Mamma... ho sbagliato aereo..

Fra qualche anno capiterà anche ai nostri camper autoguidati...

In risposta al messaggio di giorgioste del 25/03/2019 alle 18:02:20

Fra qualche anno capiterà anche ai nostri camper autoguidati...

Esatto... tu magari vorresti andare in montagna... e tua moglie inserisce le coordinate per Rimini...

In risposta al messaggio di a.daniele del 25/03/2019 alle 19:36:43

Da esperto del settore che ne dici? ciao daniele  

Quello che ho detto prima scherzando, ma non più di tanto, con Giorgioste.
Prima gli equipaggi andavano negli uffici operazioni dele torri di controllo, presentavano il piano di volo, venivano informati delle eventuali limitazioni di traffico, inefficienze o meno delle radioassistenza varie lungo la rotta, il meteo, ecc... poi a poco a poco le cose sono cambiate, adesso i piani di volo vengono spediti dalle compagnie, le info le ricevono per via telematica e via discorrendo... ai piloti vengono consegnati solo dei dati che devono inserire nella piattaforma di volo dell'aereo, lo fanno acriticamente, come un'infinità di altre cosette, sono diventati dei semplici esecutori all'interno di un ingranaggio del quale non sono responsabili, non ne hanno il controllo.
Sono convinto che ad un certo momento si siano pure resi conto che qualcosa non andava, ci saranno stati dei contatti con la compagnia e che a quel punto sono stati pure autorizzati a finire il volo verso la destinazione sbagliata, perchè magari non avevano carburante sufficiente per tornare indietro è proseguire, in sicurezza, verso l'aeroporto giusto.
Com'è effettivamente andata non lo sapremo mai, però sta cosa somiglia in un certo senso alla tragedia del 737 sfuggito al controllo dei piloti, perchè anche in questo caso l'equipaggio è stato del tutto passivo rispetto agli eventi che si stavano verificando.

In risposta al messaggio di a.daniele del 25/03/2019 alle 15:13:42

Ah no! L'aereo era quello giusto !   ...   Cose che capitano !  Daniele ...

Cose che capitano.

Ricordo una volta, metà anni '80, lavoravo ad Amburgo e allora non c'erano voli diretti per Milano.
Si doveva fare scalo a Dusseldorf o a Francoforte. Scelgo la seconda, non fosse altro che per il fatto che ci sono più voli.

Levataccia per prendere il primo. Alle 9 circa atterriamo, la mia coincidenza è grosso modo alle 10.
Ma dall'Italia non arrivano "aeromobili" (e nemmeno i Lufthansa partono per Milano).
Continuo spostamento sul volo successivo, per fortuna, giorno lavorativo di fine Gennaio, di posti ce n'erano sempre.
Finalmente, verso le 19 ne arriva uno, alle 20 siamo a bordo e poco dopo si parte. Destinazione Linate.

Quasi a casa, annuncio:
Causa nebbia atterreremo a Malpensa.
Ma ce n'è anche lì. Contrordine: Andremo a Torino.
La situazione non cambia: Dirottati su Genova.
Peccato che i parcheggi siano ormai pieni.
Andiamo a Pisa dove finalmente atterriamo, le 22 ormai passate (per fortuna avevano fatto il pieno).

Bus e, sempre nella nebbia, arriviamo a Linate intorno alle 3.
Ovviamente i taxisti tutti a dormire (200 metri di gente in coda aspettandone uno).
Ne acchiappo uno abusivo che per la modica cifra di 50.000 Lire (di allora) mi porta a casa. Alle cinque di mattina.
Implorandolo di non fermarsi a tutti i capannelli di prostitute e travestiti che in zona Melchiorre Gioia incontriamo.

Se volete vi racconto di quando (American Airlines) ci cambiarono scalo per non so quale emergenza a Francoforte.
Da lì volammo fino a Monaco, quasi certamente senza piano di volo, a vista e a non più di 500 metri di quota.

O di quando Lufthansa perse un aereo tra Linate e Malpensa oppure di quando lo fece Delta a Boston.

Max

In risposta al messaggio di mtravel del 28/03/2019 alle 14:28:22

Cose che capitano. Ricordo una volta, metà anni '80, lavoravo ad Amburgo e allora non c'erano voli diretti per Milano. Si doveva fare scalo a Dusseldorf o a Francoforte. Scelgo la seconda, non fosse altro che per il fatto

che ci sono più voli. Levataccia per prendere il primo. Alle 9 circa atterriamo, la mia coincidenza è grosso modo alle 10. Ma dall'Italia non arrivano aeromobili (e nemmeno i Lufthansa partono per Milano). Continuo spostamento sul volo successivo, per fortuna, giorno lavorativo di fine Gennaio, di posti ce n'erano sempre. Finalmente, verso le 19 ne arriva uno, alle 20 siamo a bordo e poco dopo si parte. Destinazione Linate. Quasi a casa, annuncio: Causa nebbia atterreremo a Malpensa. Ma ce n'è anche lì. Contrordine: Andremo a Torino. La situazione non cambia: Dirottati su Genova. Peccato che i parcheggi siano ormai pieni. Andiamo a Pisa dove finalmente atterriamo, le 22 ormai passate (per fortuna avevano fatto il pieno). Bus e, sempre nella nebbia, arriviamo a Linate intorno alle 3. Ovviamente i taxisti tutti a dormire (200 metri di gente in coda aspettandone uno). Ne acchiappo uno abusivo che per la modica cifra di 50.000 Lire (di allora) mi porta a casa. Alle cinque di mattina. Implorandolo di non fermarsi a tutti i capannelli di prostitute e travestiti che in zona Melchiorre Gioia incontriamo. Se volete vi racconto di quando (American Airlines) ci cambiarono scalo per non so quale emergenza a Francoforte. Da lì volammo fino a Monaco, quasi certamente senza piano di volo, a vista e a non più di 500 metri di quota. O di quando Lufthansa perse un aereo tra Linate e Malpensa oppure di quando lo fece Delta a Boston. Max

...

Di salire su un aereo che sbaglia la rotta non mi è mai capitato, però mi è successo di essere l'unico passeggero su un Caravelle Alitalia in volo da Roma a Torino ,partiva se ricordo bene alle 6,30 da Fiumicino, non orario da romani, un'altra volta da Crotone a  Torino con Itavia, dovendo cambiare aereo a Bologna con un volo preveniente da Cagliari per la mia città, per overbooking ci lasciarono a terra offrendoci il taxi con altri passeggeri per arrivare a destinazione, rifiutai e noleggiai un'auto, ricordo che c'era un tempo infame e tutto sommato di fare il percorso via terra non ci dispiacque troppo. Invece con Lufthansa da Colonia a Francoforte con biglietto aereo prenotato viaggio in treno tgv marchiato lufthansa, niente male.

In risposta al messaggio di Marino2 del 28/03/2019 alle 19:01:09

Di salire su un aereo che sbaglia la rotta non mi è mai capitato, però mi è successo di essere l'unico passeggero su un Caravelle Alitalia in volo da Roma a Torino ,partiva se ricordo bene alle 6,30 da Fiumicino, non orario

da romani, un'altra volta da Crotone a  Torino con Itavia, dovendo cambiare aereo a Bologna con un volo preveniente da Cagliari per la mia città, per overbooking ci lasciarono a terra offrendoci il taxi con altri passeggeri per arrivare a destinazione, rifiutai e noleggiai un'auto, ricordo che c'era un tempo infame e tutto sommato di fare il percorso via terra non ci dispiacque troppo. Invece con Lufthansa da Colonia a Francoforte con biglietto aereo prenotato viaggio in treno tgv marchiato lufthansa, niente male.

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Se è per questo ho volato su un Jumbo Alitalia da New York a Malpensa con altri sei passeggeri.
Più ovviamente l'equipaggio, sicuramente più di quanti fossimo noi paganti (uno era un marine USA).
In periodi di stanca (a me è capitato a inizio febbraio) e a metà settimana mi sa che fosse una cosa piuttosto usuale.
Il buon senso avrebbe suggerito che, sapendo che al ritorno il volo di ritorno sarebbe stato vuoto, quello di andata venisse cancellato.
Magari dirottando i passeggeri su altra compagnia (endorsement, già allora tra compagnie era possibile, io l'ho utilizzato ad esempio da Swiss Air a TWA).

Abbiamo poi visto come la compagnia di bandiera sia finita.

Max

In risposta al messaggio di mtravel del 29/03/2019 alle 13:30:02

Se è per questo ho volato su un Jumbo Alitalia da New York a Malpensa con altri sei passeggeri. Più ovviamente l'equipaggio, sicuramente più di quanti fossimo noi paganti (uno era un marine USA). In periodi di stanca (a

me è capitato a inizio febbraio) e a metà settimana mi sa che fosse una cosa piuttosto usuale. Il buon senso avrebbe suggerito che, sapendo che al ritorno il volo di ritorno sarebbe stato vuoto, quello di andata venisse cancellato. Magari dirottando i passeggeri su altra compagnia (endorsement, già allora tra compagnie era possibile, io l'ho utilizzato ad esempio da Swiss Air a TWA). Abbiamo poi visto come la compagnia di bandiera sia finita. Max

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"Abbiamo poi visto come la compagnia di bandiera sia finita".

Finita?
E' ancora lì a mungere soldi ai contribuenti.
A proposito di contribuenti... c'è questo suono che emetteva il "mitico" F104 che veniva giustamente chiamato "il lamento del contribuente", questo missile con le ali di appena tre metri per parte, era noto per la sua sete, la sua autonomia era di appena 40 minuti in condizioni normali, che si dimezzavano in caso di volo ultrasonico.
Occhio e orecchio al sound dal secondo passaggio in poi.

In risposta al messaggio di mtravel del 28/03/2019 alle 14:28:22

Cose che capitano. Ricordo una volta, metà anni '80, lavoravo ad Amburgo e allora non c'erano voli diretti per Milano. Si doveva fare scalo a Dusseldorf o a Francoforte. Scelgo la seconda, non fosse altro che per il fatto

che ci sono più voli. Levataccia per prendere il primo. Alle 9 circa atterriamo, la mia coincidenza è grosso modo alle 10. Ma dall'Italia non arrivano aeromobili (e nemmeno i Lufthansa partono per Milano). Continuo spostamento sul volo successivo, per fortuna, giorno lavorativo di fine Gennaio, di posti ce n'erano sempre. Finalmente, verso le 19 ne arriva uno, alle 20 siamo a bordo e poco dopo si parte. Destinazione Linate. Quasi a casa, annuncio: Causa nebbia atterreremo a Malpensa. Ma ce n'è anche lì. Contrordine: Andremo a Torino. La situazione non cambia: Dirottati su Genova. Peccato che i parcheggi siano ormai pieni. Andiamo a Pisa dove finalmente atterriamo, le 22 ormai passate (per fortuna avevano fatto il pieno). Bus e, sempre nella nebbia, arriviamo a Linate intorno alle 3. Ovviamente i taxisti tutti a dormire (200 metri di gente in coda aspettandone uno). Ne acchiappo uno abusivo che per la modica cifra di 50.000 Lire (di allora) mi porta a casa. Alle cinque di mattina. Implorandolo di non fermarsi a tutti i capannelli di prostitute e travestiti che in zona Melchiorre Gioia incontriamo. Se volete vi racconto di quando (American Airlines) ci cambiarono scalo per non so quale emergenza a Francoforte. Da lì volammo fino a Monaco, quasi certamente senza piano di volo, a vista e a non più di 500 metri di quota. O di quando Lufthansa perse un aereo tra Linate e Malpensa oppure di quando lo fece Delta a Boston. Max

...

a me i casini li faceva direttamente l' uffico viaggi :
1) vado da un cliente a ginevra devo starci tre giorni mi prenotano un albergo , il primo giorno succede un casino dietro l' altro (non erano arrivate delle casse col materiale e altre avevano i pezzi sbagliati ma con la bolla giusta .. il delirio capire cosa fosse successo) , a sera parto metto nel navigatore la destinazione dell' albergo , mi attacco al telefono (auricolare) per tentare di capirci qualcosa (e anche perche' sbroccare davanti ai clienti non mi pare professionale)  e poi parto ... dopo un 15-20 minuti mi chiedo .. ma dove ca... e' sto albergo? guardo i KM mancanti 80 .. totali 110 .. esco alla prima uscita e trovo un bell' alberghetto pure meno caro ... km totali 45

2) devo andare a Colonia ... meno male che prima di partire guardo il biglietto (memore di ginevra) : stoccarda .. si stoccavolo che mi faccio poi 400 km per arrivare a destinazione

3) la mia preferita : devo essere il 13/12 entro le 14  a monaco per una presentazione .. facile no? le 14 del 13/12
biglietto : il 14/12 ore 11 .. cosi' agile un bel viaggio nel tempo

meno male che ho cambiato lavoro!

In risposta al messaggio di DonLimpio del 29/03/2019 alle 16:33:42

a me i casini li faceva direttamente l' uffico viaggi : 1) vado da un cliente a ginevra devo starci tre giorni mi prenotano un albergo , il primo giorno succede un casino dietro l' altro (non erano arrivate delle casse col

materiale e altre avevano i pezzi sbagliati ma con la bolla giusta .. il delirio capire cosa fosse successo) , a sera parto metto nel navigatore la destinazione dell' albergo , mi attacco al telefono (auricolare) per tentare di capirci qualcosa (e anche perche' sbroccare davanti ai clienti non mi pare professionale)  e poi parto ... dopo un 15-20 minuti mi chiedo .. ma dove ca... e' sto albergo? guardo i KM mancanti 80 .. totali 110 .. esco alla prima uscita e trovo un bell' alberghetto pure meno caro ... km totali 45 2) devo andare a Colonia ... meno male che prima di partire guardo il biglietto (memore di ginevra) : stoccarda .. si stoccavolo che mi faccio poi 400 km per arrivare a destinazione 3) la mia preferita : devo essere il 13/12 entro le 14  a monaco per una presentazione .. facile no? le 14 del 13/12 biglietto : il 14/12 ore 11 .. cosi' agile un bel viaggio nel tempo meno male che ho cambiato lavoro!

...

Beh, se la mettiamo così, a furia di aneddoti potrei riempire i server di col.
Compreso quella volta che mi sono trovato a Cracovia buttato fuori dall'Hotel Forum perché era arrivato un charter di italiani in visita alla città di Wojtyła. E ovviamente mi avevano sbagliato la prenotazione.
Per fortuna mi hanno trovato una stanza all'Holiday Inn. Chedo: ma quanto mi costerà il taxi (non avevo zloty) ?
Dice: vediamo, settimana scorsa erano otto dollari, adesso se te ne chiede più di cinque ti sta imbrogliando.
Tradotto: avevano una inflazione settimanale.

Molto peggio in Turchia, lì era giornaliera. All'arrivo cambio, diciamo, 100$.
Mi danno qualche milione di lire turche che non spendo tutte. Anzi, me ne avanzano un botto.
Quando le ricambio prima di partire, qualche giorno dopo, mi hanno dato, forse, 5 $.

Max