In risposta al messaggio di savio3 del 26/01/2019 alle 19:23:44Sono stato in Norvegia in Agosto 2018
Buonasera ... . Avrei bisogno di sapere, andando con il camper in Norvegia , come funziona il sistema norvegese di rilevazione eventuali pedaggi da pagare. Premetto che mi sono già registrato sul sito della società EPCplc, ma ho il dubbio su come classificare il mezzo visto che è un 35 quintali . Lo devo classificare come veicolo leggero ( con peso pari o inferiore a 35 q.) oppure come M1 (simbolo del camper) però con peso superiore a 35 q. ?Come veicolo leggero mi si domanda la classe Euro e il tipo di carburante, con l'M1 solo il carburante. I caselli di pedaggio sono automatizzati: se sono registrato sul sito di EPCplc la sbarra si alza in automatico ? Grazie per il Vostro interessamento nei miei confronti ..
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In risposta al messaggio di marcoalderotti del 27/01/2019 alle 06:00:06Visto che la differenza fra le due categorie è considerevole (ad es. un tunnel di 10 km vicino a Mosjøen 44 Nok , oppure 244 Nok nella categoria truck), ho fatto il compitino e in corso d'opera una volta trovata una linea wifi aperta, gli ho mandato la scansione del libretto (che naturalmente è archiviata insieme a tutta la roba del camper nel Notebook che avevo dietro). In questo modo avevano anche la classe di inquinamento, perché in alcune città si paga in modo differenziato in base alla classe di inquinamento.
Sono stato anch'io in norvegia questa estate ,non mi sono registrato in alcun sito e non ho ancora ricevuto il conto dei vari pedaggi,nonostante mi avessero detto che sarebbe arrivato da li a poco. Purtroppo,ho riscontratoche talvolta il cartello che informa della strada a pedaggio,si vede all'ultimo minuto e date le dimensioni del nostro mezzo non è facile trovare soluzioni alternative o fare manovre ,inoltre sul cartello che avvisa ci sono solo due categorie di prezzi ( spero di essere rientrarto in quella piu' bassa ) Aspetto fiducioso...
In risposta al messaggio di Dash del 27/01/2019 alle 09:33:03Ho fatto come te ma prima di partire.
Visto che la differenza fra le due categorie è considerevole (ad es. un tunnel di 10 km vicino a Mosjøen 44 Nok , oppure 244 Nok nella categoria truck), ho fatto il compitino e in corso d'opera una volta trovata una lineawifi aperta, gli ho mandato la scansione del libretto (che naturalmente è archiviata insieme a tutta la roba del camper nel Notebook che avevo dietro). In questo modo avevano anche la classe di inquinamento, perché in alcune città si paga in modo differenziato in base alla classe di inquinamento. Tieni conto che i camper in tutti i casi anche sopra le 3,5t come fascia tariffaria sono accomunati agli autoveicoli. Però meglio non rischiare di essere accomunati ai truck, andare a discutere dopo quando c'è già una fattura e una procedura di recupero credito in corso è sempre una maggior scocciatura. Se guardi il thread Rendiconto Norvegia, che sto riportando in alto da pagina 5 dov'è finito, troverai maggiori notizie anche su quell'aspetto del viaggio in Norvegia (ho risposto a marcoalderotti, in realtà la risposta era indirizzata all'autore del topic...) Ciao da Dash
In risposta al messaggio di salvatore del 27/01/2019 alle 14:08:34Le normative sono chiarissime e i siti sono esaurienti.
E' diventato complicato anche andare all' estero. Vignette, necessita' di registrazione, divieti di accesso per motivi ambientali, normative non chiaree chi piu' ne ha, ne metta. A leggere i vostri interventi, passa la vogliadi andare in Norvegia (ma anche in Germania, in Gran Bretagna, in Portogallo etc). Non capisco perche' anche paesi evoluti non prevedano sistemi semplici per i turisti: eppure dovremmo essere i benvenuti!
In risposta al messaggio di mtravel del 27/01/2019 alle 14:29:30Concordo, anche da noi andrebbero aboliti i caselli e mettere sistemi di rilevamento della targa in marcia, sarebbe tutto semplice.
Le normative sono chiarissime e i siti sono esaurienti. Le vignette esistono da vent'anni e forse più. Svizzera, Austria (ora anche con registrazione), Ungheria e Romania (in queste compri una registrazione e non uno sticker).Procurarsi eventuali bollini ambientali è la cosa più semplice del mondo. Francia e Germania hanno siti in italiano e omunque le zone a traffico limitato sono pochissime. Per quello tedesco basta andare in una sede Dekra qui da noi. Il sito francese è di una semplicità esemplare. In Portogallo basta evitare le autostrade, checché se ne dica le strade non sono male e si vedono bei posti. In Inghilterra serve l'inglese che può essere un ostacolo ma non è colpa degli altri se nel 90% delle nazioni il 90% parla inglese e noi no. Quanto alla Norvegia, anche il sito dove registrarsi ha la sezione in italiano e il sistema di pagamento funziona perfettamente. Non è forse più complicato da noi (da Chiasso a Melegnano, tra caselli di pagamento o dove prendere il biglietto ne trovi tre) ? E se ti infili nella bretella verso Malpensa puoi pagare solo via internet con carte di credito validata in banca per le transazioni ? Questa si che è follia allo stato puro. Max
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In risposta al messaggio di marcoalderotti del 27/01/2019 alle 06:00:06Quasi sempre i portali di addebito sono sulle statali e non c'è altra strada da fare se non quella.
Sono stato anch'io in norvegia questa estate ,non mi sono registrato in alcun sito e non ho ancora ricevuto il conto dei vari pedaggi,nonostante mi avessero detto che sarebbe arrivato da li a poco. Purtroppo,ho riscontratoche talvolta il cartello che informa della strada a pedaggio,si vede all'ultimo minuto e date le dimensioni del nostro mezzo non è facile trovare soluzioni alternative o fare manovre ,inoltre sul cartello che avvisa ci sono solo due categorie di prezzi ( spero di essere rientrarto in quella piu' bassa ) Aspetto fiducioso...
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 27/01/2019 alle 16:55:29Con i sistemi di rilevamento della targa e relativo accesso ai vari database (revisioni, assicurazioni sono i primi due che mi vengono in mente), si potrebbe molto migliorare la sicurezza stradale fermando quei veicoli ad es. privi di assicurazione RCA e/o che circolano senza aver fatto la revisione periodica. Basterebbe la volontà politica di farlo, voterei subito un partito che si impegnasse su questo tema. Ma fose saremmo in pochi a votarlo, visto l'andazzo imperante.
Concordo, anche da noi andrebbero aboliti i caselli e mettere sistemi di rilevamento della targa in marcia, sarebbe tutto semplice. Poi, per veicoli europei, dovrebbe essere possibile avere un database comune accessible atutte le amministrazioni di tutti gli stati senza dovere fare nulla per l automobilista. Non so se avete notato, ma solo in Italia (o nei paesi con i caselli) è necessario fare due aree di servizio su ogni lato dell autostrada, ma dove non ci sono caselli ce ne è quasi sempre una sola accessibile da entrambe le direzioni, e quindi immagino un risparmio notevolissimo.
In risposta al messaggio di mtravel del 27/01/2019 alle 14:29:30Ciao Max.
Le normative sono chiarissime e i siti sono esaurienti. Le vignette esistono da vent'anni e forse più. Svizzera, Austria (ora anche con registrazione), Ungheria e Romania (in queste compri una registrazione e non uno sticker).Procurarsi eventuali bollini ambientali è la cosa più semplice del mondo. Francia e Germania hanno siti in italiano e omunque le zone a traffico limitato sono pochissime. Per quello tedesco basta andare in una sede Dekra qui da noi. Il sito francese è di una semplicità esemplare. In Portogallo basta evitare le autostrade, checché se ne dica le strade non sono male e si vedono bei posti. In Inghilterra serve l'inglese che può essere un ostacolo ma non è colpa degli altri se nel 90% delle nazioni il 90% parla inglese e noi no. Quanto alla Norvegia, anche il sito dove registrarsi ha la sezione in italiano e il sistema di pagamento funziona perfettamente. Non è forse più complicato da noi (da Chiasso a Melegnano, tra caselli di pagamento o dove prendere il biglietto ne trovi tre) ? E se ti infili nella bretella verso Malpensa puoi pagare solo via internet con carte di credito validata in banca per le transazioni ? Questa si che è follia allo stato puro. Max
In risposta al messaggio di Dash del 27/01/2019 alle 18:43:32Visto che la molti veicoli non assicurati ne revisionati sono di immigrati abusivi, forse c'è una speranza che prendano in considerazione la cosa
Con i sistemi di rilevamento della targa e relativo accesso ai vari database (revisioni, assicurazioni sono i primi due che mi vengono in mente), si potrebbe molto migliorare la sicurezza stradale fermando quei veicoli ades. privi di assicurazione RCA e/o che circolano senza aver fatto la revisione periodica. Basterebbe la volontà politica di farlo, voterei subito un partito che si impegnasse su questo tema. Ma fose saremmo in pochi a votarlo, visto l'andazzo imperante. Ciao da Dash
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In risposta al messaggio di salvatore del 27/01/2019 alle 22:21:21Ora c'è il Telepass Europeo Che vale in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, e con il quale viaggi in questi paesi senza dovere fare nullaltro. Vai al Punto Blu e con 6 euro di cambio apparecchio sei a posto per sempre, e gia è una balla cosa.
Ciao Max. Francamente io tutta questa semplicita' non la vedo. A me piace rispettare le regole ma vorrei anche viaggiare in relax. Pur considerandomi un viaggiatore esperto, quando mi trovo di fronte a queste problematiche,ho quasi sempre il dubbio di non aver capito bene, ma evidentemente e' un problema mio. Alcune cose (poche, dal mio punto di vista) sono chiare, tipo la vignetta austriaca. Anche in Francia basta avere un pos o una carta di credito (parlo delle autostrade) Bollini ambientali facili da procurarsi? Non lo so, e' parecchio che non vado all' estero in zone con traffico limitato. Ma - se non sbaglio - le limitazioni variano da luogo a luogo e da veicolo a veicolo: tu sei sempre sicuro di trovarti nel posto giusto? In Portogallo non e' affatto semplice evitare le autostrade e parlo per esperienza diretta. A me e' capitato di trovarmi su tratti a pagamento senza possibilita' di uscita cosa praticamente automatica se entri nelle grandi citta'. Il giorno successivo l' ho passato in giro per regolarizzare la situazione e ci sono riuscito solo grazie alla cortesia dell' addetta alla reception del campeggio. Tornato in Italia, mi sono ritrovato anche clonata la targa: fortuna non mi ero registrato con la carta di credito. Ne ho gia'parlato sul forum. Non conosco situazioni strane in Italia. Da Chiasso a Melegnano: non basta il telepass? Esperienze e pareri personali come sempre.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 27/01/2019 alle 23:36:46Ciao Tommaso.
Ora c'è il Telepass Europeo Che vale in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, e con il quale viaggi in questi paesi senza dovere fare nullaltro. Vai al Punto Blu e con 6 euro di cambio apparecchio sei a posto per sempre,e gia è una balla cosa. In Austria si fa la Vignette all confine e null altro Per la Germania basta comperare la Plakkette e con 6 euro ti arriva a casa (valido a vita) Per la Francia un altro adesivo simile, il Crit'Air (valido a vita) A Londra c'è la LEZ e il Dartford Crossing a cui registrarsi Poi per la Scandinavia ci si registra su EPC Plc / Autopass Queste sono le cose da fare e sono semplici stando un po al PC, poi casomai per certe città ci sarà alltro, ma riguarda i centri dove in camper non si va. Per esempio non avevo nulla di meglio da fare e mi sono registrato alla LEZ di Bruxell e di Anversa, non andrò mai in centro, ma non costa nulla e alla Tv non davano nulla di bello Volendo poi farsi una panoramica generale c'è QUESTO sito che raggruppa info su tutto. Certo che bisogna informarsi, leggere e mettersi in regola, ma cio capita per qualsiasi cosa che si faccia al giorno d'oggi nella nostra vita. Pensa chi ha mezzi oltre 35q, che di questi vari adempimenti ne ha almeno il doppio e piu complicati e molto costosi. Me ne ne sono interessato quando avevo il camper oltre 35q, e in tal caso ti do ragione che è una bella rogna, infatti poi sono tornato al 35q.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 27/01/2019 alle 23:15:27Ciao Tommaso.
Visto che la molti veicoli non assicurati ne revisionati sono di immigrati abusivi, forse c'è una speranza che prendano in considerazione la cosa .
In risposta al messaggio di salvatore del 28/01/2019 alle 01:06:35Già, non sono solo i sans papiers che girano senza revisione e/o assicurazione, ci sono anche tanti italiani, e quelli votano (o votano qualcun altro), ribadisco se qualcuno prende l'impegno di occuparsi di questo IO LO VOTO! Ma ho poche speranze che ci sia qualcuno...
Ciao Tommaso. Un po' di tempo fa, dalle mie parti avevano fatto un esperimento del genere ed era stato un successo, nel senso che in pochi giorni era emerso un elevato quanto inatteso numero di veicoli senza revisione e/o senza assicurazione. Della cosa poi non si e' piu' parlato.
In risposta al messaggio di Dash del 28/01/2019 alle 13:23:20mio padre diceva la speranza è l'ultima a morire
Già, non sono solo i sans papiers che girano senza revisione e/o assicurazione, ci sono anche tanti italiani, e quelli votano (o votano qualcun altro), ribadisco se qualcuno prende l'impegno di occuparsi di questo IO LO VOTO! Ma ho poche speranze che ci sia qualcuno... Ciao da Dash
In risposta al messaggio di salvatore del 28/01/2019 alle 00:52:43Si, concordo pienamente che la libertà di viaggiare è molto calata, e che bisogna studiare bene prima il percorso e dove si va a capitare.
Ciao Tommaso. Lentamente qualcosa si muove. Naturalmente so del Telepass europeo: purtroppo quando sono andato in Portogallo (2017) non esisteva ancora. Lo faro' appena ne avro' bisogno. Bollino ambientale: penso che nonne avro' mai necessita' (mi fermo sempre all' esterno delle grandi citta'). Comunque l' avevo gia' fatto anni fa per la Germania alla Dekra sul precedente camper, ma non mi e' mai servito. In realta' io volevo sottolineare le difficolta' che sono sorte in questi anni per muoversi all' estero. Fino a non molto tempo fa, mettevi in moto e andavi dove volevi. Se c'era da pagare, usavi il contante o la carta di credito. Ora devi fare un vero e proprio studio preliminare sulle formalita' necessarie per attraversare i paesi che interessano, ma non sempre e' facile risolvere. Ad esempio, vado in una grande citta' europea con vincoli ambientali e pur fermandomi in qualche struttura all' esterno, devo documentarmi attentamente sulle strade da percorrere. Fortunatamente l' Europa l'ho gia' girata quasi tutta, ma non ti nascondo che a volte rinuncio a ritornare in qualche posto se mi rendo conto che per arrivare devo sbrigare formalita'. Credo che non sia un problema solo mio: avrai anche tu letto spesso qui sul forum le richieste dei colleghi sull' argomento.
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In risposta al messaggio di marcoalderotti del 27/01/2019 alle 06:00:06Anch'io sono stato questa estate e non mi ero registrato.
Sono stato anch'io in norvegia questa estate ,non mi sono registrato in alcun sito e non ho ancora ricevuto il conto dei vari pedaggi,nonostante mi avessero detto che sarebbe arrivato da li a poco. Purtroppo,ho riscontratoche talvolta il cartello che informa della strada a pedaggio,si vede all'ultimo minuto e date le dimensioni del nostro mezzo non è facile trovare soluzioni alternative o fare manovre ,inoltre sul cartello che avvisa ci sono solo due categorie di prezzi ( spero di essere rientrarto in quella piu' bassa ) Aspetto fiducioso...
In risposta al messaggio di Max Max del 01/02/2019 alle 15:16:41Ciao max.
Anch'io sono stato questa estate e non mi ero registrato. Mi è arrivata ieri la solita lettera di EPC plc con il saldo dei pedaggi da pagare. Niente di che, ho controllato sul sito e non mi hanno messo alcuna maggiorazione o sanzione. Casse del veicolo: Inferiore a 3500 kg ...In tutto 13,94 euro Max