In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/07/2025 alle 22:59:10Discussione lunga e tortuosa, quando letto rispecchia anche la mia giovinezza, probabilmente sono vocaboli ‘dialettali’ ma ricordo che si giocava a cirribè, muriella e figurine, più grandicello Isi dottori, poi il pallone
Dunque.. Giovanni è nato negli anni 40, quindi anche fosse del 49 e’ piu vicino agli 80 anni che ai 70, ed è evidente la lucidità del suo ragionamento e dei suoi post che da anni seguo con piacere, e, che negli anni40-50-60 sarebbe stato impossibile immaginare per il semplice fatto che si moriva a 70 anni mediamente. Ma non solo .. Giovanni si ricordera’ che gli allora 50 enni erano veramente gia’ vecchi ed avevano una aspettativa di vita che rimaneva, piena di acciacchi. Il boom economico, le condizioni sociali e la medicina hanno reso questo attuale risultato come unico nella storia dell’umanità. Nei paesi emergenti non hanno questa fortuna e la vita media è molto inferiore a quella dei paesi “ricchi”’di cui facciamo parte. Ma poi non è neanche detto che da noi,i nati negli anni 80 a seguire abbiano la stessa fortuna, perché c’e’ una altissima percentuale di obesi esposti a patologie specifiche come diabete ecc., perche’ passano l’esistenza immobili senza alcun consumo di calorie… noi a 15 anni eravamo i ragazzi del muretto e parlavamo ridevamo e avevamo espressioni umane… oggi gli adolescenti quattro o cinque che di ritrovano al bar ognuno col suo smartphone manco na’ parola.. I miei ricordi partono dai 5 anni e stranamente sono in bianco e nero..ma quello che voglio dire è che mi sembra di essere vissuto in un altro pianeta, talmente gli usi e costumi erano diversi nel senso che erano piu’ belli. Non ho nessun tatuaggio e questo mi fa sentire un emarginato.. uno con dei problemi esistenziali Concordo ancora con Giovanni la mancanza di rispetto attuale per il prossimo, e sottoscrivo l’intervento di Eolo assolutamente da incorniciare
In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/07/2025 alle 22:59:10
Dunque.. Giovanni è nato negli anni 40, quindi anche fosse del 49 e’ piu vicino agli 80 anni che ai 70, ed è evidente la lucidità del suo ragionamento e dei suoi post che da anni seguo con piacere, e, che negli anni40-50-60 sarebbe stato impossibile immaginare per il semplice fatto che si moriva a 70 anni mediamente. Ma non solo .. Giovanni si ricordera’ che gli allora 50 enni erano veramente gia’ vecchi ed avevano una aspettativa di vita che rimaneva, piena di acciacchi. Il boom economico, le condizioni sociali e la medicina hanno reso questo attuale risultato come unico nella storia dell’umanità. Nei paesi emergenti non hanno questa fortuna e la vita media è molto inferiore a quella dei paesi “ricchi”’di cui facciamo parte. Ma poi non è neanche detto che da noi,i nati negli anni 80 a seguire abbiano la stessa fortuna, perché c’e’ una altissima percentuale di obesi esposti a patologie specifiche come diabete ecc., perche’ passano l’esistenza immobili senza alcun consumo di calorie… noi a 15 anni eravamo i ragazzi del muretto e parlavamo ridevamo e avevamo espressioni umane… oggi gli adolescenti quattro o cinque che di ritrovano al bar ognuno col suo smartphone manco na’ parola.. I miei ricordi partono dai 5 anni e stranamente sono in bianco e nero..ma quello che voglio dire è che mi sembra di essere vissuto in un altro pianeta, talmente gli usi e costumi erano diversi nel senso che erano piu’ belli. Non ho nessun tatuaggio e questo mi fa sentire un emarginato.. uno con dei problemi esistenziali Concordo ancora con Giovanni la mancanza di rispetto attuale per il prossimo, e sottoscrivo l’intervento di Eolo assolutamente da incorniciare
In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/07/2025 alle 15:09:29Pur sentendomi ancora un giovannotto appartengo agli anni 60 anche io (anche se a metà inoltrata del decennio)
Ci chiamano Gli Anziani Siamo nati negli anni '50 e '60. Siamo cresciuti negli anni '60 e '70. Abbiamo studiato negli anni '70 e '80. Siamo usciti insieme negli anni '70, '80 e '90. Ci siamo sposati e abbiamo scopertoil mondo tra gli anni '70 e '90. Abbiamo vissuto avventure negli anni '80 e '90. Ci siamo stabilizzati negli anni 2000. Siamo diventati più saggi nel 2010. E procediamo saldamente oltre il 2020. Sembra che abbiamo vissuto in decenni diversi... In due secoli diversi... In due millenni separati... Abbiamo vissuto il passaggio: Dai telefoni con operatore per le chiamate interurbane alle videochiamate in qualsiasi parte del mondo. Dalle diapositive a YouTube, dai dischi in vinile alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle email e WhatsApp. Dai radiodrammi alla televisione in bianco e nero, poi a colori, fino alla TV 3D HD. Dai videonoleggi a Netflix. Dai primi computer con schede perforate e floppy disk ai gigabyte e megabyte nei nostri smartphone. Abbiamo indossato Pantaloncini per tutta l'infanzia, poi pantaloni Oxford, Rocket, jeans a vita alta e infine i classici jeans blu. Abbiamo affrontato: La poliomielite, la meningite, la tubercolosi, l'influenza suina e ora il COVID-19. Abbiamo viaggiato su: Pattini, tricicli, biciclette, ciclomotori, auto a benzina o diesel e ora su veicoli ibridi ed elettrici. Sì, ne abbiamo viste tante, ma che vita abbiamo vissuto! Possiamo definirci esemplari, nati in un mondo analogico, che siamo diventati adulti digitali. Abbiamo vissuto e assistito a più cambiamenti di qualsiasi altra generazione in ogni dimensione della vita. Siamo la generazione che si è adattata al CAMBIAMENTO. Pace, salute, serenità
In risposta al messaggio di Giovanni del 30/07/2025 alle 12:19:19Un passaggio ambiguo e intrigante
Andiamo oltre. 1963, 16 anni scarsi, filavo con una ragazzina della mia età che conosceva una molto benestante signora sulla 35ina, una delle più belle donne della città dove vivevo allora. Un giorno ci trovammo tuttitre in un laboratorio di riparazione televisori dove avevano riparato proprio il televisore della signora e non c'era la possibilità di riportarglielo a casa, palazzo di fronte. Mi offri di portarglielo a casa e da casa nasce cosa: praticamente mi sono rifatto della ragazza che me l'ha fatta toccare ma mai prestata! Ma come guidava la Giulia quella signora, nel 1963 e 1964 non ho mai visto altre donne; se allora ci fossero stati gli autovelox ci sarebbe stato da ridere! Ho divagato un po' ma rinfrescare i momenti magici male non fa. Giovanni
In risposta al messaggio di vespucci del 30/07/2025 alle 14:26:10
una volta i viaggi le distanze erano molto ma molto piu distati di ora in caso di viaggio ti dovevi prima procurare la cartina, poi chiedere a qualcuno che per lavoro aveva fatto quella strada e prendevi i suggerimenti, iltelefono era a gettoni quando si usciva si portava sempre dietro qualche gettone, non tutti avevamo il telefono, ma in caso di bisogno vi era il vicino piu facoltodo che lo aveva e ti appoggiavi a lui, in militare nel 79 a Castelmaggiore (BO), non ero ancora arrivato così lontano ho fatto tutto il viaggio al finestrino, in famiglia si stava costruendo casa e appena qualche soldo in piu andava o in mattoni o in cemento il lavoro era il nostro e qualche amico che ci si aiutava reciprocamente, nella nostra zona vi erano poche case, ma se il sabato o la domenica sentivi dei rumori qualche vicino che stava facendo dei lavori si andava ad aiutare senza essere chiamati, non cera l'impastatrice il cemento si impastava a mano e si saliva sopra i secchi con la carrucola, al televisore del vicino si andava a vedere Rin Tin Tin poi zorro, qualche anno prma degli anni 80 il televisore in casa 170 mila lire si vedevano solo due canali e se lo accendevi potevi cambiare canale una volta massimo due a sera per evitare che si danneggiava, cominciato a lavorare a 13 anni a quindici sono stato assunto e mio padre mi compro una bici da donna con freni a bacchetta usata che all'epoca non voleva piu nessuno a 7000 lire e io ne prendevo 9000 a settimana, con la prima liquidazione 110 mila lire ci abbiamo fatto le fondamenta del garage, a 20 anni la macchina dopo parecchie insistenze con mio padre ha accettato dopo averlo visionato che mi comprassi una 112 usata pagata due milioni e duecentomilalire con i miei soldi
In risposta al messaggio di Grinza del 30/07/2025 alle 14:05:43
Un passaggio ambiguo e intrigante praticamente mi sono rifatto della ragazza che me l'ha fatta toccare ma mai prestata
In risposta al messaggio di Giovanni del 30/07/2025 alle 15:20:40C'era scritto "vietato attaccarsi in bicicletta". Mio nonno dopo la Seconda Guerra Mondiale usava quotidianamente una ancora dotata di corda e prendeva i camion al volo per fare in bicicletta i 40 e passa km quotidiani (andata da sommare al ritorno).
Mi piace questa discussione perchè mi fa rivivere momenti particolari della mia vita. Una domanda: chi si ricorda cosa c'era scritto in una targhetta nella parte posteriore dei camion, presente fino ai primissimi anni60? Pensioni a 60 anni: presente, sono andato in pensione a 60 anni da compiere, dopo 46 anni di lavoro, di cui 43 in regola ed ho fatto di tutto, muratore, pittore (di muri e soffitti, non quadri!), elettricista, magazziniere prima di aver trovato il posto fisso. I giovani attuali cominciano a lavorare almeno dieci anni dopo di quando cominciai io per cui, matematica alla mano, vanno in pensione prima di me. Giovanni
In risposta al messaggio di Ummagamma del 30/07/2025 alle 16:34:13Dopo il mio post semiserio, leggendo il tuo mi hai scatenato un ricordo.
Mi fa piacere condividere i bei ricordi di un tempo (grazie Gianni) Tutto vedo che coincide.. tutti i fattori citati da Chorus, e anche il fatto di camminare tanto e giocare da piccoli, giochi che impegnavano il corpo, ladestrezza, la manualità ecc Alle elementari diciamo dalla terza, andavo a scuola a piedi andata e ritorno due km, alle medesime andata e ritorno 3 km alle superiori 4 km quindi ho sempre camminato tanto fin da piccolo ma poi ho fatto anche sport a livello agonistico ed ora cammino ancora dai 6 ao 10 km piu’ bici assistita ogni tanto Il fatto di camminare da piccolini innesta nel metabolismo un processo per cui si utilizzeranno i grassi come combustibile umano Oggi i piccolini vengono accompagnati col Suv fino ai gradini della scuola senno’ se sciupano, e qualsiasi cosa facciano in seguito avranno la tendenza al sovrappeso con i relativi rischi. Concordo anche con la generazione piu’ fortunata della storia dell’umanità per le circostanze descritte e penso irripetibili Io mi alzo la mattina felicissimo perché consapevole di questa fortuna. Le femmine? anche in questo caso siamo stati fortunati ma anche intelligenti perché a meno di fatti gravi e condizioni infernali, la maggior parte di noi si è tenuto la prima moglie ( io 47 anni di matrimonio ) al momento, poi non si sa mai … e i miei conoscenti che si sono avventurati con la seconda o terza moglie sono caduti dalla padella alla brace e soprattutto si sono impoveriti