Quando non è arrivata la tua ora

In risposta al messaggio di a.daniele del 29/11/2018 alle 10:36:58

... ... C'è qualcuno tra voi che si è trovato in certe drammatiche situazioni da poter dire poi: Fortunatamente non era arrivata la mia ora ! Saluti Daniele   ...

Ebbene sì.
Eravamo all'area di sosta di Aquileia e stavo tornando a piedi dal centro lungo la strada camminando vicino alle case, un suv ha perso il controllo e si è schiantato contro il muretto un metro dietro di me.
Per qualche giorno ci ho pensato, se fossi stata un metro indietro non so cos sarebbe successo.
Ciao Giovanna.

In risposta al messaggio di a.daniele del 29/11/2018 alle 10:36:58

... ... C'è qualcuno tra voi che si è trovato in certe drammatiche situazioni da poter dire poi: Fortunatamente non era arrivata la mia ora ! Saluti Daniele   ...

Ecchime... tornavo in camper dalla Calabria, quasi a casa, imboccata la Sa-Pompei-Na, subito dopo il casello ci sono una serie di gallerie corte ma in curva, noto davanti a me un portacontainer appena salito dal porto di Salerno che sbanda, non era un colpo di sonno perchè era appena partito, forse telefonimo... , faccio appena in temp a dire a mia moglie che non mi piaceva come stava guidando, tolgo il piede dal'acceleratore e mi distanzio, imboccando la galleria successiva noto una fiammata... lo stro... aveva urtato col container l'arcata della galleria, un urto così violento che il container era di traverso all'uscita della galleria... .
Se non mi fossi distanziato...

ho rischiato la vita più volte durante il lavoro, le più eclatanti quando , percorrendo con il camion  una mulattiera per raggiungere una stazione dell'enel in montagna, la strada che era qualche cm più larga del camion, cedette dalla parte del burrone, mi sono bloccato e dopo che il sangue riniziò a circolare, feci retromarcia.
un'altra volta, dopo aver posizionato un tornio  da 3000 kg con appositi carrelli in un garage di una abitazione, mentre stavo togliendo i carrelli con un martinetto idraulico, il pavimento cedette sotto il peso concentrato facendo ribaltare il tornio su di me. ebbi la prontezza di riflessi di fare un balzo indietro e non venir schiacciato dal tornio.
adesso quando percorro certe strade o movimento torni, ho un certo restringimento al posteriore

Sabato scorso, ero in bici in una strada con diritto di precedenza e un'auto è uscita dritta da uno stop: ho frenato istintivamente e l'auto mi è passata a due centimetri, dico due centimetri, a forte velocità!

Un amico si sarebbe dovuto sposare domenica alle 11, litigata furiosa con la promessa sposa e di conseguenza tutto saltato, lui ormai aveva pagato tutto ma proprio tutto dall’auto al pranzo, fiori, fotografo...e ebbe la grande genialità di aspettarci tutti davanti alla chiesa: AMICI non mi sposo più, ma tutto è pagato quindi andiamo a festeggiare ugualmente!!
io imbarazzato partecipai è solo dopo capiiiii:
CHE RISCHIO INCREDIBILE!
i regali se li trattenne lo stesso...
lui mi rinvitó dopo un paio d’anni per un nuovo matrimonio, stavolta per non rischiare gli feci un bigliettino d’auguri...il regalo di nozze ABBIAMO GIÀ DATO!

 

In risposta al messaggio di Panzer del 29/11/2018 alle 13:49:50

Un amico si sarebbe dovuto sposare domenica alle 11, litigata furiosa con la promessa sposa e di conseguenza tutto saltato, lui ormai aveva pagato tutto ma proprio tutto dall’auto al pranzo, fiori, fotografo...e ebbe la

grande genialità di aspettarci tutti davanti alla chiesa: AMICI non mi sposo più, ma tutto è pagato quindi andiamo a festeggiare ugualmente!! io imbarazzato partecipai è solo dopo capiiiii: CHE RISCHIO INCREDIBILE! i regali se li trattenne lo stesso... lui mi rinvitó dopo un paio d’anni per un nuovo matrimonio, stavolta per non rischiare gli feci un bigliettino d’auguri...il regalo di nozze ABBIAMO GIÀ DATO!  

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Panzer...Troppo bello!

In risposta al messaggio di galelo del 29/11/2018 alle 15:32:06

Panzer...Troppo bello!

Ti piacerebbe...
Ciao giovine...

In risposta al messaggio di Panzer del 29/11/2018 alle 13:49:50

Un amico si sarebbe dovuto sposare domenica alle 11, litigata furiosa con la promessa sposa e di conseguenza tutto saltato, lui ormai aveva pagato tutto ma proprio tutto dall’auto al pranzo, fiori, fotografo...e ebbe la

grande genialità di aspettarci tutti davanti alla chiesa: AMICI non mi sposo più, ma tutto è pagato quindi andiamo a festeggiare ugualmente!! io imbarazzato partecipai è solo dopo capiiiii: CHE RISCHIO INCREDIBILE! i regali se li trattenne lo stesso... lui mi rinvitó dopo un paio d’anni per un nuovo matrimonio, stavolta per non rischiare gli feci un bigliettino d’auguri...il regalo di nozze ABBIAMO GIÀ DATO!  

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Grullo

Il titolo del tread è: quando non è arrivata la tua ora,

le argomentazioni sono relative al rischio,

IL MIO PISTOLOTTO ESPRIME UN GRANDISSIMO RISCHIO....




 

In risposta al messaggio di a.daniele del 29/11/2018 alle 10:36:58

... ... C'è qualcuno tra voi che si è trovato in certe drammatiche situazioni da poter dire poi: Fortunatamente non era arrivata la mia ora ! Saluti Daniele   ...

Una ventina d'anni fa … 
Eravamo in una casa di campagna, senza riscaldamento ed incautamente andammo a dormire con un braciere solo apparentemente spento.
Poiché non c'era la ventilazione adeguata, terminato l'ossigeno ci siamo intossicati col monossido di carbonio.
Due dei quattro componenti se la sono cavata con un ricovero di un paio di gg in un ospedale minore.
Io (andato a letto qualche ora prima) ero quello messo peggio ed è stato necessario un ricovero di più giorni nel reparto rianimazione di un ospedale più grosso della zona. 
Oggi, grazie a mio padre (il quarto componente) possiamo raccontare la storia: si è infatti svegliato in piena notte, in stato confusionale, ma comunque sufficientemente vigile da chiamare i soccorsi.  
Posso senza dubbio dire che quella non era la mia ora … 

Io ricordo un paio di situazioni in cui me lo sono vista davvero brutta !
La prima, da ragazzino, quando camminando da incosciente lungo i binari della ferrovia, in prossimità di una curva, sopraggiunse all'improvviso un treno e feci appena in tempo a fare un balzo di lato.
La seconda volta una ventina d'anni fa, mentre sul balcone di un'amica che mi aveva chiamato in soccorso, mi trovavo su una scala nel tentativo di staccare la sirena dell'antifurto che era andato in tilt.
La scala evidentemente non era stata aperta bene, per cui all'improvviso si rovesciò di lato, in direzione della ringhiera. Per fortuna ebbi la prontezza di riflessi di fare un balzo, prima che la scala si rovesciasse del tutto, riuscendo ad "atterrare" all'interno del balcone. Sarebbe bastata una frazione di secondo di ritardo e sarei precipitato giù dal quinto piano !

Sono convinto che gli stò così tanto sui m.a.r.o.n.i. alla signora in nero che stà ritardando il più possibile il nostro incontro, tra scivolate in ghiacciaio, lavoro, guida ( per non farmi mancare niente ho preso pure la moto ed ho fatto pure il camionista) e rianimazioni potrei cominciare in ordine alfabetico o sparso.

In risposta al messaggio di a.daniele del 29/11/2018 alle 10:36:58

... ... C'è qualcuno tra voi che si è trovato in certe drammatiche situazioni da poter dire poi: Fortunatamente non era arrivata la mia ora ! Saluti Daniele   ...

10 giugno 2018 soleggiata domenica estiva si decide gita in barca , all'accensione boato  ed vampata di vapori di benzina incendiati dalle scintille del motorino di avviamento risultato: io 40 giorni nel centro grandi ustioni, mio cognato 30 la mia compagna  35 mia sorella 15. eravamo ancora alla banchina per cui subito soccorsi e io gridando di buttarsi in  acqua ho espirato e non inspirato salvandomi i polmoni.. ustioni gambe braccia e volto.

Avevo vent'anni o poco più, ed ero in viaggio su un furgone 238 noleggiato alla Hertz sulla vecchia Aurelia direzione Roma, prima di Grosseto, era una buia notte di novembre, circa le 23 , all'improvviso mi trovo la mia corsia completamente sbarrata da cinque muli carichi di legna, visti al'ultimo momento causa luci anabbaglianti per l'incrocio di altri veicoli. L'impatto è stato tremendo, furgone distrutto con il montante destro che si era ripiegato sul sedile, quattro muli morti ed il conducente ubriaco che si era attardato in osteria fortunatamente ferito in modo non grave, io taglietto all'orecchio e niente di più. Se un mulo fosse stato un metro più a  sinistra non sarei qui a scrivere l'accaduto, mi era andata di lusso.

L'anno del rapimento di Moro, prendo il Mazzilli 125 di mio fratello (che belva!) e parto facendo il ganassa, lungo la via rettilinea che costeggia il Naviglio Grande del mio paese. A un certo punto da dx spunta una 126 che si ferma in mezzo all'incrocio. La prendo a oltre 120km/h tra ruota anteriore e portiera e volo via. Allora non si usava il casco. Cado venti metri dopo la macchina e mi rialzo subito. Testimoni dicono che sono rimasto a terra per più di un minuto incoscente. La moto mi passa sopra e si schianta sull'asfalto.
Vado alla moto e vedo che il serbatoio in vetroresina è totalmente devastato all'altezza dei miei gioielli: terrore!
Risultato: rottura dell'apice del malleolo peroneale destro. Vita salva, gioielli salvi, ematoma diffuso su interno cosce, Mazzilli in demolizione, fratello (pace all'anima sua) senza moto.

elio

Un giorno, nei primissimi anni 80, stavo giocando con un compagno di elementari nel bosco dietro casa sua ai margini di un paese al confine tra Liguria e Piemonte; era il nostro terreno di gioco preferito e quindi lo conoscevamo bene e ci spingevamo anche piuttosto lontano da casa. Ad un certo punto la nostra attenzione viene attirata da uno strano oggetto metallico adagiato sul terreno sotto ad un cespuglio e di forma allungata con delle alette ad una estremita'. Tranquillo lo prendo e, senza nessuna attenzione particolare, lo portiamo a casa dell'amico per farlo vedere a sua mamma sperando che potesse soddisfare la nostra curiosita'. Ancora ricordo bene la faccia della mamma non appena ha capito cosa stavo portando... era una bomba da mortaio ancora perfettamente conservata. 

Quanto racconto può esser difficile da credere, ma è veramente accaduto l'anno scorso (2017) a settembre.

Dopo le ferie in sardegna, porto il camper all'elettrauto per la sostituzione commutatore ventola condizionamento interno. Lascio il mezzo e scarico lo scooter dal garage (allora avevo ancora il mio vecchio camper Buerstner).
Parto quindi con lo scooter (SH300) e mi avvio verso il rimessaggio, per riprendere l'auto. Sulla provinciale (tratto rettilineo di circa tre Km), decido di "tirare un pò" e mi porto a 130, visto che la strada era deserta. Ad un certo punto vedo una sagoma nera affiancarmi a pochi cm sulla destra; la sagoma si infila fra il mio corpo ed il parabrezza, impedendomi la visuale.
Fortunatamente mi rendo conto che si trattava di un'invasione da parte del telo copriscooter, quindi afferro con la mano sinistra il lembo che mi copriva la visuale ed inizio a ritirare alla meglio il tessuto; tutto questo senza minimamente rallentare, per evitare che la velocità inferiore facesse finire la stoffa sotto la ruota posteriore.
Una volta arrotolato alla meglio il tutto sulle ginocchia, ho potuto fermare il mezzo. Il bauletto, che conteneva il telo, non si era chiuso bene; si era aperto con il risucchio d'aria del corpo e ne era fuoriuscito il telo in tessuti di nylon leggero che, seguendo le correnti aerodinamiche, era finito davanti al mio viso, impedendomi la visuale per ben tre volte.
Non credo al destino e mi sono salvato esclusivamente per aver dimostrato sangue freddo. Se avessi frenato od avessi fatto qualche movimento brusco, non starei qui  a raccontarla.
Chi mi conosce ha detto che non era ancora arrivata la mia ora ma, come gia detto, non credo al destino.

Ne vogliamo mettere un'altra?
31 marzo 2016. Stavo facendo il mio solito giro sulla mia bici elettrica. Imbocco via Ugo Piccinini, notoriamente percorsa dai binari della metropolitana di superficie (opera mai terminata ed ormai in disuso). Per non aver problemi, anche se la strada è a senso unico, mi sistemo fra il binario ed il marciapiedi, in una lingua d'asfalto larga circa due metri; aumento un pò la velocità, vista la leggera discesa. Potavo andare al max a 30 Kmh. Una buca fa deviare la mia bici che viene indirizzata con la ruota anteriore sul solco del  vicino binario. Prevedendo la reazione, con uno scatto sollevo la ruota riportandola sulla destra, ma la bici sbanda pesantemente in coda e mi catapulta in avanti. Batto la testa per terra, ma non perdo i sensi. Fortunatamente le auto che stavano dietro si sono fermate in tempo. La ruota posteriore della bici era entrata nel solco del binario ed era stata bloccata come in una morsa, incastrandosi. Imprudentemente non avevo casco. Ho riportato una frattura cranica nella parte destra, dalla sommità del capo fino dietro l'orecchio, qualche escoriazione e la frattura del V metatarso del piede destro. Me la son cavata con 8 giorni di ricovero in Neurochirurgia e circa 40 giorni di gesso. Fortunatamente non ho riportato danni neurologici. Ora prima di salire in bici, metto sempre il casco.