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ezio59
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Inserito il 19/11/2018 alle: 20:45:03
Per chi ha voglia di ascoltare fino in fondo e trarre le sue personali conclusioni:

https://www.radiopiu.net/wordpr...


Io da Agordino e ora cittadino, condivido quasi tutto.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"

Modificato da ezio59 il 20/11/2018 alle 22:15:44
ezio59
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Inserito il 23/11/2018 alle: 18:31:59
Tra le tante, queste mi sono arrivate oggi. Il prima e il dopo, al mio paese natio:

tabia.jpg

tabia1.jpg
mi vien da piangere crying
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
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alexf
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11/11/2004 9912
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Inserito il 24/11/2018 alle: 09:34:41

Ciao Ezio, anche a me viene da piangere!

Comunque consoliamoci in quanto seppur spiacevole le vita umana ha dato fortunatamente un contributo esiguo seppur doloroso.
Anche la vita animale non ha accusato tante vittime.

Le case ed altre opere civili con tanta buona volontà si rimetteranno in ordine in tempi ragionevoli.

Quel che invece hanno pagato e che noi non vedremo più sono questi meravigliosi boschi irrimediabilmente compromessi.

Quanto dolore.
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
ezio59
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Inserito il 24/11/2018 alle: 11:36:00
Questo l'ha fatto l'acqua di un innocuo ruscello:
avoscan.jpg
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"

Modificato da ezio59 il 24/11/2018 alle 11:44:23
ezio59
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Inserito il 24/11/2018 alle: 11:43:39
In risposta al messaggio di alexf del 24/11/2018 alle 09:34:41

Ciao Ezio, anche a me viene da piangere! Comunque consoliamoci in quanto seppur spiacevole le vita umana ha dato fortunatamente un contributo esiguo seppur doloroso. Anche la vita animale non ha accusato tante vittime.
Le case ed altre opere civili con tanta buona volontà si rimetteranno in ordine in tempi ragionevoli. Quel che invece hanno pagato e che noi non vedremo più sono questi meravigliosi boschi irrimediabilmente compromessi. Quanto dolore.  
...
E qualche giorno prima questo:
incendio-agordo-24-ottobre-2018-7-629x420.jpg
come vedi gli elementi vento, acqua e fuoco si sono scatenati tutti in un unico posto.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
Cornovaglia in Camper
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Reno e Mosella in camper, estate 2025
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Spagna del Nord e Portogallo
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Marocco
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Valle d'Aosta e Francia  in camper - Ago
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alexf
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11/11/2004 9912
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Inserito il 24/11/2018 alle: 11:56:10
In risposta al messaggio di ezio59 del 24/11/2018 alle 11:43:39

E qualche giorno prima questo: come vedi gli elementi vento, acqua e fuoco si sono scatenati tutti in un unico posto.

Vero, c'è stato anche quel bruttissimo incendio!

Davvero la natura si sta rivoltando, speriamo di essere ancora in tempo a porre dei rimedi ma credo che l'evoluzione non darà respiro.

Spesso mi chiedo cosa lasceremo ai nostri nipoti, e seppur provi a fare qualcosa, mi vedo assolutamente impotente.
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
jana
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Inserito il 25/11/2018 alle: 19:21:42
In risposta al messaggio di alexf del 24/11/2018 alle 11:56:10

Vero, c'è stato anche quel bruttissimo incendio! Davvero la natura si sta rivoltando, speriamo di essere ancora in tempo a porre dei rimedi ma credo che l'evoluzione non darà respiro. Spesso mi chiedo cosa lasceremo ai nostri nipoti, e seppur provi a fare qualcosa, mi vedo assolutamente impotente.  
La natura seguira il suo corso con noi e senza di noi. Siamo noi che abbiamo bisogno della natura, la natura di noi non ha bisogno.
Poi io ricordo da bambina le montagne con un po di pini nani e le cucuzzole nude, da grande quando sono tornata gia era tutto pieno di vegetazione. Il paesaggio muta in continuazione. Qualsiasi pino non vive in eterno, i pini grandi cadono, muoiono, cresceranno i nuovi, piu sani e piu resistenti.  Che adesso il paesaggio non ci piace e' ovvio ma la natura ci pensera ad adeguarsi e sistemare il tutto. 
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
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dani1967
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03/09/2007 31242
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Inserito il 26/11/2018 alle: 15:13:25
Ho ascoltato il servizio.
Condivisibile in molte cose, non in tutto. Non mi piace il riferimento alla natura come una sorta di soggetto divino. In realtà ci sono eventi naturali, ma non una madama chiamata natura che finalisticamente ci impartisce sofferenze.
Anche l'idea dei "poteri forti" che orientano il nostro futuro è una espressione che non mi piace.
Altre cose sono azzeccate. Sto lavorando da un anno al rapporto tra dissesti e gravi incendi, e sicuramente anche in questo caso l'unione dei due fenomeni in successione ne ha amplificato drammaticamente gli effetti.
Sono stato ripetutamente in aree colpite da fenomeni calamitosi. E' assolutamente vera una sua osservazione, ovvero della totale cesura tra le zone colpite e quelle limitrofe. da un lato la vita continua nella totale indifferenza e alterità, dall'altra la gente che in qualche modo soffre. Lo scorso anno a Bussoleno abbiamo fatto dormire fuori casa 120 famiglie (una decisione mica facile), dubito che a Bruzolo (comune confinante) lo sapessero.
Verissimo che l'informazione mainstream  ha abbandonato completamente la cronaca degli eventi calamitosi. Una denuncia azzeccatissima, in cui è inoltre evidente che si bada sopratutto ai costi. In quei casi si preferisce di gran lunga un dibattito televisivo con sedicenti esperti, di solito drammaticamente privi di informazioni di prima mano, che parlano di teoria, e un totale abbandono delle reali conseguenze degli eventi. Siamo ben lontani dalla telecronaca fiume di Vermicino. Il motivo è semplice, la cronaca sul territorio costa. Ed è anche vero l'ignoranza totale dei politici su questi temi.
Mi è piaciuta anche la denuncia della nostra dipendenza dalla tecnologia, una riflessione che spesso ho fatto, viviamo dipendenti ogni minuto da acquedotto, fognatura, elettricità, internet, e senza non sappiamo nemmeno gestire il nostro tempo.
Molto banali i ragionamenti sul mondo che non sarà più come prima. Il mondo cambia di continuo, noi siamo abituati troppo a un cambiamento impercettibilmente lento, mentre le catastrofi accelerano questo processo. Ma basta guardare foto e dipinti antichi per capire come invece il modo cambi di continuo. Ritengo invece che sopratutto i boschi saranno abbastanza rapidi a riprendere la loro funzione biotica, un po' più lenti per quella paesaggistica, e forse saranno ancora migliori di prima, spesso boschi troppo coltivati con criteri superati e con alcuni difetti funzionali che ne hanno determinato la fragilità.
Invece essendo una persona che ha vissuto da sempre a cavallo tra montagna e città, trovo intrisa di luoghi comuni tipici delle popolazioni montane la sparata di molti minuti sulla opposizione tra popolazioni cittadine e quelle montane. Mi sembra un modo di vedere molto semplicistico, quando invece chi sta in città sa benissimo di essere prestato ad un mondo che non è il suo.
Una considerazione da camperista. Uno dei motivi per cui mi piace la vita in camper è la possibilità di vivere in totale autonomia, con le gomme che ti separano dal mondo esterno. Autonomo per acqua, riscaldamento, elettricità, devi saper gestire le tue risorse,e questo sopratutto quando fai sosta libera. E ti rendi conto che senza un periodico contatto col resto del mondo per rinnovare le tue scorte hai una autonomia limitata.
E difatti nel caso di catastrofi naturali spesso la gente esce di casa e va in camper/roulotte.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
ezio59
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Inserito il 26/11/2018 alle: 19:13:07
In risposta al messaggio di dani1967 del 26/11/2018 alle 15:13:25

Ho ascoltato il servizio. Condivisibile in molte cose, non in tutto. Non mi piace il riferimento alla natura come una sorta di soggetto divino. In realtà ci sono eventi naturali, ma non una madama chiamata natura che finalisticamente
ci impartisce sofferenze. Anche l'idea dei poteri forti che orientano il nostro futuro è una espressione che non mi piace. Altre cose sono azzeccate. Sto lavorando da un anno al rapporto tra dissesti e gravi incendi, e sicuramente anche in questo caso l'unione dei due fenomeni in successione ne ha amplificato drammaticamente gli effetti. Sono stato ripetutamente in aree colpite da fenomeni calamitosi. E' assolutamente vera una sua osservazione, ovvero della totale cesura tra le zone colpite e quelle limitrofe. da un lato la vita continua nella totale indifferenza e alterità, dall'altra la gente che in qualche modo soffre. Lo scorso anno a Bussoleno abbiamo fatto dormire fuori casa 120 famiglie (una decisione mica facile), dubito che a Bruzolo (comune confinante) lo sapessero. Verissimo che l'informazione mainstream  ha abbandonato completamente la cronaca degli eventi calamitosi. Una denuncia azzeccatissima, in cui è inoltre evidente che si bada sopratutto ai costi. In quei casi si preferisce di gran lunga un dibattito televisivo con sedicenti esperti, di solito drammaticamente privi di informazioni di prima mano, che parlano di teoria, e un totale abbandono delle reali conseguenze degli eventi. Siamo ben lontani dalla telecronaca fiume di Vermicino. Il motivo è semplice, la cronaca sul territorio costa. Ed è anche vero l'ignoranza totale dei politici su questi temi. Mi è piaciuta anche la denuncia della nostra dipendenza dalla tecnologia, una riflessione che spesso ho fatto, viviamo dipendenti ogni minuto da acquedotto, fognatura, elettricità, internet, e senza non sappiamo nemmeno gestire il nostro tempo. Molto banali i ragionamenti sul mondo che non sarà più come prima. Il mondo cambia di continuo, noi siamo abituati troppo a un cambiamento impercettibilmente lento, mentre le catastrofi accelerano questo processo. Ma basta guardare foto e dipinti antichi per capire come invece il modo cambi di continuo. Ritengo invece che sopratutto i boschi saranno abbastanza rapidi a riprendere la loro funzione biotica, un po' più lenti per quella paesaggistica, e forse saranno ancora migliori di prima, spesso boschi troppo coltivati con criteri superati e con alcuni difetti funzionali che ne hanno determinato la fragilità. Invece essendo una persona che ha vissuto da sempre a cavallo tra montagna e città, trovo intrisa di luoghi comuni tipici delle popolazioni montane la sparata di molti minuti sulla opposizione tra popolazioni cittadine e quelle montane. Mi sembra un modo di vedere molto semplicistico, quando invece chi sta in città sa benissimo di essere prestato ad un mondo che non è il suo. Una considerazione da camperista. Uno dei motivi per cui mi piace la vita in camper è la possibilità di vivere in totale autonomia, con le gomme che ti separano dal mondo esterno. Autonomo per acqua, riscaldamento, elettricità, devi saper gestire le tue risorse,e questo sopratutto quando fai sosta libera. E ti rendi conto che senza un periodico contatto col resto del mondo per rinnovare le tue scorte hai una autonomia limitata. E difatti nel caso di catastrofi naturali spesso la gente esce di casa e va in camper/roulotte.
...
Ciao, vedo con piacere che siamo arrivati alle stesse conclusioni.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
ezio59
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Inserito il 13/12/2018 alle: 10:14:35
A me piace.

https://www.youtube.com/watch?v...

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vagabondo romano
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22/10/2008 13495
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Inserito il 13/12/2018 alle: 11:06:04
Ho ascoltato, ma alla fine ho la sensazione di una reprimenda verso la tecnologia.

Se uso il pellet al posto del camino è perché conosco i problemi del camino in termini di inquinamento.
Ho vissuto in case dove si usava solo il camino e la sera si lasciava morire il fuoco sotto la cenere la vita era garantita dai tanti pertugi che l'aria trovava in quelle case di montagna. 
Il bagno nella tinozza è condivisione del poco, un maglione in più addosso in casa una necessità poco modaiola…
Oggi sto in una casa con riscaldamento a pavimento e caldo uniforme ovunque.
E' vero dipendo dall'energia elettrica, che si me la fornisce il sole, ma solo quando può per il resto del tempo ho un batteria ricaricabile e mi arrangio, naturalmente ho sempre ENEL di scorta, e se finisco tutto, da camperista saprei arrangiarmi e tirare avanti con 100 litri d'acqua per qualche giorno mentre ora ne consumo e guardo poco al flusso d'uscita del rubinetto e pulisco lo spazzolino sotto l'acqua corrente e non nel mezzo bicchiere avanzato dal risciacquo.
Ma sono un cittadino e ne vado fiero.
Il problema è l'uso abnorme dei mezzi che la tecnologia ci fornisce…
l'abuso di antibiotici
l'abuso dell'auto
l'abuso delle risorse
ecc..
ognuno ne può aggiungere un pezzo, ma non cambierà il fatto che la "NATURA" quando vorrà farà sentire la sua voce indifferente a tutto.
Ora è stato un uragano anomalo, ieri un terremoto, domani chissà cos'altro…
la nostra attenzione non deve essere contro l'uso delle tecnologie, ma contro il loro abuso, l'altro giorno ho visto un filmino al centro di Roma, decine di persone in camino per lo shopping guardando il telefono in mano…. ma un apio di settimane fa ho bucato  e il telefono mi ha fatto trovare a 4 minuti a piedi, un gommista…. non conoscevo quel quartiere e non c'erano persone a cui chiedere….

Albert Einstein: è la teoria che determina ciò che osserviamo

un detto cinese: due terzi di ciò che vediamo è dietro i nostri occhi
ezio59
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Inserito il 18/12/2018 alle: 09:46:11

https://www.youtube.com/watch?v...

Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
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dani1967
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03/09/2007 31242
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Inserito il 18/12/2018 alle: 11:40:21
In risposta al messaggio di ezio59 del 18/12/2018 alle 09:46:11

Mah ... a chi racconta queste cose bisognerebbe ricordare la mortalità infantile solo 100 anni fa.

Mi intormetto scusandomi  nel topic con un video della nostra parte delle alpi, anche questo consigliabile, tanto sono un pezzo di cose capitate pari pari anche da voi,

 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 18/12/2018 alle 11:41:06
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salito
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21/03/2009 28469
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Inserito il 20/12/2018 alle: 00:18:15
Campagne allagate e devastate da grandine, smottamenti e temporali. Frutti rovinati e strade da rifare. Sono solo alcuni dei danni materiali provocati dal maltempo due mesi fa. Ammontano a circa 1,8 miliardi di euro i danni arrecati dal maltempo a partire dall'ottobre scorso al settore agricolo, forestale, della pesca e acquacoltura. Lo ha reso noto il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo annunciando che si tratta di "un punto di partenza per far attivare il Fondo di solidarietà europeo".
..

https://www.ildolomiti.it/video...



https://youtu.be/MdOOiGf2Ox0



https://www.rainews.it/tgr/bolz...



http://www.giornaletrentino.it/...


Il lavoro è stato effettuato  in stretto coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile e in collaborazione con le Regioni e Province autonome interessate (Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna, Province Autonome di Trento e Bolzano). "Abbiamo finalmente quantificato i danni che ha subito tutto il settore a causa del maltempo che ha colpito il nostro Paese a partire dal mese di ottobre. Non è certo un punto di arrivo, ma di partenza per far attivare il Fondo di solidarietà europeo e permettere così alle attività agricole di poter ripartire"

senza togliere niente a nessuno poi ci sono pure i boschi di mare ovvero le pinete

http://iltirreno.gelocal.it/pio...

„Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.“ — Georges Courteline

Modificato da salito il 20/12/2018 alle 01:41:35
ezio59
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Inserito il 20/12/2018 alle: 10:44:08
San Tomaso   Il Natale vissuto all’insegna della solidarietà è, per fortuna, frequente nelle aziende del territorio; si tratta di attività di responsabilità importanti per il tessuto sociale. << Far parte di un’azienda che vive il Natale come un momento di solidarietà credo renda i propri dipendenti orgogliosi, ma far parte di un’azienda che responsabilizza proprio noi dipendenti ad essere parte attiva nel sociale ci rende ancora più orgogliosi e consapevoli>> afferma Monica Savio – Responsabile Comunicazione e Formazione di Selle Royal. È quello che è successo questo Dicembre nella nota azienda internazionale di selle per biciclette, con quartier generale in provincia di Vicenza, dove la Direzione ha deciso di devolvere il budget dedicato ai festeggiamenti natalizi ad uno dei comuni veneti più devastati dal maltempo dello scorso Ottobre-Novembre: San Tomaso Agordino, in provincia di Belluno. L’azienda, in cooperazione con le RSU aziendali, ha inoltre promosso internamente una campagna di adesione alla causa sociale dal titolo ‘E’ “ORA” di ricostruire’ giocando sul doppio senso tra la possibilità data ai dipendenti di donare effettivamente il valore di una propria ora lavorata dalla propria busta paga di Dicembre ed il senso di urgenza della situazione agordina. Lo scorso 28 Ottobre il comune selezionato ha infatti visto un forte stato di emergenza, con danni stimati oggi di 6ml € a causa del forte maltempo che ha causato distruzione di strade, strutture pubbliche, private ed importanti parti boschive.  Il sindaco Moreno De Val così commenta “La solidarietà accorcia le distanze, fa  sentire noi, Comune di circa 650 anime, al centro di un’umanità che ci dà la forza di  ripartire con più grinta di prima per crescere e sviluppare il territorio. Un territorio  unico paesaggisticamente, ma anche difficile e profondamente segnato da eventi di  Ottobre. Un grazie, quindi, anche a nome dei mie cittadini all’azienda Selle Royal e ai suoi dipendenti è doveroso… che sia solo l’inizio di una cooperazione che può andare oltre lo stato di urgenza, per sviluppare il turismo e lo sport, perché no anche il ciclismo, insieme”
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"

Modificato da ezio59 il 20/12/2018 alle 10:44:37
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dani1967
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03/09/2007 31242
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Inserito il 18/06/2019 alle: 21:38:02
Un interessante articolo anche se un po' tecnico. La fiera boster è fortissima, l'anno scorso ho partecipato e a parte il fatto di dover parlare è stato bellissimo.

http://www.fieraboster.it/1322_...


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ezio59
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Inserito il 19/06/2019 alle: 09:19:19
In risposta al messaggio di dani1967 del 18/06/2019 alle 21:38:02

Un interessante articolo anche se un po' tecnico. La fiera boster è fortissima, l'anno scorso ho partecipato e a parte il fatto di dover parlare è stato bellissimo.
Ciao, ho visitato in questi giorni i boschi della mia zona nell'Agordino. E' una disperazione e per ora solamente i privati ci hanno messo mano nelle loro proprietà. Dove prima si camminava nel bosco fitto, ora il bosco non c'è più. La vedo molto dura recuperare tutto perchè strade per grossi trattori non ce ne sono e le zone sono molto impervie. Ci sono ancora molti tetti delle case da sistemare e così pure la viabilità secondaria e la messa in sicurezza dei torrenti.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
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dani1967
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03/09/2007 31242
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Inserito il 19/06/2019 alle: 11:01:00
In risposta al messaggio di ezio59 del 19/06/2019 alle 09:19:19

Ciao, ho visitato in questi giorni i boschi della mia zona nell'Agordino. E' una disperazione e per ora solamente i privati ci hanno messo mano nelle loro proprietà. Dove prima si camminava nel bosco fitto, ora il bosco
non c'è più. La vedo molto dura recuperare tutto perchè strade per grossi trattori non ce ne sono e le zone sono molto impervie. Ci sono ancora molti tetti delle case da sistemare e così pure la viabilità secondaria e la messa in sicurezza dei torrenti.
...
Entro certi ambiti delle volte è quasi meglio e più rapido favorire una ripresa naturale che intervenire pesantemente. Sotto questo aspetto gli alberi a terra, pur colpendo psicologicamente, hanno una funzione importante. Faccio un esempio, ombreggiamento e protezione dagli ungulati, per la ripresa dei germogli a terra.

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Kinobi
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30/10/2007 5697
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Inserito il 19/06/2019 alle: 11:43:02
Da veneto, i soldi li darò ai veneti. Infatti sono andato a portare soldi nell'agordino.
Nessuno si aspettava che lo stato aiutasse in qualche modo: non lo ha mai fatto a parte succhiare i nostri soldi. Ho visto però le strade rimesse in sesto e bene (grazie ANAS di Belluno).

Tanti alberi sono li stesi. E non li muoveranno. Il motivo c'è:
- ombra e riparo
- valanghe
Ad esempio, poco prima di Rocca Pietore, c'è un gran pendio. E' la statale del Fedaia, per cui molto importante come comunicazione. Purtroppo se nevicherà più di 150 cm (tanto, ma non troppo), gli alberi stesi non potranno fare da antivalalghe e chiuderanno la strada per tutto l'inverno definitivamente ammazzando l'economia locale della zona (Marmolada, Malga Ciapela). Se t5olgono gli alberi, basteranno 50 cm di neve... I Serrai di Sottoguda verranno riaperti nel 2020. I paravalanghe rimessi forse nel 2021.
Tristemente tutti gli appalti sono intestati a ditte con ragioni sociali in zone non locali e soggette a sub appalti. Un vero peccato. Si poteva lasciare soldi ai locali con a ragionevole certezza chei lavori li facevano meglio.



 

Modificato da Kinobi il 19/06/2019 alle 11:44:43
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dani1967
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03/09/2007 31242
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Inserito il 20/06/2019 alle: 11:21:45
In risposta al messaggio di Kinobi del 19/06/2019 alle 11:43:02

Da veneto, i soldi li darò ai veneti. Infatti sono andato a portare soldi nell'agordino. Nessuno si aspettava che lo stato aiutasse in qualche modo: non lo ha mai fatto a parte succhiare i nostri soldi. Ho visto però le
strade rimesse in sesto e bene (grazie ANAS di Belluno). Tanti alberi sono li stesi. E non li muoveranno. Il motivo c'è: - ombra e riparo - valanghe Ad esempio, poco prima di Rocca Pietore, c'è un gran pendio. E' la statale del Fedaia, per cui molto importante come comunicazione. Purtroppo se nevicherà più di 150 cm (tanto, ma non troppo), gli alberi stesi non potranno fare da antivalalghe e chiuderanno la strada per tutto l'inverno definitivamente ammazzando l'economia locale della zona (Marmolada, Malga Ciapela). Se t5olgono gli alberi, basteranno 50 cm di neve... I Serrai di Sottoguda verranno riaperti nel 2020. I paravalanghe rimessi forse nel 2021. Tristemente tutti gli appalti sono intestati a ditte con ragioni sociali in zone non locali e soggette a sub appalti. Un vero peccato. Si poteva lasciare soldi ai locali con a ragionevole certezza chei lavori li facevano meglio.  
...
L'Anas è dello stato centrale, quello di Belluno è un ufficio periferico.
Credo che gran parte dei possibili interventi silvocolturali saranno finanziati con fondi europei; in ogni caso mi risultano più ordinanze con lo stanziamento immediatamente disponibile di diversi milioni di euro da parte del dipartimento nazionale di PC

https://www.gazzettaufficiale.i...



Quindi non è possibile dire che non ci sono stati fondi del governo.

Per quanto riguarda gli appalti, il vantaggio è che le ditte venete comunque possono ad esempio venire a lavorare altrove, io le ho viste assai spesso.

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Kinobi
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30/10/2007 5697
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Inserito il 20/06/2019 alle: 11:52:47
Non entro nei dettagli, ma il bando che hai postato scrive:
"hanno interessato il territorio delle Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Regione Siciliana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano, colpito dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal mese di ottobre 2018".
A te chi poi li paga questi eventi.

https://www.truenumbers.it/resi...



Per cui, confermo quanto scritto nelmio messaggio precedente. Nessuno ci ha aiutato.

ANAS: certo, è nazionale. Questo non è però uno standard qualitativo di efficienza. Da noi, per il momento, non sono crollate strade.
Ciao,
E
 
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