quote:Risposta al messaggio di Chantal F inserito in data 18/11/2012 10:49:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> no ! non e' giusto dirlo (comportamento dittatoriale ) no ! si stimola di piu' il rapporto lavorativo con serie iniziative e non con deludenti rimproveri e' pesante se viene detta da una persona arrogante , e' da sorvolare se oltre ad essere arrogante sia completamente incapace di gestire non ci farei caso , se ho tutta la certezza che il messaggio non e' indirizzato a me ma sottointeso ad altri da qualche anno fortunatamente non sono "capo " ma quando lo ero cercavo sempre la maniera migliore per coinvolgere i miei collaboratori al lavoro evitando di dire " tu devi fare " ma usando sempre "per favore sarebbe meglio che fai questo ".. non mi sentirei mai in grado di dire questo , chi lo dice , secondo me e' perche ha un inizio di fallimento tra i lavoratori e l'amministrazione. e come se lo di dicessimo ai nostri figli " se non ti sta bene stare in questa casa la porta e' quella " evidentemente non siamo stati in grado di crescerli con una adeguata responsabilita' ed educazione, o abbiamo fallito noi su determinate regole e modi ciao !! eliomdiroma
quote:Risposta al messaggio di Chantal F inserito in data 18/11/2012 10:49:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ormai il '68' ce lo siamo giocati. Parlo dei diritti, i lavoratori non hanno più diritti ma solo doveri, con la crisi che c'è si possono permettere di ricattare ed uscire con quelle frasi. La situazione è molto simile dappertutto, al momento che fai presente certe ingerenze sei subito attaccato e se va bene passi solo un brutto quarto d'ora. Anche i format televisivi sono su questo fronte. Certo è il momento dove non si può essere 'schizzinosi' e bisogna impegnarsi a dare di più pur prendendo sempre meno, ma il rispetto è d'obbligo. Si sono persi i valori[:(] ------------------------------------------------------------------------------------------------------ Il problema non è la gente che non comprende, ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende.
Viaggiare apre la mente... quote:Risposta al messaggio di Kurt inserito in data 18/11/2012 14:07:08 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>la differenza sta nel fatto che lo'' sceriffo''era in grado di farlo[:p][:p] naufragar m'è dolce in questo mare moreno
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 18/11/2012 13:30:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> non siamo tutti uguali id="red">id="size3">, e credo che non sia nemmeno giusto che un essere umano per motivi legati a praticita' o intelligenza di comprensorio un po' piu' inferiore di qualche collega o responsabile , possa essere emarginato . e non e' nemmeno giusto che un individuo si gira sempre intorno senza trarre conclusioni ciao !! eliomdiroma
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 18/11/2012 13:30:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> dopo però ci fu il 68 e se ora siamo tornati al 59 è veramente triste[}:)]
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 18/11/2012 18:44:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Secondo me, è una nuova politica, non solo a livello impiegatizio ma a tutti i livelli... "ti sta bene, ok; non ti sta bene, saluti". Forse a breve termine è anche un metodo per tagliare i costi... si riassume a minor costo ma credo che a lungo termine questa politica non pagherà. id="navy">
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 18/11/2012 18:44:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ti racconto un'esperienza di famiglia: Mio fratello era stato assunto un paio di anni fa in una ditta proprio con il compito di valutare e "sfoltire" il personale. Una volta finito, indovina chi è stato sfoltito? [xx(]
quote:Risposta al messaggio di leocec inserito in data 19/11/2012 11:56:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> mi sarei stupito di un epilogo differente. una volta terminato il suo amaro compito il capo non potrebbe rimanere in azienda in un clima di astio e rancori. di solito si concorda una buona uscita. colui che prende il suo posto non avra' colpe , anzi sara' visto come un "liberatore" ciao
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Chantal F inserito in data 18/11/2012 10:49:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Molti anni fa, il mio responsabile, aveva l'abitudine di pronunciare frasi del genere, ed oggi rivivo la medesima situazione, benché il responsabile (in realtà LA responsabile) sia un altro. Quello che però non cambia è il mio pensiero nei confronti di chi utilizza queste "tecniche" manageriali da pochi spiccioli: le ritengo infatti frasi di chi ha poche frecce al proprio arco [xx(]. Io stesso ho un gruppo di collaboratori e non mi sono mai permesso di pronunciarle, preferendo instaurare un rapporto di stima e rispetto reciproco. Certo è più difficile e talvolta ci si può "scottare", ma quando funziona (e funziona[;)]) sai che soddisfazione [^]
Vieni a trovarmi su https://sites.google.com/site/iviaggidelcamaleonte/
Forse da soli si va più veloci... ma certamente insieme si va più lontano!