In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/04/2019 alle 05:45:43Questo è uno dei motivi per i quali ho sempre detto di non credere nel BIO
Biologico certificato Hai hai hai... Frequentando il corso per il patentino relativo all'uso dei fitofarmaci ho conosciuto un paio di persone che,producono il biologico certificato e mi hanno detto che quando la malattiaavanza e il biologico non funzione,fanno acquistare i prodotti tradizionali da parenti o amici e li usano... Ricercare un pesticida su qualcosa non è facile e costoso,non so quanti controlli vengano fatti sul biologico ma so che principi attivi usati,soltanto per gli afidi,sono molti e vanno cercati in modo individuale,non è che con un analisi saltano fuori tutti... la truffa è sempre in agguato e se ne accorgono in pochi...
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di Giovanni del 05/04/2019 alle 18:43:43"Ci sono interessi a che non si migliori i prodotti: per esempio gli Ogm che sarebbero la soluzione a molti parassiti viene ostacolata, probabilmente se la gente fosse informata veramente, il mondo bio, la truffa del bio, finirebbe subito."
Ho qualche dubbio su alcune affermazioni, ovviamente sono mie impressioni. Intanto, la frutta del supermercato di catene europee è più sicura della frutta presa dal contadino (a km zero, come si dice), dal fruttivendoloo dal negozio bio. Le grandi catene controllano giornalmente la loro frutta, come tantissimi altri prodotti sugli scaffali, perché uno s******amento comporterebbe un danno irreparabile a tutta la catena. Per esempio, quelli che hanno il banco del pesce fresco, dopo mezzogiorno buttano l'invenduto, in qualsiasi condizione, e lo rimpiazzano con pesce fresco. Non possono rischiare. Chi si ricorda la questione del latte belga contaminato del 2000 che coinvolse involontariamente la Kraft, ebbene questa grande azienda ancora ne sopporta le conseguenze. Ci sono interessi a che non si migliori i prodotti: per esempio gli Ogm che sarebbero la soluzione a molti parassiti viene ostacolata, probabilmente se la gente fosse informata veramente, il mondo bio, la truffa del bio, finirebbe subito. Forse pochi sanno, per esempio, che anche la natura, per proteggersi, genera veleni; la mela, per esempio, non trattata con alcun veleno, ha molto, ma molto veleno nell'incavo del gambo (non so come si chiama) e questo c'è sia nel normale che nel bio. Le colture industriali sono gestite da persone specializzate che sanno quando e come dare pesticidi; i privati che coltivano l'orto od il campetto bio, fanno molto ad occhio; per di più gli eventuali ed improbabili controlli sui prodotti biologici sapete da chi sono effettuati: dalla loro associazione! Ed ogni tanto ci scappa lo scandaletto! Coltivare l'orto sul davanzale in città: pessima soluzione! Tutto lo smog e quello che contiene viene assorbito dalle pianticelle, cosa che non avviene nel prodotto venduto al supermercato di una grande catena. Il problema è, come già detto, che siamo troppi miliardi e, oggi, tutti mangiano fino all'opulenza, all'obesità; se vogliamo mangiare tutti dobbiamo coltivare per tutti, i frutti della terra non nascono spontaneamente per tutti, bisogna lavorarci sopra e parecchio. Su questo, per fortuna, ci dà una mano la CO2 che tutti aborriamo ma che, invece, ci aiuta a mangiare. Giovanni
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/04/2019 alle 05:45:43Hai conosciuto 2 persone disoneste, che neanche si vergognano a dirlo ...
Biologico certificato Hai hai hai... Frequentando il corso per il patentino relativo all'uso dei fitofarmaci ho conosciuto un paio di persone che,producono il biologico certificato e mi hanno detto che quando la malattiaavanza e il biologico non funzione,fanno acquistare i prodotti tradizionali da parenti o amici e li usano... Ricercare un pesticida su qualcosa non è facile e costoso,non so quanti controlli vengano fatti sul biologico ma so che principi attivi usati,soltanto per gli afidi,sono molti e vanno cercati in modo individuale,non è che con un analisi saltano fuori tutti... la truffa è sempre in agguato e se ne accorgono in pochi...
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/04/2019 alle 05:45:43Dove io acquisto le mele, più 100 kg. all'anno, ogni volta mi fanno vedere la certificazione rilasciata da un centro di analisi dove il prodotto viene sottoposto a parecchi controlli e risulta conforme ai parametri richiesti da quel tipo di cultura. Infatti già solo a vederle si nota la differenza rispetto alle mele che si trovano normalmente in vendita, meno belle e molte con evidenti tracce di contaminazione da insetti, infatti vengono scartate e vendute poi alle industrie per la produzione di marmellate ecct.
Biologico certificato Hai hai hai... Frequentando il corso per il patentino relativo all'uso dei fitofarmaci ho conosciuto un paio di persone che,producono il biologico certificato e mi hanno detto che quando la malattiaavanza e il biologico non funzione,fanno acquistare i prodotti tradizionali da parenti o amici e li usano... Ricercare un pesticida su qualcosa non è facile e costoso,non so quanti controlli vengano fatti sul biologico ma so che principi attivi usati,soltanto per gli afidi,sono molti e vanno cercati in modo individuale,non è che con un analisi saltano fuori tutti... la truffa è sempre in agguato e se ne accorgono in pochi...
In risposta al messaggio di Marino2 del 06/04/2019 alle 11:28:17Sicuramente,l'aver conosciuto due persone disoneste,non fa la media di tutta la categoria .
Dove io acquisto le mele, più 100 kg. all'anno, ogni volta mi fanno vedere la certificazione rilasciata da un centro di analisi dove il prodotto viene sottoposto a parecchi controlli e risulta conforme ai parametri richiestida quel tipo di cultura. Infatti già solo a vederle si nota la differenza rispetto alle mele che si trovano normalmente in vendita, meno belle e molte con evidenti tracce di contaminazione da insetti, infatti vengono scartate e vendute poi alle industrie per la produzione di marmellate ecct. Molti rinunciano all'acquisto dei cibi biologici perchè molto più costosi e non convinti della bontà della scelta o per mancanza di fiducia nei confronti dei produttori, ma qui si finisce nel settore dei truffatori che non penso siano molti, c'è gente ancora che lavora onestamente.
https://www.rsi.ch/news/svizzer...
In risposta al messaggio di sergiozh del 07/04/2019 alle 12:19:20Anche questo è uno dei motivi per i quali ho sempre detto di non credere nel BIO
Una notizia svizzera. non e' chiaro del tutto da dove provengano questi pesticidi sui campi bio ne' in che concentrazione sono presenti. potrebbero essere residui di quando questi campi erano coltivati non bio, potrebbero essere usati abusivamente dai contadini bio ogni tanto, potrebbero essere portati dal,vento. Mah.
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 13:17:56E' chiaro che il bio cresce nell'ambiente e se in antartide troviamo il ddt allora lo troviamo anche nel bio coltivato in europa.
Anche questo è uno dei motivi per i quali ho sempre detto di non credere nel BIO
In risposta al messaggio di liveline del 07/04/2019 alle 13:25:57dovrebbe essere un falso mito che le vitamine nelle verdure e nella frutta stanno sotto la buccia.
lo so che è triste farlo perchè nella buccia delle mele ci dovrebbero essere i maggiori nutrimenti ma per evitare pesticidi basta togliere la buccia e hai tolto il 90 % dei possibili veleni ... ad ogni modo pare cheoramai quello che non è biologico sia diventato il giardinetto dei pesticidi più pericolosi e fuori controllo ,poi di conseguenza tutta la filiera diventa tossica , da una analisi di mercato pare che anche nella pasta anche di marche più rinomate ci siano pesticidi oltre le soglie consentite ... oramai è tutto inquinato e lo si vede chiaramente anche dai reparti oncologici degli ospedali pieni
In risposta al messaggio di sergiozh del 07/04/2019 alle 14:32:03sono finiti i tempi di magiare la mela con la buccia come nella favola di adamo ed eva
dovrebbe essere un falso mito che le vitamine nelle verdure e nella frutta stanno sotto la buccia. la buccia penso io eventualmente contiene più fibre del resto e le fibre fanno pure bene all'intestino.
In risposta al messaggio di liveline del 07/04/2019 alle 13:25:57In effetti, per l'inquinamento se non ci pensiamo noi lo fanno gli altri.
lo so che è triste farlo perchè nella buccia delle mele ci dovrebbero essere i maggiori nutrimenti ma per evitare pesticidi basta togliere la buccia e hai tolto il 90 % dei possibili veleni ... ad ogni modo pare cheoramai quello che non è biologico sia diventato il giardinetto dei pesticidi più pericolosi e fuori controllo ,poi di conseguenza tutta la filiera diventa tossica , da una analisi di mercato pare che anche nella pasta anche di marche più rinomate ci siano pesticidi oltre le soglie consentite ... oramai è tutto inquinato e lo si vede chiaramente anche dai reparti oncologici degli ospedali pieni
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di poesiadAmore del 05/04/2019 alle 16:15:15Dani dice che tra l'opzione mangiare frutta con veleno e non mangiarla predilige la seconda, Sergio dice che dobbiamo mangiare più frutta e verdura ( ossia lo dicono gli articoli riportati).
Dunque se noi siamo quello che mangiamo dobbiamo mangiare più sano. Chi non può fare l'orto deve per forza prendere frutta e verdura in negozio. Si cerca di scegliere la più sana, km zero, biologica ma poi si deve fareuna scelta, mangiarla o non mangiarla. Dani dice che tra l'opzione mangiare frutta con veleno e non mangiarla predilige la seconda, Sergio dice che dobbiamo mangiare più frutta e verdura ( ossia lo dicono gli articoli riportati). E' la solita confusione, cosa fare quindi? Alla fine credo che la maggior parte di noi mangi facendosi il segno della croce perchè niente è ormai sano, tutto contaminato o inquinato. Ci sono campagne di sensibilizzazione all'uso di prodotti naturali ma d'altra parte non abbiamo l'attenzione a non usare veleni che, se da un lato ci permettono di avere bei prodotti dal punto di vista estetico, dall'altro ci avvelenano. Però io che fermento frutta e verdura ho notato che aggiungendo pochi elementi, acqua e zucchero o miele si riescono ad ottenere dei risultati che sono benefici per noi e per la natura, microrganismi benefici che vincono su quelli patologici. Allora mi viene da fare una riflessione: forse siamo noi che non abbiamo più fiducia in cio che ci circonda e in noi stessi, nella nostra capacità di produrre e nell'effetto benefico della frutta e verdura. Siamo proprio certi che è meglio evitare di mangiare piuttosto che mangiare con quel veleno che, purtroppo, ci ostiniamo a mettere? ( e non parlo tanto di noi piccoli coltivatori della domenica ma della produzione industriale) Tante volte siamo succubi di quello che ci viene propinato senza pensare che forse, almeno chi ha un po' più di tempo a disposizione, è possibile ricominciare a farsi in casa alcuni semplici prodotti che può essere il pane,la pasta, l'orto per chi ha lo spazio anche un terrazzo a volte è sufficiente. Non è così che si risolve il problema perchè ci vuole una legge che intervenga in modo diretto ma può essere un inizio.
http://bressanini-lescienze.blo...
http://bressanini-lescienze.blo...
http://bressanini-lescienze.blo...
http://bressanini-lescienze.blo...
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di liveline del 08/04/2019 alle 12:56:16
io rimango convinto che sino a quando ci sarà ancora mercato per i prodotti non bio dove si tira a fare legna senza avere precauzioni sulla salute della serie basta che si vende ,tanto i controlli si riescono a baipassarein un modo o nell'altro con una virgola al posto del punto o si mette più diserbante B al posto di quello C ,nel frangente il bio potrebbe essere realmente la salvezza della nostra salute ,ma sempre più aziende si stanno dedicando al bio con sempre più prodotti sul mercato e alla fine anche il bio diventerà avvelenato con la compiacenza di aziende che devono fare i controlli per certificare il prodotto bio ,queste società specializzate non sono sempre presenti sulla produzione a certificare ogni singolo prodotto che sia bio ma fanno controlli metodici anche questi facilmente boicottabili se uno vuole ...sino a quando poi il lotto non entra nell'okkio degli organi di controllo statali dove ogni tanto lo si vede ai telegiornali sulla truffa bio. la tecnologia ci viene in aiuto in questo e stanno uscendo sul mercato prodotti sempre più evoluti ed esistono tester digitali in grado di captare il grado di inquinamento che un prodotto alimentare ha al suo interno ,basta infilate una piccola sonda all'interno dell'alimento ... il problema è che poi una volta comprato questo apparato si rischia di non mangiare più nulla ps.. il problema non è tanto nostro che siamo oramai come nel mio caso alle 50 primavere e in un modo o nell'eltro abbiamo già un piede verso vecchiaia ,ma si riversa prepotentemente sui nostri figli e sulle prossime generazioni , mi chiedo tra 20-30 anni cosa gli lascieremo di questo pianeta terra già altamente avvelenato
In risposta al messaggio di dani1967 del 08/04/2019 alle 10:55:07ma la domanda quindi è, meglio mangiare la mela con i pesticidi o non mangiarla affatto ? Io opto per la seconda. Ricordo a tutti che potersi fare l'orto è un lusso, il grosso della popolazione in qualche maniera va nutrita.
Dani dice che tra l'opzione mangiare frutta con veleno e non mangiarla predilige la seconda, Sergio dice che dobbiamo mangiare più frutta e verdura ( ossia lo dicono gli articoli riportati). E' la solita confusione,cosa fare quindi? Beh, non dico proprio questo. Dico che malgrado tutti questi veleni, laddove questi cibi sono più diffusi, laddove si accede con prevalenza nella grande distribuzione, in ogni caso si ha una maggiore aspettativa di vita. Avere accesso al cibo, cure, acqua potabile, igiene da un vantaggio tale, se si guarda l'aspettativa di vita per nazioni, che permette anche qualche compromesso. E si, vista la cattiva alimentazione che pervade il nostro paese, non credo che si debba fare terrorismo psicologico, meglio lavare e sbucciare la mela ma mangiarla, così si eviterà buona parte dei problemi. @altri Il problema del bio, senza partigianerie o contropartigianerie, che bada al processo e non al risultato, presupponendo che il processo automaticamente comprometta il risultato a prescindere da come venga attuato. A me non interessa un bel niente se per fare una mela usano o non usano pesticidi, ne possono usare a tonnellata per quel che mi riguarda, a me interessa che non restino sulla mela. La lotta per NON usare pesticidi o non usare OGM pensando a teorici effetti è una lotta suicida, quello che conta è che analiticamente il prodotto sia migliore e sicuro. Se usano un pesticida che permane di meno, ma chissene frega del bio. Il limite del bio non sta solo nella possibilità della truffa, ma sopratutto eprché concettualmente errato. Non dimentichiamo che però noi dibbiamo alimentar eun itnero pianet. davvero dobbiamo preoccuparci delle fisime di una minoranza che già sta affamando il mondo ? Questo lo avevo letto tempo fa, conviene rileggerlo Non dimentichiamo che nella società moderna molti cercano di comunicare, di dimostrare qualche cosa col loro modo di mangiare. Dall'anoressia a ari movimenti che non cito, si legge un libro illuminante e si cambia dieta. Questo porta a comportamenti quasi patologici, ad una incredibile selettività sul cibo, che può quasi portare alla morte. Si parla di ortoressia, che è un comportamento che molto spesso sfocia in una patologia, anche se non formalmente riconosciuta. CO2: il ciclo di cibo è invariante sulla CO2 globale, in quanto quella catturata resta in breve in biomassa e poi la respiriamo via. Il bilancio porta ad un accumulo in atmosfera se pensiamo poi a tutta quella fossile utilizzata per gli imballaggi, per le macchine agricole, per i trasporti... Strano che nessuno abbia preso in considerazione la mia provocazione riguardo il fatto che in Italia ci sia una tendenza alla cattiva alimentazione che va contro il nostri luoghi comuni a riguardo.
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 08/04/2019 alle 16:47:55Ops, un errore di battitura ma non troppo. Io sono allergico ad una qualche sostanza dentro le mele, per cui quando vedo le mele succose mi viene una voglia pazzesca, ma ...non posso mangiarle da un bel po'. Una allergia crociata, non vera e propria come quella che ho per i semi secchi che mi provocano uno shock, per cui non so, le mele cotte riesco ancora a mangiarle.
ma la domanda quindi è, meglio mangiare la mela con i pesticidi o non mangiarla affatto ? Io opto per la seconda. Ricordo a tutti che potersi fare l'orto è un lusso, il grosso della popolazione in qualche maniera va nutrita.MI son basata su questa tua affermazione che ho sottolineato, forse ho capito male? In ogni caso anch'io credo che mangiare mele o frutta e verdura in genere faccia bene nonostante tutto, è quello che ci consigliano sempre per una sana alimentazione.