In risposta al messaggio di Giovanni del 18/01/2024 alle 17:54:47Vero, in base a statistiche Terna, oltre iil 90% dell'energia prodotta in Norvegia è di fonte idroelettrica.
C'è anche che la Norvegia può sfruttare le sue numerosissime cascate e, quindi, energia elettrica a basso costo. Ed i prezzi dei carburanti lassù sono molto più alti che da noi. Giovanni
In risposta al messaggio di chorus del 18/01/2024 alle 16:52:47Personalissima opinione. Il dibattito si ripete più o meno simile alle varie scale. L'intervento di un senatore è più o meno simile a quello dei forumisti, e a livello internazionale vengono riportati gli stessi temi.
Scusa Dani, ma a quale dibattito fari riferimento: a quello di COL, a quello nazionale, a quello europeo o vi partecipano gli oltre 8 miliardi di abitanti del pianeta, o comunque i loro rappresentanti? Mi risulta che Cina e India siano un pò refrattari a questo problema e se li sommiamo fanno il 40% della popolazione mondiale, cinque volte quella europea.
In risposta al messaggio di dani1967 del 18/01/2024 alle 18:31:33Rispetto al resto del mondo l'Europa non sta facendo niente?
Personalissima opinione. Il dibattito si ripete più o meno simile alle varie scale. L'intervento di un senatore è più o meno simile a quello dei forumisti, e a livello internazionale vengono riportati gli stessi temi.Ovviamente la risposta deve essere globale ma come convincere altre nazioni se noi non facciamo niente? Ripeto, la risposta non può essere ah vabbe allora... ma se si hanno altre vie ... Al momento il pianeta si sta ficcanaso in una catastrofe.
In risposta al messaggio di chorus del 18/01/2024 alle 17:36:17Andando sul sito UNRAE si trovano tutti i dati che uno vuole anche alcuni della UE
Non conosco il dato di diffusione delle auto elettriche in Italia, tuttavia faccio notare quanto segue (fonte la solita e veloce wikipedia): Italia, abitanti 59,9 milioni, PIL procapite 34,4k$ Norvegia, abitanti 5,4 milioni,PIL procapite 82k$ Secondo te sono dati confrontabili, considerando i costi di un'auto elettrica? Tanto per fare un paragone, il Lazio ha più abitanti della Norvegia.
https://unrae.it/dati-statistic...
https://unrae.it/dati-statistic...
In risposta al messaggio di Giovanni del 18/01/2024 alle 17:54:47Bisogna dire anche che il consumo pro capite è più alto rispetto a quello dell'Italia.
C'è anche che la Norvegia può sfruttare le sue numerosissime cascate e, quindi, energia elettrica a basso costo. Ed i prezzi dei carburanti lassù sono molto più alti che da noi. Giovanni
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/01/2024 alle 19:51:12... ma il sole c'è solo alcune ore al giorno...
Bisogna dire anche che il consumo pro capite è più alto rispetto a quello dell'Italia. In Norvegia c'è l'idroelettrico e la percentuale delle FER sul mix energetico è tra i più elevati; in Italia, vista la latitudine, avremmo il Sole ma...
In risposta al messaggio di mapalib del 18/01/2024 alle 21:36:24Certo, come anche l'idroelettrico non è infinto... Tutte le FER hanno il solito problema comune dell'incostanza e non certezza di produzione.
... ma il sole c'è solo alcune ore al giorno...
In risposta al messaggio di chorus del 18/01/2024 alle 18:38:08Per quanto si faccia non è abbastanza. Le certificazioni sono una foglia di fico, che si possono migliorare un poco. Il problema è la coda di migliaia di macchine in tutte le tangenziali europee ogni mattina che buttano incessantemente tonnellate di CO2 in atmosfera. O i riscaldamenti. O il fatto che nella mia valle impediscano di costruire ferrovie che separino il traffico a lunga distanza da quello a breve.
Rispetto al resto del mondo l'Europa non sta facendo niente? Lasciamo per favore perdere le polemiche da social e le strumentalizzazioni politiche e parliamone con serenità. Cerca in rete l'acronimo ESG (enviroment, social,governance) e poi prova a chiedere a un amico imprenditore che si appresta a chiedere un finanziamento bancario senza essere ESG compliant, poi vedi cosa ti dice. Questo per dire che la finanza è estremamente sensibile alle tematiche ambientali, e se lo è la finanza...
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/01/2024 alle 08:19:12Dici bene sulla fila di auto.
Per quanto si faccia non è abbastanza. Le certificazioni sono una foglia di fico, che si possono migliorare un poco. Il problema è la coda di migliaia di macchine in tutte le tangenziali europee ogni mattina che buttanoincessantemente tonnellate di CO2 in atmosfera. O i riscaldamenti. O il fatto che nella mia valle impediscano di costruire ferrovie che separino il traffico a lunga distanza da quello a breve. Quando parlo di dibattito pubblico, io credo che sarebbe necessario che questo tema diventasse una preoccupazione pubblica importante. E di nuovo, che si vada a varie scale, sembra sempre che i problemi centrali siano altri. Basti pensare che per molti il problema è Greta antipatica e non i temi che propone.
In risposta al messaggio di chorus del 19/01/2024 alle 09:38:29Il numero dei km percorsi da questi mezzi è talmente basso da essere irrilevante nel computo dell'impatto complessivo.
Dici bene sulla fila di auto. Ma su un sito di camperisti queste cose non si possono scrivere: quasi un quinto dei camper circolanti fu immatricolato il secolo scorso e quasi tre quarti del parco circolante ha più di 15 anni.
In risposta al messaggio di mapalib del 19/01/2024 alle 10:28:41A me hanno insegnato che prima di parlare degli altri guardo in casa mia.
Il numero dei km percorsi da questi mezzi è talmente basso da essere irrilevante nel computo dell'impatto complessivo. Poi se vogliamo fare guerre di religione... Perche allora non parliamo anche delle centinaia di migliaia di moto e auto che circolano beatamente come Veicoli Storici?
In risposta al messaggio di mapalib del 19/01/2024 alle 10:28:41La vetustà influisce su altri parametri ambientali, può creare qualche morto in più, ma alla fine il bilancio dellaCO2 è quello.
Il numero dei km percorsi da questi mezzi è talmente basso da essere irrilevante nel computo dell'impatto complessivo. Poi se vogliamo fare guerre di religione... Perche allora non parliamo anche delle centinaia di migliaia di moto e auto che circolano beatamente come Veicoli Storici?
In risposta al messaggio di chorus del 19/01/2024 alle 10:43:59Allora facciamo chiudere il topic visto che nessuno ha un camper elettrico, o almeno credo...
A me hanno insegnato che prima di parlare degli altri guardo in casa mia.
In risposta al messaggio di mapalib del 19/01/2024 alle 10:53:04Il topic parla di ri-cambiamento climatico, e mi è parso di capire che ultimamente si stia puntando il dito su coloro che inquinano e soprattutto su coloro che non sono sufficientemente preoccupati (ma oserei dire terrorizzati) di questo fenomeno.
Allora facciamo chiudere il topic visto che nessuno ha un camper elettrico, o almeno credo...
In risposta al messaggio di chorus del 19/01/2024 alle 14:06:07Secondo me la risposta è no, per diversi motivi:
In questi giorni si leggono polemiche e strumentalizzazioni infinite sul provvedimento che limita la velocità a 30kmh nel comune di Bologna. Posto che questo provvedimento mi trova favorevolissimo e mi auguro che tutte le città e aree urbane italiane lo adottino, secondo voi la riduzione della velocità dei veicoli a motore termico riduce l'inquinamento?
In risposta al messaggio di il tornitore del 19/01/2024 alle 14:29:41Infatti, io mi auguro che i vari provvedimenti adottati (limitazione della velocità in ambito urbano, piste ciclabili che creano disagi agli automobilisti, ZTL, tolleranza zero contro la sosta selvaggia) disincentivino l'uso dell'auto privata nelle nostre città.
Secondo me la risposta è no, per diversi motivi: 1- L'impatto aerodinamico a 50 km/h, specie in città dove si sente meno il vento, non è tanto più alto rispetto all'impatto aerodinamico che si ha ai 30 km/h (chiaro chese si parla di trattore stradale cambia il discorso).. Non è come ridurre la velocità in autostrada dai 130 ai 110 km/h poichè il valore dell'impatto segue un andamento esponenziale. 2- Il motore termico ha un'efficienza maggiore a carichi medio-alti mentre a carichi bassi (velocità ridotta) perde di efficienza inoltre va in ulteriore crisi esempio i diesel con il FAP e anche richiedendo un maggior uso dell'SCR; infatti il motore termico, solitamente ha efficienze più alte o quasi il suo picco, su utilizza extraurbani (tangenziali 90-110 km/h) o in autostrada (riesce anche a lavorare a temperature consone per FAP etc)... Parlo di efficienza (ovvero il BSFC, Brake Specific Fuel Consumption, misurato in g di carburante /kWh, g/kWh ) non di consumo km/l. 3- Si può dire anche che, a livello di manutenzioni, si parla di carichi più gravosi e bisognerebbe valutare se è necessario anticipare il tagliando. Aspetto positivo: 1- Probabile leggera riduzione di usura degli pneumatici 2- Minor usura dei freni e quindi particolato derivante da esso Con questo nuovo limite al ribasso senza dubbio il divario tra elettrico e termico aumenta, ma a favore dell'elettrico in termini di emissioni ed efficienza. Parlo di elettrico non solo inteso come autoveicolo ma anche come bus elettrici, tram (trasporto pubblico elettrico in generale) Tale riduzione di velocità porta a maggior beneficio se tutti i veicoli fossero almeno full hybrid o meglio ancora elettrici... O l'apoteosi sarebbe usare mezzi pubblici elettrici lasciando a casa l'auto di proprietà.
I piani di Atm, Gtt e Tper Bologna per convertire le flotte all’elettrico - Il Sole 24 ORE
In risposta al messaggio di sergiozh del 19/01/2024 alle 15:24:02Io la vedo sotto un'altra chiave di lettura...
I 30 km/h servono sopratutto a - diminuire il rumore del traffico - diminuire il numero di incidenti e di feriti e di morti stradali