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Bolla speculativa sui camper... quanto durerà?

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gs180611
gs180611
15/08/2018 8
Rispondi Abuso
Inserito il 20/02/2022 alle: 18:48:00
In risposta al messaggio di mausone46 del 18/02/2022 alle 00:11:57

A che scopo via legale? O lo compri con l'aumento oppure molli il contratto. Non hai altra possibilita'. Le case fanno solo contratti del genere. In Germania e' la steasa solfa: friss oder stirb ;-) Prendere (ed ingoiare il rospo) oppure mollare. L'usato di conseguenza sale di prezzo.
Lo scopo sarebbe dividere il sovrapprezzo.
i fornitori di materie prime hanno diminuito l'offerta per alzare il prezzo così a catena aumenta tutto... perché il rischio deve ricadere solo sull'utente finale? Che poi nel mio caso non ci sono nemmeno clausole sui possibili aumenti. La legge comunque tutela anche il venditore che si trova, senza colpa, a sostenere dei costi che non gli permettono più di guadagnare e sostenere la sua attività... Tutto sta a dimostrare la buona fede che per uno che ti spinge a firmare perché poi i prezzi aumenteranno e quando aumentano ti passa il problema al 100% non so se sia possibile.
Comunque, il mio obiettivo è dividere la maggiorazione di costo con il concessionario perché so bene che qualcosa dovrò pagare ma lui ha già guadagnato sul mio vecchio camper, e darmi 3 sòle insieme è un po' troppo: il mio camper me lo sottovaluta (e ci può stare perché comunque nella trattativa mi faccio dare un qualche accessorio), aumento di costo e tempi più lunghi...se i contratti non valgono, allora davvero facciamo le leggi solo per fare felici gli avvocati e i farabutti...
vi aggiornerò :/
​​​​​​
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ledzep
ledzep
06/10/2014 3691
Rispondi Abuso
Inserito il 20/02/2022 alle: 19:04:35
Il problema non è il concessionario e nemmeno chi allestisce il camper. Il problema, come ho evidenziato col conto del mio post precedente, sono i furgoni, quelli sono aumentati e rischiano di aumentare ancora. In una filiera dai margini bassi, come quella automotive, ovvio che si finisca col cambiare il prezzo finale.
 
5
mausone46
mausone46
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29/12/2019 2883
Rispondi Abuso
Inserito il 21/02/2022 alle: 15:58:36
In risposta al messaggio di gs180611 del 20/02/2022 alle 18:48:00

Lo scopo sarebbe dividere il sovrapprezzo. i fornitori di materie prime hanno diminuito l'offerta per alzare il prezzo così a catena aumenta tutto... perché il rischio deve ricadere solo sull'utente finale? Che poi nel
mio caso non ci sono nemmeno clausole sui possibili aumenti. La legge comunque tutela anche il venditore che si trova, senza colpa, a sostenere dei costi che non gli permettono più di guadagnare e sostenere la sua attività... Tutto sta a dimostrare la buona fede che per uno che ti spinge a firmare perché poi i prezzi aumenteranno e quando aumentano ti passa il problema al 100% non so se sia possibile. Comunque, il mio obiettivo è dividere la maggiorazione di costo con il concessionario perché so bene che qualcosa dovrò pagare ma lui ha già guadagnato sul mio vecchio camper, e darmi 3 sòle insieme è un po' troppo: il mio camper me lo sottovaluta (e ci può stare perché comunque nella trattativa mi faccio dare un qualche accessorio), aumento di costo e tempi più lunghi...se i contratti non valgono, allora davvero facciamo le leggi solo per fare felici gli avvocati e i farabutti... vi aggiornerò :/ ​​​​​​
...
Tentare non nuoce.
Bisognerebbe vedere che tipo di contratto hai
Un avvocato costa soldi
vedi tu
Giorgio
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immortale1
immortale1
11/06/2015 3248
Rispondi Abuso
Inserito il 21/02/2022 alle: 21:36:49
In risposta al messaggio di ledzep del 20/02/2022 alle 19:04:35

Il problema non è il concessionario e nemmeno chi allestisce il camper. Il problema, come ho evidenziato col conto del mio post precedente, sono i furgoni, quelli sono aumentati e rischiano di aumentare ancora. In una filiera dai margini bassi, come quella automotive, ovvio che si finisca col cambiare il prezzo finale.  
sono aumentate anche le roulotte  allo stesso modo dei camper nonostante non siano motorizzate ... il problema è che qualsiasi cosa oggi giorno la si realizza con l'energia e con la forte richiesta subito dopo il primo  lokdown  mondiale del 2020  la quale schizzando alle stelle si è tirata  dietro tutto il resto .e da come vanno le cose in ucraina la vedo nera anche per i prossimi mesi .ma poi il giochino non è che dia tanto fastidio ai grandi fornitori di gas e petrolio ...

Modificato da immortale1 il 21/02/2022 alle 21:39:48
Spagna del Nord e Portogallo
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Marocco
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Valle d'Aosta e Francia  in camper - Ago
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Marche d’ottobre: viaggio in camper
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naha1979
naha1979
12/05/2009 740
Rispondi Abuso
Inserito il 02/07/2022 alle: 10:42:39
A giudicare dall'andamento dei futures USA delle materie prime (rame, ferro, acciaio...) e degli ETF sui trasporti, a me sembra che la situazione si sta raffreddando, e non poco. Il petrolio è ancora alto, ma il prezzo che paghiamo alla pompa è dovuto a pura speculazione, non certo al solo aumento della materia prima, ergo: prima o poi la pacchia finirà per chi sen e sta approfittando. E' più che probabile che di questo passo l'economia entri (o già ci è entrata) in piena stagflazione/recessione, con la conseguenza che se oggi ancora possono permettersi di vendere un camper del 1995 a 10/15k (perché hanno la fila dietro la porta), tra un annetto o anche meno le cose potrebbero essere mooooolto diverse (e ricordiamo anche che la banca centrale europea sta alzando i tassi di interesse...avete dato un'occhiata a cosa sta succedendo già da qualche mese su mutui e prestiti?). Certo, molto dipenderà dai tempi di consegna sul nuovo, ma una situazione di attesa 12/18 mesi per consegnare un camper nuovo non potrà certo rimanere la regola...prima o poi tutto tornerà nella norma, bisogna solo aspettare. L'economia è una sinusoide, ed è sempre meglio mettersi dalla parte giusta...peccato che attendere non piace a tutti, e spesso si finisce a pagare una cosa il doppio del suo valore pur di averla subito.
www.vivereincamper.com

Modificato da naha1979 il 02/07/2022 alle 11:19:53
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Trave71
Trave71
10/06/2020 4266
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Inserito il 02/07/2022 alle: 11:21:19
In risposta al messaggio di naha1979 del 02/07/2022 alle 10:42:39

A giudicare dall'andamento dei futures USA delle materie prime (rame, ferro, acciaio...) e degli ETF sui trasporti, a me sembra che la situazione si sta raffreddando, e non poco. Il petrolio è ancora alto, ma il prezzo che
paghiamo alla pompa è dovuto a pura speculazione, non certo al solo aumento della materia prima, ergo: prima o poi la pacchia finirà per chi sen e sta approfittando. E' più che probabile che di questo passo l'economia entri (o già ci è entrata) in piena stagflazione/recessione, con la conseguenza che se oggi ancora possono permettersi di vendere un camper del 1995 a 10/15k (perché hanno la fila dietro la porta), tra un annetto o anche meno le cose potrebbero essere mooooolto diverse (e ricordiamo anche che la banca centrale europea sta alzando i tassi di interesse...avete dato un'occhiata a cosa sta succedendo già da qualche mese su mutui e prestiti?). Certo, molto dipenderà dai tempi di consegna sul nuovo, ma una situazione di attesa 12/18 mesi per consegnare un camper nuovo non potrà certo rimanere la regola...prima o poi tutto tornerà nella norma, bisogna solo aspettare. L'economia è una sinusoide, ed è sempre meglio mettersi dalla parte giusta...peccato che attendere non piace a tutti, e spesso si finisce a pagare una cosa il doppio del suo valore pur di averla subito.
...
Più dei Future, ho visto l’andamento dei prezzi al supermercato, , molti mezzi finiranno in vendita.
Non me lo auguro, ma vedo cosa spendo di bilancio familiare, con due stipendi che entrano.
Molti di coloro che hanno acquistato sotto la spinta del Covid, cambieranno idea, mantenere un camper implica dei costi, io stesso facendo i conti, forse, anzi, spendevo meno prima con i canonici 15 gg in hotel in estate e i 10 in inverno. Soprattutto muovendosi durante gli weekend, quindi più spesso.
Aldo
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naha1979
naha1979
12/05/2009 740
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Inserito il 02/07/2022 alle: 11:48:36
In risposta al messaggio di Trave71 del 02/07/2022 alle 11:21:19

Più dei Future, ho visto l’andamento dei prezzi al supermercato, , molti mezzi finiranno in vendita. Non me lo auguro, ma vedo cosa spendo di bilancio familiare, con due stipendi che entrano. Molti di coloro che hanno
acquistato sotto la spinta del Covid, cambieranno idea, mantenere un camper implica dei costi, io stesso facendo i conti, forse, anzi, spendevo meno prima con i canonici 15 gg in hotel in estate e i 10 in inverno. Soprattutto muovendosi durante gli weekend, quindi più spesso. Aldo
...
Esatto, è proprio quello che succede quando un'economia entra in stagflazione o recessione...dopo il picco inflattivo, si fa presto a tornare indietro...chi si è indebitato potrebbe non essere più in grado di ripagare il debito, e chi deve ancora indebitarsi ci penserà due volte, sia per il costo della vita ormai fuori controllo, sia perché stanno aumentando i tassi sui prestiti. Fate 2+2... D'altronde abbiamo assistito una fase economica davvero peculiare: Covid, guerra, carenza semiconduttori. Ma tutto ciò che sale, poi riscende, specie quando sale in maniera così rapida e anomala.
www.vivereincamper.com
11
ledzep
ledzep
06/10/2014 3691
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Inserito il 02/07/2022 alle: 12:33:49
i prezzi dell'usato dipendono anche dai prezzi del nuovo e i prezzi del nuovo non diminuiranno, anzi. 
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naha1979
naha1979
12/05/2009 740
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Inserito il 02/07/2022 alle: 16:08:31
In risposta al messaggio di ledzep del 02/07/2022 alle 12:33:49

i prezzi dell'usato dipendono anche dai prezzi del nuovo e i prezzi del nuovo non diminuiranno, anzi. 
E questo chi lo dice? Vedremo... 
www.vivereincamper.com
5
Bicio90
Bicio90
30/12/2019 1706
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Inserito il 02/07/2022 alle: 17:37:34
Camper significa vacanze e gli italiani pur di non rinunciare alle vacanze si taglierebbero le braccia, quindi stop a spese inutili come sanità, cultura, sport ma il camper non toccatecelo!

Per questo secondo me non ci sarà una diminuzione dei prezzi, o almeno non a breve termine, e comunque a prevedere il futuro ancora non c'è riuscito nessuno, quindi tutte queste ipotesi lasciano il tempo che trovano.
Benivan B100
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Trave71
Trave71
10/06/2020 4266
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Inserito il 02/07/2022 alle: 19:17:46
In risposta al messaggio di Bicio90 del 02/07/2022 alle 17:37:34

Camper significa vacanze e gli italiani pur di non rinunciare alle vacanze si taglierebbero le braccia, quindi stop a spese inutili come sanità, cultura, sport ma il camper non toccatecelo! Per questo secondo me non ci
sarà una diminuzione dei prezzi, o almeno non a breve termine, e comunque a prevedere il futuro ancora non c'è riuscito nessuno, quindi tutte queste ipotesi lasciano il tempo che trovano.
...
Probabilmente lo zoccolo duro di camperisti non rinuncerà tanto in fretta, ma, almeno da me i prezzi dei generi normali per le famiglie, non il caviale, hanno subito rincari dal 15 al 20% 
Se questo autunno ci saranno stangate ulteriori, mi duole scriverlo, ma molti andranno in difficoltà.
Una parte, la meno convinta dovrà scegliere.
Spero di essere smentito.
Aldo
11
ledzep
ledzep
06/10/2014 3691
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Inserito il 02/07/2022 alle: 22:49:28
In risposta al messaggio di naha1979 del 02/07/2022 alle 16:08:31

E questo chi lo dice? Vedremo... 
Perché l'automotive funziona cosi.
È una filiera a bassissimi margini e ad alti investimenti in cui le aziende restano in piedi se mantengono il fatturato. Per cui sui prezzi non si torna mai indietro, la storia lo dimostra, al limite si aggiungono optional.
Inoltre il prezzo dei furgoni, che è in gran parte causa dell'aumento del prezzo dei camper, è destinato ad aumentare ancora
5
mausone46
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rating

29/12/2019 2883
Rispondi Abuso
Inserito il 03/07/2022 alle: 01:01:34
Per il momento il mercato tiene ancora.
Conosco 2 camper che sono stati venduti negli ultimi giorni, Camper di 15-20 anni, Camper di alta qualita, ma i prezzi non erano certo bassi
Purtroppo per via del Covid, tassi bassissimi ecc...molti sono sbarcati sul Camper, purtroppo perche intassano le aree di sosta, alzano i prezzi dell'usato e le officine sono stressate al massimo.
Cambiera? Chissa chi lo sa!
 
Giorgio

Modificato da mausone46 il 03/07/2022 alle 01:09:28
5
Trave71
Trave71
10/06/2020 4266
Rispondi Abuso
Inserito il 03/07/2022 alle: 06:56:01
In risposta al messaggio di ledzep del 02/07/2022 alle 22:49:28

Perché l'automotive funziona cosi. È una filiera a bassissimi margini e ad alti investimenti in cui le aziende restano in piedi se mantengono il fatturato. Per cui sui prezzi non si torna mai indietro, la storia lo dimostra,
al limite si aggiungono optional. Inoltre il prezzo dei furgoni, che è in gran parte causa dell'aumento del prezzo dei camper, è destinato ad aumentare ancora
...
L’automotive non è lo stesso mercato, le auto sono diventate nel tempo un bene primario, i VR sono appunto ricreazionali, tra pagare il mutuo e fare la spesa non credo che si scelga il camper, almeno nella maggioranza dei casi.
Sono ditte quasi artigianali.
Aldo
11
ledzep
ledzep
06/10/2014 3691
Rispondi Abuso
Inserito il 03/07/2022 alle: 08:44:15
rimane, anche per i VR la struttura di alto investimento e bassi margini.
e poi se la meccanica di partenza aumenta 3000 euro l'anno come sta succedendo non è che il prezzo del camper può diminuire
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naha1979
naha1979
12/05/2009 740
Rispondi Abuso
Inserito il 03/07/2022 alle: 11:08:20
In risposta al messaggio di ledzep del 03/07/2022 alle 08:44:15

rimane, anche per i VR la struttura di alto investimento e bassi margini. e poi se la meccanica di partenza aumenta 3000 euro l'anno come sta succedendo non è che il prezzo del camper può diminuire
Led, i mercati salgono, i mercati scendono. Tutti i mercati. Difficile sapere quando capita l'una o l'altra cosa, ovviamente, ma per come la vedo io, siamo giunti al picco.
www.vivereincamper.com
9
liveline
liveline
28/09/2016 2058
Rispondi Abuso
Inserito il 03/07/2022 alle: 14:08:32
In risposta al messaggio di naha1979 del 02/07/2022 alle 10:42:39

A giudicare dall'andamento dei futures USA delle materie prime (rame, ferro, acciaio...) e degli ETF sui trasporti, a me sembra che la situazione si sta raffreddando, e non poco. Il petrolio è ancora alto, ma il prezzo che
paghiamo alla pompa è dovuto a pura speculazione, non certo al solo aumento della materia prima, ergo: prima o poi la pacchia finirà per chi sen e sta approfittando. E' più che probabile che di questo passo l'economia entri (o già ci è entrata) in piena stagflazione/recessione, con la conseguenza che se oggi ancora possono permettersi di vendere un camper del 1995 a 10/15k (perché hanno la fila dietro la porta), tra un annetto o anche meno le cose potrebbero essere mooooolto diverse (e ricordiamo anche che la banca centrale europea sta alzando i tassi di interesse...avete dato un'occhiata a cosa sta succedendo già da qualche mese su mutui e prestiti?). Certo, molto dipenderà dai tempi di consegna sul nuovo, ma una situazione di attesa 12/18 mesi per consegnare un camper nuovo non potrà certo rimanere la regola...prima o poi tutto tornerà nella norma, bisogna solo aspettare. L'economia è una sinusoide, ed è sempre meglio mettersi dalla parte giusta...peccato che attendere non piace a tutti, e spesso si finisce a pagare una cosa il doppio del suo valore pur di averla subito.
...
l'inflazione in europa non è dovuta come nella norma  ad una forte crescita economica,ma  indotta dalla russia  che basta che chiuda un pelo il flusso del gas per farci schizzare il gas a prezzi allucinanti dove poi essendo alla base di qualsiasi produzione crea aumenti a raffica su tutti i comparti ...  se come sembra metteranno  il tetto al gas e petrolio credendo di fermare la corsa degli energetici otterremmo l'effetto opposto .  

Petrolio a prezzi "stratosferici", ecco la previsione shock di JP Morgan in base a come risponderà Putin al price cap - FinanzaOnline


 stagflazione significa iper-inflazione che porterà ad una recessione economica senza interrompere la corsa inflattiva come un cane che si morde la coda ,il crollo del rame segnala recessione economica ed il gas e petrolio segnalano iper .inflazione indotta dalla russia = stagflazione, mix micidiale che porterà una situazione macro economica come del lontano 1980 con la classe media bassa sempre piu povera ,e la classe alta sempre piu ricca  dove .servirà  una patrimoniale per la ridistribuzione della ricchezza .
i camper in questo contesto non potranno  scendere di prezzi e diventeranno  un segmento piu selettivo  solo per chi ha soldi. 
vivi e lascia vivere

Modificato da liveline il 03/07/2022 alle 14:13:37
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marinox
marinox
30/09/2009 5038
Rispondi Abuso
Inserito il 03/07/2022 alle: 17:42:15
certo è che se quel personaggio CHIUDE il flusso x manutenzione x 10 giorni COL CAVOLO che lo riapre verso l'europa , vendendo anche a prezzo con forte sconto alla cina e india e a paesi che offrono solidarietà alla russia . chiudere i rubinetti mettendo in SERIA difficoltà tutta l'europa è sicuramente il SUO obiettivo calcolando che vuole parificare tra i pacchetti di restrizioni economici e l'invio di armi da paesi onu verso l'ucraina . prevedendo che un attacco fosse durato poco ha commesso un grave errore di valutazione sulla effettiva resistenza ucraina e su armi obsolete da parte russa x sconfiggere il popolo ucraino . NON posso pensare che la russia si sia sentita con le spalle al muro e quindi questa sia stata la sua reazione , MA SPERO CON TUTTO IL CUORE CHE LA NATO NON ;NON; NON FACCIA COME NEGLI ANNI 60 L' URSS SU CUBA , altrimenti siamo letteralmente con la MER .a al collo .

carlo
carlo . www CAMPER FAI DA ME , è il modo x vedere il mio camper autocostruito anche in video su you tube
5
mausone46
mausone46
rating

29/12/2019 2883
Rispondi Abuso
Inserito il 04/07/2022 alle: 01:45:57
Che Putin chiuda il gas completamente e' difficile da credere. La Cina e India non hanno Pipeline, ci vogliono due anni per costruirne una. Due anni senza i dollari/euro sarebbe la morte definitiva dell'economia russa.
Se Putin poteva chiudere, lo avrebbe gia fatto, lui cerca solo di spargere panico, bisogna solo non abboccarci.
 
Giorgio

Modificato da mausone46 il 04/07/2022 alle 01:48:59
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ledzep
ledzep
06/10/2014 3691
Rispondi Abuso
Inserito il 04/07/2022 alle: 08:07:08
il gas e il petrolio nel mondo sono sovrabbondanti. Il loro prezzo è determinato dalle quote di produzione e dalle filiere di approvigionamento.
La Russia da sola non ha il potere di determinarne il prezzo.
Quello del petrolio è alto perchè i paesi del golfo non aumentano la produzione per la volonà di rientrare delle perdite subite nei due anni di pandemia. Ma non hanno certo interesse a che le economie dei loro più grandi clienti vadano in recessione per cui tireranno la corda un altro pò ma poi allenteranno la presa
Quello del gas è alto per la necessità che ha l'Europa di cambiare le sue fonti di approvigionamento. Ma nel momento che lo avremo fatto torneremo ad una normalità.
Il problema della Russia è che quando le altre fonti saranno a regime sarà per sempre. Non è che si torna indietro con un interruttore. E non ha nessun altro a cui vendere il suo gas. Non ci sono tutti questi metanodotti che attraversano l'Himalaya e la Cina da sola (che peraltro ha un piano di costruzione di 45 centrali nucleari) non potrà assorbire che una frazione di quello che assorbe adesso l'Europa.
L'altro ieri Gazprom ha annunciato che non distribuirà dividendi per il 2021, e lo stesso ha fatto la prima banca del Paese, Sberbank. Il colosso del gas ha perso il 30% del suo valore, e la Borsa di Mosca ha avuto anche per questo notevoli problemi, tenendo conto che le esportazioni russe sono costituite per oltre il 60% da materie prime fossili, come Gas, petrolio e carbone.
Perchè non solo non è facile per la Russia sostituire l'Europa come cliente ma  quelle materie vedranno calare la domanda nei prossimi decenni, anche per il fatto che saranno gradualmente sostituite sempre più da altre fonti energetiche più ecocompatibili, sarà un processo più o meno veloce, ma la direzione è quella, e  quando un intero sistema industriale scopre che ci sono fonti energetiche più pulite, soprattutto più evolute e performanti, e ancora di più a prezzi competitivi, non ci mette nulla ad accorciare i tempi nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione, riconvertendosi a quelle nuove energie.
In una recente occasione pubblica a San Pietroburgo, Margarita Simonyan (uno degli altoparlanti del regime) direttrice dell'ex Russia Today, ha fatto a Putin la classica domanda per consentirgli di spiegare le sue teorie... E infatti Putin ha tagliato corto su tutto esprimendo certezze, per poi concentrarsi sui suoi temi preferiti: la storia e l'identità russe, un po' come quando Mussolini evocava "l'Impero" e poi nella piena logica "autarchica" chiedeva alle mogli d'Italia di donare l'oro alla Patria con le fedi nuziali.
Il problema reale invece è che le certezze del presidente non sono condivise neppure da gran parte degli economisti del Paese. E capita perfino che membri autorevoli del suo partito, come Andrey Klishas, senatore e presidente del Comitato per la legislazione costituzionale, si lascino sfuggire l'indicibile: "Il programma di sostituzione delle importazioni è un completo fallimento".
Una docente di geografia economica dell'Università statale di Mosca, Natalya Zubarevich, è diventata popolare su Youtube, per la semplicità (e il coraggio) con cui esprime le sue tesi: finite le scorte, già nei prossimi mesi, le sanzioni finiranno per paralizzare l'economia reale, che non è in grado di "sostituire" i prodotti tecnologici che contano, nemmeno con le importazioni parallele attraverso accomodanti Paesi terzi.
Nel 2021 la percentuale di medicine comprate all'estero è stata del 67% e anche per quelle prodotte in Russia "gran parte delle componenti e dei macchinari di produzione sono occidentali". La situazione non è diversa negli altri settori. Un giornale riporta cosa diceva il senatore repubblicano John McCain, sfidante di Obama nel 2008, " la Russia è un distributore di gas e benzina che fa finta di avere un'economia".
La dipendenza tecnologica arriva al punto che  perfino nei missili russi Iskander ci sono componenti elettronici fabbricati negli Stati Uniti. Le previsioni sul PIL russo per la fine dell'anno vanno dal -7,8% della banca centrale russa al -15% dell'IIf (Institute of International finance), e c'è anche chi si spinge  a prevedere un doloroso -30%, con una inflazione che viaggia intorno al 30%... il tutto per una economia che rapportata ai paesi europei (non tutti insieme ma uno per uno) sarebbe ultima, se non fosse per la Bulgaria, figuriamoci a confronto con l'economia dell'intera Europa.
Già, ma  noi ci stracciamo le vesti prevedendo cataclismi per un '8% di inflazione, con una crescita del Pil che anziché +4% sarà circa la metà...

Detto questo la domanda dei furgoni, che non dipende certo dal mercato dei Camper, non è destinata a diminuire e nemmeno il prezzo

Modificato da ledzep il 04/07/2022 alle 08:20:59
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