In risposta al messaggio di Rascal del 28/05/2025 alle 18:40:38Quella che abbiamo creato noi. A forza di cantare io non ti voglio ti pretendo
Continua senza sosta la mattanza di fidanzate e mogli ma in che società viviamo?
In risposta al messaggio di Rascal del 28/05/2025 alle 18:40:38Si comincia da piccoli ad avere il rispetto delle regole o delle consuetudini che hanno fatto girare il mondo fino adesso, e qualche NO detto al momento giusto unito a qualche sonoro sberlone o sculacciata che dir si voglia non hanno mai ucciso o stravolto la vita a nessuno...
Continua senza sosta la mattanza di fidanzate e mogli ma in che società viviamo?
In risposta al messaggio di eolo 58 del 29/05/2025 alle 09:03:48A mio avviso gli schiaffoni fanno parte del problema, non della soluzione. Se passa il principio che per ottenere quello che vuoi passi per gli schiaffi, educhi i giovani a questo principio che lo applicheranno alle loro donne, inteso proprio come LORO, di proprietà.
Si comincia da piccoli ad avere il rispetto delle regole o delle consuetudini che hanno fatto girare il mondo fino adesso, e qualche NO detto al momento giusto unito a qualche sonoro sberlone o sculacciata che dir si voglianon hanno mai ucciso o stravolto la vita a nessuno... Basta fare i sordi con i figli e non dialogare con loro anche delle cose più banali, ma non solo dipendente da questo è anche frutto di una sotto cultura sociale se continuano a verificarsi ciclicamente questi fatti.
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/05/2025 alle 14:08:16Me li ricordo ancora quelli che mi sono arrivati e se li ricordano anche i miei figli quelli che raramente sono arrivati anche a loro, penso comunque anche se quello che dici può essere condivisibile, di avere una famiglia sana poi le sorprese sono dietro l’angolo.
A mio avviso gli schiaffoni fanno parte del problema, non della soluzione. Se passa il principio che per ottenere quello che vuoi passi per gli schiaffi, educhi i giovani a questo principio che lo applicheranno alle lorodonne, inteso proprio come LORO, di proprietà. La questione delle canzoni non è secondarie, se si insegna che la gelosia è un buon sentimento ... sono un tassello della cultura che porta alla violenza.
In risposta al messaggio di mimmo69 del 29/05/2025 alle 21:56:00I miei sono molto più grandi adesso ma sono cresciuti con il rispetto delle regole e l’istinto di essere disponibili verso gli altri e coinvolgere quelli più piccoli nel fare gruppo e aiutarsi nelle situazioni impegnative, forse aver fatto gli scout a qualcosa è servito, in più hanno praticato sport di squadra e individuale e aiuta tanto a formare un carattere e personalità
Padre di due ragazzi di 16 e 20, orgoglioso di poter dire che quando guardiamo qualche servizio in TV o parliamo di episodi che cpinvolgono questi ragazzi loro si dissociano e non li considerano appartenenti alla loro generazione.Cioè non li comprendono tra i ragazzi di oggi Magari sono i miei a non far parte dei ragazzi di oggi e allpra anche 'stica, a me va benissimo così
In risposta al messaggio di eolo 58 del 29/05/2025 alle 15:09:38Sono assolutamente orgoglioso di no aver MAI alzato le mani nei confronti di mio figlio ma essermi confrontato con lui magari anche in maniera vivace. Non ho mai addestrato mio figlio.
Me li ricordo ancora quelli che mi sono arrivati e se li ricordano anche i miei figli quelli che raramente sono arrivati anche a loro, penso comunque anche se quello che dici può essere condivisibile, di avere una famigliasana poi le sorprese sono dietro l’angolo. A volte discutiamo di questi personaggi che agiscono in modo aberrante e alla fine le considerazioni finiscono quasi sempre sul fatto che spesso vivono in un contesto di degrado e scarsa cultura sociale unite a famiglie che hanno già al loro interno questo modo di agire e le conseguenze non possono essere che le stesse.
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/05/2025 alle 07:59:00Idem. Mi sembra che ci sia qualcosa di stonato pensare di educare, a suon di ceffoni, un ragazzo a non essere violento. Come dire a un bambino "non si dicono le parolacce, porca*****!"
Sono assolutamente orgoglioso di no aver MAI alzato le mani nei confronti di mio figlio ma essermi confrontato con lui magari anche in maniera vivace. Non ho mai addestrato mio figlio. Mai preso schiaffi da mio padre.Se si deve educare alla non violenza, si parte dalle basi. Mio figlio non è MAI stato coinvolto in episodi dubbi anche a scuola. Le violenze nei giovani nascono dalla cultura della violenza come metodo di regolazione dei rapporti e dalla cultura del possesso. Il fenomeno non è per nulla un fenomeno di oggi, solo che di questi tempi emerge di più. Questi ragazzi hanno semplicemente imparato dai genitori.
In risposta al messaggio di chorus del 30/05/2025 alle 11:38:28Giustissimo, il mestiere del genitore è difficile e come fai sbagli. Oltretutto quando diventa adulto può fare belinate malgrado la miglior educazione al mondo.
Il mestiere del genitore: difficilissimo, il più difficile che esista, perché i risultati li vedi dopo anni, magari dopo qualche decennio. Mi sembra di capire che gli interventi siano di maschietti, e dunque porto il mioesempio. La buonanima di mio padre ha messo al mondo tre figli: non è stato amico di nessuno dei tre, c'è sempre stato un bel distacco. Nessuno dei tre ha fatto cavolate nella vita, almeno finora, ma siamo tutti ultra cinquantenni (io molto di più), dunque la formula giusta per me è la sua.
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/05/2025 alle 12:23:09La cultura che ti dà la famiglia è senz'altro il terreno fertile su cui seminare. Credo di aver educato mio figlio al rispetto assoluto, con la madre credo di aver litigato poche volte e forse mai in sua presenza. Ma la paura che "nasca" qualcosa di sbagliato mi rimane. Qualche settimana fa era stravaccato sul divano con la ragazza e l'ho sentito dire qualcosa tipo "chi ti ha chiamato? fammi vedere il cellulare....". L'ho guardato alzando il sopracciglio, lui ha capito e ha farfugliato "ma dai, sto scherzando, era una battuta". "Ecco, evita certi tipi di battute, che non fanno manco ridere".
Giustissimo, il mestiere del genitore è difficile e come fai sbagli. Oltretutto quando diventa adulto può fare belinate malgrado la miglior educazione al mondo. Molti delinquenti anche tremendi avevano avuto una educazioneperfetta. Di tutti i miei compagni di scuola superiore uno è diventato un delinquente, un delinquente finanziario non violento, ma sempre delinquente, ho visto più volte la sua foto sul giornale ed ha subito condanne. Ora, questo individuo quando eravamo a scuola era l'emblema del bravo ragazzo, bello, prestante, ben educato, bravo a scuola, nessuna parole fuori posto. Insieme passammo molti pomeriggi a giocare a basket nei campetti, mai un gesto errato. Io non credo che i genitori non abbiano alcuna responsabilità in quello che ha fatto da adulto. Gli hanno fatto fare le scuole superiori, gli avevano fatto fare la scuola di amministrazione aziendale, non ricordo se convertita in laurea, ripeto sempre ben educato, cosa dovevano fare di più ? Ma la violenza sulle donne cosa deve essere se non il frutto della cultura che in un ragazzo giovane arriva soprattutto dalla famiglia ?
In risposta al messaggio di Tore99 del 30/05/2025 alle 13:26:36Però adesso non deve valere nemmeno il contrario, ovvero che io non entro MAI nel merito delle frequentazioni di mia moglie/fidanzata/compagna. E questo per rispetto reciproco.
La cultura che ti dà la famiglia è senz'altro il terreno fertile su cui seminare. Credo di aver educato mio figlio al rispetto assoluto, con la madre credo di aver litigato poche volte e forse mai in sua presenza. Ma lapaura che nasca qualcosa di sbagliato mi rimane. Qualche settimana fa era stravaccato sul divano con la ragazza e l'ho sentito dire qualcosa tipo chi ti ha chiamato? fammi vedere il cellulare..... L'ho guardato alzando il sopracciglio, lui ha capito e ha farfugliato ma dai, sto scherzando, era una battuta. Ecco, evita certi tipi di battute, che non fanno manco ridere.
In risposta al messaggio di mapalib del 30/05/2025 alle 11:08:24Condivido in toto questa opinione e proprio a dimostrare la differenza che c'è e ci sarà sempre tra i singoli che hanno la fortuna di poter essere genitori nella vita.
I figli non sono tutti uguali e lo stesso vale per i genitori. Questo per dire che non c'è una regola che vada bene per tutti, se no sarebbe facile e invece non lo è. Il difficile, e questo invece vale per tutti, è farela cosa giusta anche quando ci costa fatica, attenzione, tempo, o ci costringe ad andare contro le nostre convinzioni e certezze, e questa cosa può essere diversa a seconda delle situazioni, e non è sempre detto che anche così si risolva. Si va da casi dove c'è un'evidente carenza in questo senso da parte dei genitori, via via fino a casi di ragazzi che nonostante l'impegno e lo sforzo di tutti (famiglia, amici, scuola, servizi, ecc) si dimostrano irrecuperabili. La forbice è molto ampia, come dicevo è sbagliato pensare che esistano un metodo o una soluzione migliore per tutti i casi.
In risposta al messaggio di Tore99 del 30/05/2025 alle 13:26:36Esatto, magari controllano e sono i primi ad avere intrallazzi e segreti.
La cultura che ti dà la famiglia è senz'altro il terreno fertile su cui seminare. Credo di aver educato mio figlio al rispetto assoluto, con la madre credo di aver litigato poche volte e forse mai in sua presenza. Ma lapaura che nasca qualcosa di sbagliato mi rimane. Qualche settimana fa era stravaccato sul divano con la ragazza e l'ho sentito dire qualcosa tipo chi ti ha chiamato? fammi vedere il cellulare..... L'ho guardato alzando il sopracciglio, lui ha capito e ha farfugliato ma dai, sto scherzando, era una battuta. Ecco, evita certi tipi di battute, che non fanno manco ridere.
In risposta al messaggio di eolo 58 del 31/05/2025 alle 16:45:56Su questo non possiamo che essere d'accordo. Un genitore come fa sbaglia, o almeno parzialmente sbaglia. Purtuttavia non potendo barricare in casa i ragazzi, loro col tempo non vivono solo di famiglia, ma anche di vita propria, seguendo stimoli esterni su cui i genitori non hanno nessun controllo. E la cultura del possesso, questa paura di perdita, di essere da meno, la violenza come metodo di risoluzione dei problemi possono anche avvenire esternamente dalla famiglia.
Condivido in toto questa opinione e proprio a dimostrare la differenza che c'è e ci sarà sempre tra i singoli che hanno la fortuna di poter essere genitori nella vita. Dal mio punto di vista non sono a dimostrare che quelloche penso io è la verità assoluta, ma è anche vero il contrario che a voler essere troppo perfetti nel cercare di formare un carattere di un figlio senza commettere errori si rischia di avere eccessi in un verso o nell'altro.
In risposta al messaggio di silvio636 del 11/06/2025 alle 09:31:15Parlo sempre di mio figlio, all'età delle medie ebbe una fidanzatina con cui aveva davvero un modo di relazionarsi molto stretto. Siccome tra genitori a prescindere c'era affinità, e in tempi di covid purtroppo i ragazzi non erano autonomi, anche tra famiglie abbiamo legato.
Esatto, magari controllano e sono i primi ad avere intrallazzi e segreti. Purtroppo la nuova generazione vive in un mondo virtuale. Non sa cosa sia accettare un rifiuto, non è conscia delle conseguenze delle proprie azioni. é preoccupante l'andazzo che stanno prendendo.
In risposta al messaggio di dani1967 del 11/06/2025 alle 14:45:18ciao Dani, però ok tutto ma io ami mie tempi non vedevo questa facilità nel riccorre alla lame, alla violenza, gli stupri di gruppo e nefandezze varie. Adesso con l'avvento dei social tante volte conta il like o l'apparire, cosa che ai nostri tempi non c'era o era confinata alla cerchia del paese. Questo è innegabile. Certo magari adesso questo problema va " di moda" e se ne parla molto di più, però... è innegabile che ci sia anche un fattore di impunità. Molti genitori sono sempre pronti a difendere i figli qualsiasi cosa facciano, vedi aggressioni ai professori ecc. Una volta invece i castighi e i rimproveri te li prendevi eccome.
Parlo sempre di mio figlio, all'età delle medie ebbe una fidanzatina con cui aveva davvero un modo di relazionarsi molto stretto. Siccome tra genitori a prescindere c'era affinità, e in tempi di covid purtroppo i ragazzinon erano autonomi, anche tra famiglie abbiamo legato. Nel momento in cui come è ovvio tra ragazzini hanno interrotto la relazione, questa gestione per loro non è stata affatto semplice, anche perché cavolo, erano 14enni, non avevano chissà quali competenze emotive e sociali a riguardo. Ma poi davvero è un problema dei ragazzi di oggi ? Ma guardate che come al solito avete la visione rosea della gioventù degli anziani, violenza, comportamenti distorti, etc un tempo non solo erano all'ordine del giorno, ma giustificato dalla legge. Ma avete dimenticato che il nostro ordinamento ha contemplato il delitto d'onore fino alla fine degli ANNI 90 ? E i matrimoni riparatori ? E che la violenza sessuale era considerato un delitto contro la moralità e non contro la persona ? Ma come si può anche pensare di prendersela con la fragilità dei giovani d'oggi da parte di adulti che hanno tollerato queste leggi per tanti anni ? Prima di parlare dei giovani d'oggi, riflettere un attimo.
In risposta al messaggio di silvio636 del 11/06/2025 alle 17:18:45Mah, io a mirafiori sud di torino ci vivevo, e di lame ne ho viste immensamente di più di quanto ne girino adesso; ricorda che il livello di omicidi era di un ordine di grandezza superiore rispetto ad oggi. Il livello di violenza era infinitamente più alto, e stai certo anche di violenza di genere.
ciao Dani, però ok tutto ma io ami mie tempi non vedevo questa facilità nel riccorre alla lame, alla violenza, gli stupri di gruppo e nefandezze varie. Adesso con l'avvento dei social tante volte conta il like o l'apparire,cosa che ai nostri tempi non c'era o era confinata alla cerchia del paese. Questo è innegabile. Certo magari adesso questo problema va di moda e se ne parla molto di più, però... è innegabile che ci sia anche un fattore di impunità. Molti genitori sono sempre pronti a difendere i figli qualsiasi cosa facciano, vedi aggressioni ai professori ecc. Una volta invece i castighi e i rimproveri te li prendevi eccome.
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