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Mercedes Sprinter: Chi lo possiede?

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21
vadopiano
vadopiano
08/10/2004 1878
Inserito il 12/11/2016 alle: 17:40:48

Lo si può vedere (male) in queste foto:

http://sprinter-source.com/foru...



Vittorio
16
Yuma-58
Yuma-58
rating

14/12/2009 33145
Inserito il 12/11/2016 alle: 17:43:29

yes
Arrivare ai 70 da dei svantaggi e dei vantaggi...Per leggere ci vorranno gli occhiali ma per riconoscere i rompiquaglioni no
latrofa124
latrofa124
-
Inserito il 12/11/2016 alle: 18:03:51
In risposta al messaggio di Yuma-58 del 12/11/2016 alle 17:43:29

Arrivare ai 70 da dei svantaggi e dei vantaggi...Per leggere ci vorranno gli occhiali ma per riconoscere i rompiquaglioni no

Aggiungo i casi di portamoto esterno agganciati  al telaio nella parte posteriore , telaio oltretutto con già uno sbalzo non indifferente ,
figurati se con la sospensione pneumatica caricata a 4atm , con un braccio di leva di quelle dimensioni con la moto in coda , con un contraccolpo o piegavi la scatola del semiasse e conseguente rottura - o ipotesi addirittura piegare il telaio , sentito lamentarsi di bloccaggio del semiasse , del telaio lo sento dire da te.
Roberto 
 
19
IZ4DJI
IZ4DJI
rating

12/11/2006 58101
Inserito il 12/11/2016 alle: 19:55:52

Vero, oggi volevo guardarci, ma mi sono messo con il soffiatore a togliere le foglie e poi è venuto buio e mi sono completamente dimenticato.
Però la curiosità c'è.


PS:  però sono curioso, ho il mezzo a 5m dalla porta di casa, è molto alto e ci si stende sotto bene (ecco cosa serve ill 4x4 laugh)  e allora......



direi che è proprio un "gommino" anche da me surprise.

Però, mi viene da pensare che se dopo tanti anni non hanno cambiato sistema, probabilmente, anche se come idea sembra una fetecchia, vuole dire che funziona e fa il suo lavoro, altrimenti avrebbero cambiato sistema.

Sono gia stato ramazzato dalla mogli perchè tornato in casa con la schiena piena di foglie, "gatti" di polvere e quant'altro, così per questa sera la mia sgridata quotidiana la ho avuta angel


 
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it




 

Modificato da IZ4DJI il 12/11/2016 alle 20:12:41
Cornovaglia in Camper - II episodio
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Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 12/11/2016 alle: 20:06:15
Riepilogando:
Tom77   316   2002
Bici48    316   2004
Gieffe    316   2006
Hector2 312     ?
Lusimassi 316 2000
Luca e Stella 416 2003
IZ4DJI 316 4x4 2015
Latrofa124   ?   ?
Cavax76 316  2003
Globetrotter 316 2003
HBC595   316  2003
Spadiz 316  ?
Picook 316  2003
Odysseus 316 auto  2003
Travel Liner 416   ? 
Vadopiano ex sprinter-ista 
Robiale    ?    ? 
Yuma 58   ?   ? 


Ho dimenticato qualcuno? 


e comunque nessuno di questi che hanno lo sprinter ha avuto problemi al telaio? 
… le solite leggende ital-idiote ? 

Io ho usato per due anni, ogni giorno un Iveco 2.8 aspirato cassonato anno 2001… Lo sterzo è da Horror in confronto al Mercedes! e poi non sterza in manovra! Faceva meglio il camion iveco di 8,5 metri che un Daily di 6,5 metri.. mah! 
Le prestazioni non si possono paragonare ma, gli interni sì: non c'è assolutamente confronto!  Mercedes da berlina, Iveco da utilitaria di bassa categoria.. plastiche scricchiolanti, male accoppiate e bruttine..  sedili della punto? o poco più? Portiere che cadono..   Molto meglio era il vecchio Turbodaily 35-10 dell'88 che sembrava non mollare mai..  E le ruote gemellate, saranno utili per la motricità e per il carico ma, per precisione di guida assolutamente no! 
Capacità di carico? Bè in questo era davvero forte..  super-stra-caricato con escavatori anche da oltre 20quintali andava sempre.. si impennava ma andava.. e il telaio effettivamente non si rompeva. Ma non si rompeva nemmeno il telaio di un Nissan NP 300 (pick up) con lo stesso peso caricato da pazzi dal sottoscritto (il cliente ha insistito)..  Non si rompeva nemmeno il telaio del mio Hilux che trainava una Campagnola senza ruote in piena terra a mo di aratro e per sbloccarla ho dovuto partire dando ripetuti colpi che facevano letteralmente impennare il mezzo di oltre mezzo metro e boom, giù..   Non si rompeva nemmeno il VW T4 cassonatto di colleghi muratori che lo hanno caricato fino a fargli scoppiare le ruote posteriori…   Io, di telai piegati non ne ho mai visti..   Poi, oh! Tutto sarà possibile. 

Modificato da Tom77 il 12/11/2016 alle 21:12:27
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gieffe
gieffe
15/10/2004 1276
Inserito il 12/11/2016 alle: 20:29:10
Piccolo difetto del mio, e a quanto ho letto qualche anno fa, di parecchi Sprinter è che dalle bocchette del riscaldamento esce sempre aria tiepida anche con il riscaldamento spento, quindi d'estate è quasi sempre necessario accendere il condizionatore, attrezzo che mia moglie odia devil
avevo letto di modifiche nel vano motore con coibentazione dei tubi che portano l'acqua calda ai radiatori del riscaldamento, ma guardando nel vano stesso non ho capito dove e cosa dovrei fare. Chiesto anche al meccanico Mercedes dove lo portavo per i tagliandi e non ne sapeva nulla.
voi invece ne sapete qualcosa ? Avete risolto questo piccolo fastidio ?
 
Gieffe

Modificato da gieffe il 12/11/2016 alle 20:30:20
21
vadopiano
vadopiano
08/10/2004 1878
Inserito il 12/11/2016 alle: 20:37:56
In risposta al messaggio di Tom77 del 12/11/2016 alle 20:06:15

Riepilogando: Tom77   316   2002 Bici48    316   2004 Gieffe    316   2006 Hector2 312     ? Lusimassi 316 2000 Luca e Stella 416 2003 IZ4DJI 316 4x4 2015 Latrofa124   ?   ? Cavax76 316  2003 Globetrotter 316
2003 HBC595   316  2003 Spadiz 316  ? Picook 316  2003 Odysseus 316 auto  2003 Travel Liner 416   ?  Vadopiano ex sprinter-ista  Robiale    ?    ?  Yuma 58   ?   ?  Ho dimenticato qualcuno?  e comunque nessuno di questi che hanno lo sprinter ha avuto problemi al telaio?  … le solite leggende ital-idiote ?  Io ho usato per due anni, ogni giorno un Iveco 2.8 aspirato cassonato anno 2001… Lo sterzo è da Horror in confronto al Mercedes! e poi non sterza in manovra! Faceva meglio il camion iveco di 8,5 metri che un Daily di 6,5 metri.. mah!  Le prestazioni non si possono paragonare ma, gli interni sì: non c'è assolutamente confronto!  Mercedes da berlina, Iveco da utilitaria di bassa categoria.. plastiche scricchiolanti, male accoppiate e bruttine..  sedili della punto? o poco più? Portiere che cadono..   Molto meglio era il vecchio Turbodaily 35-10 dell'88 che sembrava non mollare mai..  E le ruote gemellate, saranno utili per la motricità e per il carico ma, per precisione di guida assolutamente no!  Capacità di carico? Bè in questo era davvero forte..  super-stra-caricato con escavatori anche da oltre 20quintali andava sempre.. si impennava ma andava.. e il telaio effettivamente non si rompeva. Ma non si rompeva nemmeno il telaio di un Nissan NP 300 (pick up) con lo stesso peso caricato da pazzi dal sottoscritto (il cliente ha insistito)..  Non si rompeva nemmeno il telaio del mio Hilux che trainava una Campagnola senza ruote in piena terra a mo di aratro e per sbloccarla ho dovuto partire dando ripetuti colpi che facevano letteralmente impennare il mezzo di oltre mezzo metro e boom, giù..   Non si rompeva nemmeno il VW T4 cassonatto di colleghi muratori che lo hanno caricato fino a fargli scoppiare le ruote posteriori…   Io, di telai piegati non ne ho mai visti..   Poi, oh! Tutto sarà possibile. 
...

"Vadopiano" è un ex "Sprinter-ista"; prima con Arca 4.3 su 313, poi con Hymer 630 su 316.
Ora con un più proletario Ducato. Goditi la tua stella a tre punte.
Un saluto da Vittorio (MI)
19
max leran
max leran
27/06/2006 179
Inserito il 12/11/2016 alle: 21:10:33
Pure io ex sprinterista 316 del 2003 con sprintshift
​ora Ducato X290 2,3 150 con confortmatic
14
Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 12/11/2016 alle: 21:28:54

non comprendo molto il patriottismo italiano..  Comprendo, un poco, quello di altri stati ma di questa penisola unita col sangue e a forza non l'ho mai compreso..  Vedasi i risultati più o meno attuali e…  la giustizia. 
Fiat, di un certo Agnelli senatore che ha rovinato questo turistico paese, grazie ai suoi ricatti di casse integrazioni da 10K alla volta, ha costruito, venduto e propinato i suoi cessi.. A scapito ti una rete ferroviaria veramente utile e necessaria.
Ora Fiat non ha quasi più nulla di Italiano…  Iveco, cos'è francese, oggi? (quindi a mio parere si potrebbe anche acquistare ma purtroppo è a trazione anteriore).
Mercedes, Bmw e soprattutto Audi, ho sempre giurato a me stesso che non ne avrei mai prese.. ti fanno pagare caro cose che i Giapponesi ti danno per niente: tipo l'affidabilità. 
Dal '90 compro auto Toyota..  Mai avuto un problema alcuno. Guardo sui TUV tedeschi e vedo le Lexus (avuta), Toyota, Subaru (l'auto del mi babbo), Honda, Nissan ecc.. ecc..  ai primi posti per affidabilità..  Audi Italia vende più che Audi Germania..  Siamo una popolazione che segue un tantino la moda?
Siamo forse una popolazione che segue il gregge? 

Scusate l'argomento… prometto di non dilungarmi più in assurde filippiche.
  
 
14
Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 12/11/2016 alle: 21:41:23
Nessuno nello Sprinter ha dovuto sostituire la turbina? 
 
19
IZ4DJI
IZ4DJI
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12/11/2006 58101
Inserito il 12/11/2016 alle: 22:01:14
In risposta al messaggio di Tom77 del 12/11/2016 alle 21:28:54

non comprendo molto il patriottismo italiano..  Comprendo, un poco, quello di altri stati ma di questa penisola unita col sangue e a forza non l'ho mai compreso..  Vedasi i risultati più o meno attuali e…  la giustizia. 
Fiat, di un certo Agnelli senatore che ha rovinato questo turistico paese, grazie ai suoi ricatti di casse integrazioni da 10K alla volta, ha costruito, venduto e propinato i suoi cessi.. A scapito ti una rete ferroviaria veramente utile e necessaria. Ora Fiat non ha quasi più nulla di Italiano…  Iveco, cos'è francese, oggi? (quindi a mio parere si potrebbe anche acquistare ma purtroppo è a trazione anteriore). Mercedes, Bmw e soprattutto Audi, ho sempre giurato a me stesso che non ne avrei mai prese.. ti fanno pagare caro cose che i Giapponesi ti danno per niente: tipo l'affidabilità.  Dal '90 compro auto Toyota..  Mai avuto un problema alcuno. Guardo sui TUV tedeschi e vedo le Lexus (avuta), Toyota, Subaru (l'auto del mi babbo), Honda, Nissan ecc.. ecc..  ai primi posti per affidabilità..  Audi Italia vende più che Audi Germania..  Siamo una popolazione che segue un tantino la moda? Siamo forse una popolazione che segue il gregge?  Scusate l'argomento… prometto di non dilungarmi più in assurde filippiche.     
...

Secondo me non c'è un migliore o peggiore tra Sprinter e Ducato (almeno quello attuale) , ma sono cose diverse, dopo 3 camper a TA sempre con problemi di trazione sui fondi non convenzionali, mi sono giurato di non prendere mai piu un camper a TA che per come lo uso io non va bene (se uno va in giro su strade buone va benissimo) e quindi per questo lo Sprinter.

Riguardo all'Italia, io non mi reputo Italiano, ma Cittadino Europeo, sono dell'idea che le nazioni andrebbero abolite in quanto anacronistiche, e quindi non penso a dove viene un prodotto, ma solo se mi piace, mi serve, fa al caso mio.

 
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it





18
paolo 61
paolo 61
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13/07/2007 11698
Inserito il 12/11/2016 alle: 22:58:54
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 12/11/2016 alle 19:55:52

Vero, oggi volevo guardarci, ma mi sono messo con il soffiatore a togliere le foglie e poi è venuto buio e mi sono completamente dimenticato. Però la curiosità c'è. PS:  però sono curioso, ho il mezzo a 5m dalla
porta di casa, è molto alto e ci si stende sotto bene (ecco cosa serve ill 4x4 )  e allora...... direi che è proprio un gommino anche da me . Però, mi viene da pensare che se dopo tanti anni non hanno cambiato sistema, probabilmente, anche se come idea sembra una fetecchia, vuole dire che funziona e fa il suo lavoro, altrimenti avrebbero cambiato sistema. Sono gia stato ramazzato dalla mogli perchè tornato in casa con la schiena piena di foglie, gatti di polvere e quant'altro, così per questa sera la mia sgridata quotidiana la ho avuta   Tommaso IZ4DJI www.iz4dji.it  
...

Si Tommaso, in effetti è un sistema che funziona, sono ormai più di 10 anni che perde oliowink i crucchi con i nuovi sprinter hanno migliorato moltissime situazioni un tempo negative, ma hanno ancora qualcosina da migliorare...
Paolo
latrofa124
latrofa124
-
Inserito il 13/11/2016 alle: 00:18:31
In risposta al messaggio di paolo 61 del 12/11/2016 alle 22:58:54

Si Tommaso, in effetti è un sistema che funziona, sono ormai più di 10 anni che perde olio i crucchi con i nuovi sprinter hanno migliorato moltissime situazioni un tempo negative, ma hanno ancora qualcosina da migliorare... Paolo

ma hanno ancora qualcosina da migliorare...
Il prezzo
Roberto
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IZ4DJI
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12/11/2006 58101
Inserito il 13/11/2016 alle: 00:25:00
In risposta al messaggio di paolo 61 del 12/11/2016 alle 22:58:54

Si Tommaso, in effetti è un sistema che funziona, sono ormai più di 10 anni che perde olio i crucchi con i nuovi sprinter hanno migliorato moltissime situazioni un tempo negative, ma hanno ancora qualcosina da migliorare... Paolo

infatti mi sono meravigliato di non avere visto colare olio, con un tappino di gomma, ma diamogli tempo laugh.
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

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19
IZ4DJI
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12/11/2006 58101
Inserito il 13/11/2016 alle: 00:32:16
In risposta al messaggio di latrofa124 del 13/11/2016 alle 00:18:31

ma hanno ancora qualcosina da migliorare... Il prezzo Roberto

il costo di un veicolo secondo me non va calcolato sul prezzo di acquisto, ma su quanto ti costa in 10 anni.

Un mezzo casomai costa meno ma va molto in officina, alla fine lo avrai pagato molto di piu, un altro casomai lo paghi di piu a comperarlo ma poi ti costa meno.
Discorso in generale, non mi riferisco a nulla di specifico.

Comunque, per esempio due camper identici, come Hymer MLT 580 su Sprinter o Hymer Exis T 588 su Ducato, se si mettono alla pari, cioè entrambi con telaio heavy, ruote da 16, motore di stessa potenza, stessi accessori e dotazioni, alla fine ci sarà una differenza del 3 o 4% circa.
 
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it





16
Yuma-58
Yuma-58
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14/12/2009 33145
Inserito il 13/11/2016 alle: 08:40:28
In risposta al messaggio di Tom77 del 12/11/2016 alle 20:06:15

Riepilogando: Tom77   316   2002 Bici48    316   2004 Gieffe    316   2006 Hector2 312     ? Lusimassi 316 2000 Luca e Stella 416 2003 IZ4DJI 316 4x4 2015 Latrofa124   ?   ? Cavax76 316  2003 Globetrotter 316
2003 HBC595   316  2003 Spadiz 316  ? Picook 316  2003 Odysseus 316 auto  2003 Travel Liner 416   ?  Vadopiano ex sprinter-ista  Robiale    ?    ?  Yuma 58   ?   ?  Ho dimenticato qualcuno?  e comunque nessuno di questi che hanno lo sprinter ha avuto problemi al telaio?  … le solite leggende ital-idiote ?  Io ho usato per due anni, ogni giorno un Iveco 2.8 aspirato cassonato anno 2001… Lo sterzo è da Horror in confronto al Mercedes! e poi non sterza in manovra! Faceva meglio il camion iveco di 8,5 metri che un Daily di 6,5 metri.. mah!  Le prestazioni non si possono paragonare ma, gli interni sì: non c'è assolutamente confronto!  Mercedes da berlina, Iveco da utilitaria di bassa categoria.. plastiche scricchiolanti, male accoppiate e bruttine..  sedili della punto? o poco più? Portiere che cadono..   Molto meglio era il vecchio Turbodaily 35-10 dell'88 che sembrava non mollare mai..  E le ruote gemellate, saranno utili per la motricità e per il carico ma, per precisione di guida assolutamente no!  Capacità di carico? Bè in questo era davvero forte..  super-stra-caricato con escavatori anche da oltre 20quintali andava sempre.. si impennava ma andava.. e il telaio effettivamente non si rompeva. Ma non si rompeva nemmeno il telaio di un Nissan NP 300 (pick up) con lo stesso peso caricato da pazzi dal sottoscritto (il cliente ha insistito)..  Non si rompeva nemmeno il telaio del mio Hilux che trainava una Campagnola senza ruote in piena terra a mo di aratro e per sbloccarla ho dovuto partire dando ripetuti colpi che facevano letteralmente impennare il mezzo di oltre mezzo metro e boom, giù..   Non si rompeva nemmeno il VW T4 cassonatto di colleghi muratori che lo hanno caricato fino a fargli scoppiare le ruote posteriori…   Io, di telai piegati non ne ho mai visti..   Poi, oh! Tutto sarà possibile. 
...

Con tutto il rispetto ma, tu leggi i post o te li sogni la notte ?laugh
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Yuma-58
Yuma-58
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14/12/2009 33145
Inserito il 13/11/2016 alle: 08:44:38
In risposta al messaggio di Tom77 del 12/11/2016 alle 21:28:54

non comprendo molto il patriottismo italiano..  Comprendo, un poco, quello di altri stati ma di questa penisola unita col sangue e a forza non l'ho mai compreso..  Vedasi i risultati più o meno attuali e…  la giustizia. 
Fiat, di un certo Agnelli senatore che ha rovinato questo turistico paese, grazie ai suoi ricatti di casse integrazioni da 10K alla volta, ha costruito, venduto e propinato i suoi cessi.. A scapito ti una rete ferroviaria veramente utile e necessaria. Ora Fiat non ha quasi più nulla di Italiano…  Iveco, cos'è francese, oggi? (quindi a mio parere si potrebbe anche acquistare ma purtroppo è a trazione anteriore). Mercedes, Bmw e soprattutto Audi, ho sempre giurato a me stesso che non ne avrei mai prese.. ti fanno pagare caro cose che i Giapponesi ti danno per niente: tipo l'affidabilità.  Dal '90 compro auto Toyota..  Mai avuto un problema alcuno. Guardo sui TUV tedeschi e vedo le Lexus (avuta), Toyota, Subaru (l'auto del mi babbo), Honda, Nissan ecc.. ecc..  ai primi posti per affidabilità..  Audi Italia vende più che Audi Germania..  Siamo una popolazione che segue un tantino la moda? Siamo forse una popolazione che segue il gregge?  Scusate l'argomento… prometto di non dilungarmi più in assurde filippiche.     
...

Davvero grande... Agnelli ha rovinato l'Italia.... invece se chiudeva le fabriche ? IVECO francese...? ma cosa dici mai ? ma dove le trovi ? su topolino ?surprise

Buona giornata ne'laugh

Poi se non credi che lo scatolato del 316 era delicatuccio assai, basta che ti fai una cernita dei concessionari e ti diranno il tutto...
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hbc595
hbc595
30/01/2010 16
Inserito il 13/11/2016 alle: 09:21:34
Circa il telaio ho verificato un catalogo dati tecnici hymer del 2003. Per il modello che ho preso (316 del 2004) prevedevano "massa tecnicamente consentita 3500/3800"  come peraltro i modelli su ducato alko18  3500/3900
avevo anche visto sul sito tedesco mobile.de dei mezzi usati in vendita uguali al mio omologati 38 q.tli. quindi forse in Italia venivano omologati già declassandoli.  Ma la presenza delle barre stabilizzatrici anteriore e posteriore stanno ad indicare allestimenti diversi, o uscivano tutti così? 
 
14
Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 13/11/2016 alle: 09:41:07
Renault Trucks interessata a Iveco Daily, Fiat Industrial scatta

http://www.milanofinanza.it/archivio/renault-trucks-interessata-a-iveco-daily-fiat-industrial-scatta-201106031006564458

IVECO Siti produttivi e di ricerca e sviluppo
(22 siti al gennaio 2016, in ordine di punteggio 

W.C.M.

)
  1. Stabilimento di 

    Madrid

    , ex 

    Pegaso (ENASA)

    , produzione 

    Iveco Stralis

     ed 

    Iveco Trakker

    ;

    [36]

    [37]

    [38]

  2. Stabilimento di 

    Valladolid

     (Spagna), ex 

    Pegaso (ENASA)

    , produzione secondaria di 

    Iveco Daily

    ;

    [39]

  3. Stabilimento di 

    Suzzara

     (

    Lombardia

    , 

    Italia

    ), ex 

    Officine Meccaniche

    , produzione principale (capocommessa) 

    Iveco Daily

    ;

    [40]

    [41]

  4. Stabilimento di 

    Brescia

     (Lombardia, 

    Italia

    ), ex 

    Officine Meccaniche

    , produzione principale (capocommessa) 

    Iveco Eurocargo

    ;

    [42]

  5. Stabilimento di 

    Sete Lagoas

     (Brasile), produzione di autocarri.
  6. Stabilimento di 

    Vysoké Mýto

     (Repubblica Ceca), ex 

    Karosa

    , produzione di autobus gran turismo ed extraurbani 

    Iveco Bus

    .

    [43]

  7. Stabilimento di "Le Mose" 

    Piacenza

     (

    Emilia Romagna

    , 

    Italia

    ), produzione di veicoli 

    Astra

    ;

    [44]

  8. Stabilimento di 

    Córdoba (Argentina)

    , produzione di autocarri.
  9. Stabilimento di 

    Annonay

     (Francia), ex 

    Renault

     V.I., produzione di autobus granturismo e citybus 

    Iveco Bus

    .

    [43]

  10. Stabilimento di 

    Rorthais

    -

    Mauléon

     (Francia), produzione di autobus a marchio 

    Heuliez Bus

    .
  11. Stabilimento di 

    Bolzano

     (Trentino-Alto Adige, Italia), ex 

    Lancia Veicoli Industriali

    , produzione principale di mezzi militari, 

    Iveco Lince

    ;
  12. Stabilimento di 

    Brescia

     Mezzi-Speciali (Via 

    Attilio Franchi

    ), elaborazione mezzi antincendio 

    Iveco Magirus

    .
  13. Stabilimento di 

    Ulma

     (Germania), ex 

    Magirus-Deutz

    , elaborazione mezzi antincendio, 

    Magirus GmbH

     (già 

    Iveco Magirus

    );
  14. Stabilimenti di 

    Nanjing

     1 e 2 (Cina), Nanjing Iveco Motor Company Limited (

    Naveco

    ) (joint-venture), produzione di autocarri.
  15. Stabilimento di 

    Chongqing

     (Cina), 

    Saic

    -Iveco Hongyan Co., Ltd (SIH) (

    joint-venture

    ), produzione di autocarri.
  16. Stabilimento di 

    Sete Lagoas

     Veicoli da Difesa (Brasile), produzione di veicoli da difesa.
  17. Stabilimento di 

    Dandenong

     (Australia), produzione di autocarri.
  18. Stabilimento di 

    La Victoria (Venezuela)

    , produzione di autocarri (sospesa nel 2014).
Fuori W.C.M. al gennaio 2016:
  • Stabilimento di 

    Rosslyn (Gauteng)

    -

    Pretoria

     (Sudafrica), produzione di autocarri e di autobus (dal 2015), 

    joint-venture

     al 60% con 

    Larimar Group

     al 40%.

    [45]

    [46]

  • Stabilimento di 

    Vittorio Veneto

     (

    Veneto

    , Italia), ex 

    Lancia Veicoli Industriali

    , produzione secondaria di mezzi militari;

    [47]

  • Stabilimento di 

    Kainbach

    -

    Graz

     (Austria), 

    Iveco Magirus

     Lohr, elaborazione mezzi antincendio.
Centro ricerca e sviluppo 

Iveco Bus

:
  • Sede di 

    Vénissieux

     (Francia), Iveco Bus 

    R&D

Motori e driveline[

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]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: 

FPT Industrial

.
(11 siti al gennaio 2016, in ordine di punteggio 

W.C.M.

)
  1. Stabilimento di 

    Bourbon-Lancy

     (Francia), FPT produzione motori
  2. Stabilimento "Comprensorio SPA", 

    Torino

     (Piemonte, Italia), FPT produzione di motori VECTOR (V) e Tector-NEF (N) e FSC (F);

    [48]

  3. Stabilimento "Sofim", 

    Foggia

     (

    Puglia

    , 

    Italia

    ), FPT stabilimento principale Iveco Motors, produzione motori serie 8100 e HPI (serie S);

    [49]

    [50]

    [51]

    [52]

  4. Stabilimento di 

    Sete Lagoas

     (Brasile), FPT
  5. Stabilimento "8000", Torino (Piemonte, Italia), FPT produzione di motori e gruppi elettrogeni della serie 8000;
  6. Stabilimento di 

    Anversa

    , FPT
  7. Stabilimento di 

    Modena

    , FPT
  8. Stabilimento di 

    Chongqing

     (Cina), SFH
  9. Stabilimento di 

    Córdoba (Argentina)

    , FPT
Fuori W.C.M. al gennaio 2016:
  • Stabilimento di 

    Pregnana Milanese

     (Lombardia, Italia), FPT produzione di motori marini e industriali (S, N e C)
Centro ricerca e sviluppo FPT:
  • Sede di 

    Arbon (Svizzera)

    , FPT 

    R&D


14
Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 13/11/2016 alle: 09:49:15
 
Il “saldo” Fiat: 7,6 miliardi di euro ricevuti dallo Stato, investiti 6,2 miliardi
 
Economia & Lobby
Uno studio della Cgia di Mestre fornisce le cifre su un tema di cui si torna a discutere spesso: gli aiuti pubblici ricevuti dalla casa di Torino, dal 1977 a oggi, a fronte dei benefici restituiti all'economia. Esclusi dal conto gli ammortizzatori sociali
 
Dal 1977 a oggi, la  Fiat ha ricevuto l’equivalente di  7,6 miliardi di euro dallo Stato, e ne ha investiti  6,2 miliardi: è la  Cgia di Mestre a fornire le cifre su tema spesso dibattuto a proposito della casa torinese, cioè il “saldo” tra aiuti pubblici ricevuti e capitali impiegati nell’economia nazionale. “Una somma importante – segnala il segretario di Cgia  Giuseppe Bortolussi – che comunque è stata integrata, tra il 1990 e i giorni nostri, da oltre 6,2 miliardi di investimenti realizzati dalla Fiat sui progetti per i quali ha ottenuto i 7,6 miliardi presi in considerazione. Va anche detto che gli aiuti più significativi – continua – sono avvenuti negli anni ’80, quando tutti i Governi dei Paesi occidentali sono intervenuti massicciamente per sostenere le proprie case automobilistiche”.
Tra gli aiuti elargiti alla Fiat, l’analisi della Cgia non ha tenuto conto degli  ammortizzatori sociali impiegati in questo periodo né gli ultimi contratti approvati dal Cipe nel biennio 2010-2011. In assoluto, l’investimento più importante è stato quello che si è reso necessario per la costruzione degli  impianti produttivi di  Melfi e Pratola Serra (1990-1995) che sono costati alle casse dello Stato quasi  1,28 miliardi di euro. Per contro, la Fiat ha investito in questo nuovo sito 2 miliardi di euro. Di un certo rilievo anche le ristrutturazioni che hanno interessato la  Sata di Melfi (1997-2000) e l’ Iveco di Foggia (2000-2003). Se nel primo intervento lo Stato ha investito 151 milioni di euro, nel secondo sono stati spesi 121,7 milioni di euro pubblici. La Fiat, comunque, per entrambi i siti ha messo sul tavolo una cifra complessiva di poco inferiore agli 895 milioni di euro.
“Da sempre – conclude Bortolussi – la politica italiana ha guardato con grande attenzione e una certa  indulgenza alla più grande industria privata italiana. Ora che  soldi pubblici non ce ne sono più, ognuno deve correre con le proprie gambe e affrontare la concorrenza internazionale con i propri mezzi. Se, in una fase estremamente delicata come quella che stiamo vivendo, dovessimo perdere un marchio che ha fatto, nel bene e nel male, la storia industriale del Paese sarebbe un grave danno per tutta l’economia italiana”.


"Fiat brava gente": così gli Agnelli hanno rapinato l'Italia lungo un intero secolo
Fiat brava gente: cos“ gli Agnelli hanno rapinato l'Italia lungo un intero secolo
 

Hanno deciso di abbandonarla definitivamente anche come sede legale e fiscale, dopo che, scrive correttamente 

Giorgio Cremaschi

 oggi, non resta più nulla da spolpare e poi è sempre meglio essere lontano (tra Stati Uniti e Olanda) quando si tratta di chiudere i prossimi stabilimenti o licenziare i prossimi dipendenti. "Come le peggiori classi parassitarie che hanno saccheggiato questo paese nei lunghi secoli della sua spesso triste storia, gli Agnelli lasciano l'Italia dopo aver usato ed abusato del sacrificio di milioni di persone e di una montagna di soldi pubblici. Migrano come cavallette, cavallette europeiste", scrive Cremaschi.

Ma la Fiat e la famiglia Agnelli hanno una storia molto lunga legata al nostro paese. In un lungo e dettagliato articolo del 2011 

Maria Rosa Calderoni su Liberazione

 (ripreso anche da Marx 21) la ripercorreva tutto. Il 2011 è un anno importante, l'inizio della rivoluzione di Marchionne  di cui subiamo ancora oggi tutti i drammatici effetti nell'Italia di Renzi.  "Mani in alto, Marchionne! Questa è una rapina", concludeva l'articolo di Calderoni. E' giunto il momento che come contribuenti e cittadini derubati ci si mobilitasse per chiedere la restituzione dei nostri soldi.


di Maria Rosa Calderoni | su Liberazione
 
Gioanin lamiera, come scherzosamente gli operai chiamavano l'Avvocato, ha succhiato di brutto; ma prima di lui ha succhiato suo padre; e prima di suo padre, suo nonno Giovanni. Giovanni Agnelli Il Fondatore. Hanno succhiato dallo Stato, cioè da tutti noi.

E' una storia della Fiat a suo modo spettacolare e violenta, tipo rapina del secolo, questa che si può raccontare - alla luce dell'ultimo blitz di Marchionne - tutta e completamente proprio in chiave di scandaloso salasso di denaro pubblico. Un salasso che dura da cent'anni. Partiamo dai giorni che corrono. Per esempio da Termini Imerese, lo stabilimento ormai giunto al drammatico epilogo (fabbrica chiusa e operai sul lastrico fuori dai cancelli).

Costruito su terreni regalati dalla Regione Sicilia, nel 1970 inizia con 350 dipendenti e 700 miliardi di investimento. Dei quali almeno il 40 per cento è denaro pubblico graziosamente trasferito al signor Agnelli, a vario titolo. La fabbrica di Termini Imerese arriva a superare i 4000 posti di lavoro, ma ancora per grazia ricevuta: non meno di 7 miliardi di euro sborsati pro Fiat dal solito Stato magnanimo nel giro degli anni. Agnelli costa caro. Calcoli che non peccano per eccesso, parlano di 220 mila miliardi di lire, insomma 100 miliardi di euro (a tutt'oggi), transitati dalle casse pubbliche alla creatura di Agnelli. Nel suo libro - "Licenziare i padroni?", Feltrinelli - Massimo Mucchetti fa alcuni conti aggiornati: «Nell'ultimo decennio il sostegno pubblico alla Fiat è stato ingente. L'aiuto più cospicuo, pari a 6059 miliardi di lire, deriva dal contributo in conto capitale e in conto interessi ricevuti a titolo di incentivo per gli investimenti nel Mezzogiorno in base al contratto di programma stipulato col governo nel 1988». Nero su bianco, tutto "regolare".

Tutto alla luce del sole. «Sono gli aiuti ricevuti per gli stabilimenti di Melfi, in Basilicata, e di Pratola Serra, in Campania». A concorrere alla favolosa cifra di 100 miliardi, entrano in gioco varie voci, sotto forma di decreti, leggi, "piani di sviluppo" così chiamati. Per esempio, appunto a Melfi e in Campania, il gruppo Agnelli ha potuto godere di graziosissima nonché decennale esenzione dell'imposta sul reddito prevista ad hoc per le imprese del Meridione. E una provvidenziale legge n.488 (sempre in chiave "meridionalistica") in soli quattro anni, 1996-2000, ha convogliato nelle casse Fiat altri 328 miliardi di lire, questa volta sotto la voce "conto capitale". Un bel regalino, almeno 800 miliardi, è anche quello fatto da tal Prodi nel 1997 con la legge - allestita a misura di casa Agnelli, detentrice all'epoca del 40% del mercato - sulla rottamazione delle auto. Per non parlare dell'Alfa Romeo, fatta recapitare direttamente all'indirizzo dell'Avvocato come pacco-dono, omaggio sempre di tal Prodi. Sempre secondo i calcoli di Mucchetti, solo negli anni Novanta lo Stato ha versato al gruppo Fiat 10 mila miliardi di lire. Un costo altisssimo è poi quello che va sotto la voce"ammortizzatori sociali", un frutto della oculata politica aziendale (il collaudato stile "privatizzazione degli utili e socializzazione delle perdite"): cassa integrazione, pre-pensionamenti, indennità di mobilità sia breve che lunga, incentivi di vario tipo. «Negli ultimi dieci anni le principali società italiane del gruppo Fiat hanno fatto 147,4 milioni di ore di cassa integrazione - scrive sempre Mucchetti nel libro citato - Se assumiamo un orario annuo per dipendente di 1.920 ore, l'uso della cassa integrazione equivale a un anno di lavoro di 76.770 dipendenti.
 
E se calcoliamo in 16 milioni annui la quota dell'integrazione salariale a carico dello Stato nel periodo 1991-2000, l'onere complessivo per le casse pubbliche risulta di 1228 miliardi». Grazie, non è abbastanza. Infatti, «di altri 700 miliardi è il costo del prepensionamento di 6.600 dipendenti avvenuto nel 1994: e atri 300 miliardi se ne sono andati per le indennità di 5.200 lavoratori messi in mobilità nel periodo». Non sono che esempi. Ma il conto tra chi ha dato e chi ha preso si chiude sempre a favore della casa torinese. Ab initio. In un lungo studio pubblicato su "Proteo", Vladimiro Giacché traccia un illuminante profilo della storia (rapina) Fiat, dagli esordi ad oggi, sotto l'appropriato titolo"Cent'anni di improntitudine. Ascesa e caduta della Fiat".

Nel 1911, la appena avviata industria di Giovanni Agnelli è già balzata, con la tempestiva costruzione di motori per navi e sopratutto di autocarri, «a lucrare buone commesse da parte dello Stato in occasione della guerra di Libia». Non senza aver introdotto, già l'anno dopo, 1912, «il primo utilizzo della catena di montaggio», sulle orme del redditizio taylorismo. E non senza aver subito imposto un contratto di lavoro fortemente peggiorativo; messo al bando gli "scioperi impulsivi"; e tentato di annullare le competenze delle Commissioni interne. «Soltanto a seguito di uno sciopero durato 93 giorni, la Fiom otterrà il diritto di rappresentanza e il riconoscimento della contrattazione collettiva» (anno 1913). Anche il gran macello umano meglio noto come Prima guerra mondiale è un fantastico affare per l'industria di Giovanni Agnelli, volenterosamente schierata sul fronte dell'interventismo. I profitti (anzi, i "sovraprofitti di guerra", come si disse all'epoca) furono altissimi: i suoi utili di bilancio aumentarono dell'80 per cento, il suo capitale passò dai 17 milioni del 1914 ai 200 del 1919 e il numero degli operai raddoppiò, arrivando a 40 mila. «Alla loro disciplina, ci pensavano le autorità militari, con la sospensione degli scioperi, l'invio al fronte in caso di infrazioni disciplinari e l'applicazione della legge marziale». E quando viene Mussolini, la Fiat (come gli altri gruppi industriali del resto) fa la sua parte. Nel maggio del '22 un collaborativo Agnelli batte le mani al "Programma economico del Partito Fascista"; nel '23 è nominato senatore da Mussolini medesimo; nel '24 approva il "listone" e non lesina finanziamenti agli squadristi. Ma non certo gratis. In cambio, anzi, riceve moltissimo. «Le politiche protezionistiche costituirono uno scudo efficace contro l'importazione di auto straniere, in particolare americane».

Per dire, il regime doganale, tutto pro Fiat, nel 1926 prevedeva un dazio del 62% sul valore delle automobili straniere; nel '31 arrivò ad essere del 100%; «e infine si giunse a vietare l'importazione e l'uso in Italia di automobili di fabbricazione estera». Autarchia patriottica tutta ed esclusivamente in nome dei profitti Fiat. Nel frattempo, beninteso, si scioglievano le Commissioni interne, si diminuivano per legge i salari e in Fiat entrava il "sistema Bedaux", cioè il "controllo cronometrico del lavoro": ottimo per l'intensificazione dei ritmi e ia congrua riduzione dei cottimi. Mussolini, per la Fiat, fu un vero uomo della Provvidenza. E' infatti sempre grazie alla aggressione fascista contro l'Etiopia, che la nuova guerra porta commesse e gran soldi nelle sue casse: il fatturato in un solo anno passa da 750 milioni a 1 miliardo e 400 milioni, mentre la manodopera sale a 50 mila. «Una parte dei profitti derivanti dalla guerra d'Etiopia - scrive Giacché - fu impiegata (anche per eludere il fisco) per comprare i terreni dove sarebbe stato costruito il nuovo stabilimento di Mirafiori». Quello che il Duce poi definirà «la fabbrica perfetta del regime fascista». Cospicuo aumento di fatturato e di utili anche in occasione della Seconda guerra mondiale. Nel proclamarsi del tutto a disposizione, sarà Vittorio Valletta, nella sua veste di amministratore delegato, a dare subito «le migliori assicurazioni. Ponendo una sola condizione: che le autorità garantissero la disciplina nelle fabbriche attraverso la militarizzazione dei dipendenti».

Fiat brava gente.

L'Italia esce distrutta dalla guerra, tra fame e macerie, ma la casa torinese è già al suo "posto". Nel '47 risulta essere praticamente l'unica destinataria dell'appena nato "Fondo per l'industria meccanica"; e l'anno dopo, il fatidico '48, si mette in tasca ben il 26,4% dei fondi elargiti al settore meccanico e siderurgico dal famoso Piano Marshall. E poi venne la guerra fredda, e per esempio quel grosso business delle commesse Usa per la fabbricazione dei caccia da impiegare nel conflitto con la Corea. E poi vennero tutte quelle autostrade costruite per i suoi begli occhi dalla fidata Iri. E poi venne il nuovo dazio protezionistico, un ineguagliabile 45% del valore sulle vetture straniere... E poi eccetera eccetera. Mani in alto, Marchionne! Questa è una rapina.


Modificato da Tom77 il 13/11/2016 alle 09:50:58
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