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chorus
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05/10/2006 12457
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Inserito il 16/10/2024 alle: 17:53:16
In risposta al messaggio di franco49tn del 16/10/2024 alle 17:14:38

Ho riletto le velocità massime per le biciclette quindi sappiateVi regolare . Limiti di velocità per biciclette su piste ciclopedonali   Nel caso in cui la circolazione sulla pista ciclabile sia consentita in promiscuo
sia ai ciclisti che ai pedoni (quindi anche su strade pedonali e su marciapiedi), i ciclisti debbono procedere ad una velocità tale da evitare situazioni di pericolo. Si tratta di una velocità generalmente non superiore a 10 km/h. Quindi, in definitiva, sulle piste ciclo pedonali non si può pedalare ad una velocità superiore ai 10 km/h in modo da avere il pieno controllo della bicicletta e i riflessi pronti e il tempo per reagire ad eventuali ostacoli.  La velocità massima consentita è di 30 km/h.I ciclisti possono occupare qualsiasi posizione sulla carreggiata nelle zone ciclabili,   
...
Grazie per le utili informazioni, tuttavia io, ciclista, non sono obbligato a percorrere la pista ciclopedonale; io ciclista sono obbligato a percorrere la pista ciclabile, ovvero quella pista esclusivamente riservata a noi ciclisti.
Pertanto io, ciclista, mi so regolare, e so perfettamente che le leggende metropolitane su noi ciclisti abbondano!
19
chorus
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05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 16/10/2024 alle: 18:06:11
In risposta al messaggio di chorus del 16/10/2024 alle 17:53:16

Grazie per le utili informazioni, tuttavia io, ciclista, non sono obbligato a percorrere la pista ciclopedonale; io ciclista sono obbligato a percorrere la pista ciclabile, ovvero quella pista esclusivamente riservata a noi ciclisti. Pertanto io, ciclista, mi so regolare, e so perfettamente che le leggende metropolitane su noi ciclisti abbondano!
Ciò detto e precisato, sarebbe interessante che tu citassi la fonte normativa che impone alle biciclette il limite di velocità a 30 kmh sulle piste ciclabili.
Le norme da me conosciute stabiliscono questo:
- la bicicletta, che il codice della strada chiama velocipede, è un veicolo (ex art. 47 codice della strada (d'ora innanzi cds)
- il velocipede può circolare su strade urbane e su strade extraurbane secondarie e locali (definizioni ex art. 142 cds)
- non sono previsti limiti per le biciclette, infatti il terzo comma dell'art. 142 del cds non le cita;
- pertanto, su strade urbane il limite è di 50 kmh e su quelle extraurbane è di 90 kmh.
Beninteso parliamo di limiti ordinari, salvo diversa specifica segnalazione, che vale per tutti i veicoli.
E' evidente che la velocità deve essere adeguata alle caratteristiche e allo stato del veicolo, nonché alle caratteristiche e condizioni della strada, ma questo principio sacrosanto (ex art. 141, primo comma, cds) vale per tutti i veicoli.
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
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Inserito il 03/12/2024 alle: 14:40:24
Remco Evenepoel è veramente sfortunato!

Evenepoel, incidente in allenamento: le condizioni | Gazzetta.it


Immagino come sia stata la dinamica di questo incidente, ma non la voglio commentare, altrimenti iniziano le solite lamentele contro i ciclisti
 
7
ex camionaro
ex camionaro
25/01/2018 4002
Rispondi Abuso
Inserito il 03/12/2024 alle: 15:28:03
In risposta al messaggio di chorus del 03/12/2024 alle 14:40:24

Remco Evenepoel è veramente sfortunato! Evenepoel, incidente in allenamento: le condizioni | Gazzetta.it Immagino come sia stata la dinamica di questo incidente, ma non la voglio commentare, altrimenti iniziano le solite lamentele contro i ciclisti  
probabilmente ha aperto la porta mentre arrivava  ma non sicuramente mentre qualche anno fa a me nel viale che dalla foce va verso il centro di genova una (signora) apre la portiera quando ero circa a fianco al paraurti mi sono fermato toccato appena l,interno porta e andavo non forte e con ebike ma freni magura ottimi alla signora quasi glie ne veniva a lei
nonno pat 49
Cornovaglia in Camper
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Reno e Mosella in camper, estate 2025
Reno e Mosella in camper, estate 2025
Spagna del Nord e Portogallo
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Marocco
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Valle d'Aosta e Francia  in camper - Ago
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ex camionaro
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25/01/2018 4002
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Inserito il 03/12/2024 alle: 15:37:59
In risposta al messaggio di franco49tn del 16/10/2024 alle 17:14:38

Ho riletto le velocità massime per le biciclette quindi sappiateVi regolare . Limiti di velocità per biciclette su piste ciclopedonali   Nel caso in cui la circolazione sulla pista ciclabile sia consentita in promiscuo
sia ai ciclisti che ai pedoni (quindi anche su strade pedonali e su marciapiedi), i ciclisti debbono procedere ad una velocità tale da evitare situazioni di pericolo. Si tratta di una velocità generalmente non superiore a 10 km/h. Quindi, in definitiva, sulle piste ciclo pedonali non si può pedalare ad una velocità superiore ai 10 km/h in modo da avere il pieno controllo della bicicletta e i riflessi pronti e il tempo per reagire ad eventuali ostacoli.  La velocità massima consentita è di 30 km/h.I ciclisti possono occupare qualsiasi posizione sulla carreggiata nelle zone ciclabili,   
...
mah come in quasi tutte le cose basterebbe il BUON SENSO ma... ultima uscita in bici (la prima col tandem preso in quanto la moglie non può più andare da sola in quanto leggero parkinson) sulla ciclabile di SANREMO quindi larga e con segnato bene la divisone fra ciclisti e pedoni in 2 casi non è successo l.incidente uno colpa dei pedoni (pecore) l,altro di ciclisti corsaioli appaiati per il resto stabilire a quanto il ciclista andava e se superava la velocità non saprei.
nonno pat 49
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13130
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Inserito il 03/12/2024 alle: 15:42:13
In risposta al messaggio di chorus del 03/12/2024 alle 14:40:24

Remco Evenepoel è veramente sfortunato! Evenepoel, incidente in allenamento: le condizioni | Gazzetta.it Immagino come sia stata la dinamica di questo incidente, ma non la voglio commentare, altrimenti iniziano le solite lamentele contro i ciclisti  

Un sunto sarebbe gradito. Non tutti sono abbonati al quotidiano e non tutti accettano di cookarsi. Grazie!!

Giovanni
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mapalib
mapalib
04/08/2003 16483
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Inserito il 03/12/2024 alle: 15:46:04
In risposta al messaggio di ex camionaro del 03/12/2024 alle 15:37:59

mah come in quasi tutte le cose basterebbe il BUON SENSO ma... ultima uscita in bici (la prima col tandem preso in quanto la moglie non può più andare da sola in quanto leggero parkinson) sulla ciclabile di SANREMO quindi
larga e con segnato bene la divisone fra ciclisti e pedoni in 2 casi non è successo l.incidente uno colpa dei pedoni (pecore) l,altro di ciclisti corsaioli appaiati per il resto stabilire a quanto il ciclista andava e se superava la velocità non saprei.
...
Piano no di sicuro visto che la bici, sicuramente una bici professionale, si è spezzata in due...
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chorus
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05/10/2006 12457
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Inserito il 03/12/2024 alle: 16:04:51
In risposta al messaggio di Giovanni del 03/12/2024 alle 15:42:13

Un sunto sarebbe gradito. Non tutti sono abbonati al quotidiano e non tutti accettano di cookarsi. Grazie!! Giovanni
Non sono abbonato, si tratta di un articolo visibile a tutti
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chorus
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05/10/2006 12457
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Inserito il 03/12/2024 alle: 18:13:05
In risposta al messaggio di mapalib del 03/12/2024 alle 15:46:04

Piano no di sicuro visto che la bici, sicuramente una bici professionale, si è spezzata in due...
Spero che l'automobilista abbia una buona assicurazione.
La bici costerà 17 mila euro, il nulla in confronto ai mesi di fermo per uno dei cinque ciclisti contemporanei più forti, con il rischio di pregiudicare la stagione che inizierà tra un paio di mesi.
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dani1967
dani1967
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03/09/2007 31242
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Inserito il 04/12/2024 alle: 10:25:55
Francamente sulla vicenda di Remco non mi sento di fare considerazioni, spero che lui non si alleni a manetta dentro un centro abitato ma fosse in trasferimento. Certo è un vero peccato, è uno dei pochi in grado di fronteggiare l'inarrivabile, un ragazzo che non brilla per simpatia in gara ma fuori si, ma poi dalle caratteristiche atletiche eccezionali. Non credo proprio che il problema sia la bici rotta. In questo momento della stagione queste fratture dovrebbero essere guaribili abbastanza in fretta senza compromettere troppo la stagione.

In generale, tutte le ultime norme su bici, monopattini seguono ovviamente l'elettorato del ministro dei trasporti, che di sicuro si alimenta di paure e odio sociale. E difatti trova terreno fertile anche qui tra gli odiatori, come se non fossimo una unica umanità con rispetto reciproco, per cui uno su una bici smette di essere un essere umano con cui provare empatia, ma diventa un anonimo essere impreciso che ci da solo fastidio, interrompe e disturba.
L'italia ha una quantità di km di ciclabili risibile rispetto ai paesi civilizzati europei (ma la politica dell'odio verso lo straniero alimenta anche  l'indifferenza per queste statistiche), la maggior parte sono in trentino AA e veneto, se no altrove sono soprattutto inutili e pericolose ciclopedonali. 
La realtà è che si vuole ostacolare qualsiasi mutamento della società e del modo di vivere, anche quando in realtà è possibile. Basta andare in Olanda o Danimarca, vedere come Copenaghen sia una città basata sulla mobilità alternativa e non sui motori. Senza dimenticare che si stroncano le economie sempre più importanti basate sulla bicicletta, che comunque in Italia hanno successo, basti pensare quale immenso polo di attrazione siano la ciclabile di Sanremo o quelle del Garda.
Certo, siamo un forum di camperisti, sembra un posto poco adatto, ma in realtà il camperista, una volta raggiunto un posto, sfrutta moltissimo la mobilità alternativa.
C'è un topic parallelo che tratta le difficili vicende di chi è colto dalla spirale dei tumori, parola che a volte uno teme addirittura a scrivere per scaramanzia. Ma non è che questi spuntano così, per caso ! Vengono fuori sopratutto per quel che respiriamo, per la vita sedentaria, per quello che mangiamo. Eppure si ostacola in ogni modo la mobilità alternativa, che parimenti aiuta a muoversi di più (anche se su ebike, anche le ebike aiutano chi proprio non si muoverebbe) e a  produrre meno schifezze che si respirano. Così come si ostacolano cibi innovativi (quasi fosse poi obbligatorio mangiarli) oppure si vuole impedire i claim sulla pericolosità di nostri molti alimenti tradizionali, come salumi o alcolici. Insomma, la resistenza a qualsiasi forma di cambiamento, pensando che cambiare renda sempre tutto peggiore.
 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 04/12/2024 alle 10:29:35
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chorus
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05/10/2006 12457
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Inserito il 04/12/2024 alle: 10:38:31
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/12/2024 alle 10:25:55

Francamente sulla vicenda di Remco non mi sento di fare considerazioni, spero che lui non si alleni a manetta dentro un centro abitato ma fosse in trasferimento. Certo è un vero peccato, è uno dei pochi in grado di fronteggiare
l'inarrivabile, un ragazzo che non brilla per simpatia in gara ma fuori si, ma poi dalle caratteristiche atletiche eccezionali. Non credo proprio che il problema sia la bici rotta. In questo momento della stagione queste fratture dovrebbero essere guaribili abbastanza in fretta senza compromettere troppo la stagione. In generale, tutte le ultime norme su bici, monopattini seguono ovviamente l'elettorato del ministro dei trasporti, che di sicuro si alimenta di paure e odio sociale. E difatti trova terreno fertile anche qui tra gli odiatori, come se non fossimo una unica umanità con rispetto reciproco, per cui uno su una bici smette di essere un essere umano con cui provare empatia, ma diventa un anonimo essere impreciso che ci da solo fastidio, interrompe e disturba. L'italia ha una quantità di km di ciclabili risibile rispetto ai paesi civilizzati europei (ma la politica dell'odio verso lo straniero alimenta anche  l'indifferenza per queste statistiche), la maggior parte sono in trentino AA e veneto, se no altrove sono soprattutto inutili e pericolose ciclopedonali.  La realtà è che si vuole ostacolare qualsiasi mutamento della società e del modo di vivere, anche quando in realtà è possibile. Basta andare in Olanda o Danimarca, vedere come Copenaghen sia una città basata sulla mobilità alternativa e non sui motori. Senza dimenticare che si stroncano le economie sempre più importanti basate sulla bicicletta, che comunque in Italia hanno successo, basti pensare quale immenso polo di attrazione siano la ciclabile di Sanremo o quelle del Garda. Certo, siamo un forum di camperisti, sembra un posto poco adatto, ma in realtà il camperista, una volta raggiunto un posto, sfrutta moltissimo la mobilità alternativa. C'è un topic parallelo che tratta le difficili vicende di chi è colto dalla spirale dei tumori, parola che a volte uno teme addirittura a scrivere per scaramanzia. Ma non è che questi spuntano così, per caso ! Vengono fuori sopratutto per quel che respiriamo, per la vita sedentaria, per quello che mangiamo. Eppure si ostacola in ogni modo la mobilità alternativa, che parimenti aiuta a muoversi di più (anche se su ebike, anche le ebike aiutano chi proprio non si muoverebbe) e a  produrre meno schifezze che si respirano. Così come si ostacolano cibi innovativi (quasi fosse poi obbligatorio mangiarli) oppure si vuole impedire i claim sulla pericolosità di nostri molti alimenti tradizionali, come salumi o alcolici. Insomma, la resistenza a qualsiasi forma di cambiamento, pensando che cambiare renda sempre tutto peggiore.  
...
Parole encomiabili!
L'odio social verso noi ciclisti è qualcosa di assurdo, che purtroppo non rimane nella rete, ma si traduce nei fatti.
Stai pur certo che l'incidente accorso a Remco E. verrà strumentalizzato come non mai. Basta leggere i commenti in calce all'articolo della Gazzetta.
Da tempo seguo questo approccio: se esco con il gruppetto di amici percorro strade trafficate dalle auto (il traffico del sabato e della domenica, dunque un traffico più che accettabile con rischi contenuti), se esco da solo pedalo sulle ciclabili dei Navigli o su strade di campagna, dove il traffico dei veicoli a motore è pressoché assente.
 
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Giovanni
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28/08/2003 13130
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Inserito il 04/12/2024 alle: 11:55:34

Il problema di cui discutete, secondo me viene da lontano. Avendo una certa età ed essendo cresciuto in collina, subito dopo la Seconda Guerra chi aveva una bicicletta aveva già un mezzo importante per muoversi. Ricordo bene quando a metà degli anni '50 venne introdotto l'obbligo dei caterinfrangenti ai pedali e sul posteriore che i vergari di casa smoccolavano perché era una tassa sui poveri che finalmente potevano permettersi la bicicletta. Quanti lo ricordano?

Poi vennero gli anni '60, chi prima e chi dopo era passato alla moto (Augusta, l'MV, il Benelli e chi poteva il Gilera)  e, subito dopo, alla 500. L'Italia andava in macchina, in pochi anni dalla bici all'auto e viaggiava estate ed inverno col gomitino fuori del finestrino come testimonianza di successo. In quel periodo chi era rimasto alla bici era un povero cane per cui le bici appese al chiodo perché simbolo di povertà. Poi uscirono le Mountain bike che ebbero un discreto successo ma quando i più si accorsero che comunque c'era da pedalare buona parte al chiodo anche quelle. A girare in bicicletta erano solo sparuti appassionati anche per i successi dei vari corridori campioni italiani che allora avevamo. Quindi, per l'automobilista chi andava in bici era comunque un povero cane e chi andava in bici era, dobbiamo dirlo, anche parecchio inosservante delle regole, pedalare appaiati, non fermarsi ai semafori, ecc. Questo clima ha portato ad un negativo rapporto tra automobilista e ciclista. Si sono salvate, e l'ho scoperto dopo quando ho cominciato a frequentare i luoghi pianeggianti dove la bici aveva resistito come comodità, ma anche qui con qualche problema. 

Avete citato Olanda e Danimarca: non possiamo fare paragoni con queste nazioni, la loro morfologia geografica: possiamo paragonare queste nazioni alla nostra pianura padana. Noi siamo tutte valli e coste a ridosso di colline, paesi e centri città con strada storiche e strette per cui difficile inserirvi delle piste ciclabili.

Io sono uno di quelli che aveva perso (per incidente) la bici nel 1961; poi il camper mi ha fatto ritornare alla bici nel 1998 o 1999 (tandem per portare la moglie appresso che non sa andare in bici) e ne sono pienamente contento: è vero, il camper ha riattivato l'uso della bici ma, ultimamente, sta calando parecchio per l'avvento dello scooter sul camper al posto delle bici. Io ho il portamoto di serie ma continuerò ad usare il tandem (pedalata assistita perché pedalare per due su un mezzo pesante alla mia età...): è immensamente più bello andare in bici!

Giovanni

 
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mapalib
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04/08/2003 16483
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Inserito il 04/12/2024 alle: 12:14:35
In risposta al messaggio di chorus del 03/12/2024 alle 18:13:05

Spero che l'automobilista abbia una buona assicurazione. La bici costerà 17 mila euro, il nulla in confronto ai mesi di fermo per uno dei cinque ciclisti contemporanei più forti, con il rischio di pregiudicare la stagione che inizierà tra un paio di mesi.
Comunque le prime parole di Remco dopo l'intervento col quale gli hanno in pratica "rimontato" la spalla tra ossa e legamenti, sono state di conforto per la signora che è scesa dalla macchina, quindi non credo che da parte sua ci sia la convinzione di essere esente da responsabilità per quanto accaduto... 
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dani1967
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03/09/2007 31242
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Inserito il 05/12/2024 alle: 08:05:50
Resta il fatto che le regioni in Italia sul livello di quelle straniere sono nelle alpi del nordest, con orografia accidentata e paesini storici stretti. A dimostrazione che intanto bisogna metterci la volontà.
Sull'episodio di RE ovviamente senza nessuna notizia diretta fare considerazioni è azzardato, io stesso ho detto che spero non andasse a manetta in un centro abitato. Lui comunque è un personaggio strano, come dicevo, antipaticissimo in gara e il contrario fuori e lo ha dimostrato anche in questa occasione. comunque un grandissimo campione, spero si riprenda.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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mapalib
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04/08/2003 16483
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Inserito il 05/12/2024 alle: 11:11:08

https://www.gazzetta.it/Ciclism...



Lui la volontà ce la mette.
Di fare come gli pare...
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chorus
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05/10/2006 12457
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Inserito il 05/12/2024 alle: 12:19:34
In risposta al messaggio di mapalib del 05/12/2024 alle 11:11:08

Lui la volontà ce la mette. Di fare come gli pare...
Pozzovivo ha spiegato per filo e per segno perché adotta questa tecnica di guida.
I km in bici che Pozzovivo faceva in un anno io li faccio in quattro, peraltro buona parte li ha fatti in gara, protetto dall'organizzazione.
Non serve avere l'esperienza di Pozzovivo per capire che si è più sicuri a pedalare in gruppo, dunque in fila per due o per tre, che non in solitaria.
In bicicletta si hanno ben presenti le condizioni dei margini delle strade.

Ciò detto, il sottoscritto ha la fobia del rispetto delle regole: (i) ho conseguito la patente C per condurre un camper over 35 quintali, (ii) le mie bici sono dotate di campanello e di luci, sia all'anteriore sia al posteriore (peraltro la luce posteriore ha la funzione radar che mi avvisa quando si avvicinano delle auto), (iii) mi sforzo di percorrere le ciclabili, anche quando queste sono ciclopedonali, (iv) parto dal presupposto che gli altri utenti della strada abbiano più diritti del sottoscritto - i pedoni perché sono oggettivamente più deboli di me, e gli automobilisti perché pagano tasse (bollo, imposta sulle assicurazioni, accise e iva sulle accise) che io non pago. Inoltre (v) se esco da solo percorro sempre strade secondarie e di campagna con pochissimo traffico.
Tuttavia l'incoscienza di molti automobilisti è ben conosciuta da noi ciclisti. D'altra parte viviamo in un'era storica dove tutto è dovuto e gli altri sono considerati inferiori.
22
mapalib
mapalib
04/08/2003 16483
Rispondi Abuso
Inserito il 05/12/2024 alle: 14:40:55
In risposta al messaggio di chorus del 05/12/2024 alle 12:19:34

Pozzovivo ha spiegato per filo e per segno perché adotta questa tecnica di guida. I km in bici che Pozzovivo faceva in un anno io li faccio in quattro, peraltro buona parte li ha fatti in gara, protetto dall'organizzazione.
Non serve avere l'esperienza di Pozzovivo per capire che si è più sicuri a pedalare in gruppo, dunque in fila per due o per tre, che non in solitaria. In bicicletta si hanno ben presenti le condizioni dei margini delle strade. Ciò detto, il sottoscritto ha la fobia del rispetto delle regole: (i) ho conseguito la patente C per condurre un camper over 35 quintali, (ii) le mie bici sono dotate di campanello e di luci, sia all'anteriore sia al posteriore (peraltro la luce posteriore ha la funzione radar che mi avvisa quando si avvicinano delle auto), (iii) mi sforzo di percorrere le ciclabili, anche quando queste sono ciclopedonali, (iv) parto dal presupposto che gli altri utenti della strada abbiano più diritti del sottoscritto - i pedoni perché sono oggettivamente più deboli di me, e gli automobilisti perché pagano tasse (bollo, imposta sulle assicurazioni, accise e iva sulle accise) che io non pago. Inoltre (v) se esco da solo percorro sempre strade secondarie e di campagna con pochissimo traffico. Tuttavia l'incoscienza di molti automobilisti è ben conosciuta da noi ciclisti. D'altra parte viviamo in un'era storica dove tutto è dovuto e gli altri sono considerati inferiori.
...
A parte che è la sua idea personale, che conta quanto la mia e la tua, quello che conta davvero è il CDS come tu stesso ci ricordi sempre, e il CDS dice due cose ben precise: 
- obbligo (per tutti) di tenersi più alla destra possibile;
- divieto alle biciclette di procedere affiancate.
E questo non per odio di classe verso i ciclisti, ma per garantire a tutti gli utenti della strada circolazione e sicurezza.
Se poi il CDS è antiquato in qualche suo principio guida, lo si cambi, ma nessuno ha il diritto di farsene uno a proprio uso e consumo, men che meno un ex professionista che dovrebbe dare il buon esempio, invece di incitare alla deregulation... no


 
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chorus
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05/10/2006 12457
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Inserito il 05/12/2024 alle: 15:10:52
In risposta al messaggio di mapalib del 05/12/2024 alle 14:40:55

A parte che è la sua idea personale, che conta quanto la mia e la tua, quello che conta davvero è il CDS come tu stesso ci ricordi sempre, e il CDS dice due cose ben precise:  - obbligo (per tutti) di tenersi più alla
destra possibile; - divieto alle biciclette di procedere affiancate. E questo non per odio di classe verso i ciclisti, ma per garantire a tutti gli utenti della strada circolazione e sicurezza. Se poi il CDS è antiquato in qualche suo principio guida, lo si cambi, ma nessuno ha il diritto di farsene uno a proprio uso e consumo, men che meno un ex professionista che dovrebbe dare il buon esempio, invece di incitare alla deregulation...   
...
15 anni fa il mio istruttore di scuola guida ripeteva: ognuno ha il proprio cds!
Questi continui attacchi ai ciclisti fanno veramente ridere e denotano ipocrisia.
Vero che alcuni ciclisti viaggiano appaiati (ma rammento che è vietato fuori dai centri abitati, ma anche qui è possibile se uno dei due ciclisti ha meno di 10 anni), e questa fattispecie, assieme al passaggio del semaforo rosso, si sente ripetere come un disco rotto.
Al pari della barzelletta sulle sanzioni che servono ai comuni per fare cassa.
Ma vogliamo elencare le infrazioni di quando siamo alla guida dell'auto, a cominciare dal rispetto dei limiti di velocità? E soprattutto di quanti automobilisti commettono queste infrazioni?
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mapalib
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04/08/2003 16483
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Inserito il 05/12/2024 alle: 15:19:19
In risposta al messaggio di chorus del 05/12/2024 alle 15:10:52

15 anni fa il mio istruttore di scuola guida ripeteva: ognuno ha il proprio cds! Questi continui attacchi ai ciclisti fanno veramente ridere e denotano ipocrisia. Vero che alcuni ciclisti viaggiano appaiati (ma rammento che
è vietato fuori dai centri abitati, ma anche qui è possibile se uno dei due ciclisti ha meno di 10 anni), e questa fattispecie, assieme al passaggio del semaforo rosso, si sente ripetere come un disco rotto. Al pari della barzelletta sulle sanzioni che servono ai comuni per fare cassa. Ma vogliamo elencare le infrazioni di quando siamo alla guida dell'auto, a cominciare dal rispetto dei limiti di velocità? E soprattutto di quanti automobilisti commettono queste infrazioni?
...
Si parlava di ciclisti o sbaglio?
E poi in questo caso non è un "attacco ai ciclisti", ma un ciclista che attacca il cds (lo stesso strumento legislativo che contiene anche i limiti di velocità)... 
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13130
Rispondi Abuso
Inserito il 05/12/2024 alle: 15:23:52
In risposta al messaggio di chorus del 05/12/2024 alle 15:10:52

15 anni fa il mio istruttore di scuola guida ripeteva: ognuno ha il proprio cds! Questi continui attacchi ai ciclisti fanno veramente ridere e denotano ipocrisia. Vero che alcuni ciclisti viaggiano appaiati (ma rammento che
è vietato fuori dai centri abitati, ma anche qui è possibile se uno dei due ciclisti ha meno di 10 anni), e questa fattispecie, assieme al passaggio del semaforo rosso, si sente ripetere come un disco rotto. Al pari della barzelletta sulle sanzioni che servono ai comuni per fare cassa. Ma vogliamo elencare le infrazioni di quando siamo alla guida dell'auto, a cominciare dal rispetto dei limiti di velocità? E soprattutto di quanti automobilisti commettono queste infrazioni?
...

Calma... è vero, ognuno di noi ha il proprio codice della strada. Personalmente non faccio testo andando in tandem e non con la classica bici, non vado appaiato con altri ma non tengo nemmeno perfettamente la destra; mi tengo a circa un metro forse abbondante dal ciglio o dalle auto in sosta per avere lo spazio a destra se qualcuno mi stringe. Ovviamente se qualcuno mi segue, appena possibile mi scanso. 

Giovanni 
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