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Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14064
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Inserito il 29/07/2025 alle: 15:09:29
Ci chiamano "Gli Anziani"
Siamo nati negli anni '50 e '60.
Siamo cresciuti negli anni '60 e '70.
Abbiamo studiato negli anni '70 e '80.
Siamo usciti insieme negli anni '70, '80 e '90.
Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo tra gli anni '70 e '90.
Abbiamo vissuto avventure negli anni '80 e '90.
Ci siamo stabilizzati negli anni 2000.
Siamo diventati più saggi nel 2010.
E procediamo saldamente oltre il 2020.
Sembra che abbiamo vissuto in decenni diversi...
In due secoli diversi...
In due millenni separati...

Abbiamo vissuto il passaggio:
Dai telefoni con operatore per le chiamate interurbane alle videochiamate in qualsiasi parte del mondo.
Dalle diapositive a YouTube, dai dischi in vinile alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle email e WhatsApp.
Dai radiodrammi alla televisione in bianco e nero, poi a colori, fino alla TV 3D HD.
Dai videonoleggi a Netflix.
Dai primi computer con schede perforate e floppy disk ai gigabyte e megabyte nei nostri smartphone.

Abbiamo indossato
Pantaloncini per tutta l'infanzia, poi pantaloni Oxford, Rocket, jeans a vita alta e infine i classici jeans blu.

Abbiamo affrontato:
La poliomielite, la meningite, la tubercolosi, l'influenza suina e ora il COVID-19.

Abbiamo viaggiato su:
Pattini, tricicli, biciclette, ciclomotori, auto a benzina o diesel e ora su veicoli ibridi ed elettrici.

Sì, ne abbiamo viste tante, ma che vita abbiamo vissuto!

Possiamo definirci "esemplari", nati in un mondo analogico, che siamo diventati adulti digitali.

Abbiamo vissuto e assistito a più cambiamenti di qualsiasi altra generazione in ogni dimensione della vita.

Siamo la generazione che si è adattata al CAMBIAMENTO.

 
Pace, salute, serenità
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13128
Rispondi Abuso
Inserito il 29/07/2025 alle: 20:24:16

Chi è nato nel decennio precedente, come me, ha anche visto il passaggio dal lume a petrolio e dalla candela alla lampadina che si accendeva magicamente da lontano e senza furminanti (fiammiferi). 

È proprio vero che abbiamo vissuto il più grande cambiamento nella storia dell'Uomo. Poi ci sarebbero anche altre rivoluzioni, per esempio in agricoltura che un uomo poteva coltivare un ettaro quando oggi un uomo coltiva forse 100 ettari. Ma un uomo/un ettaro con sudore, fatiche assurde ed oggi bello comodo su una macchina con aria condizionata ed autoradio. Pensate all'edilizia, armature in legno (il carpentiere era un artista) e mescola di cemento e rena a pala, poi l'impastatrice ed oggi arriva una betoniera che manda il calcestruzzo a decine e decine di metri in altezza. 

Ne abbiamo viste anche tante altre. Tutte positive eccetto il rispetto per gli altri che è mutato in modo maledettamente negativo che ci fa spesso rimpiangere quei tempi. 

Giovanni 
18
eolo 58
eolo 58
29/09/2007 2485
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Inserito il 29/07/2025 alle: 21:50:14
Abbiamo percorso il periodo della vita/storia più evolutiva che sia accaduta negli ultimi 200 anni ma non abbiamo ancora capito che senza il rispetto delle persone e il dialogo tra di noi siamo sempre più vicini all’auto distruzione, dopo aver visto guerre a tutte le latitudini devastanti e con conseguenze che si protraggono all’infinito ancora oggi continuiamo a sopraffarci pur di avere potere e le ultime generazioni sono allo sbando perché tutto questo non avendolo vissuto non lo capiscono e non sono in grado di gestirlo
Giorgio. "Nella vita molte persone sanno cosa dovrebbero fare, ma poche persone effettivamente lo fanno. A.Robbins"
11
Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14064
Rispondi Abuso
Inserito il 29/07/2025 alle: 22:59:10
Dunque.. Giovanni è nato negli anni 40, quindi anche fosse del 49 e’ piu vicino agli 80 anni che ai 70, ed è evidente la lucidità del suo ragionamento e dei suoi post che da anni seguo con piacere, e, che negli anni 40-50-60 sarebbe stato impossibile immaginare per il semplice fatto che si moriva a 70 anni mediamente. Ma non solo .. Giovanni si ricordera’ che gli allora 50 enni erano veramente gia’ vecchi ed avevano una aspettativa di vita che rimaneva, piena di acciacchi.
Il boom economico, le condizioni sociali e la medicina hanno reso questo attuale risultato come unico nella storia dell’umanità.
Nei paesi emergenti non hanno questa fortuna e la vita media è molto inferiore a quella dei paesi “ricchi”’di cui facciamo parte.
Ma poi non è neanche detto che da noi,i nati negli anni 80 a seguire abbiano la stessa fortuna, perché c’e’ una altissima percentuale di obesi esposti a patologie specifiche come diabete ecc., perche’ passano l’esistenza immobili senza alcun consumo di calorie… noi a 15 anni eravamo i ragazzi del muretto e parlavamo  ridevamo e avevamo espressioni umane… oggi gli adolescenti quattro o cinque che di ritrovano al bar ognuno col suo smartphone manco na’ parola.. 
I miei ricordi partono dai 5 anni e stranamente sono in bianco e nero..ma quello che voglio dire è che mi sembra di essere vissuto in un altro pianeta, talmente gli usi e costumi erano diversi nel senso che erano piu’ belli.
Non ho nessun tatuaggio e questo mi fa sentire un emarginato.. uno con dei problemi esistenziali laugh
Concordo ancora con Giovanni la mancanza di rispetto attuale per il prossimo, e sottoscrivo l’intervento di Eolo assolutamente da incorniciare 
Pace, salute, serenità

Modificato da Ummagamma il 30/07/2025 alle 07:57:37
15
cinquantuno
cinquantuno
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06/02/2010 4100
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Inserito il 30/07/2025 alle: 08:05:46
Io a 7 anni andavo a scuola da solo, abitavo in città e dovevo attraversare più vie senza semafori, con una cartella che pesava quasi quanto me, oggi sarebbe abbandono di minori. Sognavo il trenino elettrico, avevamo il gabinetto sul ballatoio della casa in comune con altre 2 famiglie, facevo il bagno nella tinozza dove mia madre faceva il bucato, il primo mezzo a motore è stato il MOTOM 48cc con cui da Torino siamo anche andati al mare nei pressi di Savona in tre. Non c'erano autostrade! Durante la giornata passava il carretto che vendeva il ghiaccio che compravamo per tenere al fresco i cibi nella ghiacciaia.La prima volta che vidi la televisione avevo 8 anni ( 1959 ) a casa di mio zio.Più grandicello in occasione di uno spettacolo dove veniva presentato l'HULA-HOOP , venni chiamato sul palco e riuscii immediatamente a farlo roteaare attorno al mio corpo e vinsi una bicicletta con ruote da 14, ero in paradiso, fu quello il mio primo mezzo di locomozione, seguito a poca distanza dai pattini a rotelle che usavo per scorrazzare sui marciapiedi di tutta Torino. Quando avevo 13 anni mio padre comprò una Fiat 500 ed io per un anno consecutivo feci domande sulla guida su come si facessero a cambiare le marce, come si frenava etc. etc. ed una domenica pomeriggio da incosciente presi le chiavi a mio padre della vettura salii sopra ed uscendo dal parcheggio mi misi in strada andando avanti ed indietro proprio sulla strada dove abito ancora oggi. Mio padre venne avvisato telefonicamente da un condomino e ne presi tante, ma da allora mio padre se ci trovavamo in posti sperduti ( orgoglioso di cotanto figlio delinquentelaugh ) mi faceva guidare, fare manovre uscire da posteggi e quant'altro.
Un piccolo sunto della vita " DI QUEI TEMPI "
 
Ciao
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Grinza
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16/02/2006 63170
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Inserito il 30/07/2025 alle: 08:13:18
In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/07/2025 alle 22:59:10

Dunque.. Giovanni è nato negli anni 40, quindi anche fosse del 49 e’ piu vicino agli 80 anni che ai 70, ed è evidente la lucidità del suo ragionamento e dei suoi post che da anni seguo con piacere, e, che negli anni
40-50-60 sarebbe stato impossibile immaginare per il semplice fatto che si moriva a 70 anni mediamente. Ma non solo .. Giovanni si ricordera’ che gli allora 50 enni erano veramente gia’ vecchi ed avevano una aspettativa di vita che rimaneva, piena di acciacchi. Il boom economico, le condizioni sociali e la medicina hanno reso questo attuale risultato come unico nella storia dell’umanità. Nei paesi emergenti non hanno questa fortuna e la vita media è molto inferiore a quella dei paesi “ricchi”’di cui facciamo parte. Ma poi non è neanche detto che da noi,i nati negli anni 80 a seguire abbiano la stessa fortuna, perché c’e’ una altissima percentuale di obesi esposti a patologie specifiche come diabete ecc., perche’ passano l’esistenza immobili senza alcun consumo di calorie… noi a 15 anni eravamo i ragazzi del muretto e parlavamo  ridevamo e avevamo espressioni umane… oggi gli adolescenti quattro o cinque che di ritrovano al bar ognuno col suo smartphone manco na’ parola..  I miei ricordi partono dai 5 anni e stranamente sono in bianco e nero..ma quello che voglio dire è che mi sembra di essere vissuto in un altro pianeta, talmente gli usi e costumi erano diversi nel senso che erano piu’ belli. Non ho nessun tatuaggio e questo mi fa sentire un emarginato.. uno con dei problemi esistenziali  Concordo ancora con Giovanni la mancanza di rispetto attuale per il prossimo, e sottoscrivo l’intervento di Eolo assolutamente da incorniciare 
...
Discussione lunga e tortuosa, quando letto rispecchia anche la mia giovinezza, probabilmente sono vocaboli ‘dialettali’ ma ricordo che si giocava a cirribè, muriella e figurine, più grandicello Isi dottori, poi il pallone

A cinque anni mi ruppi un ossicino del piede tanto da stare ingessato per 18 mesi (adesso con un intervento dopo una settimana ero in piedi), ma più che altro volevo raccontare il motivo, c’erano le ghiacciaie non i frigoriferi e quel giorno volevo andare io a comprare il ghiaccio da una perdo e che veniva di casa in casa col carretto, presi questo cubo di ghiaccio ma lo mollai perché mi si congelarono le mani e, sfortunatamente mi cadde sul piede.
Dopo poco, a causa della mia immobilità, i miei comprarono il televisore che, per vederlo, dovevi mettere 100 lire

Ricordo tutti seduti sul muretto a chiacchiera maschi e femmine, si cantava, rideva, bisticciava, nascevano i primi sguardi, le gote rosse e poi 


Le scuole vicine, verso la fine delle elementari si tornava a casa senza essere accompagnati dai genitori (o nonni) ma tutti insieme, e anche lì era una occasione per scherzare

Le palestre nemmeno si conoscevano, sempre ‘per strada’ a correre, mia madre mi picchiava per mangiare, adesso è il contrario, tutto all’aria aperta.
Crescendo, corsa, trekking, bicicletta (andavo a Viareggio in bici) poi l’incidente, un tendine rotto e due ginocchia bioniche che mi hanno costretto a smettere

A seguire la malattia, cortisone come acqua e pasticche come caramelle.

Peró non rimpiango nulla, anzi lo rifarei, solo più velocemente


Adesso mi piange il cuore vedere ragazzi al tavolo del ristorante che nemmeno si guardano e giocano col cellulare ignorandosi, forse dialogano via chat
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 30/07/2025 alle 09:54:02
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13128
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Inserito il 30/07/2025 alle: 08:32:46
In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/07/2025 alle 22:59:10

Dunque.. Giovanni è nato negli anni 40, quindi anche fosse del 49 e’ piu vicino agli 80 anni che ai 70, ed è evidente la lucidità del suo ragionamento e dei suoi post che da anni seguo con piacere, e, che negli anni
40-50-60 sarebbe stato impossibile immaginare per il semplice fatto che si moriva a 70 anni mediamente. Ma non solo .. Giovanni si ricordera’ che gli allora 50 enni erano veramente gia’ vecchi ed avevano una aspettativa di vita che rimaneva, piena di acciacchi. Il boom economico, le condizioni sociali e la medicina hanno reso questo attuale risultato come unico nella storia dell’umanità. Nei paesi emergenti non hanno questa fortuna e la vita media è molto inferiore a quella dei paesi “ricchi”’di cui facciamo parte. Ma poi non è neanche detto che da noi,i nati negli anni 80 a seguire abbiano la stessa fortuna, perché c’e’ una altissima percentuale di obesi esposti a patologie specifiche come diabete ecc., perche’ passano l’esistenza immobili senza alcun consumo di calorie… noi a 15 anni eravamo i ragazzi del muretto e parlavamo  ridevamo e avevamo espressioni umane… oggi gli adolescenti quattro o cinque che di ritrovano al bar ognuno col suo smartphone manco na’ parola..  I miei ricordi partono dai 5 anni e stranamente sono in bianco e nero..ma quello che voglio dire è che mi sembra di essere vissuto in un altro pianeta, talmente gli usi e costumi erano diversi nel senso che erano piu’ belli. Non ho nessun tatuaggio e questo mi fa sentire un emarginato.. uno con dei problemi esistenziali  Concordo ancora con Giovanni la mancanza di rispetto attuale per il prossimo, e sottoscrivo l’intervento di Eolo assolutamente da incorniciare 
...

1947, sono del 1947 e non mi vergogno di dirlo ma ne sono orgoglioso. Sui 50enni considerati "vecchi" racconto questa. Io ricordo benissimo i miei primi anni tanto che mia sorella, 8 anni più grande, non crede che io possa ricordare certi eventi, tipo la partenza nel '49 di un mio zio per l'Argentina. 

Il primo morto, oggi su direbbe nella camera ardente, allora letto di casa, e morire in casa era un dovere per  ogni familiare tanto che se ricoverati in ospedale, quando si era alle ultime ore, il morente veniva portato a casa; dicevo il primo morto l'ho visto, sul suo letto, a 4-5 anni, era un vicino di casa e si diceva "È morto il vecchio di xy!". Aveva 68 anni! Mi portarono a quella c.d. camera ardente per tranquillizzarmi dopo un incontro bizzarro con questo signore nel quale io presi paura. 

Scuola: le elementari anch'io a piedi, da solo, ben due chilometri per andare ed altri due per tornare, autunno, inverno (allora nevicava bene) e primavera: allora le stagioni erano quattro in un anno. 

Televisione: ricordo nel '56 quando mio fratello, tornando dalla messa domenicale, passando per il circolo operaio, ci disse eccitato: "al circolo hanno messo una scatola con uno specchio davanti dove ci sono persone che si muovono e parlano". 

Mangiare: allora si mangiava pane e companatico. Per companatico potevano esserci anche solo due noci a testa. 

Per adesso basta! 

Giovanni 
19
chorus
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05/10/2006 12456
Rispondi Abuso
Inserito il 30/07/2025 alle: 09:23:17
Una generazione di fortunati, forse la generazione più fortunata della storia.
Posto che la generazione dei boomer è nata e cresciuta nel mondo occidentale, dunque nella zona ricca e sviluppata del pianeta, si tratta di una generazione, soprattutto guardando a casa nostra:
- dotata di una buona scolarizzazione;
- nessuno di loro è mai morto di fame;
- non ha mai (fortunatamente) visto una guerra da vicino)
- gode di buona salute, l'età media e la speranza di vita sono molto più lunghe delle generazioni precedenti. Vivono in contesti dove la sanità è molto efficiente, specie se rapportata alle parti povere del mondo;
- finita la scuola ha iniziato immediatamente a lavorare, difficilmente loro hanno conosciuto periodi di inattività o di disoccupazione. E se ci sono stati, lo Stato di appartenenza ha in qualche modo contribuito con degli ammortizzatori sociali;
- sono tutte persone benestanti, molte di loro, prima del compimento dei 60 anni di età, hanno conseguito una pensione che, giustamente, si godono nel migliore dei modi (peccato sulle spalle delle generazioni successive);
- facilmente hanno casa di proprietà, ma magari più di una casa di proprietà
- chi scrive qui dentro è proprietario di un camper, un veicolo assolutamente superfluo, non necessario per l'esistenza, un capriccio che tuttavia serve a vivere più serenamente e che giova all'equilibrio psicofisico;
In poche parole, siamo dei privilegiati, dei grandissimi privilegiati e forse non ce ne rendiamo conto.
16
salito
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21/03/2009 28419
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Inserito il 30/07/2025 alle: 10:12:23
oggi bagno padronale e doccia wc di servizio  

wc alla turca  in fondo al corridoio comune.in comune con altre famiglie
bacinella in cucina il sabato bagno a turno ...il cane per ultimo se non era riuscito a nascondersi ...
a  13 anni visto primo appartamento con bagno privato
di un amico e con ascensore .
scuole ""medie""
con sezione maschile avviamento industriale e femminile "economia domestica""
 
„Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.“ — Georges Courteline
12
Viaggincamper
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06/02/2013 3619
Rispondi Abuso
Inserito il 30/07/2025 alle: 11:26:20
In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/07/2025 alle 15:09:29

Ci chiamano Gli Anziani Siamo nati negli anni '50 e '60. Siamo cresciuti negli anni '60 e '70. Abbiamo studiato negli anni '70 e '80. Siamo usciti insieme negli anni '70, '80 e '90. Ci siamo sposati e abbiamo scoperto
il mondo tra gli anni '70 e '90. Abbiamo vissuto avventure negli anni '80 e '90. Ci siamo stabilizzati negli anni 2000. Siamo diventati più saggi nel 2010. E procediamo saldamente oltre il 2020. Sembra che abbiamo vissuto in decenni diversi... In due secoli diversi... In due millenni separati... Abbiamo vissuto il passaggio: Dai telefoni con operatore per le chiamate interurbane alle videochiamate in qualsiasi parte del mondo. Dalle diapositive a YouTube, dai dischi in vinile alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle email e WhatsApp. Dai radiodrammi alla televisione in bianco e nero, poi a colori, fino alla TV 3D HD. Dai videonoleggi a Netflix. Dai primi computer con schede perforate e floppy disk ai gigabyte e megabyte nei nostri smartphone. Abbiamo indossato Pantaloncini per tutta l'infanzia, poi pantaloni Oxford, Rocket, jeans a vita alta e infine i classici jeans blu. Abbiamo affrontato: La poliomielite, la meningite, la tubercolosi, l'influenza suina e ora il COVID-19. Abbiamo viaggiato su: Pattini, tricicli, biciclette, ciclomotori, auto a benzina o diesel e ora su veicoli ibridi ed elettrici. Sì, ne abbiamo viste tante, ma che vita abbiamo vissuto! Possiamo definirci esemplari, nati in un mondo analogico, che siamo diventati adulti digitali. Abbiamo vissuto e assistito a più cambiamenti di qualsiasi altra generazione in ogni dimensione della vita. Siamo la generazione che si è adattata al CAMBIAMENTO.   Pace, salute, serenità
...
Pur sentendomi ancora un giovannotto appartengo agli anni 60 anche io (anche se a metà inoltrata del decennio)
Non ho vissuto quindi negli anni 60 ma negli anni 70 si, e negli anni 80 il diploma, il militare in marina e l'università poi abbandonata per eccesso di lavoro nella società fondata nel 85 dal mio dolcissimo papà, la buona musica che ancora oggi ascolto più volentieri di allora
Negli anni 90 il pieno del lavoro, il primo matrimonio e l'amore sbocciato per i camper.
Eh si, quella si che era vita, meno comoda, meno tecnologica, meno meno meno.... ma che ricordo con nostalgia infinita e penso davvero che nonostante tutto fosse decisamente migliore di quella che viviamo oggi.
Grazie Walter per aver tirato fuori questi ricordi dalla mia memoria
Gianni da Latina


"Partire e non voler arrivare mai e soprattutto dalla parte opposta di dove va la massa!!!"

22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13128
Rispondi Abuso
Inserito il 30/07/2025 alle: 12:19:19

Andiamo oltre. 1963, 16 anni scarsi, filavo con una ragazzina della mia età che conosceva una molto benestante signora sulla 35ina, una delle più belle donne della città dove vivevo allora. Un giorno ci trovammo tutti tre in un laboratorio di riparazione televisori dove avevano riparato proprio il televisore della signora e non c'era la possibilità di riportarglielo a casa, palazzo di fronte. Mi offri di portarglielo a casa e da casa nasce cosa: praticamente mi sono rifatto della ragazza che me l'ha fatta toccare ma mai prestata! Ma come guidava la Giulia quella signora, nel 1963 e 1964 non ho mai visto altre donne; se allora ci fossero stati gli autovelox ci sarebbe stato da ridere! 

Ho divagato un po' ma rinfrescare i momenti magici male non fa. 

Giovanni 
19
Grinza
Grinza
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16/02/2006 63170
Rispondi Abuso
Inserito il 30/07/2025 alle: 14:05:43
In risposta al messaggio di Giovanni del 30/07/2025 alle 12:19:19

Andiamo oltre. 1963, 16 anni scarsi, filavo con una ragazzina della mia età che conosceva una molto benestante signora sulla 35ina, una delle più belle donne della città dove vivevo allora. Un giorno ci trovammo tutti
tre in un laboratorio di riparazione televisori dove avevano riparato proprio il televisore della signora e non c'era la possibilità di riportarglielo a casa, palazzo di fronte. Mi offri di portarglielo a casa e da casa nasce cosa: praticamente mi sono rifatto della ragazza che me l'ha fatta toccare ma mai prestata! Ma come guidava la Giulia quella signora, nel 1963 e 1964 non ho mai visto altre donne; se allora ci fossero stati gli autovelox ci sarebbe stato da ridere!  Ho divagato un po' ma rinfrescare i momenti magici male non fa.  Giovanni 
...
Un passaggio ambiguo e intrigante

praticamente mi sono rifatto della ragazza che me l'ha fatta toccare ma mai prestata
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
21
vespucci
vespucci
22/10/2004 6581
Rispondi Abuso
Inserito il 30/07/2025 alle: 14:26:10
una volta i viaggi le distanze erano molto ma molto piu distati di ora in caso di viaggio ti dovevi prima procurare la cartina, poi chiedere a qualcuno che per lavoro aveva fatto quella strada e prendevi i suggerimenti, il telefono era a gettoni quando si usciva si portava sempre dietro qualche gettone, non tutti avevamo il telefono, ma in caso di bisogno vi era il vicino piu facoltodo che lo aveva e ti appoggiavi a lui, in militare nel 79 a Castelmaggiore (BO), non ero ancora arrivato così lontano ho fatto tutto il viaggio al finestrino, in famiglia si stava costruendo casa e appena qualche soldo in piu andava o in mattoni o in cemento il lavoro era il nostro e qualche amico che ci si aiutava reciprocamente, nella nostra zona vi erano poche case, ma se il sabato o la domenica sentivi dei rumori qualche vicino che stava facendo dei lavori si andava ad aiutare senza essere chiamati, non cera l'impastatrice il cemento si impastava a mano e si saliva sopra i secchi con la carrucola, al televisore del vicino si andava a vedere Rin Tin Tin poi zorro, qualche anno prma degli anni 80 il televisore in casa 170 mila lire si vedevano solo due canali e se lo accendevi potevi cambiare canale una volta massimo due a sera per evitare che si danneggiava, cominciato a lavorare a 13 anni a quindici sono stato assunto e mio padre mi compro una bici da donna con freni a bacchetta usata che all'epoca non voleva piu nessuno a 7000 lire e io ne prendevo 9000 a settimana, con la prima liquidazione 110 mila lire ci abbiamo fatto le fondamenta del garage, a 20 anni la macchina dopo parecchie insistenze con mio padre ha accettato dopo averlo visionato che mi comprassi una 112 usata pagata due milioni e duecentomilalire con i miei soldi   

Modificato da vespucci il 30/07/2025 alle 14:32:57
16
salito
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21/03/2009 28419
Rispondi Abuso
Inserito il 30/07/2025 alle: 15:00:27
...postalmarket stuzzicava la famtasia...
„Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.“ — Georges Courteline
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13128
Rispondi Abuso
Inserito il 30/07/2025 alle: 15:20:40
In risposta al messaggio di vespucci del 30/07/2025 alle 14:26:10

una volta i viaggi le distanze erano molto ma molto piu distati di ora in caso di viaggio ti dovevi prima procurare la cartina, poi chiedere a qualcuno che per lavoro aveva fatto quella strada e prendevi i suggerimenti, il
telefono era a gettoni quando si usciva si portava sempre dietro qualche gettone, non tutti avevamo il telefono, ma in caso di bisogno vi era il vicino piu facoltodo che lo aveva e ti appoggiavi a lui, in militare nel 79 a Castelmaggiore (BO), non ero ancora arrivato così lontano ho fatto tutto il viaggio al finestrino, in famiglia si stava costruendo casa e appena qualche soldo in piu andava o in mattoni o in cemento il lavoro era il nostro e qualche amico che ci si aiutava reciprocamente, nella nostra zona vi erano poche case, ma se il sabato o la domenica sentivi dei rumori qualche vicino che stava facendo dei lavori si andava ad aiutare senza essere chiamati, non cera l'impastatrice il cemento si impastava a mano e si saliva sopra i secchi con la carrucola, al televisore del vicino si andava a vedere Rin Tin Tin poi zorro, qualche anno prma degli anni 80 il televisore in casa 170 mila lire si vedevano solo due canali e se lo accendevi potevi cambiare canale una volta massimo due a sera per evitare che si danneggiava, cominciato a lavorare a 13 anni a quindici sono stato assunto e mio padre mi compro una bici da donna con freni a bacchetta usata che all'epoca non voleva piu nessuno a 7000 lire e io ne prendevo 9000 a settimana, con la prima liquidazione 110 mila lire ci abbiamo fatto le fondamenta del garage, a 20 anni la macchina dopo parecchie insistenze con mio padre ha accettato dopo averlo visionato che mi comprassi una 112 usata pagata due milioni e duecentomilalire con i miei soldi   
...

Mi piace questa discussione perchè mi fa rivivere momenti particolari della mia vita. 

Una domanda: chi si ricorda cosa c'era scritto in una targhetta nella parte posteriore dei camion, presente fino ai primissimi anni 60? 

Pensioni a 60 anni: presente, sono andato in pensione a 60 anni da compiere, dopo 46 anni di lavoro, di cui 43 "in regola" ed ho fatto di tutto, muratore, pittore (di muri e soffitti, non quadri!), elettricista, magazziniere prima di aver trovato il posto fisso. I giovani attuali cominciano a lavorare almeno dieci anni dopo di quando cominciai io per cui, matematica alla mano, vanno in pensione prima di me. 

Giovanni 
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13128
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Inserito il 30/07/2025 alle: 15:23:34
In risposta al messaggio di Grinza del 30/07/2025 alle 14:05:43

Un passaggio ambiguo e intrigante praticamente mi sono rifatto della ragazza che me l'ha fatta toccare ma mai prestata

Adesso avrai capito perché anche sul camper non posso far a meno della televisione! Ogni volta, ogni volta che vedo un televisore... 

Giovanni 
Valerio69
Valerio69
04/09/2021 1241
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Inserito il 30/07/2025 alle: 16:25:09
In risposta al messaggio di Giovanni del 30/07/2025 alle 15:20:40

Mi piace questa discussione perchè mi fa rivivere momenti particolari della mia vita.  Una domanda: chi si ricorda cosa c'era scritto in una targhetta nella parte posteriore dei camion, presente fino ai primissimi anni
60?  Pensioni a 60 anni: presente, sono andato in pensione a 60 anni da compiere, dopo 46 anni di lavoro, di cui 43 in regola ed ho fatto di tutto, muratore, pittore (di muri e soffitti, non quadri!), elettricista, magazziniere prima di aver trovato il posto fisso. I giovani attuali cominciano a lavorare almeno dieci anni dopo di quando cominciai io per cui, matematica alla mano, vanno in pensione prima di me.  Giovanni 
...
C'era scritto "vietato attaccarsi in bicicletta". Mio nonno dopo la Seconda Guerra Mondiale usava quotidianamente una ancora dotata di corda e prendeva i camion al volo per fare in bicicletta i 40 e passa km quotidiani (andata da sommare al ritorno).
Con lui si attaccava anche il Prete del mio Paese, allora seminarista quindi non era peccato...

Qualche anno più tardì il boom economico gli porterà un Peugeot 103 (un ciclomotore cinquantino, mica una auto...). Protezione antifreddo: il quotidiano tra la camicia e il pullover, con sopra rigorosamente la giacca e l'immancabile cravatta...Alla faccia delle tute da moto attuali in Cordura e Gore-tex...
Valerio (69) Roberta (70) Alice (94) Marco (01) + Boris (Cocker Spaniel 20)

Modificato da Valerio69 il 30/07/2025 alle 16:28:30
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Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14064
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Inserito il 30/07/2025 alle: 16:34:13
Mi fa piacere condividere i bei ricordi di un tempo (grazie Giannismiley)
Tutto vedo che coincide.. tutti i fattori citati da Chorus, e anche il fatto di camminare tanto e giocare da piccoli, giochi che impegnavano il corpo, la destrezza, la manualità ecc
Alle elementari diciamo dalla terza, andavo a scuola a piedi andata e ritorno due km, alle medesime andata e ritorno 3 km
alle superiori 4 km quindi ho sempre camminato tanto fin da piccolo ma poi ho fatto anche sport a livello agonistico ed ora cammino ancora dai 6 ao 10 km piu’ bici assistita ogni tanto 
Il fatto di camminare da piccolini innesta nel metabolismo un processo per cui si utilizzeranno i grassi come combustibile umano 
Oggi i piccolini vengono accompagnati col Suv
fino ai gradini della scuola senno’ se sciupano, e qualsiasi cosa facciano in seguito avranno la tendenza al sovrappeso con i relativi rischi.
Concordo anche con la generazione piu’ fortunata della storia dell’umanità per le circostanze descritte e penso irripetibili
Io mi alzo la mattina felicissimo perché consapevole di questa fortuna.
Le femmine?
anche in questo caso siamo stati fortunati ma anche intelligenti perché a meno di fatti gravi e condizioni infernali, la maggior parte di noi si è tenuto la prima moglie ( io 47 anni di matrimonio ) al momento, poi non si sa mai … e i miei conoscenti che si sono avventurati con la seconda o terza moglie sono caduti dalla padella alla brace e soprattutto si sono impoveriti
 
Pace, salute, serenità

Modificato da Ummagamma il 30/07/2025 alle 16:36:40
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chorus
chorus
05/10/2006 12456
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Inserito il 30/07/2025 alle: 17:33:58
In risposta al messaggio di Ummagamma del 30/07/2025 alle 16:34:13

Mi fa piacere condividere i bei ricordi di un tempo (grazie Gianni) Tutto vedo che coincide.. tutti i fattori citati da Chorus, e anche il fatto di camminare tanto e giocare da piccoli, giochi che impegnavano il corpo, la
destrezza, la manualità ecc Alle elementari diciamo dalla terza, andavo a scuola a piedi andata e ritorno due km, alle medesime andata e ritorno 3 km alle superiori 4 km quindi ho sempre camminato tanto fin da piccolo ma poi ho fatto anche sport a livello agonistico ed ora cammino ancora dai 6 ao 10 km piu’ bici assistita ogni tanto  Il fatto di camminare da piccolini innesta nel metabolismo un processo per cui si utilizzeranno i grassi come combustibile umano  Oggi i piccolini vengono accompagnati col Suv fino ai gradini della scuola senno’ se sciupano, e qualsiasi cosa facciano in seguito avranno la tendenza al sovrappeso con i relativi rischi. Concordo anche con la generazione piu’ fortunata della storia dell’umanità per le circostanze descritte e penso irripetibili Io mi alzo la mattina felicissimo perché consapevole di questa fortuna. Le femmine? anche in questo caso siamo stati fortunati ma anche intelligenti perché a meno di fatti gravi e condizioni infernali, la maggior parte di noi si è tenuto la prima moglie ( io 47 anni di matrimonio ) al momento, poi non si sa mai … e i miei conoscenti che si sono avventurati con la seconda o terza moglie sono caduti dalla padella alla brace e soprattutto si sono impoveriti  
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Dopo il mio post semiserio, leggendo il tuo mi hai scatenato un ricordo.
Sono cresciuto in un paesino del Veneto, ai piedi delle montagne. 
Scuole elementari: 1,5 km all'andata e altrettanti al ritorno esclusivamente a piedi, unico mezzo di spostamento e con qualsiasi tempo, beninteso anche con la neve.
Scuole medie: il mio paesino ne era sprovvisto, erano situate nel comune vicino. 3 km con un autobus che funzionava come scuolabus. Ma in pieno costume italico, le prime due settimane dell'inizio dell'anno scolastico l'autobus/scuolabus non c'era. Ma ero felicissimo, perché era l'occasione per ricevere in regalo la bicicletta, utilissima per questo spostamento.
Tuttavia la fermata dello scuolabus distava un km da casa, distanza che coprivo a piedi.
Superiori: a circa 20 km da casa. 1 km in bici fino alla fermata della corriera di linea, poi mezz'ora in corriera
Per l'università mi sono spostato di 250 km, e qui sono rimasto.
Grazie per avermi scatenato questi ricordi, mi avete fatto provare una malinconia immensa. Tempi bellissimi, e non solo perché ero giovanissimo. Allora si stava proprio bene, ma bene bene.
Guardando in faccia mio padre avevo l'impressione che oggi stesse meglio di ieri e peggio di domani.
Non oso chiedere ai miei figli se mi vedono con i medesimi occhi con cui io vedevo mio padre.
16
marinox
marinox
30/09/2009 5038
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Inserito il 30/07/2025 alle: 17:42:09
nato nel gennaio del 57 , la casa era divisa in due famiglie sotto + altre due sopra e il bagno era in fondo al corridoio x due famiglie sotto e due sopra . televisione partendo da rin tin tin e pippi calze lunghe i ricordi vanno anche su furia il cavallo del west . abitavamo poco distante dal fiume e a marzo iniziato pantaloncini corti e via a scivolare sul ghiaccio x le ultime scivolate ,tutto perchè iniziavano le scorribande tipo pirati , una isoletta si era creata in mezzo al fiume con una ansa poco profonda e quindi i pantaloni corti erano il massimo x scorrazzare tanto i calzini e le scarpe rigorosamente a riva . eravamo in 6 tra fratelli e cugini oltre agli amici di scuola e circa in 15 /16 a far casino . ero fortunato avevo una campagna sterminata piena di piante da frutto e che appena appena maturi ci si arrampicava sulla pianta e scorpacciate a iosa , naturalmente la maglietta fungeva da borsetta e anche a casa NON mancava mai la frutta , qualche volta il proprietario veniva a casa mia x brontolare con mia madre che NON ci faceva mai mancare il rossore sulla schiena , MA una volta fummo additati come "ladri " e quindi ... rossore sulla schiena , poi venne fuori che NON eravamo stati noi e MIA madre disse ... non picchierò piu' i miei figli anche se saranno stati loro ,PROMESSA MANTENUTA ... GRAZIE MAMMA . inizio a lavorare dopo terza media come apprendista orafo x qualche anno , ma la paga era modesta e NON ero stato passato a operaio e quindi dopo militare 3° c 77  6°battaglione lanzo ( B L  ) telefonista ( artiglieria da montagna ), ovvero fra' i primi a morire in caso di guerra . cambiai lavoro presso nota acciaieria a vicenza e ci andai in pensione , negli anni 80 mi sposai con l'attuale moglie ,una rompi ma che mi accudisce come fossi suo figlio e quindi và benissimo cosi' . e da li a poco iniziai a frequentare i campeggi e a salutare al mattino anche se sconosciuto cosa che faccio tutt'ora . il mio telefonino è a conchiglia senza internet tanto è presente nel mio 50% , i social ? niente , relazioni ciarliere con chiunque vis a vis meglio se con una birra o ... grappa dai boschi ,insomma  salute ottima e vitto abbondante . 

carlo
carlo . www CAMPER FAI DA ME , è il modo x vedere il mio camper autocostruito anche in video su you tube
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annapasqua
annapasqua
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19/11/2009 3797
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Inserito il 30/07/2025 alle: 18:22:17
In quanto donna non ho vissuto proprio tutte le vostre esperienze, ma magari qualcuna di diversa.
sono nata in una grande citta', ma in un abbaino al 5 piano, con stufa a carbone, ovviamente ascensore non pervenuto.
Dei primi anni mi ricordo il trasporto a casa in braccio a mio padre mentre mi fingevo addormentata.
Fino alle medie grembiule nero obbligatorio. Mia  madre si piccava di farmelo in popeline con modello e io invidiavo quelli in terital delle mie compagne. Comunque questo ha contribuito a sviluppare un odio sviscerato per le divise.
ricordo i buchi delle bombe sui muri delle case lungo la strada per andare a scuola: buchi grandi e piccoli che esaminavo ogni volta.
sui marciapiedi, allora molto piu' larghi, giocavamo a mondo, a figurine coi maschi o disegnavamo piste percorse da biglie o tappi.
alla domenica l'oratorio con quei tragici film tipo marcellino pane e vino, bernardette, giovanna d'arco. tutta roba adatta a creare incubi e sensi di colpa.
alle superiori e' esplosa la ribellione  e il '68: il primo sciopero organizzato nella nostra scuola, a maggioranza femminile, credo sia stato uno choc per preside e proff, i dibattiti eterni e i cineforum, seguito dei film dell'oratorio.
l'impegno civile che ciascuno di noi cercava nei vari gruppi e associazioni.
l'universita'? Si ma te la paghi perche' sei donna e non ti serve, quindi le supplenze nelle varie classi e si , ci si faceva le ossa, sempre in classi diverse magari per pochi giorni.  poi i concorsi e finalmente il ruolo.
le compagnie che si incontravano la domenica , ciascun gruppo rigorosamente nel proprio angolo e le sale da ballo, solo al pomeriggio la sera non se ne parlava proprio.
fortunati? Si, sicuramente, pero' le cose non sono arrivate gratis: ci voleva impegno  nello studio. Potevi anche protestare, ma se lo facevi con una buona media non rischiavi l'anno.
il lavoro c'era, ma lo ottenevi se dimostravi di valere: i concorsi non erano acqua di rose, ci dovevi arrivare preparato.
Ci siamo comperati casa  ma abbiamo chiesto prestiti e fatto un mutuo, almeno noi che siamo partiti da zero.
Le differenze con oggi sono tante: il minor impegno dei ragazzi, forse gli abbiamo dato troppo, il lavoro difficile da trovare e da mantenere.
Noi pensavamo di poter cambiare il mondo, e qualcosa abbiamo anche fatto, le grandi battaglie sul divorzio e l'aborto, molto abbiamo perso, i diritti sul lavoro
 
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