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ezio59
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Inserito il 06/04/2019 alle: 10:17:52
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/04/2019 alle 05:45:43

Biologico certificato Hai hai hai... Frequentando il corso per il patentino relativo all'uso dei fitofarmaci ho conosciuto un paio di persone che,producono il biologico certificato e mi hanno detto che quando la malattia
avanza e il biologico non funzione,fanno acquistare i prodotti tradizionali da parenti o amici e li usano... Ricercare un pesticida su qualcosa non è facile e costoso,non so quanti controlli vengano fatti sul biologico ma so che principi attivi usati,soltanto per gli afidi,sono molti e vanno cercati in modo individuale,non è che con un analisi saltano fuori tutti... la truffa è sempre in agguato e se ne accorgono in pochi...  
...
Questo è uno dei motivi per i quali ho sempre detto di non credere nel BIO
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anasta
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21/11/2006 2419
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Inserito il 06/04/2019 alle: 11:00:22
In risposta al messaggio di Giovanni del 05/04/2019 alle 18:43:43

Ho qualche dubbio su alcune affermazioni, ovviamente sono mie impressioni. Intanto, la frutta del supermercato di catene europee è più sicura della frutta presa dal contadino (a km zero, come si dice), dal fruttivendolo
o dal negozio bio. Le grandi catene controllano giornalmente la loro frutta, come tantissimi altri prodotti sugli scaffali, perché uno s******amento comporterebbe un danno irreparabile a tutta la catena. Per esempio, quelli che hanno il banco del pesce fresco, dopo mezzogiorno buttano l'invenduto, in qualsiasi condizione, e lo rimpiazzano con pesce fresco. Non possono rischiare. Chi si ricorda la questione del latte belga contaminato del 2000 che coinvolse involontariamente la Kraft, ebbene questa grande azienda ancora ne sopporta le conseguenze. Ci sono interessi a che non si migliori i prodotti: per esempio gli Ogm che sarebbero la soluzione a molti parassiti viene ostacolata, probabilmente se la gente fosse informata veramente, il mondo bio, la truffa del bio, finirebbe subito. Forse pochi sanno, per esempio, che anche la natura, per proteggersi, genera veleni; la mela, per esempio, non trattata con alcun veleno, ha molto, ma molto veleno nell'incavo del gambo (non so come si chiama) e questo c'è sia nel normale che nel bio. Le colture industriali sono gestite da persone specializzate che sanno quando e come dare pesticidi; i privati che coltivano l'orto od il campetto bio, fanno molto ad occhio; per di più gli eventuali ed improbabili controlli sui prodotti biologici sapete da chi sono effettuati: dalla loro associazione! Ed ogni tanto ci scappa lo scandaletto! Coltivare l'orto sul davanzale in città: pessima soluzione! Tutto lo smog e quello che contiene viene assorbito dalle pianticelle, cosa che non avviene nel prodotto venduto al supermercato di una grande catena. Il problema è, come già detto, che siamo troppi miliardi e, oggi, tutti mangiano fino all'opulenza, all'obesità; se vogliamo mangiare tutti dobbiamo coltivare per tutti, i frutti della terra non nascono spontaneamente per tutti, bisogna lavorarci sopra e parecchio. Su questo, per fortuna, ci dà una mano la CO2 che tutti aborriamo ma che, invece, ci aiuta a mangiare. Giovanni
...
"Ci sono interessi a che non si migliori i prodotti: per esempio gli Ogm che sarebbero la soluzione a molti parassiti viene ostacolata, probabilmente se la gente fosse informata veramente, il mondo bio, la truffa del bio, finirebbe subito."

Magnifico! Affidiamoci alle multinazionali dell'ogm (monsanto ecc), sicuramente loro faranno i nostri interessi, mica i loro! 
Anche nel bio c'è chi imbroglia, come dappertutto. E c'è anche il contadino che ti racconta boiate e magari non rispetta i tempi di latenza. Per il proprio orto si possono tanti metodi, in questo internet può aiutare a conoscere tanti sistemi per intervenire su parassiti ecc. 
Sono socio di una coop agricola che fa ortaggi bio e ti giuro che i controlli ci sono e fatti seriamente.
Se poi qualcuno, nonostante tutto, non crede che i pesticidi che si trovano (anche) nella frutta e verdura del supermercato facciano bene e vuol mangiare cose fresche è sufficiente che entri a far parte di un gruppo di acquisto (G.A.S.). E' il sistema migliore per fare quanto detto pagando un prezzo congruo che vada effettivamente in tasca a chi ha "sudato".
Andrea
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anasta
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21/11/2006 2419
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Inserito il 06/04/2019 alle: 11:05:41
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/04/2019 alle 05:45:43

Biologico certificato Hai hai hai... Frequentando il corso per il patentino relativo all'uso dei fitofarmaci ho conosciuto un paio di persone che,producono il biologico certificato e mi hanno detto che quando la malattia
avanza e il biologico non funzione,fanno acquistare i prodotti tradizionali da parenti o amici e li usano... Ricercare un pesticida su qualcosa non è facile e costoso,non so quanti controlli vengano fatti sul biologico ma so che principi attivi usati,soltanto per gli afidi,sono molti e vanno cercati in modo individuale,non è che con un analisi saltano fuori tutti... la truffa è sempre in agguato e se ne accorgono in pochi...  
...
Hai conosciuto 2 persone disoneste, che neanche si vergognano a dirlo ...
se ti accorgi in tempo che la malattia sta all'inizio si può intervenire efficacemente, se poi fai il bio solo perchè te lo pagano di più e sei disposto a tutto ...
Andrea

Modificato da anasta il 06/04/2019 alle 11:08:34
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Marino2
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22/06/2003 7208
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Inserito il 06/04/2019 alle: 11:28:17
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 06/04/2019 alle 05:45:43

Biologico certificato Hai hai hai... Frequentando il corso per il patentino relativo all'uso dei fitofarmaci ho conosciuto un paio di persone che,producono il biologico certificato e mi hanno detto che quando la malattia
avanza e il biologico non funzione,fanno acquistare i prodotti tradizionali da parenti o amici e li usano... Ricercare un pesticida su qualcosa non è facile e costoso,non so quanti controlli vengano fatti sul biologico ma so che principi attivi usati,soltanto per gli afidi,sono molti e vanno cercati in modo individuale,non è che con un analisi saltano fuori tutti... la truffa è sempre in agguato e se ne accorgono in pochi...  
...
Dove io acquisto le mele, più 100 kg. all'anno, ogni volta mi fanno vedere la certificazione rilasciata da un centro di analisi dove il prodotto viene sottoposto a parecchi controlli e risulta conforme ai parametri richiesti da quel tipo di cultura. Infatti già solo a vederle si nota la differenza rispetto alle mele che si trovano normalmente in vendita, meno belle e molte con evidenti tracce di contaminazione da insetti, infatti vengono scartate e vendute poi alle industrie per la produzione di marmellate ecct.
Molti rinunciano all'acquisto dei cibi biologici perchè molto più costosi e non convinti della bontà della scelta o per mancanza di fiducia nei confronti dei produttori, ma qui si finisce nel settore dei truffatori che non penso siano molti, c'è gente ancora che lavora onestamente.
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marcoalderotti
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01/10/2006 9436
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Inserito il 07/04/2019 alle: 05:07:36
In risposta al messaggio di Marino2 del 06/04/2019 alle 11:28:17

Dove io acquisto le mele, più 100 kg. all'anno, ogni volta mi fanno vedere la certificazione rilasciata da un centro di analisi dove il prodotto viene sottoposto a parecchi controlli e risulta conforme ai parametri richiesti
da quel tipo di cultura. Infatti già solo a vederle si nota la differenza rispetto alle mele che si trovano normalmente in vendita, meno belle e molte con evidenti tracce di contaminazione da insetti, infatti vengono scartate e vendute poi alle industrie per la produzione di marmellate ecct. Molti rinunciano all'acquisto dei cibi biologici perchè molto più costosi e non convinti della bontà della scelta o per mancanza di fiducia nei confronti dei produttori, ma qui si finisce nel settore dei truffatori che non penso siano molti, c'è gente ancora che lavora onestamente.
...
Sicuramente,l'aver conosciuto due persone disoneste,non fa  la media di tutta la categoria .
Ma davvero credi che la maggior parte degli italiani sia onesta ?
Allora i disonesti sono tutti in politica ?
E la maggior parte degli italiani che avade il fisco e vive sulle spalle della minoranza che paga ( tutte le tasse ) dove la mettiamo ?
Io credo che di gente onesta in italia ,specialmente se ci sono di mezzo i soldi,ce ne sia poca e credo che i controlli siano davvero pochissimi ( visto il costo e la tipologia ) rispetto ai produttori.
L'enorme ignoranza che c'è in giro fa il resto e soprattutto il rischio di intossicazione cronica che non si vede subito fa usare a molti onesti molti piu' veleni o concimi chimici di quanto ne servono,tanto impera il detto " ho sempre fatto cosi'  e non mi è mai successo niente..
Non sono ottimista come te,soprattutto vedendo l'involuzione che c'è in italia:
sempre peggio
Marco alderotti
sergiozh
sergiozh
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Inserito il 07/04/2019 alle: 12:19:20
Una notizia svizzera.

https://www.rsi.ch/news/svizzer...



non e' chiaro del tutto da dove provengano questi pesticidi sui campi bio ne' in che concentrazione sono presenti.

potrebbero essere residui di quando questi campi erano coltivati non bio, potrebbero essere usati abusivamente dai contadini bio ogni tanto, potrebbero essere portati dal,vento. Mah.
ezio59
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Inserito il 07/04/2019 alle: 13:17:56
In risposta al messaggio di sergiozh del 07/04/2019 alle 12:19:20

Una notizia svizzera. non e' chiaro del tutto da dove provengano questi pesticidi sui campi bio ne' in che concentrazione sono presenti. potrebbero essere residui di quando questi campi erano coltivati non bio, potrebbero essere usati abusivamente dai contadini bio ogni tanto, potrebbero essere portati dal,vento. Mah.
Anche questo è uno dei motivi per i quali ho sempre detto di non credere nel BIO
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
sergiozh
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Inserito il 07/04/2019 alle: 13:21:21
In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 13:17:56

Anche questo è uno dei motivi per i quali ho sempre detto di non credere nel BIO
E' chiaro che il bio cresce nell'ambiente e se in antartide troviamo il ddt allora lo troviamo anche nel bio coltivato in europa.

ma bisogna considerare anche le concentrazioni di pesticidi che si trovano nel bio e quelle sugli altri prodotti.

purtroppo al momento si sa ancora poco delle concentrazioni di robaccia riscontrate in queste analisi sui campi bio svizzeri.
9
liveline
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28/09/2016 2058
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Inserito il 07/04/2019 alle: 13:25:57
lo so che è triste farlo  perchè nella buccia delle mele ci dovrebbero essere i maggiori nutrimenti ma per evitare pesticidi basta togliere la buccia e hai tolto il 90 % dei possibili veleni ... 
ad ogni modo pare che oramai quello che non è biologico sia diventato il giardinetto  dei pesticidi più pericolosi e fuori controllo ,poi di conseguenza tutta la filiera diventa tossica , da una analisi di mercato pare che anche nella pasta anche di marche più rinomate  ci siano pesticidi oltre le soglie consentite ... oramai è tutto inquinato e lo si vede chiaramente anche dai  reparti oncologici degli ospedali pieni angry
vivi e lascia vivere

Modificato da liveline il 07/04/2019 alle 13:35:35
sergiozh
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Inserito il 07/04/2019 alle: 14:32:03
In risposta al messaggio di liveline del 07/04/2019 alle 13:25:57

lo so che è triste farlo  perchè nella buccia delle mele ci dovrebbero essere i maggiori nutrimenti ma per evitare pesticidi basta togliere la buccia e hai tolto il 90 % dei possibili veleni ...  ad ogni modo pare che
oramai quello che non è biologico sia diventato il giardinetto  dei pesticidi più pericolosi e fuori controllo ,poi di conseguenza tutta la filiera diventa tossica , da una analisi di mercato pare che anche nella pasta anche di marche più rinomate  ci siano pesticidi oltre le soglie consentite ... oramai è tutto inquinato e lo si vede chiaramente anche dai  reparti oncologici degli ospedali pieni 
...
dovrebbe essere un falso mito che le vitamine nelle verdure e nella frutta stanno sotto la buccia.

la buccia penso io eventualmente contiene più fibre del resto e le fibre fanno pure bene all'intestino.
9
liveline
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28/09/2016 2058
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Inserito il 07/04/2019 alle: 14:39:37
In risposta al messaggio di sergiozh del 07/04/2019 alle 14:32:03

dovrebbe essere un falso mito che le vitamine nelle verdure e nella frutta stanno sotto la buccia. la buccia penso io eventualmente contiene più fibre del resto e le fibre fanno pure bene all'intestino.
sono finiti i tempi di magiare la mela con la buccia  come nella favola di adamo ed eva laughio la fibra la prendo dalla crusca di grano tenero biologica che la metto ovunque sia nella farina quando si fanno prodotti da forno o pasta fatta in casa  che nella colazione  la mattina, ne consumo a quintali  e il mio intestino ringraziawink
vivi e lascia vivere

Modificato da liveline il 07/04/2019 alle 14:42:26
ezio59
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Inserito il 08/04/2019 alle: 10:21:23
In risposta al messaggio di liveline del 07/04/2019 alle 13:25:57

lo so che è triste farlo  perchè nella buccia delle mele ci dovrebbero essere i maggiori nutrimenti ma per evitare pesticidi basta togliere la buccia e hai tolto il 90 % dei possibili veleni ...  ad ogni modo pare che
oramai quello che non è biologico sia diventato il giardinetto  dei pesticidi più pericolosi e fuori controllo ,poi di conseguenza tutta la filiera diventa tossica , da una analisi di mercato pare che anche nella pasta anche di marche più rinomate  ci siano pesticidi oltre le soglie consentite ... oramai è tutto inquinato e lo si vede chiaramente anche dai  reparti oncologici degli ospedali pieni 
...
In effetti, per l'inquinamento se non ci pensiamo noi lo fanno gli altri.
Nella zona nord di Gorizia, dieci metri dopo il confine e quindi nel territorio dello stato Sloveno, da anni c'è un'industria "Livarna" che inquina non poco l'aria ed il problema internazionale, più volte trattato, non è ancora stato risolto completamente. Nella parte Italiana ci sono solo campi coltivati da privati cittadini, sia italiani che sloveni, i quali consumano quello che producono e lo portano anche al mercato per la vendita.
Cosa voglio dire? Che a volte anche se questi non usassero niente o prodotti antiparassitari per BIO, nulla cambierebbe in merito alla salubrità degli alimenti. Quindi non sempre quello che produce in proprio il contadino è esente dalle magagne.
Lo stesso, ricordo per grandi coltivatori che nel Trentino avevano aperto aziende agricole BIO, che commercializzavano le mele prodotte a ridosso dell'autostrada del Brennero.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"

Modificato da ezio59 il 08/04/2019 alle 10:23:05
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 08/04/2019 alle: 10:55:07
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 05/04/2019 alle 16:15:15

Dunque se noi siamo quello che mangiamo dobbiamo mangiare più sano. Chi non può fare l'orto deve per forza prendere frutta e verdura in negozio. Si cerca di scegliere la più sana, km zero, biologica ma poi si deve fare
una scelta, mangiarla o non mangiarla. Dani dice  che tra l'opzione mangiare frutta con veleno e non mangiarla predilige la seconda, Sergio dice che dobbiamo mangiare più frutta e verdura ( ossia lo dicono gli articoli riportati). E' la solita confusione, cosa fare quindi? Alla fine credo che la maggior parte di noi mangi facendosi il segno della croce perchè niente è ormai sano, tutto contaminato o inquinato. Ci sono campagne di sensibilizzazione all'uso di prodotti naturali ma d'altra parte non abbiamo l'attenzione a non usare veleni che, se da un lato ci permettono di avere bei prodotti dal punto di vista estetico, dall'altro ci avvelenano. Però io che fermento frutta e verdura ho notato che aggiungendo  pochi elementi, acqua e  zucchero  o miele si riescono ad ottenere dei risultati che sono benefici per noi e per la natura, microrganismi benefici che vincono su quelli patologici. Allora mi viene da fare una riflessione: forse siamo noi che non abbiamo più fiducia in cio che ci circonda e in noi stessi, nella nostra capacità di produrre e nell'effetto benefico della frutta e verdura. Siamo proprio certi che è meglio evitare di mangiare piuttosto che mangiare con quel veleno che, purtroppo, ci ostiniamo a mettere? ( e non parlo tanto di noi piccoli coltivatori della domenica ma della produzione industriale) Tante volte siamo succubi di quello che ci viene propinato senza pensare che forse, almeno chi ha un po' più di tempo a disposizione, è possibile ricominciare a farsi in casa alcuni semplici prodotti che può essere il pane,la pasta, l'orto per chi ha lo spazio anche un terrazzo a volte è sufficiente. Non è così che si risolve il problema perchè ci vuole una legge che intervenga in modo diretto ma può essere un inizio.  
...
Dani dice  che tra l'opzione mangiare frutta con veleno e non mangiarla predilige la seconda, Sergio dice che dobbiamo mangiare più frutta e verdura ( ossia lo dicono gli articoli riportati). 
E' la solita confusione, cosa fare quindi? 


Beh, non dico proprio questo. Dico che malgrado tutti questi veleni, laddove questi cibi sono più diffusi, laddove si accede con prevalenza nella grande distribuzione, in ogni caso si ha una maggiore aspettativa di vita. Avere accesso al cibo, cure, acqua potabile, igiene da un vantaggio tale, se si guarda l'aspettativa di vita per nazioni, che permette anche qualche compromesso.
E si, vista la cattiva alimentazione che pervade il nostro paese, non credo che si debba fare terrorismo psicologico, meglio lavare e sbucciare la mela ma mangiarla, così si eviterà buona parte dei problemi.

@altri
Il problema del bio, senza partigianerie o contropartigianerie, che bada al processo e non al risultato, presupponendo che il processo automaticamente comprometta il risultato a prescindere da come venga attuato.
A me non interessa un bel niente se per fare una mela usano o non usano pesticidi, ne possono usare a tonnellata per quel che mi riguarda, a me interessa che non restino sulla mela. La lotta per NON usare pesticidi o non usare OGM pensando a teorici effetti è una lotta suicida, quello che conta è che analiticamente il prodotto sia migliore e sicuro. Se usano un pesticida che permane di meno, ma chissene frega del bio. Il limite del bio non sta solo nella possibilità della truffa, ma sopratutto eprché concettualmente errato.

http://bressanini-lescienze.blo...


http://bressanini-lescienze.blo...



Non dimentichiamo che però noi dibbiamo alimentar eun itnero pianet. davvero dobbiamo preoccuparci delle fisime di una minoranza che già sta affamando il mondo ?

http://bressanini-lescienze.blo...



Questo lo avevo letto tempo fa, conviene rileggerlo

http://bressanini-lescienze.blo...



Non dimentichiamo che nella società moderna molti cercano di comunicare, di dimostrare qualche cosa col loro modo di mangiare. Dall'anoressia a ari movimenti che non cito, si legge un libro illuminante e si cambia dieta. Questo porta a comportamenti quasi patologici, ad una incredibile selettività sul cibo, che può quasi portare alla morte. Si parla di ortoressia, che è un comportamento che molto spesso sfocia in una patologia, anche se non formalmente riconosciuta.

CO2: il ciclo di cibo è invariante sulla CO2 globale, in quanto quella catturata resta in breve in biomassa e poi la respiriamo via. Il bilancio porta ad un accumulo in atmosfera se pensiamo poi a tutta quella fossile utilizzata per gli imballaggi, per le macchine agricole, per i trasporti...

Strano che nessuno abbia preso in considerazione la mia provocazione riguardo il fatto che in Italia ci sia una tendenza alla cattiva alimentazione che va contro il nostri luoghi comuni a riguardo.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
ezio59
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Inserito il 08/04/2019 alle: 11:54:35
Come si fa si fa, bisogna pure alimentarsi e mettere d'accordo tutti è impossibile. Nella mia famiglia io non credo nel bio, mia moglie acquista anche prodotti bio, la figlia maggiore acquisterebbe solo bio, la minore è indifferente.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
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liveline
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28/09/2016 2058
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Inserito il 08/04/2019 alle: 12:56:16
io rimango convinto che sino a quando ci sarà ancora  mercato per i prodotti non bio dove si tira a fare legna senza avere precauzioni sulla salute della serie   basta che si vende ,tanto i controlli si riescono a baipassare in un modo o nell'altro con una virgola al posto del punto o si mette più diserbante B al posto di quello C  ,nel frangente il bio potrebbe essere realmente la salvezza della nostra salute ,ma sempre più aziende si stanno dedicando al bio con sempre più prodotti sul mercato e alla fine anche il bio diventerà avvelenato con la compiacenza di  aziende che devono fare i controlli per certificare il prodotto bio ,queste società specializzate non sono sempre presenti sulla produzione a certificare ogni singolo prodotto che sia bio ma fanno controlli metodici anche questi facilmente boicottabili se uno vuole ...sino a quando poi il lotto non entra nell'okkio degli organi di controllo statali dove ogni tanto lo si vede ai telegiornali sulla truffa bio.
la tecnologia ci viene in aiuto in questo  e  stanno uscendo sul mercato prodotti sempre più evoluti ed esistono  tester digitali in grado di captare il grado di inquinamento che un prodotto alimentare ha al suo interno ,basta infilate una piccola sonda all'interno dell'alimento ...  il problema è che poi una volta comprato questo apparato si rischia di non mangiare più nullalaugh

ps.. il problema non è tanto nostro che siamo oramai come nel mio caso alle 50 primavere e in un modo o nell'eltro abbiamo già un piede verso  vecchiaia ,ma si riversa prepotentemente sui nostri figli e sulle prossime generazioni , mi chiedo tra 20-30 anni cosa gli lascieremo di questo pianeta terra già altamente avvelenatocrying
vivi e lascia vivere

Modificato da liveline il 08/04/2019 alle 13:05:00
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Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 08/04/2019 alle: 14:19:35
In risposta al messaggio di liveline del 08/04/2019 alle 12:56:16

io rimango convinto che sino a quando ci sarà ancora  mercato per i prodotti non bio dove si tira a fare legna senza avere precauzioni sulla salute della serie   basta che si vende ,tanto i controlli si riescono a baipassare
in un modo o nell'altro con una virgola al posto del punto o si mette più diserbante B al posto di quello C  ,nel frangente il bio potrebbe essere realmente la salvezza della nostra salute ,ma sempre più aziende si stanno dedicando al bio con sempre più prodotti sul mercato e alla fine anche il bio diventerà avvelenato con la compiacenza di  aziende che devono fare i controlli per certificare il prodotto bio ,queste società specializzate non sono sempre presenti sulla produzione a certificare ogni singolo prodotto che sia bio ma fanno controlli metodici anche questi facilmente boicottabili se uno vuole ...sino a quando poi il lotto non entra nell'okkio degli organi di controllo statali dove ogni tanto lo si vede ai telegiornali sulla truffa bio. la tecnologia ci viene in aiuto in questo  e  stanno uscendo sul mercato prodotti sempre più evoluti ed esistono  tester digitali in grado di captare il grado di inquinamento che un prodotto alimentare ha al suo interno ,basta infilate una piccola sonda all'interno dell'alimento ...  il problema è che poi una volta comprato questo apparato si rischia di non mangiare più nulla ps.. il problema non è tanto nostro che siamo oramai come nel mio caso alle 50 primavere e in un modo o nell'eltro abbiamo già un piede verso  vecchiaia ,ma si riversa prepotentemente sui nostri figli e sulle prossime generazioni , mi chiedo tra 20-30 anni cosa gli lascieremo di questo pianeta terra già altamente avvelenato
...

Hai scritto:
...con la compiacenza di  aziende che devono fare i controlli per certificare il prodotto bio ,queste società specializzate non sono sempre presenti sulla produzione a certificare ogni singolo prodotto...

Forse ti sfugge, anche se l'ho già scritto, che le certificazioni bio sono rilasciate dalle organizzazioni/associazioni dei produttori del c.d. bio. Poi, quando e se i NAS vanno a vedere, ci scappa sempre lo scandalo. 

Chi ha coltivato qualche decina di ettari di terra in modo da avere un reddito a fine anno e non il semplice orticello di tre metri quadri, dove i parassiti potresti eliminarli anche a mano (tipo le coccinelle che divorano le piante di patate), sa che la coltivazione biologica, così come si intende con il termine bio, non può materialmente esistere. Ne sono convinti solo quelli che non si sono mai abbassati a lavorare la terra; abbassati non nel senso di ceto ma nel senso che per coltivare la terra bisogna abbassarsi perché la terra è bassa un bel po'.

Un valido aiuto sarebbero gli Ogm ma gli stessi maniaci del bio li ostacola. Che ci sia qualche interesse? Io penso di si e, oggi, mettere in giro una leggenda è molto facile e poco costoso: basta guardare i no vax, i no... vari. Questi sono contro senza sapere per quale specifico motivo ma solo perché l'imbonitore, sempre interessato venalmente, l'ha urlato sapendo che i becchi son sempre pronti ad accodarsi.

Giovanni

Modificato da Giovanni il 08/04/2019 alle 14:22:02
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poesiadAmore
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14/09/2010 8274
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Inserito il 08/04/2019 alle: 16:47:55
In risposta al messaggio di dani1967 del 08/04/2019 alle 10:55:07

Dani dice  che tra l'opzione mangiare frutta con veleno e non mangiarla predilige la seconda, Sergio dice che dobbiamo mangiare più frutta e verdura ( ossia lo dicono gli articoli riportati).  E' la solita confusione,
cosa fare quindi?  Beh, non dico proprio questo. Dico che malgrado tutti questi veleni, laddove questi cibi sono più diffusi, laddove si accede con prevalenza nella grande distribuzione, in ogni caso si ha una maggiore aspettativa di vita. Avere accesso al cibo, cure, acqua potabile, igiene da un vantaggio tale, se si guarda l'aspettativa di vita per nazioni, che permette anche qualche compromesso. E si, vista la cattiva alimentazione che pervade il nostro paese, non credo che si debba fare terrorismo psicologico, meglio lavare e sbucciare la mela ma mangiarla, così si eviterà buona parte dei problemi. @altri Il problema del bio, senza partigianerie o contropartigianerie, che bada al processo e non al risultato, presupponendo che il processo automaticamente comprometta il risultato a prescindere da come venga attuato. A me non interessa un bel niente se per fare una mela usano o non usano pesticidi, ne possono usare a tonnellata per quel che mi riguarda, a me interessa che non restino sulla mela. La lotta per NON usare pesticidi o non usare OGM pensando a teorici effetti è una lotta suicida, quello che conta è che analiticamente il prodotto sia migliore e sicuro. Se usano un pesticida che permane di meno, ma chissene frega del bio. Il limite del bio non sta solo nella possibilità della truffa, ma sopratutto eprché concettualmente errato. Non dimentichiamo che però noi dibbiamo alimentar eun itnero pianet. davvero dobbiamo preoccuparci delle fisime di una minoranza che già sta affamando il mondo ? Questo lo avevo letto tempo fa, conviene rileggerlo Non dimentichiamo che nella società moderna molti cercano di comunicare, di dimostrare qualche cosa col loro modo di mangiare. Dall'anoressia a ari movimenti che non cito, si legge un libro illuminante e si cambia dieta. Questo porta a comportamenti quasi patologici, ad una incredibile selettività sul cibo, che può quasi portare alla morte. Si parla di ortoressia, che è un comportamento che molto spesso sfocia in una patologia, anche se non formalmente riconosciuta. CO2: il ciclo di cibo è invariante sulla CO2 globale, in quanto quella catturata resta in breve in biomassa e poi la respiriamo via. Il bilancio porta ad un accumulo in atmosfera se pensiamo poi a tutta quella fossile utilizzata per gli imballaggi, per le macchine agricole, per i trasporti... Strano che nessuno abbia preso in considerazione la mia provocazione riguardo il fatto che in Italia ci sia una tendenza alla cattiva alimentazione che va contro il nostri luoghi comuni a riguardo.
...
ma la domanda quindi è, meglio mangiare la mela con i pesticidi o non mangiarla affatto ? Io opto per la seconda. Ricordo a tutti che potersi fare l'orto è un lusso, il grosso della popolazione in qualche maniera va nutrita.

MI son basata su questa tua affermazione che ho sottolineato, forse ho capito male?

In ogni caso anch'io credo che mangiare mele o frutta e verdura in genere faccia bene nonostante tutto, è quello che ci consigliano sempre per una sana alimentazione.
22
Marino2
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22/06/2003 7208
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Inserito il 08/04/2019 alle: 17:03:32
Le mele le ritengo ancora tra i frutti più  sicuri, specialmente con il.metodo di lotta ai parassiti  biologica senza pesticidi, cosa non mi convincono  molto sono le fragole bellissime e grandissime, molto meglio le piccoline che mia moglie raccoglie  nel nostro giardino, ed i kiwi  dei nostri alberi: trattamenti.zerolaugh 
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 08/04/2019 alle: 17:15:58
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 08/04/2019 alle 16:47:55

ma la domanda quindi è, meglio mangiare la mela con i pesticidi o non mangiarla affatto ? Io opto per la seconda. Ricordo a tutti che potersi fare l'orto è un lusso, il grosso della popolazione in qualche maniera va nutrita.
MI son basata su questa tua affermazione che ho sottolineato, forse ho capito male? In ogni caso anch'io credo che mangiare mele o frutta e verdura in genere faccia bene nonostante tutto, è quello che ci consigliano sempre per una sana alimentazione.
...
Ops, un errore di battitura ma non troppo. Io sono allergico ad una qualche sostanza dentro le mele, per cui quando vedo le mele succose mi viene una voglia pazzesca, ma ...non posso mangiarle da un bel po'. Una allergia crociata, non vera e propria come quella che ho per i semi secchi che mi provocano uno shock, per cui non so, le mele cotte riesco ancora a mangiarle.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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immortale1
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11/06/2015 3248
Rispondi Abuso
Inserito il 08/04/2019 alle: 20:06:08
la mela rimane uno dei frutti più sani disponibili tutto l'anno sulla nostra tavola ... pensate ai frutti come le banane che vengono prodotte in paesi lontani e hanno un processo di maturazione  forzato   e chissà  che cavolo ci mettono dentro per farle arrivare sulla nostra tavola ... però sono buone e contengono molto potassio .

il problema sono le leggi italiane stesse che sbandano  ,ad esempio molti prodotti tipici italiani come la bresaola della valtellina dichiara igp  poi se vai a documentarti la fondo scopri che la  materia prima viene dal zebù brasiliano congelato e trasportato in italia per essere lavorato ,ma la nostra legge recita che se tu azienda prendi la carne a katmandù  e poi la lavori in italia il prodotto finito e made in italy, a questo punto inizio a credere che tutti i maggiori maggiori prodotti doc come il parmigiano reggiano ,grana padano e prosciutto di parma chi ci garantisce che la materia prima è tutta italiana , per me manca una normativa fondamentale in italia dove sui prodotti deve esserci scritta tutta la filiera almeno su quelli DOC  dichiarati made in italy  , ad esempio anche sul bio è necessari fare attenzione, se il bio è tutto con materia italiana o estera e questo è specificato nella certificazione bio con sigla IT o estero 

Modificato da immortale1 il 08/04/2019 alle 20:22:44
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