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campersempre
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20/11/2009 5538
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Inserito il 17/12/2018 alle: 23:19:34
I miei genitori, in particolare mio padre, ci hanno (me e fratello) indirizzato allo sport fin da piccoli, e con gli sforzi che dovevano fare lavorando solo uno in casa, gliene sono tuttora infinitamente grato. Sci a cominciare da 4/5 anni, mio padre era un grande appassionato dello sci alpino e di fondo, abbiamo cominciato sui pendii delle colline torinesi, a salire e scendere dai prati vicino a Villa della Regina o sul Monte dei Cappuccini; poi nei posti dove gli impianti costavano poco per poterci andare più volte durante l'inverno; fino alla fine del liceo, quando mi sono comprato personalmente degli sci, siamo andati avanti sempre con sci e scarponi prestati o regalati da amici di mio padre (non vi dico che sci e scarponi usavamo ... da museo). All'età di 6 anni, fino a 11/12 ci portavano nella piscina di Piazza Bernini (sicuramente i torinesi di una certa età la ricorderanno); io ho proseguito ancora tre anni di agonismo. Poi si andava in bici (mio padre non ha mai posseduto l'auto e girava per Torino in bicicletta); si andava a tirare quattro calci al pallone al parco Ruffini o nei prati al fondo di via Monginevro (allora c'erano solo campi). Da sposato ho fatto ancora nuoto con corsi di salvamento e sub, e tutte le volte che si può le bici sono dietro sul camper. Mio fratello è un patito della camminata solitaria, oltre a 2/3 Cammini di Santiago, si è fatto gli ultimo 7/8 raduni degli alpini andando a piedi da Torino al luogo del raduno, in qualsiasi regione fosse.
Stessa educazione l'abbiamo trasmessa ai nostri due figli, sci, nuoto, qualche ora di basket il secondo. A 18/19 anni hanno un po' mollato, poi gradatamente, grazie anche ad amici di un certo tipo, il primo ha ripreso, ora a 30 e passa anni fa escursioni in montagna in tutte le stagioni (in tenda in mezzo alla neve ... non oso pensare), camminate, ferrate, ciaspole, sci di fondo e discesa. Il secondo meno, ma va a correre tutte le mattine quando riesce e fa l'allenatore di basket.
In ogni caso il peso, oltre al metabolismo, è anche una questione di struttura corporea, mio padre era di peso notevole, in certi periodi lo ricordo anche sovrappeso, eppure bicicletta e sci non se li faceva mai mancare, a tavola era una buona forchetta, ma senza esagerare, anche se mia mamma, di origini emiliane, non ci faceva mancare manicaretti ed ogni ben di dio. La struttura grossa l'ha ereditata il mio secondo figlio ( ... sotto sotto ce lo rinfaccia un po', ma che ci possiamo fare ...), ma vedo che comunque è sempre molto attento all'alimentazione e a fare sempre un po' di moto.
Saluti e buoni km a tutti. Bruno _______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)
19
marcoalderotti
marcoalderotti
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01/10/2006 9436
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Inserito il 18/12/2018 alle: 05:29:08
Da un estremo all'altro...
E che ne dite delle societa' sportive che attuano allenamenti sempre piu serrati,proponendo l'agonismo a una fascia sempre maggiore di ragazzi ( chissa' perche' ??) Le partite di pallone in notturna,infrasettimanali ,il nuoto agonistico con 2/3 ore tutti i giorni ma anche la pallavolo ,il ciclismo e altro,che ormai non si contentano piu dei 2/3 allenamenti settimanali,togliendo al ragazzo tante tante ore da casa e illudendo i genitori della futura promessa sportiva ?
I ragazzi,hanno anche bisogno di stare a casa a fare le lezioni ...
Purtroppo,anche questo governo ,ha cominciato a risparmiare sulla scuola elargendo oltre 400 € mensili ai dirigenti,coloro che devono tenere buoni gli insegnanti perche' non protestino...
Marco alderotti
8
Sergione66
Sergione66
13/01/2017 4197
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Inserito il 18/12/2018 alle: 09:43:33
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 18/12/2018 alle 05:29:08

Da un estremo all'altro... E che ne dite delle societa' sportive che attuano allenamenti sempre piu serrati,proponendo l'agonismo a una fascia sempre maggiore di ragazzi ( chissa' perche' ??) Le partite di pallone in notturna,infrasettimanali
,il nuoto agonistico con 2/3 ore tutti i giorni ma anche la pallavolo ,il ciclismo e altro,che ormai non si contentano piu dei 2/3 allenamenti settimanali,togliendo al ragazzo tante tante ore da casa e illudendo i genitori della futura promessa sportiva ? I ragazzi,hanno anche bisogno di stare a casa a fare le lezioni ... Purtroppo,anche questo governo ,ha cominciato a risparmiare sulla scuola elargendo oltre 400 € mensili ai dirigenti,coloro che devono tenere buoni gli insegnanti perche' non protestino...
...
No, è sempre stato cosi, io ho fatto nuoto a livello agonistico per 13 anni, e mi allenavo tutti i giorni sabato compreso dalle 2 alle 3 ore al giorno. Ora ho 52 anni ... quindi parlo di parecchi anni fa.
Ho fatto stage a livello internazionale con atleti provenienti da altri paesi ed noi eravamo tra quelli che ci allenavamo meno degli altri.
Uno sport a livello agonistico non si può praticare 2 volte alla settimana come passatempo (tranne il calcio che è un gioco e non uno sport).
Sergio - Genova - Carthago Liner 65LE (Jeegolino)
12
Gasoline
Gasoline
16/12/2012 2219
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Inserito il 18/12/2018 alle: 11:02:25
Al dl là dell'importanza dello sport nelle scuole ed altrove, oltre che per noi, direi che forse sarebbe il caso di parlare anche e soprattutto di alimentazione. Infatti quest'ultima, riguarda anche chi non fa sport ed è di fondamentale importanza per rimanere in buona salute e... arrivare alla vecchiaia.  Mi pare che in questa discussione, se ne sia parlato molto poco.  Sarebbe molto importante parlare di dieta, a prescindere.

A vedere i camperisti poi, sembrerebbe che facciano del tutto per ingrassare bene e muoversi molto poco...   blush

Modificato da Gasoline il 18/12/2018 alle 11:03:35
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 18/12/2018 alle: 11:07:09
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 18/12/2018 alle 05:29:08

Da un estremo all'altro... E che ne dite delle societa' sportive che attuano allenamenti sempre piu serrati,proponendo l'agonismo a una fascia sempre maggiore di ragazzi ( chissa' perche' ??) Le partite di pallone in notturna,infrasettimanali
,il nuoto agonistico con 2/3 ore tutti i giorni ma anche la pallavolo ,il ciclismo e altro,che ormai non si contentano piu dei 2/3 allenamenti settimanali,togliendo al ragazzo tante tante ore da casa e illudendo i genitori della futura promessa sportiva ? I ragazzi,hanno anche bisogno di stare a casa a fare le lezioni ... Purtroppo,anche questo governo ,ha cominciato a risparmiare sulla scuola elargendo oltre 400 € mensili ai dirigenti,coloro che devono tenere buoni gli insegnanti perche' non protestino...
...
I numeri in partenza di topic parlano chiaro, le cose non stanno così, se in certe regioni d'italia ben più di un terzo dei ragazzi ha problemi opposti al troppo sport.
Nel resto del mondo occidentale avanzato lo sport anche a livello agonistico è favorito dalle scuole, anzi esperienze di conscenti che hanno fatto la 4 superiore all'estero è praticamente obbligatoria.
Ma sono paesi in cui la formazione si fa nella gran parte a scuola e non a casa, in cui la scuola non è una sostanziale autoformazione dell'allievo.
Sentivo alla radio ieri che in Italia la mobilità formativa sociale è diminuita negli anni, in pratica si diplomano e laureano prevalentemente i figli dei diplomati e laureati, per cui la scuola non riesce a fare la differenza, la fanno, dal punto di vista formativo, le famiglie. Questo perché sia per metodo che per orario che per sistema, il lavoro lo si fa sopratutto a casa, rendendo difficili le altre attività che concorrno alla formazione del ragazzo. Ai miei tempi inoltre ogni professore pensava che ci fosse SOLO la sua materia il pomeriggio, e questo è tutto dire. Questo contribuisce non poco all'abbandono dello sport e al grave danno alla salute dei ragazzi. Io mi chiedo come nel resto del mondo facciano ad essere più evoluti di noi dal punto di vista tecnologico e anche culturale facendo tutta la formazione a scuola e non a casa.
Scusatemi, magari oggi il mondo è diverso, ma io ho ancora il dente avvelenato con i miei anni di liceo.
Ripeto, il risultato sono i numeri di cui sopra.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 18/12/2018 alle: 11:09:18
In risposta al messaggio di Gasoline del 18/12/2018 alle 11:02:25

Al dl là dell'importanza dello sport nelle scuole ed altrove, oltre che per noi, direi che forse sarebbe il caso di parlare anche e soprattutto di alimentazione. Infatti quest'ultima, riguarda anche chi non fa sport ed è
di fondamentale importanza per rimanere in buona salute e... arrivare alla vecchiaia.  Mi pare che in questa discussione, se ne sia parlato molto poco.  Sarebbe molto importante parlare di dieta, a prescindere. A vedere i camperisti poi, sembrerebbe che facciano del tutto per ingrassare bene e muoversi molto poco...   
...
Si hai ragione, questo è il capitolo due ma ...
ma personalmente quando mi muovo di più tendo a mangiare meglio e di meno.
Di certo senza arrivare all'

ortoressia

, bisognerebbe imparare a mangiare meglio.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 18/12/2018 alle 11:11:00
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alexf
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11/11/2004 9905
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Inserito il 18/12/2018 alle: 21:31:43
In risposta al messaggio di Sergione66 del 17/12/2018 alle 19:05:02

Il problema è che adesso se uno studente vuole fare sport (ad un certo livello) deve fare sacrifici enormi, perchè la scuola è diventata una fabbrica di compiti. Sempre di più, sempre più lunghi ripetitivi ed inutili.
Mia figlia fa danza a livello agonistico, ha cominciato a 4 anni ed ora ne ha 13. Va in palestra tutti i giorni, per 2 giorni alla settimana dalle 3 alle 8 di sera. Tutti i giorni finisce di studiare a mezzanotte. Fino all'anno scorso accettavano le interrogazioni programmate, da quest'anno non più con il risultato che quelli a rischio interrogazione non si presentano e ne fanno le spese i fessi che vanno a scuola. Gli insegnanti ci hanno detto che deve fare una scelta, o lo studio o lo sport. Tempo fa è stata emessa una circolare dal MIUR dove veniva data precisa indicazione ai docenti di aumentare la mole di lavoro a casa per gli studenti in modo da tenerli occupati con la falsa speranza di evitare cattive compagnie e simili. Il risultato è che chi non ha voglia di studiare continua a farlo , e chi ne ha voglia e vuole anche fare un'attività sportiva deve fare i salti mortali per far conciliare le 2 cose. Questa è la realtà. Se poi per sport si intende tirare 4 calci ad un pallone 2 volte alla settimana allora il discorso cambia. Quando ci lamentiamo che a livello internazionali raccogliamo sempre poco tranne qualche eccezione in campo sportivo ricordiamoci che negli altri paesi chi fa attività agonistiche ad un certo livello ha delle agevolazioni nel periodo scolastico, che non sono una promozione regalata ma soltanto un aiuto a rendere tutto più fattibile e sopportabile.  
...

Ciao Sergio, anche la tua è una posizione molto particolare.

Sport, quanto e come?

Parlo ancora per esperienza in quanto spesso dovevo scontrarmi con i genitori delle mie allieve in quanto, noi tutti, siamo più o meno convinti di avere dei figli dotati di grandi capacità anche sportive.
Ci tengo in assoluto a ribadire che parlo in generale e non conosco minimamente il tuo caso ma spesso dovevo giustificare i comportamenti degli allenatori quando facevano uscire dalla partita qualche ragazza con scarso rendimento, cosa assolutamente inconcepibile per i genitori.

Nei miei casi spiegavo chiaramente che le nostre ragazze dovevano principalmente pensare al rendimento scolastico e che lo studio avrebbe loro garantito un degno inserimento sociale ed un aiuto alla vita futura. Lo sport non avrebbe mai dato da vivere a nessuno tranne ai super atleti e qualcuno in più nel calcio.

Veramente arriva il momento in cui un genitore e con grande umiltà deve riconoscere le effettive capacità sportive del figlio e coraggiosamente indirizzarlo dove più è portato.

Posso garantirti di aver visto decine e decine di ragazzi spinti al successo sportivo dai genitori e finire con un rifiuto generale a questa vita faticosa e quasi sempre ingrata e perdere anche il treno dello studio.
A volte anche la società spinge molto per il proseguo dell'attività sportiva ma questo solo per avere una qualche visibilità propria e non per il bene dell'allievo.
A questi ragazzi, vincolati dai super allenamenti ed all'impegno di studio si toglie anche la loro normale vita, le esperienze con i loro coetanei, il provare a scegliere ed conoscere il bene ed il male della normale vita. Tutto vissuto in una palestra o piscina o campo sportivo. 

Ricordo che in un cantiere c'era un autista che lavorava per noi e si era fatta una palestrina con anelli e parallele di fortuna, ogni sera faceva ore di allenamento.
Incuriosito ho chiesto informazioni e mi ha raccontato di essere stato un ottimo ginnasta ed alle selezione preolimpiche per Tokio del '64 anzichè lui fu scelto Menichelli che poi vinse l'oro. 
A lui invece è rimasta la guida di camion ed in Algeria eppure e forse era un pelino meno bravo del campione.

Mi scuso per questa lungaggine ma fare la giusta scelta per i nostri figli non è affatto facile e mi sono permesso di dare il mio piccolo contributo.

Ciao e complimenti alla tua ragazza.
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
8
Sergione66
Sergione66
13/01/2017 4197
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Inserito il 18/12/2018 alle: 23:46:54
Non abbiamo mai spinto nostra figlia verso uno sport piuttosto che un altro. Lei ha sempre avuto una passione per la danza ed ha scelto di fare questa disciplina.
Non l'abbiamo mai indirizzata all'agonismo, lo ha fatto la scuola e lei ne è felice.

Ovvio che la danza non le darà mai da mangiare, ma vederla felice fa felice anche noi.
Vederla studiare fino a mezzanotte per cercare di fare tutto quello che le viene dato da fare a casa mi fa un pò tristezza ... tutto qui.
Se lei è contenta cosi va bene anche a noi ... ma fa davvero tanta fatica a conciliare sport e scuola.
Sergio - Genova - Carthago Liner 65LE (Jeegolino)
21
alexf
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11/11/2004 9905
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Inserito il 19/12/2018 alle: 08:15:23
In risposta al messaggio di Sergione66 del 18/12/2018 alle 23:46:54

Non abbiamo mai spinto nostra figlia verso uno sport piuttosto che un altro. Lei ha sempre avuto una passione per la danza ed ha scelto di fare questa disciplina. Non l'abbiamo mai indirizzata all'agonismo, lo ha fatto la
scuola e lei ne è felice. Ovvio che la danza non le darà mai da mangiare, ma vederla felice fa felice anche noi. Vederla studiare fino a mezzanotte per cercare di fare tutto quello che le viene dato da fare a casa mi fa un pò tristezza ... tutto qui. Se lei è contenta cosi va bene anche a noi ... ma fa davvero tanta fatica a conciliare sport e scuola.
...
Non abbiamo mai spinto nostra figlia verso uno sport piuttosto che un altro....ma vederla felice fa felice anche noi. 

Ciao Sergio,

senz'altro fai ed hai detto la cosa migliore che un genitore può fare per i propri figli. 
Purtroppo per la maggior parte dei genitori non è così e, giocoforza, a rimetterci sono proprio i figli.

Comunque anche questa situazione di difficoltà di far coincidere studio e sport in maniera ottimale sarà un'ottima lezione di vita, i ragazzini impareranno così a gestire ed organizzare la loro vita, cosa importantissima.

Ciao e buona giornata.
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
21
alexf
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11/11/2004 9905
Rispondi Abuso
Inserito il 19/12/2018 alle: 08:42:30
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 18/12/2018 alle 05:29:08

Da un estremo all'altro... E che ne dite delle societa' sportive che attuano allenamenti sempre piu serrati,proponendo l'agonismo a una fascia sempre maggiore di ragazzi ( chissa' perche' ??) Le partite di pallone in notturna,infrasettimanali
,il nuoto agonistico con 2/3 ore tutti i giorni ma anche la pallavolo ,il ciclismo e altro,che ormai non si contentano piu dei 2/3 allenamenti settimanali,togliendo al ragazzo tante tante ore da casa e illudendo i genitori della futura promessa sportiva ? I ragazzi,hanno anche bisogno di stare a casa a fare le lezioni ... Purtroppo,anche questo governo ,ha cominciato a risparmiare sulla scuola elargendo oltre 400 € mensili ai dirigenti,coloro che devono tenere buoni gli insegnanti perche' non protestino...
...

Al proposito e sempre per propria esperienza potrei debuttare dicendo che l'evoluzione e la ricerca del plus faccia parte della nostra vita, ogni persona, azienda, gruppo, società ecc cercherà di migliorare la propria condizione e posizione.

Premesso questo e portandolo nelle società sportive dilettantistiche posso dire che la situazione è molto complessa.
Parlo sempre per la mia ex società sportiva che ho diretto per 20 anni e riferita alla pallavolo perlopiù femminile.
Avevamo mediamente circa 300 ragazze dai 6 anni in su ed in mezzo a loro c'erano ragazzine che affrontavano lo sport con dedizione, altre venivano per stare in compagnia altre ci venivano portate dalle assistenti sociali.
Tutte anime che insieme faticavano a convivere in quanto gli obiettivi erano profondamente diversi.

Ci sono poi i conti, quelli che non quadrano mai,
La nostra entità era retta da puro volontariato ma le spese erano alte, gli impianti sportivi, l'abbigliamento, gli allenatori, le tasse gara, le iscrizioni, le visite mediche ecc portavano a spese elevatissime e il contributo annuale di tesseramento copriva generalmente il 30%.
Si doveva quindi ricorrere agli sponsor e qui ci sarebbe da scoprire dei pentoloni che è meglio lasciar chiusi.
Ci sono sponsor che contribuiscono in maniera disinteressata, altri lo fanno per motivi fiscali ma, purtroppo, anche chi vuole visibilità pubblicitaria e che certamente non viene degnamente rappresentato da squadre perdenti.
Giocoforza si deve chiedere agli atleti di vincere e quindi allenamenti, partite amichevoli, giocare in diverse categorie ecc, ecc.
Poi una squadra che ottiene buoni risultati provinciali deve competere con analoghe regionali e magari anche nazionali quindi stagioni, allenamenti sforzi allungati nella stagione sportiva.

Diciamo che verso la fine della mia esperienza e grazie al numero delle atlete siamo riusciti a fare più squadre nelle diverse fasce di età dove concentravamo le ragazze che faticavano con abnegazione per raggiungere risultati ambiziosi ed altre dove si cercava solo lo stare in compagnia e fare dello sport magari a basso costo, per queste le sconfitte non portavano alcuna lacrima contrariamente alle altre.

Questo è quanto voleva il nostro direttivo e devo dire che abbiamo avuto ottimi risultati sportivi ma anche sociali riuscendo a dare delle soddisfazioni ad un grande ventaglio di ragazze.


Ho poi smesso perchè la cosa era diventata troppo grande ed i rischi anche penali per un presidente ed il direttivo di una ASD sono elevatissimi e per queste società essere in regola è cosa praticamente impossibile.

Scusatemi ancora la lungaggine ma mi lascio un po' trasportare.

Buona giornata.
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
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Sergione66
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13/01/2017 4197
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Inserito il 19/12/2018 alle: 09:14:07
"...Ho poi smesso perchè la cosa era diventata troppo grande ed i rischi anche penali per un presidente ed il direttivo di una ASD sono elevatissimi e per queste società essere in regola è cosa praticamente impossibile. "

Ecco ... questa è la realtà dello sport in Italia .
Sergio - Genova - Carthago Liner 65LE (Jeegolino)
21
alexf
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11/11/2004 9905
Rispondi Abuso
Inserito il 19/12/2018 alle: 11:47:28
In risposta al messaggio di Sergione66 del 19/12/2018 alle 09:14:07

...Ho poi smesso perchè la cosa era diventata troppo grande ed i rischi anche penali per un presidente ed il direttivo di una ASD sono elevatissimi e per queste società essere in regola è cosa praticamente impossibile. Ecco ... questa è la realtà dello sport in Italia .

Ciao Sergio è proprio così.

Poi, nel calderone delle ASD Società Sportive Dilettantistiche si intrufolano e legalmente un sacco di società a scopo di lucro che con il dilettantismo non hanno niente a che fare però godono di facilitazioni fiscali assolutamente fuori luogo. 

Nel nostro paese purtroppo funziona così...
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
18
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 19/12/2018 alle: 12:09:13
Resta il fatto che considerare lo sport solo come ricerca dell'eccellenza agonistica riserva l'attività a chi vi è portato, lasciando qundi un terzo della popolazione alla mercé del sovrappeso e dei grassi.
Tenendo conto che bene o male quasi tutti hanno una attività atletica a cui possono in qualche maniera puntare, questo tende a far peggiorare la situazione.
Ben vengano la pallavolista o la ballerina di grande prestazione, ma le loro compagne di scuola ? Ne risulta sempre l'eccezione legata alle intreprendenze individuali che solo mascherano il problema di fondo, l'assenza della cultura del rispetto del proprio fisico. Che poi sfocia in fenomeni assurdi, come la citata ortoressia (che sia una malattia o un fenomeno sociale), il cadere nelle diete dei santoni per poi riprendersi nelle feste all'assenza di rispetto per il proprio corpo.
Anche qui su COL sembra sempre essenziale il mangiare in maniera importante viaggiando ( e guardando dentro i camepr si vede l'effetto), ma come camperisti siamo morigerati, chi va in club o crociere mi parla SOLO dell'aspetto alimentare delle vacanze. mangiare sia chiaro è anche bello, ma mediamente mangio per vivere, non vivo per mangiare.
 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 19/12/2018 alle 12:10:47
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 19/12/2018 alle: 12:56:21
In risposta al messaggio di alexf del 19/12/2018 alle 11:47:28

Ciao Sergio è proprio così. Poi, nel calderone delle ASD Società Sportive Dilettantistiche si intrufolano e legalmente un sacco di società a scopo di lucro che con il dilettantismo non hanno niente a che fare però godono di facilitazioni fiscali assolutamente fuori luogo.  Nel nostro paese purtroppo funziona così...  
Come funziona negli altri paesi?
Se guardo lo sport che va per la maggiore in Europa, unico di cui arrivano notizie giornalistiche, non mi sembra che la situazione sia diversa nei vari stati.
O no?
Sul piano dell'eccellenza sportiva l'Italia non è una potenza ma non siamo nemmeno all'ultima posizione del medagliere.
O no?
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 19/12/2018 alle: 13:23:39
In risposta al messaggio di chorus del 19/12/2018 alle 12:56:21

Come funziona negli altri paesi? Se guardo lo sport che va per la maggiore in Europa, unico di cui arrivano notizie giornalistiche, non mi sembra che la situazione sia diversa nei vari stati. O no? Sul piano dell'eccellenza sportiva l'Italia non è una potenza ma non siamo nemmeno all'ultima posizione del medagliere. O no?
A mio avviso il medagliere olimpico italiano è progressivamente scaduto come "nobiltà" e peso delle medaglie. Abbiamo forse solo guadagnato medaglie nel nuoto dove una volta era il deserto, ma siamo stati praticamente annullati in atletica.
Siamo invece emersi in sport "minori" dove ad emergere è qualche singolo che preso dalla passione e da individuali sforzi riesce a emergere.
 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
8
Sergione66
Sergione66
13/01/2017 4197
Rispondi Abuso
Inserito il 19/12/2018 alle: 13:48:45
In risposta al messaggio di chorus del 19/12/2018 alle 12:56:21

Come funziona negli altri paesi? Se guardo lo sport che va per la maggiore in Europa, unico di cui arrivano notizie giornalistiche, non mi sembra che la situazione sia diversa nei vari stati. O no? Sul piano dell'eccellenza sportiva l'Italia non è una potenza ma non siamo nemmeno all'ultima posizione del medagliere. O no?
Lo sport che dici tu e che va per la maggiore in Europa non è uno sport ma un gioco. Quindi si parla di altro.
Inoltre è un gioco dove i soldi sono il fattore determinante in tutto.

Per quanto riguarda gli sport veri le cose negli altri paesi vanno diversamente. Ok, anche loro hanno il calcio ma gli altri sport non sono figli di un dio minore come da noi.

Come dice giustamente dani1967 tranne qualche eccellenza o caso sporadico emergiamo solo nella pallavolo, nella pallanuoto e nella scherma. Tutto il resto viaggia nelle retrovie. Ora pure lo sci, dove una volta eravamo al top. Qualche medaglia dai tuffi e dalla ginnastica.

E questo grazie al sistema scellerato di divisione dei fondi per lo sport che vige in Italia.
Chi porta più soldi prende più fondi, quindi il calcio diventa sempre più ricco e tutti gli altri sempre più poveri.

Io nella mia carriera sportiva ho avuto la possibilità di frequentare atleti di altri paesi e posso dire che il suppporto che ricevevano non è minimamente paragonabile a quello che avevamo noi.
Tralascio i paesi dell'allora "blocco comunista" dove lo sport era una forma di prestigio di stato e purtroppo il doping la faceva da padrone.
Sergio - Genova - Carthago Liner 65LE (Jeegolino)
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alexf
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11/11/2004 9905
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Inserito il 19/12/2018 alle: 17:44:40
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/12/2018 alle 12:09:13

Resta il fatto che considerare lo sport solo come ricerca dell'eccellenza agonistica riserva l'attività a chi vi è portato, lasciando qundi un terzo della popolazione alla mercé del sovrappeso e dei grassi. Tenendo conto
che bene o male quasi tutti hanno una attività atletica a cui possono in qualche maniera puntare, questo tende a far peggiorare la situazione. Ben vengano la pallavolista o la ballerina di grande prestazione, ma le loro compagne di scuola ? Ne risulta sempre l'eccezione legata alle intreprendenze individuali che solo mascherano il problema di fondo, l'assenza della cultura del rispetto del proprio fisico. Che poi sfocia in fenomeni assurdi, come la citata ortoressia (che sia una malattia o un fenomeno sociale), il cadere nelle diete dei santoni per poi riprendersi nelle feste all'assenza di rispetto per il proprio corpo. Anche qui su COL sembra sempre essenziale il mangiare in maniera importante viaggiando ( e guardando dentro i camepr si vede l'effetto), ma come camperisti siamo morigerati, chi va in club o crociere mi parla SOLO dell'aspetto alimentare delle vacanze. mangiare sia chiaro è anche bello, ma mediamente mangio per vivere, non vivo per mangiare.  
...
Ciao Dani,

il punto di partenza dei nostri interventi sono diversi.

Grosso modo tu parli di sport per un discorso di mantenimento fisico estetico mentre io lo considero un accrescimento e maturazione sociale, intellettiva e sviluppo muscolare ed il più armonioso possibile.
Credo che la disciplina sportiva sviluppi in chi lo pratica il saper accettare i regolamenti, conoscere le proprie qualità fisiche e sfruttarle al meglio, accettare le sconfitte e gioire delle vittorie senza per questo umiliare l'avversario.
Quello per me più importante per me ed i miei dirigenti era vedere le ragazze che entravano in palestra anzichè in qualche bar o punto di raccolta di perditempo. Alla sera prima della partita andavano a letto presto anzichè andare in discoteca e non fumavano perchè dovevano avere fiato. Della loro dieta non ci interessava più di tanto, loro sapevano cosa serviva per schiacciare e murare.

Non credo poi che il sovrappeso ed i grassi si risolvano con l'esecuzione di uno sport più o meno agonistico ma i fattori siano ben altri.

Qui sono un perfetto ignorante ma credo sia più che altro un discorso di metabolismo.
Io da giovane ero 50 kg, quasi da riforma al servizio militare, ora sono il doppio e non mangio più di una volta.
Forse la mia vita è oggi meno frenetica, forse il lavoro mi ha tenuto forzatamente davanti ad un tecnigrafo prima ed a un computer dopo.
Ultimamente sono stato per 4 anni in palestra, tre volte alla settimana per 2 ore ma non ho perso un grammo.
Personalmente non mangio molto, non sono famelico e da anni non sento neppure più odori e sapori quindi andare ad una cena è una forzatura ma sono ben più grosso di amici che mangiano il doppio di me.

Certamente il movimento aiuta ma non certo a dimagrire.

Ciao e buona serata
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
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11/11/2004 9905
Rispondi Abuso
Inserito il 19/12/2018 alle: 17:55:24

Lo sport ad alto livello, quello delle medaglie importanti, nel nostro paese è in forte declino e personalmente lo lego alla ricchezza o al PIL del paese.

Lasciando perdere i discorsi fin qui fatti lo sport ha bisogno di soldi puri, un atleta va aiutato e mantenuto, aiutarlo negli studi e nella vita, gli si deve dare la possibilità di vivere come un professionista dello sport e parlo di tutti gli sport.

Naturalmente si parte dai vivai, dalle piccole società ed ancor meglio sarebbe dalla scuole ma purtroppo sempre peggio sia per le une che per le altre.
Le piccole società non trovano più quei contributi privati ed ancor meno pubblici e le scuole sono tronfie di se stesse.

Gli unici sostentamenti di parte degli sportivi Italiani ad alto livello lo trovano nelle Forze Armate.

In Italia possiamo solo gioire di qualche solitaria esplosione, qualche talento naturale che solo per meriti propri si eleva tra il nulla ed a questi dobbiamo attribuire grandissima ammirazione.
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 19/12/2018 alle: 22:38:22
In risposta al messaggio di alexf del 19/12/2018 alle 17:44:40

Ciao Dani, il punto di partenza dei nostri interventi sono diversi. Grosso modo tu parli di sport per un discorso di mantenimento fisico estetico mentre io lo considero un accrescimento e maturazione sociale, intellettiva
e sviluppo muscolare ed il più armonioso possibile. Credo che la disciplina sportiva sviluppi in chi lo pratica il saper accettare i regolamenti, conoscere le proprie qualità fisiche e sfruttarle al meglio, accettare le sconfitte e gioire delle vittorie senza per questo umiliare l'avversario. Quello per me più importante per me ed i miei dirigenti era vedere le ragazze che entravano in palestra anzichè in qualche bar o punto di raccolta di perditempo. Alla sera prima della partita andavano a letto presto anzichè andare in discoteca e non fumavano perchè dovevano avere fiato. Della loro dieta non ci interessava più di tanto, loro sapevano cosa serviva per schiacciare e murare. Non credo poi che il sovrappeso ed i grassi si risolvano con l'esecuzione di uno sport più o meno agonistico ma i fattori siano ben altri. Qui sono un perfetto ignorante ma credo sia più che altro un discorso di metabolismo. Io da giovane ero 50 kg, quasi da riforma al servizio militare, ora sono il doppio e non mangio più di una volta. Forse la mia vita è oggi meno frenetica, forse il lavoro mi ha tenuto forzatamente davanti ad un tecnigrafo prima ed a un computer dopo. Ultimamente sono stato per 4 anni in palestra, tre volte alla settimana per 2 ore ma non ho perso un grammo. Personalmente non mangio molto, non sono famelico e da anni non sento neppure più odori e sapori quindi andare ad una cena è una forzatura ma sono ben più grosso di amici che mangiano il doppio di me. Certamente il movimento aiuta ma non certo a dimagrire. Ciao e buona serata  
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Alex, io ero partito con un post che prendeva un po' tutti per il naso in vista delle orge alimentari di natale, e poi ha preso giustamente una piega seria.
Sono fermamente d'accordo con te sul valore dello sport, ma avendo pratico anche attività individuali come alpinismo e bici-da-casa-da-solo, ho sempre visto lo sport anche come modo di miglioramento individuale introspettivo, una scoperta di se stessi e delle proprie potenzialità, e un modo di migliorarsi dal punto di vista fisico e morale a prescindere dalle competizioni, senza che io abbia nulla, anzi, contro le competizioni.
Ripeto, ad una figlia di amici andata  fare la 4 superiore negli states hanno chiesto che sport voleva fare visto che doveva farlo, lei ha detto corsa campestre, e ha cominciato ad allenarsi e fare le gare !! (la scappatoia era fare la cheerleader).
Da noi se famiglie a ragazzi non mettono del loro, in pratica dopo una certa età o fai agonismo o smetti !
Vero che non è l'unico baluardo contro l'obesità, ma fare sport, a tutti i livelli, ti pone in un approccio mentale differente e magari sei in sovrappeso (io lo sono) ma non diventerai  obeso.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
ezio59
ezio59
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Inserito il 20/12/2018 alle: 10:34:33
Com'è lo sport all'estero? Quello agonistico non lo so, quello amatoriale per quanto vedo in Slovenia e Austria i due paesi confinanti alla Regione F.V.G. molto meglio e praticato da molte più persone di tutte le eta.
Per chi conosce Gorizia, sa che è una città divisa in due, di qua si fa poco e niente per lo sport anche a scuola, di la, a Nova Gorica cominciano già all'asilo e le strutture ci sono, anche solo per chi vuole andare a camminare su sentieri attrezzati per la ginnastica libera. Non parliamo poi delle ciclabili e del rispetto che gli automobilisti dimostrano per i ciclisti quando sono sulla strada e parlo per esperienza diretta sia in MTB che strada.
 
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
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