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pista74
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12/05/2013 2066
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Inserito il 14/02/2024 alle: 10:26:56
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/02/2024 alle 09:18:52

Ammetto che è lo spirito del consumismo, ma a volte sono questi acquisti che ti danno nuovi stimoli.
Sicuramente! Se non ci concediamo qualche sfizio ogni tanto sarebbe veramente molto dura sopravvivere alla quotidianità!
Ciao Fabio!!!

L'impossibile è e rimane l'alibi di ogni nostra resa e debolezza.
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dani1967
dani1967
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03/09/2007 31283
Rispondi Abuso
Inserito il 14/02/2024 alle: 11:45:04
@giovanni
Che io sappia, quando cambi, cambi tutto il gruppo comprensivo di leve, pacco pignoni e freno. Lavoro che o hai davvero una buona manualità, o deve farlo uno specialista. 
Secondo me li ci vuole un cambio di mtb di buona qualità, tipo il dehore, ma bisogna vedere la compatibilità con le tue ruote. 
E' probabile che il wattaggio totale che è in gioco sia molto alto in rapporto a quello di una bici che originariamente non era elettrica. NON so quali gruppi abbiano le ebike, magari sono adattati ad un wattaggio maggiore e più "violento" rispetto alle gambe. magari c'è qualcosa di specifico. Investendo di più ci sono oramai cambi guidati elettricamente, diffuse nelle bdc moderne che forse sono già montati sulle ebike, ma sono in un campo che conosco male, ma potrebbe essere la tua soluzione.

https://www.pianetamountainbike...


Non voglio nemmeno immaginare cosa costi una roba simile.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 14/02/2024 alle 12:36:20
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chorus
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05/10/2006 12492
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Inserito il 14/02/2024 alle: 12:33:32
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/02/2024 alle 11:45:04

@giovanni Che io sappia, quando cambi, cambi tutto il gruppo comprensivo di leve, pacco pignoni e freno. Lavoro che o hai davvero una buona manualità, o deve farlo uno specialista.  Secondo me li ci vuole un cambio di mtb
di buona qualità, tipo il dehore, ma bisogna vedere la compatibilità con le tue ruote.  E' probabile che il wattaggio totale che è in gioco sia molto alto in rapporto a quello di una bici che originariamente non era elettrica. NON so quali gruppi abbiano le ebike, magari sono adattati ad un wattaggio maggiore e più violento rispetto alle gambe. magari c'è qualcosa di specifico. Investendo di più ci sono oramai cambi guidati elettricamente, diffuse nelle bdc moderne che forse sono già montati sulle ebike, ma sono in un campo che conosco male, ma potrebbe essere la tua soluzione. Non voglio nemmeno immaginare cosa costi una roba simile.
...
Confermo, bisogna andare da uno specialista.
La forza impressa sulla trasmissione, e più in particolare sulla catena, sul cambio e sui pignoni (lascerei fuori la guarnitura, cioè la corona o le corone e il deragliatore se presenti almeno due corone) è molto importante, oserei dire a tratti violenta quando entra in funzione il motore elettrico.
Alcuni mesi fa ho trainato un altro ciclista su una ciclabile per un paio di km: aveva rotto la catena e il cambio di una ebike elettrica. Quella ebike era un prototipo di bici da corsa con montata la stessa trasmissione di una bici da corsa muscolare.
Biciclette con il cambio divelto dal telaio le ho trovate anche lungo l'attraversamento della Foresta di Arenberg, sicuramente per colpa dei sobbalzi e della forza trasmessa sulla trasmissione.
22
Giovanni
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28/08/2003 13171
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Inserito il 14/02/2024 alle: 13:03:38

Vi ringrazio per l'attenzione ed il tempo che mi avete dedicato. Il mio tandem era un tandem muscolare che ho trasfromato in pedalata assistita. E' rimasto tutto come prima, originale; si sono cambiate le leve dei freni ed il cerchione (con annesso motore), ma il blocco del cambio (sette marce) e le manopole per la sua gestione sono quelle originali. Funziona tutto perfettamente salvo che manovrare quel tipo di manopola rotante (come un acceleratore) mi risulta difficoltoso anche perché, data la lunghezza del filo di trasmissione del comando al cambio stesso, è oltremodo duro.

La mia domanda, in termini semplici è: se cambio quella manopola rotante con un dispositivo a leve, migliorerò la situazione? Certamente il lavoro sarà fatto in una officina di un biciclettaio di professione.

Giovanni
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05/10/2006 12492
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Inserito il 14/02/2024 alle: 13:12:57
In risposta al messaggio di Giovanni del 14/02/2024 alle 13:03:38

Vi ringrazio per l'attenzione ed il tempo che mi avete dedicato. Il mio tandem era un tandem muscolare che ho trasfromato in pedalata assistita. E' rimasto tutto come prima, originale; si sono cambiate le leve dei freni
ed il cerchione (con annesso motore), ma il blocco del cambio (sette marce) e le manopole per la sua gestione sono quelle originali. Funziona tutto perfettamente salvo che manovrare quel tipo di manopola rotante (come un acceleratore) mi risulta difficoltoso anche perché, data la lunghezza del filo di trasmissione del comando al cambio stesso, è oltremodo duro. La mia domanda, in termini semplici è: se cambio quella manopola rotante con un dispositivo a leve, migliorerò la situazione? Certamente il lavoro sarà fatto in una officina di un biciclettaio di professione. Giovanni
...
Iniziai a pedalare su una bici da corsa una 40ina d'anni fa. All'epoca dietro c'erano 6 rapporti, ora siamo arrivati a 12.
In tutto questo lasso di tempo sono cambiate tante cose: dalla larghezza del carro posteriore al corpetto delle ruote (dove vengono infilati i pignoni).
Il cambio a leve dovrebbe essere più efficiente di una manopola che gira, ma devi capire se esistono in commercio leve per i 7 rapporti.
Considerato che la catena si è sempre più ridotta di sezione per assecondare l'aumento dei pignoni, ritengoche una catena per i 7 rapporti dovrebbe essere più larga di una per i 10 o 12 e dunque più robusta.
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dani1967
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03/09/2007 31283
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Inserito il 14/02/2024 alle: 14:09:14
In risposta al messaggio di Giovanni del 14/02/2024 alle 13:03:38

Vi ringrazio per l'attenzione ed il tempo che mi avete dedicato. Il mio tandem era un tandem muscolare che ho trasfromato in pedalata assistita. E' rimasto tutto come prima, originale; si sono cambiate le leve dei freni
ed il cerchione (con annesso motore), ma il blocco del cambio (sette marce) e le manopole per la sua gestione sono quelle originali. Funziona tutto perfettamente salvo che manovrare quel tipo di manopola rotante (come un acceleratore) mi risulta difficoltoso anche perché, data la lunghezza del filo di trasmissione del comando al cambio stesso, è oltremodo duro. La mia domanda, in termini semplici è: se cambio quella manopola rotante con un dispositivo a leve, migliorerò la situazione? Certamente il lavoro sarà fatto in una officina di un biciclettaio di professione. Giovanni
...
Ripeto, un gruppo di cambio di solito è un pezzo unico, pignoni, deragliatori, leve sulla piega. Adattare un pezzo di cambio con un altro richiede notevoli capacità tecniche e non è scontato. Fai più in fretta a cambiare pacco pignoni, leve, deragliatore e potrebbe anche essere i freni. Tanto se la usi da tanto è verosimile che catena e pacco pignoni siano comunque da cambiare, soprattutto se hanno fatto un lavoro "doppio".
Comincia  a controllare con questo strumento

https://www.decathlon.it/p/test...


https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 14/02/2024 alle 14:15:37
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Giovanni
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28/08/2003 13171
Rispondi Abuso
Inserito il 14/02/2024 alle: 16:53:24

Troppa grazia, sant'Antonio, si dice da alcune parti d'Italia. La mia domanda era semplice: per cambiare le marcie del cambio della bici, è più pratica la manopola come da foto da me inserita che mi è molto scomoda, oppure è più pratico il sistema a leve?

La bici ha praticamente quattro anni, i primi forse 500 km li ha percorsi a pedali, muscolare; dal 2001, presa usata, ho installato la pedalata assistita percorrendo forse 3.000-3.500 km. E' nata tandem, marchio noto e non cinese da supermercato, l'unico problema per me è quel comando per il cambio a rotazione manopola mentre sul precedente tandem (anch'esso prima muscolare poi a pedalata assistita, percorsi circa 30.000 km, cambiata una volta la catena posteriore) avevo un altro sistema, praticamente una levetta che ruotava a scatto (o lineare) su una scatoletta e mi era comodo.

Grazie, siete comunque un pozzo di cultura sull'argomento, altro che Wikipedia!

Giovanni
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chorus
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05/10/2006 12492
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Inserito il 14/02/2024 alle: 19:46:40
In risposta al messaggio di Giovanni del 14/02/2024 alle 16:53:24

Troppa grazia, sant'Antonio, si dice da alcune parti d'Italia. La mia domanda era semplice: per cambiare le marcie del cambio della bici, è più pratica la manopola come da foto da me inserita che mi è molto scomoda, oppure
è più pratico il sistema a leve? La bici ha praticamente quattro anni, i primi forse 500 km li ha percorsi a pedali, muscolare; dal 2001, presa usata, ho installato la pedalata assistita percorrendo forse 3.000-3.500 km. E' nata tandem, marchio noto e non cinese da supermercato, l'unico problema per me è quel comando per il cambio a rotazione manopola mentre sul precedente tandem (anch'esso prima muscolare poi a pedalata assistita, percorsi circa 30.000 km, cambiata una volta la catena posteriore) avevo un altro sistema, praticamente una levetta che ruotava a scatto (o lineare) su una scatoletta e mi era comodo. Grazie, siete comunque un pozzo di cultura sull'argomento, altro che Wikipedia! Giovanni
...
non me ne intendo molto di mtb.
Posso solo dirti che secondo me il cambio a leve è più preciso, ma fatti fare un preventivo per la sostituzione ..... magari ti passa la voglia di cambiarlo.
Oggi le biciclette serie, cioè quelle non da offerta di supermercato, hanno raggiunto prezzi assurdi.
Ma sono veramente affidabili e non necessitano di manutenzione, salvo sostituire i componenti che si  usurano (pneumatici, freni e catena)
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31283
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Inserito il 15/02/2024 alle: 00:12:30
In risposta al messaggio di Giovanni del 14/02/2024 alle 16:53:24

Troppa grazia, sant'Antonio, si dice da alcune parti d'Italia. La mia domanda era semplice: per cambiare le marcie del cambio della bici, è più pratica la manopola come da foto da me inserita che mi è molto scomoda, oppure
è più pratico il sistema a leve? La bici ha praticamente quattro anni, i primi forse 500 km li ha percorsi a pedali, muscolare; dal 2001, presa usata, ho installato la pedalata assistita percorrendo forse 3.000-3.500 km. E' nata tandem, marchio noto e non cinese da supermercato, l'unico problema per me è quel comando per il cambio a rotazione manopola mentre sul precedente tandem (anch'esso prima muscolare poi a pedalata assistita, percorsi circa 30.000 km, cambiata una volta la catena posteriore) avevo un altro sistema, praticamente una levetta che ruotava a scatto (o lineare) su una scatoletta e mi era comodo. Grazie, siete comunque un pozzo di cultura sull'argomento, altro che Wikipedia! Giovanni
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Purtroppo in ciclismo si ragiona per gruppi, che sono un insieme di leve freni deragliatori pignoni catena. Alcuni sono reciprocamente compatibili altri no. È per quello che la tua domanda semplice purtroppo non ha una risposta così immediata e semplice.  Potrebbe essere che il tuo gruppo regga le leve di un altro gruppo o meno.  Questo può saperlo solo chi ci mette le mani ogni giorno. Se guardi i deragliatori dovresti leggere di che gruppo si tratta. O comunque da qualche parte. Certo, se è un gruppo economico (dubito che un tandem monti un xt) la spesa potrebbe essere ragionevole. 

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Giovanni
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28/08/2003 13171
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Inserito il 15/02/2024 alle: 08:37:08

Ieri sera son passato dal biciclettaio di fiducia e mi ha confermato che si può fare, spesa circa 25-30 Euro per il gruppo delle leve, più un'ora circa di lavoro. Ho confermato la modifica. 

Il cambio è uno Shimano 7x3 velocità. Il deragliatore non lo uso mai (forse usato un paio di volte per curiosità) perché so che questo cambio va usato con molta attenzione. Il cambio di marcia alla ruota avviene sempre a catena lenta, mentre il cambio al deragliatore avviene a catena in tiro e se non fatto con catena senza sforzo potrebbero succedere guai alla corona e catena.

Di freni ne consumo poco... anche con il camper, sono a 182.000 km e le pasticche le ho cambiate una sola volta e queste sono a metà; sul precedente tandem, oltre 30.000 km, mai cambiati gli zoccoletti. Probabilmente freno in modo da non stressare i componenti, non so altrimenti spiegarmelo. In camper, aiuto, scooter e tandem, i freni li uso solo a colpetti, mai tirati più di qualche secondo. Per quanto riguarda gli pneumatici, sul precedente, all'origine c'erano quelli da passeggio che sono scoppiati alla prima crepa su strada, causa peso sopportato . Su questo tandem ho messo degli pneumatici antiforatura, di quelli veramente antiforatura con spessore di 5 mm più il disegno, e non quelli con il rivestimento spugnoso all'interno. Vi terrò informati a lavoro fatto, sperando di non tediarvi.

Di nuovo grazie per l'attenzione.

Giovanni

 
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dani1967
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03/09/2007 31283
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 08:46:41
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/02/2024 alle 08:37:08

Ieri sera son passato dal biciclettaio di fiducia e mi ha confermato che si può fare, spesa circa 25-30 Euro per il gruppo delle leve, più un'ora circa di lavoro. Ho confermato la modifica.  Il cambio è uno Shimano
7x3 velocità. Il deragliatore non lo uso mai (forse usato un paio di volte per curiosità) perché so che questo cambio va usato con molta attenzione. Il cambio di marcia alla ruota avviene sempre a catena lenta, mentre il cambio al deragliatore avviene a catena in tiro e se non fatto con catena senza sforzo potrebbero succedere guai alla corona e catena. Di freni ne consumo poco... anche con il camper, sono a 182.000 km e le pasticche le ho cambiate una sola volta e queste sono a metà; sul precedente tandem, oltre 30.000 km, mai cambiati gli zoccoletti. Probabilmente freno in modo da non stressare i componenti, non so altrimenti spiegarmelo. In camper, aiuto, scooter e tandem, i freni li uso solo a colpetti, mai tirati più di qualche secondo. Per quanto riguarda gli pneumatici, sul precedente, all'origine c'erano quelli da passeggio che sono scoppiati alla prima crepa su strada, causa peso sopportato . Su questo tandem ho messo degli pneumatici antiforatura, di quelli veramente antiforatura con spessore di 5 mm più il disegno, e non quelli con il rivestimento spugnoso all'interno. Vi terrò informati a lavoro fatto, sperando di non tediarvi. Di nuovo grazie per l'attenzione. Giovanni  
...
Trovo i tandem degli oggetti affascinanti, ovviamente o purtroppo non li ho mai usati salvo uno pseudo tandem con il figlio quando aveva 4 anni. Credo che per come siamo fatti io e mia moglie al primo incrocio cercheremmo di andare in due direzioni differenti.
Io per i copertoni sulle bici da viaggio* ho adottato sulle camere d'aria il sistema delle tubeless, smontare la valvola della camera d'aria e inserire il lattice che tappa i piccoli fori, da quel momento quelle bici non perdono pressione nemmeno in mesi. Inoltre si deve sempre tenere la pressione adeguata, il 90% delle forature non sono chiodi/spine ma la camera che si ripiega dentro il copertone.
Sul consumo dei freni dipende molto dalle pendenze e velocità, mentre sulla catena, visto che vai da un meccanico falla controllare, se no rischia di mangiarti il resto. Posso immaginare che in un tandem sia sottoposta ad un maggiore stress.

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R.L. Stevenson
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Giovanni
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28/08/2003 13171
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Inserito il 15/02/2024 alle: 09:13:25
In risposta al messaggio di dani1967 del 15/02/2024 alle 08:46:41

Trovo i tandem degli oggetti affascinanti, ovviamente o purtroppo non li ho mai usati salvo uno pseudo tandem con il figlio quando aveva 4 anni. Credo che per come siamo fatti io e mia moglie al primo incrocio cercheremmo
di andare in due direzioni differenti. Io per i copertoni sulle bici da viaggio* ho adottato sulle camere d'aria il sistema delle tubeless, smontare la valvola della camera d'aria e inserire il lattice che tappa i piccoli fori, da quel momento quelle bici non perdono pressione nemmeno in mesi. Inoltre si deve sempre tenere la pressione adeguata, il 90% delle forature non sono chiodi/spine ma la camera che si ripiega dentro il copertone. Sul consumo dei freni dipende molto dalle pendenze e velocità, mentre sulla catena, visto che vai da un meccanico falla controllare, se no rischia di mangiarti il resto. Posso immaginare che in un tandem sia sottoposta ad un maggiore stress.
...

Non ho niente da fare quindi vi voglio annoiare raccontando come sono arrivato al tandem. Nel 1996 comprai il primo camper, 5.50 di lunghezza, con lo sbalzo al limite, allora il massimo era il 66% dell'interasse (o giù di lì). Non potevo mettere il portabici appeso sul posteriore perché allora andava registrato sulla Carta di Circolazione e non era possibile appunto perché già al limite dello sbalzo. Poi si liberalizzò l'uso di questi portabici e mi si presentò l'altro problema: mia moglie non sa andare in bicicletta! Così cercai una bibici ma non la trovai; mi rivolsi ad un amico ed ex collega amante spassionato delle bici (purtroppo in bici investito e deceduto) e me la sconsigliò vivamente (parole sante con il senno del poi) consigliandomi il tandem. Ero talmente ignorante che gli dissi che non andava bene perché sarebbe stato più lungo della larghezza del camper e non potevo trasportarlo, ma lui mi suggerì lo sgancio veloce della ruota anteriore e che sarei rientrato nelle misure. Me ne trovò uno ex noleggio nella sua cittadina turistica pianeggiante; andammo a vederlo e facemmo presente che mia moglie non sapeva andare in bicicletta. Il biciclettaio ci disse che in tandem è meglio se chi sta dietro non sa andare in bici, basta che non abbia paura. Quindi facemmo un giro di prova, mia moglie ne fu entusiasta e lo è ancora, forse perché in questo modo finalmente può godersi la bici. Quel tandem l'abbiamo portato in Portogallo, Norvegia, Grecia, Creta ed in tutte le altre nazioni intermedie. Ho provato con i figli a stare dietro, sul sedile posteriore, ma non c'è niente da fare, faccio cadere tutt'e due. Non si immagina quanto sia bello girare assieme, senza controllare cosa stia facendo ed andando l'altro. 

Ci sono anche signore che dicono a mia moglie 'Lì sopra neanche morta', però fortunatamente la mia signora invece è di parere completamente opposto.

Giovanni
17
franco49tn
franco49tn
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24/01/2008 10366
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 09:39:10
Alcuni tandem alternativi, per chi ha paura o per portare i bambini piccoli
immagine(6013).png
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Franco

Modificato da franco49tn il 15/02/2024 alle 09:40:33
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Giovanni
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28/08/2003 13171
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 09:51:23
In risposta al messaggio di franco49tn del 15/02/2024 alle 09:39:10

Alcuni tandem alternativi, per chi ha paura o per portare i bambini piccoli

In Olanda vedemmo tandem (bici per due o più passeggeri) di tante tipologie. Di quelli che hai postato però ci sarebbe il problema del trasporto su un camper.

Giovanni
18
dani1967
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03/09/2007 31283
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 10:08:13
Io usavo questo sistema
image(5800).png
che permetteva di sganciare il piccolo quando era in sicurezza e voleva pedalare in autonomia. Ci abbiamo fatto moltissimi km. 
Mia moglie ha sempre pedalato in autonomia, da neofidanziati abbiamo fatto anche salite di un certo rilievo, come il finestre o il galibier. Adesso si è un po' impigrita sulle salite, ma ad esempio quest'estate in Olanda abbiamo macinato un bel po' di km. Credo che una soluzione simile, come ha detto giovanni, sia complicata per perone abituate a condurre il mezzo. Ovvero, ho visto molte coppie anche sportive che usano il tandem, ma in questo caso ritengo che sia necessario un notevole training.
Le cargo bike all'estero sono molto diffuse, sopratutto dove le salite sono rare. Abituarsi all'uso farà parte della transizione ecologica.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
19
chorus
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05/10/2006 12492
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 11:12:03
Come ben sa Dani, io sono un appassionato delle biciclette da corsa degli anni ottanta.
Sono divenuto un cultore dei grandi telaisti ambrosiani (termine coniato da me) degli anni 60/70/80, quali costruttori, quasi monopolisti, delle biciclette da corsa fornite alle squadre ciclistiche che hanno fatto la storia di questo meraviglioso sport (Faema, Molteni, Salvarani su tutte).
Erano altresì degli innovatori, al punto tale che l'area milanese divenne la silicon valley dell'epoca d'oro del ciclismo.
Veniamo al tandem.
Un paio d'anni fa trovai un telaio da pista di splendida fattura, costruito da Sante Pogliaghi.
Non conclusi l'affare per il veto negativo di mia moglie, ma ritornerò su questo progetto, eccome se ritornerò.
 
18
dani1967
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03/09/2007 31283
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 13:39:28
In risposta al messaggio di chorus del 15/02/2024 alle 11:12:03

Come ben sa Dani, io sono un appassionato delle biciclette da corsa degli anni ottanta. Sono divenuto un cultore dei grandi telaisti ambrosiani (termine coniato da me) degli anni 60/70/80, quali costruttori, quasi monopolisti,
delle biciclette da corsa fornite alle squadre ciclistiche che hanno fatto la storia di questo meraviglioso sport (Faema, Molteni, Salvarani su tutte). Erano altresì degli innovatori, al punto tale che l'area milanese divenne la silicon valley dell'epoca d'oro del ciclismo. Veniamo al tandem. Un paio d'anni fa trovai un telaio da pista di splendida fattura, costruito da Sante Pogliaghi. Non conclusi l'affare per il veto negativo di mia moglie, ma ritornerò su questo progetto, eccome se ritornerò.  
...
Da quello che so l'UCI ha posto un veto a eccessive modifiche al progetto "bici" per le gare al fine di tutelare e omogeneizzare i mezzi, per cui alcuni mezzi di quegli anni, ma forse più gli anni 90, potrebbero essere molto più avveniristici degli attuali. Difatti ad oggi sono molto più "strane" bici da triathlon che non sono soggette alle restrizioni dell'uci.
Ovviamente certe bici sono prodotte solo per le gare e quindi non vengono prodotte.

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R.L. Stevenson
Valerio69
Valerio69
04/09/2021 1280
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 14:05:01
Oltre ai tandem si stanno affacciando moltissime bicilette "cargo", sono molto comode per chi ha dei bambini oppure per chi deve trasportare un cane in sicurezza oppure per chi abita in città, come alternativa all'auto.

https://www.cube.eu/it-it/e-bik...



Per me solo due problemi:
1) il prezzo
2) come portarla in giro con il van
Valerio (69) Roberta (70) Alice (94) Marco (01) + Boris (Cocker Spaniel 20)

Modificato da Valerio69 il 15/02/2024 alle 14:05:47
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13171
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 14:22:36
In risposta al messaggio di chorus del 15/02/2024 alle 11:12:03

Come ben sa Dani, io sono un appassionato delle biciclette da corsa degli anni ottanta. Sono divenuto un cultore dei grandi telaisti ambrosiani (termine coniato da me) degli anni 60/70/80, quali costruttori, quasi monopolisti,
delle biciclette da corsa fornite alle squadre ciclistiche che hanno fatto la storia di questo meraviglioso sport (Faema, Molteni, Salvarani su tutte). Erano altresì degli innovatori, al punto tale che l'area milanese divenne la silicon valley dell'epoca d'oro del ciclismo. Veniamo al tandem. Un paio d'anni fa trovai un telaio da pista di splendida fattura, costruito da Sante Pogliaghi. Non conclusi l'affare per il veto negativo di mia moglie, ma ritornerò su questo progetto, eccome se ritornerò.  
...

Hai scritto:
Non conclusi l'affare per il veto negativo di mia moglie, ma ritornerò su questo progetto, eccome se ritornerò.

Io, ovviamente, non faccio testo perché direttamente coinvolto su questa soluzione. Da un po' di tempo, aumentando gli anni, diminuiscono i viaggi lunghi ed aumentano le uscite attorno casa e, in questa situazione, c'è sempre la coppia o la doppia coppia (ultimamente anche la tripla!) che si aggrega. Io ne farei anche a meno, ma non ho il coraggio di allontanarli! Noi siamo in tandem e gli altri a bici singola. Ogni volta che ci scappa di esser soli è una goduria: non dobbiamo aspettare quello che va piano, cercare di indovinare dov'è finito quello che è andato avanti per conto suo, lasciando pure la moglie al suo destino, litigi continui perché l'uno ha voltato a destra e l'altro è andato dritto. No, con tandem si è assieme, si attraversa il semaforo assieme, ci si ferma e riparte assieme, se uno deve dire qualcosa la dice ascoltato; quando uno è stanco ci si riposa insieme senza dover cercare l'altro ormai avanti. Poi basta dire 'Freccia a destra' che subito il passeggero dietro mette fuori il braccio senza che io debba lasciare il manubrio! Unico difetto, almeno per me: mia moglie esclama spesso: 'Guarda là'. Ed io 'Là dove?'. E lei 'Ti ho detto là, non vedi?' dimenticando che io sono davanti e di schiena e non posso capire se quel là è a destra od a sinistra... Ma non si può aver tutto della vita.

Giovanni
19
chorus
chorus
05/10/2006 12492
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 14:41:24
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/02/2024 alle 14:22:36

Hai scritto: Non conclusi l'affare per il veto negativo di mia moglie, ma ritornerò su questo progetto, eccome se ritornerò. Io, ovviamente, non faccio testo perché direttamente coinvolto su questa soluzione. Da un po'
di tempo, aumentando gli anni, diminuiscono i viaggi lunghi ed aumentano le uscite attorno casa e, in questa situazione, c'è sempre la coppia o la doppia coppia (ultimamente anche la tripla!) che si aggrega. Io ne farei anche a meno, ma non ho il coraggio di allontanarli! Noi siamo in tandem e gli altri a bici singola. Ogni volta che ci scappa di esser soli è una goduria: non dobbiamo aspettare quello che va piano, cercare di indovinare dov'è finito quello che è andato avanti per conto suo, lasciando pure la moglie al suo destino, litigi continui perché l'uno ha voltato a destra e l'altro è andato dritto. No, con tandem si è assieme, si attraversa il semaforo assieme, ci si ferma e riparte assieme, se uno deve dire qualcosa la dice ascoltato; quando uno è stanco ci si riposa insieme senza dover cercare l'altro ormai avanti. Poi basta dire 'Freccia a destra' che subito il passeggero dietro mette fuori il braccio senza che io debba lasciare il manubrio! Unico difetto, almeno per me: mia moglie esclama spesso: 'Guarda là'. Ed io 'Là dove?'. E lei 'Ti ho detto là, non vedi?' dimenticando che io sono davanti e di schiena e non posso capire se quel là è a destra od a sinistra... Ma non si può aver tutto della vita. Giovanni
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Guarda Giovanni, io ho la fortuna di vivere a Milano ... ti chiederai ma c'azzecca Milano con la bici?
La seconda città italiana per numero di abitanti, notoriamente caotica, dovrebbe essere la negazione della bicicletta.
Invece:
- il sistema dei Navigli ha uno sviluppo lineare complessivo di 140 km;
- Ognuno dei 4 Navigli più importanti in termini di lunghezza ha una pista ciclabile;
- Se li percorri in un senso e poi nell'altro diventano un parco ciclabile di 280 km, totalmente pianeggiante, con ottimo fondo stradale,  che attraversa un territorio ricco di storia, di arte e di attrazioni (Morimondo, Certosa di Pavia, borghi storici, chiese, Abbazie, ecc)
Tutto questo ben di Dio ciclistico senza la necessità, per me, di caricare la bici in auto, e raggiungibile dal mio box soltanto percorrendo una strada secondaria di circa 4 km.
Il tandem potrebbe essere il veicolo perfetto per uscire in coppia e per trascorrere delle bellissime giornate all'aperto.
Peraltro il tandem lo ritengo ottimo per pedalare in pianura, un pò meno in montagna, a meno che entrambi i ciclisti non siano esperti nel pedalare in salita.
A ciò potrei aggiungere decine e decine di km su strade asfaltate in mezzo alla campagna.
 

Modificato da chorus il 15/02/2024 alle 15:00:41
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