AZ system
con unHymer del '91
un unVas Overline
?In risposta al messaggio di NonSonoEugenio del 14/12/2021 alle 21:25:57Una camper, al freddo, qualsiasi coibentazione abbia, va riscaldato pena congelamento delle tubature/serbatoi/saracinesche... poi ci sono mezzi con una coibentazione migliore, e che quindi hanno bisogno di meno carburante per mantenere una certa temperatura, e camper con coibentazione peggiore... ti consiglio di indirizzarti su marchi costruiti ove le temperature sono per lo più rigide vedi principalmente Carthago, Concorde, Hymer, Euramobil, o anche Knaus, Dethleffs, Weinsberg considerando che molte case usano fare due o anche tre fasce di prezzo, dall'entrylevel al top di gamma, ovviamente punta al top di gamma, che sarà sicuramente tra le altre quella meglio costruita e coibentata... ultima cosa, ormai da qualche anno c'è stata una globalizzazione del mercato, molte case sono state assorbite da gruppi più grandi vedi Hymer che ha assorbito per esempio Laika o Trigano che ha assorbito Arca, questo ha comportato una standardizzazione dei metodi costruttivi per contenere i costi, un po' quello che succede nel mondo delle automobili, in sintesi i mezzi costruiti con cura artigianale non esistono più, giusto se trovi qualcosa sul mercato dell'usato che non sia troppo datato per ovvie ragioni di affidabilità...
Salve, sono alla ricerca ormai da mesi di un mezzo in cui andare a vivere, pianifico di girare l'europa e piazzarlo ogni volta in un'area camper di qualche città e vivere la città, ma mi trovo un po' spaesato quando siparla di coibentazione. Laddove per chi ci fa la vacanza può essere un fattore secondario, per me è fondamentale: in quel mezzo ci mangio, ci dormo, ci lavoro. La coibentazione determina quanto pago quando fa freddo. Il problema è che nel mondo dell'usato nessuno sa un accidenti. Vedo Yari Ghidone che vivendo nel suo furgonato usa 4 litri al giorno di diesel negli ambienti freddi, a 1.6 eurolitro so tipo 200 euro al mese solo per scaldare il mezzo =S Quindi mi chiedo: si può fare di meglio? Sono stato al Salone Del Camper a Parma nel 2021 e anche chiedendo in giro pare che non ci siano standard di valutazione per la coibentazione, a parte che ogni marchio vanta qualche tipo di architettura del telaio/scocca eseguita o comunicata più o meno bene. Non avendo metri di giudizio (contrariamente al mondo degli edifici, per cui esistono le classi energetiche) non saprei che decisione prendere! Cioè tanti bei discorsi ma all'atto pratico io vedo una cifra di annunci e non ho alcun mezzo per valutare quanto poi soffrirò il freddo o il caldo. Per fare un esempio, come paragono la coibentazione di un monoscocca AZ system con un Hymer del '91 un un Vas Overline ? Leggo commenti antichi dei mezzi di Camper Italia (il mitico travel liner insegna), che vantavano una struttura di una certa ingegneria, ecco ad esempio come regge a confronto con le tecnologie moderne? Che so 'ste tecnologie moderne? Hanno un nome? Su cosa mi dovrei orientare? Esiste fisicamente la possibilità di avere un mezzo che non va riscaldato h24 quando fa freddo pena le tubature che si gelano o è meglio se mi metto l'anima in pace?
In risposta al messaggio di NonSonoEugenio del 14/12/2021 alle 21:25:57In un camper, se ci vivi, dormi, e specialmente cucini, se non vuoi vivere in un ambiente umido, pieno di condensa e malsano, in inverno, dovrai comunque avere un costante ricambio di aria, e quindi tenere gli oblo aperti un dito.
Salve, sono alla ricerca ormai da mesi di un mezzo in cui andare a vivere, pianifico di girare l'europa e piazzarlo ogni volta in un'area camper di qualche città e vivere la città, ma mi trovo un po' spaesato quando siparla di coibentazione. Laddove per chi ci fa la vacanza può essere un fattore secondario, per me è fondamentale: in quel mezzo ci mangio, ci dormo, ci lavoro. La coibentazione determina quanto pago quando fa freddo. Il problema è che nel mondo dell'usato nessuno sa un accidenti. Vedo Yari Ghidone che vivendo nel suo furgonato usa 4 litri al giorno di diesel negli ambienti freddi, a 1.6 eurolitro so tipo 200 euro al mese solo per scaldare il mezzo =S Quindi mi chiedo: si può fare di meglio? Sono stato al Salone Del Camper a Parma nel 2021 e anche chiedendo in giro pare che non ci siano standard di valutazione per la coibentazione, a parte che ogni marchio vanta qualche tipo di architettura del telaio/scocca eseguita o comunicata più o meno bene. Non avendo metri di giudizio (contrariamente al mondo degli edifici, per cui esistono le classi energetiche) non saprei che decisione prendere! Cioè tanti bei discorsi ma all'atto pratico io vedo una cifra di annunci e non ho alcun mezzo per valutare quanto poi soffrirò il freddo o il caldo. Per fare un esempio, come paragono la coibentazione di un monoscocca AZ system con un Hymer del '91 un un Vas Overline ? Leggo commenti antichi dei mezzi di Camper Italia (il mitico travel liner insegna), che vantavano una struttura di una certa ingegneria, ecco ad esempio come regge a confronto con le tecnologie moderne? Che so 'ste tecnologie moderne? Hanno un nome? Su cosa mi dovrei orientare? Esiste fisicamente la possibilità di avere un mezzo che non va riscaldato h24 quando fa freddo pena le tubature che si gelano o è meglio se mi metto l'anima in pace?
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di NonSonoEugenio del 14/12/2021 alle 21:25:57I camper migliori hanno 4 cm di isolante, i peggio 3... cambia poco o nulla da questo punto di vista.
Salve, sono alla ricerca ormai da mesi di un mezzo in cui andare a vivere, pianifico di girare l'europa e piazzarlo ogni volta in un'area camper di qualche città e vivere la città, ma mi trovo un po' spaesato quando siparla di coibentazione. Laddove per chi ci fa la vacanza può essere un fattore secondario, per me è fondamentale: in quel mezzo ci mangio, ci dormo, ci lavoro. La coibentazione determina quanto pago quando fa freddo. Il problema è che nel mondo dell'usato nessuno sa un accidenti. Vedo Yari Ghidone che vivendo nel suo furgonato usa 4 litri al giorno di diesel negli ambienti freddi, a 1.6 eurolitro so tipo 200 euro al mese solo per scaldare il mezzo =S Quindi mi chiedo: si può fare di meglio? Sono stato al Salone Del Camper a Parma nel 2021 e anche chiedendo in giro pare che non ci siano standard di valutazione per la coibentazione, a parte che ogni marchio vanta qualche tipo di architettura del telaio/scocca eseguita o comunicata più o meno bene. Non avendo metri di giudizio (contrariamente al mondo degli edifici, per cui esistono le classi energetiche) non saprei che decisione prendere! Cioè tanti bei discorsi ma all'atto pratico io vedo una cifra di annunci e non ho alcun mezzo per valutare quanto poi soffrirò il freddo o il caldo. Per fare un esempio, come paragono la coibentazione di un monoscocca AZ system con un Hymer del '91 un un Vas Overline ? Leggo commenti antichi dei mezzi di Camper Italia (il mitico travel liner insegna), che vantavano una struttura di una certa ingegneria, ecco ad esempio come regge a confronto con le tecnologie moderne? Che so 'ste tecnologie moderne? Hanno un nome? Su cosa mi dovrei orientare? Esiste fisicamente la possibilità di avere un mezzo che non va riscaldato h24 quando fa freddo pena le tubature che si gelano o è meglio se mi metto l'anima in pace?
https://www.vortice.it/it/vmc_r...
In risposta al messaggio di NonSonoEugenio del 14/12/2021 alle 21:25:57Premesso che nessun camper viene coimbentato, per avere la massima efficienza energetica, non è il suo obiettivo primario e deve stare a dei compromessi di utilizzo e pesi.
Salve, sono alla ricerca ormai da mesi di un mezzo in cui andare a vivere, pianifico di girare l'europa e piazzarlo ogni volta in un'area camper di qualche città e vivere la città, ma mi trovo un po' spaesato quando siparla di coibentazione. Laddove per chi ci fa la vacanza può essere un fattore secondario, per me è fondamentale: in quel mezzo ci mangio, ci dormo, ci lavoro. La coibentazione determina quanto pago quando fa freddo. Il problema è che nel mondo dell'usato nessuno sa un accidenti. Vedo Yari Ghidone che vivendo nel suo furgonato usa 4 litri al giorno di diesel negli ambienti freddi, a 1.6 eurolitro so tipo 200 euro al mese solo per scaldare il mezzo =S Quindi mi chiedo: si può fare di meglio? Sono stato al Salone Del Camper a Parma nel 2021 e anche chiedendo in giro pare che non ci siano standard di valutazione per la coibentazione, a parte che ogni marchio vanta qualche tipo di architettura del telaio/scocca eseguita o comunicata più o meno bene. Non avendo metri di giudizio (contrariamente al mondo degli edifici, per cui esistono le classi energetiche) non saprei che decisione prendere! Cioè tanti bei discorsi ma all'atto pratico io vedo una cifra di annunci e non ho alcun mezzo per valutare quanto poi soffrirò il freddo o il caldo. Per fare un esempio, come paragono la coibentazione di un monoscocca AZ system con un Hymer del '91 un un Vas Overline ? Leggo commenti antichi dei mezzi di Camper Italia (il mitico travel liner insegna), che vantavano una struttura di una certa ingegneria, ecco ad esempio come regge a confronto con le tecnologie moderne? Che so 'ste tecnologie moderne? Hanno un nome? Su cosa mi dovrei orientare? Esiste fisicamente la possibilità di avere un mezzo che non va riscaldato h24 quando fa freddo pena le tubature che si gelano o è meglio se mi metto l'anima in pace?
In risposta al messaggio di Sergione66 del 15/12/2021 alle 11:48:26Ho letto anche di altri utenti che, passati dal sistema ad aria all'Alde, ne elogiavano le superiori qualità.
In linea di massima concordo con Tommaso. Quello che posso aggiungere è che oltre alla coibentazione va valutata bene la distribuzione del calore. Ho avuto 2 camper con la classica Truma ad aria , dia a gasolio che a gased ora ne ho uno con il riscaldamento Alde. Un altro pianeta. Punto. Calore distribuito in modo più uniforme e capillare ed avendo lo scambiatore di calore collegato all'impianto di raffreddamento del motore posso scaldare la cellula gratis in viaggio ed una volta arrivato fare solo un mantenimento (ovviamente non dura in eterno, ma riduce parecchio i consumi in fase di riscaldamento partendo dalla temperatura ambiente). Nell'ottica di viverci non avrei dubbi nella scelta. Sicuramente è un sistema dedicato a mezzi non entry level ma la differenza si apprezza eccome.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 15/12/2021 alle 12:41:48Tanto meglio.
Anche io ho la possibilità di chiudere alcune parti del circuito e quindi parzializzare la diffusione del calore.
In risposta al messaggio di Gattosilvestro del 15/12/2021 alle 12:50:12Per poter parzializzare devi avere un tubo di bypass coibentato che scavalca uno o più termosifoni, naturalmente si può fare anche dopo in autonomia (nel mio ho previsto e forse installerò un termosifone bypassabile con un rubinetto a tre vie in bagno), non tutti i sistemi ALDE sono parzializzati di fabbrica. Un modo per risparmiare calore si può fare anche senza un tubo di bypass, nel mio caso in garage c'erano troppi elementi e si scaldava esageratamente, ho risolto facendo come si faceva in casa coi convettori con feritoie regolabili: gli elementi sono ospitati in garage in una canaletta di legno aperta sopra e sotto, chiudendo con dell'isolante in tutto o in parte l'apertura sopra, si riduce il flusso d'aria attraverso le alette dei termosifoni, il glicole che entra caldo esce da quel tratto a quasi la stessa temperatura di ingresso. Risparmio assicurato, il glicole finisce il giro per rientrare nella stufa che è ancora abbastanza caldo...
Tanto meglio. Tutti gli Alde hanno questa possibilità? Chiedo perchè non so.
In risposta al messaggio di Gattosilvestro del 15/12/2021 alle 12:50:12
Tanto meglio. Tutti gli Alde hanno questa possibilità? Chiedo perchè non so.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 15/12/2021 alle 16:39:55Se rispondi a me la mia considerazione era proprio quella, dovendo viverci o comunque passarci molto tempo, di cercare un mezzo di fascia alta, ben coibentato e possibilmente con Alde... il fatto che la ricerca si restringe è un vantaggio, tutti questi scritti servono proprio a questo...
Vero, ma dovendo scegliere un mezzo per viverci forse conviene fare un investimento pensando anche alla qualità della vita a bordo ... o no ?