Inserito il 15/07/2014 alle: 18:09:53
Riporto un estratto della circolare n. 67906 del 16/7/2007 del Ministero dei Trasporti
"L'art. 41 c. 10 del nuovo Codice della Strada (DLs n. 285/1992) non indica
una durata minima del periodo d'accensione della luce gialla veicolare, ma si
limita ad affermare un principio di portata generale.
Durante tale periodo, i veicoli non devono oltrepassare la linea d'arresto,
salvo che vi si trovino così vicino da non potersi arrestare con sufficiente
sicurezza".
"In particolare lo studio prenormativo pubblicato dal CNR il 10.09.2001,'"Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali", al paragrafo 6.7.4 "Determinazione dei tempi di giallo”, indica durate di 3, 4 e 5 s per velocità dei veicoli in arrivo pari, rispettivamente, a 50, 60 e 70 km/h.
In presenza di traffico pesante con veicoli di lunghezza massima pari a 18.75
m, ivi compresi autocarri, autobus, fìlobus, autotreni, autoarticolati, autosnodati, filosnodati e vetture tramviarie, è indicata una durata di 4 s
anche per velocità di 50 km/h.
Nella pratica, ai fini della massima uniformità applicativa, si adottano generalmente tempi fissi di 4 e 5 s, rispettivamente su strade urbane ed
extraurbane.
Ciò non esclude che in fase di progettazione dell'impianto semaforico, in
dipendenza delle dimensioni della intersezione, della velocità dei veicoli in
arrivo e della loro lunghezza, ferma restando la durata minima di 3 s,
possano essere adottate durate diverse".
Molto interessante lo studio del CNR citato nella circolare, dove viene affermato che a 50 kmh la durata del giallo può essere di tre secondi.
D'altra parte, se:
- all'avvicinarsi di un incrocio si modera la velocità (sia esso un incrocio semaforizzato o meno), e ciò significa procedere ad un'andatura inferiore a 50 kmh;
- si rispettano le distanze di sicurezza
ci si può fermare in tutta sicurezza in corrispondenza della linea d'arresto.
La norma (questa ma anche molte altre e non solo in materia di codice della strada) si limita ad enucleare un principio generale che si può declinare con un altro principio di portata generale e di buonsenso che si chiama PRUDENZA!
E' proprio questa prudenza che manca e che è sempre mancata.