In risposta al messaggio di ik6Amo del 06/01/2019 alle 12:56:57"La stessa cosa vale per quegli insegnanti che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. "
Un insegnate di qualsiasi tipo, dalla scuola materna all'università, se ricorre alla violenza per far rispettare la disciplina o comunque farsi sentire, NON SA FARE IL SUO MESTIERE e quindi dovrebbe esser rimosso dall'incarico.La stessa cosa vale per quegli insegnanti che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Abbiamo a che fare con chi, dopo aver opportunamente studiato è mandato a formare il nostri figli (per me ormai i nipoti) e che dovrebbe riuscire, PER SUO LAVORO, a formare i ragazzi. Questo non solo nella specifica materia d'insegnamento, ma NELLA VITA! Purtroppo disponiamo di una classe insegnante dove gli elementi effettivamente validi sono pochissimi. E' molto più facile infliggere punizioni pesanti, caricare gli alunni di compiti a casa, costringerli ad imparare a memoria, piuttosto che interessarli validamente alla materia in maniera da portarli ad uno studio volontario, e non obbligato. Sono cresciuto in una scuola dove le bacchettate (con bacchetta pesante di legno, quindi simili a bastonate) sulle mani erano il minimo della punizione, dove ti mettevano il cappello con le orecchie d'asino (non è una leggenda) oppure ti facevano inginocchiare per una o più ore dietro alla lavagna. Oggi le cose sono diverse. Se un insegnante dovesse comportarsi come si faceva negli anni 50-60, verrebbe posto a vedere il sole a scacchi. Dall'altro lato, però, assistiamo anche ad un sistema di famiglia troppo permissivo, che consente l'indisciplina, che dà SEMPRE ragione al figlio, anche quando ha evidente torto. L'estremo di questi comportamenti si traduce addirittura in violenza diretta verso un insegnante che ha messo un voto non gradito. Le cosa andrebbero ridimensionate. In famiglia si dovrebbe formare i figli insegnando la disciplina e l'obbedienza utilizzando anche, se necessario, cure manuali tali da far capire la punizione. La sculacciata, ad es., va benissimo. A scuola, chi è preposto a questo delicato compito, dovrebbe interessare i ragazzi in modo da indurli a studiare la materia non perchè è un obbligo, ma perchè diventa conoscenza, sete di sapere, piacere. Altro grosso compito dell'insegnante, a qualsiasi livello, dovrebbe essere quello di fare il maestro di vita dei propri alunni. Per fare questo però, bisognerebbe riformare la scuola. Il 68 ha già portato grosse modifiche in tal senso; oggi sarebbe ora di pensare ad una nuova e VERA riforma.
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/01/2019 alle 19:41:18Parlare di bimbi maleducati all'asilo non so quanto sia vero.
La stessa cosa vale per quegli insegnanti che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Hai Hai... sei insegnante ? Sai quanti insegnanti conosco che,per non avere problemi con i genitori ( che applicanoil tuo modo di vedere) danno 7/8 a tutti e che vengono chiamati un bravi insegnanti ? IO stesso ho consigliato dei giovani colleghi ad alzare i voti,quando ci sono troppi 5 e sai perche' ? Perche' la massa della gente,di fronte agli insuccessi dei propri figli,da la colpa all'insegnante,facilissimo da dirsi . IL livello della sufficienza,in questi ultimi anni,è sceso talmente da essere paurosamente basso.. Nonostante cio' troviamo una marea di genitori che comprano oggetti costosi ai figli non per gratificarli a scuola ma per renderli felici,indipendentemente dai voti in pagella e addirittura poco prima di vedere i voti finali I ragazzi,questo lo sanno,lo sentono e studiano sempre meno e sai perche'? Perche' sanno che i loro genitori sono pronti a dare la colpa alla scuola e non alla mancanza di voglia dei propri figli derivata dalla scarsa importanza che in famiglia si da al sistema scolastico a all'assoluta convinzione di fare il possibile per i figli. ( ma senza durar fatica ) Studiare è tremendamente faticoso...e pure seguire i figli a scuola lo è altrettanto... I ragazzi di oggi non hanno voglia di durare fatica...hanno solo voglia di fare cio che gli fa piacere,telefonino,selfie ecc... Tanto i genitori danno colpa alla scuola... Detto questo non credo che alcuni casi di violenza sui ragazzi a scuola mostrino una situazione generalizzata,ma sono il segno dell'impotenza, da parte della nuova classe docenti,nell 'educare dei ragazzi sempre piu' maleducati... E SMETTETELA DI DARE SEMPRE LA COLPA ALLA SCUOLA...
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/01/2019 alle 19:41:18Sono d'accordo con te , se un ragazzo ha voglia di studiare puo' riuscire a farlo senza se e ma.
La stessa cosa vale per quegli insegnanti che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Hai Hai... sei insegnante ? Sai quanti insegnanti conosco che,per non avere problemi con i genitori ( che applicanoil tuo modo di vedere) danno 7/8 a tutti e che vengono chiamati un bravi insegnanti ? IO stesso ho consigliato dei giovani colleghi ad alzare i voti,quando ci sono troppi 5 e sai perche' ? Perche' la massa della gente,di fronte agli insuccessi dei propri figli,da la colpa all'insegnante,facilissimo da dirsi . IL livello della sufficienza,in questi ultimi anni,è sceso talmente da essere paurosamente basso.. Nonostante cio' troviamo una marea di genitori che comprano oggetti costosi ai figli non per gratificarli a scuola ma per renderli felici,indipendentemente dai voti in pagella e addirittura poco prima di vedere i voti finali I ragazzi,questo lo sanno,lo sentono e studiano sempre meno e sai perche'? Perche' sanno che i loro genitori sono pronti a dare la colpa alla scuola e non alla mancanza di voglia dei propri figli derivata dalla scarsa importanza che in famiglia si da al sistema scolastico a all'assoluta convinzione di fare il possibile per i figli. ( ma senza durar fatica ) Studiare è tremendamente faticoso...e pure seguire i figli a scuola lo è altrettanto... I ragazzi di oggi non hanno voglia di durare fatica...hanno solo voglia di fare cio che gli fa piacere,telefonino,selfie ecc... Tanto i genitori danno colpa alla scuola... Detto questo non credo che alcuni casi di violenza sui ragazzi a scuola mostrino una situazione generalizzata,ma sono il segno dell'impotenza, da parte della nuova classe docenti,nell 'educare dei ragazzi sempre piu' maleducati... E SMETTETELA DI DARE SEMPRE LA COLPA ALLA SCUOLA...
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/01/2019 alle 19:41:18Naturalmente non sono insegnante. Purtroppo ho avuto a che fare con una scuola di tipo dittatoriale, nella quale l'insegnante era il mammasantissima della situazione e decideva sulla vita e la morte dei propri alunni (naturalmente dal punto di vista scolastico).
La stessa cosa vale per quegli insegnanti che hanno la maggior parte degli alunni con votazioni insufficienti. Hai Hai... sei insegnante ? Sai quanti insegnanti conosco che,per non avere problemi con i genitori ( che applicanoil tuo modo di vedere) danno 7/8 a tutti e che vengono chiamati un bravi insegnanti ? IO stesso ho consigliato dei giovani colleghi ad alzare i voti,quando ci sono troppi 5 e sai perche' ? Perche' la massa della gente,di fronte agli insuccessi dei propri figli,da la colpa all'insegnante,facilissimo da dirsi . IL livello della sufficienza,in questi ultimi anni,è sceso talmente da essere paurosamente basso.. Nonostante cio' troviamo una marea di genitori che comprano oggetti costosi ai figli non per gratificarli a scuola ma per renderli felici,indipendentemente dai voti in pagella e addirittura poco prima di vedere i voti finali I ragazzi,questo lo sanno,lo sentono e studiano sempre meno e sai perche'? Perche' sanno che i loro genitori sono pronti a dare la colpa alla scuola e non alla mancanza di voglia dei propri figli derivata dalla scarsa importanza che in famiglia si da al sistema scolastico a all'assoluta convinzione di fare il possibile per i figli. ( ma senza durar fatica ) Studiare è tremendamente faticoso...e pure seguire i figli a scuola lo è altrettanto... I ragazzi di oggi non hanno voglia di durare fatica...hanno solo voglia di fare cio che gli fa piacere,telefonino,selfie ecc... Tanto i genitori danno colpa alla scuola... Detto questo non credo che alcuni casi di violenza sui ragazzi a scuola mostrino una situazione generalizzata,ma sono il segno dell'impotenza, da parte della nuova classe docenti,nell 'educare dei ragazzi sempre piu' maleducati... E SMETTETELA DI DARE SEMPRE LA COLPA ALLA SCUOLA...
In risposta al messaggio di ik6Amo del 07/01/2019 alle 10:23:12IL mammasantissima a cui ti riferisci era alle elementari ?
Naturalmente non sono insegnante. Purtroppo ho avuto a che fare con una scuola di tipo dittatoriale, nella quale l'insegnante era il mammasantissima della situazione e decideva sulla vita e la morte dei propri alunni (naturalmentedal punto di vista scolastico). Ho lasciato la scuola (studi tecnici) a 18 anni, senza essermi diplomato e sono andato a lavorare in un'azienda pubblico-privata. Successivamente ho deciso di riprendere gli studi ed ho preso un diploma da ragioniere. Mi sono reso conto in questo lasso di tempo che non ero io a non aver voglia di studiare, ma gli insegnanti a togliermi la voglia. La vita mi ha dimostrato tutto questo. Tutti gli studi che ho intrapreso fino ad oggi (elettronica, radiotecnica ed elettrotecnica in primis; diritto privato, pubblico e commerciale con quanto collegato; informatica, con conoscenza di sistemi operativi, oltre a buona conoscenza hardware; fisica a livello base; approfondimento sul principio di funzionamento di ogni cosa che utilizzo o che mi serve per lavorare ecc.) mi hanno dimostrato quanto ho affermato sopra. La mia vita è stata un susseguirsi di appassionanti studi nelle varie materie e sono sempre stato AUTODIDATTA, prelevando le informazioni da tutte le possibili fonti, sia libri di testo che riviste specializzate ed in ultimo, più recente, la rete. Esistono naturalmente buoni insegnanti e non sono quelli che gonfiano i voti dei propri alunni ma quelli che riescono a farli appassionare alla materia. Penso che nella scuola debba essere basilare non solo i voto che l'insegnante dà all'alunno, ma anche e soprattutto il voto che l'ALUNNO DA' ALL'INSEGNANTE. Solo in questo modo si riuscirebbe a valutare la bravura di un docente. Il gradimento degli allievi verso un professore è e dovrebbe essere basilare, per poter continuare l'attività di insegnamento. Come già detto, il 68 ha variato molto nella scuola, ma oggi c'è bisogno di una nuova riforma, che introduca parametri diversi, adeguati ai tempi. Certo, anche fra gli alunni le mele marce ci sono; sta alla bravura dell'insegnante cercare di correggere tali comportamenti ed evitare che diventino contagiosi per la maggior parte della classe.
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In risposta al messaggio di marcoalderotti del 08/01/2019 alle 06:50:27Condivido in pieno non vedo la violenza come metodo educativo. Avevo detto ci può stare ma per quel che mi riguarda è comunque una sconfitta. Mai e poi mai a scuola.
Concordo che la mia fascia di eta' sia diversa da quella citata all'inizio,ma l'educazione è gia nel pieno del suo sviluppo dai 3 ai 6 anni. I ceffoni non servono ne a 3 ne a 13 anni,ma i paletti fermi e regole ben definitedevono esserci fin da subito Proprio come si fa con i cani.... Purtroppo i genitori non li mettono piu' ,questi paletti,ne a tre anni ,ne a tredici..
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 08/01/2019 alle 06:50:27Perfettamente d'accordo con te, riguardo la poca educazione e soprattutto la grande permissività che oggi si concede ai figli in famiglia. I giovani d'oggi non conoscono il termine "rinuncia" e non sanno applicarlo. Dover rinunciare ad una cosa per loro è quasi come dover rinunciare alla vita.
Concordo che la mia fascia di eta' sia diversa da quella citata all'inizio,ma l'educazione è gia nel pieno del suo sviluppo dai 3 ai 6 anni. I ceffoni non servono ne a 3 ne a 13 anni,ma i paletti fermi e regole ben definitedevono esserci fin da subito Proprio come si fa con i cani.... Purtroppo i genitori non li mettono piu' ,questi paletti,ne a tre anni ,ne a tredici..
http://www.ansa.it/sito/notizie...
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 07/01/2019 alle 19:43:03Come in ogni posto di lavoro e attività umana ci sono lati lodevoli e lati "oscuri" delle professioni, questo vale anche per l'insegnamento.
IL mammasantissima a cui ti riferisci era alle elementari ? Perche' alle medie,qualsiasi risultato quadrimestrale o finale è frutto della votazione di dieci insegnanti e posso assicurarti che in quel momento il mio voto( di insegnante di terza categoria) vale esattamente come quello dell'insegnante mammasantissima. Pure la media finale è il risultato matematico dei voti dati alle singole discipline,quindi decisamente inesistente la classica frase a scuola ce l'hanno con mio figlio perche' la maggioranza dei componenti del consiglio di classe ce l'ha con un ragazzo,vuol dire che questo rompe e pure tanto... Sono pienamente d'accordo che l'insegnante deve saperti vendere bene la propria materia affascinandoti,sia con i contenuti che sul metodo,cosa questa non molto comune da trovare. Sul voto che i ragazzi dovrebbero dare agli insegnanti ho dei dubbi... Hai presente il voto che la massa da ai programmi televisivi, con i propri gusti e della risposta che le televisioni danno ? : Programmi con con un basso grado di qualita'... Ecco,il voto che i ragazzi darebbero ai professori,potrebbe risentire di un effetto simile. E' risaputo che la massa ( in questo caso la maggioranza) ha un livello qualitativo basso,sia critico che culturale.... Io poi ho l'esperienza di un insegnante che lavora con me,richiamato diverse volte dal dirigente,poi mandato davanti a una commissione ed è stato dichiarato abile e sai perche'? Perche' i genitori hanno paura a mettere per scritto certe cose e il singolo parere del dirigente non basta per farlo cacciare...
http://www.ansa.it/sito/notizie...
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In risposta al messaggio di Rascal del 12/01/2019 alle 12:49:47Ti sei mai chiesto perche' la violenza domestica specialmente sulle donne dilaga ?
Quando ero piccolo mia madre in certe occasioni col battipanni mi menava sulle gambe, non sono storpio ne ho segni sulle gambe diciamo che era un gesto per lo più simbolico però io lo temevo parecchio al punto di convincermia modificare i miei comportamenti. Ora che sono adulto meglio comprendo che aveva ragione di marachelle ne combinavo parecchie, ne ricordo una di aver rotto durante il gioco il vetro di un vicino. Oggi cosa accade, spesso i bambini quando richiamati non danno retta quindi che deve fare l'adulto per farsi capire o per terminare giochi pericolosi o atteggiamenti nei confronti dei coetanei o della società non corretti ? Qui sta il dilemma se non fai nulla crei nella mente del piccolo che ogni cosa che gli passa per la mente sia lecita, se cerchi di farlo ragiona non sempre funziona , se lo sculacci sei un bruto un pervertito e rischi il tribunale, non sarà anche questo uno dei motivi che induce la gente a non fare figli? I risultati ? Non mi sembra che le nuove generazioni di non educati siano cosi migliori anzi vedo la nuova barbaria che avanza.
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https://www.ilfattoquotidiano.i...
In risposta al messaggio di sergiozh del 12/01/2019 alle 16:03:11Bravissimo...
Ti sei mai chiesto perche' la violenza domestica specialmente sulle donne dilaga ? perche' chi la attua ha imparato da bambino che il dare botte e' un metodo efficace per 'risolvere' i problemi. il topic pero' e' la violenzanon in casa ma in scuole di vario tipo. alcuni dettagli del caso di bari accennato sopra: i ragazzi autistici fanno le maccarelle e si meritano i maltrattamenti ?
In risposta al messaggio di dani1967 del 13/01/2019 alle 13:36:00
Mai preso a battipannate e mai rotto vetri se non per incidente (finii al ps). Si può tranquillamente farsi valere senza violenza fisica. Una delle cose più importanti è avere regole molto chiare, sempre uguali,ben motivate , sempre sanzionate anche senza violenza. Il concetto di regole infatti da solo non basta, le regole debbono essere ben fatte. Peraltro la violenza è una sanzione molto più accettabile per un bimbo di altre come l' allontanamento di un gioco o di una attività.
In risposta al messaggio di Giovanni del 13/01/2019 alle 16:20:12Delle volte le regole sono dure anche per i genitori. Non stare attaccato al tablet è complicato se stai incollato al telefono. Se per punizioni togli la TV, non la puoi guardare. Un bimbo più piccolo se togli certi giochi comodi per te, poi ti devi inventare altro più faticoso.
Hai scritto: Il concetto di regole infatti da solo non basta, le regole debbono essere ben fatte. Giusto, ma quelle regole devono essere rispettate anche da chi le definisce. Un genitore deve dare l'esempio, deve essere il primo a rispettare quelle norme. Non tutti i genitori allevano i figli dando esempi positivi. Giovanni