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Evviva i super nonni

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Grinza
Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 08/08/2024 alle: 18:06:46
Noi ne accudiamo 3 di nipoti, 8-20, è stancante ma basta un sorriso per farti passare tutto 
Sicuramente non sono solo in questa avventura 
E, se non ci fossero i nonni….

923f62b2-42e2-4ec9-bc05-2daea0dcec21.jpeg
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 08/08/2024 alle 18:08:03
17
Clint
Clint
01/09/2008 12367
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Inserito il 08/08/2024 alle: 18:17:06
In risposta al messaggio di Grinza del 08/08/2024 alle 18:06:46

Noi ne accudiamo 3 di nipoti, 8-20, è stancante ma basta un sorriso per farti passare tutto  Sicuramente non sono solo in questa avventura  E, se non ci fossero i nonni…. Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
W i nonni, anche se sono brontoloni....yes
Gianluigi
10
il tornitore
il tornitore
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25/08/2015 5810
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Inserito il 08/08/2024 alle: 20:44:22
In risposta al messaggio di Grinza del 08/08/2024 alle 18:06:46

Noi ne accudiamo 3 di nipoti, 8-20, è stancante ma basta un sorriso per farti passare tutto  Sicuramente non sono solo in questa avventura  E, se non ci fossero i nonni…. Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
Vero.
La mia avventura, per quanto posso dedicarmi visto che la pensione è ancora un miraggio, è iniziata da poco.. 7 mesi... Ma tempo al tempo penso che la strada è quella come orarilaugh
Il Fai Da Te a Opera d'Arte - Marco
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 08/08/2024 alle: 21:14:16
In risposta al messaggio di Grinza del 08/08/2024 alle 18:06:46

Noi ne accudiamo 3 di nipoti, 8-20, è stancante ma basta un sorriso per farti passare tutto  Sicuramente non sono solo in questa avventura  E, se non ci fossero i nonni…. Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Noi abbiamo dato, adesso siamo fuori tempo, anzi le nuore sono ormai fuori tempo ma, nel contempo, siamo a rischio bisnonni perché il primo nipote ha superato i trenta e da alcuni anni frequenta una coetanea.

Per una decina d'anni, anzi di più, ne avevamo tre di nipoti in contemporanea. C'era da litigare con i consuoceri dell'uno e dell'altro figlio, per tenerli perché, fortunatamente, tutti bambini educati, affettuosi obbedienti. Pensate che li portavamo al centro giocattoli grandioso per il regalo della promozione e prima di entrare ci chiedevano quanto potevano spendere (anche il più piccolo che non conosceva i numeri e si affidava alla sorella ed alla cugina) e noi li aspettavamo alla cassa.

Sono stati ovviamente un impegno, siamo stati 7 giorni su 7 reperibili ma le gioie che ci hanno dato e che ci stanno dando non hanno prezzo.

Spesso, con mia moglie, riflettiamo sul come sarebbe stata questa età senza nipoti. Grazie nipoti!

Il papa ha detto pochi giorni fa che quel giorno era la festa dei nonni ma a me risultava fosse il 2 Ottobre: ma a questa chiesa non sta bene niente? Dopo aver taroccato tutte le feste pagane, adesso se la prende anche con la festa dei nonni?

Giovanni 
 
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 08/08/2024 alle: 22:07:47
Per quanto possa essere bello dovrebbe essere una opzione non una assoluta necessità,  questa situazione è la causa della scarsa natalità.  Io con i genitori troppo anziani e uno suocero sparito ho scelto di fare un solo figlio, da pendolari sarebbe stato impossibile fare di più con solo mia suocera in pista. 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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marcoalderotti
marcoalderotti
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01/10/2006 9436
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Inserito il 09/08/2024 alle: 05:32:32
In risposta al messaggio di dani1967 del 08/08/2024 alle 22:07:47

Per quanto possa essere bello dovrebbe essere una opzione non una assoluta necessità,  questa situazione è la causa della scarsa natalità.  Io con i genitori troppo anziani e uno suocero sparito ho scelto di fare un solo figlio, da pendolari sarebbe stato impossibile fare di più con solo mia suocera in pista. 
 Eccomi,nonno da due anni e in attesa della seconda nipote. Concordo con quanto affermate
Io,pero',tra le cause di scarsa natalita',ci metterei anche le condizioni " minime" di stress accettabili dai nostri giovani...
Riassumendo in breve ,non mi sembra che i giovani di oggi siano molto propensi a fare i sacrifici che richiedono i figli,che sono tanti per dei ragazzi abituati ad avere tutto subito
Una cosa è certa per me,i miei genitori hanno fatto molto per i miei figli e questo mi ha aiutato tantissino nella mia vita.
Come minimo voglio fare altrettanto per i miei figli.
Marco alderotti
19
Grinza
Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 09/08/2024 alle: 06:57:44
La scarsa natalità, un po’ tutto, ma principalmente la difficoltà, anche economica, di dover affrontare per chi lavora, ad esempio, la figlia paga 420 euro al mese per il nido, che in parte e non sempre riceve un rimborso dall’INPS, poi le tate, se i genitori lavorano, sono necessarie, se si ammalano anche, ecc, alla fine un genitore lavora per avere la pensione perché mensilmente lo stipendio viene speso per quello.
Chi ha la fortuna di avere i nonni, e questi sono disponibili, l’aspetto cambia.
Lo stato non fa nulla per incentivare….
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
10
il tornitore
il tornitore
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25/08/2015 5810
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Inserito il 09/08/2024 alle: 11:37:29
In risposta al messaggio di Grinza del 09/08/2024 alle 06:57:44

La scarsa natalità, un po’ tutto, ma principalmente la difficoltà, anche economica, di dover affrontare per chi lavora, ad esempio, la figlia paga 420 euro al mese per il nido, che in parte e non sempre riceve un rimborso
dall’INPS, poi le tate, se i genitori lavorano, sono necessarie, se si ammalano anche, ecc, alla fine un genitore lavora per avere la pensione perché mensilmente lo stipendio viene speso per quello. Chi ha la fortuna di avere i nonni, e questi sono disponibili, l’aspetto cambia. Lo stato non fa nulla per incentivare….
...
Condivido in toto.
I giovani d'oggi devono sperare e pregare di avere una pensione anche perchè per via degli studi iniziano a lavorare più tardi rispetto alle generazioni precedenti... E se uno vuole riscattare il periodo universitario non è così economico.
Più o meno stessi prezzi per il nido dalle mie parti; le tate almeno 15-20 €/h
Il Fai Da Te a Opera d'Arte - Marco
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 09/08/2024 alle: 12:27:48

Potrebbe anche essere che se non fai la settimana bianca, se non fai due tre settimane di vacanza in estate, se non ti vesti con abiti firmati, se non fai tutti i giorni lo spritz, se non vai un giorno e l'altro pure al ristorante questi giovani si sentono sfortunati.

Personalmente avevo una Vespa in società con mio fratello, poi con i primi stipendi fissi (a meno di vent'anni) mi sono fatto la 500; le prime uniche vacanze furono per le cure termali per i figli e la prima vacanza, in montagna, a 38 anni. Stipendio unico, moglie e due figli, mutuo per 30 anni da pagare.

I giovani d'oggi non credono a queste storie. Come i miei figli non credono a quello che racconto sulla vita di tutti i giorni di quand'ero piccolo.

Non è lo Stato che non incentiva, è l'approccio verso i figli che è cambiato.

Giovanni 
5
Bicio90
Bicio90
30/12/2019 1706
Rispondi Abuso
Inserito il 09/08/2024 alle: 12:40:43
Sarà che sono cresciuto senza nonni per cui non ho mai provato questa sensazione e questa emozione, e ci sta che abbia un punto di vista totalmente diverso, ma se devo pensare di fare un figlio per poi farlo crescere ai nonni non so se mai lo farei/farò.
Ultimamente ci sto pensando anche perchè gli anni passano, ma la prima condizione deve essere che il figlio durante il giorno deve stare o con mamma o con babbo (o con entrambi), quindi vedremo come organizzarci da un punto di vista lavorativo, anche perchè dei 4 nonni, per motivi geografici, potremmo fare affidamento solo su 1 e in caso sarebbe solo per occasioni eccezionali, non per routine. Fortuna che adesso molte aziende hanno capito che nella vita non contano solo i soldi (leggasi stipendio) ma il benefit maggiore che si può dare ad un dipendente è proprio il tempo da trascorrere con la propria famiglia e la possibilità di conciliare lavoro e vita privata, spero che questo modello possa allargarsi ancora di più in futuro e agevolare una generazione (la mia) decisamente sfortunata sotto tantissimi punti di vista.

Certo che mi sarebbe piaciuto avere un nonno/nonna, probabilmente ragionerei in maniera diversa
Benivan B100

Modificato da Bicio90 il 09/08/2024 alle 12:41:41
5
Bicio90
Bicio90
30/12/2019 1706
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Inserito il 09/08/2024 alle: 12:44:25
In risposta al messaggio di Giovanni del 09/08/2024 alle 12:27:48

Potrebbe anche essere che se non fai la settimana bianca, se non fai due tre settimane di vacanza in estate, se non ti vesti con abiti firmati, se non fai tutti i giorni lo spritz, se non vai un giorno e l'altro pure al
ristorante questi giovani si sentono sfortunati. Personalmente avevo una Vespa in società con mio fratello, poi con i primi stipendi fissi (a meno di vent'anni) mi sono fatto la 500; le prime uniche vacanze furono per le cure termali per i figli e la prima vacanza, in montagna, a 38 anni. Stipendio unico, moglie e due figli, mutuo per 30 anni da pagare. I giovani d'oggi non credono a queste storie. Come i miei figli non credono a quello che racconto sulla vita di tutti i giorni di quand'ero piccolo. Non è lo Stato che non incentiva, è l'approccio verso i figli che è cambiato. Giovanni 
...
Prova oggi a campare una famiglia e a pagare un mutuo con uno stipendio unico, dato da un lavoro per cui non servono competenze specifiche o chissà quali titoli; questa è la fortuna che ha avuto la tua generazione.
Benivan B100
19
Grinza
Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 09/08/2024 alle: 13:19:03
In risposta al messaggio di Giovanni del 09/08/2024 alle 12:27:48

Potrebbe anche essere che se non fai la settimana bianca, se non fai due tre settimane di vacanza in estate, se non ti vesti con abiti firmati, se non fai tutti i giorni lo spritz, se non vai un giorno e l'altro pure al
ristorante questi giovani si sentono sfortunati. Personalmente avevo una Vespa in società con mio fratello, poi con i primi stipendi fissi (a meno di vent'anni) mi sono fatto la 500; le prime uniche vacanze furono per le cure termali per i figli e la prima vacanza, in montagna, a 38 anni. Stipendio unico, moglie e due figli, mutuo per 30 anni da pagare. I giovani d'oggi non credono a queste storie. Come i miei figli non credono a quello che racconto sulla vita di tutti i giorni di quand'ero piccolo. Non è lo Stato che non incentiva, è l'approccio verso i figli che è cambiato. Giovanni 
...
Quello di fare ferie a gogo non credo sia la maggior parte delle famiglie, anche perché, se lavori in una piccola azienda col cavolo che ti danno le ferie per la settimana bianca, poi ci può essere ma sono le minoranze, e in tutto questo lo stato se ne frega…meno male ci sono i nonni
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 09/08/2024 alle 13:19:25
22
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 09/08/2024 alle: 13:21:22
In risposta al messaggio di Bicio90 del 09/08/2024 alle 12:44:25

Prova oggi a campare una famiglia e a pagare un mutuo con uno stipendio unico, dato da un lavoro per cui non servono competenze specifiche o chissà quali titoli; questa è la fortuna che ha avuto la tua generazione.

No. La mia generazione non aveva tante pretese. Un vestito uno per l'estate (e non sempre) ed uno per l'inverno. Niente di firmato. Auto? Dopo che avevi messo da parte, mese per mese, il gruzzoletto necessario.

La mia generazione non è nata con camicia. La fortuna l'ha costruita lavorando, facendo tutti i lavori possibili che i giovani d'oggi si rifiutano di fare. Quando trovavi lavoro, quant'era lo stipendio lo sapevi alla prima busta paga. Oggi i giovani non vogliono i turni, lavorare il sabato e la domenica, fare gli straordinari.

Giovanni 
19
Grinza
Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 09/08/2024 alle: 13:23:18
In risposta al messaggio di Bicio90 del 09/08/2024 alle 12:40:43

Sarà che sono cresciuto senza nonni per cui non ho mai provato questa sensazione e questa emozione, e ci sta che abbia un punto di vista totalmente diverso, ma se devo pensare di fare un figlio per poi farlo crescere ai
nonni non so se mai lo farei/farò. Ultimamente ci sto pensando anche perchè gli anni passano, ma la prima condizione deve essere che il figlio durante il giorno deve stare o con mamma o con babbo (o con entrambi), quindi vedremo come organizzarci da un punto di vista lavorativo, anche perchè dei 4 nonni, per motivi geografici, potremmo fare affidamento solo su 1 e in caso sarebbe solo per occasioni eccezionali, non per routine. Fortuna che adesso molte aziende hanno capito che nella vita non contano solo i soldi (leggasi stipendio) ma il benefit maggiore che si può dare ad un dipendente è proprio il tempo da trascorrere con la propria famiglia e la possibilità di conciliare lavoro e vita privata, spero che questo modello possa allargarsi ancora di più in futuro e agevolare una generazione (la mia) decisamente sfortunata sotto tantissimi punti di vista. Certo che mi sarebbe piaciuto avere un nonno/nonna, probabilmente ragionerei in maniera diversa
...
Certo tutti le mamme vorrebbero stare a casa a guardare i figli ma diventa difficile, allora le alternative sono due, o nonni o tate o senza figli, viene normale il perché non nascono bambini 
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
5
Bicio90
Bicio90
30/12/2019 1706
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Inserito il 09/08/2024 alle: 13:50:59
In risposta al messaggio di Giovanni del 09/08/2024 alle 13:21:22

No. La mia generazione non aveva tante pretese. Un vestito uno per l'estate (e non sempre) ed uno per l'inverno. Niente di firmato. Auto? Dopo che avevi messo da parte, mese per mese, il gruzzoletto necessario. La mia generazione
non è nata con camicia. La fortuna l'ha costruita lavorando, facendo tutti i lavori possibili che i giovani d'oggi si rifiutano di fare. Quando trovavi lavoro, quant'era lo stipendio lo sapevi alla prima busta paga. Oggi i giovani non vogliono i turni, lavorare il sabato e la domenica, fare gli straordinari. Giovanni 
...
Leggero OT
Vabbè non arriveremo mai ad una quadra, ognuno vede le cose dal proprio punto di vista:

Io ritengo che la tua generazione (che suppongo sia la stessa dei miei genitori, mio padre è del '54) sia stata la più fortunata poichè dopo le 2 grandi guerre abbia vissuto in un periodo di grande crescita in cui si guardava al futuro con speranza e ottimismo, si poteva progettare di costruire qualcosa e dove con uno stipendio (senza alcun titolo) come quello da operaio di mio padre, si poteva campare un'intera famiglia e permettersi di pagare mutuo, andare in vacanza in roulotte, far studiare i propri figli ecc.

Oggi tra stipendi miserabili, in parte dovuti al fatto che dobbiamo pagare la pensione a quelli che ci sono andati 45/50 anni di età (con pensioni da capogiro, che non sono di certo della mia generazione, più facile della tua) guerre, pandemie, cambiamenti climatici, si guarda al futuro con un pessimismo assoluto e forse tutte queste dinamiche hanno fatto si che la mia generazione sia stata la prima a rendersi conto che la vita è una sola e forse non vale la pena passarla dentro una fabbrica, una miniera o in un ristorante in centro a fare il cameriere a 7€ l'ora.

Quando parli dei lavori che nessuno vuole più fare evidentemente non hai provato a cercare un lavoro negli ultimi 10 anni, dove tra jobs act e contratti di libera professione travestiti da co.co.co - co.co.pro e chi più ne ha più ne metta si trovano sempre 1000 scuse per non pagare una malattia o un giorno di ferie ad un ragazzo di 26 anni che ha pure studiato per trovarsi anche solo a fare un colloquio. Però si, siccome noi siamo quelli che in cambio di un lavoro "pretendono" un contratto regolare, dei giorni di ferie o un giorno di smart working, subito veniamo additati come quelli che non hanno voglia di fare un c**** come se il lavoro fosse l'unico obiettivo nella vita di un essere umano, come se i nostri sogni (visto che ci avete sempre detto di sognare in grande) siano di andare a fare il carrozziere 50 ore a settimana o l'idraulico reperibile il 25 dicembre (con tutto il rispetto per questi impieghi, che sono lavori come tanti altri e avrei potuto citarne altri 8000) e infatti poi facciamo crescere i nostri figli ai nonni, e ci passiamo insieme se tutto va bene 3 ore al giorno, le 3 ore serali in cui siamo più stanchi e in cui non vediamo l'ora di andare a riposare perchè l'indomani c'è da andare a lavorare. Non mi sembra la fotografia di una generazione esattamente fortunata...

p.s. questa è una descrizione oggettiva e generica della situazione odierna, che abbraccia tantissimi miei coetanei con cui parlo quotidianamente sia per motivi lavorativi che extralavorativi; lo dico perchè sicuramente ora arriva qualcuno e commenta dicendo che il proprio figlio dopo gli studi ad Harvard è ingegnere alla Pincopallo S.p.a. e guadagna 8000€ al mese come se fosse la normalità, senza rendersi conto che si tratta di un caso isolato, da non considerare visto che stiamo parlando di un'intera generazione.
Questo è il mio punto di vista
Benivan B100
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
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Inserito il 09/08/2024 alle: 14:04:10
In risposta al messaggio di Grinza del 09/08/2024 alle 13:23:18

Certo tutti le mamme vorrebbero stare a casa a guardare i figli ma diventa difficile, allora le alternative sono due, o nonni o tate o senza figli, viene normale il perché non nascono bambini 
C'è una terza alternativa, la mia: uno dei due genitori sta a casa e l'altro lavora di più.
Cosa che abbiamo fatto noi ... E pensa, mentre mettevo al mondo due figli (per me qualche minuto di impegno, chiaramente) contemporaneamente studiavo.
Certo, per anni non ho avuto tempo libero e il mio desiderio era che venisse presto il week end e le vacanze ... per preparare gli esami.
E non sono certo un super uomo, anzi mi reputo una persona mediocre.
Quando leggo una sequela di problemi e di difficoltà mi rendo conto che volere è potere, e se non vuoi non puoi e resti nel tuo brodo.
 
15
impiegatodelvolante
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14/01/2010 29439
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Inserito il 09/08/2024 alle: 15:01:55
ci sono tante sfaccettature
vedo coppie giovani che portano i figli ai nonni perchè devono uscire a mangiare la pizza o con gli amici( ma che hai fatto a fare dei figli?) e questo tutte le settimane
poi vedo coppie che lavorano tantissimo e non possono fare a meno dei nonni
io sono fortunatissimo su questo lato, pur avendo mia mamma al piano di sopra ha tenuto le mie figlie solo in rarissimi casi particolari ( pronto soccorso, lavoro, ecc) , mentre mio fratello e mia sorella se ne sono approfittati
mio fratello imponeva ai miei di andare a casa loro per non svegliare  i bambini troppo presto, e visto che mia mamma non ha la patente, mio padre doveva fare anche da autista
mia sorella, idem, doveva andare mio padre per portare le figlie a scuola perche altrimenti facevano tardi ( beh, mia sorella iniziava alle 5,30) ma mio cognato aveva la possibilità di entrare dopo e uscire dopo dal lavoro, ma preferiva che gli altri si sbattessero per lui
poi, ci sono giovani che vogliono vivere oltre le loro possibilità, ho una nipote che lavoro in un istituto di credito, e me ne racconta delle belle
gente che fa 3/4 finanziamenti per le ferie e le cose più futili, per poi lamentarsi che dopo l'ennesimo finanziamento in corso, non ne concedono altri
Silvio
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Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 09/08/2024 alle: 16:18:43
In risposta al messaggio di Bicio90 del 09/08/2024 alle 13:50:59

Leggero OT Vabbè non arriveremo mai ad una quadra, ognuno vede le cose dal proprio punto di vista: Io ritengo che la tua generazione (che suppongo sia la stessa dei miei genitori, mio padre è del '54) sia stata la più
fortunata poichè dopo le 2 grandi guerre abbia vissuto in un periodo di grande crescita in cui si guardava al futuro con speranza e ottimismo, si poteva progettare di costruire qualcosa e dove con uno stipendio (senza alcun titolo) come quello da operaio di mio padre, si poteva campare un'intera famiglia e permettersi di pagare mutuo, andare in vacanza in roulotte, far studiare i propri figli ecc. Oggi tra stipendi miserabili, in parte dovuti al fatto che dobbiamo pagare la pensione a quelli che ci sono andati 45/50 anni di età (con pensioni da capogiro, che non sono di certo della mia generazione, più facile della tua) guerre, pandemie, cambiamenti climatici, si guarda al futuro con un pessimismo assoluto e forse tutte queste dinamiche hanno fatto si che la mia generazione sia stata la prima a rendersi conto che la vita è una sola e forse non vale la pena passarla dentro una fabbrica, una miniera o in un ristorante in centro a fare il cameriere a 7€ l'ora. Quando parli dei lavori che nessuno vuole più fare evidentemente non hai provato a cercare un lavoro negli ultimi 10 anni, dove tra jobs act e contratti di libera professione travestiti da co.co.co - co.co.pro e chi più ne ha più ne metta si trovano sempre 1000 scuse per non pagare una malattia o un giorno di ferie ad un ragazzo di 26 anni che ha pure studiato per trovarsi anche solo a fare un colloquio. Però si, siccome noi siamo quelli che in cambio di un lavoro pretendono un contratto regolare, dei giorni di ferie o un giorno di smart working, subito veniamo additati come quelli che non hanno voglia di fare un c**** come se il lavoro fosse l'unico obiettivo nella vita di un essere umano, come se i nostri sogni (visto che ci avete sempre detto di sognare in grande) siano di andare a fare il carrozziere 50 ore a settimana o l'idraulico reperibile il 25 dicembre (con tutto il rispetto per questi impieghi, che sono lavori come tanti altri e avrei potuto citarne altri 8000) e infatti poi facciamo crescere i nostri figli ai nonni, e ci passiamo insieme se tutto va bene 3 ore al giorno, le 3 ore serali in cui siamo più stanchi e in cui non vediamo l'ora di andare a riposare perchè l'indomani c'è da andare a lavorare. Non mi sembra la fotografia di una generazione esattamente fortunata... p.s. questa è una descrizione oggettiva e generica della situazione odierna, che abbraccia tantissimi miei coetanei con cui parlo quotidianamente sia per motivi lavorativi che extralavorativi; lo dico perchè sicuramente ora arriva qualcuno e commenta dicendo che il proprio figlio dopo gli studi ad Harvard è ingegnere alla Pincopallo S.p.a. e guadagna 8000€ al mese come se fosse la normalità, senza rendersi conto che si tratta di un caso isolato, da non considerare visto che stiamo parlando di un'intera generazione. Questo è il mio punto di vista
...

Non conosci la Storia. Tutti gli anni si dice che questo Natale è peggio di quello dell'anno scorso. Mi chiedo cosa fosse il Natale del 1946, l'anno prima della mia nascita. Sarà stato meraviglioso. La mia casa con i muri esterni bucati dalle schegge di una bomba di perlustrazione. Sono andato alle scuole elementari, due chilometri da casa, a piedi, estate ed inverno. Allora mamma non mi ci poteva portare col Suv, che fortuna!  Si mangiava la carne forse la domenica, si aveva un paio di pantaloni per l'estate ed uno per l'inverno. In inverno zoccoli di legno e pelle di vacca, in estate sandali fatti con i ritagli dei copertoni delle auto. Che fortuna.

Il mio primo lavoro estivo a 14 anni, 500 lire a settimana (0.25 centesimi, forse 5 coni gelato piccoli di oggi). L'estate dopo ho fatto il manovale fra i muratori: porta su cemento e mattonelle sulle scale e porta giù i calcinacci. Allora non c'erano gli argani o le gru. Poi tre estati a montare le insegne, senza orari, buchi con martello e scalpello sul marmo delle facciate dei bar. Che fortuna che ancora non erano usciti i trapani elettrici! Ma quanto è stata fortunata la mia generazione.

Guarda, voglio continuare a godermi questa spiaggia, altrimenti te ne racconterei di quanto siamo stati fortunati noi nati nell'immediato dopoguerra.

Avete viziato i vostri figli e date la colpa alla Società, allo Stato. La colpa è solo vostra che non avete insegnato loro il valore del denaro, il valore del lavoro. I miei, finita la scuola, sono andati subito a lavorare trovando lavoro da soli, si sono comprati casa con i loro soldi, si sono sposati, hanno entrambi figli che non pretendono questo e quello. Sono partiti dalla gavetta ed oggi, per rami diversi, sono responsabili d'area per delle grandi società internazionali.

Giovanni 
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Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 09/08/2024 alle: 16:25:59
In risposta al messaggio di chorus del 09/08/2024 alle 14:04:10

C'è una terza alternativa, la mia: uno dei due genitori sta a casa e l'altro lavora di più. Cosa che abbiamo fatto noi ... E pensa, mentre mettevo al mondo due figli (per me qualche minuto di impegno, chiaramente) contemporaneamente
studiavo. Certo, per anni non ho avuto tempo libero e il mio desiderio era che venisse presto il week end e le vacanze ... per preparare gli esami. E non sono certo un super uomo, anzi mi reputo una persona mediocre. Quando leggo una sequela di problemi e di difficoltà mi rendo conto che volere è potere, e se non vuoi non puoi e resti nel tuo brodo.  
...
No, non credo sia percorribile perché se sei dipendente non lo puoi fare, se sei autonomo non hai la certezza di poter portare quanto ti serve..
Certo volere è potere ma da quindici anni sono cambiate molto le cose, adesso, anche per aprire una attività diventa complicato e non è detto vada a buon fine.
Quando avevo trent’anni io potevi permetterti di fare tutto e di più (sono del 1955 come si vede dal profilo)
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
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Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 09/08/2024 alle: 16:30:11
In risposta al messaggio di Bicio90 del 09/08/2024 alle 13:50:59

Leggero OT Vabbè non arriveremo mai ad una quadra, ognuno vede le cose dal proprio punto di vista: Io ritengo che la tua generazione (che suppongo sia la stessa dei miei genitori, mio padre è del '54) sia stata la più
fortunata poichè dopo le 2 grandi guerre abbia vissuto in un periodo di grande crescita in cui si guardava al futuro con speranza e ottimismo, si poteva progettare di costruire qualcosa e dove con uno stipendio (senza alcun titolo) come quello da operaio di mio padre, si poteva campare un'intera famiglia e permettersi di pagare mutuo, andare in vacanza in roulotte, far studiare i propri figli ecc. Oggi tra stipendi miserabili, in parte dovuti al fatto che dobbiamo pagare la pensione a quelli che ci sono andati 45/50 anni di età (con pensioni da capogiro, che non sono di certo della mia generazione, più facile della tua) guerre, pandemie, cambiamenti climatici, si guarda al futuro con un pessimismo assoluto e forse tutte queste dinamiche hanno fatto si che la mia generazione sia stata la prima a rendersi conto che la vita è una sola e forse non vale la pena passarla dentro una fabbrica, una miniera o in un ristorante in centro a fare il cameriere a 7€ l'ora. Quando parli dei lavori che nessuno vuole più fare evidentemente non hai provato a cercare un lavoro negli ultimi 10 anni, dove tra jobs act e contratti di libera professione travestiti da co.co.co - co.co.pro e chi più ne ha più ne metta si trovano sempre 1000 scuse per non pagare una malattia o un giorno di ferie ad un ragazzo di 26 anni che ha pure studiato per trovarsi anche solo a fare un colloquio. Però si, siccome noi siamo quelli che in cambio di un lavoro pretendono un contratto regolare, dei giorni di ferie o un giorno di smart working, subito veniamo additati come quelli che non hanno voglia di fare un c**** come se il lavoro fosse l'unico obiettivo nella vita di un essere umano, come se i nostri sogni (visto che ci avete sempre detto di sognare in grande) siano di andare a fare il carrozziere 50 ore a settimana o l'idraulico reperibile il 25 dicembre (con tutto il rispetto per questi impieghi, che sono lavori come tanti altri e avrei potuto citarne altri 8000) e infatti poi facciamo crescere i nostri figli ai nonni, e ci passiamo insieme se tutto va bene 3 ore al giorno, le 3 ore serali in cui siamo più stanchi e in cui non vediamo l'ora di andare a riposare perchè l'indomani c'è da andare a lavorare. Non mi sembra la fotografia di una generazione esattamente fortunata... p.s. questa è una descrizione oggettiva e generica della situazione odierna, che abbraccia tantissimi miei coetanei con cui parlo quotidianamente sia per motivi lavorativi che extralavorativi; lo dico perchè sicuramente ora arriva qualcuno e commenta dicendo che il proprio figlio dopo gli studi ad Harvard è ingegnere alla Pincopallo S.p.a. e guadagna 8000€ al mese come se fosse la normalità, senza rendersi conto che si tratta di un caso isolato, da non considerare visto che stiamo parlando di un'intera generazione. Questo è il mio punto di vista
...

Hai scritto:
Oggi tra stipendi miserabili, in parte dovuti al fatto che dobbiamo pagare la pensione a quelli che ci sono andati 45/50 anni di età (con pensioni da capogiro, che non sono di certo della mia generazione, più facile della tua)

Ti sei mai chiesto il perché? Perché quelle età pensionabili, perché la legge Mosca, perché la 336. Allora valeva, come oggi, il tanto peggio tanto meglio. Altrimenti certi partiti politici non avrebbero ragion d'essere.

Giovanni 
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Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 09/08/2024 alle: 16:46:02
In risposta al messaggio di Giovanni del 09/08/2024 alle 16:18:43

Non conosci la Storia. Tutti gli anni si dice che questo Natale è peggio di quello dell'anno scorso. Mi chiedo cosa fosse il Natale del 1946, l'anno prima della mia nascita. Sarà stato meraviglioso. La mia casa con i muri
esterni bucati dalle schegge di una bomba di perlustrazione. Sono andato alle scuole elementari, due chilometri da casa, a piedi, estate ed inverno. Allora mamma non mi ci poteva portare col Suv, che fortuna!  Si mangiava la carne forse la domenica, si aveva un paio di pantaloni per l'estate ed uno per l'inverno. In inverno zoccoli di legno e pelle di vacca, in estate sandali fatti con i ritagli dei copertoni delle auto. Che fortuna. Il mio primo lavoro estivo a 14 anni, 500 lire a settimana (0.25 centesimi, forse 5 coni gelato piccoli di oggi). L'estate dopo ho fatto il manovale fra i muratori: porta su cemento e mattonelle sulle scale e porta giù i calcinacci. Allora non c'erano gli argani o le gru. Poi tre estati a montare le insegne, senza orari, buchi con martello e scalpello sul marmo delle facciate dei bar. Che fortuna che ancora non erano usciti i trapani elettrici! Ma quanto è stata fortunata la mia generazione. Guarda, voglio continuare a godermi questa spiaggia, altrimenti te ne racconterei di quanto siamo stati fortunati noi nati nell'immediato dopoguerra. Avete viziato i vostri figli e date la colpa alla Società, allo Stato. La colpa è solo vostra che non avete insegnato loro il valore del denaro, il valore del lavoro. I miei, finita la scuola, sono andati subito a lavorare trovando lavoro da soli, si sono comprati casa con i loro soldi, si sono sposati, hanno entrambi figli che non pretendono questo e quello. Sono partiti dalla gavetta ed oggi, per rami diversi, sono responsabili d'area per delle grandi società internazionali. Giovanni 
...
Avete viziato i vostri figli e date la colpa alla Società, allo Stato. La colpa è solo vostra che non avete insegnato loro il valore del denaro, il valore del lavoro. I miei, finita la scuola, sono andati subito a lavorare trovando lavoro da soli, si sono comprati casa con i loro soldi, si sono sposati, hanno entrambi figli che non pretendono questo e quello. Sono partiti dalla gavetta ed oggi, per rami diversi, sono responsabili d'area per delle grandi società internazionali.

Sinceramente leggo solo un sacco di stronxzate e di frasi fatte, ma potresti anche avere ragione, io sto guardando il mio gli altri non so cosa fanno….
certo che ve le hanno date di pedate nel cvlo i vostri genitori 
Ho aperto una discussione sui nomi ed è venuto fuori una guerra termonucleare che non ci incastra nulla, vabbè è un forum ed è anche molto caldo

Mio figlio è responsabile della comunicazione di una grande banca, ma lavora fuori Firenze, mia nuora ripara denti, non vedo perché non debba accudire mia nipote..

La figlia ed il genero hanno un tenore più basso ma vale la stessa cosa, quando non si riuscirà più a seguirli vedremo.
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 09/08/2024 alle 18:30:38
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