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Alla scoperta del Nemrut Dagi in Kurdistan Turco

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1 20 14
9
27552
27552
23/01/2016 897
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 14:16:29
Il Nemrut Dagi, le mie impressioni.
Da lontano sembrava un piccolo cono un po più alto delle montagne circostanti, niente di impressionante, ma ero ancora a circa 70 km. dalla meta. Una strada ottima da percorrere, sempre ben asfaltata e con 4 corsie, ma ad un certo punto devo trovare la deviazione, vedo quasi per caso il primo cartello che indicava la montagna sacra . il Nemrut Dagi,
ero sulla strada giusta.
qualche villaggio ogni tanto, poi ci si immerge dentro a profonde vallate, quasi senza alberi, dopo ogni curva, altre curve e poi altre ancora, sembrava non finissero mai.
ogni tanto un piccolo villaggio fatto di case ad un piano, fatte di fango e paglia, con vicino la catasta di escrementi di mucca essiccata, quella è la loro legna da ardere, visto che non ci sono alberi.
Ogni tanto trovo una deviazione, il navigatore segnala di andare a destra, ma il cartello dice a sinistra, scelgo il cartello e la strada sale sempre di piu, sempre più stretta,non è più asfaltata, ma sembra fatta come il Pavè, non si vede ne una casa, ne un cartello, mentre il navigatore insiste e mi intima di tornare indietro, che faccio ? dei miei compagni di viaggio neanche l'ombra, chissà dove sono.Poi mi ricordo che sono nel Kurdistan Turco e per ora devo cavarmela da solo,.I miei compagni di viaggio li ho persi di vista già da 400 km ormai,
forse sono già passati oppure passeranno piu tardi, sempre che la strada sia quella giusta. non ho modo di comunicare, intanto mi fermo per fare il punto e decidere cosa fare.
In lontananza scende un vecchio camioncino, che proviene chissà da dove, mi passa vicino e lo fermo, chiedo informazioni in qualche modo, io non so il Turco, ma li parlano il Curdo e quindi non esiste il problema.
non ho la minima idea se loro hanno capito dove volevo andare , ma la cosa era reciproca, anche io non ci ho capito niente di quello che mi hanno indicato,, quindi ho dedotto che ero sulla strada giusta e decido di lo stesso di proseguire, la strada è sempre piu malmessa e confido che in qualche parte porterà, non ci sono frontiere nelle vicinanze, al massimo tornerò indietro, il problema è che si sta facendo buio.
dopo svariati km, in mezzo al nulla, in una vallata ecco finalmente il mio punto di ritrovo, l'Hotel Euphrate, ancora in parte in costruzione, ma con la piscina funzionante.Parcheggio il mio mezzo e constato che sono il primo cliente della giornata, gli altri arriveranno dopo, almeno lo spero.
C'era una volta un sovrano… qualche migliaio di anni fa, il suo nome era Antioco primo Re di Comagene,
Il suo regno era posto in mezzo tra l'impero persiano ad est e quello romano ad ovest.
Il suo regno dominava questa regione fatta di montagne e colline rocciose, aride e desolate, dove il vento dalla vicina Mesopotamia portava profumi di incenso, una terra in cui il tempo non aveva ancora cancellato il ricordo del superbo impero Persiano.
Durante il suo regno, concepì con il lavoro di migliaia di schiavi, un'opera che gli valse il privilegio di non essere dimenticato durante il trascorrere dei millenni.Fece erigere infatti sulla cima della montagna piu alta, un magnifico hierothesium, in cui poter essere seppellito circondato da statue degli Dei che più amava, Apollo, Mithra, Ahura Mazda e Zeus, in modo di essere accettato nel loro olimpo per sempre. Il Nemrut Dagi è ancora oggi un luogo sacro e protetto dall'Unesco.Patrimonio dell'umanità, Il luogo più famoso e conosciuto della Turchia.
La sveglia suonerà alle 4 di mattina, per me una cosa quasi inconcepibile, ma mi rassegno. Alle 4.30 si parte inesorabilmente, non si può ritardare, pena la lapidazione sul posto da parte dei miei compagni di viaggio.
Ci caricano su dei pulmini e nel buio più totale si parte, dopo una quindicina di chilometri di curve e scossoni si arriva su una stazione modernissima, illuminata cosi bene che sembra un disco volante.
ci sono i bagni, un bar, dei negozi di souvenir e la cassa per i biglietti.
esco fuori mi guardo attorno e con il buio non si vede ancora niente,e comincio a pensare "ma chi me lo ha fatto fare" comunque dopo un po' si parte con un'altro pulmino più piccolo per altri 3-4 km, su una strada ripidissima, ci passa solo un pulmino alla volta, per cui penso sia sempre lo stesso che fa la spola avanti e indietro.
Arriviamo all'ultima stazione che è ancora buio, io pensavo di essere arrivato, invece no, mancano ancora 5-600 metri da fare a piedi su un sentiero molto ripido e pietroso. Io in quei momenti ho maledetto tutti gli Dei che conosco, ho pensato anche di fermarmi e morire li, per chi non lo sapesse, io in montagna mi devo portare una zavorra di piu di 110 kg, e percorrere quella salita senza avere bevuto nemmeno un caffè era per me un calvario. avevo con me un po' di acqua, ma mi mancava l'ossigeno e poi c'era quel maledetto vento forte quasi caldo che veniva in senso contrario, purtroppo non si poteva tardare,
il sole sorge quando sorge sulla Mesopotamia e non aspetta nessuno, quindi maledicendo tutto e tutti, ho continuato a salire lo stesso. Attorno a me un silenzio quasi irreale, ogni tanto qualcuno mi superava e mi sembrava di sentire sottovoce delle bestemmie di chi non aveva ormai più fiato per parlare. non ero l'unico messo male, questo mi dava la forza per continuare.
Finalmente arrivo sullo cima, l'alba era imminente, pensavo di essere solo o quasi lassù, invece c'era un sacco di gente, tutti appostati con apparati fotografici per immortalare il sorgere del sole, non so di preciso a che altitudine mi trovavo, comunque di molto al di sopra di 2000 metri, il cielo era terso e trasparente, il vento dava un po' fastidio, ma alle spalle avevo dei giganti inquietanti che anche se erano li fermi da migliaia di anni,potevano anche crollare in qualsiasi momento.
quindi mi trovai un posticino seduto al riparo dal vento e aspettai con pazienza che lo spettacolo iniziasse.
Alcune urla e degli applausi partirono nel momento in cui il sole spuntò all'orizzone, ma questo applauso non lo ho capito a chi era indirizzato,
La parte dove sono situati i giganti di pietra si trovano sulla parte est della cima che non è naturale, ma fatta da milioni di schegge prodotte dalla costruzione delle statue, chissà quanti anni hanno lavorato e quanti schiavi sono morti per costruire tutto questo sito.
poi ho scoperto che gli stessi giganti ci sono anche nella parte rivolta a Nord, ad Ovest ed a sud. un lavoro immane, ora dopo migliaia di anni, alcune teste sono cadute di sotto a causa di terremoti e del trascorrere del tempo, ma il posto è veramente impressionante e da i brividi.
Poi con il passare dei minuti, il sole sale e comincia a disegnare le centinaia di colline e rocce circostanti alla montagna, allora e solo allora ci si accorge di essere in un posto privilegiato, sembra di dominare il mondo da lassù, ci si rende conto che le piccole colline che si vedevano da 70 km di distanza, erano in realtà una imponente catena di montagne,
la Bellezza del luogo, l'imponenza delle statue e la loro storia, il panorama mozzafiato sulla Siria e Sull'Irak da una parte e la Turchia dall'altra, faceva venire le lacrime agli occhi, e non per colpa del vento.
La discesa si rivelò molto piu facile, con ancora davanti agli occhi la maestosità della cima del Nemrut Dagi, se ne va anche la stanchezza, una ricca colazione mi aspetta giù, molto, ma molto piùnemrut-dagi-3-130415(1).jpgnemrut330.jpgnemrut5822(1).jpg in basso.
Walter
18
tommaso52
tommaso52
29/10/2007 2504
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 15:21:01
Stupenda descrizione, di un luogo magico che resta ancora segnato nella mia agenda come uno dei siti da visitare e bellissima l'immagine del primo sole. Sono certo che la fatica che hai fatto è stata ampiamente ripagata..complimenti!
18
Paolo62
Paolo62
18/11/2007 6950
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 15:46:14
yes  Bravo ! hai la stoffa del narratore !!
Siamo qui per portare la nostra esperienza, non per avere ragione né per contestare l'opinione degli altri.
16
marob
marob
19/08/2009 2272
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 17:05:34
Sei proprio una brava persona.
Restate sani
jana
jana
-
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 17:23:53
In risposta al messaggio di marob del 22/10/2019 alle 17:05:34

Sei proprio una brava persona.
Ma da dove sei arrivato? Da Katha o da Malatya? Noi da Malatya fino al nuovo hotel (era in costruzione) e poi a piedi forse mezzoretta o poco piu  ed eravamo in cima. La strada daveva senso non sapendo cosa c'e dopo ma si va tranquillamente anche se strada e' stretta e piena di tornanti. Noi siamo un po piu di 7 metri telaio ribassato. 
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.

EVENTO 28/12/25

Parcheggio Marina di San Pietro
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Periodo chiusura Parcheggio Marina di San Pietro

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18
velvet
velvet
13/11/2007 605
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 18:56:53
In risposta al messaggio di jana del 22/10/2019 alle 17:23:53

Ma da dove sei arrivato? Da Katha o da Malatya? Noi da Malatya fino al nuovo hotel (era in costruzione) e poi a piedi forse mezzoretta o poco piu  ed eravamo in cima. La strada daveva senso non sapendo cosa c'e dopo ma si va tranquillamente anche se strada e' stretta e piena di tornanti. Noi siamo un po piu di 7 metri telaio ribassato. 
Ciao Jana io sono arrivato da Katha e come ho scritto in tarda serata, verso le 22 ed ho dormito all'ingresso del centro nel piazzale da solo, sono andato al centro dove c'è anche  il bar ristorante ed era ancora aperto, ma non c'era nessuno, ed ho chiesto informazioni per la visita all'alba ed ho trovato un addetto del centro che era entusiasta che ero arrivato li con il camper. La mattina verso l 5/5,15 siamo partiti con il pulmino con gli immancabili cinesi che erano già sopra, comunque a piedi da li per arrivare agli "scaloni" ci saranno 2/2,3 km di pulmino o a piedi, il centro si trova già a 1950 mt. di altezza e la strada è tutta asfaltata fino a li anche se un po' in pendenza, lo spettacolo è stato bellissimo, io avevo programmato il tramonto e l'alba ma sono arrivato, ovviamente troppo tardi per il tramonto, sarà per la prossima volta. Saluti Stefano
9
27552
27552
23/01/2016 897
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 19:25:43
A volte si viaggia anche per trovare in posti sconosciuti delle emozioni che ti rimangono dentro, io sono fatto cosi, non amo tanto i raduni e frequento poco anche i camping, Il Nemrut Dagi era uno di quei posti che da anni ne sentivo parlare, ora che ci sono stato posso dire che andarci ne valeva la pena, ma non è stato l'unico posto in cui sono rimasto impressionato in questo viaggio in Turchia, emozionante è stato anche nel vedere il Tuz Golu, la Capadocia e la zona attorno al monte Ararat, Nel viaggio del mese di maggio invece mi è piaciuto Pammukale e Efeso oltre ad altri posti, che comunque rimangono molto turistici, il Kurdistan è un'altra cosa.
Walter
16
galelo
galelo
07/10/2009 1507
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 20:26:23
In risposta al messaggio di 27552 del 22/10/2019 alle 14:16:29

Il Nemrut Dagi, le mie impressioni. Da lontano sembrava un piccolo cono un po più alto delle montagne circostanti, niente di impressionante, ma ero ancora a circa 70 km. dalla meta. Una strada ottima da percorrere, sempre
ben asfaltata e con 4 corsie, ma ad un certo punto devo trovare la deviazione, vedo quasi per caso il primo cartello che indicava la montagna sacra . il Nemrut Dagi, ero sulla strada giusta. qualche villaggio ogni tanto, poi ci si immerge dentro a profonde vallate, quasi senza alberi, dopo ogni curva, altre curve e poi altre ancora, sembrava non finissero mai. ogni tanto un piccolo villaggio fatto di case ad un piano, fatte di fango e paglia, con vicino la catasta di escrementi di mucca essiccata, quella è la loro legna da ardere, visto che non ci sono alberi. Ogni tanto trovo una deviazione, il navigatore segnala di andare a destra, ma il cartello dice a sinistra, scelgo il cartello e la strada sale sempre di piu, sempre più stretta,non è più asfaltata, ma sembra fatta come il Pavè, non si vede ne una casa, ne un cartello, mentre il navigatore insiste e mi intima di tornare indietro, che faccio ? dei miei compagni di viaggio neanche l'ombra, chissà dove sono.Poi mi ricordo che sono nel Kurdistan Turco e per ora devo cavarmela da solo,.I miei compagni di viaggio li ho persi di vista già da 400 km ormai, forse sono già passati oppure passeranno piu tardi, sempre che la strada sia quella giusta. non ho modo di comunicare, intanto mi fermo per fare il punto e decidere cosa fare. In lontananza scende un vecchio camioncino, che proviene chissà da dove, mi passa vicino e lo fermo, chiedo informazioni in qualche modo, io non so il Turco, ma li parlano il Curdo e quindi non esiste il problema. non ho la minima idea se loro hanno capito dove volevo andare , ma la cosa era reciproca, anche io non ci ho capito niente di quello che mi hanno indicato,, quindi ho dedotto che ero sulla strada giusta e decido di lo stesso di proseguire, la strada è sempre piu malmessa e confido che in qualche parte porterà, non ci sono frontiere nelle vicinanze, al massimo tornerò indietro, il problema è che si sta facendo buio. dopo svariati km, in mezzo al nulla, in una vallata ecco finalmente il mio punto di ritrovo, l'Hotel Euphrate, ancora in parte in costruzione, ma con la piscina funzionante.Parcheggio il mio mezzo e constato che sono il primo cliente della giornata, gli altri arriveranno dopo, almeno lo spero. C'era una volta un sovrano… qualche migliaio di anni fa, il suo nome era Antioco primo Re di Comagene, Il suo regno era posto in mezzo tra l'impero persiano ad est e quello romano ad ovest. Il suo regno dominava questa regione fatta di montagne e colline rocciose, aride e desolate, dove il vento dalla vicina Mesopotamia portava profumi di incenso, una terra in cui il tempo non aveva ancora cancellato il ricordo del superbo impero Persiano. Durante il suo regno, concepì con il lavoro di migliaia di schiavi, un'opera che gli valse il privilegio di non essere dimenticato durante il trascorrere dei millenni.Fece erigere infatti sulla cima della montagna piu alta, un magnifico hierothesium, in cui poter essere seppellito circondato da statue degli Dei che più amava, Apollo, Mithra, Ahura Mazda e Zeus, in modo di essere accettato nel loro olimpo per sempre. Il Nemrut Dagi è ancora oggi un luogo sacro e protetto dall'Unesco.Patrimonio dell'umanità, Il luogo più famoso e conosciuto della Turchia. La sveglia suonerà alle 4 di mattina, per me una cosa quasi inconcepibile, ma mi rassegno. Alle 4.30 si parte inesorabilmente, non si può ritardare, pena la lapidazione sul posto da parte dei miei compagni di viaggio. Ci caricano su dei pulmini e nel buio più totale si parte, dopo una quindicina di chilometri di curve e scossoni si arriva su una stazione modernissima, illuminata cosi bene che sembra un disco volante. ci sono i bagni, un bar, dei negozi di souvenir e la cassa per i biglietti. esco fuori mi guardo attorno e con il buio non si vede ancora niente,e comincio a pensare ma chi me lo ha fatto fare comunque dopo un po' si parte con un'altro pulmino più piccolo per altri 3-4 km, su una strada ripidissima, ci passa solo un pulmino alla volta, per cui penso sia sempre lo stesso che fa la spola avanti e indietro. Arriviamo all'ultima stazione che è ancora buio, io pensavo di essere arrivato, invece no, mancano ancora 5-600 metri da fare a piedi su un sentiero molto ripido e pietroso. Io in quei momenti ho maledetto tutti gli Dei che conosco, ho pensato anche di fermarmi e morire li, per chi non lo sapesse, io in montagna mi devo portare una zavorra di piu di 110 kg, e percorrere quella salita senza avere bevuto nemmeno un caffè era per me un calvario. avevo con me un po' di acqua, ma mi mancava l'ossigeno e poi c'era quel maledetto vento forte quasi caldo che veniva in senso contrario, purtroppo non si poteva tardare, il sole sorge quando sorge sulla Mesopotamia e non aspetta nessuno, quindi maledicendo tutto e tutti, ho continuato a salire lo stesso. Attorno a me un silenzio quasi irreale, ogni tanto qualcuno mi superava e mi sembrava di sentire sottovoce delle bestemmie di chi non aveva ormai più fiato per parlare. non ero l'unico messo male, questo mi dava la forza per continuare. Finalmente arrivo sullo cima, l'alba era imminente, pensavo di essere solo o quasi lassù, invece c'era un sacco di gente, tutti appostati con apparati fotografici per immortalare il sorgere del sole, non so di preciso a che altitudine mi trovavo, comunque di molto al di sopra di 2000 metri, il cielo era terso e trasparente, il vento dava un po' fastidio, ma alle spalle avevo dei giganti inquietanti che anche se erano li fermi da migliaia di anni,potevano anche crollare in qualsiasi momento. quindi mi trovai un posticino seduto al riparo dal vento e aspettai con pazienza che lo spettacolo iniziasse. Alcune urla e degli applausi partirono nel momento in cui il sole spuntò all'orizzone, ma questo applauso non lo ho capito a chi era indirizzato, La parte dove sono situati i giganti di pietra si trovano sulla parte est della cima che non è naturale, ma fatta da milioni di schegge prodotte dalla costruzione delle statue, chissà quanti anni hanno lavorato e quanti schiavi sono morti per costruire tutto questo sito. poi ho scoperto che gli stessi giganti ci sono anche nella parte rivolta a Nord, ad Ovest ed a sud. un lavoro immane, ora dopo migliaia di anni, alcune teste sono cadute di sotto a causa di terremoti e del trascorrere del tempo, ma il posto è veramente impressionante e da i brividi. Poi con il passare dei minuti, il sole sale e comincia a disegnare le centinaia di colline e rocce circostanti alla montagna, allora e solo allora ci si accorge di essere in un posto privilegiato, sembra di dominare il mondo da lassù, ci si rende conto che le piccole colline che si vedevano da 70 km di distanza, erano in realtà una imponente catena di montagne, la Bellezza del luogo, l'imponenza delle statue e la loro storia, il panorama mozzafiato sulla Siria e Sull'Irak da una parte e la Turchia dall'altra, faceva venire le lacrime agli occhi, e non per colpa del vento. La discesa si rivelò molto piu facile, con ancora davanti agli occhi la maestosità della cima del Nemrut Dagi, se ne va anche la stanchezza, una ricca colazione mi aspetta giù, molto, ma molto più in basso. Walter
...
Posto veramente magico. Bravo, la tua descrizione mi ha riportato indietro con la memoria. Ci ritornerei ancora, come a Sumela, Istanbul, Konya con i dervisci...Magica Turchia. Peccato quello che sta succedendo.
galelo
jana
jana
-
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 20:42:36
In risposta al messaggio di galelo del 22/10/2019 alle 20:26:23

Posto veramente magico. Bravo, la tua descrizione mi ha riportato indietro con la memoria. Ci ritornerei ancora, come a Sumela, Istanbul, Konya con i dervisci...Magica Turchia. Peccato quello che sta succedendo. galelo
A Sumela? Sempre in camper fino su? angrylaughlaughlaugh
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
18
robocop
robocop
rating

24/03/2007 8633
Rispondi Abuso
Inserito il 22/10/2019 alle: 23:13:15
In risposta al messaggio di 27552 del 22/10/2019 alle 19:25:43

A volte si viaggia anche per trovare in posti sconosciuti delle emozioni che ti rimangono dentro, io sono fatto cosi, non amo tanto i raduni e frequento poco anche i camping, Il Nemrut Dagi era uno di quei posti che da anni
ne sentivo parlare, ora che ci sono stato posso dire che andarci ne valeva la pena, ma non è stato l'unico posto in cui sono rimasto impressionato in questo viaggio in Turchia, emozionante è stato anche nel vedere il Tuz Golu, la Capadocia e la zona attorno al monte Ararat, Nel viaggio del mese di maggio invece mi è piaciuto Pammukale e Efeso oltre ad altri posti, che comunque rimangono molto turistici, il Kurdistan è un'altra cosa.
...
"Il Kurdistan è un 'altra cosa..."

Sposo in pieno questa tua affermazione, non sembra neppure di stare nella stessa nazione.

Complimenti per la narrazione della tua avventura sul Nemrut, coinvolgente e molto fedele alla realtà che  scoprono coloro che hanno avuto la fortuna di salire in un luogo davvero affascinante.
andrea

9
27552
27552
23/01/2016 897
Rispondi Abuso
Inserito il 23/10/2019 alle: 11:26:56
In risposta al messaggio di jana del 22/10/2019 alle 20:42:36

A Sumela? Sempre in camper fino su? 
Purtroppo a Sumela ci sono stato in Agosto, è stata una grande delusione per alcuni motivi. Per primo il tempo era pessimo con pioggia battente e nebbia per tutto il giorno. il secondo motivo è stato a causa di una coda kilometrica gia prima del punto di pedaggio, tanto che ho dovuto tornare indietro e parcheggiare a 4 km di distanza, poi a piedi sino al monastero, avvolto nella nebbia, strapieno di gente, 600 scalini per vedere solo impalcature per il restauro, forse se il tempo fosse stato clemente, non ci fosse stato tutto quel traffico, qualche parcheggio in piu e qualche impalcatura di meno, forse meritava, ma cosi è stata una delusione totale, una giornata persa.
Walter
16
galelo
galelo
07/10/2009 1507
Rispondi Abuso
Inserito il 23/10/2019 alle: 18:48:14
In risposta al messaggio di jana del 22/10/2019 alle 20:42:36

A Sumela? Sempre in camper fino su? 
Si Jana e 27552...fino su.! Se ti ricordi bene quando te ne parlai, a mia moglie ormai veniva una sincope. E dire che lo avevo letto,ma mi sono trovato intruppato e...Bhè non ne parliamo più altrimenti me lo sogno stanotte. Però moolto bello...e anche quel pomeriggio sotto un'acqua coi fiocchi. Quello che ha stemperato l'atmosfera una volta scesi giù, è stato assistere alla festa di un matrimonio. Mi mordo ancora le dita per non averla filmata. Bellissima e particolare.
Scusate se vado OT, ma Jana e Domenico, dove siete ?
galelo.
21
alexf
alexf
rating

11/11/2004 9908
Rispondi Abuso
Inserito il 23/10/2019 alle: 21:52:13
Sumela ed il Nemrut Dagi, posti magici ma solo una minima parte delle bellezze Turche senza dimenticare la grande ospitalità della sua gente:

Turchia_2014%20516.JPG

A Sumela abbiamo parcheggiato nel Campeggio del paese e saliti per primi con un pulmino di un dipendente dello stesso.
Primi e soli per quasi tutta la visita.

Turchia_2014%20810i.JPG

Turchia_2014%20810d.JPG

Noi al Nemrut siamo saliti da Malatya ma confermo tutte le sensazioni ben descritta dall'autore del post.

Turchia_2014%20823q(1).JPG

 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.

Modificato da alexf il 23/10/2019 alle 21:54:12
jana
jana
-
Rispondi Abuso
Inserito il 23/10/2019 alle: 23:03:59
In risposta al messaggio di alexf del 23/10/2019 alle 21:52:13

Sumela ed il Nemrut Dagi, posti magici ma solo una minima parte delle bellezze Turche senza dimenticare la grande ospitalità della sua gente: A Sumela abbiamo parcheggiato nel Campeggio del paese e saliti per primi con
un pulmino di un dipendente dello stesso. Primi e soli per quasi tutta la visita. Noi al Nemrut siamo saliti da Malatya ma confermo tutte le sensazioni ben descritta dall'autore del post.  
...
 Spagna...finora solo mare con molto nordic walking e bici e moltissima branda in spiaggia, domani un trekking che dicono tranquillo ma Dom non me lo voleva far fare perche a volte vado in crisi su sentieri particolari. Poi entroterra fino a San Sebastian, si decide li da dove tornare a casa. Ci sono impegni che urgono in It e anche in Sk. E natale pare vicino... Mi scuso pure io per Ot.. 
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
jana
jana
-
Rispondi Abuso
Inserito il 23/10/2019 alle: 23:08:34
In risposta al messaggio di galelo del 23/10/2019 alle 18:48:14

Si Jana e 27552...fino su.! Se ti ricordi bene quando te ne parlai, a mia moglie ormai veniva una sincope. E dire che lo avevo letto,ma mi sono trovato intruppato e...Bhè non ne parliamo più altrimenti me lo sogno stanotte.
Però moolto bello...e anche quel pomeriggio sotto un'acqua coi fiocchi. Quello che ha stemperato l'atmosfera una volta scesi giù, è stato assistere alla festa di un matrimonio. Mi mordo ancora le dita per non averla filmata. Bellissima e particolare. Scusate se vado OT, ma Jana e Domenico, dove siete ? galelo.
...
A Sumela non si va in camoer, chiedi a Galelo che c'e andato...  Ci sono i pulmini che portano su. Anche noi ci siamo fermati in un ristorante - campeggino li sotto e loto hanno organizzato la fermata del pulmino oer noi. Era ottobre. Solo che ha nevicato un po, il tipo con pneu estivi, certe slittane lyngo i burroni che ci siamo tutti amutolitu dentro e se potevo scendere mibsarei fatta tutti 600 gradini vokentieri... Siamo arrivati su sani e salvive fortunatamente con passar ore ka neve se n'e andata, scendere tutto ok   Ma cardiopalmo non ti dico. .. laugh
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
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