https://www.ortodacoltivare.it/...
) utilizzati in agricoltura. Io faccio personalmente questi "fermentati" che devono stare al chiuso per minimo 4 mesi fino ad arrivare all'anno e più.
https://www.indexmundi.com/map/...
https://ilfattoalimentare.it/pe...
https://www.greenstyle.it/pesti...
http://www.ansa.it/canale_salut...
https://www.corriere.it/salute/...
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In risposta al messaggio di poesiadAmore del 05/04/2019 alle 16:15:15Veramente gli articoli che ho postato non si riferiscono al tema pesticidi ma al tema alimentazione sana nel senso di che tipo di alimenti mangiamo: carne rossa o bianca, insaccati, formaggi, pesce, cereali, frutta, sale, zucchero, alcool, cose fritte, cose industriali...
Dunque se noi siamo quello che mangiamo dobbiamo mangiare più sano. Chi non può fare l'orto deve per forza prendere frutta e verdura in negozio. Si cerca di scegliere la più sana, km zero, biologica ma poi si deve fareuna scelta, mangiarla o non mangiarla. Dani dice che tra l'opzione mangiare frutta con veleno e non mangiarla predilige la seconda, Sergio dice che dobbiamo mangiare più frutta e verdura ( ossia lo dicono gli articoli riportati). E' la solita confusione, cosa fare quindi? Alla fine credo che la maggior parte di noi mangi facendosi il segno della croce perchè niente è ormai sano, tutto contaminato o inquinato. Ci sono campagne di sensibilizzazione all'uso di prodotti naturali ma d'altra parte non abbiamo l'attenzione a non usare veleni che, se da un lato ci permettono di avere bei prodotti dal punto di vista estetico, dall'altro ci avvelenano. Però io che fermento frutta e verdura ho notato che aggiungendo pochi elementi, acqua e zucchero o miele si riescono ad ottenere dei risultati che sono benefici per noi e per la natura, microrganismi benefici che vincono su quelli patologici. Allora mi viene da fare una riflessione: forse siamo noi che non abbiamo più fiducia in cio che ci circonda e in noi stessi, nella nostra capacità di produrre e nell'effetto benefico della frutta e verdura. Siamo proprio certi che è meglio evitare di mangiare piuttosto che mangiare con quel veleno che, purtroppo, ci ostiniamo a mettere? ( e non parlo tanto di noi piccoli coltivatori della domenica ma della produzione industriale) Tante volte siamo succubi di quello che ci viene propinato senza pensare che forse, almeno chi ha un po' più di tempo a disposizione, è possibile ricominciare a farsi in casa alcuni semplici prodotti che può essere il pane,la pasta, l'orto per chi ha lo spazio anche un terrazzo a volte è sufficiente. Non è così che si risolve il problema perchè ci vuole una legge che intervenga in modo diretto ma può essere un inizio.
In risposta al messaggio di ezio59 del 04/04/2019 alle 22:29:13Veramente sono stato drastico già più di vent'anni fa, dopo aver scoperto come "lavorano" i pesticidi ed ho eliminato completamente tutta la frutta dalla mia alimentazione.
Hai ragione, ma sei un po' drastico. Ci sono mele e mele, quelle che hanno più problemi di conservazioni sono le stark. Peggio è per le pere. Gran parte della conservazione è riservata alla catena del freddo e in partead aiuti chimici. Tuttavia, non è che scartando le mele dall'alimentazione si risolve il problema. Questo rimane più o meno per tutto quello che ingeriamo. Quindi, cosa fare? L'unica cosa sarebbe ritornare allo sfruttamento della natura prima dell'avvento del consumismo, ma allora morivano più giovani per altre cose.
In risposta al messaggio di dani1967 del 05/04/2019 alle 18:57:58Un po' OT:
Direi che è tutto condivisibile salvo la questione CO2.
In risposta al messaggio di dani1967 del 05/04/2019 alle 18:57:58
Direi che è tutto condivisibile salvo la questione CO2.
In risposta al messaggio di Giovanni del 05/04/2019 alle 19:17:26
Hai scritto: Direi che è tutto condivisibile salvo la questione CO2. Probabilmente ti riferisci al mio intervento perché mi pare d'esser stato l'unico a parlarne. Per tutto vale il detto il troppo stroppia. In misura umana, la CO2 è un ottimo concime naturale; senza di essa le coltivazioni sarebbero compromesse. Giovanni
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"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di Giovanni del 05/04/2019 alle 18:43:43
Ho qualche dubbio su alcune affermazioni, ovviamente sono mie impressioni. Intanto, la frutta del supermercato di catene europee è più sicura della frutta presa dal contadino (a km zero, come si dice), dal fruttivendoloo dal negozio bio. Le grandi catene controllano giornalmente la loro frutta, come tantissimi altri prodotti sugli scaffali, perché uno s******amento comporterebbe un danno irreparabile a tutta la catena. Per esempio, quelli che hanno il banco del pesce fresco, dopo mezzogiorno buttano l'invenduto, in qualsiasi condizione, e lo rimpiazzano con pesce fresco. Non possono rischiare. Chi si ricorda la questione del latte belga contaminato del 2000 che coinvolse involontariamente la Kraft, ebbene questa grande azienda ancora ne sopporta le conseguenze. Ci sono interessi a che non si migliori i prodotti: per esempio gli Ogm che sarebbero la soluzione a molti parassiti viene ostacolata, probabilmente se la gente fosse informata veramente, il mondo bio, la truffa del bio, finirebbe subito. Forse pochi sanno, per esempio, che anche la natura, per proteggersi, genera veleni; la mela, per esempio, non trattata con alcun veleno, ha molto, ma molto veleno nell'incavo del gambo (non so come si chiama) e questo c'è sia nel normale che nel bio. Le colture industriali sono gestite da persone specializzate che sanno quando e come dare pesticidi; i privati che coltivano l'orto od il campetto bio, fanno molto ad occhio; per di più gli eventuali ed improbabili controlli sui prodotti biologici sapete da chi sono effettuati: dalla loro associazione! Ed ogni tanto ci scappa lo scandaletto! Coltivare l'orto sul davanzale in città: pessima soluzione! Tutto lo smog e quello che contiene viene assorbito dalle pianticelle, cosa che non avviene nel prodotto venduto al supermercato di una grande catena. Il problema è, come già detto, che siamo troppi miliardi e, oggi, tutti mangiano fino all'opulenza, all'obesità; se vogliamo mangiare tutti dobbiamo coltivare per tutti, i frutti della terra non nascono spontaneamente per tutti, bisogna lavorarci sopra e parecchio. Su questo, per fortuna, ci dà una mano la CO2 che tutti aborriamo ma che, invece, ci aiuta a mangiare. Giovanni
In risposta al messaggio di ezio59 del 05/04/2019 alle 19:26:02Stando un pò più attenti a ciò che ingurgitiamo non ci salverà, però ci aiuta a difenderci meglio.
Vedo con piacere che la maggior parte è consapevole del problema che al giorno d'oggi un alimentazione sana è un utopia. Si può mangiare più o meno bene scegliendo gli alimenti, ma finisce li.
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 05/04/2019 alle 20:40:09
Stando un pò più attenti a ciò che ingurgitiamo non ci salverà, però ci aiuta a difenderci meglio.
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