In risposta al messaggio di nino58 del 16/08/2016 alle 19:13:53
Ciao Pino, anche io ho preso la stessa nave ma nel lontanissimo 1974..... Ogni giorno toccava un porto per ripartire la sera . Il viaggio lo fatto con una Lambretta . So che fino a dieci anni fa la nave ancora c'era , partiva una volta alla settimana , infatti un noto camper club di Roma ha fatto questo viaggio . Angelo S
Io in Israele ci ero andato via Siria-Giordania entrando dal valico terrestre vicino ad Aqaba. Poi ero transitato per alcuni chilometri fino ad entrare in Egitto da Taba.
Era il 2009 e ricordo una certa burocrazia: tutti i documenti venivano controllati attentamente, sia in ingresso che in uscita. E' uno dei pochi paesi in cui mi è stata chiesta la patente internazionale.
Ma quello che richiedeva molta pazienza era il controllo dei bagagli: ogni oggetto contenuto nel camper (comprese le medicine e i viveri in frigorifero) veniva fatto passare in uno scanner ai raggi X. Mi ricordo ancora lo svuotamento totale del camper stracarico sotto il sole di agosto.
Pochi giorni dopo, ero rientrato dall'Egitto in Israele facendo il percorso inverso, ma poi ero ripartito in nave per evitare problemi al rientro dalla Siria.
Infatti sul passaporto venivano apposti due timbri dagli israeliani: un timbro della polizia di frontiera (che si poteva avere su un foglio a parte), e un timbro dall'autorità doganale con il riferimento al veicolo al seguito. Purtroppo non c'era la garanzia di evitare il timbro doganale, col quale i siriani non mi avrebbero accettato al rientro. Così decisi di programmare un rimpatrio via mare Ashdod-Salerno.
Devo comunque segnalare che ci sono almeno due italiani con veicolo che sono riusciti a rientrare da Israele via terra in Siria: uno è un utente del forum, che è riuscito a non farsi mettere il timbro doganale dagli israeliani (chiedendo con insistenza), l'altro è un motociclista che è rientrato in Siria col timbro israeliano, ma ha dovuto discutere pesantemente con i siriani. Quest'ultima opzione la ritengo molto rischiosa, perché è un illecito per le leggi siriane, e quindi la scarterei a priori.
C'è da considerare anche l'attuale situazione, come dice pino, dei valichi via terra: l'attraversamento della Siria è da escludere fintanto che la situazione nel paese non si normalizzerà. Altri itinerari via terra sono comunque un azzardo, es.: Turchia-Iraq-Giordania, perché anche l'Iraq è ritenuto da evitare.