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Attenzione a ricablare il parallelatore...

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Hunter85
Hunter85
15/06/2018 11024
Rispondi Abuso
Inserito il 18/05/2021 alle: 23:30:23
Buonasera..
Molti camperisti, ne compreso, si lamentano che il cablaggio del parallelatore originale è troppo sottile e/o lungo, causa caduta di tensione e conseguente insufficienza di ricarica della bs in marcia con frigo fari etc accesi. 

Per questo provvedono come me a ricablare il tutto con cavo di abbondante sezione e magari miglior relè. 
Nel mio caso sono passato dai 6 mmq per 5/6 metri originali a 25 mmq x meno di 2 metri attuali. 

Attenzione... La. Scelta del costruttore non è data da tirchieria ma per ragioni di sicurezza. 

Il cavo sottile originale, COME DETTO DA QUALCUNO SUL FORUM PRIMA DI ME, impedisce correnti mostruose e DANNOSE PER LA BATTERIA in caso di marcia con batteria scarica. 
Infatti il cavo É come una resistenza in serie alla batteria... Un cavo sottile É una resistenza maggiore, genera caduta di tensione e conseguente la batteria assorbe meno a per dall alternatore per ogni stato di carica. 

Purtroppo questo fa si che la batteria si carichi solo alla 80% in tempi umani... E solo all 70/80 % anche a tempi infiniti se accendiamo varie utenze. 

Un cavo da 25 mmq permette la ricarica in tempi umani anche con utenze accese, in modo identico o più rapido di qualsiasi caricabatterie. 
Perché la batteria progresivamente raggiunge 14.2/14.4 V ai morsetti. Tensione sufficiente a una carica completa. 

Ma... C'è un ma... 
Tale cablaggio, fa si che una batteria servizi mediamente scarica o molto scarica assorba correnti nella ordine di 30/60 amper in marcia in questo stato.. Tanto più con i moderni alternator i dav160 amper e oltre. 
Sappiamo che la corrente ideale di carica di una batteria al pb di qualsiasi tecnologia É 1 decimo della sua capacità nominale. 10 amper per 100 ah. 
Al massimo e una tantum, 1/5 della capacità nominale. 20 a x 100 ah. 

Ecco che il cavo grosso rischia di danneggiare la batteria. 

Io viaggio al 99% con batterie cariche e assorbimenti da alternatore nella ordine di 1-8 amper. 

Ma per le rare volte che viaggio con batteria un pó scarica ho lasciato il cablaggio originale. 
Entrambi i relè dei 2 cablaggi, originale e maggiorato, sono sotto interruttore. 

Avendo installato lo smartshuunt ho potuto fare verifiche accurate del comportamento della corrente di carica in svariate situazioni. 

Guardiamo alcuni esempi:

Batteria da 110 ah carica all 80% (consumati una ventina di ah). 

-in marcia con cavo maggiorato senza utenze accesei, notte senza pannello 
Screenshot_20210518_225356_com_victronenergy_victronconnect.jpg
21 amper assorbiti dalla batteria da alternatore!


Stessa situazione con cavo originale 
Screenshot_20210518_225407_com_victronenergy_victronconnect.jpg
Solo 7 amper assorbiti dalla batteria 

In marcia con cavo maggiorato e frigo acceso fari e radio (circa 25 amper) 
Screenshot_20210518_224515_com_victronenergy_victronconnect(1).jpg
Come vediamo l alternatore, nonostante alimenti 25 amper di utenze, fornisce alla batteria ancora 21 amper. 

Ora cavo originale con frigo fari e radio
Screenshot_20210518_224525_com_victronenergy_victronconnect.jpg
Come vedete, gli appena 0.2v di caduta di tensione rispetto al cavo maggiorato, fanno si che la batteria assorba solo 0.70 amper! 
NON SI STA RICARICANDO.! 
L alternatore come sopra poi alimenta circa 25 amper di utenze. 

Ora... Io ho un alternatore fiacco da 55 amper... Che mi da un margine di sicurezza. 

Ma immaginate cosa succede con alternatore moderno da 160 A, cavo maggiorato da 25mmq e batteria da 110 ah agm scarica al 40%.
Le arriva una botta da 100 amper come ridere e si rovina... 

Quindi... 
Se aumentate la sezione del cavo del parallelatore a 25 mmq o. Più, fate i conti bene, mettete un relè più grosso (io ho uno da 120 amper, e l originale è da 30), tenetevi la possibilità di disattivare il parallelatore maggiorato se avete la batteria a terra, aspettando che o il sole  o il parallelatore originale, carichino quel tanto da far si che la batteria non assorba correnti enormi. 
Una volta raggiunto almeno 80%(ma dipende dalla dimensione della batteria), si può usare il cablaggio maggiorato in sicurezza e poter così caricare la batteria alle stesse tensioni di un cb da rete. Cioè 14.2 v circa, al. 100%... Cosa che il cavo originale non permetterebbe mai. 

Oppure prendete un booster elettronico che fa tutto lui... Limita la corrente e carica fino a tensioni di oltre 14.2 v. La soluzione più cara ma la migliore! 
 
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
5
spqrspqr
spqrspqr
05/08/2020 430
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Inserito il 19/05/2021 alle: 06:59:10
In risposta al messaggio di Hunter85 del 18/05/2021 alle 23:30:23

Buonasera.. Molti camperisti, ne compreso, si lamentano che il cablaggio del parallelatore originale è troppo sottile e/o lungo, causa caduta di tensione e conseguente insufficienza di ricarica della bs in marcia con frigo
fari etc accesi.  Per questo provvedono come me a ricablare il tutto con cavo di abbondante sezione e magari miglior relè.  Nel mio caso sono passato dai 6 mmq per 5/6 metri originali a 25 mmq x meno di 2 metri attuali.  Attenzione... La. Scelta del costruttore non è data da tirchieria ma per ragioni di sicurezza.  Il cavo sottile originale, COME DETTO DA QUALCUNO SUL FORUM PRIMA DI ME, impedisce correnti mostruose e DANNOSE PER LA BATTERIA in caso di marcia con batteria scarica.  Infatti il cavo É come una resistenza in serie alla batteria... Un cavo sottile É una resistenza maggiore, genera caduta di tensione e conseguente la batteria assorbe meno a per dall alternatore per ogni stato di carica.  Purtroppo questo fa si che la batteria si carichi solo alla 80% in tempi umani... E solo all 70/80 % anche a tempi infiniti se accendiamo varie utenze.  Un cavo da 25 mmq permette la ricarica in tempi umani anche con utenze accese, in modo identico o più rapido di qualsiasi caricabatterie.  Perché la batteria progresivamente raggiunge 14.2/14.4 V ai morsetti. Tensione sufficiente a una carica completa.  Ma... C'è un ma...  Tale cablaggio, fa si che una batteria servizi mediamente scarica o molto scarica assorba correnti nella ordine di 30/60 amper in marcia in questo stato.. Tanto più con i moderni alternator i dav160 amper e oltre.  Sappiamo che la corrente ideale di carica di una batteria al pb di qualsiasi tecnologia É 1 decimo della sua capacità nominale. 10 amper per 100 ah.  Al massimo e una tantum, 1/5 della capacità nominale. 20 a x 100 ah.  Ecco che il cavo grosso rischia di danneggiare la batteria.  Io viaggio al 99% con batterie cariche e assorbimenti da alternatore nella ordine di 1-8 amper.  Ma per le rare volte che viaggio con batteria un pó scarica ho lasciato il cablaggio originale.  Entrambi i relè dei 2 cablaggi, originale e maggiorato, sono sotto interruttore.  Avendo installato lo smartshuunt ho potuto fare verifiche accurate del comportamento della corrente di carica in svariate situazioni.  Guardiamo alcuni esempi: Batteria da 110 ah carica all 80% (consumati una ventina di ah).  -in marcia con cavo maggiorato senza utenze accesei, notte senza pannello  21 amper assorbiti dalla batteria da alternatore! Stessa situazione con cavo originale  Solo 7 amper assorbiti dalla batteria  In marcia con cavo maggiorato e frigo acceso fari e radio (circa 25 amper)  Come vediamo l alternatore, nonostante alimenti 25 amper di utenze, fornisce alla batteria ancora 21 amper.  Ora cavo originale con frigo fari e radio Come vedete, gli appena 0.2v di caduta di tensione rispetto al cavo maggiorato, fanno si che la batteria assorba solo 0.70 amper!  NON SI STA RICARICANDO.!  L alternatore come sopra poi alimenta circa 25 amper di utenze.  Ora... Io ho un alternatore fiacco da 55 amper... Che mi da un margine di sicurezza.  Ma immaginate cosa succede con alternatore moderno da 160 A, cavo maggiorato da 25mmq e batteria da 110 ah agm scarica al 40%. Le arriva una botta da 100 amper come ridere e si rovina...  Quindi...  Se aumentate la sezione del cavo del parallelatore a 25 mmq o. Più, fate i conti bene, mettete un relè più grosso (io ho uno da 120 amper, e l originale è da 30), tenetevi la possibilità di disattivare il parallelatore maggiorato se avete la batteria a terra, aspettando che o il sole  o il parallelatore originale, carichino quel tanto da far si che la batteria non assorba correnti enormi.  Una volta raggiunto almeno 80%(ma dipende dalla dimensione della batteria), si può usare il cablaggio maggiorato in sicurezza e poter così caricare la batteria alle stesse tensioni di un cb da rete. Cioè 14.2 v circa, al. 100%... Cosa che il cavo originale non permetterebbe mai.  Oppure prendete un booster elettronico che fa tutto lui... Limita la corrente e carica fino a tensioni di oltre 14.2 v. La soluzione più cara ma la migliore!    In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
...
è un intervento che vorrei fare, passare dal cavo originale da 16 a quello da 50, in vista di una litio.

mi interessano quindi i commenti dei più esperti:

da come la poni sembra che dobbiamo considerare la resistenza intrinseca del cavo come una "funzionalità necessaria", quando in tutti gli altri thread ho sempre compreso che non è il cavo che determina la corrente che passa ma la batteria, che accetta più o meno ampere a seconda dello stato della carica, indi ad esempio con una litio un cavo sottile (e magari lungo) la corrente di passaggio (anche più di 20a!) puo' scaldare talmente il cavo da innescare incendio..

io ho sempre "capito" (ma magari mi sbaglio) che l'ideale è un cavo di sezione adeguata alle correnti in gioco (e della lunghezza), l'eventuale limitazione della quantitià di corrente la puo' fare solo un adeguato sistema che si interpone (B2B charger), non riducendo la sezione dei cavi.

la giusta sezione dovrebbe essere ricavabile da tabelle reperibili in rete come questa:

dimensionamento%20cavi%20CC.png

pero' ripeto io non sono un esperto, la parola a chi ha dimestichezza con queste tematiche
 
Andrea
19
Grinza
Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 19/05/2021 alle: 07:20:59
In risposta al messaggio di Hunter85 del 18/05/2021 alle 23:30:23

Buonasera.. Molti camperisti, ne compreso, si lamentano che il cablaggio del parallelatore originale è troppo sottile e/o lungo, causa caduta di tensione e conseguente insufficienza di ricarica della bs in marcia con frigo
fari etc accesi.  Per questo provvedono come me a ricablare il tutto con cavo di abbondante sezione e magari miglior relè.  Nel mio caso sono passato dai 6 mmq per 5/6 metri originali a 25 mmq x meno di 2 metri attuali.  Attenzione... La. Scelta del costruttore non è data da tirchieria ma per ragioni di sicurezza.  Il cavo sottile originale, COME DETTO DA QUALCUNO SUL FORUM PRIMA DI ME, impedisce correnti mostruose e DANNOSE PER LA BATTERIA in caso di marcia con batteria scarica.  Infatti il cavo É come una resistenza in serie alla batteria... Un cavo sottile É una resistenza maggiore, genera caduta di tensione e conseguente la batteria assorbe meno a per dall alternatore per ogni stato di carica.  Purtroppo questo fa si che la batteria si carichi solo alla 80% in tempi umani... E solo all 70/80 % anche a tempi infiniti se accendiamo varie utenze.  Un cavo da 25 mmq permette la ricarica in tempi umani anche con utenze accese, in modo identico o più rapido di qualsiasi caricabatterie.  Perché la batteria progresivamente raggiunge 14.2/14.4 V ai morsetti. Tensione sufficiente a una carica completa.  Ma... C'è un ma...  Tale cablaggio, fa si che una batteria servizi mediamente scarica o molto scarica assorba correnti nella ordine di 30/60 amper in marcia in questo stato.. Tanto più con i moderni alternator i dav160 amper e oltre.  Sappiamo che la corrente ideale di carica di una batteria al pb di qualsiasi tecnologia É 1 decimo della sua capacità nominale. 10 amper per 100 ah.  Al massimo e una tantum, 1/5 della capacità nominale. 20 a x 100 ah.  Ecco che il cavo grosso rischia di danneggiare la batteria.  Io viaggio al 99% con batterie cariche e assorbimenti da alternatore nella ordine di 1-8 amper.  Ma per le rare volte che viaggio con batteria un pó scarica ho lasciato il cablaggio originale.  Entrambi i relè dei 2 cablaggi, originale e maggiorato, sono sotto interruttore.  Avendo installato lo smartshuunt ho potuto fare verifiche accurate del comportamento della corrente di carica in svariate situazioni.  Guardiamo alcuni esempi: Batteria da 110 ah carica all 80% (consumati una ventina di ah).  -in marcia con cavo maggiorato senza utenze accesei, notte senza pannello  21 amper assorbiti dalla batteria da alternatore! Stessa situazione con cavo originale  Solo 7 amper assorbiti dalla batteria  In marcia con cavo maggiorato e frigo acceso fari e radio (circa 25 amper)  Come vediamo l alternatore, nonostante alimenti 25 amper di utenze, fornisce alla batteria ancora 21 amper.  Ora cavo originale con frigo fari e radio Come vedete, gli appena 0.2v di caduta di tensione rispetto al cavo maggiorato, fanno si che la batteria assorba solo 0.70 amper!  NON SI STA RICARICANDO.!  L alternatore come sopra poi alimenta circa 25 amper di utenze.  Ora... Io ho un alternatore fiacco da 55 amper... Che mi da un margine di sicurezza.  Ma immaginate cosa succede con alternatore moderno da 160 A, cavo maggiorato da 25mmq e batteria da 110 ah agm scarica al 40%. Le arriva una botta da 100 amper come ridere e si rovina...  Quindi...  Se aumentate la sezione del cavo del parallelatore a 25 mmq o. Più, fate i conti bene, mettete un relè più grosso (io ho uno da 120 amper, e l originale è da 30), tenetevi la possibilità di disattivare il parallelatore maggiorato se avete la batteria a terra, aspettando che o il sole  o il parallelatore originale, carichino quel tanto da far si che la batteria non assorba correnti enormi.  Una volta raggiunto almeno 80%(ma dipende dalla dimensione della batteria), si può usare il cablaggio maggiorato in sicurezza e poter così caricare la batteria alle stesse tensioni di un cb da rete. Cioè 14.2 v circa, al. 100%... Cosa che il cavo originale non permetterebbe mai.  Oppure prendete un booster elettronico che fa tutto lui... Limita la corrente e carica fino a tensioni di oltre 14.2 v. La soluzione più cara ma la migliore!    In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
...
Io vado sempre controcorrente, non vedo tutte queste necessitá, sono sempre convinto che se certe scelte sono fatte in un modo c’é un motivo e non perché sono poco intelligenti.
Una resistenza a 12 volt del frigo di quanti watt sarà?
1000?
Perché portare un cavo da 50 mm2? Perché voler far fare al frigo a 12 volt una funzione che non è prevista?
Ma vedo che tutti ormai si sono buttati nella ricerca della misura perfetta Quando in realtà, in un camper, la misura ideale, per quanto serve, é pieno, mezzo, un quarto, vuoto (o scarico)
Come ho detto il controllo é nelle temperature, vero pericolo.
Si parla di batterie al lithio con facilità, ma a volte ci si scorda che se trattate male sono delle bombe, se si incrinano sono guai...
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 19/05/2021 alle 07:22:57
18
francochico
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02/07/2007 1279
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Inserito il 19/05/2021 alle: 07:23:15
Usate un booster di ricarica ce ne sono anche per il litio.
Avrete la batteria sempre carica ed efficiente senza rovinarla.
Come spiegato da Hunter85 il filo è un compromesso se troppo sottile non avrete batteria carica al 100% se troppo grande avrete batteria al 100% ma correnti troppo elevate non facilmente gestibili.
Poi oggi sui nuovi camper con alternatore intelligente è quasi un obbligo.

 
Marlin 59 2.8 tdid
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 19/05/2021 alle: 09:46:00
In risposta al messaggio di spqrspqr del 19/05/2021 alle 06:59:10

è un intervento che vorrei fare, passare dal cavo originale da 16 a quello da 50, in vista di una litio. mi interessano quindi i commenti dei più esperti: da come la poni sembra che dobbiamo considerare la resistenza
intrinseca del cavo come una funzionalità necessaria, quando in tutti gli altri thread ho sempre compreso che non è il cavo che determina la corrente che passa ma la batteria, che accetta più o meno ampere a seconda dello stato della carica, indi ad esempio con una litio un cavo sottile (e magari lungo) la corrente di passaggio (anche più di 20a!) puo' scaldare talmente il cavo da innescare incendio.. io ho sempre capito (ma magari mi sbaglio) che l'ideale è un cavo di sezione adeguata alle correnti in gioco (e della lunghezza), l'eventuale limitazione della quantitià di corrente la puo' fare solo un adeguato sistema che si interpone (B2B charger), non riducendo la sezione dei cavi. la giusta sezione dovrebbe essere ricavabile da tabelle reperibili in rete come questa: pero' ripeto io non sono un esperto, la parola a chi ha dimestichezza con queste tematiche  
...
Ciao..
Hai scritto 
da come la poni sembra che dobbiamo considerare la resistenza intrinseca del cavo come una "funzionalità necessaria", quando in tutti gli altri thread ho sempre compreso che non è il cavo che determina la corrente che passa ma la batteria, che accetta più o meno ampere a seconda dello stato della carica, indi ad esempio con una litio un cavo sottile (e magari lungo) la corrente di passaggio (anche più di 20a!) puo' scaldare talmente il cavo da innescare incendio..


Atte
nazione a non confondersi... 
In effetti non è il cavo a determinare la corrente, in quanto il cavo è una resistenza in serie alla batteria... 
La corrente nel cavo sarà QUELLA CHE "VUOLE" LA Batteria ad ogni stato di carica.. 
É nel cavo passerà la stessa corrente che chiede la batteria. 
Tuttavia, essendo una resistenza in serie, il cavo genera una caduta di tensione, diversa ad ogni corrente, Dipendente dalla sua sezione e lunghezza, quindi dalla sua resistenza. 
Ora, sappiamo che la quantità di corrente che la batteria accetta in un determinato stato di carica DIPENDERÀ FORTEMENTE DALLA TENSIONE AI SUOI CAPI. (a causa della sua RI che genera ulteriore caduta al suo interno) 

Se un cavo sottile genera una certa caduta, la batteria avrà una tensione bassa ai poli e quindi a un determinato stato di carica, accetterà molta meno corrente, rispetto a un cavo grosso che permetterebbe una tensione più alta. 

Questo è il motivo per cui i cb e regolatori moderni hanno una Fase detta assorbimento a tensioni relativamente alte, per accorciare i tempi di carica inducendo la batteria ad accettare più corrente. 

Se a una batteria da 100 ah carica all 60% forniamo 14.4 V(e corrente infinita cioè non limitata) , essa assorbira ad esempio 40 amper (solo un esempio). 
Se alla. Stessa batteria forniamo 13.4 v, essa assorbira magari 15amper. 

Quindi NON É IL CAVO A DETERMINARE LA. CORRENTE, MA LA BATTERIA. 
Ma, CAMBIANDO LA CORRENTE ACCETTATA PER OGNI VARIAZIONE DI TENSIONE, ECCO CHE un cavo sottile che genera una caduta, giocoforza ridurrà la corrente accettata dalla batteria. Rispetto a un cavo generoso che di caduta non ne genera.(idealmente). 

Ah... La. Litio ti assorbe altro che 20 A! Piuttosto anche 150!
20 amper non generano alcun surriscaldamento pericoloso a meno di usare cavi sottili come capelli... Già un 4 o 6 mnq É sicuro con 20Amper.
(ovviamente fino a certe lunghezze). 

Quindi, cavi sottili, correnti sicure, a causa di tensioni più basse, ma carica incompleta   lentissima o impossibile a determinate condizioni.. 

Cavi grossi, carica efficiente come un cb, ma il cb ha la corrente limitata, il cavo grosso no, e permettendo tensioni alte ad alte correnti, può causare una ricarica con correnti pericolose per la batteria, a certe condizioni. 

2 anni fa, quando mi affacciava al discorso, c era un utente che disse che i cavi messi dai costruttori tra alternatore e bs erano studiati per attuare da rozzo limitatore di corrente. 
Ecco, finalmente ho capito che É effettivamente così... 
Ora non ricordo se fosse Dash, grinza o qualcun altro... 

Un concetto importante per capire la carica delle batterie É che la corrente assorbita  a un determinato stato di carica dipende dalla tensione fornita alla. Batteria. 
​​​​​​La tensione fornita É uguale alla tensione generata da caricabatterie o alternatore, meno la tensione a circuito aperto della batteria. 
Ad esempio fornendo 13.4 v, ai poli di una batteria che a circuito aperto É a 12.8v, stiamo fornendo +0.6v (14-12.5) al complesso batteria ideale più Ri. 
Questo valore dipende dalla resistenza  del cavo, che É una resistenze in serie alla batteria ideale.(a cui si somma la RI). 
A uno stesso Stato di carica, la corrente varierà molto in base alla variazione di quel 0.6v.

Ignorando la ri(su cui non abbiamo il controllo),, se aumentiamo la resistenza del cavo, quel 0.6v será meno e conseguente sarà meno la corrente accettata. 
Se diminuiamo la resistenza del cavo, 0.6v sarà più grande e più grande sarà la corrente. 
Capisci che se la tensione fornita passa da 0.6v a 0.3v.per la legge di ohm, la corrente che passerà alla batteria ideale attraverso la RI (pochi milliohm!) si dimezza... 

Non so se ho spiegato bene... 
Semplificando ulteriormente : con cavi sottili NON PASSANO correnti enormi perché, generiamo una caduta di tensione ai poli che "induce" la batteria ad assorbire meno corrente. 

Ps... 50 mmq mi sembra un esagerazione. 
Avrai una caduta virtualmente 0 a qualsiasi corrente . 
La tua litio se. Molto scarica riceverà ai poli quasi tutti i 14.4v dell alternatore, assorbendo correnti enormi, nella ordine di 100 e più amper. 

Se questo non danneggia le litio teoricamente, se non estremamente necessario É comunque da evitare. 
Poi, con una litio, ancora di più uno shunt É d obbligo... Potrai tenere sotto occhio le correnti e EVENTUALMENTE fare degli adattamenti drll impianto. 
Io proverei col 16 mmq prima, in caso di prestazioni insufficienti nelle tue personali condizioni di utilizzo (livello medio di scarica, utenze etc), passerei a 25mmq.

Io per esempio con 25 mmq. Ci faccio l avviamento da batteria servizi senza problemi. Cavo freddo e 150 amper di picco... (pochi decimi di secondo). 
50 mi sembra un esagerazione... 
Prima hai anche il 35mmqsmiley​​​​​​. 
Poi non conosco le litio sono solo mie impressioni. 

 
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?

Modificato da Hunter85 il 19/05/2021 alle 10:35:13
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Hunter85
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15/06/2018 11024
Rispondi Abuso
Inserito il 19/05/2021 alle: 09:51:54
In risposta al messaggio di francochico del 19/05/2021 alle 07:23:15

Usate un booster di ricarica ce ne sono anche per il litio. Avrete la batteria sempre carica ed efficiente senza rovinarla. Come spiegato da Hunter85 il filo è un compromesso se troppo sottile non avrete batteria carica
al 100% se troppo grande avrete batteria al 100% ma correnti troppo elevate non facilmente gestibili. Poi oggi sui nuovi camper con alternatore intelligente è quasi un obbligo.  
...
Sostanzialmente il booster lo trovo la soluzione migliore...praticamente fa quello che fa un regolatore solare, con alternatore al posto del pannello. 
Ma essendo passato da cavo da 6 mm a 10 a 16 a 25...e avendo ora quell giocattolo comodissimo che É lo shunt victron, ho voluto mettere in uardia da alcuni rischi di cui, senza shunt o amperometro, il camperista smanettone, come me, può non rendersi conto. 

A meno che non abbia un ottima formazione teorica di elettrotecnica... Cosa che io non ho... Anche se qua è la, qualcosa ho imparato. 
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IZ4DJI
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Inserito il 19/05/2021 alle: 11:42:32
In risposta al messaggio di francochico del 19/05/2021 alle 07:23:15

Usate un booster di ricarica ce ne sono anche per il litio. Avrete la batteria sempre carica ed efficiente senza rovinarla. Come spiegato da Hunter85 il filo è un compromesso se troppo sottile non avrete batteria carica
al 100% se troppo grande avrete batteria al 100% ma correnti troppo elevate non facilmente gestibili. Poi oggi sui nuovi camper con alternatore intelligente è quasi un obbligo.  
...
Penso anch'io che la installazione di un booster risolva completamente il problema.
Il mio per esempio carica max 30A (ma dal pannello posso decidere di limitarli a 20A in ogni momento), e questo anche con batteria scarica (che senza booster e cavi grossi, inizialmente potrebbe accettare amperaggi veramente troppo alti).

Il booster va installato vicino alla BS e in uscita ha sempre la stessa tensione e corrente indipendentemente da quella in ingresso, quindi anche se dalla MB arrivasse una tensione piu bassa per calo del cavo, il booster non si importa della cosa ma esce sempre con la tensione perfetta e adeguata.
 
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

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Hunter85
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Inserito il 19/05/2021 alle: 12:53:20
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/05/2021 alle 11:42:32

Penso anch'io che la installazione di un booster risolva completamente il problema. Il mio per esempio carica max 30A (ma dal pannello posso decidere di limitarli a 20A in ogni momento), e questo anche con batteria scarica
(che senza booster e cavi grossi, inizialmente potrebbe accettare amperaggi veramente troppo alti). Il booster va installato vicino alla BS e in uscita ha sempre la stessa tensione e corrente indipendentemente da quella in ingresso, quindi anche se dalla MB arrivasse una tensione piu bassa per calo del cavo, il booster non si importa della cosa ma esce sempre con la tensione perfetta e adeguata.  
...
Infatti penso che abbia in sostanza un trasformatore dc dc simile a quello di un regolatore solare
Il regolatore solare, solitamente deve abbassare la tensione da 60/30/18 volt a quella dincarica della batteria. 
Il booster più probabilmente deve aumentare un pó la. Tensione dell alternatore.. O comunque regolarla. Non so se è in grado di fare la trasformazione di un regolatore, cioè modificare la corrente in base a quanto modifica la tensione, per avere una potenza sempre costante. Ma immagino di sì. 

Detto questo, per capire come una batteria assorbe corrente per un dato stato di carica in base alla tensione che le viene applicata AI Poli, É importante il concetto di resistenza interna. 
Così si capisce perché anche cambiando la tensione di carica di pochi decimi, la corrente può anche raddoppiare. 

Perché, con un aumento di tensione ad esempio da 13.8 v a 14.0 v che sembra un inezia, stiamo magari portando la tensione fornita alla batteria da 0.3 v a 0.5 v. Quasi il doppio, e la corrente sarà quasi il doppio. Perché a pari resistenza interna, la. Corrente che passa a 0.5v É molto di più di quella che passa a 0.3v (legge di ohm). 

La tensione applicata alla batteria É la tensione del generatore meno la tensione a circuito aperto della batteria in quella istante. (la. Tensione a circuito aperto non è quella a riposo dopo 24 h) 
NON LA SEMPLICE TENSIONE DEL GENERATORE. 
PER vederlo É sufficiente misurare la tensione ai poli in carica e poi subito dopo (1 secondo) aver staccato il caricabatte (o alternatore, o regolatore etc). 
La tensione fornita reale É la differenza tra la prima e. La seconda misurazione. 

Ad esempio se durante la carica, misuriamo 14. 2 v ai poli, stacchiamo la carica e misuriamo in un secondo l tensione ai poli, sarà ad esempio di 13.9 v(poi passando il tempo, calerà drasticamente). 
Quindi la. Tensione fornita dal cb alla batteria É 0.3 v. NON 14.2V. 
In questo modo, conoscendo anche la corrente possiamo, con la legge di ohm, calcolare approssimativamente la RESISTENZA INTERNA DELLA nostra batteria. 

In realtà questo metodo è tutto fuori che preciso per la misurazione della ri.. Ma É grossomodo indicativo. 
Metodi precisi sono più complessi e prevedono di fornire corrente alternata a varie frequenze alla batteria. 
Ma io non ne capisco i principi. 
 
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
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Gege01
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Inserito il 19/05/2021 alle: 13:06:24
In risposta al messaggio di Grinza del 19/05/2021 alle 07:20:59

Io vado sempre controcorrente, non vedo tutte queste necessitá, sono sempre convinto che se certe scelte sono fatte in un modo c’é un motivo e non perché sono poco intelligenti. Una resistenza a 12 volt del frigo di
quanti watt sarà? 1000? Perché portare un cavo da 50 mm2? Perché voler far fare al frigo a 12 volt una funzione che non è prevista? Ma vedo che tutti ormai si sono buttati nella ricerca della misura perfetta Quando in realtà, in un camper, la misura ideale, per quanto serve, é pieno, mezzo, un quarto, vuoto (o scarico) Come ho detto il controllo é nelle temperature, vero pericolo. Si parla di batterie al lithio con facilità, ma a volte ci si scorda che se trattate male sono delle bombe, se si incrinano sono guai...
...
Sono perfettamente allineato a quanto dice Grinza. 
Se in un camper hanno studiato un certo impianto, non credo che lo abbiano fatto (solo) per risparmiare; credo che ci siano dei motivi validissimi che sfuggono alla (quasi) totalità di noi.

Il mio prof di fisica del liceo diceva che: le mosche mi danno un fastidio bestia, ma se ci sono ci dovrà essere un motivo anche se io non sono in grado di capirlo.
Gegè (e non Gege01!) su Boeing 747 (Katamarano 50 MY19)
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In risposta al messaggio di Hunter85 del 19/05/2021 alle 12:53:20

Infatti penso che abbia in sostanza un trasformatore dc dc simile a quello di un regolatore solare Il regolatore solare, solitamente deve abbassare la tensione da 60/30/18 volt a quella dincarica della batteria.  Il booster
più probabilmente deve aumentare un pó la. Tensione dell alternatore.. O comunque regolarla. Non so se è in grado di fare la trasformazione di un regolatore, cioè modificare la corrente in base a quanto modifica la tensione, per avere una potenza sempre costante. Ma immagino di sì.  Detto questo, per capire come una batteria assorbe corrente per un dato stato di carica in base alla tensione che le viene applicata AI Poli, É importante il concetto di resistenza interna.  Così si capisce perché anche cambiando la tensione di carica di pochi decimi, la corrente può anche raddoppiare.  Perché, con un aumento di tensione ad esempio da 13.8 v a 14.0 v che sembra un inezia, stiamo magari portando la tensione fornita alla batteria da 0.3 v a 0.5 v. Quasi il doppio, e la corrente sarà quasi il doppio. Perché a pari resistenza interna, la. Corrente che passa a 0.5v É molto di più di quella che passa a 0.3v (legge di ohm).  La tensione applicata alla batteria É la tensione del generatore meno la tensione a circuito aperto della batteria in quella istante. (la. Tensione a circuito aperto non è quella a riposo dopo 24 h)  NON LA SEMPLICE TENSIONE DEL GENERATORE.  PER vederlo É sufficiente misurare la tensione ai poli in carica e poi subito dopo (1 secondo) aver staccato il caricabatte (o alternatore, o regolatore etc).  La tensione fornita reale É la differenza tra la prima e. La seconda misurazione.  Ad esempio se durante la carica, misuriamo 14. 2 v ai poli, stacchiamo la carica e misuriamo in un secondo l tensione ai poli, sarà ad esempio di 13.9 v(poi passando il tempo, calerà drasticamente).  Quindi la. Tensione fornita dal cb alla batteria É 0.3 v. NON 14.2V.  In questo modo, conoscendo anche la corrente possiamo, con la legge di ohm, calcolare approssimativamente la RESISTENZA INTERNA DELLA nostra batteria.  In realtà questo metodo è tutto fuori che preciso per la misurazione della ri.. Ma É grossomodo indicativo.  Metodi precisi sono più complessi e prevedono di fornire corrente alternata a varie frequenze alla batteria.  Ma io non ne capisco i principi.   
...
Si, in pratica il booster è un caricabatterie regolato, e esc sempre la tensione giusta, indipendentemente a quella in ingresso. Ovviamente aumentando la tensione, l assorbimento di A in ingresso deve aumentare per forza.

Mettiamo che in uscita debano esserci 15v (numero messo a caso) e in ingresso ce ne siano solo 12v, se in uscita escono 30A, in ingresso ci sarà un prelievo da BM e quindi alternatore, di 37,5A.

Pr questo serve in uscita un cavo di sezione adeguata per non avere anche calo di tensione tra booster e BS (che devono stare comunque vicini) mentre in ingrsso la sezione del cavo deve essere adeguata alla corrente che potrebbe transitarci, ma non per un eventuale calo di tensione tra BM e booster (che se è minimo però male non fa).

Il principio d funzionamento del booster non so dirtlo, tutto fatto da stato solido.
Una volta con i vecchi metodi a trasformatore, per elevare il voltaggo di DC, bisognava trasformare la corrente continua in alternata con un oscillatore, poi si dava al trasformatore che la elavava e poi si ritrasformava in DC con il ponte e vari condensatori, ma forse è preistoria e poi certo non starebbe nelle dimensioni di due pacchetti di sgarette del booster.

Però, pensare che un scatolino che sta nel palmo di una mano puo processare correnti di 30A mi fa un po impressione...ma tutto evolve.
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Tommaso IZ4DJI

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15/06/2018 11024
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Inserito il 19/05/2021 alle: 15:13:39
In risposta al messaggio di Gege01 del 19/05/2021 alle 13:06:24

Sono perfettamente allineato a quanto dice Grinza.  Se in un camper hanno studiato un certo impianto, non credo che lo abbiano fatto (solo) per risparmiare; credo che ci siano dei motivi validissimi che sfuggono alla (quasi)
totalità di noi. Il mio prof di fisica del liceo diceva che: le mosche mi danno un fastidio bestia, ma se ci sono ci dovrà essere un motivo anche se io non sono in grado di capirlo.
...
A volte É vero, come in questo caso della sezione limitata del parallelatore... Ma a volte no... Come i cavi luci del mio arca da 1.5 mmq lunghi 10 metri che con i LED vanno bene.. Ma con le. Luci del 90 a filamento ?? 8 luci accese da 20 watt su cavi di 1. 5mmq?? 15 amper potenziali che per il primo tratto passano a 1.5mmq...sai che tensione c era su ogni luce? Probabilmente 9 volt.
Ecco lì il. Senso non c'è... smiley
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Inserito il 19/05/2021 alle: 15:21:15
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/05/2021 alle 13:13:55

Si, in pratica il booster è un caricabatterie regolato, e esc sempre la tensione giusta, indipendentemente a quella in ingresso. Ovviamente aumentando la tensione, l assorbimento di A in ingresso deve aumentare per forza.
Mettiamo che in uscita debano esserci 15v (numero messo a caso) e in ingresso ce ne siano solo 12v, se in uscita escono 30A, in ingresso ci sarà un prelievo da BM e quindi alternatore, di 37,5A. Pr questo serve in uscita un cavo di sezione adeguata per non avere anche calo di tensione tra booster e BS (che devono stare comunque vicini) mentre in ingrsso la sezione del cavo deve essere adeguata alla corrente che potrebbe transitarci, ma non per un eventuale calo di tensione tra BM e booster (che se è minimo però male non fa). Il principio d funzionamento del booster non so dirtlo, tutto fatto da stato solido. Una volta con i vecchi metodi a trasformatore, per elevare il voltaggo di DC, bisognava trasformare la corrente continua in alternata con un oscillatore, poi si dava al trasformatore che la elavava e poi si ritrasformava in DC con il ponte e vari condensatori, ma forse è preistoria e poi certo non starebbe nelle dimensioni di due pacchetti di sgarette del booster. Però, pensare che un scatolino che sta nel palmo di una mano puo processare correnti di 30A mi fa un po impressione...ma tutto evolve.
...
Di queste cose non ne capisco... Ma so che sui regolatori solari mppt buoni, la trasformazione dc dc avviene ancora passando per corrente alternata... Mi pare. .
É ci sono infatti grossi trasformatori toroidali.
Il mio d 30 amper come. Il tuo booster, ha un bel blocchetto di rame a spirale di 5/6 cm di dimtero 2/3 di altezza e peso di qualche bell etto. E cavi che vanno alla scheda con mosfet, condensatori e diavolerie varie, di ben 6 mmq per soli pochi cm di lunghezza. 
Non so se questo è dovuto alle alte tensioni in ingresso che può gestire (100 volt) e il booster invece deve gestire solo meno di 20 volt... 
Non so... 
PER esempio tutti i regolatori mppt  da impianti domestici hanno il toroide bello massiccio, a parte quelli falsi... 
Mentre l mppt nds. Per esempio ha un trasformatore piccolissimo che evidentemente funziona diversamente... 
Non ne capisco abbastanza come ho detto... Quindi può darsi che abbia detto sciocchezze smiley
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05/08/2020 430
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Inserito il 19/05/2021 alle: 18:40:44
da tutti i commenti non ho capito del tutto.

se è vero che la batteria servizi decide quanta corrente accettare e dall'altra parte un generatore (che sia l'alternatore o un b2b) quanta corrente fornire, non capisco quale sia l'inconveniente di un cavo sovra dimensionato che quindi non genera caduta di tensione

 
Andrea
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13/01/2006 24154
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Inserito il 19/05/2021 alle: 19:06:45
In risposta al messaggio di Hunter85 del 19/05/2021 alle 15:21:15

Di queste cose non ne capisco... Ma so che sui regolatori solari mppt buoni, la trasformazione dc dc avviene ancora passando per corrente alternata... Mi pare. . É ci sono infatti grossi trasformatori toroidali. Il mio d
30 amper come. Il tuo booster, ha un bel blocchetto di rame a spirale di 5/6 cm di dimtero 2/3 di altezza e peso di qualche bell etto. E cavi che vanno alla scheda con mosfet, condensatori e diavolerie varie, di ben 6 mmq per soli pochi cm di lunghezza.  Non so se questo è dovuto alle alte tensioni in ingresso che può gestire (100 volt) e il booster invece deve gestire solo meno di 20 volt...  Non so...  PER esempio tutti i regolatori mppt  da impianti domestici hanno il toroide bello massiccio, a parte quelli falsi...  Mentre l mppt nds. Per esempio ha un trasformatore piccolissimo che evidentemente funziona diversamente...  Non ne capisco abbastanza come ho detto... Quindi può darsi che abbia detto sciocchezze 
...
Si può provare a spiegare...

Quant'è grande un trasformatore da 1 Kilowatt?
Dipende dalla frequenza alla quale lavora...

Gli alimentatori switching funzionano su questa regola.
Il 230 Volt alternati a 50 Hz viene trasformato in 324 Volt continui e poi un'elettronica lo trasforma di nuovo in corrente alternata ma non a 50 Hz bensì a 25.000 Hz
Se la  frequenza fosse più alta i transistor di potenza scalderebbero, se fosse più bassa si udirebbe un fischio fastidioso.

Se un trasformatore da 1000 Watt a 50 Hz pesasse 5 Kg, un trasformatore da 1000 Watt che lavora a 25.000 Hz peserebbe 10 grammi (teorico...).

In bassa tensione è lo stesso... i DC-DC converter, gli MPPT ecc... trasformano la tensione continua in alternata ad altra frequenza che poi viene inviata ad un trasformatore e poi di nuovo raddrizzata.
Agendo sulla frequenza è possibile controllare la tensione di uscita, qundi si può variare tensione/corrente senza nessun componente che scalda.

Se un MPPT ha un trasformatore vuol dire che non è fasullo... le dimensioni del trasformatore ci raccontano solo della tecnologia utilizzata ma non sono un aspetto determinante per il suo funzionamento.

Magari è indicativo il fatto che la tensione di ingresso necessaria debba superare quella in uscita di almeno 5 Volt... potrebbe significare che spesso quell'oggetto lavora in PWM, altrimenti non esiste ragione al mondo per avere questo limite, salvo le dimensioni (costo...) dell'elettronica necessaria.

E infatti esiste un regolatore MPPT della Western che lavora con tensioni in ingresso molto inferiori alla tensione della batteria, ma siccome l'elettronica è utilizzata al meglio la sua corrente massima è solo 10 Ampere, se così non fosse il costo sarebbe improponibile.

O.T. 230 Volt raddrizzati da dei diodi diventano 324 perché 230 non è il valore medio della sinusoide (che è zero...) e neanche il valore di picco, ma per definizione è "il valore di quella tensione continua che applicata alla stessa resistenza produce lo stesso effetto termico" che nel caso della sinusoide il "valore di picco" è il "valore efficace" moltiplicato radice di 2 (...1,414).
230 x 1,414 = 324

P.S. Per ricaricare come si deve una BS ci vuole un oggetto elettronico, non serve agire sui cavi.

Marco.
Marco

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Modificato da Emme48 il 19/05/2021 alle 19:07:57
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rubylove
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09/06/2015 5482
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Inserito il 19/05/2021 alle: 19:37:58
I regolatori solari MPPT sono dei convertitori switching di tipo tensione corrente, normalmente non step up (o boost) perchè accettano una tensione in ingresso più alta di quella che devono convertire in uscita, anche se alcuni sono anche step up (possono accettare tensioni più basse di quella che serve in uscita)

Per quello che riguarda questa discussione, sulla sezione dei cavi nel cablaggio dei rele parallelatori, questa è la mia opinione ma è anche una regola basilare e se vogliamo applicarle..

Andrebbero sempre montati fusibili calibrati alla sezione della linea a valle degli stessi,  se la sezione è piccola non è detto che la corrente sia poca, la mia volgare Varta da 180A dual pourpouse se la scarico all' 80% per un uso notturno, al mattino per qualche minuto vedo circolare anche 70A appena metto in moto

Quindi che il produttore metta cavi piccoli per sicurezza è una mezza verità perchè questo obbliga di conseguenza ad usare un fusibile calibrato per lo stesso ma se la batteria dei servizi è molto scarica il fusibile per proteggere il cavo può bruciarsi, viceversa un fusibile con portata maggiore farebbe circolare una corrente eccessiva in quel cavo e con alternatori generosi  lo stesso cavo potrebbe surriscaldarsi, quindi, limitare la corrente in quel modo mi sembra non proprio il metodo migliore, non trovo corretto usare il cavo come una resistenza perchè le correnti circolanti sono molto variabili

Senza un limite, non siete voi a decidere quanta corrente circolerà ma sarà lo stato di carica della batteria e la capacità dell'alternatore e dato che sul mio mezzo è da 150A, se la batteria è molto scarica potrebbero circolare tutti, questo significa che la batteria sarebbe sottoposta a parecchio stress da corrente eccessiva ad ogni messa in moto.

Sto rifacendo la ricarica da alternatore sia alla land cruiser dove avevo i diodi, sia al furgone dove ho il victron cyrix 230A

Sulla Land cruiser in questi giorni monterò un Victron Orion 12/12 9A la batteria è da 100A, (a me va bene la carica non troppo veloce)  mentre sul furgone un Victron Orion 12/12   18A (batteria da 180A, stesso discorso)
ambedue accettano un ampio range di tensioni in ingresso e in uscita arrivano a 15,3V la corrente è limitata dal massimo consentito dallo stesso e la tensione si imposta molto semplicemente con un trimmer

Non si tratta di caricabatterie a più fasi ma durante la marcia non serve, la ricarica a più fasi ha una logica con il veicolo fermo almeno per una notte o una giornata, in questo caso il caricabatterie o il regolatore possono essere di quel tipo, in quanto a mezzo fermo si ha il tempo di una corretta procedura di ricarica, a mezzo in movimento, ovvero, accendi motore, spegni motore, stop &go.. ecc. ecc. che carica a più fasi si può fare?

I due convertitori posizionati ambedue vicini alle due batterie avranno cadute di tensione non apprezzabili anche con cavi da 2,5 e 6 mmq rispettivamente e eventuali piccole cadute possono essere compensate dalla regolazione dei DC/DC stessi

Con questo sistema di ricarica B2B (l'unico che possa considerarsi efficiente)  il cavo di grosse dimensioni non serve più ma serve un cavo dimensionato solo per la corrente massima circolante nel convertitore, il convertitore è il futuro sotto questo aspetto e finalmente mi sono deciso a cambiare, il rele in futuro sarà relegato al parallelamento delle batterie per usi diversi e i diodi avendo una caduta di tensione possono influire sul valore massimo della tensione, nel mio caso funzionavano bene, salvo la piccola caduta di tensione, questa però purtroppo aumenta all'aumentare della temperatura e dato che erano montati nel vano motore, in estate la caduta di tensione arrivava anche a 0,6V

Questo sistema con i convertitori DC/DC non può essere utilizzato per parallelare le due batterie per emergenza, ma per questo basta un cavo ponte, oppure se come nel mio caso serve il parallelamento delle due batterie per altri motivi, è sufficiente un parallelatore manuale
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 19/05/2021 alle 23:53:34
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09/06/2015 5482
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Inserito il 19/05/2021 alle: 20:09:23
In risposta al messaggio di Emme48 del 19/05/2021 alle 19:06:45

Si può provare a spiegare... Quant'è grande un trasformatore da 1 Kilowatt? Dipende dalla frequenza alla quale lavora... Gli alimentatori switching funzionano su questa regola. Il 230 Volt alternati a 50 Hz viene trasformato
in 324 Volt continui e poi un'elettronica lo trasforma di nuovo in corrente alternata ma non a 50 Hz bensì a 25.000 Hz Se la  frequenza fosse più alta i transistor di potenza scalderebbero, se fosse più bassa si udirebbe un fischio fastidioso. Se un trasformatore da 1000 Watt a 50 Hz pesasse 5 Kg, un trasformatore da 1000 Watt che lavora a 25.000 Hz peserebbe 10 grammi (teorico...). In bassa tensione è lo stesso... i DC-DC converter, gli MPPT ecc... trasformano la tensione continua in alternata ad altra frequenza che poi viene inviata ad un trasformatore e poi di nuovo raddrizzata. Agendo sulla frequenza è possibile controllare la tensione di uscita, qundi si può variare tensione/corrente senza nessun componente che scalda. Se un MPPT ha un trasformatore vuol dire che non è fasullo... le dimensioni del trasformatore ci raccontano solo della tecnologia utilizzata ma non sono un aspetto determinante per il suo funzionamento. Magari è indicativo il fatto che la tensione di ingresso necessaria debba superare quella in uscita di almeno 5 Volt... potrebbe significare che spesso quell'oggetto lavora in PWM, altrimenti non esiste ragione al mondo per avere questo limite, salvo le dimensioni (costo...) dell'elettronica necessaria. E infatti esiste un regolatore MPPT della Western che lavora con tensioni in ingresso molto inferiori alla tensione della batteria, ma siccome l'elettronica è utilizzata al meglio la sua corrente massima è solo 10 Ampere, se così non fosse il costo sarebbe improponibile. O.T. 230 Volt raddrizzati da dei diodi diventano 324 perché 230 non è il valore medio della sinusoide (che è zero...) e neanche il valore di picco, ma per definizione è il valore di quella tensione continua che applicata alla stessa resistenza produce lo stesso effetto termico che nel caso della sinusoide il valore di picco è il valore efficace moltiplicato radice di 2 (...1,414). 230 x 1,414 = 324 P.S. Per ricaricare come si deve una BS ci vuole un oggetto elettronico, non serve agire sui cavi. Marco.
...
Discorso corretto, dall'inizio alla fine...

aggiungo che i trasformatori HF piccoli a parità di potenza, denotano frequenze di lavoro più alte con possibile utilizzo di tecnologie più sofisticate
 
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 19/05/2021 alle 20:11:33
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 20/05/2021 alle: 01:34:08
In risposta al messaggio di Emme48 del 19/05/2021 alle 19:06:45

Si può provare a spiegare... Quant'è grande un trasformatore da 1 Kilowatt? Dipende dalla frequenza alla quale lavora... Gli alimentatori switching funzionano su questa regola. Il 230 Volt alternati a 50 Hz viene trasformato
in 324 Volt continui e poi un'elettronica lo trasforma di nuovo in corrente alternata ma non a 50 Hz bensì a 25.000 Hz Se la  frequenza fosse più alta i transistor di potenza scalderebbero, se fosse più bassa si udirebbe un fischio fastidioso. Se un trasformatore da 1000 Watt a 50 Hz pesasse 5 Kg, un trasformatore da 1000 Watt che lavora a 25.000 Hz peserebbe 10 grammi (teorico...). In bassa tensione è lo stesso... i DC-DC converter, gli MPPT ecc... trasformano la tensione continua in alternata ad altra frequenza che poi viene inviata ad un trasformatore e poi di nuovo raddrizzata. Agendo sulla frequenza è possibile controllare la tensione di uscita, qundi si può variare tensione/corrente senza nessun componente che scalda. Se un MPPT ha un trasformatore vuol dire che non è fasullo... le dimensioni del trasformatore ci raccontano solo della tecnologia utilizzata ma non sono un aspetto determinante per il suo funzionamento. Magari è indicativo il fatto che la tensione di ingresso necessaria debba superare quella in uscita di almeno 5 Volt... potrebbe significare che spesso quell'oggetto lavora in PWM, altrimenti non esiste ragione al mondo per avere questo limite, salvo le dimensioni (costo...) dell'elettronica necessaria. E infatti esiste un regolatore MPPT della Western che lavora con tensioni in ingresso molto inferiori alla tensione della batteria, ma siccome l'elettronica è utilizzata al meglio la sua corrente massima è solo 10 Ampere, se così non fosse il costo sarebbe improponibile. O.T. 230 Volt raddrizzati da dei diodi diventano 324 perché 230 non è il valore medio della sinusoide (che è zero...) e neanche il valore di picco, ma per definizione è il valore di quella tensione continua che applicata alla stessa resistenza produce lo stesso effetto termico che nel caso della sinusoide il valore di picco è il valore efficace moltiplicato radice di 2 (...1,414). 230 x 1,414 = 324 P.S. Per ricaricare come si deve una BS ci vuole un oggetto elettronico, non serve agire sui cavi. Marco.
...
Perfetto grazie, ho compreso... Almeno. Per quanto mi consentono le mie quasi nulle conoscenze di Ac.

I regolatori epever come il mio hanno trasformatore grosso (relativamente parlando). 
A quanto vedo la ricerca mppt É efficiente e la trasformazione pure. 
L unica cosa curiosa É che al mattino, prima che la potenza del pannello in mppt superi i 10/15 watt, il regolatore non lo porta alla tensione di mppt, cioè circa 33 volt, ma solo a 15 volt. 
Questo è facilmente verificabile:
Al mattino presto infatti stacco l interruttore bipolare del pannello... Poi lo riattacco e il regolatore porta il pannello a 33volt e un tot di corrente...poi però in 1 o 2 minuti lo riporta a 14/15 volt e un tot di corrente. 
Questo per tutto il tempo in cui la potenza del pannello non supera i 10/15 watt... Poi improvvisamente comincia a funzionare pienamente in mppt, tenendo il pannello tutto il giorno alla tensione di mppt. 
É una cosa curiosa... Ancora non ho chiesto al servizio tecnico... Ma devo spiegarmi bene in inglese.. E non so nemmeno se ho spiegato bene qui in italiano il fenomeno... 
Sara probabilmente una scelta software.. Ma perché? 

Riguardo alla ricarica corretta della bs con dispositivo elettronico É vero. 

Agendo sui cavi si ottiene:
Cavo sottile, bassa tensione e ricarica massima fino a 70/80 % dipendendo dalla tensione ..
Ma correnti sicure in caso di bs scarica. 

Cavo esagerato, alta tensione e ricarica massima fino a 100%, se la tensione ai poli sta sopra 14.2 v. 
Ma possibili correnti pericolose in caso di bs scarica. 

Il dispositivo elettronico consente carica rapida, completa e correnti limitate in caso di bs scarica. 
Inoltre consente la tensione di mantenimento a 13.6/13.8 v a batteria carica... Cosa che il cavo grosso non consente con 14.2/14.4v costanti a batterie carica. 

In questo caso, cioè a batteria carica in marcia, salvaguardo la. Agm servizi che costa, escludendo l alternatore con interruttore e lasciando detta agm al floating del regolatore. 

Questo di giorno ovviamente. 
Di notte É impossibile... Ma in questo caso, fari e frigo mi portano la tensione massima In bs carica, a 14.0 volt... Che non É poi così dannosa per il tempo del viaggio... 

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In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
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Hunter85
Hunter85
15/06/2018 11024
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Inserito il 20/05/2021 alle: 02:00:18
In risposta al messaggio di rubylove del 19/05/2021 alle 19:37:58

I regolatori solari MPPT sono dei convertitori switching di tipo tensione corrente, normalmente non step up (o boost) perchè accettano una tensione in ingresso più alta di quella che devono convertire in uscita, anche se
alcuni sono anche step up (possono accettare tensioni più basse di quella che serve in uscita) Per quello che riguarda questa discussione, sulla sezione dei cavi nel cablaggio dei rele parallelatori, questa è la mia opinione ma è anche una regola basilare e se vogliamo applicarle.. Andrebbero sempre montati fusibili calibrati alla sezione della linea a valle degli stessi,  se la sezione è piccola non è detto che la corrente sia poca, la mia volgare Varta da 180A dual pourpouse se la scarico all' 80% per un uso notturno, al mattino per qualche minuto vedo circolare anche 70A appena metto in moto Quindi che il produttore metta cavi piccoli per sicurezza è una mezza verità perchè questo obbliga di conseguenza ad usare un fusibile calibrato per lo stesso ma se la batteria dei servizi è molto scarica il fusibile per proteggere il cavo può bruciarsi, viceversa un fusibile con portata maggiore farebbe circolare una corrente eccessiva in quel cavo e con alternatori generosi  lo stesso cavo potrebbe surriscaldarsi, quindi, limitare la corrente in quel modo mi sembra non proprio il metodo migliore, non trovo corretto usare il cavo come una resistenza perchè le correnti circolanti sono molto variabili Senza un limite, non siete voi a decidere quanta corrente circolerà ma sarà lo stato di carica della batteria e la capacità dell'alternatore e dato che sul mio mezzo è da 150A, se la batteria è molto scarica potrebbero circolare tutti, questo significa che la batteria sarebbe sottoposta a parecchio stress da corrente eccessiva ad ogni messa in moto. Sto rifacendo la ricarica da alternatore sia alla land cruiser dove avevo i diodi, sia al furgone dove ho il victron cyrix 230A Sulla Land cruiser in questi giorni monterò un Victron Orion 12/12 9A la batteria è da 100A, (a me va bene la carica non troppo veloce)  mentre sul furgone un Victron Orion 12/12   18A (batteria da 180A, stesso discorso) ambedue accettano un ampio range di tensioni in ingresso e in uscita arrivano a 15,3V la corrente è limitata dal massimo consentito dallo stesso e la tensione si imposta molto semplicemente con un trimmer Non si tratta di caricabatterie a più fasi ma durante la marcia non serve, la ricarica a più fasi ha una logica con il veicolo fermo almeno per una notte o una giornata, in questo caso il caricabatterie o il regolatore possono essere di quel tipo, in quanto a mezzo fermo si ha il tempo di una corretta procedura di ricarica, a mezzo in movimento, ovvero, accendi motore, spegni motore, stop &go.. ecc. ecc. che carica a più fasi si può fare? I due convertitori posizionati ambedue vicini alle due batterie avranno cadute di tensione non apprezzabili anche con cavi da 2,5 e 6 mmq rispettivamente e eventuali piccole cadute possono essere compensate dalla regolazione dei DC/DC stessi Con questo sistema di ricarica B2B (l'unico che possa considerarsi efficiente)  il cavo di grosse dimensioni non serve più ma serve un cavo dimensionato solo per la corrente massima circolante nel convertitore, il convertitore è il futuro sotto questo aspetto e finalmente mi sono deciso a cambiare, il rele in futuro sarà relegato al parallelamento delle batterie per usi diversi e i diodi avendo una caduta di tensione possono influire sul valore massimo della tensione, nel mio caso funzionavano bene, salvo la piccola caduta di tensione, questa però purtroppo aumenta all'aumentare della temperatura e dato che erano montati nel vano motore, in estate la caduta di tensione arrivava anche a 0,6V Questo sistema con i convertitori DC/DC non può essere utilizzato per parallelare le due batterie per emergenza, ma per questo basta un cavo ponte, oppure se come nel mio caso serve il parallelamento delle due batterie per altri motivi, è sufficiente un parallelatore manuale
...
Domani leggerò con calma il. Tuo interessante intervento...
PER ora, hai detto

Senza un limite, non siete voi a decidere quanta corrente circolerà ma sarà lo stato di carica della batteria e la capacità dell'alternatore e dato che sul mio mezzo è da 150A, se la batteria è molto scarica potrebbero circolare tutti, questo significa che la batteria sarebbe sottoposta a parecchio stress da corrente eccessiva ad ogni messa in moto.

Perfetto, peró Piccola chiosa... La corrente sarà decisa da stato di carica, capacità alternatore e aggiungo, TENSIONE AI POLI, CIOÈ CADUTA GENERATA DAL  CAVO. 
Questo è il motivo per cui cui il cavo "sottile", ad esempio il mio originale di 6mmq e 6/7 metri(si! Fa un giro assurdo da bm a relè e poi indietro a bs!), non permetterà mai correnti eccessive, nemmeno a uno stato di carica basso... Perché la caduta ai poli sarà talmente alta che anche a bs scarica, essa a Quella bassa tensione non accetterà mai 30/50 amper. Purtroppo però nemmeno consentirà mai alla bs di oltrepassare 80% di carica, sempre a causa della caduta. 
Perché oltre 80% non ci sarà alcuna differenza di potenziale tra tensione ai poli e tensione reale interna della batteria ideale e sua resistenza interna.  Quest última infatti ormai sarà pari a quella poli. 

Da qui la necessità del cavo grosso... Il quale però generando una caduta minima, a bs scarica le permetterà si di assorbire correnti pericolose(grossa differenza di potenziale tra tensione ai poli e tensione reale di batteria ideale e sua RI).
Però, per la stessa ragione, le permetterà anche di raggiungere il 100% fornendo ai poli più di 14 v massimi, anche con varie utenze pesanti in funzione. 

Questo il motivo per cui ho lasciato i 2 relè, (originale e cyrix) con i due cavi (grosso e sottile), entrambi su interruttore. 
Nei rari casi di bs scarica di notte, vado in marcia inizialmente col relè cavo originale che fa da limitatore... Negli altri casi vado con relè cyrix cavo grosso che permettono una perfetta carica dell ultimo 10/20%.
A parte che poi nel 99% dei casi mi fa tutto il solare e l alternatore É staccato da bs in marcia di giorno. 

Nelle foto riportate sopra dello smartshuunt, vedi  realmente, a parità di condizioni di carica e di tutto il resto, l azione di limitatore del cavo originale  a causa della caduta generata sui poli.. e invece la corrente che passa col cavo grosso per la tensione più alta. 
Bstano 0.2 v di differenza ai poli per far si che a parità di stato di carica la corrente sia enormemente differente. 

Ho cercato di spiegare in uno dei post precedenti, il perché una così piccola differenza di tensione ai poli crea tanta differenza nella corrente accettata dalla batteria. 
Perché si tratta di misurare la tensione teorica sulla resistenza interna della batteria e della batteria ideale. 
E la legge di ohm torna perfettamente. 

Infatti la tensione alla quale scorre corrente nella batteria e nella sua resistenza interna NON È LA TENSIONE AI POLI, BENSÌ LA TENSIONE AI POLI MENO LA TENSIONE VOC DELLA BATTERIA. 
Ad esempio, a un determinato stato di carica, se la tensione ai poli sotto carica è 13.6 v e la tensione VOC della batteria nell istante appena staccata dalla fonte é 13.3v, la tensione reale che stavamo applicando a batteria e resistenza interna era 0.3v. NON 13.6V.

Se nella stessa situazione portiamo la tensione ai poli in carica da 13.6v a 13.9v, la tensione reale fornita a batteria e RI passa dagli 0.3v di prima agli 0.6v attuali. 
Il. Doppio.
Ecco perché aumentando la tensione di carica di pochissimo la corrente aumenta di molto..? Perché in realtà la tensione reale fornita a batteria ideale e sua RI, la stiamo di fatto aumentando di moltissimo, ad esempio il doppio tra 0.3 e 0.6 v. 
Ecco infine perché l aumento della sezione causa un aumento piccolo di tensione ma enorme di corrente a parità di stato di carica e capacità alternatore (generatore qualsiasi).

Altrimenti, se la tensione fornita alla batteria fosse 13/14 v come qualcuno potrebbe pensare, significherebbe che la resistenza interna della batteria sarebbe enorme. Altrimenti non funziona la legge di ohm. 
Invece la RI di batterie al pb è pochi milliohm. 
E infatti la tensione che forniamo in carica realmente è di pochi decimi di volt. E la legge di ohm torna. Pochi milliohm e pochi decimi di volt infatti generano le correnti che siamo abituati a vedere in una batteria durante la carica. 

Ovviamente, ripeto, il booster elettronico è meglio di questi miei accrocchi laugh​​​​​​. 
É se non avessi già tutta la ricarica che mi serve sempre dal solare,Sarebbe un acquisto prioritario.
Domani leggerò con calma la descrizione dei tuoi impianti. Intanto Buona Notte... 
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?

Modificato da Hunter85 il 20/05/2021 alle 02:25:22
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rubylove
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09/06/2015 5482
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Inserito il 20/05/2021 alle: 09:08:27
Caro Hunter la discussione si fa sempre piu interessante ma, dato che tu scrivi come un fiume in piena e io massimo lunedi voglio partire ma devo fare ancora molte cose al camper... Tra queste montare il DC/DC converter... Dammi tempo perchè faccio fatica a leggere tutto 

A dopo 
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 20/05/2021 alle: 11:37:48
In risposta al messaggio di rubylove del 20/05/2021 alle 09:08:27

Caro Hunter la discussione si fa sempre piu interessante ma, dato che tu scrivi come un fiume in piena e io massimo lunedi voglio partire ma devo fare ancora molte cose al camper... Tra queste montare il DC/DC converter... Dammi tempo perchè faccio fatica a leggere tutto  A dopo 
Haha! Sicuro.
Al. Massimo mi interessa solo che mi dici la tua, insieme a quella degli altri, sulle istantanee della corrente limitata o non limitata dai 2 cavi. A parità esatta di condizioni di scarica... 
E anche sul discorso "tensione reale di carica fornita" che non è 13/14 volt, ma pochi decimi perché la batteria a differenza di un utenza ha già una sua differenza di potenziale, che non è 0.


Quantomeno per sapere se sono riuscito a spiegare decentemente smiley
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09/06/2015 5482
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Inserito il 20/05/2021 alle: 12:21:50
In risposta al messaggio di Hunter85 del 20/05/2021 alle 11:37:48

Haha! Sicuro. Al. Massimo mi interessa solo che mi dici la tua, insieme a quella degli altri, sulle istantanee della corrente limitata o non limitata dai 2 cavi. A parità esatta di condizioni di scarica...  E anche sul
discorso tensione reale di carica fornita che non è 13/14 volt, ma pochi decimi perché la batteria a differenza di un utenza ha già una sua differenza di potenziale, che non è 0. Quantomeno per sapere se sono riuscito a spiegare decentemente 
...
Prima devo comprendere, non ho letto tutto ma il pricipio della sezione del cavo si, quindi appena posso mi leggo tutto con calma e magari se non capisco qualcosa ti faccio delle domande 
Ciao
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