallimenti vanno quindi a rinforzare l'idea che il camper in comproprietà non debba assolutamente essere preso in considerazione, nonostante possa potenzialmente dare molti vantaggi. Disporre per 3 mesi all'anno di un camper nuovo, con 18.000 euro e 600 euro di costi fissi, quando si ha 1 mese di ferie all'anno, dovrebbe essere una scelta molto allettante per chiunque.  
...
Parli di difficoltà nel reperire le persone, lo dici a ragion veduta?
Hai provato a illustrare la tua idea a potenziali interessati?
Qui dentro credo sia il luogo sbagliato: siamo tutti proprietari di camper e tutti quelli che hanno risposto non sono disponibili a cederne l'uso a terzi per periodi limitati, addirittura alcuni non lo prestano nemmeno ai propri figli (io compreso). 
Magari è un fatto culturale come ben dici, magari siamo ottusi (io notevolmente in testa a tutti) e non cogliamo le straordinarie opportunità di questa tua proposta.
Facci sapere, grazie.
 
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31234
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 12:26:53
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 12:06:16

È assolutamente vero che esistono due difficoltà principali:La difficoltà nel trovare persone disposte a condividere un camper in comproprietà. La difficoltà nel mettere in atto condizioni chiare, per cui tutti rispettino
regole intransigenti di comproprietà.La prima difficoltà deriva da un fatto culturale: molti preferiscono avere un camper ad uso esclusivo, anche se costa una fortuna e con quella somma potrebbero permettersi vacanze all-inclusive in resort a cinque stelle a Samoa. Queste persone non sarebbero nemmeno disposte a valutare un uso condiviso, nonostante il costo molto inferiore. Bisogna considerare che, per chi non è in pensione, un camper ad uso esclusivo non è sfruttabile e rimane in rimessa per la maggior parte del tempo, generando solo costi. Dobbiamo altresi tenere a mente, che in Italia, c'è una mentalità per cui tutti preferiscono avere la casa di proprietà, mentre in Germania, ad esempio, la maggioranza preferisce prendere casa in affitto. Quindi, le maggioranze in entrambi i paesi ritengono giuste scelte diametralmente opposte, per un semplice fatto di mentalità culturale, a prescindere da ciò che sia oggettivamente giusto o sbagliato. La seconda difficoltà sta nel fatto che, spesso, chi ha provato la comproprietà non ha stabilito delle regole intransigenti che garantissero i diritti di ogni comproprietario, in modo da rendere equa e conveniente questa scelta. In genere ci si è basati sulla parola data e su qualche accordo scritto superficialmente; quando poi sono sorti problemi, ognuno si è ritrovato convinto di avere ragione, anche quando non era così. Spesso non è nemmeno questione di malafede: molte persone sono semplicemente convinte di essere nel giusto a prescindere che siano nel giusto. Ho visto, per esempio, molti coeredi sgozzarsi l'un l'altro, perché entrambi assolutamente certi che uno ha ragione e l'altro ha torto. Inoltre, la seconda difficoltà origina dalla prima: se poche persone sono disposte a considerare la comproprietà, questo modello non viene esplorato. Quei pochi che ci provano, lo fanno senza stabilire regole legalmente valide e l'esperienza finisce male. Questi fallimenti vanno quindi a rinforzare l'idea che il camper in comproprietà non debba assolutamente essere preso in considerazione, nonostante possa potenzialmente dare molti vantaggi. Disporre per 3 mesi all'anno di un camper nuovo, con 18.000 euro e 600 euro di costi fissi, quando si ha 1 mese di ferie all'anno, dovrebbe essere una scelta molto allettante per chiunque.  
...
Dividiamo la tua risposta. 
Sulla parte culturale concordiamo, molti ti hanno anche detto il perché. La questione è comunque un gatto che si morde la coda, perché se esiste una scarsa cultura della condivisione, sarà impossibile trovare persone disposte.
Io aggiungerei anche un elemento. Uno dei motivi della vacanza in camper, è perché dormo nel MIO materasso, tocco le mie cose anche nelle situazioni di intimità. Ho dormito in centinaia di alberghi e rifugi, e la cosa non mi è mai piaciuta tanto. Ora, nel camper condiviso questo lo perdi, e garantisco, per me è l'elemento essenziale.
Di qui la seconda parte. Non è per nulla allettante perché per molti di noi viene meno l'elemento essenziale del camper, ovvero essere ovunque poi apri una porta e sei nella TUA casa, dove tuo è ogni oggetto dentro, compreso wc e materasso. Poi ok, puoi mettere una traversa impermeabile, ma permetti, non è la stessa cosa. Posso peraltro, lasciare il camper sporco e pulirlo alla settimana dopo se ho fretta.
Come ho ripetuto, non è per nulla impossibile, ma non troverai una calda accoglienza proprio per il significato che ha il camper per noi. 
Poi è chiaro, in certi paesi la gente va in vacanza e affitta la casa, è una cosa culturale.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 25/09/2025 alle: 12:39:09
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 12:06:16

È assolutamente vero che esistono due difficoltà principali:La difficoltà nel trovare persone disposte a condividere un camper in comproprietà. La difficoltà nel mettere in atto condizioni chiare, per cui tutti rispettino
regole intransigenti di comproprietà.La prima difficoltà deriva da un fatto culturale: molti preferiscono avere un camper ad uso esclusivo, anche se costa una fortuna e con quella somma potrebbero permettersi vacanze all-inclusive in resort a cinque stelle a Samoa. Queste persone non sarebbero nemmeno disposte a valutare un uso condiviso, nonostante il costo molto inferiore. Bisogna considerare che, per chi non è in pensione, un camper ad uso esclusivo non è sfruttabile e rimane in rimessa per la maggior parte del tempo, generando solo costi. Dobbiamo altresi tenere a mente, che in Italia, c'è una mentalità per cui tutti preferiscono avere la casa di proprietà, mentre in Germania, ad esempio, la maggioranza preferisce prendere casa in affitto. Quindi, le maggioranze in entrambi i paesi ritengono giuste scelte diametralmente opposte, per un semplice fatto di mentalità culturale, a prescindere da ciò che sia oggettivamente giusto o sbagliato. La seconda difficoltà sta nel fatto che, spesso, chi ha provato la comproprietà non ha stabilito delle regole intransigenti che garantissero i diritti di ogni comproprietario, in modo da rendere equa e conveniente questa scelta. In genere ci si è basati sulla parola data e su qualche accordo scritto superficialmente; quando poi sono sorti problemi, ognuno si è ritrovato convinto di avere ragione, anche quando non era così. Spesso non è nemmeno questione di malafede: molte persone sono semplicemente convinte di essere nel giusto a prescindere che siano nel giusto. Ho visto, per esempio, molti coeredi sgozzarsi l'un l'altro, perché entrambi assolutamente certi che uno ha ragione e l'altro ha torto. Inoltre, la seconda difficoltà origina dalla prima: se poche persone sono disposte a considerare la comproprietà, questo modello non viene esplorato. Quei pochi che ci provano, lo fanno senza stabilire regole legalmente valide e l'esperienza finisce male. Questi fallimenti vanno quindi a rinforzare l'idea che il camper in comproprietà non debba assolutamente essere preso in considerazione, nonostante possa potenzialmente dare molti vantaggi. Disporre per 3 mesi all'anno di un camper nuovo, con 18.000 euro e 600 euro di costi fissi, quando si ha 1 mese di ferie all'anno, dovrebbe essere una scelta molto allettante per chiunque.  
...

Hai scritto:
  1. La difficoltà nel trovare persone disposte a condividere un camper in comproprietà.
  2. La difficoltà nel mettere in atto condizioni chiare, per cui tutti rispettino regole intransigenti di comproprietà.
Punto 1: chi possiede (o ha posseduto) un camper non credo sia attirato dalla comproprietà. Chi non ha mai avuto esperienze di camper non credo possa essere altrettanto attirato alla comproprietà. Se lo fosse ed accettasse, dopo qualche uscita certamente vorrebbe uscirne.

Punto 2: puoi mettere in chiaro qualsiasi condizione. Se ti capita uno che se ne frega delle condizioni, o lo meni o sporgi denuncia. Nel primo caso passi dalla parte del torto ed avrai guai; nel secondo caso, prima di avere giustizia saranno passati tanti di quegli anni che non avrai più i gomiti perché te li sei morsi per l'adesione a questa società.

Se rileggi tutti gli interventi, nessuno fa i conti alla lira che fai tu: o hai il camper o non lo hai. Se puoi, ti fai il Morelo, se non puoi rimedi il mitico Fiat 238 (anche questo, beato chi lo ha!). Fra 500.000 e 1.000 Euro ne trovi una valanga.

Giovanni
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
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Inserito il 25/09/2025 alle: 12:40:56
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/09/2025 alle 12:26:53

Dividiamo la tua risposta.  Sulla parte culturale concordiamo, molti ti hanno anche detto il perché. La questione è comunque un gatto che si morde la coda, perché se esiste una scarsa cultura della condivisione, sarà
impossibile trovare persone disposte. Io aggiungerei anche un elemento. Uno dei motivi della vacanza in camper, è perché dormo nel MIO materasso, tocco le mie cose anche nelle situazioni di intimità. Ho dormito in centinaia di alberghi e rifugi, e la cosa non mi è mai piaciuta tanto. Ora, nel camper condiviso questo lo perdi, e garantisco, per me è l'elemento essenziale. Di qui la seconda parte. Non è per nulla allettante perché per molti di noi viene meno l'elemento essenziale del camper, ovvero essere ovunque poi apri una porta e sei nella TUA casa, dove tuo è ogni oggetto dentro, compreso wc e materasso. Poi ok, puoi mettere una traversa impermeabile, ma permetti, non è la stessa cosa. Posso peraltro, lasciare il camper sporco e pulirlo alla settimana dopo se ho fretta. Come ho ripetuto, non è per nulla impossibile, ma non troverai una calda accoglienza proprio per il significato che ha il camper per noi.  Poi è chiaro, in certi paesi la gente va in vacanza e affitta la casa, è una cosa culturale.
...
Dove esiste la cultura della condivisione nel mondo occidentale?
I giuristi hanno coniato i concetti di proprietà, possesso e uso di un bene.
Un bene intimo come la propria casa, fissa (come un appartamento) o viaggiante (come un camper) è facilmente condivisibile, al pari di una stanza d'albergo?
Il proprietario non cede l'uso a un terzo, nemmeno chi lo possiede (leasing, affitto, ecc.) cede l'uso del bene posseduto..
Il concetto dell'albergo calato nel mondo del camperismo, è equiparabile al noleggio.

Da quattro pagine si parla di acquistare un camper in comproprietà con altri soggetti, più o meno conosciuti, con regole di utilizzo ben definite.
A te spetta la settimana di ferragosto, a me la settimana dal 1° al 7 gennaio, all'altro la seconda settimana di novembre.
Se a ferragosto hai mal di testa salti e aspetti l'anno successivo.
 
9
giorgioste
giorgioste
19/07/2016 4609
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Inserito il 25/09/2025 alle: 13:23:17
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 12:06:16

È assolutamente vero che esistono due difficoltà principali:La difficoltà nel trovare persone disposte a condividere un camper in comproprietà. La difficoltà nel mettere in atto condizioni chiare, per cui tutti rispettino
regole intransigenti di comproprietà.La prima difficoltà deriva da un fatto culturale: molti preferiscono avere un camper ad uso esclusivo, anche se costa una fortuna e con quella somma potrebbero permettersi vacanze all-inclusive in resort a cinque stelle a Samoa. Queste persone non sarebbero nemmeno disposte a valutare un uso condiviso, nonostante il costo molto inferiore. Bisogna considerare che, per chi non è in pensione, un camper ad uso esclusivo non è sfruttabile e rimane in rimessa per la maggior parte del tempo, generando solo costi. Dobbiamo altresi tenere a mente, che in Italia, c'è una mentalità per cui tutti preferiscono avere la casa di proprietà, mentre in Germania, ad esempio, la maggioranza preferisce prendere casa in affitto. Quindi, le maggioranze in entrambi i paesi ritengono giuste scelte diametralmente opposte, per un semplice fatto di mentalità culturale, a prescindere da ciò che sia oggettivamente giusto o sbagliato. La seconda difficoltà sta nel fatto che, spesso, chi ha provato la comproprietà non ha stabilito delle regole intransigenti che garantissero i diritti di ogni comproprietario, in modo da rendere equa e conveniente questa scelta. In genere ci si è basati sulla parola data e su qualche accordo scritto superficialmente; quando poi sono sorti problemi, ognuno si è ritrovato convinto di avere ragione, anche quando non era così. Spesso non è nemmeno questione di malafede: molte persone sono semplicemente convinte di essere nel giusto a prescindere che siano nel giusto. Ho visto, per esempio, molti coeredi sgozzarsi l'un l'altro, perché entrambi assolutamente certi che uno ha ragione e l'altro ha torto. Inoltre, la seconda difficoltà origina dalla prima: se poche persone sono disposte a considerare la comproprietà, questo modello non viene esplorato. Quei pochi che ci provano, lo fanno senza stabilire regole legalmente valide e l'esperienza finisce male. Questi fallimenti vanno quindi a rinforzare l'idea che il camper in comproprietà non debba assolutamente essere preso in considerazione, nonostante possa potenzialmente dare molti vantaggi. Disporre per 3 mesi all'anno di un camper nuovo, con 18.000 euro e 600 euro di costi fissi, quando si ha 1 mese di ferie all'anno, dovrebbe essere una scelta molto allettante per chiunque.  
...
Continui a ignorare il punto 3.
3. l'impossibilità di essere libero nel scegliere quando usare il camper

quest'anno per varie ragioni ho fatto diverse settimane piene in camper, e tutte quando volevo io, in corrispondenza delle festività, dei periodi d'alta stagione, in concomitanza di tutti i ponti, e un paio di volte in occasioni non scelte da me (compleanno e matrimonio di amici), mentre qualche we l'ho rimandato al successivo perché c'era brutto tempo.

A parte che il mio costa meno dei 75k che continui a considerare come prezzo di riferimento, avessi dovuto decidere l'anno scorso le date in cui lo avrei usato quest'anno, il costo della mia quota probabilmente sarebbero stati soldi buttati via.

Il camper ha senso per la liberta (anche percepita) che ti dà, senza di quello cosa te ne fai?
Il dubbio è l'inizio della conoscenza.

Hilda Moya
Hilda Moya
22/09/2025 142
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Inserito il 25/09/2025 alle: 13:53:12
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/09/2025 alle 12:26:53

Dividiamo la tua risposta.  Sulla parte culturale concordiamo, molti ti hanno anche detto il perché. La questione è comunque un gatto che si morde la coda, perché se esiste una scarsa cultura della condivisione, sarà
impossibile trovare persone disposte. Io aggiungerei anche un elemento. Uno dei motivi della vacanza in camper, è perché dormo nel MIO materasso, tocco le mie cose anche nelle situazioni di intimità. Ho dormito in centinaia di alberghi e rifugi, e la cosa non mi è mai piaciuta tanto. Ora, nel camper condiviso questo lo perdi, e garantisco, per me è l'elemento essenziale. Di qui la seconda parte. Non è per nulla allettante perché per molti di noi viene meno l'elemento essenziale del camper, ovvero essere ovunque poi apri una porta e sei nella TUA casa, dove tuo è ogni oggetto dentro, compreso wc e materasso. Poi ok, puoi mettere una traversa impermeabile, ma permetti, non è la stessa cosa. Posso peraltro, lasciare il camper sporco e pulirlo alla settimana dopo se ho fretta. Come ho ripetuto, non è per nulla impossibile, ma non troverai una calda accoglienza proprio per il significato che ha il camper per noi.  Poi è chiaro, in certi paesi la gente va in vacanza e affitta la casa, è una cosa culturale.
...
del discorso della intimita ne abbiamo gia parlato.
Seppure in questo forum viene ritenuto un valore primario, li fuori ci sono anche tanti altri camperisti che offrono il loro camper a sconosciuti, poiche quella intimita e' bellissima, ma costa.

Io personalmente, saro anche un pervertito, ma della intimita non mi interessa molto. Preferisco risparmiare quei soldi e usarli per qualcos'altro e cio nonostante comprendo chi considera il camper o l'auto qualcosa di intimo.

Se vogliamo dirla tutta, qualche volta mi son ritrovato nei camping nudisti e li c'e gente, che ripudia proprio la intimita.
Questo non significa che anche io sia uno di loro, pero mi trovo a meta strada.

 
Valerio69
Valerio69
04/09/2021 1244
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Inserito il 25/09/2025 alle: 14:07:17
Anch'io anni fa ho frequentato campeggi/spiagge Naturiste, pure con i figli. L'intimità non c'entra nulla, personalmente continuo a vedere impedimenti che mi farebbero apprezzare "l'ora d'aria" che mi sarebbe concessa in virtù del possesso di una quota del 25% di un mezzo che è propedeutico alla soddisfazione del mio benessere, che non può essere a "tempo determinato".

Altra cosa, metti che un comproprietario muoia/si ammali/semplicemente si stanchi, chi rileva la quota? in che tempi e nel tempo che ci sta in mezzo, come ci si organizza sulla ripartizione del tempo di utilizzo concordato a priori?

Molto più semplicemente a me darebbe fastidio solamente se uno dei comproprietari fumasse, figuriamoci la mia bassa soglia di tolleranza di estranei dentro il mio 1/4 di cellula abitativa...
Valerio (69) Roberta (70) Alice (94) Marco (01) + Boris (Cocker Spaniel 20)

Modificato da Valerio69 il 25/09/2025 alle 14:08:02
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dani1967
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03/09/2007 31234
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Inserito il 25/09/2025 alle: 14:12:13
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 13:53:12

del discorso della intimita ne abbiamo gia parlato. Seppure in questo forum viene ritenuto un valore primario, li fuori ci sono anche tanti altri camperisti che offrono il loro camper a sconosciuti, poiche quella intimita
e' bellissima, ma costa. Io personalmente, saro anche un pervertito, ma della intimita non mi interessa molto. Preferisco risparmiare quei soldi e usarli per qualcos'altro e cio nonostante comprendo chi considera il camper o l'auto qualcosa di intimo. Se vogliamo dirla tutta, qualche volta mi son ritrovato nei camping nudisti e li c'e gente, che ripudia proprio la intimita. Questo non significa che anche io sia uno di loro, pero mi trovo a meta strada.  
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Confondi due livelli di intimità. Uno quello di esporsi più o meno nudi, l'altro è di stare su un materasso dove un altro ha smoccolato per tre settimane nel sonno. Non si tratta di essere pervertiti, ma cosa c'entra ? Ripeto, vafdo spesso in albergo mio malgrado, sono stato nei più orridi rifugi alpini, ricordo il camerone dei rifugio Torino.
Per quel che mi riguarda potrei stare benissimo in un campo nudisti*  ma preferisco di gran lunga il mio materasso.
 
*E' un concetto molto teorico, vado solo in vacanza in posti freschi e non sopporto, non sopporto il sole sulla pelle che per me vuol dire disagio, non tolgo nemmeno la maglietta.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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Grinza
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16/02/2006 63173
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Inserito il 25/09/2025 alle: 14:16:39
In risposta al messaggio di Hilda Moya del 25/09/2025 alle 13:53:12

del discorso della intimita ne abbiamo gia parlato. Seppure in questo forum viene ritenuto un valore primario, li fuori ci sono anche tanti altri camperisti che offrono il loro camper a sconosciuti, poiche quella intimita
e' bellissima, ma costa. Io personalmente, saro anche un pervertito, ma della intimita non mi interessa molto. Preferisco risparmiare quei soldi e usarli per qualcos'altro e cio nonostante comprendo chi considera il camper o l'auto qualcosa di intimo. Se vogliamo dirla tutta, qualche volta mi son ritrovato nei camping nudisti e li c'e gente, che ripudia proprio la intimita. Questo non significa che anche io sia uno di loro, pero mi trovo a meta strada.  
...
Seppure in questo forum viene ritenuto un valore primario, li fuori ci sono anche tanti altri camperisti che offrono il loro camper a sconosciuti, poiche quella intimita e' bellissima, ma costa.

Voglio proprio vederli, quelli non sono camperisti ma persone che vogliono mettere a reddito un camper credendo di fare business.

Il camper è più privato di un appartamento ed il fatto che ad oggi, non esiste un caso di camper in comproprietà (salvo parenti) fa capire che non è perseguibile, ma se non hai mai avuto un camper certe cose non le puoi vedere, come ti ho detto prendi un camper che costa un quarto e goditelo, non litigherai con nessuno e farai le ferie come e quando vorrai

P.S: Per intimità si intende altro, tanti abbiamo bazzicato spiagge nudiste, te faresti dormire estranei nel tuo letto senza sapere se si lavano, cosa faranno, come tratteranno le tue cose ecc.
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 25/09/2025 alle 14:19:46
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dani1967
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03/09/2007 31234
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Inserito il 25/09/2025 alle: 14:18:50
In risposta al messaggio di chorus del 25/09/2025 alle 12:40:56

Dove esiste la cultura della condivisione nel mondo occidentale? I giuristi hanno coniato i concetti di proprietà, possesso e uso di un bene. Un bene intimo come la propria casa, fissa (come un appartamento) o viaggiante
(come un camper) è facilmente condivisibile, al pari di una stanza d'albergo? Il proprietario non cede l'uso a un terzo, nemmeno chi lo possiede (leasing, affitto, ecc.) cede l'uso del bene posseduto.. Il concetto dell'albergo calato nel mondo del camperismo, è equiparabile al noleggio. Da quattro pagine si parla di acquistare un camper in comproprietà con altri soggetti, più o meno conosciuti, con regole di utilizzo ben definite. A te spetta la settimana di ferragosto, a me la settimana dal 1° al 7 gennaio, all'altro la seconda settimana di novembre. Se a ferragosto hai mal di testa salti e aspetti l'anno successivo.  
...
Il fatto che io (no, nemmeno a me piace) o te non sposiamo un tipo di cultura, non vuol dire che non esista. Spesso vivere nella propria ristretta bolla ci tiene lontano da altre mentalità

http://www.comune.torino.it/tor...


https://www.coabitare.org/


https://www.gruppoilsestante.it...


https://agenda2030.provincia.tn...


https://www.housinglab.it/



Ma volendo anche il modello originale dell'air bb funziona così. Ho fatto lo scorso anno una settimana a Londra, non mi è stata affittata una seconda casa, chi abitava li ha fatto valigia ed è andato via.
Quello che vedo difficile è farlo in forma asettica in base solo ad un rapporto contrattuale, senza un background culturale come quello che ho mostrato nei link sopra.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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dani1967
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03/09/2007 31234
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Inserito il 25/09/2025 alle: 14:19:44
In risposta al messaggio di Grinza del 25/09/2025 alle 14:16:39

Seppure in questo forum viene ritenuto un valore primario, li fuori ci sono anche tanti altri camperisti che offrono il loro camper a sconosciuti, poiche quella intimita e' bellissima, ma costa. Voglio proprio vederli, quelli
non sono camperisti ma persone che vogliono mettere a reddito un camper credendo di fare business. Il camper è più privato di un appartamento ed il fatto che ad oggi, non esiste un caso di camper in comproprietà (salvo parenti) fa capire che non è perseguibile, ma se non hai mai avuto un camper certe cose non le puoi vedere, come ti ho detto prendi un camper che costa un quarto e goditelo, non litigherai con nessuno e farai le ferie come e quando vorrai P.S: Per intimità si intende altro, tanti abbiamo bazzicato spiagge nudiste, te faresti dormire estranei nel tuo letto senza sapere se si lavano, cosa faranno, come tratteranno le tue cose ecc.
...
Peraltro il noleggio abusivo non è certo una buona pratica.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
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Grinza
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16/02/2006 63173
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Inserito il 25/09/2025 alle: 14:22:12
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/09/2025 alle 14:19:44

Peraltro il noleggio abusivo non è certo una buona pratica.
Ricordo ancora la persona qui su COL che aveva noleggiato il camper per riprendere le spese, al primo noleggio tutto contento, al secondo ancor di più, al terzo sta ancora aspettando il camper…..
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
19
chorus
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05/10/2006 12457
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Inserito il 25/09/2025 alle: 14:40:02
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/09/2025 alle 14:18:50

Il fatto che io (no, nemmeno a me piace) o te non sposiamo un tipo di cultura, non vuol dire che non esista. Spesso vivere nella propria ristretta bolla ci tiene lontano da altre mentalità Ma volendo anche il modello
originale dell'air bb funziona così. Ho fatto lo scorso anno una settimana a Londra, non mi è stata affittata una seconda casa, chi abitava li ha fatto valigia ed è andato via. Quello che vedo difficile è farlo in forma asettica in base solo ad un rapporto contrattuale, senza un background culturale come quello che ho mostrato nei link sopra.
...
Stiamo parlando di un'altra fattispecie, copio/incollo da un link da te postato:
"Le case in co-housing rappresentano un nuovo approccio abitativo basato sulla  condivisione di spazi e risorse"
e ancora più dettagliatamente:
"Nel co-housing, le famiglie o i singoli dispongono di appartamenti autonomi. Tuttavia, condividono spazi come cucine, giardini, lavanderie o sale per eventi".
Non c'è la condivisione del letto, men che meno della doccia o del water!
La formula qui dentro invocata è simile alla multiproprietà, in voga negli anni ottanta/novanta.
Tutte finite a carte quarantotto, e lo dico con assoluta cognizione di causa, essendomene occupato professionalmente in più di un'occasione.
Da un contratto di locazione ne esci risolvendolo, transando o banalmente aspettando la scadenza. La proprietà di un bene, nella fattispecie un immobile, la trasferisci a un'altra persona con un contratto di compravendita, viceversa una multiproprietà te la tieni e la trasferisci per successione ai figli.
E in una multiproprietà c'è sempre un proprietario dei muri che dovrebbe aver interesse a mantenerla (il multiproprietario ha l'uso di una o più settimane). Nel camper condiviso, banalmente, chi lo porta a fare i tagliandi della cellula, chi lo pulisce, chi fa la manutenzione, chi lo porta dal meccanico per il cambio dell'olio o per la sostituzione delle gomme.
Chi decide di rottamarlo, chi decide di adeguarlo alle normative ecologiche.
Servirebbe un contratto di decine di pagine per regolamentarle l'uso e le varie responsabilità.
Questi sono aspetti pratici dirai, certo, fintanto che uno dei multiproprietari non va dall'amico del cugino del fratello dell'avvocato.
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