Inserito il 16/12/2007 alle: 17:55:20
Salve, scusate se mi permetto di contraddire qualcuno,ma possedere un camper o viaggiare in camper è uno stile di vita, una scelta diversa, un modo di vedere e di fare differente, far amicizia ma essere individualista, gelosi della propria libertà, viaggiare in compagnia ma essere nel proprio camper e non in un torpedone collettivo, sognare...pregustare…pianificare e programmare il proprio viaggiomagari anche per un anno come sto facendo io per il prossimo: Turchia, Siria, Giordania ed
Isdraele e per assurdo…cambiare tutto all’ultimo momento o in corso del viaggio.
Chi vi parla ha fatto il Tour Operator per più di 20 anni, dirigendo grandi compagnie italiane e straniere ... ma faceva le proprie vacanze col camper. Ho studiato viaggi in tutto il mondo, pubblicato decine di opuscoli, visitato alberghi, villaggi etc…però staccavo la spina come si dice, col mio camper.
Anni fa ho scritto questo appunto su un rotocalco specializzato dove dicevo esattamente:
A chi non fosse turista del "plein air", non importa se proprietario di un camper, di una roulotte o, e forse meglio, turista puro con tenda, capitasse di leggere questi "ricordi di un viaggio in Grecia", indubbiamente penserebbe di avere a che fare con gente non normale. Infatti per molti, ma non per tutti, per vacanza si intende "il soggiorno in un albergo o in un villaggio con "formula club" com'è oggi di moda.
Per gli appassionati del plein air, la vacanza è un'altra cosa. Io mi riferisco a questi "amanti" del turismo puro, a coloro che si preparano un viaggio o la vacanza per tempo, studiandolo con attenzione in ogni particolare, perché una volta partiti … nessuno ci ha in carico, curandoci e … magari anche coccolandoci, ... infatti noi non avremo nessuno a cui rivolgerci per lamentele o rimostranza per pecche organizzative del viaggio o per cattivi funzionamenti del mezzo di trasporto!!! Tutto dipende dalle nostre azioni e capacità organizzative. Per un turista "fai da te" che, uno slogan pubblicitario chiamava giustamente con l'appellativo di "turisti liberi", il viaggio comincia molto tempo prima del momento della agognata ed a lungo pregustata effettiva partenza.
Infatti meta, periodo, soste e spese, sempre sono il risultato di attente ed approfondite "ricerche" fatte, quasi sempre, in collaborazione con tutta la famiglia, quando non anche con altri equipaggi con i quali il viaggio si svolgerà in compagnia. Molto spesso l'una cosa non si coniuga con l'altra e la scelta definitiva del viaggio è frutto di un'analisi a "mediazione collettiva".
Individuata in fine la meta, comincia la preparazione del viaggio che spesso dura più del viaggio stesso; bisogna preparare per bene veicolo ed attrezzatura, a seconda di dove si è deciso di recarsi; infatti diversa è l'organizzazione di un viaggio a Capo Nord piuttosto che nel Sahara, od un tour della Gran Bretagna piuttosto che quello della Grecia; molta incidenza sui preparativi ha anche il periodo di effettuazione del viaggio, infatti diverso è farlo in estate piuttosto che in inverno … e così via.
Si comincia quasi sempre col cercare carte geografiche, studiare percorsi, luoghi turistici da visitare, musei con relativi orari e giorni di apertura, le località amene ecc.; consultare portolani, ricerca di campeggi ecc, cercando di calcolare le tappe, i tempi di percorrenza, le soste ed i tempi necessari alle visite e, talvolta, per le tappe di trasferimento più lunghe, persino i tempi di guida e di riposo di ciascun guidatore a bordo.
Speso un viaggio od una vacanza sono frutto di desiderio di evasione, o desiderio di conoscenza o, e più spesso, di desiderio di vacanza vera e propria. Nel viaggio che io sto per descrivervi invece la motivazione era un'altra.
A proposito, io mi chiami Omissis e mia moglie si chiama Omissis; Omissis ha un lontano cugino che sposato con una simpatica cipriota, vive al Atene. Dinamica famiglia, tutte persone allegre ed estroverse, con i quali intratteniamo un reciproco rapporto di gradita frequentazione. Era da un po' che non li si sentiva … quando ad un tratto, riceviamo con la posta, riceviamo da tal cugino, un invito a partecipare alle nozze della figlia più grande.
Abbiamo pensato immediatamente di unire "l'utile al dilettevole" come suol dirsi e, poiché eravamo già stati più volte in Grecia, senza però averla visitata tutta, abbiamo pensato di integrare le nostre conoscenze, abbinando la visita di posti per noi nuovi, al soggiorno ad Atene per le nozze indicate.
Il periodo in questione non era il più caldo anzi piuttosto freddino direi, … il matrimonio si celebrava i1 sabato 24 febbraio 2001 e poiché avevamo piacere di andarvi, la cosa non poteva rappresentare una grave pregiudiziale.
Si riunisce il "Consiglio di Famiglia" e … i nostri figli, due per l'esattezza, a causa di impegni di lavoro erano impossibilitati a partecipare. La cosa pur dispiacendoci, non ci spaventò, tanto che mia moglie ed io decidemmo di partire da soli.
Stabiliamo così l'itinerario: Joannina per il carnevale, ancora Kalambaka con le Meteore, Thessaloniki grande e bella città, già capitale dell'impero di Alessandro Magno, il Monte Olimpo con l'annesso Monastero di San Dionigi, la penisola di Elvia collegata all'Attica da un istmo ed alcune sue bellissime città, per poi infine recarci ad Atene e restarvi quattro o cinque giorni.
Fine di gennaio, effettuiamo per tempo le prenotazioni per il traghetto con la compagnia Blu Star: da Brindisi a Igoumenitsa il 15 febbraio col solo passaggio ponte ed utilizzo del camper service a bordo (traversata diurna), e da Patrasso (per i greci Patra) a Brindisi il 25 febbraio (traversata notturna) con cabina a due letti categoria superiore con servizi. Confermate le prenotazioni diamo il via ai preparativi del mezzo.
Poi descrivevo il viaggio. Si vede il camperista per passione, per scelta non per calcolo economico!!!
Questo, ma non solo questo è essere camperisti. Liberi, autonomi, ma soprattutto…padroni di se stessi!!! Insomma uno stile di vita non una economia, il calcolo economico, seppur giusto è altro.
Cordialità
Fraval