Cambiamenti personali nel post-covid19

In risposta al messaggio di Mauser del 22/04/2020 alle 06:50:39

Qualcuno, per motivi positivi o negativi,  ha intenzione o prevede di cambiare qualcosa nella propria vita dopo questo periodo? Forse io sistemerò un po' di affari in sospeso e poi smetterò di lavorare per uno o due

anni, poi riprenderò a fare qualcos'altro di totalmente differente.  Ci stavo già pensando da qualche anno. Siccome non ho ne mutui o affitti da pagare, ne pendenze contrattuali a lungo termine, forse può rivelarsi saggio viste anche le prospettive economico-lavorative a medio periodo. ​​​​​​

...

Personalmente, viaggio da qualche anno in solitaria per almeno 5 mesi l'anno in camper. Camperista da oltre quarant'anni, sono rimasto solo negli ultimi 15 anni, non ho figli e sono in pensione; non ho trovato in seguito nessuna compagna disposta a condividere la vita di camper, se non per rari fine settimana...l'attuale poi ogni estate se ne torna per 6 mesi al suo paesello vicino a Dallas (TX), quindi la cosa non si pone neppure.
I miei rientri a casa sono sempre piú limitati nel tempo, ormai é diventato quasi eclusivamente un fatto tecnico. Se é vero che nulla sará come prima in questo mondo, puó darsi che anche io faccia "il salto di specie" abbracciando una soluzione piú drastica e definitiva. Tanto per essere sempre cotrocorrente, laddove il senno consiglierebbe di abbandonare e ritirarmi al calduccio di casa vista l'incipiente senilitá, mi stuzzica invece l'idea di fare un ultimo folle guizzo ed assaporare la totale liberá per tutti i 365 giorni l'anno. Per sempre.
Se questa é demenza senile, mi va benissimo.

Balla l'idea di cogliere l'oppotunità di cambiare vita, stravolgere le antiche abitudini e riprendersi la vita in mano. Se si hanno spirito di iniziativa, convinzione,  possibilità e pochi vincoli, una vita full timer è ciò che serve. 
Stà diventando un pò una moda per colpa dei social ma non importa basta starne lontani (dai social) quanto serve.
Bella pure l'idea di un colpo di coda con una botta di vita come quella di Wippet, che presumo non più giovanissimo, ma molto giovane nello spirito.
Dovrei cancellare tanti se e tanti ma, per potermi permettere un balzo simile ma come dice il detto mai dire mai.

In risposta al messaggio di wippet del 22/04/2020 alle 12:30:36

Personalmente, viaggio da qualche anno in solitaria per almeno 5 mesi l'anno in camper. Camperista da oltre quarant'anni, sono rimasto solo negli ultimi 15 anni, non ho figli e sono in pensione; non ho trovato in seguito

nessuna compagna disposta a condividere la vita di camper, se non per rari fine settimana...l'attuale poi ogni estate se ne torna per 6 mesi al suo paesello vicino a Dallas (TX), quindi la cosa non si pone neppure. I miei rientri a casa sono sempre piú limitati nel tempo, ormai é diventato quasi eclusivamente un fatto tecnico. Se é vero che nulla sará come prima in questo mondo, puó darsi che anche io faccia il salto di specie abbracciando una soluzione piú drastica e definitiva. Tanto per essere sempre cotrocorrente, laddove il senno consiglierebbe di abbandonare e ritirarmi al calduccio di casa vista l'incipiente senilitá, mi stuzzica invece l'idea di fare un ultimo folle guizzo ed assaporare la totale liberá per tutti i 365 giorni l'anno. Per sempre. Se questa é demenza senile, mi va benissimo.

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Auguri ed in bocca al lupo di cuore!

 

A dirla tutta, non sono nuovo a lunghi periodi passati in camper: nel 1978/80 sono andato in India con un pulmino VW da ll'Italia e il viaggio é durato 19 mesi. In camper ci andavo da bambino su quello di famiglia, appena ho potuto, ne ho avuto uno mio. Ma ho anche viaggiato in barca a vela, fino a che non é diventato un hobby da ricchi e ho dovuto, non essendolo, abbandonare.
Sono anche stato avvataggiato dal tipo di lavoro che ho svolto nella vita, infatti come dirigente alberghiero, ho praticamente sempre lavorato non stop per 7/8 mesi di fila, per poi avere il resto del tempo totalmete libero, ogni anno. Stessa cosa per mia moglie, anche lei alberghiera. Abituati a viaggiare e ad essere spediti "come pacchi" un po' dovunque nel mondo, il fatto di partire in camper senza troppi programmi né troppi problemi, ci é venuto assai naturale. Poi certamente una componente genetica di nomadismo e pionierismo cronico l'ho avuta fin da ragazzo; é di famiglia. La maledizione del viaggiatore, come magnificamente cantava Chris Rea qualche anno fa. Non cambierei una virgola di quella canzone.

https://www.youtube.com/watch?v...

Mah vale l'idea che non si deve troppo pensare a domani e vivere bene oggi perché il gioco può finire in qualsiasi momento.
Tuttavia in questi giorni vivo freneticamente in casa cercherò di prendere le cose con calma in giro

Io la quarantena per ora la vivo divinamente, sono dovuto tornare dalla Spagna  precipitosamente il 20 di marzo, perchè chiudevano tutto, comunque tornavo lo stesso, perchè 3 mesi di camper sono sufficienti per svernare, ora a casa faccio i lavori che eseguo ogni anno, qualche lavoretto sul camper, l'orto da fare, il giardino con l'erba da tagliare e poco altro. non ho per il momento la voglia di ripartire, ma lo faro appena diminuiranno le proibizioni, 

Vorrei dire che dopo questa pandemia prenderò la vita con più serenità, cercndo di vivere il presente non pensando troppo al futuro, arrabbiandomi di meno e cercando di stressarmi meno per il lavoro e per mantenere il mio "stile di vita" ma so che non ce la farò è che tutto tornerà a scorrere esattamente come prima.

In risposta al messaggio di wippet del 22/04/2020 alle 22:48:22

A dirla tutta, non sono nuovo a lunghi periodi passati in camper: nel 1978/80 sono andato in India con un pulmino VW da ll'Italia e il viaggio é durato 19 mesi. In camper ci andavo da bambino su quello di famiglia, appena

ho potuto, ne ho avuto uno mio. Ma ho anche viaggiato in barca a vela, fino a che non é diventato un hobby da ricchi e ho dovuto, non essendolo, abbandonare. Sono anche stato avvataggiato dal tipo di lavoro che ho svolto nella vita, infatti come dirigente alberghiero, ho praticamente sempre lavorato non stop per 7/8 mesi di fila, per poi avere il resto del tempo totalmete libero, ogni anno. Stessa cosa per mia moglie, anche lei alberghiera. Abituati a viaggiare e ad essere spediti come pacchi un po' dovunque nel mondo, il fatto di partire in camper senza troppi programmi né troppi problemi, ci é venuto assai naturale. Poi certamente una componente genetica di nomadismo e pionierismo cronico l'ho avuta fin da ragazzo; é di famiglia. La maledizione del viaggiatore, come magnificamente cantava Chris Rea qualche anno fa. Non cambierei una virgola di quella canzone.

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Certo che sto figlio di italiani ne ha scritte più d'una.

vivere di più il presente con SOBRIETA' senza condizionamenti dettati dal consumismo.
e seguire un po' questo pensiero del grande Tolstoj:

Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile con le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo?
 

Considero questo periodo due mesi di vita buttati al vento 
Non sarò migliore di prima, mi andavo benissimo strxxxx com’ero 

In risposta al messaggio di Ummagamma del 23/04/2020 alle 12:29:01

Considero questo periodo due mesi di vita buttati al vento  Non sarò migliore di prima, mi andavo benissimo strxxxx com’ero 

Perche' buttati al vento ?

io vedo anche lati positivi del lockdown: si capisce che l'inquinamento lo produciamo noi come pure le emissioni di CO2, gli animali ritrovano gli spazi che noi gli abbiamo tolto.

https://www.ansa.it/sito/photog...

si dovrebbe capire che i 'valori' per cui vivevamo sono effimeri e forse valgono meno di quel che si voleva credere.

gli animali sono anche piu' rispettosi delle regole di molti umani.

In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 23/04/2020 alle 10:09:27

Certo che sto figlio di italiani ne ha scritte più d'una.

Let your fighting scars heal in the sun
of a bright windy day ....

In risposta al messaggio di sergiozh del 23/04/2020 alle 12:35:38

Perche' buttati al vento ? io vedo anche lati positivi del lockdown: si capisce che l'inquinamento lo produciamo noi come pure le emissioni di CO2, gli animali ritrovano gli spazi che noi gli abbiamo tolto. si dovrebbe

capire che i 'valori' per cui vivevamo sono effimeri e forse valgono meno di quel che si voleva credere. gli animali sono anche piu' rispettosi delle regole di molti umani.

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Tutto vero, ma il problema è che nelle città è difficile la convivenza col cinghiale, a me piacerebbe figurati, mi farei subito una griglia sul terrazzo

Paragonate il cinghiale sopra ai maiali domestici svizzeri e poi ditemi che ne pensate.



 

In risposta al messaggio di sergiozh del 23/04/2020 alle 13:19:50

Paragonate il cinghiale sopra ai maiali domestici svizzeri e poi ditemi che ne pensate.  

Lo so hai ragione e se dovesse dipendere da me, uccidere anche una gallina non ne avrei il coraggio .
lo so è una contraddizione ma dovrò aspettare la mia prossima vita 

In risposta al messaggio di sergiozh del 23/04/2020 alle 13:19:50

Paragonate il cinghiale sopra ai maiali domestici svizzeri e poi ditemi che ne pensate.  

Il cinghiale è più elegante...

In risposta al messaggio di Mauser del 22/04/2020 alle 06:50:39

Qualcuno, per motivi positivi o negativi,  ha intenzione o prevede di cambiare qualcosa nella propria vita dopo questo periodo? Forse io sistemerò un po' di affari in sospeso e poi smetterò di lavorare per uno o due

anni, poi riprenderò a fare qualcos'altro di totalmente differente.  Ci stavo già pensando da qualche anno. Siccome non ho ne mutui o affitti da pagare, ne pendenze contrattuali a lungo termine, forse può rivelarsi saggio viste anche le prospettive economico-lavorative a medio periodo. ​​​​​​

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Condivido in pieno questo tuo pensiero.
Questi giorni di chiusura per me sono stati utilissimi , ho potuto rilassarmi come non lo faceva da anni e anni,
ho riassaporato la vita vissuta con calma, facendo ciò che mi piace.
Ho avuto la fortuna di avere il furgone ed il 95% dei materiali in casa e sono partito con la camperizzazione del mio MAN.
ho portato avanti il lavoro speditamente e con soddisfazione, cosa che avrei dovuto fare nel poco tempo libero
dilungandomi nel tempo.
Oggi sono quasi pronto per la visita del funzionario del TUV, sempre che riprenda a venire in Italia.
I prossimi tre mesi saranno forse più duri del solito per recuperare il tempo perso, anzi no, tempo trascorso a godermi la vita.
Non mi spaventa il lavoro, ma più di tutto mi preoccupano i casini all'italiana in ambito di sicurezza sul lavoro, nello specifico l'accesso ai cantieri in periodo di COVID19 vedremo...
E' mia intenzione cercare di concedermi più tempo possibile per vivere in libertà anche sperando che le scuole continuino on line e quindi  muoverci liberamente.
Anche io non faccio conto sulla pensione forse ci sarà concessa a 70 anni, quindi meglio organizzarsi, mollare prima e smettere di versare contributi che poi godremmo in piccolissima parte rispetto a quanto dato.
In questi giorni mi sono accorto che si può vivere con poco, in una vita itinerante la spesa maggiore sarebbe il gasolio.

Ciao Paolo

Anche io devo dire che questa situazione mi ha cambiato radicalmente la vita... ma in meglio !

Nelle prime 2 settimane ho approfittato dei tempi tecnici che l'azienda ha dovuto prendersi per organizzare lo smart working a oltre 1500 persone per fare un sacco di lavori che ho sempre posticipato per mancanza di tempo/voglia. Pur dormendo quella mezz'ora in più ogni giorno insieme a mia moglie abbiamo fatto un sacco di lavoro.
Nostra figlia ha cominciato a fare lezioni e studiare online , ed ora anche io e mia moglie lavoriamo da casa.
Ma con ritmi completamente diversi, ci si alza, si fa colazione con calma (infatti diciamo che sembriamo la famiglia impossibile del Mulino Bianco) e poi si cominciano le attività.
Pranzo a casa con la mia famiglia , con calma , non di corsa in una mensa dopo aver fatto la coda.
Lavoro con la musica in sottofondo (tranne quando faccio riunioni via skype) ed il tempo mi scorre tranquillo.
Nei momenti di pausa mia figlia viene a vedere cosa faccio, e magari mi fa compagnia per 10 minuti.
Se non fosse che i weekend si deve stare a casa io cambierei volentieri la settimana lavorativa precedente con quella attuale .
Dal 9 marzo non ho speso un centesimo di benzina o gasolio per andare o tornare dal lavoro e non è un risparmio da poco.

Gli amici li sento lo stesso, sabato scorso abbiamo organizzato una pizza "insieme" con pizza a domicilio e video collegamento. Abbiamo passato più tempo a ridere che a mangiare. Era surreale ma alla fine la serata è passata in allegria ugulamente.

Mi manca viaggiare in camper ed andare in moto , quello si ... mi manca parecchio ma faccio programmi e cerco di pensare al futuro.
Dal 9 marzo non ho più messo la sveglia e l'orologio al polso, seguo ritmi normali che in quasi 35 anni avevo dimenticato.

Quando si riprenderà la vita normale sarà dura per certi versi , ma almeno ci saranno meno restrizioni.
Per il futuro più lontano abbiamo un progetto, e stiamo lavorando anche a quello, ma per ora ci sono ancora un pò di anni di lavoro ed una figlia che ha comincato le superiori quest'anno. Speriamo di mantenere la salute ... che è il requisito fondamentale per pensare al futuro serenamente.