In risposta al messaggio di Dash del 04/05/2018 alle 11:01:21Guida Italiana, sopravvissuto italiano, le indagini saranno fatte anche dagli italiani, se i PM vorranno aprire un fascicolo
dati accertati e verificati ... Sarebbe interessante sapere se la guida aveva i ramponi ai piedi oppure no, questo potranno riferirlo solo i soccorritori, che presumibilmente avranno delle riprese video e delle foto dellazona del ritrovamento. Finché non si saprà niente di ufficiale (non dagli organi di stampa, che spesso scrivono quello che vien loro in mente anziché quello che è successo, esperienza personale), conviene sospendere il giudizio e aspettare. Sicuramente, visto che la cosa è successa in territorio svizzero e con una guida italiana, gli inquirenti (svizzeri) non avranno nessun occhio di riguardo... N.B. Dai dati accertati e verificati non emerge se il gruppo avesse corde, piccozze, ramponi, viti da ghiaccio. Tutta roba che pesa... Una corda da 50 m (9mm) pesa circa 3 kg. Per un gruppo di 10 ne servono almeno una da 9 e una da 8. Ciao da Dash
https://www.montagna.tv/cms/122...
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/05/2018 alle 11:35:52Ancora una volta giustissima l'osservazione sul margine di errore che, aggiungo io, può riguardare non solo l'orario e il luogo ma anche l'intensità del fenomeno. Ma, come è stato giustamente osservato, disponiamo ancora di troppo pochi elementi. Continuo a dissentire sull'autogol; così scrive il Collegio:
Aggiungo una cosa, che porgo più dalla mia esperienza professionale che alpinistica. Delle volti tutti considerano le previsioni delle divinazioni, delle volte troppo si confida nelle previsioni in quanto fatte dagli Svizzerio dai Francesi (che riteniamo ontologicamente superiori), ma si dimentica che la previsione è una valutazione su basi statistiche e condizioni attuali sulla evoluzione futura, di un sistema incredibilmente complesso che può avere variazioni. Questo errore non è solo tipico del cittadino comune, ma anche dei professionisti, che essendo umani compiono gli stessi errori. La previsione in quanto tale ha margini di errore anche maggiori di quelli dichiarati, per cui prevedere una salita di 6 ore pensando che in 6 ore resti il bello è un errore concettuale bello e buono. E' per questo che il comunicato del Collegio è abbastanza un autogol, indica una prassi che va contro le rpemesse degli stessi previsori meteo. E questo vale anche per le assurde polemiche dopo ad esempio le alluvioni a Genova, dove si pretende di sapere ora e luogo di un temporale impulsivo. Se viene dato brutto tempo, devi pensare in maniera pessimistica e prepararti al peggio. Guardate, non è una accusa alla guida, è un errore che ho commesso io stesso due anni fa ficcandomi su una ferrata con mio figlio bimbo confindando nel temporale che arrivava alle 16 e invece è arrivato alle 12.
In risposta al messaggio di enzodc del 04/05/2018 alle 11:59:39Ti spiego perché lo vedo come un autogol. Loro effettivamente riportano i fatti, ma solo fino alla morte della guida, come dire, noi rispondiamo solo di quanto capitato fino alla sua morte. (che cosa orribile parlare in questi termini, di un uomo che è morto durante il suo lavoro e passione, ma tant'è). Ma non dicono cosa è capitato dopo. Cosa che anch'essa fa riferimonto a fatti più o meno accertati, il gruppo è rimasto fermo e sono uno dopo l'altro morti.
Ancora una volta giustissima l'osservazione sul margine di errore che, aggiungo io, può riguardare non solo l'orario e il luogo ma anche l'intensità del fenomeno. Ma, come è stato giustamente osservato, disponiamo ancoradi troppo pochi elementi. Continuo a dissentire sull'autogol; così scrive il Collegio: Il Collegio Nazione Guide alpine Italiane , che è costantemente in contatto con il Soccorso alpino vallesano (Svizzera) e la polizia vallesana (Svizzera), ha raccolto i seguenti dati accertati e verificati. Il gruppo guidato da Mario Castiglioni era partito dalla Cabane des Dix come da programma e nei tempi previsti per un regolare svolgimento della gita. Le condizioni della neve e le previsioni meteo permettevano di compiere il percorso. Le previsioni parlavano di un peggioramento meteo, ma comunque compatibile con il tempo necessario a coprire la tappa che di solito richiede circa 6 ore di marcia... Io non vedo nessun autogol; certo che alla luce del senno di poi si può dire che le valutazioni erano sbagliate ma bisogna sempre riferirsi al momento e con gli elementi disponibili quando esse sono state fatte. E sottolineo che, sulla base di quanto scritto, si tratta non di congetture del Collegio ma di dati acquisiti presso gli Svizzeri. Se poi non è vero è un altro paio di maniche.
In risposta al messaggio di mapalib del 04/05/2018 alle 12:41:03Appunto, come avevo scritto in un post precedente, qualcosa, più di una cosa, non è andata come si pensava, sia nella fase iniziale del percorso sia nella fase critica. Le indagini potranno ricostruire il tutto o forse no, posto che purtroppo sono venuti a mancare i due principali elementi del gruppo cioè le due guide, marito e moglie.
Non si tratta di una guida con altri alpinisti, ma di una guida con clienti. Un concetto sottile, difficile da cogliere, sottointeso. Veramente gli articoli dicono che i componenti del gruppo erano tutti alpinisti esperti,e poi c'è un altro elemento che non quaglia: le guide erano due! Nel gruppo era rimasta la moglie di Castiglioni, sua socia e guida esperta come lui, quindi tutti i nostri discorsi sul presunto stato di abbandono in cui si sarebbero venuti a trovare i clienti in teoria non dovrebbero stare in piedi. Come mai allora è andata così?
In risposta al messaggio di mapalib del 04/05/2018 alle 12:41:03Sono daccordo, infatti io ho detto
Non si tratta di una guida con altri alpinisti, ma di una guida con clienti. Un concetto sottile, difficile da cogliere, sottointeso. Veramente gli articoli dicono che i componenti del gruppo erano tutti alpinisti esperti,e poi c'è un altro elemento che non quaglia: le guide erano due! Nel gruppo era rimasta la moglie di Castiglioni, sua socia e guida esperta come lui, quindi tutti i nostri discorsi sul presunto stato di abbandono in cui si sarebbero venuti a trovare i clienti in teoria non dovrebbero stare in piedi. Come mai allora è andata così?
https://www.ilmessaggero.it/pri...
In risposta al messaggio di sergiozh del 04/05/2018 alle 13:41:28Ecco, appunto. Era esperto, almeno a suo dire, e ha fatto una cosa che neanche un principiante? Mah!
Io non capisco la frase non sapevamo che la gita fosse lunga e impegnativa perché non ce l'aveva detto che roba é ? Paga la guida ma non sa che gita fa ?
http://mlgmountainguide.com/wp-...
In risposta al messaggio di Dash del 04/05/2018 alle 14:39:40In mezzo c'è solo il virgolettato di cui sopra, in cui il "non guida" dice di aver condotto il gruppo in un punto che lui stesso dice essere errato. E qui mi chiedo, ma è possibile che un virgolettato sia sbagliato ? Se quanto detto fosse vero, vuol dire che il ruolo della moglie è stato nullo. Di nuovo troppe poche spiegazioni.
Ho già detto di prendere con le pinze quello che scrivono i giornali (cartacei, online, o video). Spesso scrivono tutto e il contrario di tutto. Basiamoci solo sui fatti emersi e sulle cose riscontrabili oggettivamente,tipo il tempo di percorrenza che è una cosa documentata e documentabile. Allora, mettiamo in fila gli eventi:Il percorso del gruppo iniziale era Cabane des Dix- Rif.Nacamuli. La partenza del gruppo era stata alle 6:30. Non troppo tardi, ma si poteva partire anche prima. Il tempo di arrivo era dopo le 12:30. Contando un'oretta di tempo per recuperare il fiato, diciamo 13:30-14 La perturbazione è arrivata alle 9:30 In corso d'opera decidono di accorciare il percorso e dirigersi verso la Cabane des Vignettes. Un risparmio di 1h-1h30', oltretutto evitando la traversata del Gh.d'Otemma che con il whiteout sarebbe stata una trappola bianca. Nel momento in cui è sopraggiunta la tempesta, erano a 1h30'-2h dalla Cabane des Vignettes. Però dalle 9:30 al sopraggiungere del buio (circa 20:30) passano 11 ore. Qui c'è il blackout: in quelle 11 ore cosa hanno fatto? Quanto tempo dopo il sopraggiungere della tempesta è successo l'incidente alla guida? Cosa ha fatto il gruppo quando la guida s'è allontanata? Le squadre di soccorso (vado a memoria) dovrebbero aver trovato il gruppo alle 6:30 del mattino dopo. I 4 francesi che si erano accodati ai 10 dovrebbero essere tutti sopravvissuti. Del gruppo di 10 ci sono 6 morti, fra cui la guida e la moglie (guida anch'essa). A parte la guida, erano tutti stati trovati in vita, anche se in condizioni estremamente critiche. Attendiamo ulteriori notizie certe per riempire le zone grigie Ciao da Dash
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/05/2018 alle 14:48:33Non facevo riferimento al tuo virgolettato, bensì all'affermazione di un articolista che "erano tutti esperti"
In mezzo c'è solo il virgolettato di cui sopra, in cui il non guida dice di aver condotto il gruppo in un punto che lui stesso dice essere errato. E qui mi chiedo, ma è possibile che un virgolettato sia sbagliato ? Se quanto detto fosse vero, vuol dire che il ruolo della moglie è stato nullo. Di nuovo troppe poche spiegazioni.
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"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di ezio59 del 04/05/2018 alle 19:45:52Immagino che non è che ha preso, salutato e se ne è andato. Si sarà allontanato per individuare il rifugio e il modo di raggiungerlo e il fatto che ci abbia rimesso la vita testimonia che la situazione era veramente critica e pericolosa. dani 1967 mi sembra abbia già spiegato cosa significa non vedere più niente e anzi trovarsi disorientati nella maniera più assoluta. In quelle condizioni avrà valutato che era più sicuro se gli altri rimanevano fermi, confidando di ritornare presto con i soccorsi. Così non è andata e quel posto si è rivelato una trappola ma non è detto che se si fossero mossi si sarebbero salvati. Alla guida non è sucesso.
Non capisco il ruolo della guida/guide. Non si abbandona per nessun motivo un gruppo se non è in sicurezza. Ci sono poi situazioni delle quali quasi nessuno parla e sono dovute agli attacchi di panico. Anche alpinistiesperti possono esserne colpiti e allora non riescono più a fare un passo nè su, nè giù e devono essere recuperati. In questo caso erano però in tanti e non credo ne siano stati colpiti tutti. Non sapremo mai perchè è accaduto in quanto abbiamo solamente una versione e ciò è troppo poco poichè la verità del sopravvissuto per ora non ha contraddittorio.
In risposta al messaggio di enzodc del 04/05/2018 alle 20:47:57Se la visibilità è quasi zero, è d'obbligo legarsi in cordata e andare almeno in due, seguendo le indicazioni del GPS che a questo punto si suppone fosse presente nel gruppo (affermazione ufficiale).
Immagino che non è che ha preso, salutato e se ne è andato. Si sarà allontanato per individuare il rifugio e il modo di raggiungerlo e il fatto che ci abbia rimesso la vita testimonia che la situazione era veramente criticae pericolosa. dani 1967 mi sembra abbia già spiegato cosa significa non vedere più niente e anzi trovarsi disorientati nella maniera più assoluta. In quelle condizioni avrà valutato che era più sicuro se gli altri rimanevano fermi, confidando di ritornare presto con i soccorsi. Così non è andata e quel posto si è rivelato una trappola ma non è detto che se si fossero mossi si sarebbero salvati. Alla guida non è sucesso.
In risposta al messaggio di Dash del 04/05/2018 alle 21:28:58Tutto vero se la guida avesse potuto fidarsi con sicurezza di un compagno "esperto" e non solo "appassionato" di montagna. Quello che mi hanno detto è che in cordata sarebbe bene andarci con chi è in grado di gestire l'emergenza, una scivolata, una caduta, altrimenti si mette a rischio più di una vita. È andata così? C'era qualcuno nel gruppo capace di gestirsi in situazioni del genere? Probabilmente non lo sapremo mai, perché certi ragionamenti la guida potrebbe averli fatti solo nella sua testa. E richiamare ovvie regole di comportamento va bene ma poi bisogna tenere conto della situazione lì, in quel momento e con quelle persone. Questo penso, con buon senso, dal basso della mia inesperienza.
Se la visibilità è quasi zero, è d'obbligo legarsi in cordata e andare almeno in due, seguendo le indicazioni del GPS che a questo punto si suppone fosse presente nel gruppo (affermazione ufficiale). Fai pure che la guidaavesse riconosciuto il grande ometto che segnala l'inizio della salita alla Pigne d'Arolla (per loro era la fine della discesa). Con visibilità zero non puoi incamminarti da solo , basta una lieve deviazione dalla giusta linea e fai la fine del topo, come è poi successo. Chiunque ha visto dove è ubicata la Cab. des Vignettes sa di cosa parlo. Leggo adesso che le vittime sono salite a 7. (fonte: Le Dauphiné) Percorso Cabane des Dix - Pigne d'Arolla - Cabane des Vignettes Ciao da Dash
In risposta al messaggio di enzodc del 04/05/2018 alle 20:47:57Mi riferisco al mio intervento che ho basato su questo:
Immagino che non è che ha preso, salutato e se ne è andato. Si sarà allontanato per individuare il rifugio e il modo di raggiungerlo e il fatto che ci abbia rimesso la vita testimonia che la situazione era veramente criticae pericolosa. dani 1967 mi sembra abbia già spiegato cosa significa non vedere più niente e anzi trovarsi disorientati nella maniera più assoluta. In quelle condizioni avrà valutato che era più sicuro se gli altri rimanevano fermi, confidando di ritornare presto con i soccorsi. Così non è andata e quel posto si è rivelato una trappola ma non è detto che se si fossero mossi si sarebbero salvati. Alla guida non è sucesso.
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