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marcoalderotti
marcoalderotti
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01/10/2006 9436
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Inserito il 06/01/2019 alle: 19:41:18
In risposta al messaggio di ik6Amo del 06/01/2019 alle 12:56:57

Un insegnate di qualsiasi tipo, dalla scuola materna all'università, se ricorre alla violenza per far rispettare la disciplina o comunque farsi sentire, NON SA FARE IL SUO MESTIERE e quindi dovrebbe esser rimosso dall'incarico.
La stessa cosa vale per quegli insegnanti  che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Abbiamo a che fare con chi, dopo aver opportunamente studiato è mandato a formare il nostri figli (per me ormai i nipoti) e che dovrebbe riuscire, PER SUO LAVORO, a formare i ragazzi. Questo non solo nella specifica materia d'insegnamento, ma NELLA VITA! Purtroppo disponiamo di una classe insegnante dove gli elementi effettivamente validi sono pochissimi. E' molto più facile infliggere punizioni pesanti, caricare gli alunni di compiti a casa, costringerli ad imparare a memoria, piuttosto che interessarli validamente alla materia in maniera da portarli ad uno studio volontario, e non obbligato. Sono cresciuto in una scuola dove le bacchettate (con bacchetta pesante di legno, quindi simili a bastonate) sulle mani erano il minimo della punizione, dove ti mettevano il cappello con le orecchie d'asino (non è una leggenda) oppure ti facevano inginocchiare per una o più ore dietro alla lavagna. Oggi le cose sono diverse. Se un insegnante dovesse comportarsi come si faceva negli anni 50-60, verrebbe posto a vedere il sole a scacchi.  Dall'altro lato, però, assistiamo anche ad un sistema di famiglia troppo permissivo, che consente l'indisciplina, che dà SEMPRE ragione al figlio, anche quando ha evidente torto. L'estremo di questi comportamenti si traduce addirittura in violenza diretta verso un insegnante che ha messo un voto non gradito. Le cosa andrebbero ridimensionate. In famiglia si dovrebbe formare i figli insegnando la disciplina e l'obbedienza utilizzando  anche, se necessario, cure manuali tali da far capire la punizione. La sculacciata, ad es., va  benissimo. A scuola, chi è preposto a questo delicato compito, dovrebbe  interessare i ragazzi in modo da indurli a studiare la materia non perchè è un obbligo, ma perchè diventa conoscenza, sete di sapere, piacere. Altro grosso compito dell'insegnante, a qualsiasi livello, dovrebbe essere quello di fare il maestro di vita dei propri alunni.  Per fare questo però, bisognerebbe riformare la scuola. Il 68 ha già portato grosse modifiche in tal senso; oggi sarebbe ora di pensare ad una nuova e VERA riforma.  
...
"La stessa cosa vale per quegli insegnanti  che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. "
Hai Hai...
sei insegnante ?
Sai quanti insegnanti conosco che,per non avere problemi con i genitori ( che applicano il tuo modo di vedere) danno 7/8 a tutti e che vengono  chiamati un " bravi insegnanti ?"
IO stesso ho consigliato dei giovani colleghi ad alzare i voti,quando ci sono troppi 5  e sai perche' ?
Perche' la massa della gente,di fronte agli insuccessi dei propri figli,da la colpa all'insegnante,facilissimo da dirsi .
IL livello della sufficienza,in questi ultimi anni,è sceso talmente da essere paurosamente basso..
Nonostante cio' troviamo una marea di genitori che comprano oggetti costosi ai figli non per gratificarli a scuola ma per renderli felici,indipendentemente dai voti in pagella e addirittura poco prima di vedere i voti finali
I ragazzi,questo lo sanno,lo sentono e studiano sempre meno e sai perche'?
Perche' sanno che i loro genitori sono pronti a dare la colpa alla scuola e non alla mancanza di voglia dei propri figli derivata dalla scarsa importanza che in famiglia si da  al sistema scolastico a all'assoluta convinzione di fare il possibile per i figli. ( ma senza durar fatica )
Studiare è tremendamente faticoso...e pure seguire i figli a scuola lo è altrettanto...
I ragazzi di oggi non hanno voglia di durare fatica...hanno solo voglia di fare cio che gli fa piacere,telefonino,selfie ecc...
Tanto i genitori danno colpa alla scuola...
Detto questo non credo che alcuni casi di violenza sui ragazzi a scuola mostrino una situazione generalizzata,ma sono il segno dell'impotenza, da parte della nuova classe docenti,nell 'educare dei ragazzi sempre piu' maleducati...
E SMETTETELA DI DARE SEMPRE LA COLPA ALLA SCUOLA...
Marco alderotti

Modificato da marcoalderotti il 06/01/2019 alle 19:43:27
sergiozh
sergiozh
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Inserito il 06/01/2019 alle: 19:52:29
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/01/2019 alle 19:41:18

La stessa cosa vale per quegli insegnanti  che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Hai Hai... sei insegnante ? Sai quanti insegnanti conosco che,per non avere problemi con i genitori ( che applicano
il tuo modo di vedere) danno 7/8 a tutti e che vengono  chiamati un bravi insegnanti ? IO stesso ho consigliato dei giovani colleghi ad alzare i voti,quando ci sono troppi 5  e sai perche' ? Perche' la massa della gente,di fronte agli insuccessi dei propri figli,da la colpa all'insegnante,facilissimo da dirsi . IL livello della sufficienza,in questi ultimi anni,è sceso talmente da essere paurosamente basso.. Nonostante cio' troviamo una marea di genitori che comprano oggetti costosi ai figli non per gratificarli a scuola ma per renderli felici,indipendentemente dai voti in pagella e addirittura poco prima di vedere i voti finali I ragazzi,questo lo sanno,lo sentono e studiano sempre meno e sai perche'? Perche' sanno che i loro genitori sono pronti a dare la colpa alla scuola e non alla mancanza di voglia dei propri figli derivata dalla scarsa importanza che in famiglia si da  al sistema scolastico a all'assoluta convinzione di fare il possibile per i figli. ( ma senza durar fatica ) Studiare è tremendamente faticoso...e pure seguire i figli a scuola lo è altrettanto... I ragazzi di oggi non hanno voglia di durare fatica...hanno solo voglia di fare cio che gli fa piacere,telefonino,selfie ecc... Tanto i genitori danno colpa alla scuola... Detto questo non credo che alcuni casi di violenza sui ragazzi a scuola mostrino una situazione generalizzata,ma sono il segno dell'impotenza, da parte della nuova classe docenti,nell 'educare dei ragazzi sempre piu' maleducati... E SMETTETELA DI DARE SEMPRE LA COLPA ALLA SCUOLA...
...
Parlare di bimbi maleducati all'asilo non so quanto sia vero.

i maestri implicati in maltrattamenti all'asilo per quel che emerge dai media non sono maestri di nuova generazione ma maestri che lavorano da decenni.

la colpa della scuola e' di non sapere togliere le mele marce dal cesto, esattamente come la colpa della chiesa e' di non togliere i preti pedofili dalla chiesa.

le colpe dirette dei maltrattamenti sono solo di chi maltratta mentre quelle indirette della scuola che non vigila a sufficienza.

Modificato da sergiozh il 06/01/2019 alle 19:54:53
22
Roberto66
Roberto66
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19/10/2003 22555
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Inserito il 06/01/2019 alle: 19:56:27
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/01/2019 alle 19:41:18

La stessa cosa vale per quegli insegnanti  che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Hai Hai... sei insegnante ? Sai quanti insegnanti conosco che,per non avere problemi con i genitori ( che applicano
il tuo modo di vedere) danno 7/8 a tutti e che vengono  chiamati un bravi insegnanti ? IO stesso ho consigliato dei giovani colleghi ad alzare i voti,quando ci sono troppi 5  e sai perche' ? Perche' la massa della gente,di fronte agli insuccessi dei propri figli,da la colpa all'insegnante,facilissimo da dirsi . IL livello della sufficienza,in questi ultimi anni,è sceso talmente da essere paurosamente basso.. Nonostante cio' troviamo una marea di genitori che comprano oggetti costosi ai figli non per gratificarli a scuola ma per renderli felici,indipendentemente dai voti in pagella e addirittura poco prima di vedere i voti finali I ragazzi,questo lo sanno,lo sentono e studiano sempre meno e sai perche'? Perche' sanno che i loro genitori sono pronti a dare la colpa alla scuola e non alla mancanza di voglia dei propri figli derivata dalla scarsa importanza che in famiglia si da  al sistema scolastico a all'assoluta convinzione di fare il possibile per i figli. ( ma senza durar fatica ) Studiare è tremendamente faticoso...e pure seguire i figli a scuola lo è altrettanto... I ragazzi di oggi non hanno voglia di durare fatica...hanno solo voglia di fare cio che gli fa piacere,telefonino,selfie ecc... Tanto i genitori danno colpa alla scuola... Detto questo non credo che alcuni casi di violenza sui ragazzi a scuola mostrino una situazione generalizzata,ma sono il segno dell'impotenza, da parte della nuova classe docenti,nell 'educare dei ragazzi sempre piu' maleducati... E SMETTETELA DI DARE SEMPRE LA COLPA ALLA SCUOLA...
...
Sono d'accordo con te , se un ragazzo ha voglia di studiare puo' riuscire a farlo senza se e ma.
Ho la fortuna di avere una figlia che si impegna , mia moglie la segue molto perchè oggi la scuola e' molto piu' faticosa ed esigente  rispetto ai miei tempi.
E' capitato ovviamente durante il percorso di avere a che fare con professori  che non fossero all' altezza o che fossero decisamente fuori dalle righe ma sono in minoranza.
E' molto importante che i genitori colloquino con gli stessi perchè a volte possono esserci delle incomprensioni , a noi e' capitato per la condotta , un voto basso .
Abbiamo chiesto spiegazioni e ci e' stato detto che oggi la valutazione non la si fa solo sul comportamento (educazione n.d.r) ma anche su come si interagisce alle lezioni.
Nessun dramma o sceneggiata ma abbiamo concordato con i professori che da parte nostra siamo disponibili a dare il nostro contributo spronando la ragazza ma contemporaneamente abbiamo esortato loro a squillare i campanelli di allarme per tempo e non a giochi fatti.
Hanno riconosciuto ed incassato l' appunto  e a seguire tutto e' andato per il meglio.
Alcuni genitori non sono mai andati ai colloqui e penso che questo per un professore sia frustrante e demotivante.
route

Modificato da Roberto66 il 06/01/2019 alle 19:57:48
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marcoalderotti
marcoalderotti
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01/10/2006 9436
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Inserito il 07/01/2019 alle: 07:57:16
Be... mi piacerebbe sapere cose si intende per interagire alle lezioni.
Il che detto da un insegnante potrebbe suonare come " ma lui che lavoro fa ?"
Si, anche se in teoria quanto affermo non è vero,in pratica i metodi valutativi variano da scuola a scuola e anche da consiglio a consiglio. Personalmente,per come valuto io,se un ragazzo\a non interagisce a lezione,non alza la mano,non interviene,non si offre volontario ma quando viene verificato  sa tutto,non perde proprio niente. Viviamo in un mondo pieno di ragazzi che fanno di tutto per essere notati,spesso a sproposito..
Ben vengano coloro che stanno zitti,buoni,ma al momento opportuno si mostrano ben preparati.
Per quanto riguarda il fatto che alcuni genitori non vengano mai ai colloqui,be...
FATTI LORO... spesso ne vediamo la conseguenza sui propri figli
Da insegnante di materia collocata in classe C  e quindi dopo italiano matematica,poi tecnologia e lingue,la mia materia è tra le piu' gradite ai ragazzi e le mie gratificazioni le raccolgo dal modo in cui partecipano alle mie lezioni e da come aspettano che arrivi in classe,non certamente dal posto in classifica  che i loro genitori danno alla mia materia : Musica
Chi fa la graduatoria delle materie,poi la fa anche con le persone e nella vita di tutti i giorni,non rendendosi conto che anche egli stesso sara' messo in graduatoria dai suoi simili,ritrovandosi a occupare un posto che non ritiene di meritare...
Concordo pienamente sul fatto che ci siano insegnanti che dovrebbero fare un altro mestiere. purtroppo,ultimamente,queste persone sono in aumento....

 
Marco alderotti
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ik6Amo
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Inserito il 07/01/2019 alle: 10:23:12
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/01/2019 alle 19:41:18

La stessa cosa vale per quegli insegnanti  che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Hai Hai... sei insegnante ? Sai quanti insegnanti conosco che,per non avere problemi con i genitori ( che applicano
il tuo modo di vedere) danno 7/8 a tutti e che vengono  chiamati un bravi insegnanti ? IO stesso ho consigliato dei giovani colleghi ad alzare i voti,quando ci sono troppi 5  e sai perche' ? Perche' la massa della gente,di fronte agli insuccessi dei propri figli,da la colpa all'insegnante,facilissimo da dirsi . IL livello della sufficienza,in questi ultimi anni,è sceso talmente da essere paurosamente basso.. Nonostante cio' troviamo una marea di genitori che comprano oggetti costosi ai figli non per gratificarli a scuola ma per renderli felici,indipendentemente dai voti in pagella e addirittura poco prima di vedere i voti finali I ragazzi,questo lo sanno,lo sentono e studiano sempre meno e sai perche'? Perche' sanno che i loro genitori sono pronti a dare la colpa alla scuola e non alla mancanza di voglia dei propri figli derivata dalla scarsa importanza che in famiglia si da  al sistema scolastico a all'assoluta convinzione di fare il possibile per i figli. ( ma senza durar fatica ) Studiare è tremendamente faticoso...e pure seguire i figli a scuola lo è altrettanto... I ragazzi di oggi non hanno voglia di durare fatica...hanno solo voglia di fare cio che gli fa piacere,telefonino,selfie ecc... Tanto i genitori danno colpa alla scuola... Detto questo non credo che alcuni casi di violenza sui ragazzi a scuola mostrino una situazione generalizzata,ma sono il segno dell'impotenza, da parte della nuova classe docenti,nell 'educare dei ragazzi sempre piu' maleducati... E SMETTETELA DI DARE SEMPRE LA COLPA ALLA SCUOLA...
...
Naturalmente non sono insegnante. Purtroppo ho avuto a che fare con una scuola di tipo dittatoriale, nella quale l'insegnante era il mammasantissima della situazione e decideva sulla vita e la morte dei propri alunni (naturalmente dal punto di vista scolastico).

Ho lasciato la scuola (studi tecnici) a 18 anni, senza essermi diplomato e sono andato a lavorare in un'azienda pubblico-privata. Successivamente ho deciso di riprendere gli studi ed ho preso un diploma da ragioniere. Mi sono reso conto in questo lasso di tempo che non ero io a non aver voglia di studiare, ma gli insegnanti a togliermi la voglia.
La vita mi ha dimostrato tutto questo. Tutti gli studi che ho intrapreso fino ad oggi (elettronica, radiotecnica  ed elettrotecnica in primis; diritto privato, pubblico e commerciale con  quanto collegato; informatica, con conoscenza di sistemi operativi, oltre a buona conoscenza hardware; fisica a livello base; approfondimento sul principio di funzionamento di ogni cosa che utilizzo o che mi serve per lavorare ecc.) mi hanno dimostrato quanto ho affermato sopra.
La mia vita è stata un susseguirsi di  appassionanti studi nelle varie materie e sono sempre stato AUTODIDATTA, prelevando le informazioni da tutte le possibili fonti, sia libri di testo che riviste specializzate ed in ultimo, più recente, la rete.
Esistono naturalmente buoni insegnanti e non sono quelli che "gonfiano" i voti dei propri alunni ma quelli che riescono a farli appassionare alla materia.
Penso che nella scuola debba essere basilare non solo i voto che l'insegnante dà all'alunno, ma anche e soprattutto il voto che l'ALUNNO DA' ALL'INSEGNANTE. Solo in questo modo si riuscirebbe a valutare la bravura di un docente.

Il gradimento degli allievi verso un professore è e dovrebbe essere basilare, per poter continuare l'attività di insegnamento.
Come già detto, il "68" ha variato molto nella scuola, ma oggi c'è bisogno di una nuova riforma, che introduca parametri diversi, adeguati ai tempi.

Certo, anche fra gli alunni le mele marce ci sono; sta alla bravura dell'insegnante cercare di correggere tali comportamenti ed evitare che diventino contagiosi per la maggior parte della classe.
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!

Modificato da ik6Amo il 07/01/2019 alle 10:25:09
19
marcoalderotti
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01/10/2006 9436
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Inserito il 07/01/2019 alle: 19:43:03
In risposta al messaggio di ik6Amo del 07/01/2019 alle 10:23:12

Naturalmente non sono insegnante. Purtroppo ho avuto a che fare con una scuola di tipo dittatoriale, nella quale l'insegnante era il mammasantissima della situazione e decideva sulla vita e la morte dei propri alunni (naturalmente
dal punto di vista scolastico). Ho lasciato la scuola (studi tecnici) a 18 anni, senza essermi diplomato e sono andato a lavorare in un'azienda pubblico-privata. Successivamente ho deciso di riprendere gli studi ed ho preso un diploma da ragioniere. Mi sono reso conto in questo lasso di tempo che non ero io a non aver voglia di studiare, ma gli insegnanti a togliermi la voglia. La vita mi ha dimostrato tutto questo. Tutti gli studi che ho intrapreso fino ad oggi (elettronica, radiotecnica  ed elettrotecnica in primis; diritto privato, pubblico e commerciale con  quanto collegato; informatica, con conoscenza di sistemi operativi, oltre a buona conoscenza hardware; fisica a livello base; approfondimento sul principio di funzionamento di ogni cosa che utilizzo o che mi serve per lavorare ecc.) mi hanno dimostrato quanto ho affermato sopra. La mia vita è stata un susseguirsi di  appassionanti studi nelle varie materie e sono sempre stato AUTODIDATTA, prelevando le informazioni da tutte le possibili fonti, sia libri di testo che riviste specializzate ed in ultimo, più recente, la rete. Esistono naturalmente buoni insegnanti e non sono quelli che gonfiano i voti dei propri alunni ma quelli che riescono a farli appassionare alla materia. Penso che nella scuola debba essere basilare non solo i voto che l'insegnante dà all'alunno, ma anche e soprattutto il voto che l'ALUNNO DA' ALL'INSEGNANTE. Solo in questo modo si riuscirebbe a valutare la bravura di un docente. Il gradimento degli allievi verso un professore è e dovrebbe essere basilare, per poter continuare l'attività di insegnamento. Come già detto, il 68 ha variato molto nella scuola, ma oggi c'è bisogno di una nuova riforma, che introduca parametri diversi, adeguati ai tempi. Certo, anche fra gli alunni le mele marce ci sono; sta alla bravura dell'insegnante cercare di correggere tali comportamenti ed evitare che diventino contagiosi per la maggior parte della classe.
...
IL mammasantissima a cui ti riferisci era alle elementari ?
Perche' alle medie,qualsiasi risultato quadrimestrale o finale è frutto della votazione di dieci insegnanti e posso assicurarti che in quel momento il mio voto ( di insegnante di terza categoria) vale esattamente come quello dell'insegnante mammasantissima.
Pure la media finale è il risultato matematico dei voti dati alle singole discipline,quindi decisamente inesistente la classica frase
" a scuola ce l'hanno con mio figlio" perche' la maggioranza dei componenti del consiglio di classe ce l'ha con un ragazzo,vuol dire che questo rompe e pure tanto...
Sono pienamente d'accordo  che l'insegnante deve saperti " vendere  bene " la propria materia affascinandoti,sia con i contenuti che sul metodo,cosa questa non molto comune da trovare.
Sul voto che i ragazzi dovrebbero dare agli insegnanti ho dei dubbi...
Hai presente il voto che la massa da ai programmi televisivi, con i propri gusti e della risposta che le televisioni danno ? : Programmi con con un  basso grado  di qualita'...
Ecco,il voto che i ragazzi darebbero ai professori,potrebbe risentire di un effetto simile.  E' risaputo che la massa ( in questo caso la maggioranza) ha un livello qualitativo basso,sia critico che culturale....
Io poi ho l'esperienza di un insegnante che lavora con me,richiamato diverse volte dal dirigente,poi mandato davanti a una commissione ed è stato dichiarato abile e sai perche'?
Perche' i genitori hanno paura a mettere per scritto certe cose e il singolo parere del dirigente non basta per farlo cacciare...


 
Marco alderotti
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31231
Rispondi Abuso
Inserito il 07/01/2019 alle: 22:54:41

https://www.vaudfamille.ch/N389...


https://www.letemps.ch/opinions...


https://www.migrosmagazine.ch/l...


https://www.20min.ch/ro/news/va...


Per capirsi, certi problemi, magari in forma diversa, non hanno nazionalità

Detto questo ma ragazzi che state a dire ? Questi fenomeni sono diffusi sopratutto nei NIDI e alle MATERNE, con bimbi che a malapena sanno parlare ! Ma che ci azzecca con i ragazzi che educa/subisce Marcoaldreotti ?
Ma davvero, ma davvero educate un bimbo di TRE anni a ceffoni ? Ma davvero la pensate così ? La sberla ci può stare per l'adolescente strafottente, ma sotto, se non sai fare il genitore e tuo figlio non ti obbedisce, sono azzi tui, ma non lo prendi a sberle.
Al limite ottieni di addestrare il bimbo, cosa diversa dall'educare, lo educhi alla violenza come metodo accettabile di regolazione dei rapporti umani.
A scuola la violenza dovrebbe essere consentita solo per placare le risse tra studenti e per difesa personale. E' gravissimo invece che strumenti come la sospensione e bocciatura siano sempre più rari.
Inoltre il fatto che i vostri genitori/nonni vi prendessero a sberle non è un buon motivo per prendere a sberle i vostri figli/nipoti.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
19
marcoalderotti
marcoalderotti
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01/10/2006 9436
Rispondi Abuso
Inserito il 08/01/2019 alle: 06:50:27
Concordo che la mia fascia di eta' sia diversa da quella citata all'inizio,ma l'educazione è gia nel pieno del suo sviluppo dai 3 ai 6 anni.
I ceffoni non servono ne a 3 ne a 13 anni,ma i paletti fermi e regole ben definite devono esserci fin da subito
Proprio come si fa con i cani....
Purtroppo i genitori non li mettono piu' ,questi paletti,ne a tre anni ,ne a tredici..
Marco alderotti
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31231
Rispondi Abuso
Inserito il 08/01/2019 alle: 08:35:40
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 08/01/2019 alle 06:50:27

Concordo che la mia fascia di eta' sia diversa da quella citata all'inizio,ma l'educazione è gia nel pieno del suo sviluppo dai 3 ai 6 anni. I ceffoni non servono ne a 3 ne a 13 anni,ma i paletti fermi e regole ben definite
devono esserci fin da subito Proprio come si fa con i cani.... Purtroppo i genitori non li mettono piu' ,questi paletti,ne a tre anni ,ne a tredici..
...
Condivido in pieno non vedo la violenza come metodo educativo. Avevo detto ci può stare ma per quel che mi riguarda è comunque una sconfitta. Mai e poi mai a scuola.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
ik6Amo
ik6Amo
-
Rispondi Abuso
Inserito il 08/01/2019 alle: 08:47:30
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 08/01/2019 alle 06:50:27

Concordo che la mia fascia di eta' sia diversa da quella citata all'inizio,ma l'educazione è gia nel pieno del suo sviluppo dai 3 ai 6 anni. I ceffoni non servono ne a 3 ne a 13 anni,ma i paletti fermi e regole ben definite
devono esserci fin da subito Proprio come si fa con i cani.... Purtroppo i genitori non li mettono piu' ,questi paletti,ne a tre anni ,ne a tredici..
...
Perfettamente d'accordo con te, riguardo la poca educazione e soprattutto la grande permissività che oggi si concede ai figli in famiglia. I giovani d'oggi non conoscono il termine "rinuncia" e non sanno applicarlo. Dover rinunciare ad una cosa per loro è quasi come dover rinunciare alla vita.

La mia scuola? Quando la frequentavo io e parlo delle elementari, medie e superiori, la valutazione si dava a trimestri e quello che diceva l'insegnante era assolutamente incontestabile. Ma io ho studiato fino alla primavera del 1968, dall'estate di quell'anno ho iniziato a lavorare. Poi la scuola, grazie appunto a tutte le manifestazioni studentesche di quegli anni è cambiata. Oggi  per quello che conosco, proveniente dai miei figli e dai miei nipoti, è molto più democratica e permissiva di allora; in alcune cose forse si esagera in permissività, in altre invece ci sono pesanti carenze, residui addirittura del pre 68.
Gli episodi di cui si parla fanno capo a scuole materne. La cronaca riporta casi frequenti di violenza verso i bambini. Quelle violenze lasciano un segno indelebile nel carattere e nei comportamenti personali.
E' questa un'altra cosa sbagliata della scuola di oggi. Più l'insegnante ha a che fare con individui giovani, maggiormente deve essere specializzato nel trattarli.
Insegnare non significa solo esporre la propria materia significa, come ho già detto, interessare gli alunni e soprattutto fare il MAESTRO DI VITA.
Il primo rapporto che i nostri figli o nipoti hanno con il mondo esterno è quello scolastico o, a seconda dell'età, con il nido o l'asilo. Questo contatto forma il carattere e lo abitua ad avere a che fare con gli altri. Degradare questi momenti significa avere successivamente un adulto che forse avrà paura del mondo esterno e che avrà grosse difficoltà ad inserirsi vantaggiosamente nella vita.
 
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!
sergiozh
sergiozh
-
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Inserito il 08/01/2019 alle: 10:13:31
La telenovela continua.

http://www.ansa.it/sito/notizie...



che potranno mai fare di terribile dei bimbetti di 3-5 anni ?
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31231
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Inserito il 08/01/2019 alle: 12:11:11
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 07/01/2019 alle 19:43:03

IL mammasantissima a cui ti riferisci era alle elementari ? Perche' alle medie,qualsiasi risultato quadrimestrale o finale è frutto della votazione di dieci insegnanti e posso assicurarti che in quel momento il mio voto
( di insegnante di terza categoria) vale esattamente come quello dell'insegnante mammasantissima. Pure la media finale è il risultato matematico dei voti dati alle singole discipline,quindi decisamente inesistente la classica frase a scuola ce l'hanno con mio figlio perche' la maggioranza dei componenti del consiglio di classe ce l'ha con un ragazzo,vuol dire che questo rompe e pure tanto... Sono pienamente d'accordo  che l'insegnante deve saperti vendere  bene la propria materia affascinandoti,sia con i contenuti che sul metodo,cosa questa non molto comune da trovare. Sul voto che i ragazzi dovrebbero dare agli insegnanti ho dei dubbi... Hai presente il voto che la massa da ai programmi televisivi, con i propri gusti e della risposta che le televisioni danno ? : Programmi con con un  basso grado  di qualita'... Ecco,il voto che i ragazzi darebbero ai professori,potrebbe risentire di un effetto simile.  E' risaputo che la massa ( in questo caso la maggioranza) ha un livello qualitativo basso,sia critico che culturale.... Io poi ho l'esperienza di un insegnante che lavora con me,richiamato diverse volte dal dirigente,poi mandato davanti a una commissione ed è stato dichiarato abile e sai perche'? Perche' i genitori hanno paura a mettere per scritto certe cose e il singolo parere del dirigente non basta per farlo cacciare...  
...
Come in ogni posto di lavoro e attività umana ci sono lati lodevoli e lati "oscuri" delle professioni, questo vale anche per l'insegnamento.
Nel mondo non scolastico, se l'uditorio non ha imparato quanto richiesto, si cambia formatore. A scuola può accadere, o accadeva, che la maggior parte dei formati vengano bocciati.
Inquadriamo la vicenda, in quanto mi è capitata più volte, sopratutto alle superiori e all'università. Quando un docente si sentiva in qualche modo sminuito o "voleva qualche cosa", usava strumentalmente gli studenti, attraverso una  inusitata severità, per ottenerla, come arma di ricatto.
Ricordo benissimo un docente che per un anno non fece passare a nessuno un esame in quanto mancava una cosa che lui voleva, e poi magicamente fece passare tutti.
Ma banalmente l'inusitata severità è uno strumento per "prenotare" il tempo libero dei ragazzi, allorquando tutti i docenti vorrebbero che i ragazzi usassero il loro tempo libero per la LORO materia. Non so come sia oggi ai quei livelli scolastici, ma ai miei tempi ai docenti non interessava per nulla che esistessero altre materie oltre alla loro. Peraltro io ritengo sempre di più che la maggior parte dell'intervento formativo dovrebbe avvenire nei banchi scolastici, e a casa ci dovrebbe essere solo un affinamento, cosa che avviene ovunque al mondo dove gli studenti dopo scuola possono anche permettersi un lavoro senza compromettere i risultati, cosa impensabili sopratutto nelle nostre migliori scuole, dove buona scuola=tanti compiti.
Non credo che questo dipenda genericamente dai professori, ma da una cultura complessiva della nostra scuola, dai programmi, dall'organizzazione scolastica generale, ma come ingrediente anche una buona resistenza al cambiamento da parte di almeno una porzione consistente del corpo insegnante c'è.
Ritengo tuttavia che ci sia da parte nostra un forte pregiudizio, in gran parte legato alla cattiva esperienza che abbiamo avuto da giovani a scuola. Non fraintendermi, io sono andato sempre benino a scuola (e decisamente bene all'università), ma il mondo scolastico non mi ha lasciato un bel ricordo; tuttavia da quello che comincio a vedere il sistema mi sembra decisamente migliore, alla faccia del decadimento progressivo dell'umanità..
PS. La tua materia è una delle più bistrattate, e difatti mio figlio fa musica in una associazione peraltro costituita da musicisti che fanno anche gli insegnanti, che sono decisamente bravi quando possono agire fuori da canoni scolastici.
 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 08/01/2019 alle 12:16:47
sergiozh
sergiozh
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Rispondi Abuso
Inserito il 10/01/2019 alle: 14:12:16
Provvedimenti nei confronti delle maestre (che come scrissi in passato non sono ragazze giovani ma donne mature). Chi maltratta e' spesso in la con gli anni.

http://www.ansa.it/sito/notizie...

sergiozh
sergiozh
-
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2019 alle: 10:24:19
Ora anche maltrattamenti su bimbi disabili.

http://www.ansa.it/sito/notizie...



mah.
19
Rascal
Rascal
13/09/2006 5693
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2019 alle: 12:49:47
Quando ero piccolo mia madre in certe occasioni col battipanni mi menava sulle gambe, non sono storpio ne ho segni sulle gambe diciamo che era un gesto per lo più simbolico però io lo temevo parecchio al punto di convincermi a modificare i miei comportamenti. Ora che sono adulto meglio comprendo che aveva ragione di marachelle ne combinavo parecchie, ne ricordo una di aver rotto durante il gioco il vetro di un vicino. Oggi cosa accade, spesso i bambini quando richiamati non danno retta quindi che deve fare l'adulto per farsi capire o per terminare giochi pericolosi o atteggiamenti nei confronti dei coetanei o della società non corretti ?  Qui sta il dilemma se non fai nulla crei nella mente del piccolo che ogni cosa che gli passa per la mente sia lecita, se cerchi di farlo ragiona non sempre funziona , se lo sculacci sei un bruto un pervertito e rischi il tribunale, non sarà anche questo uno dei motivi che induce la gente a non fare figli? I risultati ? Non mi sembra che le nuove generazioni di non educati siano  cosi migliori anzi vedo la nuova barbaria che avanza.   
sergiozh
sergiozh
-
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2019 alle: 16:03:11
In risposta al messaggio di Rascal del 12/01/2019 alle 12:49:47

Quando ero piccolo mia madre in certe occasioni col battipanni mi menava sulle gambe, non sono storpio ne ho segni sulle gambe diciamo che era un gesto per lo più simbolico però io lo temevo parecchio al punto di convincermi
a modificare i miei comportamenti. Ora che sono adulto meglio comprendo che aveva ragione di marachelle ne combinavo parecchie, ne ricordo una di aver rotto durante il gioco il vetro di un vicino. Oggi cosa accade, spesso i bambini quando richiamati non danno retta quindi che deve fare l'adulto per farsi capire o per terminare giochi pericolosi o atteggiamenti nei confronti dei coetanei o della società non corretti ?  Qui sta il dilemma se non fai nulla crei nella mente del piccolo che ogni cosa che gli passa per la mente sia lecita, se cerchi di farlo ragiona non sempre funziona , se lo sculacci sei un bruto un pervertito e rischi il tribunale, non sarà anche questo uno dei motivi che induce la gente a non fare figli? I risultati ? Non mi sembra che le nuove generazioni di non educati siano  cosi migliori anzi vedo la nuova barbaria che avanza.   
...
Ti sei mai chiesto perche' la violenza domestica specialmente sulle donne dilaga ?

perche' chi la attua ha imparato da bambino che il dare botte e' un metodo efficace per 'risolvere' i problemi.

il topic pero' e' la violenza non in casa ma in scuole di vario tipo.

alcuni dettagli del caso di bari accennato sopra:

http://www.rainews.it/dl/rainew...



https://www.ilfattoquotidiano.i...



i ragazzi autistici fanno le maccarelle e si meritano i maltrattamenti ?

 

Modificato da sergiozh il 12/01/2019 alle 16:30:38
19
marcoalderotti
marcoalderotti
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01/10/2006 9436
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Inserito il 12/01/2019 alle: 19:26:23
In risposta al messaggio di sergiozh del 12/01/2019 alle 16:03:11

Ti sei mai chiesto perche' la violenza domestica specialmente sulle donne dilaga ? perche' chi la attua ha imparato da bambino che il dare botte e' un metodo efficace per 'risolvere' i problemi. il topic pero' e' la violenza
non in casa ma in scuole di vario tipo. alcuni dettagli del caso di bari accennato sopra: i ragazzi autistici fanno le maccarelle e si meritano i maltrattamenti ?  
...
Bravissimo...
Chi da piccolo ha subito modelli educativi forti e sbagliati,tende a riproporli....
Marco alderotti
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31231
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Inserito il 13/01/2019 alle: 13:36:00
Mai preso a battipannate e mai rotto vetri se non per incidente (finii al ps).  Si può tranquillamente farsi valere senza violenza fisica.  
Una delle cose più importanti è  avere regole molto chiare, sempre uguali,  ben motivate , sempre sanzionate anche senza violenza.  Il concetto di regole infatti da solo non basta,  le regole debbono essere ben fatte. 
Peraltro la violenza è una sanzione molto più accettabile per un bimbo di altre come l' allontanamento di un gioco o di una attività. 

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R.L. Stevenson
22
Giovanni
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28/08/2003 13128
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Inserito il 13/01/2019 alle: 16:20:12
In risposta al messaggio di dani1967 del 13/01/2019 alle 13:36:00

Mai preso a battipannate e mai rotto vetri se non per incidente (finii al ps).  Si può tranquillamente farsi valere senza violenza fisica.   Una delle cose più importanti è  avere regole molto chiare, sempre uguali, 
ben motivate , sempre sanzionate anche senza violenza.  Il concetto di regole infatti da solo non basta,  le regole debbono essere ben fatte.  Peraltro la violenza è una sanzione molto più accettabile per un bimbo di altre come l' allontanamento di un gioco o di una attività. 
...

Hai scritto:
Il concetto di regole infatti da solo non basta,  le regole debbono essere ben fatte. 

Giusto, ma quelle regole devono essere rispettate anche da chi le definisce. Un genitore deve dare l'esempio, deve essere il primo a rispettare quelle norme. Non tutti i genitori allevano i figli dando esempi positivi.

Giovanni
18
dani1967
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03/09/2007 31231
Rispondi Abuso
Inserito il 13/01/2019 alle: 23:53:28
In risposta al messaggio di Giovanni del 13/01/2019 alle 16:20:12

Hai scritto: Il concetto di regole infatti da solo non basta,  le regole debbono essere ben fatte.  Giusto, ma quelle regole devono essere rispettate anche da chi le definisce. Un genitore deve dare l'esempio, deve essere il primo a rispettare quelle norme. Non tutti i genitori allevano i figli dando esempi positivi. Giovanni
Delle volte le regole sono dure anche per i genitori. Non stare attaccato al tablet è complicato se stai incollato al telefono. Se per punizioni togli la TV, non la puoi guardare. Un bimbo più piccolo se togli certi giochi comodi per te, poi ti devi inventare altro più faticoso.
Ma poi non puoi come ho visto assecondare per ore comportamenti errati e poi mollare uno schiaffo così, d'amblè. Il bimbo non capirà mai.
Anche regole stupide, tipo "non correre" (che cavolo deve fare un bimbo ??) o "non sudare", gridano vendetta che a me viene da schiaffeggiare i genitori.
Io per un paio di anni col bimbo in una fascia di età delicata ho evitato i ristoranti, qualche pizza alle 19 quando ti servono in fretta e c'è poca gente. Far stare fermo ore un bimbo piccolo in una pizzeria chiassosa è una inutile tortura, per poi urlargli di continuo contro.

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