November 12, 2024

La stagione invernale, ormai alle porte, rappresenta un’occasione ghiotta per usufruire in pieno del comfort del proprio veicolo ricreazionale. In inverno, infatti, a causa di condizioni climatiche più impegnative e di un minor numero di ore di luce, si passa più tempo all’interno del veicolo, avendo quindi tutto il tempo necessario ad apprezzare, a fondo, il calore e la comodità che solo un camper può offrire.
L’utilizzo durante la stagione fredda non è impossibile, a patto di essere preparati e di avere a disposizione un veicolo efficiente e affidabile. Quando il termometro scende e la neve inizia a cadere, tutto deve essere perfettamente efficiente, sia nella meccanica di base che nella cellula abitativa. In condizioni difficili, infatti, la riuscita di una meritata vacanza dipende in gran parte dall’affidabilità del proprio veicolo.
Incominciando dalla meccanica di base, ecco cosa controllare e di cosa munirsi per un utilizzo senza problemi del veicolo ricreazionale anche in pieno inverno.

Meccanica di base

Se immaginiamo il veicolo come un corpo umano, la meccanica è sicuramente il cuore. Merita, quindi, tutte le attenzioni del caso.
Controlliamo, con cura, i livelli dei fluidi del motore e, se necessario, sostituiamoli presso officine autorizzate che siano attrezzate per un adeguato smaltimento.

Fondamentale per l’avviamento del propulsore, la batteria deve essere dimensionata rispetto allo sforzo che deve compiere e in perfetta efficienza. I moderni motori diesel sono solitamente abbinati ad accumulatori da 100 Ah con una tensione di spunto compresa tra 750 e 800 Ah. Questo dato è fondamentale: una batteria con amperaggio di spunto ridotto, potrebbe non riuscire a fornire l’energia sufficiente alla messa in moto del motore. Accertiamoci, quindi, che la batteria del nostro veicolo sia adeguata e in perfetta efficienza. Anche se non esiste una regola fissa che determini la vita utile di un accumulatore, questo non può durare all’infinito. Se ha già qualche anno sulle spalle, in vista di un impegno per lui gravoso quale è la stagione invernale, è bene provvedere per tempo alla sua sostituzione onde evitare che questa possa cedere di colpo al primo, consistente, sforzo.

L’olio motore, oltre a non essere né troppo vecchio né usurato, non deve mai essere portato oltre il livello massimo.
Il liquido di raffreddamento è fondamentale: è necessario che sappia resistere a temperature anche di parecchio inferiori allo zero. Se si dovesse ghiacciare, infatti, i danni al radiatore e al motore sarebbero seri. Misuriamone quindi la concentrazione tramite un densimetro e assicuriamoci, per tranquillità, che il liquido resista a temperature fino a -40°C. Se durante l’estate, magari in viaggio e con veicolo carico, erano stati effettuati rabbocchi con semplice acqua, è il caso di prestare grande attenzione alla concentrazione residua dell’antigelo, integrandolo con antigelo puro (e misurandone a ogni rabbocco la densità) oppure sostituendolo in toto con miscele pronte all’uso.

Sempre a livello di fluidi, controlliamo il liquido lavavetro. Se abbiamo in programma vacanze sulla neve, utilizziamo una miscela antigelo pura. In questo modo, anche dovendola utilizzare in viaggio quando i veicoli che precedono sollevano fango, neve e sporcizia, avremo la sicurezza di poter pulire il parabrezza senza rischio di ghiaccio.
Verifichiamo anche lo stato delle spazzole tergicristallo: se troppo vecchie (e indurite), o se crepate nella gomma di pulizia, sostituiamole. Ne guadagnerà la qualità della pulizia, e, di conseguenza, la sicurezza.

Le giornate corte obbligano a un utilizzo intenso di fari e luci anabbaglianti, fondamentali per illuminare la sede stradale. Verifichiamo non solo la piena efficienza di tutte le sorgenti luminose, ma anche di essere in possesso di un adeguato numero di lampadine di ricambio e, cosa non banale, di essere capaci di sostituirle all’occorrenza nel minor tempo possibile.

Gli pneumatici sono, fisicamente, l’elemento che congiunge il veicolo al suolo. Lo spessore minimo residuo del battistrada, previsto per legge, è di 1.6 mm. Tuttavia, in caso di neve, un battistrada le cui scanalature siano limitate a quello spessore non offre il benché minimo grip. Assicuriamoci, quindi, che gli pneumatici del nostro veicolo abbiano ancora almeno 4 mm di battistrada residuo, altrimenti sulla neve la motricità rischia di essere nulla con marcati problemi non solo nello spunto ma soprattutto nel controllo del veicolo, con conseguenze facilmente immaginabili.

La soluzione ottimale e più onerosa, è l’acquisto e il montaggio di un treno completo (quindi non solo per un asse ma per la totalità degli assi del veicolo) di pneumatici invernali M+S. Di marche, dimensioni e prezzi diversi, assicurano tenuta e sicurezza su neve e ghiaccio grazie a mescole particolari studiate per rimanere morbide anche a temperature ben sotto lo zero e alla particolare trama del battistrada che, tramite apposite lamelle e intagli, aggredisce il fondo stradale. Per quanto riguarda le pressioni di esercizio, evitiamo di gonfiare eccessivamente gli pneumatici: non faremo altro, infatti, che irrigidirli ulteriormente e diminuirne il grip. A tutto questo, poi, è il caso di aggiungere una buona dose di prudenza e il massimo del buon senso, evitando una guida aggressiva e gestendo il veicolo con estrema dolcezza.

Soluzione più economica sono le catene da neve. Ve ne sono di diverse forme, trame, materiali e marche. Lo standard, per un veicolo ricreazionale, dovrebbe prevedere trama a rombo con anelli da almeno 12 mm. Si tratta, in ogni caso, di dispositivi da applicare solamente sull’asse di trazione. E’ essenziale, quindi, che se si decide di ricorrere a questo strumento gli pneumatici siano in perfetta forma (e con adeguato battistrada): il rischio, altrimenti, è quello di pericolosi traversi. Chi ha veicoli a trazione anteriore, nel caso gli pneumatici posteriori non offrissero grip, rischia di intraversare il posteriore del veicolo, girandosi. Viceversa, chi ha la trazione posteriore e su questo asse monta le catene, rischia il famoso “dritto” in curva se gli pneumatici dell’asse anteriore non tengono a sufficienza. In entrambi i casi, i costi di una eventuale riparazione del veicolo dopo un urto anche di modesta entità superano in maniera consistente il prezzo di un treno di gomme termiche.

Sempre per quanto riguarda ruote e pneumatici, evitiamo, durante la stagione invernale, di motare i copricerchi. Indubbiamente belli esteticamente, impediscono però il normale lavaggio e quindi l’espulsione della sporcizia (sabbia, neve, sale, acqua…) sollevata durante la marcia e che, quindi, si ferma tra il cerchio e il copricerchio, degradando significativamente il primo e rischiando di farlo diventare facile preda della ruggine.  In più, nel caso di montaggio delle catene, i tiranti centrali andrebbero sicuramente a contatto con il copricerchio rovinandolo. Meglio, quindi, lasciare i cerchi originalisenza alcuna copertura in modo da poterli lavare. Attenzione, sui veicoli gemellati, alle prolunghe delle valvole delle ruote interne: le ultime tendenze, infatti, propongono prolunghe plastiche non ancorate al cerchio esterno. Efficaci in estate, questo tipo di soluzioni è sconsigliabile in inverno perchè nel caso in cui ci si dovesse trovare a viaggiare su neve fresca (anche solo per pochi metri, per uscire da una piazzola) il rischio che la neve compressa tra gli pneumatici posteriori possa danneggiare la prolunga è tutt’altro che remoto.

I carburanti che si trovano in zone montane sono solitamente addittivati di antigelo per combattere la solidificazione della paraffina nel filtro. E’ consigliabile, pertanto, rifornirsi di gasolio una volta arrivati in montagna e di percorrere ancora qualche km tra il rifornimento e la sosta per permettere al nuovo combustibile di entrare in circolo. E’ conveniente, comunque, avere con se una dose di antigelo da aggiungere manualmente al carburante in caso di grande freddo.

Non dimentichiamo, poi, la carrozzeria: lubrifichiamo con spray siliconici le guarnizioni, in modo da proteggerle dal freddo evitando che possano indurirsi e screpolarsi, e, magari, applichiamo della cera alle parti metalliche in modo da proteggerle da agenti chimici e sale, sparsi sulle strade a prevenirne la formazione di ghiaccio.

A bordo del veicolo non deve mancare…

Prima di partire per un viaggio sulla neve, è bene controllare accuratamente le dotazioni del veicolo. Assicuriamoci, oltre che di poter viaggiare su un veicolo in piena efficienza, di avere a bordo alcune componenti che potrebbero risultare fondamentali per la prosecuzione della vacanza.

Per la meccanica di base, sarà bene avere a bordo fusibili, lampadine, spray sghiaccianti per le serrature, cavi batteria, guanti invernali da lavoro e una stuoia da stentere sul terreno nel caso ci si debba inginocchiare o sdraiare.

Portiamo con noi una piccola pala da neve (ottime quelle da sci alpinismo, leggere e poco ingombranti ma robuste), le catene da neve (possibilmente già provate in modo da poterle montare, se necessario, nel più breve tempo possibile), liquido antigelo lavacristalli, una torcia con batterie cariche e, magari, un set di batterie di riserva, e un sacchetto di ghiaia. Nel caso di spunto da fermo su fondo innevato o ghiacciato, se le ruote dovessero iniziare a patinare a causa del grip insufficiente una manciata di ghiaino gettata sotto di loro può essere risolutiva.

Michel

Comments are closed.