In risposta al messaggio di ezio59 del 05/05/2018 alle 10:16:25Interrogativi più che legittimi, non sappiamo in che momento della vicenda si era quando è avvenuto quello che il superstite ha raccontato. Potrebbe essere collocato temporalmente molto dopo che la guida era andata avanti da sola. Oppure no. Non si capisce poi se si siano persi nonostante il gps (a questo proposito chiedo a chi è più esperto: ma il gps quanto è preciso? Perché in quelle condizioni e in quei luoghi anche 10 o 5 metri di errore possono fare la differenza tra finire in un crepaccio o no). Rimane il fatto che quello stesso superstite, come evidenziato in precedenza, ha candidamente ammesso di non sapere delle difficoltà del percorso e che la guida non ha detto loro niente. Errore imperdonabile per uno che afferma di sapere tante cose: informarsi prima è dovere di ognuno perché solo noi sappiamo con esattezza quali sono i nostri limiti.
Mi riferisco al mio intervento che ho basato su questo: «Abbiamo sbagliato strada e ci siamo trovati nella bufera, un inferno che non dimenticherò mai». «Ci siamo persi quattro o cinque volte - ha detto -. Ho portatoavanti il gruppo io perché ero l'unico ad avere un gps funzionante fino a che siamo arrivati a un punto in cui non si poteva più procedere perché con quella visibilità non era possibile». Una catena di errori, continuata anche quando è venuto il buio. «È arrivata la notte. Ci siamo fermati in una sella e anche quello è stato un errore perché non ci si ferma nelle selle quando c'è il vento. Devi fermarti in un punto riparato e scavare un buco». Non parla mai della guida, perchè? Ha portato avanti lui il gruppo, Perchè? Dalla mattinata alla notte al buio li in quelle condizioni, senza chiamare nessuno, perchè? Si sono fermati proprio dove non dovevano, perchè? Al di la di cosa ha fatto la povera guida e che non sapremo mai, mi sorge un dubbio: c'era armonia tra la guida ed i partecipanti? ed i partecipanti hanno trattato la giuda da lider o c'era qualcuno che ne voleva sapere di più ed ha creato dissapori proprio nei momenti più critici. Io non ho risposte nè mi azzardo a fare supposizioni inutili.
In risposta al messaggio di ezio59 del 05/05/2018 alle 10:16:25"c'era armonia tra la guida ed i partecipanti? ed i partecipanti hanno trattato la giuda da lider o c'era qualcuno che ne voleva sapere di più ed ha creato dissapori proprio nei momenti più critici. "
Mi riferisco al mio intervento che ho basato su questo: «Abbiamo sbagliato strada e ci siamo trovati nella bufera, un inferno che non dimenticherò mai». «Ci siamo persi quattro o cinque volte - ha detto -. Ho portatoavanti il gruppo io perché ero l'unico ad avere un gps funzionante fino a che siamo arrivati a un punto in cui non si poteva più procedere perché con quella visibilità non era possibile». Una catena di errori, continuata anche quando è venuto il buio. «È arrivata la notte. Ci siamo fermati in una sella e anche quello è stato un errore perché non ci si ferma nelle selle quando c'è il vento. Devi fermarti in un punto riparato e scavare un buco». Non parla mai della guida, perchè? Ha portato avanti lui il gruppo, Perchè? Dalla mattinata alla notte al buio li in quelle condizioni, senza chiamare nessuno, perchè? Si sono fermati proprio dove non dovevano, perchè? Al di la di cosa ha fatto la povera guida e che non sapremo mai, mi sorge un dubbio: c'era armonia tra la guida ed i partecipanti? ed i partecipanti hanno trattato la giuda da lider o c'era qualcuno che ne voleva sapere di più ed ha creato dissapori proprio nei momenti più critici. Io non ho risposte nè mi azzardo a fare supposizioni inutili.
In risposta al messaggio di ezio59 del 05/05/2018 alle 10:16:25L'intervista virgolettata l'ho sentita in video (al TG3), la trascrizione è fedele.
Mi riferisco al mio intervento che ho basato su questo: «Abbiamo sbagliato strada e ci siamo trovati nella bufera, un inferno che non dimenticherò mai». «Ci siamo persi quattro o cinque volte - ha detto -. Ho portatoavanti il gruppo io perché ero l'unico ad avere un gps funzionante fino a che siamo arrivati a un punto in cui non si poteva più procedere perché con quella visibilità non era possibile». Una catena di errori, continuata anche quando è venuto il buio. «È arrivata la notte. Ci siamo fermati in una sella e anche quello è stato un errore perché non ci si ferma nelle selle quando c'è il vento. Devi fermarti in un punto riparato e scavare un buco». Non parla mai della guida, perchè? Ha portato avanti lui il gruppo, Perchè? Dalla mattinata alla notte al buio li in quelle condizioni, senza chiamare nessuno, perchè? Si sono fermati proprio dove non dovevano, perchè? Al di la di cosa ha fatto la povera guida e che non sapremo mai, mi sorge un dubbio: c'era armonia tra la guida ed i partecipanti? ed i partecipanti hanno trattato la giuda da lider o c'era qualcuno che ne voleva sapere di più ed ha creato dissapori proprio nei momenti più critici. Io non ho risposte nè mi azzardo a fare supposizioni inutili.
In risposta al messaggio di sergiozh del 05/05/2018 alle 11:54:59perche' sono morti quasi tutti
Se la signora era una guida capace di tenere il gruppo perche' sono morti quasi tutti ? oltre alla signora c'erano altri nel gruppo senza mario castiglioni che avevano il diploma o le capacita' per tenere il gruppo ?
In risposta al messaggio di Roberto66 del 05/05/2018 alle 12:06:08Ti riferisci a schiettino o ad altri ?
perche' sono morti quasi tutti Perche' nessuno si era mai trovato in simile situazione e quindi non sapevano come uscirne. Purtroppo hanno fatto primo giorno di scuola e bocciatura nella stessa data. Poi , vallo a sapere , anni fa qualcuno e' stato capace di portare una nave da crociera sugli scogli quando teoricamente non e' possibile.
In risposta al messaggio di sergiozh del 05/05/2018 alle 15:11:47Pensavo che avessi capito che fosse un esempio per indicare come possa accadere anche qualcosa ritenuta improbabile o impossibile derivata dall' imprevedibilità del comportamento umano...
Ma schiettino non fu capace di portare la nave sugli scogli. Lui la ammazzo' e non le fece fare una gita innoqua.
http://www.altoadige.it/cronaca...
In risposta al messaggio di Roberto66 del 05/05/2018 alle 15:36:39Schiettino e' un caso umano messo a guida di una nave da dei dementi.
Pensavo che avessi capito che fosse un esempio per indicare come possa accadere anche qualcosa ritenuta improbabile o impossibile derivata dall' imprevedibilità del comportamento umano...
https://www.montagna.tv/cms/123...
al quale fanno seguito numerosi commenti di critica, pur essendo specificato che si tratta di elementi raccolti presso le autorità svizzere che seguono le indagini. Se poi questo non fosse vero sarebbe sì una cosa gravissima ma allo stato credo che nessuno possa dubitare di quanto affermato.https://www.montagna.tv/cms/123...
che tende ad escludere una qualche colpa da parte di chicchessia in ragione delle condizioni meteo impossibili.In risposta al messaggio di sergiozh del 06/05/2018 alle 10:57:51O forse perché è sport diffuso discutere una commissione, un soggetto istituzionale, piuttosto che uno con, diciamo così, un tantino di esperienza? Eppure credo che il Collegio delle guide alpine non sia composto da signori nessuno. Attenzione, non sto dicendo che ha ragione uno o torto l'altro o entrambi: è una questione di obiettività. Nel merito faccio un centinaio di passi indietro perché non sono titolato in alcun modo per fare considerazioni.
Perche' gli dei non si discutono, semplice.
In risposta al messaggio di dani1967 del 06/05/2018 alle 14:27:51Hai fatto capire tante cose ad uno come me ha in passato frequentato la montagna ma non può certo dirsi un esperto. Molte le avevo già intuite, tipo quella sul gps e le tracce, ma mi sono astenuto dall'evidenziarle proprio per la mia inesperienza. Grazie.
Un paio di precisazioni.Avere un gps è una notazione troppo generica. Un gps non sbagli, per cui se devi arrivare al rifugio ci sbatti la faccia contro, sopratutto in quell'ambiente. Potrebbe essere problematico sotto unaparete o in un bosco. MA... Ma Non tutti i gps hanno sotto una base cartografica, e non tutti cì'è l'hanno ben visibile. Avete tutti un navigatore, credo che possiate immaginare le conseguenze. Se non c'è una mappa sotto decente, sai solo che in una direzione c'è la tua destinazione, ma nulla sai su come arrivarci, una linea diritta potrebbe portare in posti impraticabili. E col vento ai 100 km il passaggio gps mappa potrebbe non essere immediato. Sopratutto cambiare il percorso prefissato potrebbe essere problematico. Difatti il meglio è avere una traccia di chi ha già percorso l'itinerario, se ne trovano molte ma ... Non pensiate che fare un itinerario simile sia come seguire un sentiero. Il ghiacciaio è un elemento vivo. Le ultime estati caldissime, il susseguirsi di anni secchi hanno portato a dei ghiacciai estremamente crepacciati. D'altra parte l'inverno passato è stato estremamente ricco di precipitazioni, per cui molti buchi si saranno riempiti e tappati bene. Il ghiacciaio si muove e cambia forma quasi quotidianamente, per cui il percorso è grossomodo in una direzione, ma valutato salendo e osservando il terreno, spesso nei minimi dettagli. Capita che dove in ungiorno si passa dritto, in un altro si debbano fare complicati zigzag per aggirare i crepacci. Di solito in questa stagione si va in sicurezza, non necessariamente legati, in quanto i crepi piccoli sono tappati e quelli grandi si vedono, ma con visibilità zero anche se sai che devi passare di li, passarci non è banale. Di nuovo, loro sapevano che la guida era morta ? Questa è la prima domanda fondamentale che può spiegare lo spreco di ore in un posto assurdo ? Con la guida, sono spariti, oltre a satellitari, mappe, verosimilmente anche corda chiodi corpi morti. Esperti si, ma sapevano fare un Vanzo, sapevano muoversi su ghiacciaio ? La moglie. Al di la della prostrazione per la tragedia, la figura descritta nell'ordinamento sopra in Italia non esiste. Esiste o la guida o l'aspirante guida. Il secondo ha seguito la piena formazione delle prime, ma manca ancora di due anni di esperienza per cui non può fare tutte le salite. Però se le figure sono stabilite a livello internazionale, e la formazione finale della guida è uguale in tutto il globo, in Italia e in Francia la maggior parte della formazione e selezione viene fatta a livello di aspirante, in altre nazioni come l'Austria invece il grosso è al passaggio aspirante->guida. In Bulgaria ? La Guida era uno molto in gamba. Uno veramente in gamba. Delle volte è uno svantaggio. Uno non assolda una guida per bivaccare sul ghiacciaio, non conosco un guida che in mezzo alla nebbia direbbe bom, ci fermiamo. Nessuno, e ne conosco moltissimi. Uno in gamba come lui non lo avrebbe mai fatto, ed era senza dubbio un leader. Avranno guadato i francesi fermarsi come dei mentecatti. Morto lui, hanno cercato di seguire la sua idea, prostrati psicologicamente, senza un leader, non hanno più pensato. Questa è la mia ipotesi. Se avessero fatto una truna dove possibile, e di neve ne hanno trovata nel girovagare per ore. sarebbero sopravvissuti.
In risposta al messaggio di sergiozh del 06/05/2018 alle 14:58:29No, la copertura nuvolosa non modifica in sostanza la precisione del gps. Se no gli USA non potrebbero fare la guerra col brutto tempo, non funzionerebbero i missili. Le frequenze non sono state scelte a caso. e in ogni caso anche un errore, enorme, di 30 metri ti porta a sbattere il naso contro il rifugio.
Bisogna anche dire che il gps con nuvolosita' e' meno preciso, almeno il mio. quel che a me sembra sempre strano e' che la guida non abbia dato l'allarme col suo telefono satellitare, prima di lasciare il gruppo. Certo nonpensava che sarebbe morto ma se lui lascia il gruppo é per una situazione di emergenza e allora per me sarebbe bene mandare l'allarme prima di separarsi dal gruppo. non credo che altri oltre alla guida avessero apparecchi in grado di dare l'allarme via satellite.