Oramai è dato per scontato

Si ci va bene. Cosa possiamo fare? Usare i mezzi a motore che consumano di meno, usarli con più intelligenza, parsimonia e quando strettamente necessario. Non è sufficiente? Non riusciamo più a permettercelo? Non si usano. Le società hanno bisogno di mercato per prosperare, il mercato ha bisogno di clienti.[;)]

O le accise, che si pagano se consumi, o maggiori tasse per tutti sui redditi, anche se non consumi? Secondo Te cosa è più giusto? La coperta è cortissima, da qualche parte bisogna raccimolare.[;)]

quote:Risposta al messaggio di francesco.1 inserito in data 06/03/2012  11:03:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> In questo modo si colpiscono sempre e solo i lavoratori dipendenti, che magari debbono farsi 50 o più chilometri al giorno per andare a lavorare, chi ha partita iva in qualche modo le spese le scarica (e quindi, anche se solo parzialmente, qualcosa recupera), senza contare gli inevitabili e conseguenti aumenti dei costi di TUTTO il comprabile, dovuti agli aumenti del costo dei trasporti che, si sa, in italia, grazie ad una politica scellerata, fatta per favorire Pirelli, Iveco e compagnia briscola, viaggia prevelentemente su gomma. Lo dicevo in un post sulla Grecia, su Extra, e qui non siamo tanto distanti, l'atmosfera è altamente esplosiva, basta una piccola scintilla e succede il finimondo. Lo si percepisce in tutti i luoghi dove ci sono "agglomerati" di persone, sentendo i discorsi.... saluti Luca PN Il denaro va chiesto ai poveri: ne hanno poco, ma sono in tanti E.Petrolini

quote:Risposta al messaggio di francarmen inserito in data 06/03/2012  13:23:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Io in camper almeno ho una fortuna: in un'ora scarsa sono in Francia. Ciao Italia ... Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

quote:Risposta al messaggio di luke66PN inserito in data 06/03/2012  12:00:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> ------------------------------------------------------------------------------ In questo modo colpiscono solo i consumi, più consumi più paghi, è giusto. MI RIPETO: meglio forse far pagare sul reddito? Secondo te i pensionati minimi e i cassa-integrati con meno di mille euro al mese si preoccupano dell'uso del camper o dell'auto? Hanno altre priorità, credo [xx(]. Io sono d'accordo sulla politica fiscale che sposta la tassazione sui consumi e non sui redditi, più che altro bisognerebbe trovare un metodo (risorse), da destinare per salvaguardare i consumi/servizi assenziali ai cittadini veramente bisognosi e al limite della sussistenza. Chi usa il camper è ben lontano da questo limite oppure forse non ha capito quali sono le vere necessità della vita per cui è giusto che paghi il gasolio anche 3 euro al litro[:D]. Oggi i problemi sono ben altri che usare pachidermi come i camper che fanno mediamente 8 km/lt, guardatevi intorno se ci riuscite, guardate quante persone normali frequentano le mense della caritas e quanti girano intorno ai cassonetti dell'immondizia in cerca di qualcosa di spendibile.

quote:Risposta al messaggio di francesco.1 inserito in data 06/03/2012  13:37:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Magari se il cibo costasse meno perchè i costi di trasporto sono inferiori ci sarebbe meno gente costretta ad andare alla caritas. Posso anche essere d'accordo sul "più consumi più paghi", ma in questo caso il costo dei carburanti va a penalizzare anche chi non ha l'auto! ciao Luca PN Il denaro va chiesto ai poveri: ne hanno poco, ma sono in tanti E.Petrolini

quote:Risposta al messaggio di francesco.1 inserito in data 06/03/2012  13:37:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Hai perfettamente ragione ma ... siamo in un loop dalla difficile soluzione. Per risolvere il problema della disoccupazione, sottooccupazione, cassaintegrazione bisogna creare sviluppo e lavoro, per fare questo ci vogliono consumi interni, per consumare la gente deve anche spostarsi. Tra tutte le misure che hanno adottato i governi per fronteggiare la crisi, l'assalto alle accise sui carburanti è l'unica che davvero condivido poco, perché è quella che di più strangola l'economia e i consumi. Non è solo un problema mio, ma un problema generale. La questione camper dovresti porla come la poni te ai lavoratori di Trivolzio o a quelli della Rimor, chissà cosa ne pensano. E chissà cosa ne penseranno camping e compagnia bella ! Francamente non so se l'Italia in questo momento ha davvero un problema di liquidità, ma non sono per nulla convinto che queste esagerate accise sui carburanti siano un modo strutturale per combattere la crisi. Ripeto, di tutto l'impianto di interventi di emergenza, questo è davvero quello che mi stona di più. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

ciao a tutti... consumi di benzina, nella ricchissima provincia di BRESCIA - 20% (dicasi menoventipercento)--------------------- nonostante questo le "polveri sottili" non scendono... in compenso, ....entrano nei polmoni...ciao Tony

Il problema è che il carocarburanti si riflette su molti altri beni di consumo. Visto che stupidamente (non me ne vogliano i camionisti) in Italia ci si affida quasi esclusivamente al trasporto su gomma (ma in fono anche le navi vanno a carburante), i costi di trasporto vengono rivisiti al rialzo e quindi anche i beni trasportati possono subire dei rincari. Il fatto è che al governo (ai governi anzi, perché questa è storia vecchia) piace vincere facile e un tributo sui carburanti è facile da esigere ed impossibile da evadere.

quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 06/03/2012  13:52:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> ------------------------------------------------------------------------------- Per vivere abbiamo bisogno di aria, acqua e poi cibo. Hai il cappio al collo e sei in piedi su una sedia, la corda del cappio fà parte delle tue necessità, la usi per prendere l'acqua che bevi dal pozzo con il secchio, ti serve ma non è indispensabile per la tua vita all'istante, ''all'improvviso'' qualcuno ti toglie la sedia da sotto i piedi, che ti permetteva di tenere quella corda lenta, hai un coltello in mano che fai? Tagli la corda. Una volta salvo cosa fai? Cerchi una soluzione per riparare o sostituire la corda, perchè hai sete giusto?. Poi penserai al cibo. L'Italia in questo momento stà cercando di tagliare la corda al collo perchè la sedia è caduta, non è ancora salva, per riparare/sostituire la corda bisogna ancora aspettare, la sete può attendere, il cibo? Vedremo, al limite dieta per tutti.

Le accise sono fisse ma il prezzo aumenta. Credo che le tasse non entrino nella corsa del prezzo, non con i rincari quotidiani almeno. Posso capire che con una nuova imposta il prezzo dei carburanti schizzi su ma poi deve rimanere lì e non aumentare tutti i giorni. A meno che non ci siano dei cartelli di compagnie petrolifere che approfittano degli anestetizzati clienti. Marco.

quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 06/03/2012  14:39:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Non sono esperto, ma sull'imposizione ai carburanti ci sono accise fisse e altre (l'IVA?) in proporzione al costo. Se lo stato fosse serio, all'aumentare della parte mobile diminuirebbe quella fissa in modo da mantenere in un momento come questo costante il carico fiscale. @francesco.1 che la situazione dell'Italia sia difficile in questo momento non lo nego, se mi hai seguito ogni tanto su extra sai che non sono certo contro gli ultimi provvedimenti salvaitalia. Se usciamo però dalla parafrasi e dagli esempi, dobbiamo confrontarci con la realtà. Un costo così alto non allontanerà ad esempio il turismo straniero per la prossima estate ? Dobbiamo avere disoccupazione e cassaintegrati anche nel turismo ? Io penso che l'aumento delle accise sui carburanti indiscriminato sia stato fatto troppo a cuor leggero, nell'ambito di una manovra dolorosa ma necessaria. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Esiste solo un sistema, ma viene considerato solo UTOPIA da MOLTI. Non fare rifornimento allo sfinimento, farlo solo per l'indispensabile cioe' recarsi al lavoro se ce lo abbiamo ancora e andare di questo passo per 1 mese almeno, poi vediamo se le raffinerie scoppiano senza incendiarle. Vedremo se i Petrolieri calano il prezzo e lo Stato capisce che di botto perde il 50% delle accise. Provare per credere ? Giorgio La sente..... guardalo dall'alto SIC

quote:Risposta al messaggio di eolo 58 inserito in data 06/03/2012  17:01:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Unico dettaglio... Lo Stato siamo noi.... MArco.

quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 06/03/2012  17:57:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Questa volta non capisco la logica...[?] Unico dettaglio... Lo Stato siamo noi... La quota preponderante sono le accise non il prezzo dei petrolieri, ma anche i paesi produtori non sono da meno, stanno facendo soldi a palate. Quindi se non lo compriamo con la quantità come adesso qualcuno si renderà ben conto che non può continuare... ricordi quando c'era l'austerity[?][:)] Giorgio La sente.... guardalo dall'alto SIC

quote:Risposta al messaggio di francarmen inserito in data 06/03/2012  19:00:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Vedo che non ci vuole poi molto a capirlo. Era questo che più o meno intendevo. Giorgio La sente..... guardalo dall'alto SIC

Chi può fugga dall'Italia.. slt

Dimenticavo: l'IVA aumenta come entrata non in percentuale ma in quantità mano a mano che il prezzo aumenta anche se le accise sono fisse. Quindi meno vendite meno totale di accise e meno volume di IVA che arrivano nelle casse dello Stato. Non ci vuole un economista a capire che se vendi meno perdi guadagno, ma se vendi a meno ma come prima guadagni di più. Troppo facile[?][?][?][?] Giorgio La sente..... guardalo dall'alto SIC