200 e non li dimostra

La poesia come arma contro il fascismo.

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In risposta al messaggio di morodirho del 28/05/2019 alle 13:55:41

oggi si festeggiano i 200 anni de L'infinito di Leopardi , penso che sia la piu bella poesia non solo italiana e la risento spesso con piacere e nostalgia . mala tempora currunt, sed peiora parantur

Da adolescente sorbirmi i poeti romantici fu una vera sofferenze. Di Leopardi pensavo le peggio cose, non ero e non sono proprio fatto per ste cose. Avessi mai dovuto dire cosa pensavo di questi alle interrogazioni non sarei mai stato promosso. Anche di Dante e del Petrarca ... 

In risposta al messaggio di dani1967 del 28/05/2019 alle 14:14:07

Da adolescente sorbirmi i poeti romantici fu una vera sofferenze. Di Leopardi pensavo le peggio cose, non ero e non sono proprio fatto per ste cose. Avessi mai dovuto dire cosa pensavo di questi alle interrogazioni non sarei mai stato promosso. Anche di Dante e del Petrarca ... 

Tuo figlio ti sembra piu' dotato di te per la letteratura ?

In risposta al messaggio di sergiozh del 28/05/2019 alle 14:35:43

Tuo figlio ti sembra piu' dotato di te per la letteratura ?

E chi ti dice che io non fossi dotato ? Non la sopportavo, ma non avevo voti pessimi.

In risposta al messaggio di morodirho del 28/05/2019 alle 15:04:07

molto probabilmente avevi un prof. che non era in grado di fartela amare,a differenza della mia prof. di lettere che mi ha insegnato ad amare queste cose  ps professoressa  Allegra  ( cognome)  una persona che non dimentichero', rigorosa ma capacissima nell'insegnamento 

No, la mia professoressa era media, è che i romantici proprio mi stavano sui marones, ma il Leopardi in maniera indicibile. Io il Leopardi lo avrei mandato a lavorare in miniera. Il Foscolo era un pelo più sopportabile, mi piaceva molto di più. Il mio atteggiamento di adolescente era "ma io debbo perdere tempo a leggere sta roba ?"
Nota bene, non era un atteggiamento contro la cultura, nel mentre divoravo non so, le opere di

Nietzsche

, che non erano esattamente dei romanzetti rosa. Era un fastidio proprio del come veniva affrontata la letteratura Italiana.

A scuola ho sempre odiato le poesie e la musica. Da grande le poesie mi stanno strette, quando qualche volta provo a leggerne qualcuna, di quelle buone, capisco che esprimono qualcosa di interessante, ma continuo a starne lontano. Della musica mi piace la musica, purché non ci sia qualcuno che ci strida sopra, sia lirica (e classica) che leggera; della leggera sopporto quella non italiana perché non capisco le parole. I motivi? Il dover imparare a memoria le poesie me le ha fatte odiare; non ho dovuto mai imparare le formule matematiche perché non mi era necessario, comprendendone subito i significati e, di conseguenza, non m'era necessario impararle a pappagallo. Della musica ho avuto una professoressa zitella, acida, che mi aveva preso realmente di mira il primo giorno di scuola alla prima avviamento, continuando fino alle superiori, dove me la sono ritrovata. Non ho mai capito perché. Poi sono stonatissimo, a me la scala musicale va su o giù a seconda delle circostanze...

Giovanni

Ora che ci penso, a scuola tra tante poesie obbligatoriamente imparate a memoria (comprese La quiete dopo la tempesta e Il sabato del villaggio) questa non fu mai proposta. Concetto troppo complicato per menti adolescenti semplici?
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e rimirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

 

In risposta al messaggio di dani1967 del 28/05/2019 alle 14:14:07

Da adolescente sorbirmi i poeti romantici fu una vera sofferenze. Di Leopardi pensavo le peggio cose, non ero e non sono proprio fatto per ste cose. Avessi mai dovuto dire cosa pensavo di questi alle interrogazioni non sarei mai stato promosso. Anche di Dante e del Petrarca ... 

Il più delle dipenda da come ti vengono insegnate certe materie.
 

L'unico motivo per imparare a memoria qualche pezzo di testo è rendere automatico, interiorizzandolo, l'uso della lingua in qualche modo corretto. Per il resto uno dei modi migliori per far odiare la letteratura e farla imparare a memoria, pratica che ritengo sia una barbaria.
Non ho avuto una insegnante pessima, era una brava donna magnificamente preparata, forse un pelo annoiata perché prossima alla pensione, forse al pari mio un po'cinica. Nei primi due anni del liceo avevo invece  un prof che era un vero c.g.ne fatto e finito.
Ma scusate, io ho detto di non sopportare i romantici ottocenteschi (salvando parzialmente Foscolo), mica tutta la letteratura ! Quasimodo ad esempio non mi mandava in bestia come Leopardi.
 

Dani, una domanda.
Hai mai provato adesso, da adulto, a rileggere qualcosa di quello che ti stava sui marrones allora?
Spesso così facendo si scopre di vedere le cose in modo diverso da allora...
Non sempre, ma succede. 

In risposta al messaggio di mapalib del 29/05/2019 alle 10:31:32

Dani, una domanda. Hai mai provato adesso, da adulto, a rileggere qualcosa di quello che ti stava sui marrones allora? Spesso così facendo si scopre di vedere le cose in modo diverso da allora... Non sempre, ma succede. 

Non c'è speranza, io sono ancora più appassionato di storia e filosofia come materie umanistiche rispetto a prima, ma quella roba la vedo ancora peggio di prima.
Non che io pensi che non si debba studiare quegli autori, ma è così, vanno studiati, ma poi il giudizio è quello.
Pensate, se Silvia l'avesse mai mollata, alla fine ci saremmo risparmiati un pezzo di letteratura, salvo poi quando ha tirato le cuoia. Del resto ricco come era il figuro, poteva anche permettersela. Ho letto in rete che quanto messo in giro dal solito filmetto che lo vedevano nei postriboli sia una invenzione di pessimo gusto. Io la vedrei più come una speranza.