Sapete perché l'olivicoltura è l'attività agricola più amata e più frequentata dagli agricoltori della domenica? Perché l'olivicoltura ci consente più di tutte di "filosofare" su come il mio olio sia e debba essere il migliore anche inventando e sperimentando pratiche agronomiche che nulla hanno di scientifico e razionale.
La qualità dell'olio dipende da:
cultivar;
ambiente pedoclimatico di coltivazione;
tecniche di coltivazione (lavorazioni e/o non lavorazione del terreno, concimazioni, forma di allevamento, potatura, epoca e metodo di raccolta);
tecnica di trasformazione (tipologia di impianto, gestione dello stesso con particolare riferimento anche alle temperature di gestione del processo di trasformazione).
A differenza della viticoltura dove una riduzione della produzione per ceppo incide significativamente sulla qualità del prodotto, in olivicoltura il binomio meno produzione- miglior prodotto non sempre regge.
L'importante, comunque, è essere soddisfatti del proprio olio e che ci sia quel ritorno, soprattutto in termini di appagamento, che giustifichi l'impegno profuso. Occhio però a chi deve acquistare olio, che acquisti del buon olio e non anche filosofia.
Oggi ho molito poco più di 17 ql di olive resa 17,5 % resa mai ottenuta finora, qualità buona. Le rese della zona quest'anno sono tutte elevate. Buon olio a tutti Enzo
onabet