In risposta al messaggio di Viaggincamper del 20/09/2017 alle 12:17:08E finchè parliamo di beni italiani ancora potrei capirlo, ma pagare allo stato italiano tasse su una casa posseduta all'estero, dopo aver pagato tasse estere (magari pure più eque) darebbe ancora più fastidio
Buongiorno a tutti, grazie per le risposte avute...molte sono utili, altre (quelle di 4road, senza alcun senso, o perlomeno sono considerazioni del tutto personali e come tali vanno lette). Se un tizio qua in italia non avessenulla direbbe: mi tolgono soldi dallo stipendio ma vivo lo stesso... Purtroppo o per fortuna, molti si trovano nelle condizioni di possedere dei beni che, in parte per propria capacità, in parte ereditati dai sacrifici immensi dei propri genitori, non gli permettono di rallegrarsi nel versare nelle casse dello stato il 60% del proprio guadagno. In primnis perchè è davvero una esagerazione questosborso ed in seconda analisi, perchè i beni ereditati non sono frutto del proprio lavoro ma piovuti dal cielo. E' un bene questo? da una parte si, ma dall'altra togliere dal proprio stipendio una consistente cifra per il possesso dei propri beni riduce e di molto le possibilità di spesa. Di fatto il tizio dovrebbe vivere con meno di quanto possa fare chi non ha nulla. Dovrebbe allora vendre i sacrifici propri e quelli dei suoi genitori, ma questo non cambierebbe molto la sua posizione, perchè lo stato non si attaccherebbe più ai beni posseduti ma al denaro movimentato dalle vendite. E finchè parliamo di beni italiani ancora potrei capirlo, ma pagare allo stato italiano tasse su una casa posseduta all'estero, dopo aver pagato tasse estere (magari pure più eque) darebbe ancora più fastidio
In risposta al messaggio di 4road del 19/09/2017 alle 18:45:00Quando a lasciare (o voler lasciare) l'Italia è gente in gamba e perbene, con capacità, intelletto e volontà, è un fallimento per tutti noi... ricordalo. Anziché spronarli ad andarsene, dovremmo invece trovare le parole (interessanti) per convincerli a rimanere.
Io spero che ci riusciate , a lasciare l'Italia, perchè quelli come me, che timbrano il cartellino tutti i giorni senza lamentarsi e che amano il proprio paese ,ne hanno veramente le palle piene di sentire gente che piange sempre e che insulta la terra dove sono nato! Il mondo è tanto grande , speriamo troviate il vostro posto ideale.
In risposta al messaggio di jana del 20/09/2017 alle 12:52:26Immagino tu ti riferisca all'ivie, che è un'imposta patrimoniale dovuta sul valore degli immobili detenuti all'estero da parte dei contribuenti fiscalmente residenti in Italia.
E finchè parliamo di beni italiani ancora potrei capirlo, ma pagare allo stato italiano tasse su una casa posseduta all'estero, dopo aver pagato tasse estere (magari pure più eque) darebbe ancora più fastidio Infattie' un'invenzione totalmente assurda. Uno con i soldi gia stratassati in Italia si ocmpra una casa all'estero, li paga tutte le spese tassa sulla casa compresa, che e' giusto anche, visto che poi vanno nelle casse comunali e vanno spese per mantenere il comune. Ma con che diritto il governo italiano pretende il pizzo, questo non lo capisco.
http://www.ilsole24ore.com/art/...
In risposta al messaggio di chorus del 20/09/2017 alle 14:25:23CHiamala come vuoi, e' una tassa che nei altri paesi sulle proprieta all'estero non si paga. Io ho una casa all'estero a meta con mio marito, non dobbiamo pagare nulla perche al momento di acquisto non raggiungevamo il minimo di valore tassabile, cioe 10.000 euro a testa. Se fosse solo a nome mio, dovrei pagare. Ed e' altissima! Si paga ogni anno 0,78 percento del valore. CIoe se possiedi all'estero una casa di valore 100 mila euro, devi pagare ogni anno allo stato italiano 780 euro. Ma ti pare normale?? Io gia ogni anno pago una specie di IMU li. E non vedo perche dovrei pagarla anche qua, fosse stato il valore della casa superiore. In cambio di che cosa? Fortunatamente al momento dell'acquisto - appunto, il valore non superava il minimo tassabile, come mi confermano anche al patronato dove fanno la dichiarazione dei redditi.
Immagino tu ti riferisca all'ivie, che è un'imposta patrimoniale dovuta sul valore degli immobili detenuti all'estero da parte dei contribuenti fiscalmente residenti in Italia. La ritengo un'imposta equa, che mette sullostesso piano un residente in Italia proprietario di immobili in Italia (che paga l'IMU) e un residente in Italia proprietario di beni immobili all'estero (che paga appunto l'IVIE). C'è anche un tema di monitoraggio fiscale a cui un residente italiano è soggetto ma questa è un'altra storia, spesso sottovalutata, e sul punto invito a leggere il link qui sotto riportato (perché il fenomeno dei falsi residenti all'estero ha evidentemente raggiunto livelli di guardia). Se invece ti riferisci all'irpef dovuta da un residente italiano su un immobile posseduto all'estero, probabilmente avviene altrettanto al residente all'estero proprietario di un immobile situato in Italia. I conflitti fiscali tra diverse giurisdizioni sono regolati dal diritto fiscale internazionale e, in particolare, dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni che generalmente ricalcano il contenuto suggerito dall'Ocse. Ciò che avviene in Italia è ragionevole avvenga in altro Stato.
In risposta al messaggio di chorus del 20/09/2017 alle 14:25:23Ciao Chorus, dalla tua proprietà di linguaggio deduco che tu ne capisca abbastanza... io invece no. Parlo e chiedo con parole semplici.
Immagino tu ti riferisca all'ivie, che è un'imposta patrimoniale dovuta sul valore degli immobili detenuti all'estero da parte dei contribuenti fiscalmente residenti in Italia. La ritengo un'imposta equa, che mette sullostesso piano un residente in Italia proprietario di immobili in Italia (che paga l'IMU) e un residente in Italia proprietario di beni immobili all'estero (che paga appunto l'IVIE). C'è anche un tema di monitoraggio fiscale a cui un residente italiano è soggetto ma questa è un'altra storia, spesso sottovalutata, e sul punto invito a leggere il link qui sotto riportato (perché il fenomeno dei falsi residenti all'estero ha evidentemente raggiunto livelli di guardia). Se invece ti riferisci all'irpef dovuta da un residente italiano su un immobile posseduto all'estero, probabilmente avviene altrettanto al residente all'estero proprietario di un immobile situato in Italia. I conflitti fiscali tra diverse giurisdizioni sono regolati dal diritto fiscale internazionale e, in particolare, dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni che generalmente ricalcano il contenuto suggerito dall'Ocse. Ciò che avviene in Italia è ragionevole avvenga in altro Stato.
In risposta al messaggio di Viaggincamper del 20/09/2017 alle 15:17:09CIttadinanza sempre italiana! Residenza deve essere all'estero. Ad esempio in Bulgaria. E per le elezioni italiane gli arriva la busta all'indirizzo di residenza straniera, perche sempre cittadino italiano.
Ciao Chorus, dalla tua proprietà di linguaggio deduco che tu ne capisca abbastanza... io invece no. Parlo e chiedo con parole semplici. Un tizio è nato in italia, possiede dei beni immobili in italia ma anche all'estero.Può questo tizio arrivare ad un punto che quando qualcuno gli chiede: cittadinanza? Lui possa rispondere: Maltese, Inglese, Montenegrina, bulgara...scegliere insomma di non voler più essere cittadino italiano e quindi non pagare più tasse in italia? O meglio, più semplicemente: si può arrivare ad una condizione per la quale non si debbano più pagare tasse allo stato italiano? ecco, questo è quello che interessa sapere.
In risposta al messaggio di Mocambo del 20/09/2017 alle 15:26:32Il patrimonio può conservarlo anche in Italia, l'importante è che se trasferisce la residenza all'estero la trasferiscano anche i suoi famigliari.
Disinvesti tutto il patrimonio, trasferisci armi e bagagli fuori dall'EU. Non sarai più con il tempo cittadino italiano, è facile. Se invece vuoi continuare a vivere in Italia dovrai adattarti a pagare le tasse per quello che è giusto e ti spetta.
In risposta al messaggio di Viaggincamper del 20/09/2017 alle 15:17:09Come ho scritto prima, c'è differenza tra cittadinanza e residenza, il secondo status può essere scollegato dal primo.
Ciao Chorus, dalla tua proprietà di linguaggio deduco che tu ne capisca abbastanza... io invece no. Parlo e chiedo con parole semplici. Un tizio è nato in italia, possiede dei beni immobili in italia ma anche all'estero.Può questo tizio arrivare ad un punto che quando qualcuno gli chiede: cittadinanza? Lui possa rispondere: Maltese, Inglese, Montenegrina, bulgara...scegliere insomma di non voler più essere cittadino italiano e quindi non pagare più tasse in italia? O meglio, più semplicemente: si può arrivare ad una condizione per la quale non si debbano più pagare tasse allo stato italiano? ecco, questo è quello che interessa sapere.
In risposta al messaggio di jana del 20/09/2017 alle 15:12:55Oltre i 75 mila euro di reddito si paga l'aliquota del 43%, che diventa il 45% con le addizionali locali, per avere in cambio che cosa?
CHiamala come vuoi, e' una tassa che nei altri paesi sulle proprieta all'estero non si paga. Io ho una casa all'estero a meta con mio marito, non dobbiamo pagare nulla perche al momento di acquisto non raggiungevamo il minimodi valore tassabile, cioe 10.000 euro a testa. Se fosse solo a nome mio, dovrei pagare. Ed e' altissima! Si paga ogni anno 0,78 percento del valore. CIoe se possiedi all'estero una casa di valore 100 mila euro, devi pagare ogni anno allo stato italiano 780 euro. Ma ti pare normale?? Io gia ogni anno pago una specie di IMU li. E non vedo perche dovrei pagarla anche qua, fosse stato il valore della casa superiore. In cambio di che cosa? Fortunatamente al momento dell'acquisto - appunto, il valore non superava il minimo tassabile, come mi confermano anche al patronato dove fanno la dichiarazione dei redditi.
In risposta al messaggio di jana del 20/09/2017 alle 17:11:25Quindi si sta meglio in Italia per quanto riguarda l'assistenza sanitaria?
Aggiungo, che il problema piu rognoso e' la tessera sanitaria internazionale. Qua se hai la tessera sanitaria italiana, hai anche assistenza in UE. Pero all'estero ti danno si la tessera sanitaria, ma solo per le cure nelpaese di residenza. Loro SSN praticamente esegue le cure per conto dell'Italia e se le fa pagare, visto, che sei cittadino italiano e hai pagato contributi in Italia. Invece la tessera sanitaria europea deve rilasciare Italia. C'e tutta una bella legge con tutte le spiegazioni su come fare, prima ti rilasciano un documento provvisorio, poi ti danno la TEAL (tessera sanitaria assicurazione malattia) speciale per iscritti all'AIRE. Solo che questa tessera non hanno ancora prodotto, non esiste, pertanto essendo il certificato provvisorio valido solo sei mesi, devi ricordarti fartelo rinnovare ogni sei mesi... Sperando di trovare all'ASL un impiegato gentile che si da da fare ogni volta che gli mandi la mail con la richiesta. Altrimenti bisogna pagarsi un'assicurazione privata per i viaggi all'estero. Vale anche per la sola trasferta in auto dal paese di residenza in italia, se ci sono altri paesi da transitare. Questo per i pensionati. Se invece lavori li e paghi i contributi li, ti rilasciano la teal loro.
In risposta al messaggio di chorus del 20/09/2017 alle 17:01:53Non sto dicendo quello. Sto dicendo, che e' assurdo andare tassare annualmente le proprieta immobiliari ai cittadini italiani all'estero. Per quanto ne so, nessun altro paese lo fa. Se poi non e' cambiato niente, sono tassate solo le proprieta dei privati cittadini, ovviamente quelle delle varie societa no, possono possedere i palazzi anche a Champs ELisee. (appunto, se nulla e' cambiato)
Oltre i 75 mila euro di reddito si paga l'aliquota del 43%, che diventa il 45% con le addizionali locali, per avere in cambio che cosa? jana, rischiamo di scivolare in chiacchiere da bar ed è meglio evitare questo discorso,perché un nazionalista ti direbbe che in Italia paghiamo pochissime tasse, visto che abbiamo oltre 2 mila miliardi di debito pubblico. Della serie visto che abbiamo una valanga di debito pubblico significa che lo Stato restituisce a te cittadino servizi per un valore di gran lunga superiore a quanto paghi. Eppoi, siamo così sicuri che negli altri stati occidentali si stia meglio di qui in Italia?
In risposta al messaggio di Viaggincamper del 20/09/2017 alle 15:17:09L'Itali
Ciao Chorus, dalla tua proprietà di linguaggio deduco che tu ne capisca abbastanza... io invece no. Parlo e chiedo con parole semplici. Un tizio è nato in italia, possiede dei beni immobili in italia ma anche all'estero.Può questo tizio arrivare ad un punto che quando qualcuno gli chiede: cittadinanza? Lui possa rispondere: Maltese, Inglese, Montenegrina, bulgara...scegliere insomma di non voler più essere cittadino italiano e quindi non pagare più tasse in italia? O meglio, più semplicemente: si può arrivare ad una condizione per la quale non si debbano più pagare tasse allo stato italiano? ecco, questo è quello che interessa sapere.
In risposta al messaggio di jana del 20/09/2017 alle 17:21:16Sono fiero di essere italiano e per me l'Italia è il paese più bello del mondo.
Non sto dicendo quello. Sto dicendo, che e' assurdo andare tassare annualmente le proprieta immobiliari ai cittadini italiani all'estero. Per quanto ne so, nessun altro paese lo fa. Se poi non e' cambiato niente, sono tassatesolo le proprieta dei privati cittadini, ovviamente quelle delle varie societa no, possono possedere i palazzi anche a Champs ELisee. (appunto, se nulla e' cambiato) Su dove come si sta non discuto, ogni uno per fortuna e' libero rimanere o partire, se poi non li piace, cambiare o tornare. CI sono invece paesi, dove non si puo, allora si che e' un problema.
In risposta al messaggio di chorus del 20/09/2017 alle 17:14:39Perche me lo chiedi? Per me non si sta meglio. Io ho assistenza sanitaria in tutti due i paesi avendo una piccola pensione anche la e faccio tutte le cure li, comprese le fisioterapie e cure dentistiche. Che paga la mutua. Per i denti si paga un piccolo contributo in verita. Ogni due anni diritto ad un check up completo. Elettrocardiogramma lo fa il medico di famiglia nel suo ambulatorio, prende i lsangue, mi chiede se porto io o manda lui. Porto io e chiedo al medico quando ci sara risultato. Mi dice che essendo anche gli esami speciali, ci vuole parecchio tempo, non sara proto prima delle ore 13, ma intanto faccio in tempo a fare la visita dermatologica e la ecografia. (senza prenotazione) Mi sembrava essere sul Marte. VIsita ginecologica, la dottoressa mi manda con il foglio di carta fare la mamografia al piano superiore, torno dopo 1 oretta con il risultato. Quando sono stata veramente male, dopo attese lunghissime in Italia, ho fatto la visita antalgica a pagamento per mettermi in condizione di viaggiare (una serie di punture e cerotti di morfina) mio marito mi ha fatto letto in camper dietro sedili guida e mi ha portato li... VIsite neurologiche, medicine, fisioterapie. Sono guarita perfettamente. (Tra l'altro vedo on line sul sito della mia mutua quanto sono costata al servizio sanitario, vedo quando devo tornare fare esami e visite previste)
Quindi si sta meglio in Italia per quanto riguarda l'assistenza sanitaria?
In risposta al messaggio di chorus del 20/09/2017 alle 17:33:50Guarda che la convenzione conosco a memoria! E non solo quella, potrei aprire un'agenzia...
Sono fiero di essere italiano e per me l'Italia è il paese più bello del mondo. Ciò detto, l'art. 6, paragrafo 1 della Convenzione Italia/Cecoslovacchia firmata a Praga il 5 maggio 1981 (vale sia per la Repubblica Cecasia per la Repubblica Slovacca, perché dal 1° gennaio 1993 queste due Repubbliche si sono impegnate a rispettare gli accordi bilaterali e multilaterali sottoscritti in precedenza dall'ex Repubblica Cecoslovacca), stabilisce quanto segue: I redditi derivanti da beni immobili, compresi i redditi delle attività agricole o forestali, sono imponibili nello Stato contraente in cui detti beni sono situati. Dunque un italiano che possiede un immobile in Repubblica Ceca paga le imposte sui redditi in Repubblica Ceca (e viceversa). Fa eccezione l'IVIE, ma su questo ti ho detto che mi sembra una tassa equa perché equipara il cittadino/residente italiano che possiede immobili in Italia al cittadino/residente italiano che possiede immobili all'estero.
In risposta al messaggio di T i t a n del 20/09/2017 alle 17:33:44Io contribuente dell'Inps pago i contributi per pagarti la pensione all'estero. Tu ricevi i soldi dall'Italia e paghi le tasse nello stato estero di residenza dove non hai mai lavorato. A te questa sembra una cosa normale?
L'Itali he era si è trasformata ormai da parecchi anni in TURCA. Se puoi vattene subito. In Portogallo la pensione lorda si percepisce per intero NETTA. In più per 10 anni non paghi tasse. (fallo prima che cambino le leggi)
In risposta al messaggio di jana del 20/09/2017 alle 17:38:02Non mi sembra, hai scritto questo: "Sto dicendo, che e' assurdo andare tassare annualmente le proprieta immobiliari ai cittadini italiani all'estero"
Guarda che la convenzione conosco a memoria! E non solo quella, potrei aprire un'agenzia...