In risposta al messaggio di Sergione66 del 02/07/2019 alle 15:35:26Quelli stralli erano la peculiarità di quel ponte, in quanto non erano quelli tipici, e verosimilmente costituivano la maggiore vulnerabilità di quel ponte. Mi piacerebbe capire come reagisce quella struttura oggi anche da nuova ai moderni metodi di calcolo.
Gli stralli aggiuntivi in acciaio sono stati aggiunti nella seconda metà degli anni 80 spendendo un mare di soldi e si trattava della pila più favorevole come allestimento del ponteggio e del relativo cantiere. Le altre2 si trovavano una sulla ferrovia e sul torrente Polcevera con ovvie complicazioni dal punto di vista di costi e relative problematiche di cantiere. Questo è uno dei motivi per i quali non sono mai intervenuti.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 02/07/2019 alle 15:35:26Già, infatti i rinforzi li avevano messi quando ancora le autostrade erano dell'IRI.
Gli stralli aggiuntivi in acciaio sono stati aggiunti nella seconda metà degli anni 80 spendendo un mare di soldi e si trattava della pila più favorevole come allestimento del ponteggio e del relativo cantiere. Le altre2 si trovavano una sulla ferrovia e sul torrente Polcevera con ovvie complicazioni dal punto di vista di costi e relative problematiche di cantiere. Questo è uno dei motivi per i quali non sono mai intervenuti.
In risposta al messaggio di ecostar del 03/07/2019 alle 01:21:13Per conto mio per ignoranza e cupidigia hanno omesso la manutenzione. Per un po' di anni tutto bene e grossi incassi senza spesa e poi il crollo.
purtroppo è successo e non è l'unico ponte italiano che è crollato ma è l'unico che ha creato tante vittime , se la manutenzione in alcuni punti fondamentali e critici per svariate ragioni comprese quelle finanziarienon era possibile bisognava proprio aspettarne il crollo ? , possibile mai che i vari controlli periodici di sicurezza sulla struttura non abbiano mai rilevato ne segnalato nulla di animalo ne pericoloso ? , non oso pensare che abbiano risparmiato o peggio speculato anche su quello pataccando quà e la e tutto questo solo per non chiuderlo evitando di congestionare il traffico cittadino sottostante si è preferito il peggio del peggio , mi vengono i brividi solo a pensarci , il vento ! , si certo probabilmente a contribuito ma lo vedo più come scaricabarile mario
https://www.quotidiano.net/cron...
In risposta al messaggio di sergiozh del 03/07/2019 alle 10:18:54Renzo Piano non è uno strutturista ma ammetto che forse con gli strutturisti ci parla.
Nella vita utile va fatta la manutenzione. Se l'avessero fatta per me continuerebbe a vivere per altri decenni. ora per demolirlo l'hanno fatto saltare con l'esplosivo. Se non fosse crollato a meta' e lo si vorrebbe sostituire,lo si farebbe ugualmente saltare con l'esplosivo con sotto i palazzi ? Secondo renzo piano un ponte puo' anche durare 1000 anni, dunque anche il ponte morandi se mantenuto bene per me poteva ancora durare anche se sicuramente meno di 1000 anni.
In risposta al messaggio di sergiozh del 03/07/2019 alle 10:18:54mi domando con quali cognizioni (e scopo) si possa disquisire in questo modo ...
Nella vita utile va fatta la manutenzione. Se l'avessero fatta per me continuerebbe a vivere per altri decenni. ora per demolirlo l'hanno fatto saltare con l'esplosivo. Se non fosse crollato a meta' e lo si vorrebbe sostituire,lo si farebbe ugualmente saltare con l'esplosivo con sotto i palazzi ? Secondo renzo piano un ponte puo' anche durare 1000 anni, dunque anche il ponte morandi se mantenuto bene per me poteva ancora durare anche se sicuramente meno di 1000 anni.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 03/07/2019 alle 14:17:38ok ma bisogna anche dire che c'erano valide inequivocabili motivazioni per chiuderlo e la chiusura preventiva pur con i suoi disagi e costi avrebbe avuto meno impatto e sopratutto non ci sarebbero state vittime , poi un modo per demolirlo tutto o in parte l'avrebbero trovato ma a furia di speculazioni la corda troppo tesa si è rotta creando quel disastro , comunque mai sapremo la vera realtà e verità ma spero che quel disastro faccia riflettere , un ponte o viadotto prima di diventare peicoloso al punto di crollare di suo manda sempre dei segnali univoci ma quei segnali per svariate irresponsabili criminali ragioni tutti sappiamo come sono stati volutamente mal considerati
...ora per demolirlo l'hanno fatto saltare con l'esplosivo. Se non fosse crollato a meta' e lo si vorrebbe sostituire, lo si farebbe ugualmente saltare con l'esplosivo con sotto i palazzi ? Infatti costava troppo la demolizione in area urbana abitata ... e per questo hanno sempre fatto la manutenzione preventiva sulle pile in quell'area.
In risposta al messaggio di ecostar del 03/07/2019 alle 15:32:48Io nella mia vita ho chiuso (ho partecipato alla chiusura ...) un paio di volte il Sempione e riaperto una volta il Monginevro. Per il Sempione è stata fatta una variante, non so se poi quei massi sono caduti.
ok ma bisogna anche dire che c'erano valide inequivocabili motivazioni per chiuderlo e la chiusura preventiva pur con i suoi disagi e costi avrebbe avuto meno impatto e sopratutto non ci sarebbero state vittime , poi un modoper demolirlo tutto o in parte l'avrebbero trovato ma a furia di speculazioni la corda troppo tesa si è rotta creando quel disastro , comunque mai sapremo la vera realtà e verità ma spero che quel disastro faccia riflettere , un ponte o viadotto prima di diventare peicoloso al punto di crollare di suo manda sempre dei segnali univoci ma quei segnali per svariate irresponsabili criminali ragioni tutti sappiamo come sono stati volutamente mal considerati mario
In risposta al messaggio di dani1967 del 03/07/2019 alle 15:50:30perdonami ma non capisco il senso del tuo ultimo intervento e solitamente non è da tè non farti capire , oppure sono io che non ci arrivo ma non credo che quel ponte sia crollato per la tua mancata segnalazione o partecipazione alla sua chiusura , la tempistica per deciderne la chiusura e successiva demolizione lo hanno avuto per anni e anni , perdonami ma non ho capito cosa intendi
Io nella mia vita ho chiuso (ho partecipato alla chiusura ...) un paio di volte il Sempione e riaperto una volta il Monginevro. Per il Sempione è stata fatta una variante, non so se poi quei massi sono caduti. Non è unacosa banale, molto facile col senno del poi. Chi avesse mai fatto una roba simile se poi il ponte non cadeva in una settimana finiva su una graticola, o esposto alla gogna in pubblica piazza con la gente che gli tirava sassate.
zona rossa del Vesuvio
per timore di un'eruzione, timore che c'è da tempo: che gli succederebbe se poi la temuta eruzione non si verificasse entro pochi giorni? Alla fine,si discute
solo di evacuazione dopo un'eruzione...qui
, non si è riusciti a fare nulla per vari problemi, compresa l'opposizione dei residenti.In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 03/07/2019 alle 16:59:47Esatto.
La via corretta - a quel poco che posso capire io - era una sola: realizzare per tempo una variante, sbaglio o era stato proposto ma nessuno diede il consenso diecndo che non serviva?
In risposta al messaggio di ecostar del 03/07/2019 alle 17:17:44Tra un crollo di un sasso o di un ponte i ragionamenti non sono differenti.
SergioRM , io la vedo in tuttaltra maniera , le calamità naturali tipo sismi , eruzioni e meteo non sono mai certe ne per tempo prevedibili ma quel viadotto sono anni che lamenta la sua pericolosità e per sapendo per tirchieriao meglio interessi e non per ultimo speculazioni è stato preferito sacrificare tutte quelle vittime , ora che il Morandi è crollato quali benefici ne trae Genova con il suo commercio navale ? , non era meglio impegnare e impegnarsi per tempo con un nuovo viadotto ? e il tempo lo hanno avuto per anni ma hanno preferito attendere il disatro umano e commerciale , rispetto il tuo modo di vedere e valutare ma non mi è possibile condividere quanto hai scritto tranne la possibile variante ma che irresponsabilmente non hanno volutamente mai considerato ne visto ne sentito , ora giocoforza devono correre al riparo ma oreamai è troppo tardi e commercialmente hanno volutamente perso terreno e altrettanto volutamente creato vittime mario
In risposta al messaggio di Sergione66 del 03/07/2019 alle 17:19:27
Esatto. C'è da dire, e come genovese ne beneficio tutti i giorni, che a seguito del crollo del ponte sono state fatte tutte o quasi le opere viarie che in 40 anni nessuno aveva mai fatto. Io sotto quel ponte ci lavoro eper arrivarci dall'altra parte della città ora impiego circa 15 minuti in meno su un tragitto di 35 minuti (in moto ed in condizioni di traffico normale e scuole aperte.) Mi rendo conto che è triste dire una cosa del genere ma è la realtà. In italia le cose si fanno solo se ci scappa il morto ...
In risposta al messaggio di dani1967 del 03/07/2019 alle 17:39:05si certo Dani , qui non si tratta di caldaiette ne di sasso o masso pericolante ne di genovesi che tra l'altro ne subiscono gravi conseguenze e sai meglio del sottoscritto dove parare , pur non conoscendoti fisicamente non ho alcun minimo dubbio sulla tua professione ne sul tuo passato , presente e futuro operato , ma permettimi di dirti che quella del Morandi è stata una strage oserei dire voluta e si poteva benissimo evitare , spero solo che chi di dovere abbia almeno cervello per riflettere evitandone altre
Tra un crollo di un sasso o di un ponte i ragionamenti non sono differenti. Fidati, come i mi fido di te sulle caldaie. La realtà triste è che quell'opera, la gronda, che era essenziale, si è incagliata nelle pastoie dellapolitica, ed è li che c'è la maggiore responsabilità. Abbiamo avuto una martellante campagna mediatica contro le grandi opere, da chi oggi punta al cattivone Benetton. I cattivoni li puniranno i magistrati, ma i politici dovrebbero creare un sistema che previene e non cura dopo: non ne vedo nemmeno i vagiti.